Caro Pierluigi,
di questi tempi, coloro che seguono la politica nazionale osservano lo scontro interno al PdL, la nascita del nuovo partito o movimento di Fini, le mosse al centro, le possibili alleanze elettorali fra i cattolici ed una destra laica improntata, però, ai valori del Cristianesimo. E non basta.
Sempre all’interno – o forse sarebbe meglio dire “dalle parti” – della coalizione di governo, s’intravedono fratture territoriali: la “scommessa” di Berlusconi del 1994 – tenere assieme un partito a forte connotazione territoriale come la Lega Nord con le altre “anime” del partito, quelle presenti a “macchia di leopardo” sul territorio nazionale – sta mostrando l’epilogo in una Sicilia che ha lasciato Berlusconi o forse, nelle complesse alchimie dell’isola, ha inviato un “pizzino” all’uomo di Arcore: o correggi la rotta sulla destinazione dei fondi (FAS, ecc), oppure cerchiamo altri sponsor.
Quando Fini comunica di voler far nascere il nuovo partito a Milano, ammettendo “che gli piace giocare in trasferta”, manda a dire a milioni d’italiani che vivono nel centro-sud che, fra non molto, troveranno (o forse, ri-troveranno?) una forza “di destra” che sembra proprio creata per dar loro voce. E, difatti, le previsioni elettorali per il partito di Fini sono rosee, nonostante le ovvie “cortine fumogene” dei sondaggi “addomesticati” del Cavaliere: insomma, se AN era un partito intorno al 13%, è coerente affermare che almeno la metà se la riprenderà.
Come potrai notare, non ho usato il termine “conservatore” per definire il partito di Fini, ma solo – genericamente – “di destra”. Perché?
Poiché Futuro e Libertà – ma soprattutto le fondazioni come FareFuturo e Generazione Italia, oltre al “Secolo d’Italia” – tutto hanno mostrato, in questi mesi, meno che d’esser conservatrici.
Spiace riconoscerlo, ma il modesto movimento di Fini è riuscito, con un semplice “lavoro” sul Web ed un giornale, a creare quella “fabbrica” del programma – io direi meglio “delle idee” – che la sinistra ha tentato più volte di mettere in piedi, fallendo una volta per l’altra. Ci saranno dei motivi.
Poniamo, prima di tutto, un “paletto”: non è assolutamente detto che, ciò che oggi è fermento d’idee, si trasformi domani in qualcosa di più pregnante. Ne avessimo viste d’operazioni di trasformismo, e questo vale anche per Fini.
Tuttavia, il partito di Fini così oggi viene percepito, ossia come un’area “libera” alla quale stanno approdando addirittura elettori dalla sinistra. Ammetterai che si tratta di un bel rompicapo.
Non sarò certo il primo a ricordare che il problema italiano non è Silvio Berlusconi, bensì il vuoto pneumatico che s’osserva a sinistra di Casini: eppure, qualche “fermento” parrebbe esistere anche da quelle parti.
Allora, scendiamo dal bel mondo delle idee e della compostezza, posiamo il fioretto e stringiamo il bastone: se necessario, diamocele pure di santa ragione, ma che sia finita una volta per tutte.
Errare humanum est, perseverare diabolicum.
La grande “trovata” di Walter Veltroni fu quella di ripercorrere il “compromesso storico” – che fu di Moro e di Berlinguer – senza rendersi conto che questa è un’altra era. Solo per dirne una, di partiti d’ispirazione cattolica ce ne sono parecchi in Parlamento, ed uno su tutti – l’UDC – è il “perno” di quei valori.
Giustamente, il fallimento di Veltroni è stato compreso e l’autore di quella stupidaggine è stato cacciato: sì, cacciato il segretario, ma il partito è rimasto tale e quale, in mezzo al guado.
Sono certo che alcuni “segnali” non ti sono sfuggiti, come l’addio di Rutelli e della Binetti, entrambi migrati nell’area centrista. Altri esponenti del PD – uno su tutti Fioroni – non nascondono le loro simpatie per quell’area, ma non lasciano il PD.
Perché?
