20 maggio 2010

Un tris di brutte figure




Mentre il buon Tremonti assicura che non metterà le mani nelle tasche degli italiani – e dove li troverà 25 miliardi di euro? – bensì basterà qualche piccola “limatura” sugli stipendi degli “alti papaveri” ed altre facezie del genere, fervono i lavori parlamentari.
Finalmente, dopo mesi di litigi al calor rosso, riescono a mettersi d’accordo su qualcosa. Oh bene, direte voi. Mah, non lo so, giudicate da soli:

1) Bossi presenta il “federalismo demaniale” come la prima pietra del (suo) impianto “federale”[1].
2) Silvio Berlusconi presenta domanda per accrescere la sua proprietà a Villa Certosa, in Sardegna, con la costruzione di nuovi fabbricati[2].
3) L’IDV (Di Pietro, il “Masaniello dei valori”) approva insieme al PdL (!) il cosiddetto “federalismo demaniale” ed il PD, vergognosamente, si astiene[3].

Per comprendere le radici di questa vicenda dobbiamo partire da un punto assai distante, nel tempo e nello spazio, ossia dalle vicende “romano-padane” di questi giorni.
E’ il Febbraio del 2009 quando Renato Soru, in Sardegna, sfida apertamente la lobby trasversale del cemento sardo, ponendo come pietra fondante del suo programma elettorale la preservazione del patrimonio ambientale, boschivo e naturalistico dell’isola, per sottrarlo agli appetiti dei cementieri, dei loro committenti e della variegata pletora dei lacché.
Soru sa che si tratta di una sfida disperata, perché all’interno del suo partito una “robusta” corrente – numeri, soldi, appoggi, informazione – proviene dalla vecchia DC del malaffare edilizio, che non mollerà mai la presa.
Berlusconi sa di poter vincere facilmente e presenta come avversario il classico “signor nessuno” – Ugo Cappellacci – un quasi sconosciuto della politica, il figlio del suo commercialista di un tempo. E vince.
E’ lo stesso Cappellacci, oggi, a “stornare” fondi (soprattutto europei) destinati all’area depressa del Sulcis, l’antica zona mineraria sarda, per destinarli alla Coppa Louis Vuitton, regata velica per VIP che si svolgerà il 6 Giugno 2010 nelle acque della Maddalena. Approfittando proprio delle strutture costruite dal “giro” Bertolaso-Anemone & Co: un cerchio perfetto.
Le elezioni sarde del Febbraio 2009 sono dunque una prova generale, per comprendere se, all’interno del PD, sia possibile scardinare la compattezza (sic!) dell’apparato e porre sotto scacco chiunque s’opponga al dilagante potere delle confraternite del cemento associate. Offrendo, ovviamente, qualcosa in cambio.
La prova generale riesce, si passa quindi alla rappresentazione in tutti i teatri. Ma procediamo con ordine.

L’affermazione di Umberto Bossi di perseguire il “federalismo” è storicamente sbagliata, senza fondamento e pericolosa.
Nella Storia Contemporanea, non troviamo nessun esempio di nazione che, partendo da un’impostazione centrale (sia essa monarchica o repubblicana), abbia compiuto una transizione verso una forma di maggiori poteri periferici senza sfaldarsi.
Qualcuno potrà ritenersi soddisfatto dello sfaldamento dello Stato Unitario Italiano, ma non è questo ciò che vogliamo dibattere: non ritenendo la lingua un semplice esercizio per velleitari sofisti, preferiamo essere precisi e chiamare le cose con il loro nome. Anche perché, mai dimentichiamo che la forma è sostanza.

I percorsi federalisti sono tragitti d’aggregazione – come dimostrano la Storia degli Stati Uniti d’America e lo Zollverein tedesco (pressappoco contemporaneo all’Unificazione Italiana) – e giammai si sono visti stati unitari in transito verso “qualcosa” che non sia una semplice ripartizione amministrativa (come la Francia o le comunità autonome spagnole).
Riflettiamo che non esiste un precedente, un’esperienza, una prassi già perseguita da altri che possa mostrare un percorso del genere: è solo un “sogno” di Umberto Bossi, che si distanzia anche dalle primigenie ipotesi del sen. Miglio, il quale immaginava semplicemente un “Contro-Risorgimento”, ossia pressappoco il ritorno alle precedenti entità statuali.

