17 marzo 2013

Quando si diventa grandi


No, Beppe Grillo non se lo aspettava: adesso sta meditando come fare se Domineddio – dopo aver pescato un papa alla fine del mondo ed aver scelto non proprio bene, vedi le polemiche sulla dittatura che ne offuscheranno per sempre il prestigio – dovesse chiedergli, con le elezioni del prossimo Giugno, di governare il Paese.

Capita, capita: ricordate la vecchia barzelletta di Dio che scaglia un fulmine per colpire il Cremlino e, invece, prende in pieno il Vaticano? Il commento dell’Altissimo fu «Che mira di m…». Anche recentemente sembra che abbia sbagliato, con una saetta sul Cupolone.

Scherzi a parte, qui si tocca un tasto dolente e pericoloso, ovvero la “razionalità della Storia” che, da questo bel quadretto, ne esce a pezzi. A meno che, la Storia sia troppo razionale per essere compresa da esseri umani, i quali di “razionalità” ne hanno per lo meno 7 miliardi: in Italia 60 milioni, come per i Commissari Tecnici della Nazionale. E tutte diverse l’una dall’altra.



Premetto d’averlo votato, convinto che – dopo – varasse un governo col PD, magari un appoggio esterno, con la massima libertà di votare quello che gli pareva: altrimenti, ciccia. In pratica, avrebbe controllato il PD: alla prima che mi fai, ti licenzio e te ne vai. Invece.

Invece, Beppe Grillo si sente “grande” in questo momento, ed a ragione, ma bisogna stare attenti alle trappole perché l’Italia è il Paese dei trappoloni, delle imboscate, dei tradimenti: chiedetelo a Bersani, lui ne sa qualcosa.

Inoltre – visto che il PD non gli va bene – Beppe Grillo dovrebbe (o vorrebbe) conquistare la maggioranza assoluta per governare: qui, il discorso della responsabilità cambia, e temiamo che dalle parti di Grillo non si valuti a sufficienza il pericolo della completa mancanza di democrazia interna.

Nelle prime fasi la dirigenza di tipo “leninista” può anche andare, ma dopo? Non basta andare di fronte al notaio di Pegli e registrare il marchio del M5S, come se fosse un detersivo, a nome suo e del figlio Enrico. Quindi, nemmeno Casaleggio ha diritti sul M5S: sinceramente, di partiti “commerciali” ne abbiamo fin sopra i capelli.



Ieri, con la votazione su Grasso il nodo è giunto al pettine: non si può controllare un partito da S. Ilario pubblicando semplicemente un post ogni tanto. E pretendere obbedienza assoluta: se desideravano gettarsi nell’agone politico, perché Grillo e Casaleggio non si sono impegnati direttamente facendosi eleggere?

Tutto questo assomiglia molto ad un teatro di burattini diretto dall’alto – sfruttando l’inesperienza dei giovani parlamentari grillini – e c’è un “illustre” precedente sul quale non vogliamo fare accostamenti. E lo diciamo chiaro e tondo, ma qualcuno che voleva controllare tutti da Arcore già l’abbiamo visto all’opera: per favore, Grillo, non farci venire in mente roba del genere.



Non è un caso se a distanziarsi sono stati i senatori siciliani: loro, la “strana alleanza” la vedono tutti i giorni a Palermo e sperimentano che non è poi tanto male, senz’altro meglio di un governo PD-Monti-Lega come sembra appressarsi per forza di cose.

E, attenzione: è un governo che ha tutto l’aria di durare – toglietevi le pelli di salame dagli occhi – ma di continuare nella vecchia maniera: giustamente, come ha detto Grillo stesso, la P2 al potere.

Non potrà reggere per il Senato? E che ci vuole ad aggiungere ai 161 senatori di maggioranza qualche senatore della circoscrizione estero? Gli altoatesini ed i valdostani? Col vecchio sistema, tutto s’aggiusta: chi, come me, aveva votato Grillo sperando in un’inversione di tendenza è, francamente, deluso. Vanno così male le cose in Sicilia?



I pasdaran di Grillo affermano che non si deve far nulla, che il frutto cadrà da solo dall’albero…aspetta e spera che già l'ora si avvicina…ma non ragionano a fondo: per un caso fortuito la Storia ha avuto un “incidente” – ricordiamo che il successo di Grillo è maturato soprattutto nelle ultime settimane prima del voto – ed ha lasciato la Casta col sedere al vento.

