Gli eventi dell’ultimo mese ci sono passati addosso come un rullo compressore: se ci fermiamo all’attualità politica, c’è poco da dire.
Un governo claudicante è riuscito ad ottenere qualche voto per rimanere in sella: “Domani accadrà” – titolo di un vecchio film – ben s’adatta per dipingere i sussulti di questa Seconda Repubblica (forse mai nata? nemmeno concepita? abortita?), che s’avvia a recitare le ultime scene.
Lo scenario, comunque si voglia vederlo, è tragico: non si tratta dell’avventura di Berlusconi – che, oramai, ci sembra paragonabile a quelle del signor Bonaventura o di Capitan Cocoricò – bensì quello di un’intera classe politica che non ha più nulla da dire agli italiani.
La cosa peggiore è che, come il mitologico Crono, questa classe politica ha divorato i suoi figli, lasciando sulla scena solo qualche penoso epigone come il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Peraltro, figlio di cotanto padre: un affermato notabile democristo.
Per capirci qualcosa di tanto sbattimento dobbiamo passare attraverso la traduzione da una lingua aliena e, addirittura, all’esegesi di quanto riportano i politici e le agenzie.
Quando, in Parlamento, si fa la conta e s’osserva che il governo Berlusconi è l’unico a poter contare su una maggioranza, non significa che Berlusconi abbia la maggioranza del Parlamento (alla Camera, di fatto, non ha la maggioranza assoluta di 316 voti), bensì che nessun altro potrebbe esprimere qualcosa: questo è il vero dramma che si consuma nelle “stanze” dei 50-60enni, quelli che non sono mai giunti (salvo “Baffino”) al vero potere e rischiano di non raggiungerlo mai.
Perché questa situazione?
La ragione è da ricercare nei decenni precedenti quando, nella selezione della classe politica, alla capacità ed alla fantasia furono preferite la fedeltà e la tradizione: scrissi qualcosa in proposito – Storia di lucidatori di sedie[1] – e ne consiglio la lettura a chi desiderasse approfondire questa tematica.
Da dove escono personaggi come i due “traditori” dell’IDV, ma anche i ministri palesemente incompetenti? Dalla genuflessione ai poteri: dal consigliere comunale al grande “reggitore” di clan, fino alle potenti lobby internazionali.
Ecco, dunque, che il problema si sposta dall’ambito “calcistico” e dalla pura conta delle maggioranze ad un orizzonte più ampio: chi è al potere non può far altro che durare, poiché chi si oppone a questo potere non riesce ad elaborare nulla di diverso.
Una dichiarazione di Casini mi ha colpito “Bersani deve chiarire qual è la sua posizione sul nucleare.”
Questi sono veri argomenti politici, non il fumo negli occhi che ci presentano: Bersani sa d’avere al suo interno una forte lobby nuclearista, e Casini lo sa. Perciò, se Bersani vuol essere accolto nel “salotto buono” dei futuri (oggi molto fumosi) progetti, che siano centro sinistra o centro-destra-sinistra, deve abbandonare la “zavorra” che s’oppone a quei progetti, ovvero cedere una buona fetta d’elettorato che lo lascerebbe senza alcun dubbio.
Oppure, ecco il tormentone della biologia, degli OGM, fino al testamento biologico: la cosiddetta opposizione ha centomila argomenti per dividersi, per litigare, per non incontrarsi.
Veto su veto, ecco dove la strategia della cosiddetta opposizione s’arresta, s’impaluda, finisce sulle secche.
Sull’altro versante, una strategia dettata da pochi strateghi – e dunque meno fumosa – ma vecchia, inconcludente, senza futuro. Oggi, anche parlamentare.
Abbiamo toccato più volte questi argomenti e non è il caso di riproporli, ma c’è un aspetto che è utile analizzare.
La percezione di questa situazione è per tutti uguale o, almeno, riducibile ad un universale? E’ ugualmente percepito – fra le classi sociali e le generazioni – il fenomeno della corruzione? E’ parimenti accettato?
I disordini scoppiati a Roma possono esser stati catalizzati dall’intervento di gruppi organizzati (non si sa bene da chi, ma passiamolo), ma siamo così certi che una buona dose di violenza non sia scaturita da un mix, inconsciamente condiviso, d’inevitabile depressione e conseguente rabbia, per le aspettative adolescenziali deluse?
Nel mio lavoro mi trovo spesso a valutare – direi più propriamente a “scoprire” – com’è organizzata la conoscenza della società da parte degli adolescenti. E si fanno interessanti scoperte.
Alla loro età, non mi ponevo certo il problema della pensione – e nemmeno loro lo fanno – però qualcuno si lascia scappare “tanto, noi non c’andremo mai.”
Ecco, allora, che terminata la fase adolescenziale tutti i nodi rimandati, appena sfiorati – ma introitati – tornano a galla: appena sbucati nell’età adulta, il “bagaglio” consciamente/inconsciamente si fa vivo, chiede udienza, vuole contare.
Se per noi, “scafati” da mille nequizie accumulate – sin dai tempi nei quali vollero farci credere che il colpevole di un terrificante attentato ad una banca era un ballerino di fila della RAI – può essere valida la sentenza che, oramai, l’abbiamo “rotto” a qualsiasi, nuovo “bunga bunga”, la percezione di un giovane è la stessa?
Le notizie corrono ed i titoli cubitali non possono essere evitati, anche se si hanno sedici anni e si pensa più alla ragazzina od al fidanzatino: come pensiamo che s’inserisca, nella psiche di un sedicenne, la notizia che qualcuno vende il suo voto in cambio di soldi?
Poi, il sedicenne cresce, diventa adulto con mille imprinting diversi: dai tatuaggi degli attori del Grande Fratello alle migliaia di euro distribuiti da Jerry Scotti. Ma, anche, col ricordo che i parlamentari non sono gente seria, bensì degli allibratori che si vendono al miglior offerente.
Qualcuno proverà a seguire quel percorso – voglio diventare anch’io allibratore! – ma i posti sono sempre meno ed il “magna magna” è sempre più difficile da garantire: Tremonti trema, Brunetta s’abbruna, Sacconi s’insacca nelle sempre più difficile rotte da garantire da e per l’Europa, fra un federalismo “solidale” ed uno di frattura, fra sedi della CISL prese d’assalto, consumi interni a picco, debito pubblico alle stelle.
E il giovane s’interroga, fra i mille perché e le mille risposte che non riesce più a dare ed a darsi, fra le mille occasioni svanite, nelle aree di parcheggio delle facoltà universitarie dove – al termine del percorso – è pronto lo sberleffo: niente! niente! niente!
Quando diventa maggiorenne, e riceve la tessera elettorale, quasi ci vede stampigliata sopra l’effige di quello che si vende per il mutuo, per la fica, per un posto da spazzino. E gli viene da vomitare, al pensiero d’andare al seggio: perché? perché? perché?
E, in una giornata romana segnata dal destino, corre incontro senza paura ai simulacri del potere, li abbatte, mostra al mondo cosa vuol dire aver tradito la sua adolescenza, averla frantumata ed incapsulata in un barile di sterco.
L’ultimo mese vissuto dall’agonizzante politica italiana è stato esaltante: anche il terrificante Di Pietro – che solo sogna d’incarcerare Berlusconi, per una vecchia partita a poker perduta sui banchi del Tribunale di Milano – mostra la sua vera faccia da manovale della politica: uomo senza cultura, senza spessore politico, senza progetti per l’avvenire. La riserva di “carne fresca” per nutrire la (apparente) opposta fazione.
Sempre osannato dallo studio Casaleggio & Co, ecco pronto l’altro cavallo, fresco di scuderia, pronto a carpire l’ultimo voto per il moribondo sistema del “dammi un voto, ti darò la Luna”: ecco il Grillo parlante – per ora fermo ai box – che scalda i motori per, per, per…per che cosa?
No, l’ultimo mese del teatrino politico italiano è stato fenomenale, apodittico, illuminante: si può godere miglior spettacolo?
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
Un governo claudicante è riuscito ad ottenere qualche voto per rimanere in sella: “Domani accadrà” – titolo di un vecchio film – ben s’adatta per dipingere i sussulti di questa Seconda Repubblica (forse mai nata? nemmeno concepita? abortita?), che s’avvia a recitare le ultime scene.
Lo scenario, comunque si voglia vederlo, è tragico: non si tratta dell’avventura di Berlusconi – che, oramai, ci sembra paragonabile a quelle del signor Bonaventura o di Capitan Cocoricò – bensì quello di un’intera classe politica che non ha più nulla da dire agli italiani.
La cosa peggiore è che, come il mitologico Crono, questa classe politica ha divorato i suoi figli, lasciando sulla scena solo qualche penoso epigone come il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Peraltro, figlio di cotanto padre: un affermato notabile democristo.
Per capirci qualcosa di tanto sbattimento dobbiamo passare attraverso la traduzione da una lingua aliena e, addirittura, all’esegesi di quanto riportano i politici e le agenzie.
Quando, in Parlamento, si fa la conta e s’osserva che il governo Berlusconi è l’unico a poter contare su una maggioranza, non significa che Berlusconi abbia la maggioranza del Parlamento (alla Camera, di fatto, non ha la maggioranza assoluta di 316 voti), bensì che nessun altro potrebbe esprimere qualcosa: questo è il vero dramma che si consuma nelle “stanze” dei 50-60enni, quelli che non sono mai giunti (salvo “Baffino”) al vero potere e rischiano di non raggiungerlo mai.