Il caso dell’URSS/Russia non c’entra nulla perché già il regno zarista (viste le ciclopiche dimensioni) era suddiviso in ripartizioni amministrative: difatti, quando un nobile cadeva in disgrazia a Pietroburgo, veniva inviato a governare qualche lontana provincia siberiana.
Lo sfacelo dell’URSS produsse soltanto la separazione di quelle che già erano entità statuali prima della Rivoluzione Bolscevica o della Seconda Guerra Mondiale, mentre l’avvento di Putin nel 2000 concluse la deriva centrifuga, soprattutto perché le condizioni di vita delle popolazione migliorarono e finì la tragicomica era di Eltsin.

Nemmeno il caso della Cecoslovacchia regge, perché le due entità che si crearono dalla separazione erano territori con profonde differenze linguistiche, religiose, ecc che risalivano a tempi antecedenti all’Impero Asburgico.
Sulla Jugoslavia sono stati scritti fiumi di parole: ricordiamo soltanto che la terribile guerra del “tutti contro tutti” non si scatenò per la religione Ortodossa, Cattolica o l’Islam e nemmeno per chissà quale revanche anticomunista ma, semplicemente, perché il Fondo Monetario Internazionale pretese la ripartizione del debito jugoslavo fra le repubbliche (che, ricordiamo, già erano parti di uno stato federale). Quella fu la “benzina” che mosse le colonne corazzate verso Vukovar e Sarajevo.

Il disegno di Bossi parte, quindi, da basi storiche inesatte, fuorviate e spacciate per il sancta sanctorum, mentre sono soltanto un’accozzaglia di frasi fatte e di stupidaggini urlate.
L’avvento della Lega Nord al potere non ha cambiato di una virgola le condizioni di vita delle popolazioni, anche di quelle settentrionali che vorrebbe difendere, le quali – nell’ultimo decennio, che ha visto la Lega Nord quasi sempre al potere, giustificata dal ridicolo slogan del “partito di lotta e di governo” – sono decisamente peggiorate, salvo che per gli evasori fiscali, i lacché politici e tutto il pattume sociale che li sostiene.
La stupida convinzione, che una sorta di ripartizione (da Bossi detta) “federale” possa in qualche modo diventare la salvezza per tutti gli italiani (o una parte, cambia poco), è una falsità mostruosa, sul piano politico e giuridico.
Eh sì, perché la Costituzione Italiana prevede (fra l’altro), all’art. 119:

La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minor capacità fiscale per abitante.

Ecco perché – a meno di una riforma costituzionale, per la quale Bossi sa benissimo che si romperebbe le ossa come nel 2006 – il cosiddetto “federalismo fiscale” non può diventare fonte di risparmi, bensì soltanto di moltiplicazione dei centri di spesa (come se, ancora, non bastasse l’apocalittico livello raggiunto!).
In definitiva, le cosiddette “regioni ricche” dovrebbero sempre concordare con lo stato centrale la ripartizione della ricchezza per il “fondo perequativo”, e questo avrebbe importantissimi risvolti sul piano elettorale, vista soprattutto la pochezza della Lega Nord.

Pochezza? Tutti affermano che la Lega Nord “avanza” ovunque. Ma dove?
Per non dover mediare con altre forze politiche (si veda, come esempio, la querelle con Fini e con Casini) una forza politica che si propone simili obiettivi od un’aperta secessione deve avere numeri “bulgari”.
Sarebbero affermazioni “bulgare” (per giungere ad una secessione!) il 10% su base nazionale, che si trasforma in un 20% circa nelle regioni settentrionali? Un vento di secessione che trascura così, en passant, che Venezia e Vicenza sono addirittura governate dal centro-sinistra?
Ma quale secessione!
L’intento dei caporioni della Lega Nord è soltanto quello di ricopiare fedelmente il modello romano: mettere le mani sulle banche, giungere ad una “pace armata” con il Vaticano e non disturbare troppo i manovratori europei. Difatti, Bossi è diventato un gran difensore dell’euro, “l’ultima moneta di scambio che abbiamo a disposizione”[4]. Un tempo proponeva di tornare alla Lira: Bossi scova un uovo fresco di giornata tutti i giorni, altrimenti si potrebbe osservare il nulla che c’è dietro al “partito di lotta e di governo”.

