17 ottobre 2020

Quando finirà il dramma?

 

Riprendono i contagi da Covid-19 nel mondo,in Europa ed in Italia e tornano gli assilli di sempre: finirà mai questa storia? Finirà senz’altro – se abbiamo superato l’esplosione del vulcano di Toba del 74.000 a. C. la nostra specie supererà anche questa – il vero problema è come la supereremo.

Le posizioni politiche sul fronte della pandemia sono variegate: il governo mantiene una posizione molto bilanciata sul fronte del rapporto fra la salvaguardia della vita umana e quella dell’economia, mentre le opposizioni sono più ondivaghe. Sono giunte a dichiarare la malattie “inesistente” od oramai “estinta” per poi, il giorno dopo, buttarsi a corpo morto contro il governo perché non fa abbastanza.

Il che, a volte, sembra anche vero, però bisognerebbe chiedere a questi signori cosa farebbero loro se si trovassero a dover decidere: difatti, se avete notato, sbraitano tanto per poi dileguarsi quando si deve votare in Parlamento.

Ci sono poi i Mille – sono un numero magico nella nostra Storia, si dice che abbiano fatto l’Italia, ma è una clamorosa balla – i quali vanno in piazza ad urlare che il governo li priva della libertà: non attendono altro che giunga Halloween od il Carnevale per mascherarsi, poi se lo impone il governo per salvaguardare la loro vita, s’arrabbiano. Vabbè…sono i soliti mille.

 

La grande novità di questa seconda ondata è la differenza nei numeri: non tanto sul numero dei contagiati, quanto sul numero dei morti.

Nella precedente ondata di Primavera, contavamo i contagiati giornalieri a migliaia (103) ed i morti a centinaia (102) mentre oggi, anche se i contagiati giornalieri hanno raggiunto la decina di migliaia (104) conteggiamo i morti (per fortuna!) solo a decine (101), sempre che la differenza fra i numeri rimangano queste.

Il dato è senz’altro importante e degno d’attenzione: prima, la differenza degli esponenti era solo di una cifra, mentre oggi si è alzata a 3 cifre: significa, semplicemente, che siamo riusciti a stanare le migliaia di asintomatici o scarsamente colpiti dal virus. Perché? Poiché, altrettanto semplicemente, stiamo eseguendo più tamponi di prima, ma siamo ancora ben lontani dall’avere una precisa mappatura della popolazione, unica condizione per cominciare un serio tracciamento del contagio sulla popolazione.

 

Il vero rebus sul diffondersi dei contagi non è tanto quel “liberi tutti” che ha portato ad un’Estate vissuta gioiosamente, soprattutto dai giovani, quanto a comprendere come e quando, gli stessi giovani, trasmetteranno il contagio ai loro familiari: osservando la Francia o la Spagna, c’è da temere che i morti salgano nuovamente a centinaia (102). In questo caso, però, possiamo affermare che le strutture sanitarie sono più preparate e, i medici, conoscono un po’ di più il virus ed hanno a disposizione alcuni medicamenti, per ora ancora poco più che “empirici” (non sono stati ancora validati dall’OMS) però, sembra almeno che a qualcosa servano, visto che il tanto strombazzato vaccino è ancora lontano e, soprattutto – data la velocità di studio e testing che s’è imposta – bisognerà osservare se è veramente efficace e non combina altri guai.

Perché – e qui mi fermo subito, giacché non voglio fare il solito virologo da due soldi – quando si va a trafficare con l’RNA del virus ci sono parecchi rischi, ossia che l’inibizione della RNA polimerasi si trasferisca anche ad altre cellule. Stop.

 

Comprendere le dinamiche di una pandemia generata da un virus sconosciuto il quale, come tutti i virus, giunge all’improvviso non è facile: ci sono molti fattori da considerare, tutti interdipendenti in modalità dinamica con il volgere degli eventi, e bisogna analizzare con calma le risultanze scientifiche e cercare di sbagliare il meno possibile. Perché si sbaglia, è ovvio: sbagliano i medici come talvolta sbaglia un falegname, un insegnante od un elettricista. In altre parole, la teoria degli errori non dimentichiamo mai che è parte importante delle scienze matematiche applicate, e questo tutti lo sanno o dovrebbero saperlo: da chi è al governo, all’opposizione o i famosi “mille” che vanno in piazza.

 

Che titoli ho io per parlare o scrivere sulla pandemia? Nessuno, a meno che vogliamo considerare un 30 e lode in Igiene acchiappato quasi 50 anni fa all’Università, durante un affollatissimo esame e pure con un po’ di fortuna il quale, oggi, non conta più niente.

Rimane, però, una certa attitudine all’analisi, che è però il patrimonio di una intera vita: per cercare di capire qualcosa bisogna analizzare gli attributi di un evento, sia esso una pandemia od una guerra, perché è solo dagli attributi che possiamo cogliere qualche particolare significativo di un evento, non dalle sterili enunciazioni di natura teorica ed ideologica. I peggiori attributi che il virus porta con sé sono due: paura ed ignoranza.

