16 dicembre 2014

2014 nemesi’s



“Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale,


per vedere come stanno le bestie feroci...”



Caro Sandro,

l’altro ieri mi hai scritto, molto orgogliosamente, che l’hai fatto. Anzi, l’hai fatto strano, ma proprio fuori dalle righe: hai firmato per il referendum. Questo sarà il numero 2814/ter, e la materia è decisiva: abolizione, per l’Italia, dell’euro. Ritorno alla lira, stop.

E’ così decisiva che il Gran Satrapo Claudicante ed Ondivago – dalla rivolta d’Ungheria ad, appunto, il referendum sull’euro – ha già dichiarato urbi et orbi, tanto per rassicurare tutti – dalla Bundesbank alla Banda della Magliana – che tale referendum non ha nessuna valenza, né importanza, né validità sul piano giuridico.

Sull’altro lato della piazza più alta d’Italia, proprio di fronte al Quirinale, alla Corte Costituzionale, hanno diligentemente preso appunti e – memori della pioggia di soldi (sotto forma di stipendi e pensioni) che deriva loro dalla generosa amicizia col Signore della Cloaca Maxima, per quegli ambiti scranni – non sgarreranno di un centimetro. Dopo attenta analisi e valutazione de iure, ovvio.

Il referendum sull’euro non è materia per pollastri d’allevamento come noi: si mettano tutti il cuore in pace, dalla Napoleoni in giù. Del resto, manco Napoleone (quello vero) osò esportare il franco in tutta Europa.

Il destino dell’euro dovrà essere deciso nelle sedi competenti, che saranno la Bundesbank e la Banca d’Inghilterra (se ne lamentava già Carletto Marx...), le quali avranno come consulenti Goldman & Sachs, Merryll Linch, il mago di Acerra e Matteo Messina Denaro (nomen omen...).

Aprendo una parentesi, voglio dirti la mia sulla Guerra di Successione Italiana del 2015: Bersani, Amato, Veltroni, Fassino...? Ma non diciamo cazzate. Il vero candidato è il maestro Muti (sarà stato nell’omonima legione?), un vero esempio del nuovo che avanza: trattava gli orchestrali con la sciabola, con la quale dirigeva al posto della tradizionale bacchetta. Sperano che bacchetterà tutti gli italiani: capito? Dall’Alpi alle Piramidi. Il Maestro Abbado se n’è andato – in tutti i sensi – schifato.

Io, da parte mia, il mio candidato ce l’ho e non ce n’è per nessuno: il Conte Mascetti. E chi lo ferma?



Caro Sandro, caro amico mio da quando andavamo a scuola col mio motorino – ricordi? – rigorosamente un giorno per uno sulla sella o sul portapacchi, dove le palle ti saltavano il gola. Il Garelli due marce non aveva pietà. Ebbene, lo sai cos’è successo l’altro ieri?

Proprio mentre il Partenopeo firmava il suo diktat e lo consegnava all’addetto stampa – “Uagliò, mica come l’ultima volta, che te lo sei fatto arrubbà da quelli del Fatto Quotidiano eh? Quelli so’ furbi come i borseggiatori e’ Napule: t’offrono na sigaretta, tu li stai a sentì e già t’hanno fottuto...” – un certo CC (Capitano di Corvetta) Mario Leto, nel porto di Augusta, firmava un ordine di pagamento per circa 7 milioni di euro a fronte della fornitura di 11.000 metri cubi di bunker, gasolio navale. A chi?

Ad una nave nigeriana (in altri siti dico addirittura battente bandiera mongola...sì mongola! Ma è disinformazione, sicuro) che riposa da più di un anno presso la diga foranea dalle parti di Lagos (Nigeria), chiglia all’aria. Un affondamento che sa di frode, come quello della Tito Campanella: quando una nave ha troppe coscienze sporche da ripulire, il fondale marino pulisce tutto. Con buona pace dei naufraghi, che fanno finta di non sapere e non parleranno mai più.

Si dice che, presto, ci si occuperà anche dell’Olandese Volante: oh, quello naviga da cinque secoli! Sai che tangente? Inventeranno una tassa sul vento?



