Come 74 anni fa, la risposta tedesca è stata un “arrendetevi
senza condizioni”: all’epoca, i panzer scesero rapidamente a Marburg, Lubjana,
Zagabria, Sarajevo, Belgrado, Sofia, Salonicco ed issarono la bandiera nazista
sul Partenone. Poi, arrivarono gli italiani, che erano ancora fermi a Gianina,
sui monti dell’Epiro. Oggi – metaforicamente – Schauble (il vero Mefistofele
della vicenda) ha dato nuovamente l’ordine a Guderian di fare piazza pulita –
con ogni mezzo – della resistenza greca. Il generale Tsipras è stato obbligato
a chiedere un armistizio: tre giorni di tempo per consegnare 50 denari, 50
denari che equivalgono – approssimativamente – al valore delle Cicladi, o delle
antichità greche. Il resto lo pagherà il popolo greco, in comode rate da fame.
A noi interessano poco i mezzi, ossia i tassi di cambio, i
numeri del debito, le sagge o spocchiose analisi, le dietrologie, i
complottismi, il “picchia la pecora per far capire alla capra” ed un’infinità
di “l’avevo detto” che ci stufano e ci strufugliano i cosiddetti, poiché il
dato politico è su tutto: enorme, lapalissiano, che solo i ciechi non riescono
a vedere.
Una provincia dell’Impero s’è ribellata – il ridare la
parola alla gente è già ribellione – una provincia dell’impero è stata debellata.
Le legioni hanno vinto, Spartaco è stato crocifisso sulla via di Capua. Fine.
Tutti avevano gioito – erano persino corsi ad Atene per
vivere lo “storico momento”, per respirare l’aria di ribellione che non
riuscivano e non riescono a portare a casa propria – ma, prima ancora che i
panzer accendessero i motori, s’erano già squagliati come neve al sole.
Beppe Grillo, sul suo blog, oggi titola che “Il Parlamento
europeo approva il reddito di cittadinanza”. Ci fa un immenso piacere, Beppe, che
ci sia stato quel voto: peccato che l’assemblea europea conti come il due di
coppe quando la briscola è bastoni. Perché, oggi – dopo una mano nella quale è
stata denari, e tutti si sono messi a far conti e conteggi – è saltata a
bastoni: per i greci, 50 denari in tre giorni, zitti e mosca. E, il buon Beppe,
si è ricordato che la parola è d’argento, ma il silenzio è d’oro.
Perché, vedi Beppe, il Parlamento Europeo – una fra le tante
– approvò persino (“Libro bianco sui trasporti: 2000-2010”) che le grandi linee di
trasporto sarebbero dovute essere a “Quota zero” – ossia sul mare – per una
semplice questione fisica che tutti possiamo facilmente capire.
Invece, i burocrati s’inventarono il famoso “corridoio 5” – Lisbona-Kiev – che, guarda
a caso, comprendeva anche la TAV italiana, ossia il disossamento della Val di
Susa. Hai capito cosa conta un voto del Parlamento Europeo? Niente, è fuffa,
aria fritta per allocchi. Perché ti faccio questo appunto?
Per far capire a te ed ai tanti sussa...in che ti girano
attorno o che trovano l’Uovo di Colombo nella tal dichiarazione, nella tale
società segreta, nel tale think-tank...che il dato è uno solo e si chiama po-li-ti-ca.
Tsipras, per resistere, avrebbe avuto bisogno di un sostegno
politico da parte tua, del tuo blog e dei tuoi parlamentari (la tua gente
c’era, sicuro), la stessa cosa avrebbero dovuto fare Podemos ed il Seinn-fein
irlandese, con dichiarazioni forti, minacce, manifestazioni di piazza. Non
vendere aria d’Atene in bottiglia mentre
si confabula con Farage.
Nella sconfitta greca, però, forse un dato positivo c’è: la
gente potrà capire di che pasta sono i cosiddetti “antagonisti politici” – che
nel bel mezzo della crisi greca dissertano di scuola, reddito di cittadinanza,
ed altre facezie – e la vera faccia di Bankeuropa (noi già l’abbiamo capito da
tempo, ma chissà mai che anche altri aprano gli occhi), la quale non accende
più i motori dei panzer – com’è stato stupido Hitler! altri tempi... – ma
attiva un semplice programma per PC, che ha chiamato “Grexit”. E, in assenza
della vera politica, del dissenso politico, basta ed avanza.
Per ottenere cosa? Per spaventare la Francia, per salvare i
bilanci delle banche, per convincere una parte (quella ricca) della popolazione
greca...per mille altre ragioni...che si chiamano po-li-ti-ca. Alla quale, chi
credevamo in grado d’opporre almeno un dito, chi pensavamo avesse capito che ci
si salva tutti insieme dal naufragio-Europa (mica per tutti, è un naufragio
solo per italiani, greci e compagnia terrona) non ha fatto beh. Hanno respirato
aria d’Atene, l’hanno pure messa in bottiglia, pronti a rivendercela al
prossimo appuntamento elettorale. Gli stupidi.