01 luglio 2019

Non sanno più cosa inventarsi

Sono veramente alla frutta, non sanno più come rinverdire la grande campagna mediatica per “l’invasione” dei migranti i quali, purtroppo, latitano. Una volta capito che non si può più sbarcare in Italia come e quando si vuole per poi, con tutto comodo, andarsene dai parenti in Germania, valutano altre possibilità e, i trafficanti di carne umana, pure. Perché in Germania s’andava a lavorare in fabbrica, in Italia sotto il sole a raccogliere pomodori.

A questo punto, c’è chi decide di farla fuori dal vaso, ed invoca un muro di 346 km per dividere l’Italia dalla Slovenia: sì, avete capito bene, un muro: i cementieri italiani esultano, si torna a scavare!
Mi chiedo se il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Fedriga, abbia ancora il cervello, sia stato a passeggiare in Carso, abbia visitato Slovenia e Croazia, sappia qualcosa di Geografia.

Quel numero – 346 – immagino sia il confine terrestre con la Slovenia, ossia dal passo di Tarvisio al confine, sul mare, di Muggia, presso Trieste: bisognerebbe, fra l’altro, tagliare in due Gorizia con un bel muro, che passerebbe proprio nella piazza centrale di Gorizia/Nova Gorica. E sistemare muri  e fili spinati in mezzo a foreste immense, con ampi contingenti destinati alla sorveglianza altrimenti, il giorno dopo, con una pinza tagliafili, saremmo da capo. Oppure, il Gauleiter delle Giulie, immagina confini altamente informatizzati – come quelli israeliani – con bionde soldatesse, in bunker con aria condizionata, che sparano premendo il tasto del mouse?
Un confine – si noti bene – fra due stati appartenenti all’Unione Europea! Vogliamo raccontare a Fedriga perché la sua idea è una boiata pazzesca?

Perché, anzitutto, non esiste una pressione demografica sul confine orientale: ci sono almeno due nazioni sovrane da attraversare prima di giungere all’Italia! In Bosnia, ci sono modesti ammassamenti di profughi o migranti che provengono, per lo più, da zone del Medio Oriente: siriani, iracheni, curdi, ecc, tutti frutti caduti dall’albero dopo le guerre americane, meglio non scordarlo. Glieli rimandiamo a New York? Come no…devono ancora rispondere dei morti del Cermis…
Ma, la Bosnia, non fa parte dell’UE e non ne farà parte ancora per tanto tempo, sempre che non preferisca il canto delle sirene di Erdogan, dato che fino al 1876 fu proprietà turca e, il Paese balcanico, non mostra di voler venir meno alle sue tradizioni ancestrali. Ma, anche qui, è solo il frutto delle guerre dell’Occidente mentre, nella Jugoslavia unita, queste tensioni non c’erano: a Mostar, addirittura, Tito aveva installato l’industria aeronautica jugoslava.

Da dove viene, allora, la “pressione demografica” sul confine giuliano?
I cinesi.
Da dove vengono i cinesi? Presenza silente in Italia, gente educata che è qui per un solo motivo: far soldi.

I cinesi giungono all’aeroporto internazionale di Pola e, da lì, in autobus, si recano sul confine giuliano, nelle zone impervie del Carso: una passeggiata notturna nei boschi e, dall’altra parte, altri autobus che prendono subito la via dell’autostrada Trieste-Venezia.

Quando scrissi “Ladri di organi” fui fortunato: un funzionario di polizia di Trieste – del quale non seppi mai il nome – m’informò del traffico, stimando il flusso annuo in circa 25.000 persone, lo stesso che viene stimato oggi.
Dietro a questo traffico ci sono organizzazioni potenti – forse la “Jakuza” giapponese, la “Triade” cinese, altre… – ed il traffico gode di una riservatezza a prova di “gole profonde”, giacché sono formazioni fra le più cruente del Pianeta.
Ma, in fin dei conti, il problema è politico: simile, per molti versi, al caso Regeni.