Perché questa situazione?
La ragione è da ricercare nei decenni precedenti quando, nella selezione della classe politica, alla capacità ed alla fantasia furono preferite la fedeltà e la tradizione: scrissi qualcosa in proposito – Storia di lucidatori di sedie[1] – e ne consiglio la lettura a chi desiderasse approfondire questa tematica.
Da dove escono personaggi come i due “traditori” dell’IDV, ma anche i ministri palesemente incompetenti? Dalla genuflessione ai poteri: dal consigliere comunale al grande “reggitore” di clan, fino alle potenti lobby internazionali.
Ecco, dunque, che il problema si sposta dall’ambito “calcistico” e dalla pura conta delle maggioranze ad un orizzonte più ampio: chi è al potere non può far altro che durare, poiché chi si oppone a questo potere non riesce ad elaborare nulla di diverso.
Una dichiarazione di Casini mi ha colpito “Bersani deve chiarire qual è la sua posizione sul nucleare.”
Questi sono veri argomenti politici, non il fumo negli occhi che ci presentano: Bersani sa d’avere al suo interno una forte lobby nuclearista, e Casini lo sa. Perciò, se Bersani vuol essere accolto nel “salotto buono” dei futuri (oggi molto fumosi) progetti, che siano centro sinistra o centro-destra-sinistra, deve abbandonare la “zavorra” che s’oppone a quei progetti, ovvero cedere una buona fetta d’elettorato che lo lascerebbe senza alcun dubbio.
Oppure, ecco il tormentone della biologia, degli OGM, fino al testamento biologico: la cosiddetta opposizione ha centomila argomenti per dividersi, per litigare, per non incontrarsi.
Veto su veto, ecco dove la strategia della cosiddetta opposizione s’arresta, s’impaluda, finisce sulle secche.
Sull’altro versante, una strategia dettata da pochi strateghi – e dunque meno fumosa – ma vecchia, inconcludente, senza futuro. Oggi, anche parlamentare.
Abbiamo toccato più volte questi argomenti e non è il caso di riproporli, ma c’è un aspetto che è utile analizzare.
La percezione di questa situazione è per tutti uguale o, almeno, riducibile ad un universale? E’ ugualmente percepito – fra le classi sociali e le generazioni – il fenomeno della corruzione? E’ parimenti accettato?
I disordini scoppiati a Roma possono esser stati catalizzati dall’intervento di gruppi organizzati (non si sa bene da chi, ma passiamolo), ma siamo così certi che una buona dose di violenza non sia scaturita da un mix, inconsciamente condiviso, d’inevitabile depressione e conseguente rabbia, per le aspettative adolescenziali deluse?
Nel mio lavoro mi trovo spesso a valutare – direi più propriamente a “scoprire” – com’è organizzata la conoscenza della società da parte degli adolescenti. E si fanno interessanti scoperte.
Alla loro età, non mi ponevo certo il problema della pensione – e nemmeno loro lo fanno – però qualcuno si lascia scappare “tanto, noi non c’andremo mai.”
Ecco, allora, che terminata la fase adolescenziale tutti i nodi rimandati, appena sfiorati – ma introitati – tornano a galla: appena sbucati nell’età adulta, il “bagaglio” consciamente/inconsciamente si fa vivo, chiede udienza, vuole contare.
Se per noi, “scafati” da mille nequizie accumulate – sin dai tempi nei quali vollero farci credere che il colpevole di un terrificante attentato ad una banca era un ballerino di fila della RAI – può essere valida la sentenza che, oramai, l’abbiamo “rotto” a qualsiasi, nuovo “bunga bunga”, la percezione di un giovane è la stessa?
Le notizie corrono ed i titoli cubitali non possono essere evitati, anche se si hanno sedici anni e si pensa più alla ragazzina od al fidanzatino: come pensiamo che s’inserisca, nella psiche di un sedicenne, la notizia che qualcuno vende il suo voto in cambio di soldi?
Poi, il sedicenne cresce, diventa adulto con mille imprinting diversi: dai tatuaggi degli attori del Grande Fratello alle migliaia di euro distribuiti da Jerry Scotti. Ma, anche, col ricordo che i parlamentari non sono gente seria, bensì degli allibratori che si vendono al miglior offerente.
Qualcuno proverà a seguire quel percorso – voglio diventare anch’io allibratore! – ma i posti sono sempre meno ed il “magna magna” è sempre più difficile da garantire: Tremonti trema, Brunetta s’abbruna, Sacconi s’insacca nelle sempre più difficile rotte da garantire da e per l’Europa, fra un federalismo “solidale” ed uno di frattura, fra sedi della CISL prese d’assalto, consumi interni a picco, debito pubblico alle stelle.
E il giovane s’interroga, fra i mille perché e le mille risposte che non riesce più a dare ed a darsi, fra le mille occasioni svanite, nelle aree di parcheggio delle facoltà universitarie dove – al termine del percorso – è pronto lo sberleffo: niente! niente! niente!
Quando diventa maggiorenne, e riceve la tessera elettorale, quasi ci vede stampigliata sopra l’effige di quello che si vende per il mutuo, per la fica, per un posto da spazzino. E gli viene da vomitare, al pensiero d’andare al seggio: perché? perché? perché?
E, in una giornata romana segnata dal destino, corre incontro senza paura ai simulacri del potere, li abbatte, mostra al mondo cosa vuol dire aver tradito la sua adolescenza, averla frantumata ed incapsulata in un barile di sterco.
L’ultimo mese vissuto dall’agonizzante politica italiana è stato esaltante: anche il terrificante Di Pietro – che solo sogna d’incarcerare Berlusconi, per una vecchia partita a poker perduta sui banchi del Tribunale di Milano – mostra la sua vera faccia da manovale della politica: uomo senza cultura, senza spessore politico, senza progetti per l’avvenire. La riserva di “carne fresca” per nutrire la (apparente) opposta fazione.
Sempre osannato dallo studio Casaleggio & Co, ecco pronto l’altro cavallo, fresco di scuderia, pronto a carpire l’ultimo voto per il moribondo sistema del “dammi un voto, ti darò la Luna”: ecco il Grillo parlante – per ora fermo ai box – che scalda i motori per, per, per…per che cosa?
No, l’ultimo mese del teatrino politico italiano è stato fenomenale, apodittico, illuminante: si può godere miglior spettacolo?
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
53 commenti:
Carlo non capisco se tu creda che il problema sia dato da un errato imprinting ricevuto da questi ragazzi da personaggi e archetipi nuovi, se fosse cosi siamo tutti fottuti.Ieri durante le proteste io lavoravo a un km da queste udivo gli elicotteri e le macchine dei pompieri e polizia andare a sirene spiegate.La mia zona era deserta questo per dire che sicuramente la protesta è stata controllata abbastanza bene ma non era cosi organizzata. C'erano diversi cortei a Roma e se ci fossero stati degli infiltrati sarebbero potuti arrivare sia dove sono io che c'è il ministero delle attività produttive uno dei più bersagliati ultimamente dalla protesta degli operai e sia di fronte al parlamento.Concordo con te che la protesta di Roma nasce dal nostro inconscio.Anche io ho sentito l' adrenalina salirmi mentre mi arrivavano le notizie dei disordini e gli elicotteri svolazzavano su di me.La politica ha fallito completamente ora rimane da capire effettivamente quanto la gente lo abbia capito e quanto peso dia a ciò.Ieri aspettavamo tutti l' epilogo di Berlusconi invece è morta tutta la politica con tanto di finti giustizialisti che si nascondono dietro a facili populismi con richiamo a dittature ( vedi discorso su Noriega di Di Pietro) e poi riciclano nel loro partito ogni sorta di spazzatura (e io l' ho vissuto in prima persona). Il mio invito è rivolto a tutti coloro (anche a te Orazio caro amico) a non focalizzare più il problema su Berlusconi ma su chi non sa contrastarlo.
Considerato tutto quello che ho scritto sul blog e le accuse di volgarità che doc mi ha mosso, ritengo di dover specificare quanto segue. Nella sostanza i fatti mi hanno dato ragione, ma in Italia aver ragione è una colpa. Quindi mi asterrò in futuro dall'usare la parola arzigogolare, che tanto turba doc. Invece ripeterò fino allo spasimo che il 1/3 degli italiani votanti il nano malefico sono senza scampo EBETI. Spiegherò a doc che tolti i furbi e coloro che non pagano le tasse, i votanti pro-berlusca di solito sono appartenenti a ceti meno-abbienti e quindi se votanti per berlusconi ebeti, specie considerato quanto poco ha fatto per loro in 2 anni e mezzo di potere assoluto.
Infine la politica italiana spaccia per grandi capacità politiche l'opportuinismo. Un esempio su tutti. La Binetti, quella che se solo potesse abolirebbe divorzio e aborto in Italia, questa rispettata deputata ha detto che da oggi ella sosterrà Berlusconi in tutte le sue politiche anti-libertarie, leggasi testamento biologico e altro. Un bell'esempio di furbizia politica o di opportunismo? Belrusconi ringrazia e incassa ancora un voto in più al parlamento.
Saluto doc con queste parole di Bertrand Russel: La presunta intelligenza politica degli italiani spesso non la capisco e se non la capiva lui io mi posso solo accodare a cotanto filosofo.