 

Il primo “attributo” che la pandemia ci mostra è che è mortale, inutile girarci attorno, però dalla mortalità si può già capire qualcosa.

La mortalità nell’intero pianeta è stata, fino ad oggi, del 2,83% rispetto alle persone contagiate, mentre in Italia è stata del 9,7%, quasi come in Messico (10,2%) e nello Yemen (circa 17%), mentre la Gran Bretagna s’è fermata al 6,5%. Anche grandi Paesi con molti contagi (USA, Brasile, India, ecc) non superano il 3% e tanti Paesi sono sotto l’1%. (1)

Per quale motivo questo scostamento?

Tralasciamo lo Yemen – piccolo Paese, in guerra, con una sanità già provata ed un governo forse “affaccendato” in altre vicende – però il caso di Italia e Messico colpisce per la grande differenza: percentuali praticamente a due cifre contro la gran maggioranza molto lontana da questi valori.

Per il Messico, uno dei problemi più gravi è stato quello dei certificati di morte: sembra incredibile, ma è così. In Messico non si può seppellire né cremare senza un certificato di morte emanato dal Comune e la malattia ha fatto saltare tutto: più morti e meno impiegati al lavoro. Risultato: cadaveri nelle case anche dopo cinque giorni dalla morte, con ovvia diffusione del virus. Ma torniamo in Italia.

 

L’Italia è stata il primo Paese europeo colpito in modo evidente e con numeri subito importanti: da dove sia arrivato non ha molta importanza…la “rotta” balcanica dell’immigrazione cinese, oppure dalla Germania…non serve a niente approfondire.

Fatto è che nella zona fra Lodi, Cremona e Piacenza si è subito evidenziato. Risposta: lockdown di quelle aree.

Qui è stato commesso un errore, perché la chiusura delle aree fu eseguita all’acqua di rose: le persone viaggiavano per mille ragioni diverse utilizzando strade secondarie o di campagna, dove non c’era nessuno a fermarle. D’altro canto, si può anche comprendere la scarsa incisività degli agenti preposti a quel compito: non si sapeva niente di questa malattia – avevamo scarse notizie dalla Cina, dalla Corea del Sud e dall’Iran – e molti devono aver pensato che fosse una precauzione inutile…che la malattia sarebbe passata da sola, che quello che imponevano era eccessivo…chissà che altro…

Quando, invece, la malattia s’è mostrata a muso duro, tutti hanno iniziato a capire, ma a quel punto fu necessario e non dilazionabile la chiusura totale. E, qui, s’iniziarono a notare gli attributi della malattia.

 

Anzitutto, il Covid-19 ha degli attributi precipui, diversi da altre malattie virali.

Stranamente, a differenza dalla Sars o dalla Mers – ceppi analoghi di Coronavirus meno trasmissibili che sono scomparse come delle meteore, non però confondibili con le molte H1N1 (spagnola) e derivati (HxNx) sviluppatisi negli anni e tutte di derivazione aviaria – il virus non ha un comportamento molto omogeneo, nel senso che non rispetta i crismi di “uguaglianza” nel comportamento delle comuni influenze aviarie.

Ad esempio, non ha le medesime attitudini nei confronti di tutti gli individui: cosa che avviene anche per le influenze virali aviarie, ma in modo meno variegato. Insomma, se ti prendi l’influenza grosso modo avrai un po’ di febbre, disturbi intestinali, tosse e raffreddore – con una maggiore o minore intensità, a volte si dice “ieri non sono stato molto bene, sono andato al cesso più volte, ma oggi va già meglio…” – ma qualcosa avviene in tutti o quasi tutti quelli che vengono a contatto con il virus. E le persone più deboli possono anche morire, generalmente con una polmonite da pneumococco. Che, attenzione: è un batterio, non un virus.

Il Covid-19, invece, ci ha abituati ad un nuovo attributo: asintomatico.

 

Ossia, pare esserci un confine – spesso legato all’età, ma non sempre – che indica la quasi inattaccabilità da parte del virus, mentre altri più anziani vengono coinvolti e, se ancora più anziani, finiscono in rianimazione, che se va male ci lasciano la pelle.

Senz’altro, bisogna scoprire altri attributi: la velocità ed importanza del nostro sistema immunitario, messo a confronto con la capacità infettiva più o meno veloce del virus.

All’Università di Oxford, in Gran Bretagna, hanno scoperto un altro attributo importante.

Tutti sappiamo che la comune mascherina chirurgica non ci protegge dal virus: limita la diffusione del virus se noi siamo infetti – giacché la “nuvoletta” di virus che emettiamo rimane più contenuta e, se si rispettano le distanze, non si viene infettati – però è in grado di limitare, almeno un po’, la quantità di virus in entrata nel nostro organismo.

In altre parole, se senza mascherina ed in presenza di persone infette possiamo far entrare nei nostri polmoni (la via più comune) una quantità pari a 107 di virus (è solo un esempio), con la mascherina ne facciamo entrare soltanto 103, che parrebbe già un vantaggio. Ma gli inglesi hanno fatto di più.