Bersani (col quale non sono mai stato tenero) non è un benefattore: ha capito che non c’era altra scelta, soprattutto per l’esiguo seguito raccolto da Monti. Tutto l’apparato è contrario: da Berlusconi – che vede le sue speranze di una “copertura” giudiziaria svanire – a Monti che, prima di svanire lui stesso, spera almeno (per conto Europa) di salvare le sue riforme succiasangue a favore del sistema bancario.

Bersani – forse obtorto collo – vedeva la possibilità di “osare” quel che il partito non gli avrebbe mai concesso, ossia provare a moralizzare le vita pubblica. D’altro canto, se sgarrava, Grillo non ci metteva nulla a sfiduciarlo.



Non c’è ragione di credere che una seconda occasione così si presenti di nuovo: a Giugno (probabilmente 2014, se va in porto il progetto PD-Monti-Lega), la Casta avrà il tempo di riorganizzarsi e di prendere le dovute contromisure, come una nuova legge elettorale e nuovi partiti, fatti apposta per togliere a Grillo il sostegno. Un “grillismo” di destra, un “centrismo” senza le false lauree di Giannino, una sinistra radicale priva dei vecchi marpioni…tutto nuovo, per ingannare gli elettori.

D’altro canto, queste elezioni hanno visto sparire elettorati piuttosto consistenti – Alleanza Nazionale era un partito dal 13% e passa – dove sono finiti gli elettori?



Sul fronte sindacale, anch’esso stordito dal risultato delle elezioni, si cercano i termini di un’autocritica – per carità, la vera autocritica è ancora distante – e s’inizia a bisbigliare qualcosa:

 
Dobbiamo ancora rimanere prigionieri delle logiche di apparato che decidono per tutti o è giunto il momento di voltare pagina, se vogliamo veramente imparare qualcosa dal voto del 24-25 febbraio?” (1)

 
Beh, cari sindacati…se volete imparare qualcosa…cominciate a porvi il problema: perché, in occasione della riforma Fornero delle pensioni, indiceste solo un’ora di sciopero? Questa (ed altre) sono cose che si pagano: difatti, chi ha appoggiato Monti ha perso quasi 10 milioni di voti, mica bazzecole.



Da un parlamento di condannati siamo passati ad uno di prigionieri: logica direbbe che abbiamo fatto un passo avanti, ma è una logica sbagliata perché non si tratta delle stesse persone. Alcuni condannati sono ancora là – in primis il “re della prescrizione”, Silvio Berlusconi – mentre i prigionieri sono altra gente, dalle parti di quelli del M5S.

Non si può mettere all’indice i deputati che liberamente hanno votato Grasso, perché non era stato affibbiato loro nessun mandato dagli elettori, ma solo da Beppe Grillo. Decide tutto lui?

Bene ha fatto il coordinatore Crimi ad affermare che la decisione dell’assemblea era stata “no a Schifani”, per il resto se la vedessero come desideravano. Hanno interpretato al meglio il loro compito.

Se la democrazia digitale deve funzionare, siano indette rilevazioni fra gli iscritti per le principali questioni sul tavolo, la prima quella del governo. E’ o non è democrazia? Altrimenti, Grillo & Casaleggio iniziano ad assomigliare a Lenin & Beria.



Grillo ha poi commesso due errori marchiani appena ha vinto, non so se sia così sprovveduto o così furbo: era il caso di “rassicurare” qualcuno? Perché scagliarsi lancia in resta contro i dipendenti pubblici con un folle post (2), nel quale confondeva reddito di cittadinanza, statali, pensioni e assegni di disoccupazione?

Gli statali messi insieme a quelli “che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni”…ma Grillo, lo sai quanto ha perso negli ultimi anni uno statale?

Forse ti riferivi alla Casta ed al suo milione di propinqui e parentes: lo sai che gli stipendi dei dipendenti pubblici hanno perso il 30-40% negli ultimi cinque anni? E gli esodati che hanno visto in voi una speranza, dove li mettiamo? Diciamo anche a loro “aspetta e spera”? Credi che vi voteranno di nuovo, come hanno fatto in massa, pieni di speranze, in queste elezioni?

Ricorda che l’Austria Ungheria aveva un concetto quasi “sacro” per i suoi funzionari, e li trattava bene, perché da essi dipende il buon funzionamento dello Stato e dell’Amministrazione: ti sei mai chiesto perché, da un lato, molti anziani veneti rimpiangevano Franz Joseph e molti liguri, dall’altra, Napoleone che annesse la Liguria al territorio metropolitano francese fino a Genova?



Il secondo errore, madornale – proprio da disinformazione – è stato quello di confondere il reddito di cittadinanza con l’assegno di disoccupazione.