Ciao Carlo
Due cose dell’articolo di Carlo mi fanno pensare più di ogni altra cosa. La prima è che la differenza fra le due parti sta proprio in questo: che gli obiettivi dei berluscones sono pochi chiari e semplici, mentre quelli degli altri non si sa nemmeno quali siano. Basta questo per capire perché 1/3 degli Italiani ancora vota il tizio, come dice Orazio. Se solo Bersani, o chi per lui, dicesse due o tre cose di sinistra, ma veramente e con convinzione, oltre che se possibile anche semplici da comprendere, perderebbe si i nuclearisti e i liberisti all’interno del PD, ma quanti ne recupererebbe fra i suoi elettori naturali? Poi la seconda cosa è che è assolutamente vero che non si parla mai abbastanza dei giovani. Perdiamo tempo appresso alle stupidaggini di un tale Scilipoti, e non sappiamo cosa vogliono veramente i giovani, anche quelli che stavano nelle piazze l’altro ieri. Anche in passato ai giovani non era data la parola tanto facilmente, ma faceva parte del normale ciclo generazionale, ognuno stava al suo posto finchè non cambiava categoria per così dire.
Ma se questi giovani, che comunque per quanto numericamente inferiori rispetto al passato sono sempre una forza a livello politico, non vengono intercettati da nessuno, ci devono essere dei motivi ben validi, o è solo incapacità politica? Che non lo faccia B. con tutto il suo seguito mi pare anche normale, visto che la sua missione ormai è quella di consolidare le posizioni e fare la guardia al bidone di benzina finchè è possibile. Ma che non lo faccia l’opposizione, specie quella di sinistra e progressista, per così dire, lascia veramente interdetti, soprattutto in questo momento, dove da perdere non c’è molto. Questo è uno dei veri misteri della politica attuale, secondo me, ovvero come mai che i giovani non se li fila nessuno; politicamente è una scelta suicida, eppure è così.
Vedi, Marco, non dobbiamo aspettarci che la gente "capisca" in un sol blocco, perché non è mai avvenuto. Nel 1789 e nel 1917.
Ci sono, però, passaggi storici importanti perché gruppi di persone più consapevoli ed in grado d'analizzare la situazione e proporre alternative nascono, entrano in scena.
La percezione del disastro è sin troppo evidente, ed i fatti di Roma lo dimostrano, ma non solo quelli.
Se si parla con le persone, si nota che c'è uno scoramento mai vissuto così pesantemente, dal dopoguerra ad oggi.
Perciò, è solo con la crescita di una nuova cultura politica che si cambiano le cose, non aspettando chissà quali rivolgimenti epocali dalla piazza.
Ed è quello che noi e tanti altri stiamo cercando di fare.
Veniamo ad Orazio.
Ultimamente, mi sembra che la tua depressione berlusconiana stia peggiorando: qui nessuno fa scommesse o roba del genere, quando le abbiamo fatte erano solo scherzi.
Qui, si fanno analisi.
Affermi che 1/3 degli italiani sono ebeti: non è vero, sono interessati.
Oggi danno il PdL intorno al 26%, ma sul 70% (poniamo) dei votanti.
Significa che circa 18 italiani su 100 lo votano. Qual è la distribuzione della ricchezza?
Quella ufficiale, ci dice che il 10% possiede quasi la metà della ricchezza nazionale, se invece consideriamo il 20% della popolazione si giunge probabilmente al 60-70% della ricchezza.
Vuoi che non lo votino? Poi, ci sono tutti quelli che non compaiono, dagli evasori totali alle mafie: vuoi che non lo votino?
Ho ripetuto mille volte che il problema non è Berlusconi ma la mancanza di una proposta politica che non sia un liberismo annacquato.
Poi, sinceramente, quelli sulla figlia di Berlusconi mi sembrano dei vaneggiamenti: oh certo, Marina a Palazzo Chigi e Confalonieri al Quirinale.
Con tre voti di scarto alla Camera.
Scendi con i piedi per terra, Orazio, questo - se non riesce ad aggiustarla - se ne va ad Antigua: oramai l'hanno capito anche i polli.
I veri drammi sono altri: per quelli che restano.
Ciao a tutti
Carlo
Mentre postavo è arrivato il tuo commento - gix - che non posso che sottoscrivere.
La risposta, forse, sta nel fatto che D'Alema veleggia su una barca da 1 milione di euro senza mai aver fatto un cavolo di niente nella vita, mentre io che lavoro da 37 anni gratto la carena della Gretel.
E' un motivo sufficiente, credimi, per non dire cose di sinistra.
Perché le carene sono dure da grattare.
Ciao
Carlo
Caro Marco conosco quel tipo di "adrenalina". Ancora oggi penso a quel giorno dell'ottobre del '69 e alla possibilità di passare tout court dalla parte della violenza:sarebbe bastato avere un'arma qualsiasi in mano e l'avrei usata contro quelle orde fasciste armate che volevano impedirci di manifestare...
E penso anche all'altro giorno del '69 in cui l'adrenalina era assunta molto piu' coscientemente, perche' dovevamo difenderci...dallo stato che mandava contro di noi la celere, non contro i criminali economici dal colletto bianco che stavano dietro l'utilizzo del centro di calcolo, in-canalizzato ed ufficializzato poi in quello che e' diventato tecnopolis, ma contro gli studenti che stavano portando..
la fantasia al potere.
Quello che sta succedendo, non dal 14, da un bel po', sembra una metafora di quegli anni.
Sii la benvenuta metafora di quegli anni, trasformati in catarsi liberatoria, non di alzoditacco in quanto già fuorigioco ma di quello che lui ha rappresentato nel suo complementare funzionale a sx, ormai metastasi quasi generalizzata di tutta quella casta di sx che sta ancora brigando per ..farla franca.
Doc
P.S. Caro orazio, per favore rileggiti i miei post: non esiste una mia accusa di volgarità nei tuoi confronti. Se poi io l'abbia, in qualche modo indotta, me ne dispiace, e mi scuso.
Doc
Come non essere d' accordo con te caro Doc, lo stesso dicasi per il seguente articolo di Barnard http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7770&mode=&order=0&thold=0 che invito tutti a leggere Berlusca è finito il futuro si chiama "Marchionne e soprattutto "Mario DRaghi" loro rappresentano il pericolo più grande.
Scambio di regali natalizi in casa berlu.
Silvio ha regalato a Paolo un ennesimo processo al suo posto...
esclamando a voce alta: "n' tu culu all'avarizia cazzu cazzu!"
Vi racconto una storiella di Natale.
Stamane, sul tram 15, sono saliti da Piazza Castello due messicani con la chitarra a tracolla e, augurando a tutti buone feste, si sono messi a cantare in ordine:"La Bamba" e "Guantanamera".
Neanche un piede o una mano o un cappello hanno accennato un minimo movimento, un tenere il tempo.
Non un solo sguardo si è acceso, i giovani adolescenti e gli studenti universitari di Palazzo Nuovo, chattavano con i loro smartphone, gli anziani cercavano con gli occhi, tra le loro scarpe; qualcuno si addormentava:era la sequenza di un film insensato, insensibile, direttamente vomitata nel silenzio assordante oltre il bordo del trasparente palcoscenico dove si esibivano i due poveracci che portavano avanti la loro colonna sonora triste ed immigrante.
Guantanamera,guajira, guantanamera...le porte si aprivano e salivano freddo e persone (italiani? stranieri? umani?)...Yo soy un hombre sincero...nessun commento su quello che succede nei palazzi del potere o dell'incazzatura incendiaria nelle strade...De donde crece la palma...l'unica voce umana, a parte i due cantori era...Prossima fermata Porta Susa, Nest stop Porta Susa( per i turisti che tanto disertano pure i gianduiotti)...Y antes de morirme quiero...il 15 continuava a gremirsi come un polmone stipato d'aria...poi, a Porta Susa, si è spalancato quell'utero ambulante arancione su una sacca enorme di gente( lavoratori? pensionati? professori? viventi?) che aspettavano anestetizzati dai -3° celsius, sotto le pensiline di vetro-plastica, simili a una riproduzione post-politica del Quarto Stato di Giuseppe Pelizza...Echar mis versos del alma.
vi penso in questa decadenza italica.
B.S.
Caro Bertani,
la leggo con fascino da tempo, ma una volta ogni tanto mi piacerebbe (da idivvino) vedere di pietro criticato sulla base della proposta di programma del suo partito e non su quella di "populista, ignorante, rozzo, caccapupù".
La proposta di idv esiste da tempo ed è peraltro molto vicina a quella più innovativa ed affascinante apparsa in Italia nell'ultimo periodo (quella del M5S). La proposta economica è chiara, la politica energetica anche, stessa cosa per la politica sul lavoro, sulle posizioni etiche, ecc. ecc.
Siamo l'unico partito ad aver parlato di una manovra economica alternativa e della copertura finanziaria da dare alla stessa.
Una forza politica non si esaurisce nella persona del presidente o nelle frasi ad effetto ad uso telecamera. Se anche di pietro fosse un uomo senza cultura, lo spessore politico del progetto di cui è portavoce deve essere valutato sulla base delle proposte, e sui temi.
Questi: http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/iosostengo/documenti/11punti.pdf (naturalmente in versione sintetica)
Non sulla base di chi attacca solo la persona e i suoi difetti per potersi permettere di ignorarli, i temi.