Salvini, sull’immigrazione, ebbe a dire “non voglio vederli arrivare sulle barche, voglio che arrivino in aereo”. Accontentato.

Come per il caso Regeni, non sapremo mai nulla perché c’è una sorta di tela di Penelope, durante la quale i “servizi” dell’ENI smontano, di notte, ciò che la diplomazia italiana fa di giorno – siamo troppo impelagati per questioni energetiche con l’Egitto – così la “questione cinese” s’incrocia con i mille affari che ci sono fra Italia e Cina, e non solo per le importazioni: l’Ansaldo, ad esempio, lavora molto per la Cina, dove le sue turbine sono molto richieste ed apprezzate. Così molte aziende italiane nel settore del macchinario industriale, nelle macchine di processo, nell’automazione industriale, ecc.

In altre parole, non si possono mettere sullo stesso piano il Mali e la Cina: eppure, anche i cinesi sono extracomunitari, soltanto che godono dello strabismo italiano nei confronti del confine giuliano.

Paradossale, e curiosa, la vicenda del povero Regeni e di Fedriga: entrambi friulani, entrambi costretti a confrontarsi con realtà più grandi di loro. Vogliamo organizzare un incontro fra Fedriga e Xi Jinping? Non lo consiglierei, giacché l’alfiere friulano finirebbe per diventare una caccola, che il presidente cinese scaccerebbe con un gesto di sufficienza.

Così, la “caccia al migrante”, che appassiona in questa calura gli italiani con un tifo da stadio – ed è necessaria per mantenere viva la politica-Lambrusco su Twitter – deve forzatamente riconoscere che esistono migranti di serie A e di serie Z: i “numeri” dell’immigrazione cinese non compaiono nemmeno nelle statistiche. Li vediamo solo materializzarsi nella ragazzina-cameriera, che ci chiede – in italiano stentato – di ordinare il menu facendo crocette sul foglio.

Mentre, all’opposto, la Cina ci chiede sempre più garanzie per le strutture portuali che dovranno garantire l’interscambio commerciale: “Fale in fletta a finile ponte Genova, altrimenti noi tolnale a sbalcale a Lotteldam!”
Capito mi hai, Fedriga? Dai, che fra poco in Carso compariranno le “frasche” per indicare dove i “carsolini” devono svuotare le botti del “Teràn”, rosso e bianco. Si mangia e si beve bene: non pensare a muri e reticolati, che tanto nessuno ti darà retta.

6 commenti:

Eli ha detto...

Le nostre città sono stracolme di cinesi e di negozietti di paccottiglia varia.
Nel mio quartiere ce ne sono sei nel raggio di un chilometro.
Tali negozi, spesso sono mezzi di riciclaggio. E poi fanno i parrucchieri, aprono ristoranti, in cui si mangia anche sushi! E con questi arriviamo a dodici.
Ogni tanto i NAS chiudono un ristorante per mancanza di norme igieniche.
Evadono il fisco, sfruttano i lavoratori e pagano sempre in contanti, anche se comprano un appartamento da mezzo milione di euro. Arrivano con valigette piene di soldi e l'affare è fatto.
Nella zona di Prato gestiscono fabbriche con metodi schiavistici, e quando carabinieri e guardia di finanza hanno fatto irruzione e tentato di riportare la legalità, l'ambasciata cinese di Roma si è rivolta ai piani alti della politica, e tutto è rientrato.
Mica si possono turbare gli ottimi rapporti commerciali con la Cina per un po' di sfruttamento, riciclaggio ed evasione fiscale! La loro mafia veglia su tutto, dall'importazione di carne umana all'investimento in beni immobili. Evitano gli accoltellamenti per strada, non danno nell'occhio, e questo dà loro mano libera.
A Milano hanno creato cliniche per la loro medicina orripilante in cui praticano anche aborti clandestini, e centri massaggio in cui si esercita anche la prostituzione.
Ogni tanto ne hanno beccato qualcuno, ma poi l'ambasciata che veglia su di loro fa le telefonate giuste, e tutto rientra.
C'è qualche giovane che ha studiato in Italia, parla italiano, si è laureato e fa l'imprenditore, ma per lo più nessuno parla italiano o si integra.
Ma ti sei chiesto perché nessuno viene mai ricoverato in ospedale, oppure non c'è mai un funerale cinese? Come mai? Non si ammalano, non muoiono?
Soprattutto non hanno la pelle nera, e non innescano quell'odio razziale che contraddistingue il macaco italico. Che soffre di ividia penis: Fedriga e quegli altri sanno benissimo che se le loro donne assaggiano il Big Bamboo, poi li mollano.