Il reddito di cittadinanza è, anzitutto, un principio giuridico prima che economico: perciò, non si può tirarlo per la giacchetta per cosa ci serve e dimenticarsi del resto. Questo è grave. Bene, mettiamo i paletti che Grillo non sa piantare.

 
A partire dai primi anni Ottanta, contemporaneamente alla caduta del muro di Berlino, si assiste, invece, al trionfo senza rivali della teoria neoliberista. Viene a mancare qualunque contrapposizione teorica se non, in termini puramente formali, all'interno dell'impostazione neoclassica dominante. L'economia politica si trasforma in scienza oggettiva, la cui promulgazione é ad appannaggio di "specialisti" e di "tecnici", al di fuori delle diatribe teoriche tipiche delle scienze sociali. Indipendentemente dalla formula di governo al potere (destra o sinistra), la politica economica diventa una tecnica di sostegno dei meccanismi di accumulazione in modo che siano sempre più compatibili con le esigenze dell'impresa e della finanza anche nel brevissimo periodo.”

 
Sono parole chiare e durissime: data? 1998. Le scrisse il prof. Andrea Fumagalli (3) nell’introduzione del suo saggio “10 tesi sul reddito di cittadinanza” che, insieme ai lavori di De Simone (“Un milione al mese subito”, “Dove andrà a finire l’economia dei ricchi”, ecc), sono le principali basi per comprendere il reddito di cittadinanza “sganciandolo” – ma solo per comodità d’analisi – dal suo complementare, il signoraggio bancario, del quale già scrive Marx nel Capitale (4):

 
Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro. Quindi l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d’Inghilterra (1694). La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote. Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo centesimo che aveva dato”. (Karl Marx, Il Capitale, cap. 24).

 
Andrea Fumagalli è un bocconiano: si laureò – ironia della sorte – avendo Mario Monti come relatore.

Se si legge con attenzione il suo lavoro, s’evince che il reddito di cittadinanza è completamente sganciato da altre forme di sussidio al reddito quali assegni di disoccupazione, ecc. Al massimo è complementare, ma un “complementare” molto a latere.



In altre parole, la principale fonte di finanziamento del reddito di cittadinanza è la tassazione dei trasferimenti finanziari dai quali Fumagalli calcolò, nel lontano 1998, un gettito di 466.800 miliardi di lire annui, che sono pressappoco 233 miliardi di euro l’anno, mediante un prelievo dello 0,05% con elusione fiscale del 20%.

Una tassa del genere non è certo indolore: su 100.000 euro se ne prende 50 (di molto inferiore alle gabelle di Stato quali imposte di registro, marche da bollo, ecc), ma quante cose si possono fare con 233 miliardi l’anno?



Con una simile cifra a disposizione si può iniziare a destinare circa 300 euro/mese ad ogni italiano, dalla nascita alla morte: questo è il concetto di reddito di cittadinanza, un “ritorno” di risorse dal mercato finanziario al sociale. Non è un assegno di disoccupazione.

Un simile strumento si presta a molte interpretazioni: ad esempio, può sostituire in parte o del tutto gli assegni familiari (che oggi sono una miseria) ma non può sostituire uno stipendio od una pensione! In altre parole, non si può dire ad un pensionando che ha lavorato 40 anni (e versato i contributi) “adesso torni ai 300 euro iniziali”!



Non per questo, il reddito di cittadinanza – sottolineo, completamente staccato da altri redditi – non può essere utile in molti frangenti: soprattutto per la disoccupazione. Una famiglia di quattro persone a reddito zero incamera zero.

Con il reddito di cittadinanza incamera 1.200 euro – non sono molti, è vero, però si sopravvive (male) – ma se uno solo trova lavoro a mille euro, ecco che il reddito diventa 2.200, e le cose vanno meglio.

C’è discussione se limitare il reddito di cittadinanza ai redditi sopra i 50.000 euro: a parte tradire l’originario principio giuridico, si potrebbe comunque pensare ad una sua concessione “ridotta” dai 50.000 ai 100.000 euro.

Il reddito di cittadinanza è uno strumento meraviglioso, perché favorisce le associazioni (più sei, meno spendi) e quindi famiglie, convivenza fra famiglie, piccole comunità, ecc. E la natalità?

Inoltre, è quel poco che non ti lascia mai col sedere a terra: affermava Parmenide che il poco è cosa assai diversa dal nulla.

L’importante è fare le scelte con un po’ di saggezza, e non far fare i conti al ragionier Giuseppe Grillo da Genova!

