25 ottobre 2014

Nota dell’autore


Le narrazioni che seguiranno inaugureranno un nuovo periodo e (spero) un diverso stile del mio veleggiare in prosa. Il motivo è semplice: non trovo più nulla d’interessante da raccontare sul fronte politico.




Ogni giorno do un’occhiata al Fatto Quotidiano che non dura più di tre minuti: talvolta trovo un articolo decente e i minuti diventano 6 o 7. Ogni tanto una scorsa su CDC – dove, purtroppo, la schiera dei “monetaristi” e dei “la guerra che verrà” – tiene banco fino alla noia, senza portare mai nulla di nuovo sotto il sole. Non ho tempo e voglia di perdermi sul Web a cercare chissà quali nuove facezie e fatiche: sappiamo tutti che ci bombardano coi metalli più strani, che rubano i soldi nel cassetto delle elemosine, che l’unica cosa interessante, per loro, è la festa di questo e quest’altro, con annesse escort e trans brasiliani/e. Non serve a niente dire, servirebbe fare, ma nessuno di noi può fare niente.



Purtroppo, questo andazzo è la logica conseguenza di vent’anni di Berlusconi e dei prossimi (venti?) di Renzi: l’era dei contaballe impazza, basta andare in Tv e promettere qualcosa e tutto è fatto. Poi interviene l’UE che si lamenta ed il copione viene parzialmente riscritto, come da copione: cosa c’è d’interessante da raccontare?

Sono 10 anni che sbatto contro il muro di gomma di questo potere mellifluo ed incontinente nelle sue manifestazioni più false e bugiarde, ad usum stultorum: perché e, soprattutto, per chi dovrei continuare ad assoggettarmi a questo esercizio vuoto, a questo inutile compitino pomeridiano?

Ho raccontato di tutto: ho spiegato che l’energia si trova ovunque, basta raccoglierla, che le campagne stanno andando in malora per lo spopolamento, che le guerre servono solo a rimpinguare le tasche di chi vende armi...centinaia d’articoli...cosa ho ottenuto? Poco, praticamente nulla, se si esclude il vostro assenso e rispetto.



Ho cercato di fondare dei gruppi di persone che scrivessero, e si moltiplicasse così il “j’accuse” al potere – dapprima con Italianova, che subito morì, poi con l’Olandese Volante che prese il volo per qualche tempo – ma la gente non è pronta al sacrificio quotidiano dell’informazione, ed ha ragione. Le viene richiesto d’essere un giornalista, di lavorare come un giornalista e di non beccare un soldo: la “fiamma” dura qualche tempo, poi s’affloscia e nascono i personalismi. Provate a dire loro “Lo fai per tot il mese”: tutto assume una nuova veste, perché il lavoro – non dimentichiamo – è tempo nostro e richiede una mercede in cambio, anche modesta, ma il poco – ricordando Parmenide – è cosa assai diversa dal nulla.



Nella mia vita è intervenuto un fatto nuovo – inutile nasconderlo – ossia la pensione. Tutti agognano alla pensione, sin dai tempi più remoti: anche i Tre Moschettieri speravano.

Oggi – dopo Bismarck – la pensione è diventata un’altra cosa e non conta più il merito, bensì gli anni e – soprattutto (dopo quel brutto arnese della Fornero) – gli anni di servizio: insomma, rassomiglia sempre di più ad un “fine pena”. Salvo per i soliti noti, lo sappiamo.

Eppure la pensione ti cambia la vita: non hai più impegni di sorta, puoi cancellare metà del tuo hard disk, almeno un quarto dei Preferiti e rimani solo con quel che ti va, che scegli tu. Nondimeno, le soste di fronte ai manifesti mortuari diventano d’obbligo e stili l’immaginaria “classifica” della serie “A”, sperando che – per ora – il tuo nome sia ancora in serie C.

Eppure lo sai: a quasi 64 anni, se te ne vai, nessuno scrive più “prematuramente”. Era nelle cose che così fosse, ed è successo.



Ma io ho una serie di priorità alle quali non voglio e non posso rinunciare: barca, case, orto...le belle donne (che ancora m’attizzano, se non altro perché amo ossessivamente la bellezza come in un bosco, nel mare all’alba, nella neve sui tetti...)...e qualcosa scende di grado, da Capitano a Caporale.

Va da sé che questo tormento di raccontare alla gente come vanno le cose mi ha stufato: la gente lo capisce – spesso – da sola e non servono Grilli Parlanti che sussurrino.



Se siamo capaci, però, possiamo narrare: ho sempre sostenuto che la grandezza di Pasolini non fu quella di regista o saggista, bensì il Pasolini narratore controverso, soprattutto il poeta che tracciava graffiti eterni con pochi gesti.

Così si raggiunge la Gestalt, e s’entra in comunicazione meglio con gli altri esseri: ovviamente ci sarà qualcuno che preferirà altre modalità di trattazione ma, vivaddio, il Web è vasto e c’è posto per tutti.