La manovra pare essere stata ordita dal buon Carminati nel distributore di corso Francia: del resto, per rifornire una nave fantasma, che c’è di meglio di un distributore fasullo?

Il resto è solo cronaca: ti rendi conto del punto cui siamo arrivati? E tu pensi che un referendum sull’euro ci salverà? I mammasantissima si stanno sganasciando dalle risate.

Detto fra noi, da ‘sto disastro doveva tirarci fuori il buon Grillo con il suo 51% e, invece, il tuo leader – da Sant’Ilario, dove abita e dove abitano tutti i super-VIP genovesi – si sveglia solo per dire che è un po’ “stanchino” e, per trastullarsi, ogni tanto caccia qualcuno che aveva dimenticato non di rendere i soldi dovuti, ma semplicemente di registrarlo sull’apposito sito! Poi, torna ad osservare il mare uggioso, pensando d’essere un vero politico, un leader, lo Stalin del Terzo Millennio, Forrest Gump redivivo, Mao che attraversa il Fiume Giallo.



Invece, è solo l’ennesimo cialtrone che prende ordini dall’ambasciatore americano – cosa vi siete detti tu e Spogli? Parla, invece di blaterare solo per cacciare la gente – e l’amichetto suo va a Cenobbio (in “casa” di Trichet) dove gli chiudono il microfono. Basta, hai detto troppe cazzate.

Credo che l’obiettivo del 51% di voti sia oramai tramontato: che ne direste di provare con un 51% di bastoni?

4 commenti:

Eli ha detto...



In questo clima da Basso Impero

la realtà supera la fantasia.
Un mondo sta franando, e di scivolata in scivolata trascina ed abbatte tutto il preesistente.
Meglio sarebbe uno scossone fatale, esiziale ma rapido, rispetto questa deriva infame.

Tra il fumo di Bob Marley e quello di Renzusconi, preferivo il primo.
Comunque, abbiamo compreso perché PD e PDL governano insieme: già magnavano insieme da vent'anni, perché dunque non sedersi assieme anche in parlamento? Sarebbe razzismo, obsoleto e vieto ideologismo d'antan! Ecchec...

Contenti come pasque i cubani: finalmente anche loro potranno ingozzarsi di hamburgher e scadentissima pizza e diventare grassi come gli americani del Norte, e comprarsi tutte le monnezze che da sessant'anni gli USA riversano nelle loro colonie europee, dentifricio Colgate e saponetta Palmolive compresi. Ah, dimenticavo lo shampoo Baby Johnson per bimbi, puro veleno.

Sono d'accordo con Grillo, per una volta: il Re del Quirinale non dovrebbe dimettersi, ma costituirsi.
Sostituiamo le palle del governo con le palle dell'albero, e speriamo non ce le frantumino.

Mascetti for President forever!!!

Buon Solstizio d'Inverno, carissimo, vi abbraccio tutti teneramente.

Eli

Luca C. ha detto...

La sopravvalutazione del voto è il dato più manifesto della degenerazione della democrazia verso una cristallizzazione oligarchica. Ciò vale per le elezioni a qualsiasi livello, ma vale anche per i referendum.

Roberto ha detto...

Ciao a tutti Buon Anno e Buona Fortuna a tutti!

@Luca C.
La tua analisi -pur se estremamente succinta, quasi criptica- mi piace.

Forse cambierei una parola ed invece di 'sopravvalutazione' io direi 'strumentalizzazione' ma anche e forse meglio 'strumentazione' del voto.

In fondo è ormai un vent'ennio che le più grandi nefandezze fatte dai politici sono accompagnate dalla frase "sono stato eletto" "gli italiani mi hanno eletto a maggioranza" (non era mai vero in termini matematici)... Del resto un "porcellum" non nasce da solo, ci vuole anche la "Troia" che lo partorisca...

saluti

RA

Luca C. ha detto...

Hai presente, Roberto, la canzone di Giorgio Gaber su "La Libertà"? Quella dove il povero Gaber sostiene che la libertà è partecipazione?
Ecco, io pensavo a quella. Se togli la partecipazione dalla politica alla fine il voto sancirà solo la passività.