12 ottobre 2014

Voglia di vomitare


Il mare è sempre lo stesso, la Lanterna anche, le navi in porto galleggiano – addirittura la Concordia – ed i torrenti fanno il loro dovere di portare l’acqua al mare in una città che sorge su una scarpata, dove gli orti si chiamano “fasce”, le strade “carruggi”, i sentieri “creuze” e gli alluvioni sono soltanto i disastri (non) annunciati d’Autunno, un evento ciclico, come la Fiera del Mare o quella di Santa Zita.


Il Bisagno è soltanto una vena, scavata sul fondo di una valle: peccato che il resto del vallone sia occupato da ogni sorta di scempiaggine cementifera. E’ tutta colpa della speculazione selvaggia degli anni ’60: mettiti il cuore in pace – baby – erano italiani cattivi che pensavano solo a far soldi e ad ingrassare mogli, amanti e puttane, mentre il Card. Siri si scervellava su come mandare gli ex gerarchi nazi-fascisti in Argentina. Il Vaticano ci metteva i passaporti e l’armatore Costa le navi: comodo no?

Oggi no, è tutto diverso: addirittura Marta Vincenti è sotto processo, andrà in galera...ahhhhhhhhhhhh!!!!

No: Aaaaaaagh!



Aaaaaaaagh perché sono stufo di scrivere di cazzate. Tutto è una scoordinata e mefitica cazzata, come quella di Paolo Barnard che va a puttane perché non gli hanno lasciato fare la MMT (si chiama così?). E bravo Paolino: un pompino è sempre meglio di un calcinculo, su questo siamo d’accordo, ma ricamarci sopra mi sembra una storia da dementi.

Così – in un vortice di bandiere osannanti – il popolo italiano si sarebbe ribellato, avrebbe portato il buon Paolino in trionfo fino a Palazzo Chigi – sgominando legioni di Carabinieri, Granatieri, Polizia, ecc – che avrebbe diramato la “Direttiva 1” mediante la quale sarebbe stata emanata la MMT. E già che ci siamo, anche la presidenza della RAI per il buon Paolo, il licenziamento in tronco della Gabanelli e una sorta di “esentasse” per le bocchinare di Palazzo.

Scendi dal letto, Paolo e svegliati: sei solo un giornalista che credeva di lavorare per la rete televisiva del sub-comandante Marcos, oppure per la libera Tv dell’Avana. Se esistono o sono esistite: no, fanno parte anch’esse dell’Oceano Cazzarolo, quello che bagna le isole Trash 1,2,3,4...

Mettiti il cuore in pace, Paolo: perché non apri un chiosco di bibite e angurie, panini e pizzette? Magari ci campi, ci ha campato pure il “pentito” Marino, e magari riesci ad imbastire una storia bislacca per incastrare la tua grande nemica e rovinarla nella polvere. Mai fatto sesso con la Gabanelli, vero? Ti credo sulla parola.



Altra enorme cazzata è la vicenda di Azzolini....azz...Azzolini...che riceveva fondi direttamente da Governo (Berlusconi) – senza passare attraverso la Regione Puglia (là c’era un “rosso”...) – per il suo bel porto di Molfetta. Peccato che il fondale fosse minato.

Non erano stati gli americani nella guerra mondiale – no, ovvio – qualcuno ha visto addirittura un aereo a pedali con le insegne dell’ISIS che lanciava bombe incendiarie. La storia finisce qui: anche la Marina si è stufata di sminare gratis – per cinque lire, manco un cane muove la coda – mentre i soldi erano già spariti (certo, la CMC di Ravenna ha fatto buon bottino), così anche il “rosso” è stato accontentato?

Ma anche questa non è una primizia, perché prima di Molfetta c’era stato Fiumicino, con il suo mega-porto turistico da 403 milioni di euro (pagati da noi tutti, tramite la Regione Lazio), e gestito da Francesco Bellavista Caltagirone, un nome, una garanzia.

Dopo il solito balletto dei subappalti, l’ultima azienda (quella rimasta col cerino in mano) eseguì i lavori per un centinaio di euro: trecento milioni spariti. Risultato: le passerelle galleggianti affondano in breve tempo, mentre la diga foranea presenta già segni di cedimento. Il commento del Comune: “Il prossimo obiettivo non sarà più un porto turistico, bensì un porto commerciale”. Eh, con quel che si è “mangiato” prima...un porto commerciale...almeno il triplo.