Saluti! :)
Gentile sig. Buti,
legga la mia critica, sensata e ragionata, al programma (soprattutto energetico) del MV5S - Ragazzi così non va - all'indirizzo:
http://carlobertani.blogspot.com/2010/05/ragazzi-cosi-non-va.html
Se, invece, vuole sapere qualcosa di più sulle belle alleanze ed amicizie di Totonno 'e Montenero, legga "Venti nucleari" all'indirizzo:
http://carlobertani.blogspot.com/2009/03/venti-nucleari.html
poi ne riparliamo.
Mi spiace, la costante cessione "in prestito" di parlamentari dall'IDV a Berlusconi non è assolutamente casuale.
I voti e le vicinanze fra B. e Totonno - federalismo demaniale, sicurezza, caccia - non me le sono inventate io.
Capisco la sua difesa d'ufficio, ma sarebbe meglio vergognarsi per la gran brutta figura rimediata.
Avete regalato voi, ancora una volta, il Paese a Berlusconi: smettetela di prendere la gente per i fondelli.
In questi casi, il silenzio è d'oro.
Saluti
Carlo Bertani
Comunicazione di servizio
Alcuni di noi riceveranno una mail che li informa sullo "stato dell'arte" della rivista.
Non ho voluto dimenticare nessuno, ma può essere successo.
Se qualcuno desidera essere aggiunto alla lista di distribuzione basta una mail a info@carlobertani.it e sarà fatto.
Purtroppo, lavoro su tre diversi PC e qualcosa può essermi sfuggito.
Passo e chiudo
Carlo
Barnard è rimasto indietro: anch'io scrivevo che Draghi sarebbe finito a Palazzo Chigi, ma un anno fa.
Oggi, la "congiura dei 50-60enni" prima o dopo riuscirà e non molleranno l'osso ad un drago qualunque.
Che se ne andrà presto, probabilmente, alla presidenza della BCE.
Carlo
Ah, dimenticavo sig,. Buti.
Guardi la bella performance di Scillipoti:
http://tv.repubblica.it/copertina/lo-sfogo-di-scilipoti-mascalzoni-mascalzoni/58432?video=&ref=HRER2-1
Poi decida: ha ragione Scillipoti? Allora chi è Di Pietro? Ha ragione Di Pietro? E allora chi è Scillipoti?
In ogni modo, immagino che lei li abbia votati entrambi.
Auguri
Carlo Bertani
Caro Mauro anche io ero un Iddivino facevo parte del coordinamento della v circoscrizione di Roma e ti assicuro che quanto dice Carlo a proposito del partito è purtroppo vero. Candidature imposte, riciclaggio di ex DC e Forza Italia. IO ero al congresso e non è stato dato modo di discutere se non delle mozioni presentate dai big e su criteri puramente e solamente di partito.Ci hanno fatto raccogliere firme sul nucleare solo allo scopo di raggranellare indirizzi a cui spedire posta per la campagna elettorale. Qui non si tratta solo di populismo ma di scarsa democrazia in un contesto dove sembrava dovesse essere messa in primo piano.Democrazia vuol dire partecipazione e se un partito ti fa partecipare solo per portare una bandiera allora è solo una minestra riscaldata dove per dirla alla Di Pietro " si predica bene ma si razzola male".Un caro saluto Mauro con l' augurio che domani con la tua curiosità possa avere il tuo giusto ruolo all' interno del circuito politico.
PS. Carlo io non ho ricevuto nulla se puoi inviamelo ciao!!
I processi per direttissima la dicono lunga sulla paura della casta per quel che è successo a Roma.
Un consiglio a Saviano, che stimo per quel che ha fatto e fa sul fronte delle mafie:
Lascia perdere la politica estera ed i sermoni da seminarista ai ragazzi che hanno preso le botte in piazza.
Torna nella villa di Celle dal tuo amico Fazio e programmate una serie di nuove trasmissioni: quello, sapete farlo, altro, no.
Carlo Bertani
Dice Carlo:I processi per direttissima la dicono lunga sulla paura della casta per quel che è successo a Roma.
Ma Carlo nel regime Belrusconiano non ci sono problemi basta far rimbalzare da un suo media all'altro che i giovani sono violenti e la massa degli ebeti pensa che sono brutti sporchi e cattivi, non c'è la necessità di farli condannare.
Per quanto riguarda la critica sul 1/3 da me definito ebete e da te analizzato diversamente devo dirti che i precari della scuola nel 2008 votarono Berlusconi che gli prometteva la stabilizzazione, come è finita lo sanno tutti e io non li dovrei chiamare ebeti?
Infatti li derido, quei pochi che ci sono rimasti a scuola, e loro tacciono e evitano di dire che hanno votato da ebeti il Belrusca.
Aggiungo che nella mia città ci sono molti quartieri popolari dove il Berlusca pesca a piene mani voti. Ma dice Doc che non li devo chiamare ebeti, beh mi suggerisca un nome lui. Come si giudicano gli italiani che con un reddito intorno ai 1000 euro votarono nel 2008 Belrusca e minacciano seriamente di rivotarlo nel 2013??
Scilipoti si è tolto l'ipoteca alle sue case, invece la SVP sud-tirolese ha presentato il conto leggete il Fatto quotidiano. Se Berlusca pagherà il conto è il primo pezzo d'Italia che se ne va secessionando.
Ciao Carlo
Berlusconi presidente della repubblica Marina capo del governo
Orazio, stai diventano noioso e ripetitivo: non puoi generalizzare "i precari" come un universale omogeneo. Anche da me ci sono precari (pochi) ma nessuno di loro lo ha mai votato.
Allora, come la mettiamo?
Carlo
Carissimo Carlo
non mi faccio sentire spesso ma
leggo TUTTO!
Ti prego, non nominare saviano,
altrimenti rischio un attacco di
orticaria corredato di stranguglioni!
Se solo riuscisse ad immaginare quanto è strumento del sistema...
Se solo riuscisse a svegliarsi...
Ma i Vecchi Metodi, fama e soldi,
annebbiano le coscienze più di una
bottiglia di buon Dolcetto.
Condivido tutto della tua risposta a Mauro Buti.
Mi dispiace molto per le persone in
buona fede, come lui sicuramente è;
ma il voto col PDL sul federalismo demaniale mi ha letteralmente choccato, e se ancora avevo dei dubbi, mi ha chiarito tutto sull'IDV.
Cavolo Di Pietro,tu sei all'opposizione, anzi, sei il più forte oppositore negli ultimi anni,
dal momento che gli altri offrono un rosa pallido, non più rosso e delavé, e vai a svendere al miglior offerente coste, spiagge e promontori che appartengono a tutto
il popolo italiano?
Pochi si sono accorti di questo fatto, di questa pesante incongruenza.
Poi, secondo me, un partito di opposizione vota col governo solo in caso di calamità naturali.
Di Pietro fa il paio con Svendola (non è un refuso!), che ha permesso a Marcegaglia di costruire tre cancrovalorizzatori in Puglia, e fornisce milioni a Don Verzè per
l'ennesimo, privatissimo ospedale
san Raffaele.
Lo sai che l'anno scorso la Puglia è stata la regione che ha dato più soldi alle parrocchie in Italia?
Ecco perché vince le elezioni!
Io il problema me lo pongo per quelli che votano, hanno votato dalemaveltronifassino etc... e sul come sia ancora possibile...applaudirli!!!!
Ma non definisco ebeti quelli che li hanno votati o li voteranno ancora ( e ce ne saranno ancora).
Perchè ho anni di esperienze alle spalle fatte in diversi settori, dal contadino-operaio al commerciante-insegnante etc...
Uno dei motivi alla base della possibile futura rivista e' propria la risposta al problema che esiste, in modo macroscopico in italia, ed e' citato da Orazio.Ed e' quello culturale. Ne segue che fornire cultura alla gente significa fornirgli strumenti di analisi che permettono una visione pluri-angolare delle questioni e quindi la formazione di una propria opinione, criticamente costruita, scevra il più possibile da condizionamenti.. Non è facile!
E' difficile il on-condizionamento se non hai una base culturale minima attrezzata allo scopo.
Infine una cosa serve dirla chiaramente: chi e' povero o si sente povero o e' emarginato, non diventa per la sua condizione un rivoluzionario, un combattente per la liberta' sua e degli altri dalla poverta', dall'ignoranza, dalla emarginazione..
Tutt'altro! La povertà, specie quella culturale, e' l'autostrada costruita per fornire al sistema dei veri reazionari.
E questi, al potere, sono indispensabili!.
Doc
Comunicazione di servizio
Chi non ha ricevuto nulla è perché, magari, avevo una sua vecchia mail non più attiva.
Basta spedire una mail attiva a info@carlobertani.it e provvederò.
Carlo
Vorrei spezzare una lama non di fiducia, ma di stima nei confronti di Vendola. E' vero quel che dite, ma è anche stato l'unico a suddividere fra i comuni il piano regionale sull'eolico, mostrando d'aver capito la giusta via per iniziare un serio discorso sull'energia.
Poi, che venga a patti con il mainstream non lo nego, ma potrebbe fare altrimenti? E' sorretto anche da gente ex democrista!
Non voglio difendere Vendola né incensarlo e neppure aprire un'inutile polemica su di lui.
Certo, culturalmente parlando, subissa gli altri di quattro palmi: e, questo, è un fatto inoppugnabile.
Il meno peggio? Certo: però, qualcosa è.