(1) Fonte: http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/un-voto-che-interroga-anche-i-sindacati.flc


(2) Vedi: http://www.beppegrillo.it/2013/02/gli_italiani_non_votano_mai_a_caso.html


(3) Vedi: http://www.ecn.org/andrea.fumagalli/10tesi.htm


(4) Fonte: http://lapalanca.altervista.org/signoraggio-una-realta.pdf  



21 commenti:

mozart2006 ha detto...

Uno, che in parlamento nemmeno c'è, ha il proposito dichiarato di pilotare con il joystick un gruppo di un centinaio di parlamentari per fare che? Mandare il paese a troie? Io ricordo un altro signore, che pilotava i propri parlamentari per votare l'editto "Ruby è nipote di Mubarak". Possibile che in questo paese solo i mentecatti vadano avanti? Il fatto è che una parte (NON tutta la base) dei 5s appartiene alla categoria degli scontenti per partito preso. Diranno sempre no. Anche se Bersani gli dicesse: "Ok, fatelo voi il governo e noi vi diamo la fiducia" direbbero no, perchè sono fatti così. Prima stavano altrove e vanno la dove possono fare casino. Non gli importa niente dell´Italia, di Berlusconi, delle ingiustizie. Per loro è importante scassare. Probabilmente lo fanno anche nella loro vita privata. La sensazione è che questo voto dello "scontento" invece di dare una spinta positiva per cercare di risistemare le cose, sia l'ultimo atto di un popolo che si taglia da solo i coglioni. Qui si sta scherzando con il fuoco senza nemmeno sapere che cosa ci può capitare. E non parlo di una prospettiva a medio/lungo termine. Qui può crollare tutto fra tre giorni e noi siamo qui a fare i bambini che sanno solo dire "ho detto no ed no!". Probabilmente sono io che sono stupido, ma non capisco cosa ci sia di positivo in tutto questo. E se non lo capisco io, poco importa, ma la paura più grossa è che qui nessuno lo sta capendo.

Carlo Bertani ha detto...

Difatti, Mozart, abbiamo bisogno di un governo ed era senz'altro meglio un governo Grillo-PD che un pastrocchio PD-Monti-Lega.
Ma vaglielo a far capire cosa significa vivere da esodati, senza nessuno che possa approvare una legge equilibrata per risolvere il problema.
Sono dei pazzi.
Grazie
Carlo

MattoMatteo ha detto...

Non si tratta di scassare tutto, ma di rinnovare tutto e di far capire che M5* e' diverso dai partiti normali.
E' inesatto dire "Anche se Bersani gli dicesse: "Ok, fatelo voi il governo e noi vi diamo la fiducia" direbbero no";
in quanto il M5* ha gia' dichiarato che al momento delle consultazioni proporranno a Napolitano un Governo 5*.
Secondo il mio modesto parere se ci sara' un governo sara' pd-pdl e di breve durata.
Saluti
PS: la legge sugli esodati puo' essere fatta dal governo pd-pdl, sono infatti loro che l'hanno votata lo scorso hanno, otterrebbero anche i voti dei 5* se ce ne fosse bisogno ...

Carlo Bertani ha detto...

Io credo di più in un governo Pd-Monti-Lega, e questo è più pericoloso, perchè potrebbe durare anche un anno, con altri danni per gli italiani.
Certo che, se una simile evenienza si realizzasse, cosa penserebbero i tanti italiani che hanno votato Grillo per dare una "scossa" al PD?
Che era meglio votare PD. Ergo...
Staremo a vedere.
Ciao
Carlo

Eli ha detto...

Carlo carissimo,

a me uno che vuole il 100% di share fa paura. Le maggioranze bulgare sono fuori dalla Storia.
Quanto alla democrazia interna al M5S, gratta gratta il Nostro è un fascista e pure cattivo, e Casaloggia lo teleguida come un burattino, essendo a sua volta burattino nelle mani dell'establishment finanziario anglo-americano.
Ributtarci nelle grinfie di Monti-Bersani-Berlusconi è il suo obiettivo, affinché il suo movimento possa rifulgere di luce propria nel confronto. Ma è facile essere migliori del guano...
Da parte mia, un sonoro VAFFA...Del resto questo è l'unico linguaggio che l'omuncolo conosca.

Ma possibile che questo paese debba essere sempre governato da nani psicopatici? Includendo anche Mussolini e Papi Bunga-Bunga, ovvio.
I poveri senatori del M5S che si giustificano per aver votato Grasso mi fanno tenerezza...Ancora non sanno quel che li aspetta. Ma insomma, sono nostri dipendenti, pagati coi soldi dei contribuenti! Che la smettano di fare le belle statuine e lavorino, lavorino, lavorino. Questo il popolo italiano si aspetta da loro. E fanculo a Grullo e Casaloggia. Ora i cittadini sono stati eletti, e se hanno un minimo di spina dorsale debbono assumersi le loro responsabilità. Il Conducator li vuole espellere? Che se ne freghino! Io me ne infischierei alla grande.