Ma prima ancora, Bellavista Caltagirone (grand-guignolesco patron del gruppo Acqua Pia Antica Marcia di Roma) aveva “lavorato” per il porto turistico di Imperia, insieme a Scajola detto “a mia insaputa”: anche qui inchieste, proscioglimenti, rinvii a giudizio...insomma, il solito marcio di palude, altro che acqua.



Cazzate, cazzate e cazzate, contro le quali si scontrano e sono sconfitte tutte le intelligenze di questo Paese: l’ultima è il decreto di Renzi che foraggia e sostiene gli inceneritori. Anche all’estero lo fanno, ma conferiscono in discarica l’1-3% del totale, mentre noi sfioriamo il 40.

Proviamo con la cultura, ultima spiaggia: entriamo in libreria.



In libreria, nelle posizioni migliori sono sciorinati libri d’alta cultura: si va da “Cucinare con le salse” a “Cucinare con le salpe”, per finire con un “Come acchiappare il principe azzurro e tenerselo”. Le iconografie sono un po’ diverse: nei primi casi gonne appena sopra il ginocchio, della serie “l’ho già preso e lo devo solo trattenere” – con tanta buona cucina ed una buona dose di sesso (non ostentato, per carità: reggicalze e guepière possono stare benissimo sotto il castigato completo gonna/pullover, come fanno le afgane con il burka) – mentre nel secondo caso (maschio da acchiappare) l’immagine di copertina è un melange, una pozione elaborata con abili percentuali di Cappuccetto Rosso, Heidi ed una discotecara soft.

Fin qui abbiamo scherzato: poi, ci sono i libri seri.

“Il camposanto della notte del terrore”, “Il cimitero degli zombie danzanti”, “Il camposanto ritrovato sotto la Coop”, “Il cimitero degli elefanti sbroccati”, eccetera.

Eros e Tanathos tengono banco per un buon 50% della “cultura”, almeno nelle terre delle “casalinghe di Voghera” dove – nonostante l’apparenza della più assoluta “normalità” – le donne tradiscono più degli uomini, i fine settimana all’insegna del ritrovo sexy trasgressivo sono oramai all’ordine del giorno e – lost but not least – si ammazzano un paio di donne il giorno.



Cosa deve fare una persona che sa scrivere e – spera – di scrivere anche qualcosa di utile, che serva a comprendere i molti arcani di questa epoca bislacca? Filosofi, cattedratici, artisti...tutti “organici” – come li definiva Gramsci – ossia richiamati all’ordine e maggiordomi della politica, oggi si dice “embedded”.



L’energia? Quando Rifkin venne in Italia osservò, in lontananza, le Alpi da una stranamente limpida Milano: qualcuno gli spiegò che era una catena che versava acqua nella Pianura Padana lunga più di mille chilometri. Ogni chilometro un rigagnolo, un affluente, poi un fiume, quindi un grande fiume.

Il filosofo dell’energia si voltò e disse: “Ma come fa un Paese come questo ad avere problemi energetici?” e (aggiungo io) un migliaio di chilometri di penisola zeppa di sole e vento?



Vi confesso, non so più cosa fare. Capisco Barnard, lui la getta in farsa con la storia dei pompini: nemmeno con la MMT, però, risolveresti qualcosa. Se prima non cacciamo questa gente che sperpera 60 miliardi l’anno (corruzione italiana secondo l’UE) ma forse di più, come sostenevo nel precedente articolo. Forse 150.



Immaginate cosa si potrebbe fare con...diciamo...100 miliardi in più a bilancio? Paghiamo pure i debiti con 50: ne restano altri 50 per investimenti o reddito di cittadinanza, oppure entrambi.

Convinciamoci, una volta per tutte, che il solo problema italiano è stato la ladroneria scatenatasi come un’iperbole dopo Tangentopoli. Di là dal fermare il processo, Tangentopoli dimostrò com’era possibile rubare e farla franca, come sta succedendo oggi.



Io non so più cosa raccontare: mi alzo la mattina e mi guardo attorno. Mentre vado dal panettiere mi chiedo: ma è mai possibile che tutta questa gente sia stata lobotomizzata? Fino a questo punto? In Francia, in Germania, in Spagna...parlo alcune lingue ed un po’ l’Europa l’ho girata...in nessun altro Paese vige questo lassismo nauseabondo, questo cambiare le leggi secondo il reato ed il “pedigree” dell’indagato. E tutto va bene, va bene così.

Tutte le mattine c’è una lotta con me stesso, accendo il computer: ma cosa posso ancora dire? Cosa c’è ancora da capire? Abbiamo capito che il M5S non ce la farà a ribaltare la musica: soluzioni? Scappare o ribellarsi: ne siamo capaci? Altrimenti, non resta che ballare sul relitto, fin quando non cadrà a pezzi.