E’ la nota teoria della quinta colonna in territorio nemico: non l’hai capito? Quello 0,0 qualcosa percento che vale la componente cattolica filo-vaticana, in un PD che affonda dal 30 al 20% dei consensi, vale la pena tenersela stretta?
Inutile raccontarsi frottole: a parte qualche singola e convinta adesione, la gran parte dei cattolici del PD guarda con occhi strabici, un poco a te ed un po’ a Casini. Ed il PD rimane impantanato.
Il resto degli elettori – non scordiamo che ancora esiste un’eredità del PCI – osserva attonita e si chiede: perché nessuno, in quel partito, dice più niente “di sinistra”?
Come mai, nel programma elettorale del 2006, avevate dichiarato che la questione delle pensioni andava risolta mediante dei meccanismi di incentivazione/disincentivazione e, invece, avete approvato una riforma “chiusa” ancor peggiore della Maroni? La “gente di sinistra”, mica dimentica. E la tassazione delle rendite finanziarie? E i PACS?
Oggi, l’INPS comunica che non se la sente di comunicare i dati pensionistici dei lavoratori “atipici”, quelli a progetto. La ragione? Per bocca del suo Presidente: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”[1]. Ti pare poco?
D’accordo, non avevate i “numeri” per approvare quelle promesse (per il “pacchetto Treu”, che diede il via al precariato, guarda a caso ce l’avete fatta) ma, allora, era forse meglio salire al Colle e dichiarare che non s’era in grado d’approvare i punti salienti del programma, denunciare la “campagna acquisti” di Berlusconi e sbattere fuori voi Mastella e Dini (altre quinte colonne), invece di finire con una pantomima di sputi in faccia e tradimenti. Tanto, quelli di Berlusconi erano e con Berlusconi sono andati.
Insomma, pare che nella “rincorsa al centro” qualcuno sia stato più lesto di voi e, oggi, al “centro” c’è grande affollamento. Nel quale incidete pressoché niente.
Qui si scontrano due impostazioni: vincere con le alleanze oppure tenendosi saldo l’elettorato. Casini, in questo senso, vi ha dato dei punti. A chi pensate di rivolgervi, ai quattro sfigati che avete a destra e a sinistra oppure agli elettori? Quanti ne avete persi dai tempi dell’Ulivo?
Nel frattempo, da alcune rilevazioni sul gradimento elettorale[2], si scopre che la vecchia sinistra “estrema” – Rifondazione, Vendola, Grillo – arriva a mettere insieme l’11% dell’elettorato. D’accordo che queste forze sono fra di loro eterogenee, ma una buona base di valori è comune: e poi, dimentichiamo che la Linke, in Germania, supera il 20%?
E non trascuriamo quel 40% d’astensioni che ci sono state alle ultime elezioni regionali, che vi hanno fatto perdere altre regioni. Salvo la Puglia di Vendola, che per voi era il candidato sbagliato. Che lungimiranza.
Metaforicamente, quando v’osserviamo ad una riunione della segreteria, ci sembrate un gruppo di nobili dell’ancien régime che pesano e ripartiscono con il bilancino del farmacista le patenti di nobiltà. Mentre fuori splende il sole e la gente attende proposte concrete, fattibili, pregnanti: gente che vede i propri figli nuovamente emigrare, che non sa più quando andrà in pensione, che lavora tre mesi l’anno, che passa intere stagioni in cassa integrazione. E voi, giustamente, volete intervenire sul lavoro.
Ma si fa presto a dire “lavoro”: come intendereste procedere?
Guardate che, se non sceglierete d’andare allo scontro con la BCE ed il FMI, le uniche proposte potranno essere l’iniezione letale, al posto della fucilazione di massa, per i lavoratori. Tante grazie.
Se l’Italia, dopo vent’anni di squilibri e sconcezze, è giunta fra i Paesi con maggior sperequazione della ricchezza – il 10% possiede quasi la metà della ricchezza nazionale – lì non si può andare con il bilancino, si deve accorrere – e in fretta! – con l’accetta.