La seconda carta di questo maleodorante tris è un uomo squalificato, circondato da personaggi in odor di mafia – alcuni sotto processo proprio per simili imputazioni, più gli “stallieri” che vivevano sotto il suo stesso tetto – il quale ben sappiamo perché è stato chiamato a mediare fra lo pseudo-federalismo di Bossi, lo pseudo-statalismo di Fini e lo pseudo-cattolicesimo di Casini.
Giunse al potere come uomo di Craxi (chi erano i testimoni alle nozze fra Berlusconi e Veronica Lario?), per garantire che la tangentopoli – scatenata soprattutto per dare il via al colossale piano di dismissione dei beni pubblici, il “sacco” del Brittania & le “privatizzazioni” susseguenti, che “dimisero” beni per circa 160 miliardi di euro (dell’epoca!)[5] – continuasse sotto altre spoglie.

Oggi, c’è rimasto oramai ben poco da razziare a quell’80% circa d’italiani che non vive del grande malaffare, del connubio fra politica e tangenti, escort e festini a base di coca. E non lo dico io: lo afferma la Corte dei Conti[6].
Perciò, questa buffonata del cosiddetto “federalismo” demaniale, non è altro che una nuova puntata del sempiterno reality tangentopoli-privatizzazioni, poiché quei beni non passeranno dallo Stato ai Comuni, ma dagli amministratori governativi agli amministratori locali, che fanno parte della medesima greppia.
Inoltre, dobbiamo considerare che, anche vi fosse un amministratore onesto e capace, nessun comune che si vedesse “precipitare” addosso un castello o un monastero potrebbe mai – con gli attuali chiari di luna ed i continui “tagli” alla spesa – pensare di mantenerlo o ristrutturarlo. Dovrebbe giocoforza venderlo e, pronti a “riceverlo” come un dono natalizio, ci sarebbero i soliti noti che da anni spadroneggiano.

E, questo, fa cadere nella trappola chi crede nelle famose teorie del “male minore”: in fondo, se questi non ce la fanno, almeno i privati…
Costoro, dimenticano che il gran gioco finanziario che c’è alle spalle serve proprio a creare le condizioni affinché le ricchezze passino dalla mano pubblica a quelle dei privati: perché non iniziano a fare a meno, ogni anno, di 18 miliardi di “auto blu”? Con le quali osano addirittura partecipare alla Targa Florio? Brunetta, pronto? Avevi detto che stavi interssandotene: a che punto è “l’interessamento”?
Ah, grazie, ha risposto Tremonti[7]: “perde di significato” un intervento di razionalizzazione sulle auto blu, mentre “resistono” la riduzione delle finestre per le pensioni (in pratica, un anno di lavoro in più a ufo), più controlli per i falsi invalidi (in realtà, per i veri invalidi, giacché quelli falsi fanno parte della gran roulette del voto di scambio fin dai tempi della DC) e la “moratoria” dei contratti pubblici (niente contratti, ossia “taglio” dei salari del 2%, a dir poco, causato dall’inflazione).
Per onestà e dovere di cronaca, dobbiamo comunicare che sono anche “allo studio” provvedimenti per “tagliare” gli stipendi dei parlamentari. “Allo studio”: attendiamo fiduciosi, già sapendo che – qualora si materializzasse tale sciagura – avreste già nel cassetto il minuscolo emendamento per “calmierarla”.

Dobbiamo riconoscere che è tanto odiosa la rozzezza di Bossi quanto delicato il linguaggio di Tremonti – “perdono di significato”, “resistono”, una semplice “moratoria”, “allo studio” – mio Dio, Giulio, che charme…dove hai scovato cotanto ammiratore delle buone lettere per la tua sala stampa, hai forse rivisto “Il portaborse” di Nanni Moretti? Quanti Licei della capitale hai dovuto setacciare?