Hanno semplicemente domandato ai malati ricoverati se usassero la mascherina oppure no: poi, sono andati a verificare il dato dopo la morte dei pazienti. Ebbene, ogni cento deceduti l’80% circa non portava abitualmente la mascherina, mentre solo il 20% la portava: il dato sembra indicare una maggior mortalità per i privi di mascherina. Ci può essere una spiegazione?

Quando veniamo aggrediti da qualsiasi agente esterno – sia esso un virus od una spina di rosa – il nostro sistema immunitario si mette subito al lavoro: chiaramente dipenderà dalle “truppe” che ha a disposizione e dal loro addestramento. Se, però, sono 107 gli aggressori (ossia 100.000.000 di virus) oppure 103 (ossia 1.000 virus) la cosa fa evidentemente differenza.

Così si possono spiegare le guarigioni di persone ultra 90enni e le difficoltà (a volte, addirittura la morte) di giovani sui 30 anni: molto dipende dal numero degli “aggressori” e dalla “potenza di fuoco” del nostro sistema immunitario.

 

Perciò, sappiamo che alcune sostanze – alcune vitamine, soprattutto la C e lo Zinco – sembrano avere importanza per le necessità del nostro sistema immunitario: alcune evidenze sembrano esserci, però la complessità delle reazioni biochimiche, a confronto dell’enorme complessità del sistema immunitario, ci raccontano di star lontani dalle certezze assolute.

Della serie, è giusto assumere questo tipo di sostanze perché c’è una forte probabilità che aiutino il sistema immunitario a rigenerarsi, però è fuorviante credersi, a quel punto, immuni da contagio: dipende molto dalla carica virale con la quale veniamo a contatto. Se incontriamo mille virus sulla nostra strada, il sistema immunitario potrà difenderci, ma se i virus sono un miliardo, può darsi che non bastino lo Zinco e la vitamina C a salvarci. Questo è uno dei plateali errori d’alcuni negazionisti (i più intelligenti) i quali credono che una sostanza benefica risolva sempre un problema: dipende dalla sostanza e dipende dalla natura e dalla gravità del problema! Semplice analisi dialettica (Hegel).

Se, ad esempio, il nostro sistema immunitario (o la biochimica in generale dell’organismo) è già impegnata a contrastare altre malattie, le risorse per un attacco virale saranno minori: per questa ragione si parla di persone decedute “per più patologie”.

 

Tornando alla stranezza del dato italiano, si deve anche precisare la natura della patologia che ha condotto alla morte. Qui, si deve stare attenti a non inquinare con sentenze ideologiche la natura del dibattito.

Alcuni affermano che l’assegnazione di un certificato di morte basato sul Covid-19 sia uno strattagemma sanitario corroborato dai voleri del potere politico, per poter “salvare” un governo che andrebbe, altrimenti, incontro a crisi interne e ad necessarie elezioni politiche. In realtà, il ragionamento deve essere rovesciato.

Qualcuno, che ha interesse ad abbattere l’attuale governo, cerca tutte le cause possibili per dimostrare che la volontà politica del governo sia quella di un sempre maggior numero di morti (o contagiati) da Covi-19: lo fa, però, con una premessa, ossia quella del suo desiderio politico, vale a dire abbattere il governo. Diversa è la posizione dei medici.

 

Qualche medico s’è lasciato andare ad esternazioni che, proprio in questi giorni, si deve rimangiare e in fretta ma lasciamo queste poverissime posizioni di natura politica e torniamo alla pratica medica: qual è la causa di morte che un medico può indicare?

Il Covid-19 genera una polmonite virale interstiziale, ossia il virus si “aggrappa” negli alveoli polmonari e si replica o muta continuamente. I virus sono nati, miliardi d’anni or sono, nel cosiddetto “brodo primordiale” e tale situazione cercano di ricreare: ovviamente senza la minima velleità costruttiva, bensì semplicemente perché è la situazione ambientale che li favorisce.

Perciò, in presenza di questi due attributi – polmonite interstiziale e presenza di Covid-19 – è corretto e preciso indicarne la morte a causa del Covid-19: non c’è nessuna necessita di sottilizzare fra quel “per” ed il “con”. Una persona, però, in quella situazione può anche morire per cause cardiache, giacché l’organismo è violentemente sollecitato a garantire l’ossigenazione del sangue, e questo mette a dura prova il sistema cardio-renale. In questo caso, la causa di morte – sempre in presenza di Covid-19 – è corretto indicarla? A mio avviso sì, come per altre cause secondarie che partecipano attivamente al processo degenerativo dell’organismo in esame. Trombosi, edema polmonare ed altre partecipano al medesimo quadro.

In sostanza, è difficile – se c’è il Covid-19 – indicare una concausa che sia stata neutra ed ininfluente: se non c’è il Covid-19, giustamente il medico deve indicare la causa primaria: infarto cardiaco, tumore, ecc.

 

Però, torniamo per un attimo alla triste situazione della scorsa Primavera: i medici, occupati allo spasmo nelle corsie, avevano il tempo da dedicare all’accuratezza della causa di morte? Probabilmente no, e non si poteva nemmeno chiederglielo.

