10 luglio 2018

Governo balneare


Mattina d’Estate, quartiere periferico: cerco disperatamente un bar aperto, nel chiasso di stridii e rumori di autobus, per trascorrere un’ora e mezza. Niente di speciale: ho portato la macchina dal meccanico. E arriva lei, inaspettatamente, Sooror, da Tehran: la radio nazionale iraniana che, ogni tanto, mi chiama per un’intervista. Mi obbliga ad affrontare una situazione che continuo a rimuovere, quella dello strano connubio fra la forza politica più “vecchia” della repubblica e la più giovane. Fra un M5S che è nato da una costola di una sinistra becera, assolutista e orgogliosa del nulla che ha creato e, dall’altra, gli eredi delle “corna verdi”, Pontida, l’ampolla di acqua del “sacro” Po…e 50 milioni spariti nel nulla.

Di là della questione della cinquantina sparita – inutile: Bossi è sempre stato un ciarlatano, già ai tempi del sen. Miglio (che era di tutt’altra pasta) ed i figli l’hanno fottuto mica male, Lega Ladrona… – c’è poco da cincischiare. Serve a poco – come giustificazione – ricordare che gli altri hanno fatto peggio: sembra di riascoltare Craxi nel famoso discorso alla Camera, “Se qualcuno non sapeva nulla, si alzi, adesso!”
Ma qual è il futuro della Strana Alleanza?

In realtà, stiamo vivendo uno spezzone di Prima Repubblica: i governi balneari, Leone, sempre lui quando scoppiava la canicola ed i problemi s’accavallavano.
Perché, ad onor del vero, è stato fatto poco o nulla, a parte continuare in una strana ed eterna campagna elettorale.

La “questione migranti” è stata, in qualche modo, affrontata però, a capire veramente quel che è successo, tutto continua come prima. Qualche nave rimandata al mittente, altre che invece hanno avuto il “via libera” per sbarcare…ma, sul fronte europeo, nulla è cambiato. Macron continua a “fare il buliccio con il culo degli altri” – come usa dire a Genova – e la Merkel ha, semplicemente, detto “no” alla mobilità dei migranti in Europa: dove sbarcano, restano.
Gli austriaci, sempre servizievoli nei confronti dei loro padroni tedeschi, hanno abbozzato “Se mai, chiudiamo il Brennero” (anche se spiace un po’, per l’ambaradan logistico che andrà a succedere…100 euro in più per TIR, acc…) Conte crede d’aver capito una cosa, gli spagnoli un’altra, gli ungheresi un’altra ancora…così va l’Europa, “tutti assieme, in ordine sparso”.
Insomma, a fronte di una possibile crisi politica tedesca, che l’Italia vada a farsi fottere. Gliene potesse fregar di meno: tanto, andiamo al mare in Italia, poi si vedrà.

Quel “si vedrà” racchiude tutta la suspense della situazione, la storia di un governo nato non certo bene, obbligato a prendersi sul gobbo ministri che già furono di Monti, altri che hanno fatto lingua in bocca con Berlusconi. Paura, paura ad esprimere quello che gli italiani hanno veramente detto a Marzo: un “basta!” lungo milioni di chilometri, forte come milioni di decibel, profondo come milioni di metri. 
Ora, se Salvini pensa veramente che quel che raccontano i sondaggi sia realtà – ossia se saranno voti – sta prendendo una badilata di quelle che ti spianano il muso. Sta condensando in un nuovo contenitore i medesimi voti, che furono di Fini, di Casini, di Buttiglione…oggi (ancora per poco) di Berlusconi e di sua pochezza (in peso numerico) Meloni. Fuori da lì, c’è poco: perché?

Poiché la storia della Destra italiana non è una storia d’intelletto, creativa: era già tutto perso al tempo di Ezra Pound o, se vogliamo, di Benedetto Croce, “sua filosofica indecisione”. Non elabora nulla, salvo triturare nel frullino i medesimi valori “adattati” al contesto odierno.
E’ sempre – parliamo di valori – la “maggioranza silenziosa” che fu di Montanelli, il “poderoso” centro-destra del ’94, ossia un fiume di valori che mi ricordano i versi di una vecchia canzone: “Vecchia, piccola borghesia…”
Al contrario della sinistra – che dai tempi “sovietici” è riuscita a riciclarsi nei valori di Blair, ossia quelli del neo-liberismo: avrebbe fatto meglio a “ripensare” una sinistra europea più combattiva e, soprattutto, “pensante” – la destra ha “trovato” (si fa per dire) per strada un imprenditore dei media come Berlusconi. Il quale ha confezionato una “frittura” di tutto ciò che la vecchia destra conservatrice e reazionaria conteneva. E lo ha rilanciato sulle Tv. Niente d’eccezionale, però ha funzionato.
Potrà funzionare di nuovo?