Abbracci affettuosi.
Eli, apolide e apote.

Eli ha detto...



"IL NEMICO MARCIA ALLA NOSTRA TESTA".

BERTOLT BRECHT

doc ha detto...

Ok ok...sembra che la logica, e forse,anche il buon senso se ne siano andati a "puttane". Tutto dimenticato: il programma, il non statuto, i fatti non sono testimonianze..ma possono essere manipolati a piacimento ...
Doc

MattoMatteo ha detto...

Cara Eli,
ma perche' ti scaldi tanto? Visto che tu sei una afecionados del partito del "non voto" tu hai il "merito" di non avere la "colpa" se in Italia negli ultimi 20 anni siamo stati governati da gente come Berlusconi Prodi Monti e forse Bersani.
E non e' certo colpa tua se un grullo e' riuscito a portare in Parlamento piu' di 150 persone che si presuppongono oneste ed almeno con la fedina penale pulita; non sara' colpa tua se in futuro invece di 150 di queste persone ce ne saranno 1000, gia' 1000 e rotti cioe' il 100% di parlamentari non legati ad apparati ed interessi vari.
Solo allora, come dice il grullo, questo movimento ("chiaramente" legato all'establishment finanziario anglo-americano...) non avra' piu' motivo di esistere, in quanto avra' ottenuto il suo fine, i cittadini si gestiranno senza l'intermediazione dei partiti.
Comunque tornando a bomba, perche' ti scaldi tanto? Lo sai cosa dice Frankie in questi casi?:
"Frankie says relax..."
Chill out babe :)))

Eli ha detto...

Caro Matto Matteo,

trovi che io mi scaldi? Errore!
E' solo il mio modo di esprimermi, fatto di entusiasmo e di fuoco puro. Le pizze fredde non sono per me. Per me la vita è un gioco che va giocato con leggerezza. Detesto quelli che giocano pesante, che sono privi di qualsivoglia armonia, i dittatori insomma.
Tuttavia rimango osservatrice distaccata e testimone di questi tempi bislacchi e difficili, tempi di grandi cambiamenti, tempi di confine, tremendi e (per me) divertenti. Sì, io mi diverto allo spettacolo delle umane fallacie ed insipienze, ben sapendo che tutti i fiumi ,prima o poi, giungono al mare, anche attraverso i sentieri più tortuosi.
La ricetta per venirne fuori l'ha indicata Laura Boldrini nel suo primo discorso alla camera: COMPASSIONE per i più deboli e per gli ultimi, di cui vanno difesi i diritti.
Il che non mi esime da sferzate sarcastiche. Sarò sempre contro il POTERE, da chiunque esso sia impersonato. Perché il potere è marcio, falso e corruttore, e l'unico vero potere è l'Amore.

Poi mi applichi categorie quali "merito", "colpa", tipicamente pretesche e cattoliche. Ne ha fatti di danni il cattolicesimo in questo paese, anche sulle menti più argute, e perfino gli atei ne sono intrisi. Io sono al di fuori di queste logiche.

Last but not least, uno che parla sempre di guerra, che è incazzato col mondo intero, e che chiede a gran voce la fine dei partiti e dei sindacati m'inquieta. Ti rammento che abbiamo già conosciuto un soggetto così, e finì molto male, in un bagno di sangue. La democrazia è tutela delle minoranze, non dittatura della maggioranza.
Ed io sono e sarò sempre dalla parte degli ultimi, dei disarcionati dalla vita, non dei miliardari con nel curriculum due condoni fiscali tremontiani ed un condono edilizio per la villona in Liguria.
Il passo da grande comico a macrostronzo è breve...
Quando si fanno le paternali agli altri, occorre essere intonsi ed inattaccabili, altrimenti non si è credibili.
E poi ne ho abbastanza di stramiliardari egoici e narcisisti che vogliono salvare l'Italia. Ma davvero credete a queste fole?

I am very relaxed, indeed.
Have a nice, bright new day.
e.

Unknown ha detto...