Nemmeno potete sperare nella “stella” Berlusconi, che per voi è stata la salvezza per tanti guai: a gettare nella polvere il Cavaliere c’hanno pensato Fini e pochi altri. Voi, manco vi vogliono: al massimo per cambiare la legge elettorale.
Se desiderate veramente uscire dall’angolo nel quale vi hanno/vi siete cacciati, dovrete fare delle proposte chiare, trasparenti, incisive: tassazione dei ricchi, energie rinnovabili, aumento delle retribuzioni e delle pensioni, caccia spietata ai grandi evasori…mica le solite pagliacciate, le solite chiacchiere subito smentite da uno e dall’altro.
Potrete mai imboccare un simile percorso, portandovi appresso un Fioroni od un Letta?
Caro Pierluigi, mi sa che t’hanno messo una bella patata bollente fra le mani: a te la scelta, se accettare il rischio di morire in battaglia oppure – ricordando Portos – “da vecchio, a letto, nel mio piscio.”
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
di questi tempi, coloro che seguono la politica nazionale osservano lo scontro interno al PdL, la nascita del nuovo partito o movimento di Fini, le mosse al centro, le possibili alleanze elettorali fra i cattolici ed una destra laica improntata, però, ai valori del Cristianesimo. E non basta.
Sempre all’interno – o forse sarebbe meglio dire “dalle parti” – della coalizione di governo, s’intravedono fratture territoriali: la “scommessa” di Berlusconi del 1994 – tenere assieme un partito a forte connotazione territoriale come la Lega Nord con le altre “anime” del partito, quelle presenti a “macchia di leopardo” sul territorio nazionale – sta mostrando l’epilogo in una Sicilia che ha lasciato Berlusconi o forse, nelle complesse alchimie dell’isola, ha inviato un “pizzino” all’uomo di Arcore: o correggi la rotta sulla destinazione dei fondi (FAS, ecc), oppure cerchiamo altri sponsor.
Quando Fini comunica di voler far nascere il nuovo partito a Milano, ammettendo “che gli piace giocare in trasferta”, manda a dire a milioni d’italiani che vivono nel centro-sud che, fra non molto, troveranno (o forse, ri-troveranno?) una forza “di destra” che sembra proprio creata per dar loro voce. E, difatti, le previsioni elettorali per il partito di Fini sono rosee, nonostante le ovvie “cortine fumogene” dei sondaggi “addomesticati” del Cavaliere: insomma, se AN era un partito intorno al 13%, è coerente affermare che almeno la metà se la riprenderà.
Come potrai notare, non ho usato il termine “conservatore” per definire il partito di Fini, ma solo – genericamente – “di destra”. Perché?
Poiché Futuro e Libertà – ma soprattutto le fondazioni come FareFuturo e Generazione Italia, oltre al “Secolo d’Italia” – tutto hanno mostrato, in questi mesi, meno che d’esser conservatrici.
Spiace riconoscerlo, ma il modesto movimento di Fini è riuscito, con un semplice “lavoro” sul Web ed un giornale, a creare quella “fabbrica” del programma – io direi meglio “delle idee” – che la sinistra ha tentato più volte di mettere in piedi, fallendo una volta per l’altra. Ci saranno dei motivi.
Poniamo, prima di tutto, un “paletto”: non è assolutamente detto che, ciò che oggi è fermento d’idee, si trasformi domani in qualcosa di più pregnante. Ne avessimo viste d’operazioni di trasformismo, e questo vale anche per Fini.
Tuttavia, il partito di Fini così oggi viene percepito, ossia come un’area “libera” alla quale stanno approdando addirittura elettori dalla sinistra. Ammetterai che si tratta di un bel rompicapo.
Non sarò certo il primo a ricordare che il problema italiano non è Silvio Berlusconi, bensì il vuoto pneumatico che s’osserva a sinistra di Casini: eppure, qualche “fermento” parrebbe esistere anche da quelle parti.
Allora, scendiamo dal bel mondo delle idee e della compostezza, posiamo il fioretto e stringiamo il bastone: se necessario, diamocele pure di santa ragione, ma che sia finita una volta per tutte.
Errare humanum est, perseverare diabolicum.