Come conseguenza, i miei scritti compariranno solo qui e – se lo vorrà – su Italicum dell’amico Tedeschi, perché suvvia: siamo uomini, non caporali.

Vi posso preannunciare il titolo del mio prossimo pezzo, che sarà “Il Grande Torino ed io”: finalmente, sento di nuovo la tastiera rispondere alle mie dita, finalmente non perdo più tempo, finalmente tiro un sospiro di sollievo. I compiti sono finiti: li faccia Renzi, che è giovane.

13 commenti:

Pete ha detto...

Sono davvero felice per te Carlo, finalmente! Ciao da Al Djazair

Eli ha detto...


Ah, come ti comprendo!

Tanto chi doveva capire ha già capito, e chi non ha capito forse non capirà mai, perché non è pronto.

Su una cosa spero che ti sbagli: vent'anni di Renzie sarebbero letali per il paese, un cupio dissolvi che forse non tutti meritiamo.

"Lui" si augurava anche di peggio, ma nel suo drammatico sentire era solo, infinitamente solo...

ALLA MIA NAZIONE

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Pier Paolo Pasolini

mozart2006 ha detto...

Auguri e ad maiora! Aspetto il post sul Grande Torino, la cui storia mi ha sempre interessato molto.
Herzlichen Glückwünschen!

Luigi Ruffini ha detto...

Sig. Bertani la ringrazio per tutte le informazioni che ci ha dato in questi anni. La seguo da almeno 10 e le dico che i suoi articoli sono sempre stati interessantissimi. Le sua analisi sono sempre puntuali ed affidabili, oltre che chiarissime. Posso chiederLe un articolo sull'Isis, perché sulla storia di queste popolazioni non ne so nulla, come pure sulla storia dello stato di Israele.
Lei per me rimarrà sempre il mio professore "virtuale"

Luigi Ruffini

Eli ha detto...


Hai ragione, Carlo.

CDC è diventato di una pesantezza intollerabile.
Un tempo svelava cose di cui altri non parlavano, ma ora...
Attualmente scorro solo i titoli, come sul sito di Repubblica.
Gli unici articoli che leggo sono quelli di Rosanna Spadini e di Georgios, perché hanno un respiro più ampio ed una certa vivacità di stile.
Il resto degli scritti proposti sembrano polpettone rifatto e patate fredde di tre giorni prossime alle muffe.
Perciò ho detto basta ai pipponi di CDC, ai deliri di Paolo Rossi B., all'odio sparso a piene mani di Massimo Fini.
Figurati che l'altro giorno mi è capitato di leggere un commento di quel redattore che inizia per T, tu sai a chi mi riferisco, che da tempo sospettavo essere conservatore e codino, ma non fino a questo punto.
Bene, costui proponeva una raccolta di firme per chiedere l'annullamento della trascrizione delle nozze gay, fatto da alcuni sindaci. A tal fine suggeriva di lanciare una raccolta fondi sul web! Finalmente ha gettato la maschera!
Che si faccia i fatti suoi, il Restauratore! Ma che gl'importa se qualcuno è felice, e corona il suo sogno borghese di un'unione ufficiale? Io sono contraria pure al matrimonio fra etero, figurati, che oggi può avere senso solo ai fini di una pensione di reversibilità od all'acquisizione di alcuni diritti; ma se alcuni gay e lesbiche vogliono sposarsi e vogliono la famigliola felice tipo Fabbrichetta Bianca, che si accomodino pure. Ciò denota un'insicurezza di fondo che urla di essere placata, ma avranno anche voglia di stare vicino al compagno malato in ospedale, o di subentrare nell'eredità, e non nuocciono a nessuno. E l'uguaglianza vera fra tutti i cittadini non potrebbe che giovare al paese.
Paura, eh?

Ciao Carlo, attendo con ansia qualcuno dei tuoi scritti che arrivano dritti al cuore.

doc ha detto...

Non leggo CDC da oltre un anno; l'olandese volante non lo frequento più da tempo immemore, ma è stata una grande occasione perduta: rappresentava quella diversità culturale necessaria che è l'humus per una società umanizzata. Peccato- E da quasi un anno, distrattamente, quasi come un rispetto-dovere verso un amico, scorrevo gli articoli di Carlo Bertani.

Ovviamente non erano noiosi, anzi parlavano di cose serie, di problemi veri ma che avevano il difetto di essere scritti in chiave "futuro", finalizzati per e ad una società più umana.

E fare questo, indicare vie di uscite produttive, ovviamente diverse, anzi in antitesi dal tran tran degli ultimi 30 anni, non funziona: l'etica, la morale, la coerenza politica sono ancora in coma, e le cure indicate sono inutili.

Nel mio piccolo ho iniziato da un pò a capire meglio il pensiero di Fukuoka che vede nella Natura l'essenza della gioia di vivere.

Carlo, ti auguro un Buon Cammino

A tutti, Stay Human
Doc

alsalto ha detto...

Meraviglia!
Una boccata d'aria fresca.
Visto che c'e' gia' chi s'e' espresso in desideri mi ci butto pure io: leggere del tuo natante, specificatamente di Gretel per mare.