Buonanotte a tutti
Carlo
Sarebbe bello poter rispondere a Saviano con le immagini di annozero di ieri, dove, il ministro La Russa da del vigliacco e azzittisce in maniera "Fascista" uno studente solo per aver dichiarato che dopo i fatti del 14 le assemblee studentesche hanno triplicato le presenze. Questo è un governo che azzittisce, che non dialoga che ha solo una opinione (la sua) quella "Fascista" e quando accade ciò gli animi si esasperano ancor di più e la violenza diventa quasi un riverbero normale dell' animo. Saluti a tutti!!!
Leggendo in giro fra i vari commenti e articoli che in questi giorni di discussione si accavallano, mi viene da riflettere su alcune cose, e devo ringraziare Carlo perché me ne dà sempre lo spunto. Un po’ mi stupisce che, al punto in cui siamo c’è chi ancora fa distinzioni sulla buona fede o meno di un politico, piuttosto che di un altro, sulla purezza ideologica di una parte piuttosto che di un altra. Vendola si, è una alternativa, ma in Puglia ha dato spazio agli inceneritori, per cui non è più buono, Saviano si è vero, va contro le mafie e gli intrecci di potere, ma è un atlantista pro Israele e quindi non va bene, Grillo si, dice cose giuste ma su queste guadagna milioni di euro, per cui è immorale. Certo è giusto criticare, ci mancherebbe, ma, specie al punto in cui siamo, sono distinzioni che non hanno senso. Sarebbe come dire che, al nemico col fucile imbracciato che sta per uccidermi, io non gli sparo prima per far dispetto al mio generale che mi sta antipatico.
Quella parte di italiani (gli ebeti di Orazio per capirci) che sostiene tutto questo sistema non ragiona così, e fa anche bene, secondo me, dal suo punto di vista. Cosa gli frega delle discussioni sui massimi sistemi al pensionato che può risparmiare due soldi di ICI grazie a B., cosa gli frega al leghista se il Sud arranca sotto le mafie e la monnezza, visto che vuole portare a casa il federalismo, cosa gli frega ai sudtirolesi della SVP di votare la fiducia a B, se con questo possono avere mano libera a tutti i loro intrallazzi nella loro terra. Non vorrei sembrare troppo utilitarista, ma per quanto uno possa essere idealista, con gli ideali non si mangia, come direbbe qualcuno. Per questo continuo a dire, e non vorrei diventare monotono, occorre focalizzarsi su pochi obbiettivi, chiari e semplici, anche se sono a vantaggio solamente di una parte ben precisa della popolazione. Anche se B. vorrebbe piacere a tutti gli italiani, non ha paura di scontentare una buona metà della popolazione; anche se le sue mirabolanti promesse le vende a tutti, poi di fatto non si preoccupa di chi non le comprende, soprattutto in nome dell’ideologia. Se non si capisce prima questo, non si va da nessuna parte.
Eh sì, gix pone un problema serio, la classica domanda delle cento pistole.
Anch'io ho spesso questi dubbi: ricordo Lenin che se ne fregò dei manscevichi e li usò, ma le situazioni sono in qualche modo paragonabili?
Riflettiamo, però, che qualsiasi partito oggi sulla scena chiederà sempre ad un potenziale eletto una fedeltà assoluta.
Non tanto sul mercato delle vacche parlamentare, bensì sugli assiomi fondanti d'una pratica politica anticapitalista.
In altre parole, vi lasceranno pure fare lo Scillipoti, ma se andrete a toccare nervi scoperti - energia, moneta, europa, ecc - vi faranno secchi tramite la solita escort, trans od una bustarella inventata.
Non dimentichiamo che Marrazzo aveva "tagliato le unghie" agli Angelucci sulla sanità laziale ed aveva iniziato a concedere una sorta (concettualmente) di reddito di cittadinanza (un contributo del 10% sui mutui prima casa) e stava finanziando Roma3 per una ricerca sul fotovoltaico biologico.
Che il sindaco Angelo Vassallo meditava di "sposare" un parco naturale con la produzione d'energia rinnovabile in modo "soft".
La domanda è: l'espandersi dell'astensionismo, porta da qualche parte?
Sì, se nuove formazioni politiche riescono a proporsi. Altrimenti, meglio rompere le uova nel paniere - tappandosi il naso - con Vendola e Grillo.
Immagino che su questo discorso ci siano parecchi "se" e "ma", perciò aspetto contributi.
Carlo
Ho letto gli articoli del “Fatto quotidiano” sullo scambio tra SVP e Berlusconi: importanti concessioni alla provincia di Bolzano (e, in parte molto minore, di Trento) in cambio della non-sfiducia. Alcune di queste richieste erano anche legittime, come ad esempio la non trasferibilità del personale di polizia assunto nel contingente bilingue. Il patentino di bilinguismo è cosa seria, difficile da conseguire, ed è giustificato dal fatto che in Alto Adige/Südtirol è indispensabile parlare il tedesco. Non tanto a Bolzano, dove gli “italiani” sono almeno quanto i “tedeschi” ed in più bisogna prendere atto di una discreta immigrazione, ma nel resto della provincia sì. Ora che si fa, si prende uno col patentino di bilinguismo, lo si manda in giro per l'Italia ed al suo posto si piazza in Alto Adige uno che in tedesco non sa una sola parola?
Sulle altre questioni si può discutere di più. La gestione “frazionata” del parco potenzialmente è più pericolosa di quella unitaria, tuttavia va dato atto alle provincie di Bolzano e, in parte, di Trento, di saper gestire il proprio territorio con cura e lungimiranza superiore alla media italiana,. Per pura coscienza ecologica sicuramente no, per esempio di boschi spianati per far posto a piste da sci ce n'è qualcuno di troppo, però hanno ben presente che una cementificazione selvaggia ucciderebbe la risorsa principale, che è per l'appunto l'ambiente. Ciò non toglie che qualche orrore ambientale sia successo anche qui, magari un giorno o l'altro vi racconto qualcosa, oppure che anche qui si debba litigare sull'opportunità di costruire o meno un termo-cancro-valorizzatore: l'esito della discussione dovrebbe essere scontato, invece non lo è.
Resta il fatto che i parlamentari SVP hanno dato una robusta mano a salvare Berlusconi: in fondo, si trattava di due voti sui quattro che servivano a mandarlo via. Ciò è male, perché hanno dato una mano ad uno impresentabile. Però a volte sono pure io tentato di vedere le cose in modo egoistico e talvolta mi sorprendo a pensare che, se l'Italia continua ad accelerare verso il baratro, più forte è l'autonomia di questa regione, più aumentano le probabilità di ammorbidire la caduta. Ecco che uno potrebbe essere tentato di fare anche patti col diavolo. Non ho detto che farebbe bene a sottoscriverli...
Questo mio piccolo intervento può sembrare qualunquista. Forse lo è. Nel caso, non lo faccio apposta: è che sono abituato per formazione a provare ad analizzare, magari sbagliando, tutti i punti di vista piuttosto che a partire per una crociata. Anche se prima o poi forse bisognerà farlo.
Riguardo a Di Pietro e all'IDV, per un po' ci ho creduto anch'io. Tre lunghi mesi... A parte gli scherzi, ci sarebbe un metodo quasi infallibile per capire lo “spessore” di un politico, ed è stare attenti a ciò che propone e fa. Vale probabilmente in generale, ma in materia di approvvigionamento energetico l'effetto è garantito.
Per fare un esempio: quasi tutti quelli che superano una “soglia minima” di conoscenza dell'argomento sanno che l'elettronucleare convenzionale all'uranio ha ormai poco futuro. Quindi, “fiondarsi” su tale fonte energetica è poco conveniente. Allora chi lo fa è male consigliato, nel migliore dei casi. Oppure è sostenuto, o condizionato, da lobby che hanno interesse a “spingere” qualcosa che nasce antieconomico e obsoleto (magari non ancora così nettamente nel 2010, ma lo sarà nel 2020, data in cui si può ipotizzare con un minimo di realismo la realizzazione e la messa in funzione delle centrali: prima è impossibile). Le centrali saranno utili solo a chi le costruirà, per dirla senza tanti giri di parole.
Il grosso problema per noi italiani è che sugli argomenti seri, quelli che avranno conseguenze anche tra 50 anni, tipo energia, ambiente, sovranità monetaria, politiche sociali (reddito di cittadinanza) praticamente non si scorgono differenze tra PDL e PD.
Secondo me, è essenzialmente per questo che Berlusconi può governare col consenso di circa il 18% degli italiani. Gli astenuti sono quasi il doppio. Se il partito largamente maggioritario è quello degli astenuti, sarà colpa di Berlusconi o di chi si oppone a lui?
Per Orazio ma non solo.
Nella mia limitatissima esperienza personale, non conosco un solo precario della scuola che abbia votato Berlusconi. Della categoria ho fatto parte per un bel pezzo: nel 2008 c'ero ancora dentro, monoreddito e con una figlia da crescere, tra l'altro.
È vero che i colleghi così tanto in confidenza da fregarsene della segretezza del voto sono al più una decina, quindi una cifra troppo poco significativa, ma nessuno di essi ha votato per il “caimano”.
Tutto questo nonostante il fatto che le “sodomizzazioni” peggiori le abbiamo ricevute da governi di centro-sinistra (in teoria, perché nella pratica...).
Direi che un altro elemento di discussione è la questione delle spettanze dovute ai Comuni relative al rimborso del mancato gettito ICI sull'abitazione principale e qui mi sembra che la partita sia molto difficile.