I 25 miliardi, oltre che dai tagli “camuffati” di cui sopra, arriveranno anche dagli Enti Locali, 2 miliardi in meno l’anno, i quali avranno di fronte la solita scelta: togliere servizi oppure aumentare la pressione fiscale periferica.
Questo spiega il silenzioso assenso del PD e quello vergognoso dell’IDV, che in coppia costituiscono la terza carta del tris: la cosa non mi stupisce affatto, giacché da tempo mettevo in guardia contro i falsi Masaniello come Antonio di Pietro e le beghine da sacrestia cattocomunista del PD. Resta da spiegare il voto contrario di Casini e di Rutelli: probabilmente, gli accordi dovranno essere “perfezionati” anche con il Vaticano. Perché il PD e l’IDV hanno accettato di “togliere le castagne dal fuoco” alla Lega Nord?

In fin dei conti, Di Pietro e Bersani controllano circa un terzo del Paese e riceveranno in dono un terzo del demanio: mica si possono lamentare.
Tutti insieme, appassionatamente, potranno dedicarsi al “nobile” sport d’incamerare risorse comuni con una semplice legge, “dismetterle” agguantando un sacco di soldi e partecipare al successivo e gustosissimo gioco del “cambia anche tu il piano regolatore”, ed acchiappare le relative prebende per ogni concessione edilizia. Che qualcuno, oramai solo qualche vecchietto demodè, s’ostina a chiamare tangenti.
In sintesi, terminato il grande “sacco” delle attività economiche pubbliche, inizia quello del territorio pubblico, preceduto – non a caso – dalla privatizzazione di un altro bene essenziale: l’acqua.

Noi, invece, per il futuro iniziamo a meditare di fare a meno di quei pochi fazzoletti di spiagge libere che ancora restano, mentre potremo sempre dilettarci a fare qualche frugale pic-nic ai bordi di un parco od area verde che prima potevamo utilizzare. Potremo insegnare ai nostri figli a leggere, utilizzando il grazioso cartello: “Proprietà privata: vietato l’accesso”.

Dulcis in fundo, queste cose le potremo raccontare ancora per poco, ossia fin quando non vareranno la nuova legge sulle intercettazioni, che contiene il requiem definitivo per l’informazione dei blog, con condanne di decine di migliaia di euro anche per chi “fomenta odio fra le classi sociali”.
Una bella ricopiatura – effettuata dal sen. D’Alia dell’UDC, che oggi “prende le distanze” dal suo parto: ah, ah, ah…riescono anche a suscitare l’ilarità! – di quello che fu il famoso “decreto Levi” di prodiana memoria: come si potrà notare, la maggioranza di governo dispone di così tanti schiavi nella cosiddetta opposizione da non doversi sporcare nemmeno le mani. Basterà un voto “bipartisan”: oggi m’oppongo io (vedi Casini) e domani tu (PD ed IDV), ma il risultato – per tutti – lo portiamo a casa ugualmente.

Siccome non sono così fesso da giocarmi la casa per scrivere senza la copertura di un giornale o di un direttore (anche se non si sa fino a che punto serva, vedi la vicenda di Paolo Barnard), qualora la legge approvata definitivamente contenesse le anticipate, salatissime “multe”[8] – a “colpi” di 12.500 euro per mancata rettifica in 24 ore! – smetterò semplicemente di scrivere, dedicandomi al giardinaggio ed alla nautica.
Può sembrare vigliaccheria, ma è la semplicissima conclusione alla quale può giungere chi scrive liberamente perché non ha apparati che lo proteggano alle spalle: sappiamo benissimo che quelle regole non sono state scritte per i grandi giornali – quelli, hanno mezzi per difendersi – ma quasi soltanto per l’universo dei blog, l’informazione in “presa diretta” che tanto spaventa la casta politica.