A mio avviso, no. Perché?
Il “fenomeno Berlusconi” è irripetibile, e Salvini non è certo l’erede di Berlusconi (meglio Renzi, senz’altro) e batte sempre sullo stesso chiodo, senza fantasia. Migranti, migranti, migranti…prima gli italiani…certo, però qualcuno comincia a dire: se quei soldi li avete presi, dovete restituirli, altrimenti siete nella stessa risma del PD, di FI, di Fini, dei vari centristi, ecc, ecc.
E qui c’è poco da dire (anche se i media ci hanno provato): il M5S ha avuto una decina di “infedeli” che hanno truffato sui rimborsi degli stipendi parlamentari. Una decina, in tutto – subito cacciati – ma era una questione interna, di accordi interni al partito: non hanno mai preso un euro dei rimborsi elettorali che loro spettavano.
Se, domani, Salvini chiederà “modifiche” al decreto Dignità (già, di per sé, poco “dignitoso”), suggerite da Berlusconi, lo scontro sarà già nell’Autunno, ma non credo che avverrà.

I nodi verranno al pettine quando dovranno affrontare il “nocciolo duro” dei loro programmi: la Flat Tax ed il Reddito di Cittadinanza. Perché sono riforme “pesanti” in termini di miliarduzzi, entrambe.

Personalmente, non capisco la Flat Tax: in un’Italia che è ai primi posti per sperequazione sul reddito (l’indice di Gini), riduciamo le aliquote ad una sola, due al massimo? A parte – trucchi da avvocaticchi a parte per ingannare la Consulta – che la Costituzione recita, all’art 53 “Il sistema tributario é informato a criteri di progressività – e non vedo proprio come si potrebbe by-passarla – c’è qualcosa che non mi convince.
Si narra che, abbassando le tasse ad una (o due) aliquote, tutti le pagheranno: e perché? Già me li vedo – dai “signori del ferro” di Brescia ai “signori del frumento” di Foggia – tutti a correre da Equitalia: “adesso che sono diventate “giuste” le paghiamo volentieri!” Uh, come ci credo. Addirittura le cosche: riabilitateci! Vogliamo pagare!

Che gli attuali sistemi di accertamento del reddito siano iniqui ed imprecisi, ne sono pienamente convinto – basti pensare al farraginoso metodo degli “studi di settore”, per il quale un ristoratore che compra un’orata e poi non la vende, avrebbe guadagnato lo stesso – però c’è un sistema semplice, adottato nella Repubblica Socialista Nord-Americana: il reato d’evasione fiscale, siccome toglie risorse a tutti, è un reato contro la Nazione e, dunque, un reato penale. Si sorvola spesso su questo concetto, ma se non si pagano le tasse non ci sono più medici che ti aspettano al Pronto Soccorso, maestri in aula con i bambini, pompieri quando scoppia un incendio: soltanto quando si è accertata la base fiscale, ossia chi sono e quanti sono i contribuenti, qual è il loro reddito, allora si può parlare di sistemi fiscali. Altrimenti, sarà sempre e solo aria fritta: non sarebbe proprio necessario fare loro vedere il sole a scacchi: basterebbe il profumo. La borghesia è, per sua intima costituzione, codarda.
Infine, ricordiamo che Al Capone non fu “beccato” per centinaia di omicidi, bensì per evasione fiscale.