Adesso scatenatevi pure, non ho nulla da difendere o da perdere.

13 commenti:

mozart2006 ha detto...

Per continuare con le tue metafore marinare, nel 1998 io mi resi conto che il Titanic Italia stava correndo a tutto vapore addosso all' iceberg. Non essendo il capitano della nave e non avendo alcuna possibilità di mettere le mani sul timone, feci quello che è consentito al semplice marinaio. Cercai una scialuppa di salvataggio, sotto forma di un treno per Stoccarda. Da allora vivo in Germania. Non è un paese perfetto, ha i suoi problemi anche se non sono quelli che dite voi in Italia, ma secondo me ha due pregi fondamentali. La gente sorveglia e denuncia e il corrotto, quando è beccato con le mani nella marmellata, è fuori. Raus. Per sempre, non c' è una seconda possibilità.Se in Italia non si arriva a questo, non vedo possibilità che ne veniate fuori.

Eli ha detto...


Ieri mattina nei cieli di Roma Sud-Ovest (Eur-Ostia) intere squadriglie di aerei hanno scorrazzato per ore, causando una coltre lattiginosa.

Poi sono arrivate le nubi, cumuli nembi importanti, grigio scuro, gonfie di pioggia e grandine. Si è levato un gran vento, ma neanche una goccia è riuscita a perforare gli strati di sostanze igroscopiche che avevano gettato. Questi metalli e minerali stanno intasando i terreni coltivati, che risultano pieni di alluminio ed altra robaccia, che finisce nella frutta e verdura che mangiamo. Sarà un caso che Monsanto stia preparando brevetti di piante alimentari resistenti all'alluminio?

Se smettessero con questa ingegneria climatica forse si potrebbero evitare le bombe d'acqua come quella che ha colpito la Liguria nei giorni scorsi, e come quelle che da anni colpiscono diverse regioni d'Italia in maniera violenta, causando distruzione e morte.

Per ciò che riguarda Paolo Rossi in Barnard, è evidente come egli sia un caso umano e psichiatrico che andrebbe seguito con accuratezza da medici molto, molto specializzati.
A me sembra un esempio lampante di cattivo uso della propria intelligenza, di dicotomia fra l'uso della mente e del cuore, con prevalenza di bassi istinti, uso esagerato delle emozioni, incapacità di tenere insieme una personalità difficile, discontinua e caotica.
E' difficile mettere ordine al proprio interno quando si muovono pulsioni contrastanti, occorre una disciplina interiore illuminata dalla spiritualità, ma si può tuttavia riuscirvi se si ha rispetto ed amore per se stessi.

Quanto al Paese, beh, credo che non vi sia rimedio alcuno. La salvezza non verrà né dalla politica né dall'economia. Viviamo in un luogo bellissimo, da cui non si può che fuggire, come ha fatto Mozart, e come suggerisco a tutti i giovani con cui mi capita di confrontarmi, parenti compresi.
Se oggi avessi venti-trent'anni, lo farei per prima.
Ed ogni tanto ci penso, di andarmene a vivere in un bel paesino della Provenza.
La Francia è ancora un paese civile, vivibile, per lo meno nelle sue province, dove non ti massacrano di tasse e ti lasciano vivere, se rispetti le leggi e sei un cittadino corretto. E soprattutto è un paese LAICO, grazie a quel bandito di Napoleone, che non ha fatto solo cose negative.

Oggi è prevista un'altra perturbazione dalle tue parti, state in campana!

E.

Ricky ha detto...

Se questo paese va come ben analizza il rassegnato Carlo, è anche perchè c'è sempre più gente come Eli che osserva il cielo preoccupata per il Grande Gombloddo delle Scie Kimike e non si accorge di ciò che succede sulla terra che pesta coi piedi.

Ricky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eli ha detto...



Caro Ricky

alza gli occhi al cielo ed osserva.
Magari dove vivi tu non lo fanno, e te lo auguro.
Comunque su You Tube e sui motori di ricerca esistono documenti inequivocabili.
Meno ironia e più consapevolezza.
In fondo anche tu vivi qui, e ti ciucci la robaccia che cade dal cielo.

Saluti.
E.

mozart2006 ha detto...

Questa è la mia risposta al messaggio di un ragazzo genovese, che ho ricevuto oggi.