Lanzo ha detto...

Carlo ti voglio bene.
Hai fatto caso che nei barconi delle ONG non ci sono mai bangladeshi ? Entrano tutti via terra, ma va la'/ senza documenti, se vengono[rarissimamente) fermati dichiarano essere minorenni o rifugiati politici= Sono un ex del MAE in forza a Dacca. Gente con documenti farlocchi. ma il MAE ci diceva li DOVETE ACCETTARE.
A Dacca hanno massacrato a coltellate un gruppo di stranieri, non spie COME Regeni. La bella e dolce Claudia ancora me la ricordo SOLO Regeni e' VITTIMA.
Vatti a googlare strage Dacca

Carlo Bertani ha detto...

I cinesi, quando emigrano, stipulano una sorta di "contratto" di tre anni di lavoro gratuito in cambio del viaggio, ma non sanno che vanno a fare gli schiavi. Quando se ne accorgono, sono già sul furgone sulla TS-VE e, se rompono le scatole, li massacrano di botte. In quanto alla loro cultura, però, non scordiamo che è la più antica della Terra, e fanno bene a fidarsi dei loro medici, più vicini ad un concetto olistico del rapporto uomo/malattia. Poi, aborti e prostituzione se ne fanno sotto ogni cielo, in tutte le culture. Sul Big Bamboo, siccome non l'ho mai provato, non mi esprimo.-))
E' difficile trattare con certi ambienti asiatici, ne sa qualcosa chi ha navigato: per la cucina, scoppiano risse furibonde, al punto che certi Comandanti hanno dovuto dividere le mense e pregare il "secondo di bordo" di cucinare menu distinti. C'è una violenza che noi non riusciamo nemmeno a concepire.
Comunque, da dove arrivano i cinesi, io lo so da almeno 10 anni, perciò...
Grazie a tutti
Carlo

Eli ha detto...

@ Carlo

Eh sì, signora mia, non ci sono più le mezze stagioni!
Dio è morto, ed anch'io non mi sento tanto bene. Woody Allen.

Lanzo ha detto...

Nessun commento sulla strage a Dhaka ? Siamo ridotti bene.

christian ha detto...

Mi chiamo Christian Hofman. Questo è un giorno molto felice della mia vita grazie all'aiuto che il Dr. .nosakhare mi ha dato per aiutarmi a recuperare la mia ex moglie con il suo incantesimo di amore e magia. Sono stato sposato per 6 anni ed è stato così terribile perché mia moglie tradiva e cercava il divorzio, ma quando mi sono imbattuto in Dr..nosakhare e-mail su Internet su come ha aiutato così tante persone a recuperare il loro ex e aiutare sistemare la relazione e rendere felici le persone nella loro relazione. Ho spiegato la mia situazione e poi ho cercato il suo aiuto, ma con mia grande sorpresa, mi ha detto che mi avrebbe aiutato con il mio caso e che ora sto celebrando perché mia moglie è cambiata totalmente in meglio. Vuole sempre essere al mio fianco e non può fare nulla senza il mio regalo. Mi sto davvero godendo il mio matrimonio, che grande festa. Continuerò a testimoniare su Internet perché Dr..nosakhare è un vero incantatore. HO BISOGNO DI AIUTO? CONTATTO
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