Dall’altra parte il M5S scalpita per vedere, finalmente, il suo “sogno nel cassetto” realizzato.
Abbiamo già detto mille volte che non si tratta di un vero RdC, bensì di un serio assegno di disoccupazione (la legge ricalca, a grandi linee, il sistema tedesco) perché è scandaloso che la seconda potenza industriale d’Europa non abbia un supporto al reddito in caso di disoccupazione.
La Legge Fornero, in aggiunta, ha creato una vasta zona d’ombra, che potremmo tratteggiare così: le aziende non sanno più che farsene dei dipendenti over 55, mentre la pensione arriva a 67. Si tratta di un “limbo” dove sguazzano circa 6 milioni di persone e le loro famiglie.

Un’analisi più seria dovrebbe prendere in esame le modalità dell’attuale sistema industriale – che viene definito ancora “manifatturiero”, mentre in realtà è “macchine-fatturiero” – e questo muta radicalmente i termini del problema.

Combinando il flebile “decreto Dignità” con la questione dei migranti, possiamo notare quanto le vere “pietre angolari” del sistema industriale (e, dunque, anche finanziario e sociale) siano state ignorate.

1) I padroni, se possono (ossia se glielo lasciano fare), pagano sempre di meno: questa è una legge vecchia quanto il mondo. E tu scrivi pure tutti i “decreti Dignità” che vuoi: se non aggiungi la sanzione amministrativa o penale, non avrai mai forza contrattuale all’interno della società.
2) La seconda ragione è più complessa e coinvolge da un lato il tasso di scolarità e, dall’altro, la tipologia delle aziende. A parte i dirigenti, la struttura di una moderna azienda è composta da molti quadri intermedi, che sono in gran parte tecnici. Sono quelli che fanno funzionare le macchine di processo: semplificando, i robot. Per far funzionare un’azienda moderna, servono tecnici specializzati e manodopera senza particolare preparazione, poiché la macchina va servita, non è lei a servire l’uomo. Perciò, da un lato tecnici scolarizzati e ben preparati, dall’altro dei semplici “robot-umani”. Per ora, il rapporto numerico è ancora a favore dell’uomo (per le mansioni semplici): domani, si vedrà. Ma questo è un altro discorso che, però, bisognerebbe iniziare a fare: non ho remore nel definire che questo è stato il grande errore delle sinistre europee, quello che le ha fatte finire ad osannare Blair o la Clinton.

 Questo governo – diciamolo fuori dai denti – è solo una copia edulcorata del governo Monti: nei ruoli chiave, (Economia-Esteri) ci sono tutti uomini legati alle istituzioni europee: dove sono finiti i Bagnai, i Fioramonti, i Rovertini, i Borghi? Erano uno specchietto per allodole elettorale?

Come può pensare, il M5S, di proporre una legge che costerà decine di miliardi l’anno? Le obiezioni di Cottarelli e di Boeri non sono retoriche, bensì reali: ad esse, bisogna dare una risposta.
La risposta esiste, ed è una sola: la società industriale avanzata (ossia altamente automatizzata) non può sopravvivere se non si pone sul piatto una domanda: il profitto è solo prodotto dal capitale?
E’ una domanda semplice: dalla risposta che si dà a questa domanda – ma non perché fu proposta da Marx – ne discendono due scenari, ossia una società ordinata e vitale da un lato, un pessimo film hollywoodiano di fanta-storia, zeppo di fucili mitragliatori, dall’altra.

Ai tempi di Moro e di Berlinguer, le aliquote fiscali erano sette, e la più alta prevedeva una tassazione del 75% sui guadagni: si viveva abbastanza bene, ad Agosto tutti andavano in vacanza, non c’era quasi ticket sui medicinali, negli ospedali c’era posto e si veniva ricoverati “per analisi”. Gli studenti universitari meritevoli ricevevano un “pre-salario” di 500.000 lire che, riportati d oggi, sarebbero circa 5.000 euro l’anno, le donne andavano in pensione a 55 anni egli uomini a 60: chiunque con 35 anni di contributi. Il debito pubblico era sotto il 60% e tutto in mani italiane eppure, nei consessi internazionali, gli economisti si cospargevano il capo di cenere…ah, l’Italia, il suo debito pubblico…
A forza di ripeterlo, la vulgata è diventata un imperativo.