Giovane amico mio: volevi una risposta. Volevi una risposta sul perchè tu dall´ Italia te ne devi andare prima possibile, maledicendo tuo padre e tua madre per avertici fatto nascere e chiudendo qualsiasi pratica inerente a quel paese, che a quel paese poi ogni giorno ti ci manda. Ebbene: te lo spiego. Non è l´alluvione di Zena (Genova). Le alluvioni e le esondazioni avvengono anche in Germania: quella dell´ Elba nel 2002 fu imponente (praticamente, è come se l´ Italia intera fosse finita sott´acqua) e quella del 2013 altrettanto seria, anche se non catastrofica. Danni, gli uomini, ne fanno anche qui: incuria, imprevidenza; pericolo sottovalutato. No, giovane amico mio: il problema è un altro. Se il comune di Zena ha 37 milioni di euri bell´ e pronti -già stanziati- per l´ allargamento del tunnel del Bisagno e la riconfigurazione degli scoli di superficie con tanto di modifica del piano di scolmatura, ma le ditte sconfitte nella gara d´ appalto bloccano tutto (ma non erano sconfitte?!?) con ricorso al TAR della Liguria, che a sua volta ariblocca tutto dichiarandosi incompetente e rimandando lo stratutto al TAR del Lazio, embè, amico mio: salvati. Vattene via. I genovesi -e gli italiani in generale- se li meritano, questi politici; se li meritano, questi tecnici e periti comunali e regionali; se li meritano, questi giudici con procedure da azzeccagarbugli del cazzo. Tu, però, no: sei nato nel 1991, che colpa ne hai. Vattene via. Non tornare più. Sia il mondo, e non questo cazzo di paese che fu, la tua casa. Lascia i tuoi vecchi -e noi espatriati più anziani- giocare a rimpiattino qui su "FB" baloccandoci con Renzi, Civati e Peppegrì. Tu vai, però e costruisci la tua vita.

doc ha detto...

No, non serve scappare ,,,in germania che è una faccia dello stesso poliedro; e non è neanche con l'eliminazione della corruzione che si risolve il problema principale: la corruzione è un effetto e non una causa.
Come necessarie ma non sufficienti andrebbero ripristinate 3 funzioni fondamentali: la sovranità nazionale, la sovranità monetaria, la sovranità culturale.
Doc

alsalto ha detto...

A concentrarsi esclusivamente sul negativo ci si destina ad un'esistenza infame, fatta di rancore ed insoddisfazione, quand'invece.
Problemi ce ne sono a tonnellate, siamo tutti daccordo, poi ogniuno ha la sua personale cura, ok.
Chi consiglia di maledire i propri (intesi sempre come quelli degli altri chiaramente che voglio vedere se chi maledice davvero i propri lo sbandiera in giro orgoglione), chi di immolare col fuoco Eli.
Adesso che Eli sia la causa di tutto cio' che non funziona ci puo' anche stare, e secondo me porta pure una sfiga atroce la tipa, ma sul maledire i propri mi pare esagerato.
Sara' che a fronte di affermazioni simili io son cresciuto vedendo volare ceffoni alla rovescia sul muso che manco ciak norris e quindi sono un poco condizionato, diciamo, ma maledire chi t'ha dato la vita mi sembra o frutto di un tale rancore da far raggelare il sangue oppure del protrarsi di indigestioni di tristissimi salsiccioni crucchi ingeriti a secco dalla parte meno indicata come companatico ad una cura "ludovico".

Non so. Io vedo attorno a me un sacco di cose spettacolari, spesso piccolissime ed infinite. Tanta merda, ok, ma non ancora abbastanza da coprire il tutto. Poi qualcosa mi dice che quando non vedi piu' nulla oltre che la merda probabilmente tu stesso sei entrato ampiamente a far parte del panorama marrone.

Nel dubbio io inizierei col far fuori la Eli, mandiamoci lei in germania :-D, magari non bastera' a risolvere tutto-tutto ma sai che risate?

alsalto ha detto...

Prima che mi scanni e poi ripudi:


La vera bellezza ha in se capacita' salvifiche, ed in quei tristi e freddi posti ne avrebbero tanto bisogno.
Ecco perche' ti ci manderei, Eli, perculate a parte :-D

Carlo Bertani ha detto...