Ciao Carlo
colgo l occasione per salutarti e per dirti che ti seguo da anni.
In questo tuo post mi sento di dissentire in qualita di padre di famiglia,precario da sempre,ex iscritto di rif.comunista e attivista dello stesso. Il mio dissenso riguarda la linea tenuta dal movimento: mi ricordo,come piu volte tu hai detto,di quando rif.com.ed i verdi e di pietro sono venuti a patti con l odierno pd. Guarda la fine che hanno fatto. Vogliamo che anche questa rivolta popolare faccia la stessa fine? Mi pare che la linea tenuta fino a questo momento sia gia indicativa di alcuni cambiamenti: il pd fa proposte e propone persone fino al 23.02 impensabili.
Secondo me bisogna avere ancora un po di fiducia,i giochi non sono ancora fatti,ben venga un governo pd/monti/lega oppure pd/monti/lega/pdl. . .Sarebbe l inizio della fine.
Ma mai vorrei vedere m5s al governo con questi ipocriti e bugiardi.
Non lo voterei mai piu come ho fatto con rif.comunista.

Unknown ha detto...

Ciao Carlo
colgo l occasione per salutarti e per dirti che ti seguo da anni.
In questo tuo post mi sento di dissentire in qualita di padre di famiglia,precario da sempre,ex iscritto di rif.comunista e attivista dello stesso. Il mio dissenso riguarda la linea tenuta dal movimento: mi ricordo,come piu volte tu hai detto,di quando rif.com.ed i verdi e di pietro sono venuti a patti con l odierno pd. Guarda la fine che hanno fatto. Vogliamo che anche questa rivolta popolare faccia la stessa fine? Mi pare che la linea tenuta fino a questo momento sia gia indicativa di alcuni cambiamenti: il pd fa proposte e propone persone fino al 23.02 impensabili.
Secondo me bisogna avere ancora un po di fiducia,i giochi non sono ancora fatti,ben venga un governo pd/monti/lega oppure pd/monti/lega/pdl. . .Sarebbe l inizio della fine.
Ma mai vorrei vedere m5s al governo con questi ipocriti e bugiardi.
Non lo voterei mai piu come ho fatto con rif.comunista.

Carlo Bertani ha detto...

M'aspettavo questo genere di commenti, ma era proprio lo scopo dell'articolo: nemmeno io ero così sicuro, per questo serve il dibattito (senza azzannarsi però).
E' un fatto che senza il M5S non avremmo avuto Grasso e la Boldrini: si dovrebbe rivendicarlo come un buon risultato, non gridare al traditore.
Si parla, finalmente, per la Presidenza della Repubblica di personaggi degni, vedi Rodotà o Zagrebelsky (oddio, l'avrò scritto giusto?) e non di frattacchioni come D'Alema o Gianni Letta.
Il mio problema è: se il M5S - quando verranno al pettine i veri problemi: esodati, tasse, lavoro, pensioni, ecc - continuerà con questo balletto?
Dovranno passare al setaccio le leggi e, se c'è un 1% che non corrisponde al programma M5S, non lo voteranno?
Mi sembra una posizione un poco rigida, che gli italiani non capirebbero.
Lo dico e lo ripeto a futura memoria: se farà così, il M5S andrà a sbattere.
Grazie a tutti
Carlo

Lo ha detto...

@Unknown, @MattoMatteo:
Ho votato M5S, sarei di sinistra-sinistra (se solo ne esistesse una in Italia...) e mi trovo d'accordo con il commento di Carlo: come si comporterà il M5S di fronte ai nodi che, inevitabilmente, verranno al pettine?
Da questo dipenderà la mia scelta di rivotarli o meno alle eventuali prossime elezioni, non dal fatto che seguano le loro belle regolette codificate dalla coppia Grillo/Casaleggio.
Anche perchè, parliamoci chiaro: "uno vale uno" un cazzo! Grillo, appena vinte le elezioni, s'è subito affrettato a dire che, in caso di fiducia al governo Bersani, si sarebbe ritirato dalla politica. E se i gruppi di Camera e Senato votassero a maggioranza per la fiducia? Rispetterebbero il contratto da loro sottoscritto liberamente (come ha ricordato Grillo nel post su Grasso), ma a lui non andrebbe bene. Dunque, come ha avuto modo di sintetizzare bene qualcuno su twitter, se "uno vale uno", quanto vale Grillo?
C'è gente che non ce la fa letteralmente più: o si dà una risposta concreta ed immediata a questa fascia di popolazione (alla quale, per fortuna, ad oggi ancora non faccio parte), oppure che si scordino del mio voto. E credo di essere in buona e nutrita compagnia.

@Eli:
Permettimi di dissentire con la ricetta indicata dalla Boldrini.
Altro che COMPASSIONE (che, tra l'altro, mi ricorda molto il "conservatorismo compassionevole" di bushiana memoria) qui ci vogliono DIRITTI.