Era veramente una società fondata “sul lavoro”, ma oggi è stato realizzato il miracolo: le mansioni pesanti o ripetitive sono delle macchine, non dell’uomo. Solo l’azienda che produce con queste modalità sopravvive, le altre sono destinate al fallimento.
Allora, diamo una risposta alla domanda: il profitto è solo prodotto dal capitale?
E’ una risposta che non richiede complesse trattative europee, che non scomoda la geopolitica, non tocca principi etici: tutto ciò che ci circonda e che vediamo – dalle autostrade ai grattacieli, dagli autobus alle biciclette – è stato creato solo dal capitale?
Se così non è, o non lo ritenete, significa che una parte dei profitti vanno corrisposti a chi lavora – si potrà decidere se monetizzarlo subito, se posticiparlo nella futura pensione, se stornarlo sul welfare ecc…ma tutto questo è un problema successivo – ed allora bisognerà aprire nuovi orizzonti: potrà essere una seria leva fiscale, oppure la partecipazione agli utili aziendali (la tedesca mitbestimmung)…altro…vari tipi di “compensazione” sociale…ma la decisione cambia, e cambia il paradigma di riferimento.
Altrimenti, vi racconto già come andrà a finire.

Maledetto, però è bravo: è stato l’unico a capire.
Mi riferisco a Vittorio Sgarbi: un essere che, spesso, mi dà il voltastomaco al solo vederlo apparire. Ma è stramaledettamente intelligente, vede “oltre” e capisce prima degli altri. Che, ad onor del vero, sono una pletora di pecore stupide (PD o FI, non cambia).
Non vi ha stupito che Sgarbi abbia dato il suo, personale voto a favore del governo Conte? Perché già sa come finirà.

Ne ho avuto esperienza quando lottai contro la riforma Fornero: articoli sempre sul filo della decenza, ma al vetriolo, che cospargevano sale sulle ferite con il sorriso fra le labbra.
Il meccanismo è semplice.
La compagine di governo è solo apparentemente un consesso: in realtà, ci sono Esteri ed Economia da una parte, tutti gli altri dall’altra. Questo spiega l’ostracismo per Paolo Savona.
All’epoca, si lottava per vedere riconosciuta “quota 96” (la somma degli anni di lavoro più l’età anagrafica) ed era sorprendente osservare il “ciclo” che si ripeteva. Ricordo, fra i parlamentari, due nomi: Boccia e Damiano, del PD, che si mostravano (?) d’accordo con le nostre rivendicazioni.
Si perveniva ad un accordo di massima, poi il tutto passava all’Economia: Monti non si scomodava nemmeno, inviava un sottosegretario il quale, puntualmente, respingeva “non c’è copertura finanziaria”. E tu, da capo, a cercare voci di bilancio da tagliare.
Quando il gioco divenne pesante – e i miei articoli più velenosi – mandarono in pensione il sottoscritto ed il gestore del blog, che era seguito da migliaia d’insegnanti. All’insaputa l’uno dell’altro. Ci prendemmo delle “botte” di traditori, ma non potevamo farci niente, eravamo stati messi in pensione d’autorità a 63 anni.
Cosa succederà al RdC?

Andrà cento volte in commissione e verrà approvato, mille volte alla Presidenza del Consiglio…sarà approvato e riapprovato, ma…al ministero dell’Economia risponderanno picche: manca la copertura finanziaria. Poi, ci sarà il tormentone dei “decreti attuativi”, mediante i quali la platea degli aventi diritto sarà ristretta allo 0,0…%, i fondi – quindi – saranno stanziati con enormi ritardi…li conosco, lo fanno abitualmente.
Così, il M5S si logorerà, inizieranno le sfide interne fra “buonisti” e “duri e puri”…intanto, la Flat Tax passerà, perché va ad incrementare il reddito di pochi, ed i tagli necessari saranno trovati dopo. Sulla nostra pelle.

Vittorio Sgarbi, da furbastro di tre cotte qual è, aveva compreso che quel governo raffazzonato era quel che ci voleva per annientare le istanze della popolazione. “Populisti”, che è come dire “privi della coscienza di muoversi in un universo pre-ordinato”.
Nell’Autunno vedremo questo canovaccio andare in scena: guarderemo quali risposte sapranno dare i 5stelle: per gli altri, c’è sempre un paracadute, quello targato Berlusconi, o chi per lui. Dudù tornerà all’ovile per essere scannato: missione compiuta. Vedremo se il M5S si trascinerà in una crisi senza fine, pendolando fra vecchie parole d’ordine e nuove, pragmatiche, realtà oppure se si darà una scossa e farà saltare il banco finché è in tempo. Il PD continuerà a litigare: la fine della “feral tenzone” è prevista intorno al 2030.
Cala il sipario, si accendono le luci in sala, il pubblico mormora e stropiccia gli occhi: ci sarà ancora il tempo per un drink?