Saluti.


ps: Eli, mi stupisce quanto scrivi in merito ai due autori di cdc. Proprio sull'ultimo alrticolo della lei tastierista ho avuto un discreto incontro di greco romana. L'appellativo ontologicamente fascista s'e' infine confermato corretto per le stesso ammissioni della gentile tastierista. Approfondisci. Il mio nick e' il medesimo ovunque.

Eli ha detto...


alsalto

vedo i tuoi commenti sul noto papello, lo scambio di ieri mi è sfuggito perché in altre faccende affaccendata.
Ma ora vado a cercarlo e mi ci ficco di gusto.
Che dire, la diversità ci arricchisce.
Tu non la sopporti perché è grillina, ma l'accusa di fascio rivolgila all'Ortottero, non a lei.
Credi, c'è di peggio in giro.


E leggiti i commenti all'articolo di Carlo.
Fra chi inneggia alla lotta armata e chi a Lenin (bum! Anche lui fu mosso dalla massoneria), c'è una colata di cattiverie.

@ Doc

adoro Fukuoka! Personificazione della grazia e della saggezza Zen. Se fosse ancora vivo lo abbraccerei come un parente caro, uno zio ritrovato dopo anni e lo coccolerei come una cosa preziosa.

Abbracci sentiti.

alsalto ha detto...

Eli, cara, io non la ho con nessuno, o meglio: nulla di personale.

Cio' che ne e' venuto fuori dal breve scambio che abbiamo avuto e' stata la conferma della rapacita' del pensiero di questa.
Analisi di colpe e cause, pippottazzi filosofici in cui scomodano da pascal a bauman per poi arrivare a che?
Le risorse ed il benessere che ne risulta sono finiti, e secondo loro non basterebbero per tutti se venissero equamente distribuiti, quindi che soluzione hanno?
Muro di sei metri per tener fuori i bau bau.
Tu m'hai capito.
Come si puo' criminalizzare lo strapotere dei paperoni finanziari e le loro politiche speculative e contemporaneamente ragionare nel medesimo modo "rapace" nei confronti degli stranieri?
E' un paradosso, un ossimoro, e' fascismo bell'ebbuono.
E la tastierista in questione ne e' inguacchiata sino al collo e non in quanto grillina, sai bene come me che e' un popolo eterogeneo assai, ma in quanto ontologicamente fascia-rossobruna, rapace, darwinianamente affamata, col germe della sicurezza e della patria a palla.
Loro tutto cio' lo chiamano realismo, pensa un po'.
Solita matriosca macabra, giassai.


(Quanta pazienza, Carlo, hai?)

Eli ha detto...


@alsalto

ma certo che non sono d'accordo con le derive fascio-leghiste del movimento, tese solo ad accaparrarsi consensi nella destra che più destra non si può.
Le risorse della Terra sono per tutti i suoi abitanti, e basterebbero eccome per tutti, se qualcuno più egoista degli altri non accaparrasse e non si ingozzasse come un maiale all'ingrasso, con tanto rispetto per il maiale ingiustamente ingiuriato.

Però a me piace come scrive la Rosanna, e trovo che in mezzo a quelle noiose cantilene muffite sia un po' meglio di altri, tutto qua.
Poi da lì a dire che me la sposerei, c'è di mezzo il Pacifico.

ciao ciao.

doc ha detto...

Non sapevo che Trilussa si dilettava di "magie" binarie abbinate alla sociologia politica.

"Conterò poco, è vero"
diceva l'Uno ar Zero:
"ma tu che vali? Gnente: proprio gnente
sia nell'azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.
Io, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
E' questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
Che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso".
Trilussa

Sembra indicare la situazione politica attuale. O no?
Doc

Gibipoet ha detto...

Grazie per tutto ciò che ho letto fino ad ora e per quello che sarà in divenire.
Si pensa che andare in pensione sia la cosa più giusta, la meno stancante, in verità ho sempre tante cose da fare, da creare, forse lavoro più di prima.
Il dramma è che la pensione è veramente misera ed ora che si avrebbe più tempo, si deve spaccare il centesimo non più in quattro, ma in quaranta parti.
Non mi sento vecchia (sono coetanea, Carlo) ma purtroppo nella attuale società diventi un mumero se non sei stato un grande e riesci a mantenerne il tuo stato. Dici bene quanto parli che siamo più vicini "all'ultima meta", sai cosa ci vorrebbe ai pensionati? Un bel vitalizio sostanzioso che ci permetta di godere gli anni che ci rimangono alla grande. Ma per noi verrà riservato, visto che non siamo fra i privilegiati, il mortalizio. Naturalmente scherzo, ma un pochino mi sono avvicinata al trattamento che vorrebbero riservarci. Con questo concludo in attesa di leggerti come sempre. Auguri di cuore!!!

kermitilrospo ha detto...

spero tu possa leggere il post che pubblicherò quando andrò in pensione.... .... tra una ventina d'anni o poco più ;D