Per favore - se non volete che vi cancelli - non usate questi toni nei confronti degli altri lettori.
Mozart - ne sono certo - ha lasciato a malincuore l'Italia e non c'è nessuna bellezza italica che potrebbe salvare quel Paese dall'essere triste e tetro. Per questa ragione si schienano di birra. Lo era già ai tempi di Goethe (che scappava in Italia), tanto che - secoli dopo - ad un certo Hitler venne l'idea di conquistarla per far il Reich delle vacanze tedesche. E gli italiani in Germania, a lavorare in miniera.
Sulle scie chimiche.
Anch'io sono preoccupato per quello che vedo, anche se qui avviene raramente: più che altro, mi domando quale sia la ragione. La ragione vera, mica le cazzariole che sento.
L'Alluminio ha forte potere riflettente (ricordiamo il chaff) ma il Bario? In certi composto è velenoso, in altri no. Perché?
Io credo che non sia pensare alle scie che possa far perdere tempo, bensì correre dietro a tutte le teorie economiche che, come una bacchetta magica, ci dovrebbero salvare.
Ma se questa gente ci scippa circa 100 miliardi l'anno in ruberie, non capite che il problema è in gran parte qui?
Rispetto per tutti, grazie.
Carlo

Eli ha detto...



Carissimo alsalto,

un mio antenato per parte di nonna paterna, Mathias, nel 1839 venne in Italia da una cittadina situata vicino a Stoccarda.
Come dice Carlo, l'Italia era la terra della bellezza e della cultura, agognata dagli amanti del bello e della bella vita (il padre del tapino era un pastore luterano, sai che allegria!), ed il tris-trisavolo Mathias era un letterato, conosceva diverse lingue classiche, ed a Roma trovò lavoro come istitutore di fanciulli in case nobiliari.
Si fece cattolico, abbiamo il suo certificato di battesimo: bisognava pur campare, e nella Roma papalina un precettore luterano era semplicemente impensabile. Sposò una bella popolana del frusinate, e dette origine alla discendenza, mescolando DNA, culture, cucina e stili di vita.

Ecco, io non potrei mai fare il viaggio al contrario, approvando totalmente la scelta del tris-trisavolo, a parte la sua conversione al cattolicesimo, che però comprendo nelle sue implicazioni economiche.

Perciò, per risolvere i problemi dell'Italia, mandami in Francia...Od in Spagna. Tanto i voli assassini li fanno dappertutto, forse si salvano solo i paesi al di fuori della Nato.

Un abbraccio.
Eli

mozart2006 ha detto...

Signori, solo un' ulteriore considerazione.

Nella vita arriva a volte il momento in cui, anche se sei innamorato del posto in cui vivi, bisogna alzare le chiappe e andarsene...se no è come restare in un rapporto dove tu ami il partner, ma lui te mena.

Eli ha detto...


Un partito xenofobo (ed omofobo), con l'ausilio di cascame neofascista, convoca una manifestazione a Milano "contro l'invasione dei migranti", e i decerebrati abboccano.
Mi viene quasi da ridere! Le migrazioni sono sempre esistite nella storia dell'uomo, provassero a fermarle! Successo assicurato!

Un arruffapopolo sboccato propone un "referendum consultivo" sull'euro, che avrebbe meno effetto di un sondaggio condominiale, e la sua base che fa? Abbocca con tutte le scarpe!
Eppure molti di loro sono persone colte, intelligenti, preparate e soprattutto oneste, intellettualmente e materialmente. Tuttavia non riescono a percepire la truffa, l'inganno, la manovra diversiva per non parlare d'altro.

La superstizione avanza, moltiplicando i profeti armati di stimmate, le apparizioni mariane telecomandate (tutti i giorni alla stessa ora, alle 19.00, dopo il lavoro degli umani!), le statuette che lacrimano sangue, guarda caso maschile, e quelle che fanno miracoli a richiesta. Il tutto viene strombazzato ed amplificato da giornali, riviste e trasmissioni televisive, contribuendo al rigurgito sottoculturale ed all'appiattimento del senso critico, rendendo sempre più passivo e manipolabile il popolo bue.

L'inquilino numero Uno del vaticAno propone una rivoluzione sulla carta e cosa accade? Nulla di nulla, tutto resta come prima, con buona pace dell'Innovatore disilluso.

Le ideologie sono morte, ma l'asservimento mentale e la propaganda annebbiatrice godono ottima salute, avvolgono le menti in una caligine cupa ed oscura, impedendo il necessario risveglio.

Il basso livello di Coscienza spirituale, mentale ed umana mi rendono scettica su un' eventuale risoluzione dei problemi del paese.

La libertà nasce da un processo di liberazione.
Ogni rivoluzione è innanzitutto una rivoluzione interiore.
Invece, si guarda fuori per non guardarsi dentro.

"Se uno sogna da solo è solo un sogno. Se molti sognano insieme è l'inizio di una nuova realtà". Alce Nero


Augh!
Eli