Perciò, è perfettamente normale prendere con beneficio d’inventario quei dati, ma senza farne subito una freccia di contrasto politico,perché manca il senso profondo proveniente dall’analisi degli eventi.

Ricordiamo che, solo pochi mesi fa, non c’erano mascherine sufficienti per la popolazione: erano un bene troppo semplice per la produzione in Patria, conveniva importarle. E nemmeno dalla Cina – che fabbrica missili ed aerei di V generazione – probabilmente dal Vietnam, dall’Indonesia, dalla Mongolia, Malacca, Kazakhstan…e chissà da quali altri luoghi. Non c’erano rimedi, non si conosceva niente della malattia, gli ospedali esplodevano…l’unica soluzione fu proibire i contatti, ed ha funzionato.

 

Oggi, la situazione è cambiata.

Mentre mesi fa si eseguiva il tampone solo ai sintomatici, oggi si utilizza per scoprire se il virus è presente nella popolazione, sintomatici ed asintomatici: con 150.000 tamponi il giorno, s’arriverà (presto?) ad avere una mappatura della popolazione italiana: l’app Immuni non ha funzionato, perché per farla funzionare bisognava che fosse installata d’imperio dal governo, ed il governo non se l’è sentita. Immaginiamo cosa sarebbe successo, a cosa avviene tutt’oggi per le semplici mascherine.

Ci sono alcuni provvedimenti che si possono comunque prendere, ed in fretta: ad esempio l’esame tramite una semplice goccia di sangue. Un sindaco lombardo di un piccolo comune l’ha attuata con costi inferiori all’euro per esame: magari non è precisa come il tampone, ma fornisce già risultati importanti.

Perché?

Poiché la pandemia terminerà quando più velocemente riusciremo ad avere una mappatura del contagio sufficientemente precisa sul territorio: suvvia, non siamo miliardi! Con 150.000 tamponi il giorno ci vorrà un anno e mezzo per averla: magari con i test rapidi la certezza è leggermente minore, ma la velocità è senz’altro maggiore ed il costo infinitamente minore e, ricordiamo sempre, il fatto d’isolare quanti più infetti possibile è la vera risposta che condurrà alla fine dell’epidemia.

 

Tornando a ragionare sulla mortalità, notiamo che oggi – a fronte di 150.000 tamponi odierni e 10.000 positivi al giorno – è, per fortuna, bassissima, appena qualche decina. Se avessimo conteggiato, la scorsa Primavera, 10.000 contagiati i deceduti sarebbero stati senz’altro superiori al migliaio. Come mai?

Probabilmente, quel 9,7% di mortalità sui contagiati della prima fase è stata un dato falsato dalla fretta: sono sfuggiti centinaia di migliaia d’infetti, mai sottoposti a tampone od altro. Nella “vacanza” estiva sono stati loro ad infettare nuovamente la popolazione: ricordiamo che l’andamento delle epidemie è sempre esponenziale.

Vogliamo raggiungere l’immunità di gregge?

Beh, se la mortalità reale s’aggira intorno al 3% significa che in Italia ci sarebbero 1,8 milioni di morti: siamo certi di sopravvivere – come società coesa – ad un simile salasso?

 

Qualcuno può aver fatto un conto semplicistico ed un poco cinico: muoiono dai 60 anni in su, di cosa devo preoccuparmi? Se muoiono molti pensionati, ci saranno più soldi per me! Questa teoria ha bisogno di qualche delucidazione.

 

I morti per cause naturali, in Italia, sono circa 600.000 l’anno. Il Covid-19, con i suoi 35.000 morti, ha spostato di poco questa cifra, anche perché c’è una varianza di anno in anno superiore: ossia, questo dato è una media.

Proviamo ad immaginare un’Italia che subisce all’incirca 2 milioni di morti in un anno, ossia il 3% per Covid-19 più soltanto 200.000 per cause naturali.

Anzitutto, una quota di circa un milione d’abitazioni finirebbe inevitabilmente sul mercato, con un crollo dei valori immobiliari. I morti sarebbero in maggior quantità nelle aree urbane (più contatti) amplificando ancor più il fenomeno.

La riforma Fornero ha fissato a 67 anni l’età della pensione e tale è rimasta: perciò, scomparirebbero molte persone che oggi sono ancora al lavoro. Ora, nessuno è indispensabile ma tutti siamo utili: siamo certi che i “buchi” lasciati nelle amministrazioni, nelle aziende, nell’istruzione, nella sanità, ecc sarebbero facilmente colmabili? Dovremmo spalancare le porte ad una nuova fase migratoria? Con tutte le maledizioni che si porta dietro?

 

Una nazione strutturata per circa 60 milioni d’abitanti sopravvive sicuramente se scende a 58 milioni, ma i danni sul fronte economico non sono da sottovalutare: significherebbero meno prestazioni e meno consumi, ma non sarebbe una “decrescita felice”.