Vorrei mettere in primo piano che nessuno sarà immune dalla falce che stanno preparando – s’aspettano tempi duri e serrano le fila, non potranno permettersi voci “dissonanti”, i 25 miliardi Tremonti li dovrà trovare fuori delle favole che racconta, il flusso di tangenti alla casta non può arrestarsi, pena il suo decadimento – perciò le scelte che avremo di fronte saranno soltanto due: morire uno per volta o tutti insieme.
Sarei per la seconda opzione, lasciando tutti i nostri siti e blog vuoti con una breve scritta in più lingue la quale, sostanzialmente, ricalcasse il concetto “Oggi è morto il Web culturale e d’informazione italiano, grazie ad una legge ufficiale dello Stato italiano: arrivederci a tempi migliori”. Almeno, lasciando una polpetta avvelenata di fronte al mondo: non intravedo altre scelte, a meno di poter emigrare ed uscire dalla giurisdizione italiana.

A volte, mi chiedo come sia stato possibile scendere così in basso, in un tal stato di mercimonio fra pattumiere politiche: quando gli italiani smetteranno di difendere le “radici” italiane dell’Argentina, ed impareranno ad essere un poco argentini?

Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.



[1] Vedi: http://unita.it/news/italia/98850/bossi_federalismo_sono_molto_preoccupato
[2] Vedi: http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/villa-certosa-berlusconi-presenta-alla-regione-una-richiesta-di-ampliamento/2015522%20?ref=HREC1-7
[3] Vedi: http://www.repubblica.it/politica/2010/05/19/news/di_pietro-calderoli_assieme_sul_federalismo_l_idv_voter_s_a_quello_demaniale-4182099/?ref=HREC1-2
[4] Vedi: http://www.asca.it/news-EURO__BOSSI__NON_POSSIAMO_PERDERLO__E__ULTIMA_MONETA_SCAMBIO-916909-ORA-.html
[5] Vedi: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6821
[6] vedi: http://www.agi.it/economia/notizie/201005191445-eco-rt10180-manovra_corte_conti_su_spesa_gia_raschiato_fondo_barile
[7] Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2010/05/19/news/anticipazioni_manovra-4198988/?ref=HREC1-4
[8] Vedi: http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/12/news/censura_internet-4024364/

39 commenti:

Unknown ha detto...

Grande Carlo,

in questo post sei riuscito a fare un quadro molto preciso, e ti ringrazio perchè dai modo a chi legge di capire in un solo colpo quello che è frutto di osservazioni ed esperienza che difficilmente si riescono a mettere insieme con così tanta chiarezza.

Concludendo, io ormai non credo e sforzandomi non riesco a credere in nulla: troppo alto è il livello di egoismo che avvolge sette, partiti, e compagnia bella, talmente alto, che anche chi vorrebbe impegnarsi per fare del "bene" non ci riesce, perchè viene preso a calci in c**o.
Ah dimenticavo: tra non molto dovremmo creare blog su server fuori dall' italia e cominciare a scrivere sotto nick anonimi per stare tranquilli.

M.

Carlo Bertani ha detto...

Grazie Mauro del tuo commento: m'interessa molto il discorso dei blog su servar esteri, ma per questo bisognerà aspettare il testo definitivo della legge.
Credo che il problema, secondo come la metteranno giù, non riguarderà solo la extraterritorialità dei provider, ma anche la persona fisica. la vedo dura. Comunque, tienmi aggiornato se ci fosse qualche novità o se qualcuno avesse qualche idea in merito, scrivimi pure, l'indirizzo di posta è info@carlobertani.it.
Ciao e grazie
Carlo Bertani

doc ha detto...

Ovvio che e' la rete dei blog il prossimo bersaglio (e questo non solo a livello locale).
A questo va aggiunta però anche quella fetta del web che va costruendo l'alternativa ai grandi networt, cioe' alla tv.
Ma la cosa che deve interessare di più oggi e' la tendenza in atto contro i blogs per una semplice ragione: anche in quelli pro-Alzo di Tacco inizia a farsi largo un pò di critica..

Per le contromisure sara' sufficiente:

1- server statunitensi
2-intestati a nulla perdenti

con l'aggiunta di una sofisticata formalizzazione del linguaggio...