La grande “trovata” di Walter Veltroni fu quella di ripercorrere il “compromesso storico” – che fu di Moro e di Berlinguer – senza rendersi conto che questa è un’altra era. Solo per dirne una, di partiti d’ispirazione cattolica ce ne sono parecchi in Parlamento, ed uno su tutti – l’UDC – è il “perno” di quei valori.
Giustamente, il fallimento di Veltroni è stato compreso e l’autore di quella stupidaggine è stato cacciato: sì, cacciato il segretario, ma il partito è rimasto tale e quale, in mezzo al guado.
Sono certo che alcuni “segnali” non ti sono sfuggiti, come l’addio di Rutelli e della Binetti, entrambi migrati nell’area centrista. Altri esponenti del PD – uno su tutti Fioroni – non nascondono le loro simpatie per quell’area, ma non lasciano il PD.
Perché?
E’ la nota teoria della quinta colonna in territorio nemico: non l’hai capito? Quello 0,0 qualcosa percento che vale la componente cattolica filo-vaticana, in un PD che affonda dal 30 al 20% dei consensi, vale la pena tenersela stretta?
Inutile raccontarsi frottole: a parte qualche singola e convinta adesione, la gran parte dei cattolici del PD guarda con occhi strabici, un poco a te ed un po’ a Casini. Ed il PD rimane impantanato.
Il resto degli elettori – non scordiamo che ancora esiste un’eredità del PCI – osserva attonita e si chiede: perché nessuno, in quel partito, dice più niente “di sinistra”?
Come mai, nel programma elettorale del 2006, avevate dichiarato che la questione delle pensioni andava risolta mediante dei meccanismi di incentivazione/disincentivazione e, invece, avete approvato una riforma “chiusa” ancor peggiore della Maroni? La “gente di sinistra”, mica dimentica. E la tassazione delle rendite finanziarie? E i PACS?
Oggi, l’INPS comunica che non se la sente di comunicare i dati pensionistici dei lavoratori “atipici”, quelli a progetto. La ragione? Per bocca del suo Presidente: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”[1]. Ti pare poco?
D’accordo, non avevate i “numeri” per approvare quelle promesse (per il “pacchetto Treu”, che diede il via al precariato, guarda a caso ce l’avete fatta) ma, allora, era forse meglio salire al Colle e dichiarare che non s’era in grado d’approvare i punti salienti del programma, denunciare la “campagna acquisti” di Berlusconi e sbattere fuori voi Mastella e Dini (altre quinte colonne), invece di finire con una pantomima di sputi in faccia e tradimenti. Tanto, quelli di Berlusconi erano e con Berlusconi sono andati.
Insomma, pare che nella “rincorsa al centro” qualcuno sia stato più lesto di voi e, oggi, al “centro” c’è grande affollamento. Nel quale incidete pressoché niente.
Qui si scontrano due impostazioni: vincere con le alleanze oppure tenendosi saldo l’elettorato. Casini, in questo senso, vi ha dato dei punti. A chi pensate di rivolgervi, ai quattro sfigati che avete a destra e a sinistra oppure agli elettori? Quanti ne avete persi dai tempi dell’Ulivo?
Nel frattempo, da alcune rilevazioni sul gradimento elettorale[2], si scopre che la vecchia sinistra “estrema” – Rifondazione, Vendola, Grillo – arriva a mettere insieme l’11% dell’elettorato. D’accordo che queste forze sono fra di loro eterogenee, ma una buona base di valori è comune: e poi, dimentichiamo che la Linke, in Germania, supera il 20%?
E non trascuriamo quel 40% d’astensioni che ci sono state alle ultime elezioni regionali, che vi hanno fatto perdere altre regioni. Salvo la Puglia di Vendola, che per voi era il candidato sbagliato. Che lungimiranza.
Metaforicamente, quando v’osserviamo ad una riunione della segreteria, ci sembrate un gruppo di nobili dell’ancien régime che pesano e ripartiscono con il bilancino del farmacista le patenti di nobiltà. Mentre fuori splende il sole e la gente attende proposte concrete, fattibili, pregnanti: gente che vede i propri figli nuovamente emigrare, che non sa più quando andrà in pensione, che lavora tre mesi l’anno, che passa intere stagioni in cassa integrazione. E voi, giustamente, volete intervenire sul lavoro.