In altre parole, le società moderne sono strumenti sofisticati e fragili, che reggono su scostamenti lievi, altrimenti vanno in crisi: non si può più ragionare nei termini delle vecchie società agricole, perché oggi – ci piaccia o non ci piaccia – viviamo grazie ad un lavoro che finisce in Cina o negli USA e magari mangiamo, senza saperlo, grano che viene dall’Argentina o dal Canada. E’ tutto, terribilmente interconnesso ed eventuali cambiamenti richiedono tempi lunghi, non certo legati alla demografia che può cambiare un’epidemia.

Scomparirebbero gran parte dei nonni, che sono quelli che spesso si occupano dei nipoti “supplendo” i genitori oberati dal lavoro e dagli impegni?

 

Fare queste previsioni non è facile e richiede maggior ponderatezza perché in Gran Bretagna dove, a fasi alterne e con poco discernimento, s’è cercato d’adottare un principio dell’immunità “di gregge” che è ben diverso da quello americano. Se osservate la cartina americana, vi rendete subito conto che i contagi sono stati soprattutto in California, in Florida e nel New England, aree a forte inurbamento: quasi assente nel vasto Nord-Ovest dove le città sono più rare e distanti l’una dall’altra.

La Gran Bretagna, invece, è un formicaio come l’Italia: se ci siete stati lo saprete…a parte la Scozia, il resto è molto popolato. Quel 6,5% di mortalità recensita in Gran Bretagna è più attinente alla realtà del 9,7% italiano: indica la vera mortalità per aree densamente popolate, ma con una raccolta di dati sulla popolazione più coerente. In altre parole, tentare l’immunità di gregge in fretta, aumenta i morti e non sappiamo con certezza se si tratta di morti solo perché avvengono in tempi più ristretti oppure perché i tempi più ristretti aumentano i contagi.

Quello che sappiamo è soltanto che, con una popolazione di 64 milioni, la Gran Bretagna ha eseguito 26 milioni di tamponi (2), ossia il 40% della popolazione: molti di più di quelli eseguiti in Italia, 1,4 milioni (3) su una popolazione di 60 milioni circa. Sui tamponi italiani bisogna precisare una cosa: le autorità sanitarie non aggiornano il numero giorno per giorno come in Gran Bretagna, e questo dato è quello del 21 Aprile 2020. Siccome durante l’Estate ne hanno fatti pochi, e solo ora il numero è alto, potremmo – molto empiricamente – triplicare il numero di Aprile: saremmo, comunque, molto distanti dalla rilevazione inglese.

 

Quindi, parrebbe che la mortalità sia un fattore legato al tempo di rilevamento ed alla concentrazione fisica delle persone: secondo questa tesi, dovremmo concludere che la mortalità reale sarebbe intorno al 6%, ma è solo un’ipotesi, perché rimane confusa la classificazione dei decessi, diversa da nazione a nazione.

In altre parole, se si cede all’immunità di gregge, i contagi s’espandono subito rapidamente e solo dopo, con misure di prevenzione (lockdown, ecc) si riesce a riprendere in mano la situazione: quello che ha fatto il governo britannico. Il governo italiano ha scelto la via “lenta” ma questa soluzione non ci mette al riparo dal rischio di morte per la pandemia, perché – a parte un vaccino “veloce” (ci credo poco) – tutti dovremo passare attraverso questa malattia, a meno che si estingua da sola per cause sconosciute. Oppure, col trascorrere dei mesi, trovino degli antivirali che ci immunizzino per qualche mese, magari da ripetere (un po’ come succede con le gammaglobuline tetaniche, che ti garantiscono per un paio di mesi se non sei vaccinato) ma che consentano di vivere normalmente.

 

Prima di terminare, vorrei ricordare che tutte le epidemie che l’umanità ha subito hanno scelto loro il tempo d’estinguersi – vedi la peste di Milano, che durò quasi due anni – però, i termini di questa cessazione spesso restano oscuri. La Sars com’è sparita? La Mers aveva un’altissima mortalità, e questo la “aiutò” senz’altro a “suicidarsi”…però, non sappiamo perché si estinse: poteva uccidere il 90% dell’umanità, e non lo fece.

 

Da ultimo, visto che il governo sta per prendere delle decisioni importanti, darei un consiglio che, sono certo, nessuno ai piani alti ascolterà.

Questa vicenda, per molti aspetti ci ha provati: inutile nasconderlo, meglio accettarlo.

Però, nella scorsa Estate, molti italiani hanno pensato che fosse finita e ritenevano che le mascherine sarebbero diventate solo dei ricordi: il risveglio, a base di decine di migliaia d’infettati, è stato e sarà ancor più traumatico. Però, una larga fetta d’italiani chiede di vivere la vita di sempre e questo indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla condizione sociale. Dipende molto dall’intelligenza, perché non è facile accettarlo.

 

Stamani, sono andato al mercato. Tutti con la mascherina, ambulanti compresi e gente fra i banchi.

L’occhio m’è caduto lì vicino, dove c’è un bar col dehors. Davanti al bar, tre carabinieri: uno con la mascherina e due senza, che parlottavano con alcune ragazze del posto, anch’esse senza mascherina. Nel dehors tutti con le mascherine abbassate alla gola, felici e pimpanti.

