La notizia, compare e subito scompare, inghiottita dai
titoloni di punta, come la vicenda russa della Lega, le liti nel governo o la
malattia di un noto allenatore. Viene rifilata a fondo pagina, accanto ad una
notizia importante, che fa inumidire gli occhi: la morte di De Crescenzo, il
“filosofo” Bellavista, con i suoi modi garbati ed i suoi occhi tristi.
Se vivessimo in un Paese normale, sarebbe una notizia che
farebbe sobbalzare chiunque, ma non in Italia: forse è vero, l’Italia a
trazione M5S-Lega non è molto diversa da quella a trazione Andreotti,
Berlusconi, Prodi o Renzi.
Volete proprio conoscere la notizia del giorno, data e
subito dimenticata?
La Sicilia ha bisogno di 100 nuovi dirigenti, per
dirigere un’accozzaglia regionale composta da 15.000 dipendenti, perché la Regione Sicilia ha già oltre
1.400 dirigenti, pressappoco uno ogni 10 dipendenti. E, più un terzo dei dirigenti regionali italiani, lavora per la Regione Sicilia. (1)
Beh…se possono permetterselo…ma, basta un colpo di mouse per
sapere a quanto ammonta il deficit di bilancio della regione siciliana, è lo
stesso governatore a dirlo, ad un giornalista che lo intervista.
Senza problemi, come se non fossero affari suoi, il
superpresidente Nello Musumeci – giunto al potere grazie al “listone” composto
da Forza Italia, #Diventerà Bellissima,
Unione di Centro, Popolari e
Autonomisti e Fratelli d'Italia e Noi con Salvini – ci racconta, così,
semplicemente, che il deficit previsto…:
“Ammonta a 5 miliardi
il deficit della Regione. Ed è fuor di dubbio che la crisi finanziaria
condizionerà l’operato del governo almeno per i primi anni.” (2)
Già…che problema c’è? E che ci frega a noi? Tanto ci sarà
chi ci penserà!
E devono pensarci, anche se a paroloni si definiscono
“sovranisti”, perché la
Sicilia – signori miei – è italiana soltanto per i debiti,
mica per altro!
Non è un mistero che, al termine della 2GM, quando gli
inglesi decisero di tenersi Malta, gli americani risposero, semplicemente: “E
noi ci teniamo la Sicilia!”
Poi ci fu una storia complicatissima – Salvatore Giuliano,
Portella della Ginestra, l’indipendentismo siciliano, i “traffici” con gli
americani dal 1943 al 1950…mettiamoci pure che, forse, l’URSS storse un po’ la
bocca… – ma tale “indipendenza”, poi suggellata dai rapporti mafiosi fra Cosa
Nostra ed “parenti” ammerrecani, finì
per sortire una specie si separazione di fatto: resti italiana, ma sia chiaro
che qui comandiamo noi su tutto.
La cosa non è assimilabile al Veneto (Camp Ederle), alla
Campania (Comando VI flotta), alla Toscana (Camp Darby) o il Friuli
(Aviano)…no…qui è proprio terra nostra…voi dovete solo pensare a pagare…a suo
tempo, abbiamo sistemato i missili nucleari a Comiso, facendocene un baffo di
tutte le vostre proteste e, se le cose dovessero tornare a prendere una brutta
piega con la Russia,
siamo pronti a rimetterceli!
Senza contare – e qui basta prendere in mano un libro dove
un qualsiasi pentito di Mafia racconta – tutto il mercato della droga, dai
primi anni ’80 in poi, è stato gestito in Sicilia, con “triangolazioni”
interessantissime fra i mammasantissima e l’Afghanistan, la Colombia, gli USA,
eccetera, eccetera…
Per questa, semplicissima ragione, Nello Musumeci può
buttare cifre a vanvera, può assumere centinaia di dirigenti (senza concorso!),
può chiedere che si faccia il Ponte oppure cavalcare la tigre indipendentista
(quasi la metà dei siciliani lo sono) (3)…insomma, con quella bocca può dire
quel che vuole. Tanto…
Ma chi è Nello Musumeci?
Giovane Italia, poi MSI, quindi Alleanza Nazionale, indi La Destra e infine #Diventerà
Bellissima, prendendo a prestito una nota frase di Paolo Borsellino. Che non
so, pur essendo stato di destra, come la prenderebbe se fosse vivo.
Insomma, ha vissuto un’intera vita nella destra italiana –
quella estremista, non con il “pacioso” Berlusconi – e sa benissimo che gli
ordini che contano – ed ai quali deve obbedire – non vengono da Roma, bensì da
Washington, New York o da Arlington.
Con buona pace di tutti quelli (di destra) che si strappano
i capelli per l’ignominiosa “occupazione” militare americana, per la NATO, per le ingombranti basi
nella Penisola…e che danno, di tutto questo, la colpa ai “comunisti”.
E non so come la prenderà Salvini. Come dimenticare la
“gallina dalle uova d’oro” di Bossi, ed il Sud famelico, pronto a rubarsele?
Ah, già…è anche lui nel “listone” di Musumeci…
E’ proprio vero: l’Italia non cambia mai…da Andreotti a
Craxi, da Prodi a Berlusconi, da Renzi a Salvini…se c’è da appoggiare il solito
rubagalline, non mancano mai!