Ma si fa presto a dire “lavoro”: come intendereste procedere?
Guardate che, se non sceglierete d’andare allo scontro con la BCE ed il FMI, le uniche proposte potranno essere l’iniezione letale, al posto della fucilazione di massa, per i lavoratori. Tante grazie.
Se l’Italia, dopo vent’anni di squilibri e sconcezze, è giunta fra i Paesi con maggior sperequazione della ricchezza – il 10% possiede quasi la metà della ricchezza nazionale – lì non si può andare con il bilancino, si deve accorrere – e in fretta! – con l’accetta.
Nemmeno potete sperare nella “stella” Berlusconi, che per voi è stata la salvezza per tanti guai: a gettare nella polvere il Cavaliere c’hanno pensato Fini e pochi altri. Voi, manco vi vogliono: al massimo per cambiare la legge elettorale.
Se desiderate veramente uscire dall’angolo nel quale vi hanno/vi siete cacciati, dovrete fare delle proposte chiare, trasparenti, incisive: tassazione dei ricchi, energie rinnovabili, aumento delle retribuzioni e delle pensioni, caccia spietata ai grandi evasori…mica le solite pagliacciate, le solite chiacchiere subito smentite da uno e dall’altro.
Potrete mai imboccare un simile percorso, portandovi appresso un Fioroni od un Letta?
Caro Pierluigi, mi sa che t’hanno messo una bella patata bollente fra le mani: a te la scelta, se accettare il rischio di morire in battaglia oppure – ricordando Portos – “da vecchio, a letto, nel mio piscio.”
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
17 commenti:
Mi sta venendo in mente in modo insistente un motivetto sentito quando ero bambino, uno canticchia la musichetta e sulle prime non ricorda titolo ed autore, poi a volte le nebbie del passato si diradano... era una canzone di Rino Geatano. Nun te reggae più.
Cambi una manciata di nomi, nemmeno poi troppi, e sì che sono passati 32 anni, e ti rendi conto che è ancore attuale. Oggi sono perso dietro alle canzoni sentite in passato, dall'infanzia all'adolescenza alla prima giovinezza. Per esempio Born to Run del “Boss”, solo un pezzo: “...It's a town full of losers and I'm pulling out of here to win...” Già, peccato che lì bastava cambiare città, qui bisognerebbe proprio andar via dall'Italia, e sì che scrivo da una quasi-Isola Felice. A parte che i “treni” per andar via li ho persi, o li ho voluti perdere, proprio tutti.
Working Class Hero. Era un uomo intelligente, Lennon.
Lo era anche “u Fabriziu”, chissà perché una delle sue canzoni che mi ricordo più insistentemente è La Domenica delle Salme. Pure questa sembra scritta ieri, invece già se ne sono andati vent'anni.
Che dire, Carlo, trovo perfettamente centrato il tuo articolo, gli ho cucito sopra una mia personale colonna sonora.
Ma praticamente, cambierà mai qualcosa qui in Italia? Questi sembrano davvero i nobili intenti a discutere del nulla nella Versailles di fine '700. Possibile che per scuoterli non ci sia altro mezzo che fare, mutatis mutandis, come i nostri cugini d'oltralpe due secoli fa? Ma, soprattutto, ne avremmo le palle? Oppure una disobbedienza civile alla Gandhi? Però ci vogliono ancora più palle... Vabbè, ho capito, oggi tocca a me fare la parte del depresso.
Allora, come come diceva il povero babbo di Igor (quello di Frankenstein Jr): "Quando la sorte ti è contraria e mancato tu hai il successo, smetti di far castelli in aria e vai a piangere sul...". E allora sotto a insistere con un personale (oltre che un po' obbligato) percorso individuale di decrescita, sperando che molti si uniscano, che si diventi massa critica.
Tanto per restare in tema di colonna sonora, qualcuno ha presente Shomèr ma mi-llailah, del "Guccio"?