Ciao e grazie a tutti!!
Lorenzo

MattoMatteo ha detto...

@Lo,
Vedremo come si comportera' di fronte ai nodi che verranno al pettine, io sono per la linea dura ed intransigente, ho seguito molto bene lo Tsunami Tour e ho visto cio' che la gente voleva, comunque penso anche che il problema non si porra' in quanto ci sara' un governo pd-pdl.
Il problema dei voti a Grasso e' nato perche' la loro regola e':
"si decida a maggioranza e si fa tutti la stessa cosa" e non e' andata cosi', se la loro maggioranza avesse deciso di votare Schifani per assurdo, nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Se Grillo lascia la politica:
a) e' un bene per il movimento in quanto non potra' piu' essere tacciato di essere telecomandato (grande stronxxta... chi comanda Pizzarotti a Parma...? Ha perfino assunto Tavolazzi come direttore generale del comune che ce l'ha a morte con Grillo e Casaleggio...
b) e' un male perche' senza Grillo il movimento perde visibilita' e al momento e' ancora troppo presto, magari fra qualche anno ...
Per la gente che non ce la fa piu' il M5* e' l'unico che ha proposto soluzioni concrete durante la campagna elettorale, vedremo se avranno la possibilita' di metterle in pratica.
Per il momento il mio voto l'hanno avuto e se si rivotasse domani lo riavrebbero.
Ciao

Unknown ha detto...

Ciao
mi ripeto,ma credo che a questo punto stia a noi elettori del movimento dare un po di fiducia ai "cittadini" eletti ed a Grillo/Casaleggio ai quali,al di la di molte perplessita,va comunque ricosciuto il merito di avere svegliato un po di coscienze e,secondo me,va riconosciuto il ruolo di "autority" di un manipolo di "dilettanti allo sbaraglio".
Io rimango fiducioso di fronte alle vostre,ed anche mie,perplessita in virtu della non esclusione dei senatori che hanno votato Grasso.
Sono altrettanto certo invece che una Boldrini ed un Grasso senza m5s sarebbero assolutamente ininfluenti ed anche un po ridicoli

Carlo Bertani ha detto...

Pubblico un nuovo articolo, ma continuerò a seguire questo dibattito: lo trovo molto interessante, ricco di spunti, E civile.
Grazie a tutti
Carlo

Lo ha detto...

@MattoMatteo, @Unknown:
Preso atto che, mi par di capire, le nostre posizioni politiche sono tutto sommato assimilabili e che abbiamo tutti votato M5S, quello di cui io mi preoccupo sono due aspetti:
- il grado di fiducia che si può concedere alla coppia Grillo/Casaleggio;
- il modus operandi del M5S di fronte a scelte che, gioco forza, diventeranno inevitabili.

Il primo aspetto, non vi nascondo, lo soffro abbastanza: chiaramente anch'io, avendo votato M5S, ho concesso fiducia alla strana coppia; epperò l'ho fatto soffrendo: in linea di principio non mi piace dovermi fidare della buona fede delle persone; al contrario, mi piacerebbe potermi fidare di un organismo sinceramente democratico che si faccia portatore di un programma chiaro e dettagliato. Ed il programma del M5S, in molti casi, non è né chiaro né dettagliato.
Esempio: sul programma del M5S c'è scritto "Sussidio di disoccupazione garantito".
Cosa significa?
Perché se questo si traduce nel "Salario minimo garantito", è una cosa; se questo si traduce con il "Reddito di cittadinanza" è tutta un'altra cosa (ovviamente io sono per il "Reddito di cittadinanza" universale, secondo le tesi esposte da Fumagalli, più volte citate da Carlo).
Poi so che Grillo, dopo le elezioni, ha preso ha parlare di "Reddito di cittadinanza" e questo mi rallegra, ma ribadisco: spesso, da quanto riportato nel programma, non si comprende quale sia l'esatta posizione del movimento.
In definitiva, dal mio punto di vista, non posso concedere in eterno una fiducia in bianco a due ricchi ed eccentrici signori. E sia detto senza alcun pregiudizio di sorta.