M'immagino un sindaco, ad esempio GrissinoFassino a Torino che pesta i piedi in sala rossa e si riappropria dell'amministrazione locale, riprendendosi l'ICI, in barba alle vigenti regole e che bypassi il decreto Ronchi e decida di non rimpolpare più le esangui casse comunali, bloccando la cementificazione del territorio.
EHHHHH
MA che c...o sto dicendo!!!
Appunto, chiediamolo a Renzi, al sindaco di Reggio Calabria, Raffa, a quello di Catania, ai sindaci dei comuni che non riusciranno a rispettare il patto di stabilità, che dal 2008 al 2010 sono aumentati del 40%!!
Tutti in fila, prima o poi verso il dissesto finanziario.
Chiediamolo anche a Saviano e al suo amico Fazio e alla Endemol che finanzia entrambi ed è amica amica del Cav.
Don Chichotte non ne vedo, eroi men che meno.
Forse vedrei futuro sindaco dell'Aquila "O' Diffamatore", che chiede a Porta a Porta il ripristino urgente dell' ICI per sgomberare le macerie dal suo comune natale.
Facciamoci tutti un bel giro turistico nei comuni dove viviamo e riflettiamo attentamente sul degrado che osserviamo, poi scriviamone e denunciamo localisticamente ciò che accade.
L'operazione grillina "Fiato sul collo", non è sbagliata, noi possiamo usarla senza fini di lucro rispetto al comico, così saremo più credibili.
In una rivista web non dovranno mancare foto e filmati.
Dobbiamo diventare i sindaci morali delle nostre città, essere primi cittadini e denunciare.
Una rivista senza denunce potrebbe diventare un mero esercizio di dialettica, ai nostri giorni bello ma sterile.
grazie a tutti
Il Nostromo
Per Black,
ho finalmente portato a compimento l'articolo su Pasolini. Una volta tu mi hai detto che ti avrebbe fatto piacere leggerlo, ricordi? Vorrei inviartelo ad un indirizzo privato, è possibile? (Purtroppo sono costretto a questa scelta per motivi di copyright).
Oppure posso aspettare che Carlo inoltri al "gruppo della rivista" le email di tutti, cosi te lo mando a quella tua che riceverò.
Lo stesso vale per tutta la famiglia del blog!
Ciao a tutti!
Mahmoud
Saviano sarà pure atlantista, ma ritengo sappia che , al momento una violenza in piazza è dovuta essenzialmente a scintille seminate consapevolmente o meno.
Il punto è che non dà nessun risultato, oggi e in Italia, scendere in piazza e causare danni, magari anche collaterali alla proprietà privata.
Certo, qualcuno sarà pure anarchico e nichilista, ma molti altri non lo sono. Anzi, da quello che si vede in tv, su internet e sui giornali, a protestarsono proprio quelli che non sono nè anarchici nè nichilisti: giovani ricercatori, operai con famglia, aquilani, terzignanesi (non so se si chiamano così)...
Quindi, non essendo pensabile creare un "esercito" di dimostranti, organizzati tale da proporre una gerarchia e delle tattiche che evitino devastazionin materiali incontrollate, riesco a comprendere quelli che dicono "protestate ma assolutamente in modo non violento".
Riguardo la scena politica: IDV ha fatto le sue belle corbellerie ed è politicamente criticabile; SEL guidata da Vendola è n aforza che mi ricorda tanto Rifondazione ai tempi del secondo governo Prodi: quale sarà il loro primo atto in caso vincano le prossime elezioni?
Certo, sono d'accordo quando Carlo dice che Vendola si deve pur destreggiare: nella vita, e soprattutto in politica, i processi sono lenti, e non si può pensare di risolvere tutto con la forza e in poco tempo. Soprattutto quando si ha un elettorato disattento e/o troppop occupato a pensare alle contingenze. E qui una riflessione: il tempo giornaliero a nostra disposizione è limitato: interessarsi di politica presuppone letture, approfondimenti, confronti, e se non si ha il tempo si finisce per disinteressarsene, volenti o nolenti.
Non comprendo chi attacca Grillo: farà pure soldi alle spalle di eventuali "gonzi", ma certamente non dispone di un'Agenzia che riesuma tasse e gabelle di diversi anni fa per pretenderne il pagamento, per la seconda volta in moltissimi casi; certamente non dispone di un apparato in grado di porre sotto sequestro l'automobile se non vai a i suoi spettacoli o non compri i suoi DVD.
Grazie Mahmoud,
non avevo dubbi sulla tua onestà intellettuale e sul fatto che avresti mantenuto la promessa.
La mail te la girerà Carlo.
Il mio desiderio sarebbe di incontrarti di persona.
a presto
B.S.
Il 14 luglio di molti anni fa, mesi e mesi di proteste inascoltate sfociarono nell’assalto violento ad una prigione. La guarnigione rispose timidamente alla violenza, perché i gendarmi erano nient’altro che “dipendenti pubblici”, gente del popolo. Tentarono di trattare. Ma la prigione fu assaltata e le teste dei poveri gendarmi issate su pali e portate in giro come trofei. Una violenza inaudita ed indegna, concordo. Ma oggi quel giorno è ricordato in Francia come Festa Nazionale.
Saviano scriverebbe una lettera ai rivoltosi rimproverandoli di non aver capito l’azione illuminata di Necker
Ti capisco Davide: anche per me, la permanenza al potere di B. potrebbe essere meno rischiosa (per questioni personali) di quella di un Draghi o di un Montezemolo.
Però, dai rappresentanti del Partito del Popolo Sudtirolese...ach...non me lo aspettavo.
In ogni modo, non credo che l'Italia e tutta la questione dei PIIGS potrà continuare.
Dal momento che la Nord Nord Est Tirolese Angela Merkel punta alla riduzione del debito dei Paesi UE al 60%, non sono più pensabili manovre sul lavoro e sulle pensioni. 40 miliardi l'anno per 20 anni è una cosa impossibile: l'Italia non è in grado di reggere ad una simile cura: è già ai minimi termini oggi!
Difatti, Draghi pensa a tasse sulle transazioni finanziarie, rendendosi conto che chiunque proponesse una cosa del genere finirebbe (come afferma Mozart) per giocare la parte di un Necker del 1789. E a Roma s'è visto che erano moti di piazza quasi spontanei, appena forse catalizzati da qualche gruppo di scalmanati. La rabbia dei tanti giovani, era sincera.
Questo, ci potrà mettere più al riparo: mi spaventano di più le "cure" dei pappatacci nostrani, che coniugano tutto all'insegna del "che ce ne sia sempre di più per noi".
Ci rendiamo conto che i parlamentari votano qui o là secondo un solo principio? Non andare ad elezioni, tenersi stretto il cadreghino perché il domani incerto è.
Pare che molti parlamentari del PD abbiano tirato anch'essi un respiro di sollievo.
(continua)
Cosa possiamo aspettarci, allora, su argomenti come l'energia, la forma di stato, il lavoro, l'agricoltura, il turismo...a loro non frega nulla: mantenere il posto e basta.
Però, in questo modo, aumenta ogni giorno lo "scollamento" con la popolazione e, come ricorda il Nostromo, è qui che il nostro equipaggio può aiutare, in primis, proprio per denunciare e proporre delle alternative.
La continua comparazione fra le scelte sbagliate della casta e le potenziali alternative, è proprio la "medicina" necessaria per guarire dalla malattia nella quale è caduta l'Italia.
Poi, le forme, si vedranno.
Mi piacerebbe aprire una parentesi su Vendola (già so che doc mi Tirerà le orecchie...) ma vale la pena farlo.
Vendola governa la Puglia, non l'Italia: lo fa partendo da un partito di seconda grandezza, e deve mediare.
Nella scorsa legislatura (pugliese) gli uomini di Mastella (suoi alleati) gli diedero parecchio filo da torcere.
Possiamo chiederci, allora: se Vendola si presentarà da solo alle elezioni, avrà maggior autonomia ma finirà per contare poco (anche se credo che avrà un buon risultato), ma se andrà insieme al PD finirà proprio come Bertinotti.
Per ora, io continuo a proporre l'astensionismo ma, se il domani ci porterà delle novità, dovremo esser pronti a valutarle.
In fin dei conti, Vendola sta un palmo sopra anche a Grillo.
Perché dico questo?
Poiché Grillo, all'indomani del primo V-day, aveva l'Italia in mano.
Ce lo chiedemmo, in due articoli quasi fotocopia, io e Carlo Gambescia.
Perché non approfittare della situazione quasi irripetibile?
Grillo sta combattendo la sua battaglia principalmente contro il PD - qui in Piemonte ce ne siamo accorti bene - ma oltre a questo le sue proposte politiche peccano d'ingenuità. E non cerca nessuno che possa aiutarlo, perché è un narciso.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi, a proposito della coppia dei Casaleggio brothers, cosa successe di così eclatante per far sbattere a Di Pietro la toga sul tavolo e dare le dimissioni da magistrato.
Oppure, non lanciarsi nell'agone politico dopo il primo V-day per Grillo.
Sarà tutto quel che si vuole, ma io sento puzza di bruciato.
Ciao a tutti
Carlo
Vendola qui, Grillo là, Saviano giù...
La critica va bene, ma deve dare valore, essere un contributo creativo, altrimenti non va al di là del gossip da rivista.