Se il Presidente del Consiglio non chiama il comandante dell’arma dei Carabinieri ed il Capo della Polizia,è tutto inutile: capisco la posizione di chi stava al bar senza mascherina, comprendo meno quella di chi – per dovere istituzionale – dovrebbe far rispettare le norme ed invece mostrava, col suo comportamento, di ritenerle insulse e dunque inutili, da non rispettare.

 

Basterebbe che in quell’immaginario colloquio, Conte dicesse una cosa semplicissima ai due alti ufficiali: “O voi siete in grado di far rispettare la legge ai vostri sottoposti, oppure non siete adatti e, dunque, sarete sostituiti”. Ma un buon democristiano come Conte non lo farà senz’altro, inutile illudersi.

 

1) https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_di_COVID-19_del_2019-2020_nel_mondo

2) https://coronavirus.data.gov.uk/

3) https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_aprile_23/coronavirus-quante-persone-sono-state-sottoposte-tampone-davvero-5bb59814-847c-11ea-8d8e-1dff96ef3536.shtml

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Carlo, sono Jane, non pensi che le stesse cose sarebbero state utili anche negli anni passati? Io tutti gli anni ,o quasi, prendo l'influenza, e sono sempre molto dure. Molti nella mia famiglia ricordano l'asiatica, mia madre e mio nonno l'hanno avuta, e'stata dura, ma sempre influenza!. Oggi con il covid fanno strane cose: spaventano gli anziani, e cosa c'e'di peggio che spavenrrare gli anziani, della morte? Per quale motivo? Il virus esiste da sempre , e'la pandemia che non esiste! Nelle pandemie muoiono giovani e vecchi, qui solo vecchi ,eta' media 85 anni, oltre quella delle statistiche. Beati chi ci arriva!!E comunque e'cosi da sempre. Arrivare a dire la parola coprifuoco quando non ci ha invaso nessuno, e'pazzesco. Il governo non spiega perche'fa queste cose....le mascherine servivano anche per altre influenze e malattie peggio di questa, ma nessuno le obbligava. Si sa che ci si infetta sui bus e a scuola, e si chiudono i bar ,di notte. Ma,che il virus e'un vampiro? In cina non c'e' la 2a ondata. I paesi piu'incasinati sono quelli della nato e capitalisti per eccellenza. Come lo spieghi questo?Che, il virus e'proletario? Ma uccide solo anziani poveri e nelle rsa soprattutto perche' gli anziani ricchi, no! Molti attori, vip fanno a gara a dire di essere positivi, ma stanno bene....mai intubati o in ospedale..nessun vip.Solo per far parlare di se. E'per questo che penso che ci sia una strategia ,forse si nascondono dietro al virus causa collasso economico, e il governo lo sa e si presta? Conte che telefona a fedez e chiara ferragni per fargli fare spot sulle mascherine...la dice ..non buona....ora ci dice che il vaccino e'pronto tra un mese. Ma a chi sta ubbidendo? Che ne dici?

Carlo Bertani ha detto...

Car Jane,
1) Se hai letto l'articolo, avrai visto che le influenze aviarie (asiatica e derivati) possono generare una polmonite, che al 95% è batterica, quindi contrastabile con antibiotici. Il Covid dà subito una polmonite interstiziale d'origine virale al 100%: è questa la differenza! Come fai a a contrastarla senza un valido antivirale?
2) La Cina ha fatto a Wuhan quello che noi non abbiamo fatto a Codogno: hanno circondato una città di milioni d'abitanti con l'esercito, armato, che sorvegliava le uscite con l'ordine di sparare. Noi, come l'abbiamo fatto a Codogno? Noi, invece, continuiamo a chiudere occhi, abbiamo aperto discoteche, tutti a ballare, fuori dai bar fino alle 2 di notte: di cosa ci meravigliamo se l'epidemia è ripresa?
3) Oggi, le rianimazioni, sono sì piene di gente anziana ma anche 50enni: come mai?
4) Anch'io non capisco la "sparata" di Conte sul vaccino, ma non ho modo di verificare la notizia e, soprattutto, se è vera e se qualcuno gli ha detto che il vaccino ci sarà e chi è stato. Un vaccino, in genere, richiede un paio d'anni.
5) Chiaro che i VIP hanno cure più accurate, ma il padre di Totti è morto, e non dirmi che il padre di Totti non potevano permetteri cure costose.
Cerca di stare tranquilla, tira un bel respiro (senza mascherina) ma all'aria aperta! Ciao
Carlo

spes ha detto...