Caro Pierluigi
avevate il partito comunista più
grande d'Europa, un partito che raggiunse il 33%, testa a testa con
la DC, e guardate come l'avete ridotto!
La cosa migliore che possiate fare è andare a nascondervi, e non farvi più trovare.
Se pensate di propinarci come leader quel vecchietto liberista di Chiamparino, o quel catto-intellettuale di Svendola (non è un refuso!), che ha fatto costruire ben tre inceneritori a quella
sciamannata della Marcegaglia, state sottovalutando per l'ennesima
volta l'intelligenza degli elettori. Di candidare una donna non vi passa neanche per l'anticamera del cervello, vero?
Ma non un vecchio residuato liberista, filosionista e filoamericana come la Bonino, per carità.
Una donna vera, intelligente ed autonoma proveniente dalla società civile, per esempio.
Continuate pure a suicidarvi, non vi voterò mai.
Bella la tua colonna sonora, Davide, ci aggiungerei il Requiem di Mozart. In fin dei conti, le mie erano solo parole in libertà: giusto agghindarle con un po' di musica.
Ti confesso - Eli - che trovo qualche difficoltà a scorgere qualche donna che valga qualcosa di più dei piccoli uomini del PD.
Se hai qualche idea, ne discutiamo.
Buonanotte a tutti
Carlo
tatanta tata-tata-tata-tà
Pierluigi ti scrivo,
così m'incazzò un po',
il PD è ormai finito,
sulle nuove liste blindate
non lo troverò.
Da quando sei sceso in campo
c'è una grossa novità,
a destra è nato un nuovo partito
Futuro e Libertà.
Ma si esce poco a votare
compreso il lunedì,
siamo astensionisti per vocazione
40% o giù di lì.
Che vuoi che ci facciamo
se la mafia non ci sta,
vorrebbe Fini come picciotto
perchè l' ndrangheta il Bossi ce l'ha già.
Ma non abbiamo un colore
perchè in Italia non si vola,
a parte inconcludenti sfogate
dei grillini e del popolo viola.
Ma la televisione
ha detto che Berlusconi,
è più forte di Gianfranco e dichiara:
" Con lui non ci parlo, perchè ha gli inciuci a Montecarlo."
E si faranno unioni,
ognuno con chi gli va,
Renzo Bossi con la pupa
e Lombardo con l'MPA.
E poi tu andrai in pensione
senza grandi difficcoltà
tanto ci sono i cretini che votano
il popolo della libertà.
Vedi Pierluigi,
cosa ti scrivo e ti dico
e come sono depresso
perchè te o Fini è poi lo stesso...
vedi,vedi, vedi...
vedi Pierluigi,
con le tue maniche alzate,
noi lo prendiamo di dietro,
coi congiuntivi di Di Pietro.
E se si andasse al voto
poi in un istante,
vedi Pierluigi,
come diventa importante
che in quell'istante non ci sia anch'io.
L'elezioni stanno arrivando
a marzo chi lo sa,
son sicuro che nulla poi cambierà
è questa la novità.
tatanta tata-tata-tata-tà
ciao
B.S.
Carlo
vedrei bene Rosy Bindi come Presidente della Repubblica, e
Concita De Gregorio, direttrice
dell'Unità, come Presidente del Consiglio.
Ma questo sarebbe possibile sono in
un altro mondo possibile.
Rosy Bindi e Conchita De Gregorio in generale partono sempre bene ..ma poi diventano rissosi come tutti gli altri.
Perfino il Vendolino, la bella copia di Short-Berti di notte, comincia a diventare rissoso, in compenso e' capace - per chi fa politica seria, dice lui- deve essere capace di dire dei "No" seri e razionali ma Deve essere capace anche di dire dei "Sì" razionali ( come il sì per i 5 termovalorizzatori, dice sempre lui, non più inceneritori; come i sì per i vitalizi e l'adeguamento istat prontamente votato per i poveracci che non sono stati rieletti etc..)
Insomma, sembra che sia rimasto solo l'ultimo grande marpione della vecchia e nuova politica che ci promette di fare il nostro futuro.