Insomma come il "casoricotta" sopra i cicatelli fatti a due dita al sugo di lepre...

Su con la vita!
Doc

Carlo Bertani ha detto...

Ripeto, doc, quanto ho già espresso a Mauro: bisognerà leggere attentamente il testo della legge. Capirai che anche la sola citazione in giudizio, che termini con la completa assoluzione o il preventivo stralcio in fase istruttoria, per il povero blogger è già un bel grattacapo!
Ciao
Carlo

Orazio ha detto...

Carlo presto in Italia sarà reato anche respirare, la casta berlusconian-politico-imprenditoriale sa bene una cosa, che se la conoscenza delle responsabilità della tragica situazione economico sociale dovesse accrescersi, e con internet cresce sempre di più, i suoi giorni sono contati. Quindi la censura sarà spietata, temo che a presto non potremo nei blog criticare il governo. Creeranno una polizia dei buoni sentimenti. Il suo compito sarà spingere il popolo ad amare la mano che lo percuote, con gravi pene a chi osa indicare al popolo i responsabili del suo affamamento.

Ciao
Carlo

Carlo Bertani ha detto...

Dal punto di vista mediatico, Orazio, già lo stanno facendo! Qui si passa al livello giuridico.
Ciao
Carlo

servo inutile ha detto...

Una volta ho immaginato che digitando nella finestra di ricerca di google un codice segreto, si potesse giungere in uno spazio sul web nascosto a chi non conosce quel codice.
Probabilmente esistono già spazi del genere e i primi a usarli è l' intelligence - un po' come le frequenze radio che passano su canali criptati -

ciao
B.S.

servo inutile ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Carlo Bertani ha detto...

Certo che esistono, Black, ma loro hanno una potenza di fuoco ben diversa dalla nostra. Forse, l'unica soluzione è il provider straniero il quale, comunque, non sottrarrebbe l'autore dalla responsabilità giuridica della persona fisica.
Bisognerà stare molto attenti anche alle virgole di quella legge.
Ciao
Carlo

servo inutile ha detto...

Quanto viene detto a commento del libro di cui si parla in questo post è comunque molto interessante, leggetelo attentamente e non date nulla per scontato.

http://alessandrobottoni.wordpress.
com/2010/03/21/%E2%80%9Chacker-republic%E2%80%9D-e-le-
%E2%80%9Cbasi-segrete-in-cyberworld%E2%80%9D/

Carlo Bertani ha detto...

Il Web, a mio parere, è oggi nella stessa condizione delle Antille del '600. C'è di tutto, dal pirata al vascello di Sua Maestà.
La domanda da porsi, a mio avviso, è: quale nuovo pianeta ci porterà il Web?
Come ben sappiamo, il Nuovo Mondo condusse il Vecchio alla transizione nell'Età Moderna. Con fiumi di sangue, ovviamente.
Prendendola alla Asimov, potremmo giungere a due soluzioni equidistanti e contraddittorie: una sorta di società dove la violenza è debellata ed una dove la sola violenza è la legge. Ma Asimov amava i paradossi.
Credo che riceveremo più risposte dal mondo reale che da quello virtuale: materie prime, energia, alimenti, acqua demografia saranno ancora gli elementi fondanti per le transizioni.
E il Web?
Sarà il corrispettivo della stampa, dall'amanuense a Gutemberg.
Oltre, non riesco a scorgere nulla.
Ciao
Carlo

Unknown ha detto...

Ciao Carlo,
mi fà piacere che nell'articolo precedente tu nomini Pontremoli,perché proprio stasera ci sarà una riunione inerente l'argomento classi di 27 per la primaria(ho un figlio che comincerà a settembre).
Secondo te ci sono margini per convincere i dirigenti scolastici a rivedere i programmi a fronte di 50 genitori incazzati o è tutto inutile?
Il comune che ruolo ha nella faccenda?
Grazie e saluti da....Pontremoli(se passi di qui vieni a trovarmi,mi farebbe proprio piacere conoscerti di persona)

doc ha detto...

