Un escursionista francese cade: sta compiendo un’escursione
dalle parti del Salento, telefona al 118 (o 112, 115, o chi cavolo è che deve
soccorrere la gente in difficoltà) perché è caduto e teme d’aver entrambe le
gambe spezzate e si sente rispondere che “non
è possibile localizzarlo”. Ovviamente, la ligia operatrice, non manca di
chiedere nome e cognome, nazionalità (il ragazzo vive in Italia da due anni, e
parla un buon italiano) e poi gli raccomanda di tenere acceso il cellulare,
cosicché si riesca a localizzarlo. Ma qualcosa non funziona.
Sono le 9.30 del mattino del 9 Agosto: l’escursionista si
lamenta, parla a fatica, ma riesce, comunque, a mantenere acceso il telefono
fino alle 19, quando si spegne, probabilmente per la batteria oramai scarica.
Non sappiamo di più – ossia se il ragazzo svenne, se avesse avuto una batteria
di scorta, non sappiamo nemmeno se è ancora vivo! – perché, a distanza di nove
giorni, nove giorni! – ancora non sanno dov’è!
Scansiamo subito le facili soluzioni: quando sul cellulare
ci compare “com’era il supermercato xy?” non significa che ci hanno localizzato
via satellite, vuol dire semplicemente che il supermercato xy ci ha rilevato con
un suo sensore all’interno, che ha poi provveduto ad inviare il messaggio, in
barba a tutta la normativa (carente) sulla privacy delle persone.
La faccenda di rilevare una persona dispersa, se però ha un
cellulare acceso, non è poi di così difficile soluzione: non serve mandare gli
elicotteri a zonzo per le montagne se non lo si è rilevato! Come si fa a
rilevarlo?
Sono già in vendita piccoli dirigibili – lunghi una
quindicina di metri, completamente automatici e controllati da terra – che costano circa 20.000 euro: al loro interno
(non portando persone) si possono installare decine di chili di materiale
elettronico: proprio quello che serve per rilevare le chiamate dei cellulari
che – fra parentesi – sono potenti e disturbavano (e parecchio!) il sistema di
combattimento dell’F-22.
Una manciata di questi mezzi, a 10.000 piedi di quota,
potrebbero avere sotto controllo tutta la Nazione, mari compresi, visto che – mentre si
bloccano le navi maggiori con 150 persone a bordo per poi imbastire manfrine
infinite – i gommoni con 20-80 persone continuano ad arrivare, ovunque. Uno,
addirittura, è sbarcato a Taranto, proprio nei pressi della principale base
della nostra Marina!
Ora, non vorrei fargliela lunga: bensì vorrei che lei si
mettesse, per un attimo, nei panni dell’escursionista francese: ferito
gravemente, probabilmente caduto in un crepaccio o in un burrone, che è
riuscito a telefonare ma non a dare indicazioni precise: però, ha mantenuto per ben 10 ore il telefono acceso!
Dov’eravate in quelle 10 ore? Cosa facevate? Guardi che non
abbiamo dimenticato Rigopiano, con la centralinista che quasi sfotteva…ma
no…che valanga…non abbiamo notizie…e non mi dica che, all’epoca, governava il
PD, perché il 9 Agosto 2019 governava lei: non sul mare – dove non ha
competenze – ma sulla superficie solida della Nazione, dove le competenze,
proprio lei, è tenuto ad averle!
Lei, il 9 Agosto, era proprio lì vicino, su qualche spiaggia
italiana a farsi fotografare con tutte le bellezze al bagno, ed a sproloquiare
sui “Sì” e sui “No”, sui “pieni poteri” e sulla caduta di un governo inefficiente
(del quale continua a far parte!), a centellinare se il migrante è minorenne o
maggiorenne, a fare proclami su nuove elezioni che avrebbero ridato all’Italia
quel “potere” su chissà che cosa, chissà dove, chissà come. Un potere che
veleggiava solo nella sua mente: ma, quel potere – reale – sui soccorsi doveva
esercitarlo lei! Perché non l’ha fatto? Perché la centralinista del cento
qualcosa risponde “non siamo in grado di
localizzarla”?
Lo sa, vero, che il servizio di soccorso notturno tramite elicotteri
non funziona? Una decina di anni fa, i piloti di elicotteri italiani con la
qualifica al volo strumentale, sa quanti erano? Quattro!
Gli svizzeri sono stufi di venire a soccorrere alpinisti in
difficoltà sui versanti italiani delle Alpi! Ci dicono: “Ma se compriamo da voi
gli elicotteri Agusta-Westland, perché non provvedete da soli?”
Perché è tutto un gran casino: un anno fa circa, i
Carabinieri – risparmiare! – spostarono l’unico elicottero presente nella
Liguria occidentale, di base all’aeroporto di Albenga – si, proprio l’aeroporto
dove il ministro Scajola si faceva venire a prendere in DC9 – e l’hanno
trasferito presso Torino. Non so oggi come siano le cose, però ad essere
trasferiti furono piloti e motoristi, mentre il resto (furieri, sentinelle,
addetti alle comunicazioni, ecc, una trentina di persone) rimasero lì. Alla
faccia dei “risparmi”.
Io non so chi abbia la famosa “chiave” per intercettare le
chiamate dei cellulari ovunque siano: se ce l’ha la Polizia, i Carabinieri, la Finanza, l’AMI…e non
m’interessa, ma un sistema di ricerca e salvataggio – in un Paese turistico, ad
Agosto! – deve essere in grado d’intervenire, in pochi minuti e con mezzi
automatici, per fornire all’elicottero le coordinate per il soccorso.
Mi spiace dirglielo, ministro (?) Salvini, ma lei ha sbagliato, e sbagliato con la
vita delle persone, perché in questo dannato Paese i segnali, e pesanti, erano
già arrivati: Rigopiano (29 morti), poi le gole del Pollino lo scorso anno (10
morti), adesso il ragazzo francese. Spero che nessuno abbia l’orrido coraggio
d’affermare che i morti sono “statisticamente diminuiti”, perché se a cadere
nel burrone fosse stata una cordata, saremmo alle solite.
E alle solite ci siamo quando, invece di pensare alle proprie competenze, un ministro della
Repubblica si mette a dissertare su questioni che non conosce (gli equilibri
istituzionali) e ad intrufolarsi in materie nelle quali non ha competenze (il
soccorso in mare).
Se preferisce, la vicenda di Bibbiano è il fallimento di un
gruppo criminale d’appartenenti al PD mentre questa, paradossalmente, è tutta
sua, che governa su Polizia, Vigili del Fuoco e vari corpi destinati alla
protezione civile. Lei, dov’era, mentre il ragazzo agonizzava (ed agonizza,
probabilmente) solo come un cane?