Il modus operandi di fronte a scelte inevitabili.
Prendiamo l'esempio del "caso Grasso".
Io non ho ancora capito con quale logica il gruppo dei senatori 5 stelle abbia votato a maggioranza per l'astensione. Come se essere costretti a scegliere in un ballottaggio, possa dare al voto una valenza politica.
Ma quando mai?!?!
Sarebbe stato molto più opportuno presentarsi in sala stampa e dire un roba tipo: << sappiamo chi è Schifani e sappiamo anche chi è Grasso, dunque non ci facciamo alcuna illusione e sappiamo che PD e PDL sono probabilmente d'accordo. Nonostante questo, per evitare eventuali sorprese da Scelta Civica, che probabilmente non ci saranno perché ci rendiamo conto che le loro minacce sono probabilmente una pistola scarica, abbiamo deciso di appoggiare Grasso quel tanto che basta per evitare, appunto, l'imponderabile; dal momento che, in ogni caso, Schifani e Grasso non sono la stessa cosa. >>
Avrebbero fatto un figurone secondo me: sia di fronte agli attivisti, sia di fronte agli elettori!
Secondo me avrebbero incrementato i voti potenziali molto di più che tenendo quell'atteggiamento da paranoici.

Ciao a tutti!
Lorenzo


Carlo Bertani ha detto...

E' vero Lorenzo. Molti di noi che hanno votato il M5S provengono da storie di sinistra, le più varieggiate e tutte fallimentari (sic!).
Forse ci aspettiamo una logica che è la nostra da parte del M5S, ma ci viene il dubbio che non abbiano proprio una logica: i giovani - si sa - non possono avere esperienza, mentre se i vecchi sono la coppia G&C...
Io ho spulciato, qualche anno fa, il loro programma sull'energia e ne ho fatto un articolo - "Ragazzi, così non va" - e mi sono giunti commenti anche dai meet-up, i quali non contestavano le mie proposte. Semplicemente, non sapevano cosa dire e m'invitavano ad iscrivermi per portare il mio contributo.
Sarà che sono un po' anarchico per stile - sarà che di bruciature nella vita ne ho prese troppe - ma non m'iscrissi.
Il compito "1" del M5S è stato raggiunto, ossia il PD "pare" aver cambiato marcia su alcune cose - meno su altre (TAV, ad es.) - però oggi devono scegliere bene le mosse - come dicevi tu - altrimenti la prossima volta perdono consenso e la Casta li fagociterà.
Grazie
Carlo

Lo ha detto...

Perfettamente d'accordo Carlo: giusto poco tempo fa mi sono imbattuto in un datato post di un attivista M5S che ti citava in merito all'energia.
Ecco: non si può parlare di energia, senza conoscere approfonditamente problemi e proposte di soluzione. Altrimenti si rischia di fare la stessa fine dei tanto odiati partiti, che dicono una cosa e ne fanno un'altra.

ps: sarà che me lo sento addosso pure io, ma comprendo benissimo il tuo "stile anarchico" :-)

Ciao!
Lorenzo

MattoMatteo ha detto...

@ Lo,
a)Se il dibattito e' su cosa il M5* propone esattamente tra il "Salario minimo garantito" oppure "Reddito di cittadinanza" beh... questo e' un rigore a porta vuota, al momento non abbiamo niente qualsiasi cosa propongono e riescono ad attuare e' sicuramente meglio.:))
b)Per il "caso Grasso" mi sembra piu' che altro un piccolo incidente dovuto all'inesperienza sia dei Senatori 5* sia alla paura che Grillo ha avuto che gli eletti 5*, per la maggioranza di "sinistra", non rispettassero uno dei punti fondamentali, quel "TUTTI A CASA" che non differenzia sx da dx.
@ Carlo,
Molte volte avevo ingenuamente pensato di scriverti per dirti di fare conoscere le tue idee al movimento, ingenuamente in quanto di gente sveglia ce ne e' parecchia e ora so che gia' ti avevano invitato... Comunque ritengo che molto del programma sia da considerare "work in progress" quindi ben vengano belle teste pensanti che aiutino a miglioralo.
Es:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/20/progetto-vento-torino-venezia-bici-costerebbe-come-autostrada/232799/

PS: sono curiosissimo di vedere come andranno le amministrative di Maggio, un bel test post politiche...
Ciao

Carlo Bertani ha detto...

Il progetto è ottimo per il turismo e per le piccole aziende agricole sul percorso, e costerebbe circa 80 milioni di euro, se ho letto bene.
Spendendone 200-250 si potrebbe rendere navigabile il Po per le navi fluviali tipo V europee (111 metri x 9, 2000 t di carico): una sola nave porta il carico di 84 autotreni, e il problema del traffico sarebbe risolto.
Dici che il M5S avrei dovuto interpellarlo io: ma sanno benissimo chi sono, leggono i miei articoli, hanno ponderato le critiche alla parte energetica/trasporti.
Semplicemente, non vogliono teste pensanti: hanno già le loro...
Ciao
Carlo