7 commenti:

bambilu ha detto...

se i due "ragazzi" si riveleranno INSINCERI, saranno masaniellati dal Popolo Sovrano che ha mangiato la foglia in due date contenenti il numero 4, metà dell'8 infinito che dir si voglia. o anche doppio 3 a mo' di Tao. Il 4 dicembre 2016 il Popolo Sovrano, quello nominato in Costituzione ha detto NOOO al bulletto amichetto del somariere salvio ed il 4 marzo 2018 ha detto NOOO ai vecchi marpioni. Ci siamo scafati. Non ci faremo ancora perchiappare da chicchessia. Si potrebbe organizzare una "crowd election" tanto per farli defecare sopra a tutti quanti.Copiamoli: rimpiazzare per defenestrare

Eli ha detto...

Tutta questa gazzarra sui migranti

serve al Cazzaro Verde a distogliere l'attenzione dal fatto che flat tax e reddito di cittadinanza non hanno alcuna possibilità di vedere la luce, come ripetuto più volte dal ministro dell'economia. I due provvedimenti rivelano una contraddizione fra loro non da poco: vuoi dare un reddito ai disoccupati e riduci le entrate dello stato? Il mio fruttivendolo gestisce il suo negozio con maggiore competenza.
Intanto il nuovo governo giallo-nero sta creando in me una trasformazione. Cerco sempre di essere compassionevole nei confronti del mio prossimo, ma i leghisti mi fanno veramente schifo. Nausea e schifo sono le sensazioni che provo ogni giorno, alla rivelazione della loro umana pochezza, assenza di umanità, schifo per l'odio e la paura che spargono a piene mani, anziché mettere in campo azioni concrete per governare l'immigrazione. Non c'è alcuna emergenza, gli sbarchi sono diminuiti dell'80% dall'anno scorso, è tutto montato ad arte con la correità dei media. E' che i leghisti non mi appaiono umani, ma più simili e vicini a Platelminti e Nematelminti (= vermi parassiti). Mi sta perfino diventando simpatico il PD, e questo è il colmo. D'Alema mi appare come un grande statista, pur sapendo che è dell'Opus Dei.
Mi sta perfino tornando la voglia di votare, guarda un po'. Alle prossime elezioni, europee, potrei perfino votare. Ma per un partito di sinistra, questo è certo.
Tutte le Destre sono orribili, ma la Destra italiana, da Papi Bunga-Bunga alla Evita Peròn della Garbatella, passando per il Cazzaro Verde SS-alvini, è più oscena di altre.

E poi mi viene da ridere, perché in una prossima vita, SS-alvini potrebbe rinascere nero, islamico e perfino omosessuale. Potrebbe ritrovarsi su un canotto cinese a lottare di notte con i marosi durante un naufragio. E non trovare nessuno che lo raccatti. Questa è la Legge del karma.
Quando in una vita odi tanto un'etnia, una religione, una categoria umana, certi animali, e consolidi il tuo odio per anni ed anni della tua esistenza, e crei dolore, sofferenza e morte, in una vita successiva tornerai a condurre un'esistenza con quelle caratteristiche, per superare il tuo problema e riequilibrare il karma che hai creato con le tue stesse mani. E nel frattempo l'incosciente, poiché ha responsabilità di governo, rovescia sull'intero paese questo karma di odio, violenza e morte. Che noi tutti pagheremo, in quanto cittadini italiani.
Ma questo, nella sua becera ignoranza, il Cazzaro non lo sa. Mostra gli attributi ma si mostra per ciò che è: un coglione!

Ciao Carlo, cerchiamo di resistere. Anche questo momento orribile passerà.

Carlo Bertani ha detto...