Via siamo seri, torniamo sulla sinfonia del requiem o come ci consiglia Davide iascoltiamolo il grande Guccio in
"La notte, udite, sta per finire, ma il giorno ancora non è arrivato,
sembra che il tempo nel suo fluire resti inchiodato...
Ma io veglio sempre, perciò insistete, voi lo potete, ridomandate,
tornate ancora se lo volete, non vi stancate...
Cadranno i secoli, gli dei e le dee, cadranno torri, cadranno regni
e resteranno di uomini e di idee, polvere e segni,
ma ora capisco il mio non capire, che una risposta non ci sarà,
che la risposta sull' avvenire è in una voce che chiederà:
Shomèr ma mi-llailah, shomèr ma mi-lell, shomèr ma mi-llailah, ma mi-lell ........
Giustamente Carlo si lamenta perche' e' scoraggiante verificare che i propri sforzi per far capire cose , fatti, ed idee che dovrebbero essere naturali non dico assimilare e fare propri per evidente necessità ed utilità, ma almeno percepire a livello emozionale come possibile sbocco positivo.
Ricordiamoci pero', ascoltando Mozart o Guccio o De Andrè,o Rino Gaetano, che solo se si semina il grano si potrà dare del pane.
Si, Black, sarà difficile che mi si convinca ad andare a votare.
Rimane comunque il dovere di - come dice il Guccio- di ritentare a mettere qualche seme di grano...
Buona giornata e buon cammino
Donato
P.S. alle europee dell'84 - metà giugno, alcuni giorni dopo la morte di E.Berlinguer- il PCI, sebbene in una situazione particolare sotto diversi aspetti, primo fra tutti l'aver lasciato il leader come capolista, , sorpassò la DC:33,33% contro 33,02%.
Oh!! Finalmente un bell'articolo di Carlo sulla situazione politica italiana. Ampiamente condivisibile e accettabile. Io rimango sempre dell'idea che Berlusconi prima di andare esule a Santa Lucia farà il diavolo a quattro. Il PD è destinato a ridurre ulteriormente la sua percentuale elettorale e la sinistra da Vendola in poi pagherà la sua riluttanza ad unirsi in un solo partito come la linke tedesca.
A proposito due cose, lo sapete che la Germania sta penetrando economicamenrte al nord-italia. Lo sanno i piccoli commenda leghisti tutti presi a cacciare ROM ed extracomunitari. Per finire saprete la notizia di oggi 7 ottobre 2010 la perquisizione del Giornale di Feltri (leggasiBerlusconi) Io ritengo che sia sbagliato ritenere Feltri autonomo da Berlusconi egli è il suo braccio produttore di terra+acqua. Prima di mollare Berlusconi rovescerà non pochi tavoli e scatenerà le sua armate mediatiche e non sugli italiani.
Sperem ben per l'Italia e tutti noi. Per noi piccoli insegnanti con uno stipendio da fame che le cose stanno cambiando si vede dal fatto che la Gelmini dopo aver strombazzato di fare per marzo la carriera capestro detta Gelmini-Brunetta ora dice la faremo presto dopo il 2012. Sono segni dei tempi
Ciao Carlo e amici del Blog
Mi sa che trasformeremo il blog in una cooperativa di scrittori di testi musicali!
Mah, comunque la vediamo, è certamente grigia.
Non credo - Eli - che nessuna donna ci salverà: la buona Rosetta è persona onesta, pacata, ma spesso il "pacata" si trasforma in "patata". Non guardo la Tv, qundi non so nemmeno che faccia abbia la De Gregorio.
Non credi che la Rosy sia la brutta copia di Tina Anselmi?
Purtroppo, anche per le donne - lasciamo fuori le veline, quelle sono altre storie - il decadimento sia pari agli uomini.
Il mio non è maschilismo, bensì a-sessismo: le idee sono portate e sorrette da persone. E basta.
Sul fatto del seminare...mah, sapeste che mazzo ci si fa ad andare su e giù per il campo!
Poi, si vorrebbe vedere anche qualche pianticella sbocciare!
Altrimenti, meglio andare a funghi.
La fase di disintossicazione da CDC non è ancora terminata: credo che mi sentirò più libero di postare quel che mi pare, senza nessun (auto) condizionamento.