Il dramma non finirà mai ,come un virus primordiale ce lo portiamo nel DNA e ,purtroppo,non nostra insaputa.
Dopo le precedenti ondate virali come “homo sapiens” dovevamo approfonditre le ragioni della loro presenza ed intervenire sulle origini e cause
Invece abbiamo perso la consapevolezza del principio di base di tutti i sistemi: quello che è, continua ad essere, finché non ci sono cause che portano ad una modificazione dello stato pre-esistente.
Più concretamente, nel nostro caso, abbiamo volutamente dimenticato che qualsiasi sistema tende a rimanere in equilibrio se non c'è nessun agente disequilibrante, e nel caso ci sia, il sistema perturbato prima o poi evolverà di nuovo spontaneamente verso lo stato di equilibrio togliendo efficacia al disequilibrio
Credendoci padroni del mondo abbiamo alterato tanto tutto ciò che ci circonda per farne bene economico che stiamo compromettendo la nostra stessa esistenza umana.
Aria,terra acqua,alimenti si stanno trasformando in agenti tossici,questa ormai è una realtà che non possiamo più nascondere mettendo la testa sotto le zozzure che abbiamo prodotto col fine di aumentare il PIL e creare una economia a tutto vapore in un sistema chiuso chiudendo non un occhio ma tutti e due sulle conseguenze.
Come apprendisti stregoni curiamo gli effetti senza intervenire sulle cause;diabete,tumori e quasi tutte le malattie le teniamo”sotto controllo” con rimedi chimici con effetti che ben conosciamo e che non danno certo la salute.
Anche nel caso del virus coronato che come al tempo delle monarchie assolute faceva e fa quello che voleva senza contrasti , resistenze e palliativi come ci siamo comportati?.
Abbiamo avuto la prima ondata consapevoli della seconda dopo l’estate e TUTTI(in tutto il mondo) ci siamo dati alla festa sentendoci liberi come e forse più dei “libberisti” che ci portiamo dentro confondendo ciò che si intende come “libertà” che non è fare esclusivamente quello che ci pare e piace, ma che esige la consapevolezza della responsabilità collettiva, nel nostro interesse personale e nell’interesse degli altri.
...E la chiamano società questa qua che c`’è....


ambrogio negri ha detto...

Per chi fosse interessato, questo link: https://www.bing.com/images/search?q=influenza+spagnola+1920&form=HDRSC2&first=1&scenario=ImageBasicHover, mostra un variegato portafoglio di immagini di gente con mascherina e svariati avvisi su come proteggersi durante l’epidemia di spagnola del 1920, che provocò, si dice, circa 50 milioni di vittime.
Stiamo parlando di un secolo fa! Naturalmente tutto va parametrato con le conoscenze dell’epoca.
Forse, anche allora i governanti complottavano per misteriosi motivi, così come viene insinuato da chi è capace di svolgere approfondite ed ACCULATE ANOLISI del problema.
Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Carlo, qua pecchi di ingenuita'. Certo che questo virus non si puo 'curare con antibiotici, ma i ricchi sono sopravvissuti,tutti, tutti ,tutti. Il padre di totti e'morto come sarebbe morto un paio di anni fa, come credo che anche altri siano morti per influenza, dappertutto. Muoiono i soliti di sempre , gli anziani e ammalati, non gli altri. Qualcuno piu'giovane moriva anche in passato. Sui cinesi: lo sanno loro il perche'di questa storia e si vede da come ne sono usciti e come stanno ora. Sempre se il virus non sia stato indirizzato a loro che abilmente lo hanno rispedito al mittente. Puo'essere e non essere, ma non che no ne siano capaci.!!! A me quel che mi ha convinto che sia una pantomima questa storia e'che fino al 20 febbraio si moriva per influenza in 250 al giorno nelle intensive e alcuni per polmonite e il virus girava da noi da tanto, poi dal 20 febbraio l'ecatombe!!! Molti sarebbero ancora vivi se non si fossero accalcati per panico negli ospedali!!!In giro la gente dice che vogliono fare una"ripulita"di anziani, proprio questa parola, sia con il panico e soprattutto con le iniezioni da vaccino,, io invece credo che sia per nascondere il fallimento del sistema capitalistico e non sanno che fare. Cosa che comunque riguarda ancora le pensioni e gli anziani soprattutto. I 5s che ho sempre stimato si sono prestati a questo gioco ,infatti un voltafaccia su tutto.Conte per disperazione dice che il vaccino e'gia'pronto, come se gli anziani fossero bambini stupidi.Queste sono cose che vedo. In giro ci vado, faccio mille cose, la mascherina la metto solo in dati momenti, ma non per questa influenza, ma per ogni tipo di virus. Se negli anni scorsi avessero fatto cosi sarebbe stato meglio. Ma i crolli economici avvengono quando capita.Tu sei una grandissima persona da come scrivi e sono convinta che anche tu veda le cose come le vedo io. Ci spero.Ps:da febbraio e'sparita l'influenza stagionale, dove sta? Secondo me ha solo cambiato nome. E ora in autunno c'e'un nuovo virus che come da milioni di anni sta infettando gli individui.I numeri riportano.Ma loro dicono che deve ancora arrivare..voglio vedere quando diranno che e'arrivata e ce ne sono due in contemporanea. Si vedra'.Ciao.

ambrogio negri ha detto...

Attento Carlo! Nel linguaggio garbato “ingenuo” significa cretino. Farai bene a ravvederti in fretta e pensarla come lei. Solo così potrai stare dalla parte di quelli che hanno capito tutto.
Ciao

Anonimo ha detto...