Carissimi,
la frase sull'Europa "tutti insieme, in ordine sparso" non è mia, bensì di Prodi, quando lasciò la presidenza dell'UE nel 2004. Tanto per capire di cosa stiamo parlando.
Anche a me dà fastidio quel martellare sui migranti, anche perché il fenomeno è già diminuito molto dalla metà del '17. Temo, invece, che i 5S siano finiti in una trappola: ministri dell'economia di gran fede europea, ed alleati che prendono ordini anche da B. Non mi sta bene.
Capisco, Eli, il tuo sconforto, però ricorda che D'Alema fu anche il bombardiere di Belgrado, non dimenticare: i "bravi" il più delle volte sono al servizio dei potenti, non della gente comune.
In ogni modo, credo che in qualche vita precedente debba aver recato gravi danni alla navigazione, vista l'infinita odissea della barca che mi perseguita.
Era pronta per salpare, quando il personale del cantiere (quindi io non ne ho colpa) l'ha ormeggiata male, con cime buone solo per legarci un salvagente. Morale: la piccola Gretel (6 tonnellate) se n'è andata in giro per il porto tutta sola: ha subito lievi danni, ma ha affondato un gommone ed una barca di vetroresina.
La finirò di scontare questo maledetto karma nautico?!? Giuro solennemente: non lancerò mai più siluri contro i poveri mercantili indifesi. Anzi, mi farò promotore dell'iniziativa "adottiamo un mercantile". Basta, per favore, abbiate pietà!!!!
Ciao a tutti

Eli ha detto...


Carissimo,

eh sì, devi avere proprio un "karma nautico"!
Però non attribuire tutte le responsabilità al personale del cantiere. Loro avranno pure usato cime inadatte, ma tu hai controllato? Purtroppo oggi tutti si improvvisano a fare di tutto senza competenza alcuna, dalla pizza al parrucchiere, dal meccanico al mozzo di cantiere nautico, per non parlare di idraulici ed elettricisti, e bisogna sempre controllare quando ci fanno un lavoro. Molti lavoratori sono strangolati da contratti a giornata o di cinque giorni, non esiste professionalità. Ed ora dovrai anche ripagare i danni del gommone e della barca in vetroresina, suppongo. Ma le barche avranno un'assicurazione come le auto, presumo.
Ed ora la Lega vuole rimettere anche i voucher. Sempre dalla parte dei padroni!
Aridatece i 49 milioni, ladri! Quelli sono soldi del popolo italiano, spesi per la laurea a Tirana del Trota e per i lussi del fratello e di papà Bossi.

Ora ti godrai delle belle giornate sul mare, alla faccia di tutte le amarezze.
Salutami le balene e i delfini! Li adoro.

Eli

Eli ha detto...


L'Evita Peròn de Garbatella ha gettato la maschera:


«Difendiamo chi ci difende». Comincia così il tweet della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che annuncia sul social: «Abbiamo presentato due proposte di legge per aumentare le pene a chi aggredisce un pubblico ufficiale e per abolire il reato di tortura che impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro». E conclude: «Siamo sempre dalla parte delle forze dell’ordine». Il tweet, pubblicato nel primo pomeriggio, è però scomparso poco dopo. Sommerso dalla critiche: per molti utenti il sottotesto del messaggio è che «con il reato di tortura la polizia non può lavorare». Legittimando di fatto il ricorso alla tortura da parte delle forze dell’ordine.

Praticamente ha dichiarato che il lavoro delle forze dell'ordine è TORTURARE!
Dopo Bolzaneto, Uva, Aldrovandi, Cucchi e molti altri le possiamo dire: ce ne siamo accorti!
Bah!

Eli ha detto...

Non mancano solo i 49 milioni della Lega.

Mancano altri 40 milioni.

Questi hanno portato i soldi all'estero, probabilmente in Lussemburgo, tramite due commercialisti milanesi.
Bei pataccari!
E Di Maio si fida di SS-alvini! O è ingenuo o è scemo.


https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/07/13/soldi-lega-bilanci-salvini-centemero/221887/

Eli ha detto...

OGNUNO HA IL PORCO CHE SI MERITA

Gli americani hanno Trump, noi Ss-alvini: il Porco Nostrano ha siglato un patto con la lobby delle armi.

http://www.repubblica.it/cronaca/2018/07/16/news/reazioni_lobby_armi-201928560/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1

https://www.tpi.it/2018/07/16/salvini-lobby-armi/