E' necessario argomentare le proprie posizioni, altrimenti non c'è possibilità di confronto e di crescita. Dire che Vendola è out perché concede i termovalorizzatori in Puglia (non me ne voglia Eli, ho preso la sua affermazione solo come spunto) è come dire che Socrate era un pedante uomo sempre pronto alla polemica. Certo Socrate era un bel rompi p@@@e con le sue continue domande in ogni dove e rivolte a chiunque; ma il suo essere così pedante aveva un nobile intento (almeno per lui!).
Quante volte mi è capitato di fare cose che non avrei voluto, ma le ho fatte lo stesso. Perché non vedevo altra soluzione praticabile, o semplicemente perché a conti fatti, quella scelta era la migliore all'interno di un progetto più ampio che stavo portando avanti.
Il compromesso fa parte della vita di ognuno. E ancora di più per chi è in politica.
chi non scende mai a compromessi (con niente e nessuno) mi fa un po' paura!
Il punto è: fin dove possiamo spingerci?
Che cosa è ammissibile e praticabile e cosa non lo è (nella vita come in politica)?
Perché si fa ciò che si fa? Se lo faccio per un mio tornaconto personale sono out; altrimenti parliamone... mangari i miei gesti, le mie azioni hanno un senso non rivolto al mio tornaconto personale.
Credo alla buona fede delle persone (ci credo ancora!) e credo che nella vita sbagliare è sempre meglio che non far nulla, o far finta di fare.
Ho cercato di essere il più sintetico possibile. Spero di essere stato chiaro.
Buoni propositi e buoni sentimenti a tutti!
Daniele
Su questo blog i miei interventi sono poco considerati, adesso quindi farò una breve ed incisiva analisi della situazione politica italiana per dimostrare la bontà delle mie previsioni.
Berlusconi ha vinto la conta del 14 dicembre e dice di voler governare fino al 2013. Bossi invece ribadisce la necessità di andare alle urne. Qualche analista politico sottile e profondo sostiene che questo fa debole il governo del Berlusconi, aggiungendo, da grande matematico, che con tre voti in più non si governa. La realtà è che il duo B & B sta giocando da grande squadra politica per gabbare tutti i presunti geniali e astuti politici. Vediamo chi sono costoro. Fini l’uomo che disse si a Napolitano ed accettò un mese si campagna acquisti di Berlusconi, raro esempio di dabbenaggine politica. Casini quello che in libera uscita dalle disposizioni vaticane votò contro il re di Arcore sperando di perdere. Di Pietro uno che non sa scegliere i suoi colonnelli ed è infiltrato da uomini al soldo di Berlusconi dal tempo di Di Gregorio fino a Razzi e Scilipoti. Bersani i cui colonnelli quando sono in buonafede sono incapaci, oppure se sono furbi vanno ad Arcore a chiedere fondi per loro, hops scusate per la loro città, ricordando i tempi di OK il prezzo è giusto. Vendola devo dirvi che essendo un uomo mediatico vive politicamente solo se nessuno stacca la spina mediatica e al momento giusto Berlusconi la staccherà.
Quindi i due B & B stanno giocando di concerto, il primo Bossi chiede le elezioni e le avrà perché il suo popolo lo seguirebbe fino all’inferno e quindi sa di fare il pieno in Padania e giù di li. L’altro il Berlusca fa finta di non volere le elezioni, però all’occorrenza scatenerà le sue divisioni corazzate mediatiche e grazie sempre al’1/3 di ebeti italiani vincerà le elezioni, magari dandosi un piccolo aiutino elettorale.
Il destino d’Italia è segnato, il nord se ne andrà per la sua strada e il centro-sud diverrà un feudo vitalizio della famiglia Berlusconi e li sono più di 1/3 ad essere ebeti.
Questo sarà il destino del paese che mai non amò la libertà e la democrazia.
Spero che questa mia analisi sia tenuta in considerazione da Carlo e Doc e di quanti hanno letto con sufficienza i miei interventi precedenti.
Ciao a tutti
p.s.
Solo non facendo gestire le prossime elezioni a Berlusconi si potrebbe salvare l’Italia dalla dittatura del nano di Arcore, ma questa semplice realtà non è all’altezza delle fragili menti dei suoi oppositori.
Su questo blog i miei interventi sono poco considerati, adesso quindi farò una breve ed incisiva analisi della situazione politica italiana per dimostrare la bontà delle mie previsioni.
Berlusconi ha vinto la conta del 14 dicembre e dice di voler governare fino al 2013. Bossi invece ribadisce la necessità di andare alle urne. Qualche analista politico sottile e profondo sostiene che questo fa debole il governo del Berlusconi, aggiungendo, da grande matematico, che con tre voti in più non si governa. La realtà è che il duo B & B sta giocando da grande squadra politica per gabbare tutti i presunti geniali e astuti politici. Vediamo chi sono costoro. Fini l’uomo che disse si a Napolitano ed accettò un mese si campagna acquisti di Berlusconi, raro esempio di dabbenaggine politica. Casini quello che in libera uscita dalle disposizioni vaticane votò contro il re di Arcore sperando di perdere. Di Pietro uno che non sa scegliere i suoi colonnelli ed è infiltrato da uomini al soldo di Berlusconi dal tempo di Di Gregorio fino a Razzi e Scilipoti. Bersani i cui colonnelli quando sono in buonafede sono incapaci, oppure se sono furbi vanno ad Arcore a chiedere fondi per loro, hops scusate per la loro città, ricordando i tempi di OK il prezzo è giusto. Vendola devo dirvi che essendo un uomo mediatico vive politicamente solo se nessuno stacca la spina mediatica e al momento giusto Berlusconi la staccherà.
Quindi i due B & B stanno giocando di concerto, il primo Bossi chiede le elezioni e le avrà perché il suo popolo lo seguirebbe fino all’inferno e quindi sa di fare il pieno in Padania e giù di li. L’altro il Berlusca fa finta di non volere le elezioni, però all’occorrenza scatenerà le sue divisioni corazzate mediatiche e grazie sempre al’1/3 di ebeti italiani vincerà le elezioni, magari dandosi un piccolo aiutino elettorale.
Il destino d’Italia è segnato, il nord se ne andrà per la sua strada e il centro-sud diverrà un feudo vitalizio della famiglia Berlusconi e li sono più di 1/3 ad essere ebeti.
Questo sarà il destino del paese che mai non amò la libertà e la democrazia.
Spero che questa mia analisi sia tenuta in considerazione da Carlo e Doc e di quanti hanno letto con sufficienza i miei interventi precedenti.
Ciao a tutti
Su questo blog i miei interventi sono poco considerati, adesso quindi farò una breve ed incisiva analisi della situazione politica italiana per dimostrare la bontà delle mie previsioni.
Berlusconi ha vinto la conta del 14 dicembre e dice di voler governare fino al 2013. Bossi invece ribadisce la necessità di andare alle urne. Qualche analista politico sottile e profondo sostiene che questo fa debole il governo del Berlusconi, aggiungendo, da grande matematico, che con tre voti in più non si governa. La realtà è che il duo B & B sta giocando da grande squadra politica per gabbare tutti i presunti geniali e astuti politici. Vediamo chi sono costoro. Fini l’uomo che disse si a Napolitano ed accettò un mese si campagna acquisti di Berlusconi, raro esempio di dabbenaggine politica. Casini quello che in libera uscita dalle disposizioni vaticane votò contro il re di Arcore sperando di perdere. Di Pietro uno che non sa scegliere i suoi colonnelli ed è infiltrato da uomini al soldo di Berlusconi dal tempo di Di Gregorio fino a Razzi e Scilipoti. Bersani i cui colonnelli quando sono in buonafede sono incapaci, oppure se sono furbi vanno ad Arcore a chiedere fondi per loro, hops scusate per la loro città, ricordando i tempi di OK il prezzo è giusto. Vendola devo dirvi che essendo un uomo mediatico vive politicamente solo se nessuno stacca la spina mediatica e al momento giusto Berlusconi la staccherà.
Quindi i due B & B stanno giocando di concerto, il primo Bossi chiede le elezioni e le avrà perché il suo popolo lo seguirebbe fino all’inferno e quindi sa di fare il pieno in Padania e giù di li. L’altro il Berlusca fa finta di non volere le elezioni, però all’occorrenza scatenerà le sue divisioni corazzate mediatiche e grazie sempre al’1/3 di ebeti italiani vincerà le elezioni, magari dandosi un piccolo aiutino elettorale.
Il destino d’Italia è segnato, il nord se ne andrà per la sua strada e il centro-sud diverrà un feudo vitalizio della famiglia Berlusconi e li sono più di 1/3 ad essere ebeti.
Caro Daniele
sono costernata nell'apprendere che
ti faccio paura!
Ma vedi, ho sempre cercato di non scendere a compromessi, né nel lavoro
né tanto meno nell'amicizia o nei rapporti familiari, e mi sono sempre trovata bene.
L'unico campo in cui li ho a volte accettati è stato nei rapporti d'amore. Ed infatti mal me ne incolse! Ma questa è un'altra storia.
Sono forse un po' rigida, ma sono anche convinta che ogni volta che si accetta un compromesso si rinuncia ad un po' di se stessi a vantaggio di altri. E rinuncia oggi,rinuncia domani, alla fine cosa resta? Ben poco a mio avviso.
E' chiaro che non esista un politico che soddisfi pienamente me, te, Carlo e qualche altro milione di persone!
