16 settembre 2007

Siamo giunti all’analista

E’ proprio vero che la realtà supera la fantasia: dopo tutti i sermoni che ci hanno propinato per farci capire che si deve andare in pensione a 65 anni, chi mai si sarebbe immaginato – e qui non basta dire “io”, bisognerebbe provarlo e scommetterci almeno un paio di birre – che ci venissero a parlare di pre-pensionamenti!
Dopo tutti i richiami alla “collegialità” del governo, qui non basta più il povero Santagata – ministro per l’Attuazione del Programma (ma esiste solo per mettercelo nel didietro ‘sto “programma”?) – qui è ora d’andare dritti filati dall’analista. Eh sì, perché si supera la dimensione del singolo individuo (dov’era Nicolais mentre decidevano “collegialmente”?) per giungere alle sue “parti”, proprio quelle che l’analista fa dialogare per rimediare ai conflitti della psiche.
Puntuali, hanno rimbeccato i tre Re Magi – Bonanno, Angioletto ed Epifanio – che si sono sentiti punti nel vivo: come – hanno affermato – stiamo “lavorando” per allungare l’età della pensione e questo ci parla di pre-pensionamenti?!?
E’ oramai una farsa che i segretari sindacali ne parlino con questi toni: stiamo “lavorando”! Tradotto, significa: facciamo una fatica boia per far digerire ai lavoratori l’ennesimo accordo-capestro – per giunta approvato dal governo “amico” dei lavoratori – e ci vieni a rompere le uova nel paniere?
Ma non sai – Nicolais – che fatica boia si fa per riuscire a ingentilire il “pacchetto” che stiamo preparando per i nostri “seguaci”? Lo sai che – per avere uno straccio di risultato positivo nella consultazione dei lavoratori – dobbiamo promettere mari e monti a tutti? Cosa credi, che basti il solito trucchetto di far votare i pensionati ed i lavoratori tutti insieme – così, sommando i voti dei pensionati (che, siccome sanno che non saranno mai toccati da questi accordi, approvano tutto) con quelli dei nostri apparatcik sindacali (ai quali consegniamo “blocchetti-premio” di permessi sindacali) – per riuscire a fare almeno il 50% più uno?
Lo sai vero – Nicolais – che se facessimo votare i soli lavoratori ce lo prenderemmo nello stoppino ogni volta? E allora: cosa ti salta in mente d’andare a scoperchiare gli altarini! Come dici? Rinaldini? Stai tranquillo, a quello ci pensa Epifanio: la prossima carica di Rinaldini sarà quella di Segretario Generale della CGIL. Della Namibia, ovviamente.
Non ti sei accorto che, quando hai cercato di rimediare alla gaffe, sei riuscito a fare ancora di peggio? Hai affermato che ti riferivi solo ai lavoratori “over 60 anni”! Ma se sono proprio quelli i destinatari dell’accordo sulle pensioni, che dal 2012 inizieranno la corsa per centrare la “quota” dell’anno (95? 96? 97?) con l’età (60, 61, 62, 63…) e la “finestra”! In quegli anni, per andare in pensione, bisognerà aver “cugliut’ bbuono ‘o tiro”, oppure fare meglio di Luke Skywalker, quando stramazza la Morte Nera con l’ultimo colpo rimasto.
Insomma, Nicolais, lo capisci sì o no che – per salvare le nostre dorate poltrone, pagare le liquidazioni milionarie (in euro) ai boiardi di stato…pensa, persino ai presidenti dell’Alitalia! Buona questa, vero? – non possiamo dare loro l’impressione d’averli legati al carro con una catena? Potrebbero incazzarsi! Dobbiamo dire loro che avranno più “possibilità”, che avremo fornito più “elasticità” al sistema pensionistico, che ci saranno maggiori “certezze”…inventatene anche tu qualcuna…
Lo so che sono tutte cazzate, che i conti dell’INPS sono in attivo – maledetto quel Giampaolo Sassi, il presidente dell’INPS, che il 12 Luglio di quest’anno è andato a raccontare che nei primi sei mesi del 2007 l’istituto era in attivo per 1,5 miliardi di euro…uh…quelli non si sono accorti di niente…ma se tu gli vai a parlare di pre-pensionamenti…