Il nuovo mondo noi, over 60, nn lo vedremo mai e forse neanche le due generazioni successive. Ma..
Ma possiamo dare una mano, previa scelta direzionale.

Una tecnica fondamentale, che mi è stata utile nelle situazioni più disparate, è quella (paradossalmente) del male minore possibile.

Esame dei fatti accaduti, le cause e le finalite.
Riflessioni sulle diverse possibili soluzioni con ponderazione dei danni in relazione alle scelte...
(fino a qualche anno fà uitilizzavo il bosco per avere la miglior situazione non-condizionante..)

In questo caso, l'ho già detto, condizione necessaria è la doppia proprietà (in senso matematico) che un futuro blogger dovrà avere:
server di appoggio in un paese diverso (o almeno averlo in un paese a legislazione favorevole) e avere NADA da perdere .

Gli effetti collaterali, tipo ingiunzioni etc..., possono essere almeno resi inefficaci dalla loro stessa legislazione (utilizzo di prestanomi, domicili leggermente errati, cambi frequenti dell'intestatario : sono tecniche che cinesi, coreani, japponesi, indiani etc...utilizzano tranquillamente da anni per fregare il 3morti fiscale).

Infine si vanno perfezionando tecniche difensive di oscuramento delle proprie attività internaute come ad esempio in:
http://www.torproject.org/index.html.it

Certo, servirà avere almeno il testo definitivo..prima della solita fiducia per iniziare a difendere praticamente l'art.21 e 15 della Costituzione..

Buona giornata
Doc

Giacomo Gabellini ha detto...

Antonio Di Pietro fa parte di quel pool milanese che funse da mano armata della grande finanza intrnazionale, che spingeva per un "rinnovamento" della politica italiana; in poche parole, si trattò di un golpe giudiziario (risoltosi, tra l'alro, in una bolla di sapone) che sancì la condanna morale di alcuni ladri di polli, lo smantellamento dell'intero patrimonio statale e la nascita di una "nuova" classe politica lanciatasi anima e corpo verso una deriva "trasversalmente" filoatlantica. Che a suo tempo Di Pietro e il pool di "Mani pulite" ricoprissero inconsapevolmente questo incarico, è cosa di cui non dubito affatto. Ma al giorno d'oggi se n'è reso conto, questo scamiciato urlatore? Perchè a me pare proprio che l'Italia offra una panoramica politica francamente allucinante. Da un lato c'è un carrozzone composto da vassalli, valvassini e valvassori vicinissimi ad ambienti mafiosi alle dipendenze di un unico Cavaliere, monarca incontrastato ( salvo da un patetico gruppetto di galletti scontenti), fiancheggiato da una partito che da vent'anni parla prima di secessione, poi di "federalismo" senza imbroccare uno straccio di riferimento storico per accreditarlo (come hai fatto notare tu in maniera eccellente, caro Carlo). Sull'altra sponda c'è invece una commistione di due partiti, uno più filoatlantico dell'altro, il cui unico progetto politico è l'antiberlusconismo e l'unica prospettiva ch incarna è quella dell'adeguamento al neoliberismo più sfrenato, in ottemperanza ai "consigli" di quella organizzazione a delinquere che risponde al nome di "Fondo Monetario Internazionale". Questo provvedimento rivolto palesemente, anche se in maniera implicita (nemmeno tanto), contro la galassia dei blog, fa comodo tanto all'una quanto all'altra parrocchia. Non so proprio come finiremo Carlo. Complimenti per l'articolo comunque. Cari saluti e un abbraccio.

Unknown ha detto...

leggendo questo articolo mi è venuto un groppo in gola e voglia di piangere.
Io ormai i figli li ho fatti,ma faccio parte di quelli che incoscientemente avevano delle speranze.Forse il popolo italiano riguardo a questo è più lungimirante degli altri europei:
quale futuro aspetta i nostri figli,che mondo "che puzza di sangue infetto";
meglio non farne,se potessi tornare indietro nonostante il bene che gli voglio,forse non li metterei in questa situazione.....
Tristezza.