Con tempi e modi che solo io deciderò.
Grazie a tutti
Carlo
Era raccapricciante e un po' grottesco,ieri sera, vedere le interviste di EXIT ai pensionati pro-cavalier.
E già, gli son rimasti solo più loro, perchè gli altri,gli atipici, i precari, gli sfigati, quelli che il presidente dell'INPS non vuol fare incazzare, non penso proprio che possano essere trovati nelle piazze della libertà.
E speriamo che a Torino si rifaccia il bis di uova marce e lacrimogeni, stavolta però che centrino giusto.
Forse una Mole in faccia fà più male di un Duomo?
Ai posteri l'ardua sentenza.
astensione, astensione, astensione!
ciao
B.S.
Mettiamo lui, no mettiamo lei, una lei e meglio di una lui. Facciamo invece che ci mettano delle idee che propongano un futuro migliore e non una, per carità, inevitabile e selettiva (noi) mattanza. Non credo ce la faranno vedendo il vuoto che hanno creato. Altro che mettiamoledonnechesonolemeglio
Ah.. dimenticavo, tanto per comprenderne la follia, una parte importante del PD vede con assoluto favore un eventuale impegno politico di Montezemolo, ripeto per i filo-PD che fanno finta di nulla, MONTEZEMOLO. Mi fermo qui....
Viene a Torino il Capo? Non lo sapevo.
Io, Brezzarossa, le idee sono anni che cerco di metterle. In questo Paese, però, chi ha delle idee è solo un paria. meglio i pappagalli.
Ciaoa a tutti
Carlo
Purtroppo il Capo si farà sentire solo in collegamento telefonico...quindi solo chiacchiere e distintivo...peccato.
Probabilmente, si proporranno le prime elezioni al mondo con il televoto.
Si cureranno dell' organizzazione i caporal-massoni, coppia fissa, Costanzo-De Filippi.( presto li vedremo nella sit-comedy Casa Giustiniani )
Alieteranno il programma elettorale la Clerici, Pippo Baudo, Pippa Morgan, Pippi Calze Autoreggenti Brambilla, e ultimo, ma non ultimo, Gigi D'Alessio in rappresentanza dell'arte Canora Camorrista nel mondo.
Attesissimo il dopoelezioni, con Mr. Sorriso Bel Pietro, Feltrino, Porro e sedani con maionese.
Sarà poi consegnato il premio per il miglior amico degli alberi a Emilio Fede che, grazie alla sua lingua, ha affossato le corporation della carta igienica e salvato un milione di ettari di foresta tropicale.
semplici e innocue astrazioni
ciao
il vostro umile servitore...
L'ASTENSIONISTA
Grandioso Black: qui siamo alla satira d'autore.
Buonanotte da Carlo
Carlo
a volte ame viene il dubbio che in realtà a questa gente di governare il paese gliene freghi meno di zero, e che anzi, la possibilità di una vittoria elettorale sia contemplata come una sciagura da evitare....
Comincio un po a pensare che la maggior parte di questi inutili personaggi sia al servizio di quella grande cosca mafiosa che é il capitalismo neoliberista, che chiede solo di smantellare diritti per poter aumentare i profitti.
Perché sbattersi in prima persona e perdere la faccia quando per fare tutto cio c'é il silvio (con la s minuscola)...cattivo ben piu credibile e mediaticamente meglio dotato per fare passare tutto cio come necessario!
Insomma Carlo, quello che vorrei oggi e che tu mi rassicurassi un po, dimmi ti prego che per la gente che non rientra in questo squallido schema c'é ancora posto in politica!
Con stima e affetto!
Angela
Al contrario, Angela: questi sono proprio della stessa pasta. La controriforma Damiano delle pensioni è ancor peggio della Maroni!
Oggi, però, il loro elettorato li sta abbandonando: qualora giungano elezioni, prima di consegnare loro il voto, dovremo pretendere precisissimi impegni. Pochi punti ma sicuri e valutare bene se hanno intenzione di fare qualcosa.
Altrimenti...ciccia!
Ciao
Carlo
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