Perché – Nicolais – noi facciamo gli stupidi per convenienza, ma le cose sappiamo come vanno. Pensa che, questi fessi, non si sono ancora accorti che il problema del lavoro e delle pensioni è tutta una colossale puparata! Dobbiamo fare i salti mortali per produrre automobili, latte, arance? No! Dobbiamo inventarcele tutte per non produrre troppo latte, troppe arance, troppe auto! Altrimenti, non sapremmo dove venderle! Lo sai, vero, che il 10% dei terreni agricoli sono mantenuti per forza a riposo? Che le fabbriche dobbiamo chiuderle perché, con l’automazione, si produce troppo di tutto? Ma, allora, vuoi proprio che si rendano conto del trucchetto che propiniamo loro da decenni? Con la fatica che tutti facciamo per creare degli spauracchi – l’inflazione, il terrorismo, la criminalità… – tu ci vieni a remare contro?
Lo sai – Nicolais – che questi statali sono gli stessi che hanno visto milioni di loro coetanei andare in pensione fra i 35 e i 45 anni? Eri, per caso, democristiano? Socialista?
Beh, allora dovresti saperlo: insieme ai 7,5 milioni di pensioni d’invalidità fasulle, erano lo “zoccolo duro” che sorreggeva DC e PSI. Ricordi i famosi “19 anni, sei mesi e un giorno”? Che per le donne sposate erano 14 anni, sei mesi e un giorno? Non sono trascorsi dei secoli: era soltanto un decennio fa! Quelli, se li ricordano, li incontrano per strada, si fermano a chiacchierare con loro!
Mi sa che, qualche volta, i pensionati-baby li prendano anche un pochino per il culo: «Ma va? Lavori ancora?» «Io, no…non riuscivo a stare con le mani in mano e così ho fondato una società con mio nipote: sai, aggiungo qualcosa alla pensione…»
Ma t’immagini, Nicolais, cosa provano quei poveracci quando li incontrano? E pensa che, quando ci fu la riforma Dini, furono così fessi da accettare tutto senza fare una sola ora di sciopero! Lo vedi quanto siamo bravi? E tu ci vorresti rovinare tutto?
Come dici? I “nostri”? No, i “nostri” riuscimmo a portarli a casa prima della riforma Dini: al lavoro ci sono rimasti solo i coglioni, quelli che non avevano un “santo” in paradiso, una tessera che contava, l’appoggio dell’assessore o dell’arcivescovo…
Come dici? Che vorresti – con questa trovata – mandare in pensione i più vecchi, quelli che confondono il mouse con il modem, perché così la pubblica amministrazione sarebbe più efficiente?
Ma, cosa credi, che noi non lo sappiamo?
Credi che non ci siamo accorti che questi vecchietti non servono più a niente? Sono dei poveracci: quando chiedono loro quale messaggio d’errore ha inviato il PC, guardano sul telefonino! Confondono la chiave primaria di un database con la chiave più grossa, quella della cantina. E allora?
Tu li vorresti mandare a casa per mettere al loro posto gente che sappia lavorare? Lo sappiamo benissimo: tu affermi che uno solo – che sappia usare le nuove tecnologie – fa meglio e più in fretta di tre di quelli che ancora prendono appunti col block notes?
Probabilmente, ti sbagli: una sola persona che faccia funzionare bene le cose, fa il lavoro di cinque o di dieci. In amministrazione, nella produzione, ovunque: l’automazione è la carta vincente per lavorare di meno e meglio. Inventati qualche cazzata da raccontare…l’aggiornamento costante…in itinere…mettici qualche parolone…
Ma, hai pensato al dopo? Adesso, quando le cose non vanno, cosa dice la gente? Che sono dei fannulloni, dei rubapagnotte, degli sfaticati. Perché? Poiché quando sono in coda, alla mutua o all’ufficio del registro, devono starci giornate intere. Perché arrivano milioni di cartelle delle tasse fasulle, codici fiscali sbagliati, errori di persona, citazioni a vanvera…
Pensa un po’, invece, se le cose funzionassero come dici tu: come potrebbero ancora prendersela con i maledetti statali se tutto funzionasse a dovere? Se, per pagare le tasse, bastasse mezza giornata come negli USA, se la pratica per una casa popolare durasse pochi mesi come nel resto d’Europa, se gli appuntamenti della sanità fossero misurati in giorni e non in mesi…
Dopo, quando qualcosa andasse storto – lo sai che il mugugno è libero…basta che pestino loro un callo per lamentarsi…sono dei meteoropatici… – con chi se la prenderebbero? Ci hai mai pensato?E se, per caso, se la prendessero con noi? Datti una calmata Nicolino, Nicoletto…no, come cazzo ti chiami…ah, Nicolais: rifletti…

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