Mi dispiace pe te, ma io stimo molto Carlo e se seguo i suoi suggerimenti,e'per questo motivo. Lo seguivo su don chisciotte , e lo seguo anche qui. Non mi permetterei mai di dire a qualcuno che stimo,la parola "cretino" che mi da' fastidio anche a scriverla. Ingenuo non sta mai per cretino, anch'io sono ingenua, ma non sono affatto cretina. E' stato Carlo ad aprirmi gli occhi su don chisciotte e gliene sara'sempre grata. Se l'ho cercato significa che lo stimo tantissimo, come pochi. Se vuoi saperlo, io votavo 5s, venendo dalla sx vera e propria, sono rimasta molto delusa, per questo motivo volevo ragionare della situazione con Carlo. Sono una persona educata, non amo leggere queste cose, mi dispiace. Hai frainteso proprio,Ambrogio. PS:Se critico i 5s e'perche'ci tengo e vorrei che tornassero quelli della prima ora, che mi hanno in quei momenti entusiasmato tanto e fatto sperare in qualcosa di diverso.!!!

Carlo Bertani ha detto...

"In un pianeta di morti viventi,
gli uomini vivi
brillano di luce invisibile"
Non l'ha scritta Einstein né Ghandi: m'è saltata in mente ieri sera, mentre ascoltavo una vecchia ballata francese del '400.
Io cerco semplicemente di ragionare, poi posso sbagliare, allora cerco dov'è l'errore: mai dire abbastanza che il calcolo degli errori è parte della Matematica.
Non credo che il virus provenga da un laboratorio: il Pianeta stesso è un laboratorio, con milioni di tonnellate di sostanze non-biologiche in movimento e sottoposte nel tempo a più irradiazioni nucleari, da Hiroshima a Fukushima.
Nel nostro piccolo, ho notato una cartina italiana con i contagiati x 100.000 abitanti (la pubblicherò fra poco sul mio sito FB) dalla quale si nota come la latitudine sia importante. Ossia, più a Sud, più giornate limpide, più raggi UV. Più a Nord e zone basse, più nebbie e spariscono gli UV, che ammazzano i virus.
Insomma, abbiamo trascorso la parte più calda e soleggiata dell'anno ed i contagi sono quasi spariti: ci voleva tanto a capire che erano i raggi UV a ridurre drasticamente il numero di virus per metro cubo d'aria? Tutti gli scienziati lo sanno che gli UV hanno effetto sulla vita: difatti, nelle giornate con insolazione più potente, veniamo messi in guardia per la troppa insolazione.
Ma abbiamo pensato alle discoteche, ai pub, ai ristoranti, ai raduni, al calcetto, al calcio "grosso", alle corse ciclistiche, alla palestra, alle gite, ai viaggi, ai bar, ai raduni di amici, alle bevute in compagnia, ecc, ecc, ecc...
Adesso, di cosa ci lamentiamo?
L'Estate astronomica è terminata un mese fa: visto che bello scherzo a continuare ad andare a zonzo?
Ciao a tutti, e buona fortuna
Carlo

Nicola ha detto...

Guardi bertani che l'unico contagiato nel cervello e'lei e i covidioti come lei che credono ancora a quest'impostura che sta rovinando l'italia, sono le persone come lei che alla fine dovranno rispondere delle cazzate divulgate per difendere sta cialtronata di virus, quando Conte cadra'con tutto questo governo di criminali verra'la resa dei conti, bosognera'regolare i conti con tutti i Giuda anche con lei si vergogni vada in barca e non rompa più i coglioni vada dai sui musulmani e negri in Afrika bvisto che le piacciono così tanto raus ! Il vento sta cambiando anche per i mezzi Giudei Traditori come lei

ambrogio negri ha detto...

Si tratta della "Strana voglia di Jean" il salsa pecoreccia e macchiettistica.
Contento lui!
Ciao

Carlo Bertani ha detto...

Nico, stasera non eri a Trastevere alla manifestazione delle "Mascherine Tricolori"? Acc...però t'è andata bene: hai visto mo' che botte? Erano decenni che la Polizia non menava più in quel modo! A dire il vero, un paio di volte non vi hanno quasi toccati ma stavolta sono andati giù pesante. Anche perché, i danni alle loro automobili, li paghiamo tutti.
Nico, ma davvero tu credi che Conte cadrà in una nuvola di polvere per far posto, per fa posto, per far posto...azz, non mi viene in mente nessuno. Tutti dicono che è il miglior PdC dai tempi di Cavour...che dici, non sei d'accordo? Te lo vedi Salvini che, fra una riunione e l'altra, va in giro a suonare due campanelli? I Sgarbi con la sua capra? Che litiga con la Mussolini?
Però mi hai dato un buon consiglio: la prossima Primavera butterò la prua a Sud, poi scenderò a Creta e da lì, dritto verso Levante. S'arriva a casa. Shalom Israel. Nico, se stasera hai presso delle botte curati, che è meglio. Soprattutto il cervello.