Allora occorre darsi delle priorità. Le mie sono la Pace, l'ambiente, la laicità.
Altri porranno altre questioni nella loro personale scala di valori, liberamente.
Ma è evidente che al momento attuale non esiste un partito od un uomo politico che soddisfi queste mie istanze, per questo non voto da diversi anni e non ho nessuna intenzione di farlo in futuro. Mi sono convinta che la soluzione ai mali della nostra società e del mondo in generale non possa venire dalla politica, ma da una sana presa di coscienza individuale.
Solo facendo crescere la consapevolezza individuale si può arrivare a trovare le soluzioni nuove, nuovissime, che occorrono in questo momento storico.
I vecchi politici pretendono di dare soluzioni vecchie a problemi nuovi, i turbocapitalisti pretendono di salvare con metodi obsoleti l'evidente tracollo del capitalismo, i religiosi di ogni chiesa cercano disperatamente di puntellare la loro evidente difficoltà ed affanno mantenendo rigide regole antiquate ed ortodossia conservatrice, mistificandole come "Tradizione".
Per me la soluzione verrà dai Saggi, da persone veramente evolute che al momento opportuno prendano in mano le redini del vivere insieme, come Umanità, sul Pianeta Terra. E dai giovani belli, puliti e pieni di energia e volontà come te, non ancora corrotti nell'animo da un vivere falso e compromissorio.
Buona vita e buoni sentimenti anche a te! :-D
Il sito mi sgrida sempre quando "vado lunga", allora metto qui la frase conclusiva che voglio dedicare a Daniele.
"Non possiamo risolvere i problemi usando lo stesso modo di pensare di quando li abbiamo creati.".
Albert Einstein
Vedi, Daniele, quando andai a leggere il programma energetico del MV5S - la loro "punta di lancia" - m'accorsi che scapolavano i veri problemi.
Fui il primo ad esserne sorpreso: m'aspettavo "fuoco e faville", invece c'era tanto Bersani e poco Rifkin.
E, se non passiamo al "metodo Rifkin" - proprio noi italiani rimasti così indietro - non andremo da nessuna parte.
Forse sono degli ingenui, forse qualche copia/incolla di troppo, ma non si può ridurre la maggior parte di un piano energetico alla certificazione energetica degli edifici ed al risparmio energetico! Il problema della mobilità non si risolve con le biciclette, anche se nelle città servono.
E mi fa specie che vadano avanti così, come dei treni, senza interpellare nessuno: sarei in grado di fornire un piano energetico 100% rinnovabili credibile e solido nell'arco di 20-30 anni. Ho pubblicato libri al riguardo ma nessuno chiede nulla.
Non vorrei che questo fosse preso come un mio desiderio "entrista" di qualsiasi tipo: sto bene come sono, e non cerco nulla.
Ovvio che, quando leggo delle sfilze di c...nei programmi politici, lo faccio notare.
Poi, che qualche compromesso - se si entra in politica - si debba accettarlo non ci piove, altrimenti si rimane fermi, ma "qualche", e sempre con la postilla che dovrà essere superato.
Non mi sembre questo il caso di Di Pietro (soprattutto) e di Grillo: perché l'IDV ha votato il federalismo demaniale? Cosa gliene veniva in tasca? Cosa ci perdeva ad opporsi?
Ciao
Carlo
Orazio, io non t'ascolto solo quando "la butti lì" senza spiegare. Come faccio con altri.
La tua analisi sulla pochezza dell'opposizione è reale, nulla da eccepire, salvo che Vendola ha scelto soprattutto il Web e credo sarà difficile per B. spegnere il Web.
Io vedo l'attuale centro destra in gravi difficoltà perché l'ottica di B. è sempre stata quella di moltiplicare i pani ed i pesci, ed oggi non c'è nulla da moltiplicare.
Difatti, non governa: galleggia appena.
Questo gli ha fatto perdere l'appoggio di Confindustria prima, poi di parte del mondo cattolico, quindi s'è sfilata una parte della sua maggioranza.
Quando s'andrà a votare (2011/12/13 poco importa), con questa legge elettorale il risultato sarà l'ingovernabilità.
Siccome non credo a scenari "balcanici", ritengo che prima o dopo si creerà una maggioranza nei due rami del Parlamento che la cambierà, magari tornando semplicemente al Mattarellum.
Intanto, stiamo a vedere come il governo affronterà i prossimi passaggi parlamentari: se continuerà ad andare sotto le elezioni saranno prossime, altrimenti...vedremo cosa s'inventerà, ma dopo.
Ciao
Carlo
Il connubio fra ciò che intendiamo salvaguardare di noi stessi - Eli - e di ciò su cui siamo disposti a trattare è sempre difficile. E generatore di mal di pancia.
Credo anch'io che la dignità di guardarsi allo specchio sia preminente, però tante volte anch'io ho dovuto accettare, per la pagnotta o per questioni familiari/sentimentali.
Per fortuna esistono spazi come questo, nel quale ciascuno di noi può ammetterlo - debolezze comprese - senza che altri gli/le saltino addosso con gli insulti.
Carlo
Scusate se sarò più assente del solito, ma stanotte mia suocera è caduta e s'è rotta il femore a 91 anni.
Avrete capito.
Perciò...ospedali, medici, interventi, riabilitazioni...
Grazie
Carlo
Buona fortuna a tua suocera.
Auguri per la Nonna, Carlo!
Mi spiace...
Buona fortuna.
Cara Eli,
sento che ogni volta che hai incontrato il Buddha sulla tua strada l'hai ucciso...e tu sai qual'è il significato di questo koan.
Per Mozart
La Rivoluzione Francese è criticabile da tanti punti di vista, lo sforzo di rovesciare l'Ancien Regime ha posto la pietra angolare per i sistemi democratici moderni e laici.
Considerare la critica della Rivoluzione alla critica della violenza è riduttivo...non c'è rivoluzione vera senza polvere da sparo.
Eli sosterrebbbe e a ragione, che la violenza genera violenza, ma, purtroppo la sottomissione genera la schiavitù e la schiavitù alimenta il potere ( vedi Brecht).
Per la violenza nelle strade romane leggersi, cortesemente:
Il PCI ai giovani
http://www.itispozzuoli.it/
download/katya_pirolo/
pasolini/pasolini_giovani.htm
Per Orazio
Ad un certo punto molti italiani si sono sentiti Berlusconi, oggi molti di meno, ecco perchè Berlusconi comunque vadano le cose ha perso.
Il tasso di scolarizzazione è un pelino più alto del periodo fascista e per quanto sia, neanche il Duce sarebbe riuscito oggi a resistere un ventennio.
Infatti il B. ha dovuto impegnare un cancan di culi, tette, calciatori, imbonitori, giornalisti, presentatori, talkshow, ecc., per riuscire nella stessa impresa.
Chiamiamola pure dittatura mediatica, populismo soft, socialismo postmoderno, la sostanza non cambia, ebeti, non sono 1/3 degli italiani che ri-votano Berlusconi, ebeti sono i politici italiani che pensano che il popolo non s'incazzerà mai...e tu sai perfettamente che fine hanno fatto i dittatori di ogni tempo e di ogni dove.
Per Carlo
Capisco i tuoi disagi famigliari e il freddo non aiuta!!!
Che tutto vada per il meglio.
ciao a tutti
B.S.
@ Eli
Grazie per la bella frase che mi hai dedicato.
Mi piace perché esprime il fondamentale approccio creativo all'esistenza tipico delle grandi menti, ma comunque presente in ogni essere umano!
Mi space che tu sia costernata, ma forse intendiamo il compromesso in modo differente.
Per me:
compromesso ==> venire incontro a ciò che è diverso da me; che magari non capisco, ma che comunque voglio imparare a conoscere e, magari chissa, far diventare mio, perché la diversità è una grande alleata della vita.
E per estensione il compromesso è quell'attività umana (essenziale)che mi permette di ascoltare tutte le parti presenti in me, considerandole tutte degne di esistere parimenti.
Io sono un po' angelo un po' demone; un po' uomo, un po' donna;
un po' bambino, un po' adulto; un po' ragione, un po' istinto; un po' fuoco, un po' ghiaccio...
Sono così, (spesso) preso tra due fuochi e per non bruciarmi ho imparato a stare in mezzo (In medio stat virtus dicevano i saggi latini). O almeno mi sforzo di starci.
Forse che l'adulto in me è più adatto del bambino? A volte sì a volte no.
Forse che la ragione ha più "ragion d'essere" dell'istinto? A volte sì a volte no.
Forse che il mio fuoco brucia più del mio ghiaccio? A volte sì a volte no.
Ogni parte ha un suo dove e un suo quando.
Ciao Daniele
@ Carlo,
Sono d'accordo con te Carlo. Il punto è proprio questo, la poca proponsione all'approfondimento!
Leggi un articolo che ti piace ed ecco che diventa vangelo, oppure Grillo dice una cosa ed ecco che è legge (anche se devo dire che nel meetup ci sono voci fuori dal coro che appoggiano certe iniziative, ma sono critiche verso altre). Prima andrebbe (quanto meno) approfondito un argomento, valutando il punto di vista di tutti, chiedendo a più esperti del settore, e cercando di capire se la risposta che viene data è "pilotata". Il M5S probabilmente pecca di ingenuità come dici tu. E forse anche di immaturità; ma almeno ha qualche scintilla! Non credi?
Ciao Daniele
PS: tanti auguri alla suocera.
Conosco bene il problema.
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