Unknown ha detto...

questo scenario è ancora più duro di quello "continuista" prospettato da Ricolfi ne "il sacco del Nord". Possibile che il federalismo diventi una ulteriore arma in mano alla casta politica? Eppure dovrebbe nascere proprio per contrastare il malaffare che ha guidato il paese fino ad oggi!

halo1367 ha detto...

Carlo, come sempre, va oltre alla cortina fumogena sparsa per non farci capire nulla e per creare consenso popolare su delle pure menzogne concettuali.
Ecco un'intuizione pratica (ossimoro solo apparente) del fatto che "nulla è come appare".
Smascherare gli "Occultatori" di pensieri, strategie e fatti, non è un mero esercizio "coplottista", tutt'altro!
Come qui ben dimostra Carlo i pensieri di questi Occultatori di professione producono strategie e fatti che hanno come prima conseguenza lo sconvolgimento della nostra vita e del nostro modo di essere.
Aspettiamo pure il testo definitivo della legge, ma temo assai che occorrerà solamente affrontarla da "furbi", come se in stato di colpa fossimo noi.

Federalismo demaniale.
Quando ieri ho assistito su Sky alla conferenza di Di Pietro e Calderoli, sulle prime ho pensato che fosse un utilizzo improprio di un filmato di Corrado Guzzanti...

Eduardo De Filippo non sarebbe riuscito a pensare a nulla di più (apparentemente) surreale e comico (ma soprattutto tragico).

Il ruolo del (finto) tonto al solito interpretato da un "maestoso" Partito Democratico.

FabrizioD

Carlo Bertani ha detto...

Molta carne al fuoco.
x Mattia: organizzarsi per contrastare la controriforma Gelmini non è mai sbagliato. I risultati? Beh...sono meno forti di quel che si crede.
I Dirigenti Scolastici sono in una brutta situazione, con la popolazione che li pressa ed il Ministero che ricorda loro il loro status di "dirigenti", ossia la possibilità di troncare il contratto. In mezzo, i Sovrintendenti e gli USP, gli ex Provveditorati.
Va detto che sono ancora valide anche altre normative - quella sul numero dei ragazzi per aula ad esempio - che possono servire ad "aggiustare" le situazioni più critiche.
Di certo, una opposizione ferma ha più possibilità di riuscita della semplice rinuncia.
x doc: concordo con te che qualsiasi "Nuovo Mondo" si vedrà fra un paio di generazioni. A volte, la nostra situazione mi ricorda quella dei primi enciclopedisti oppure dei primi romantici: la Storia s'espresse decenni dopo.
Alla fine, vuoi vedere che mi toccherà scrivere dalla Gretel fuori dalle acque territoriali con un server dell'isola Pitchairn? Chiamerò la scialuppa Bounty -))
x Giacomo: hai fatto bene a richiamare la figura di Di Pietro e della tangentopoli milanese, perché quella toga lasciata così, improvvisamente, gettata sul banco a metà processo dopo una telefonata del Quirinale, sarebbe la chiave di volta di tutto l'ambaradan, se Di Pietro si decidesse una volta per tutte a chiarire. Ma è soltanto un Masaniello, anche lui infarcito di storie di parenti, e solo la sua patina è "qualificata". Se gratti la vernice, solo ruggine.
x Mario: eh, dillo a me che di figli ne ho quattro e l'ultimo deve ancora dare la maturità...
Comunque, questi ragazzi dimostrano un senso d'adattamento invidiabile - a volte si trasforma in lecchinaggio - ma tante volte riescono a scoprire forme di "resistenza" (esempio, la coabitazione) che fanno loro onore.
Certo, i nostri ideali erano altra cosa: per questo rivedi quanto ho risposto a doc.
x mondomik: non c'è da stupirsi se ogni riforma politica sia al servizio della casta, poiché la casta è solo l'espressione politico/amministrativa del liberismo finanziario internazionale. I veri padroni sono più in alto.
Tutte le cose che raccontano sono grandi falsità, solamente espresse per raggiungere l'obiettivo d'arricchire pochi a danno di molti. Nibor Dooh, ovvero Robin Hood al contrario. Che siano poi "riforme" della scuola o del demanio, poco cambia.
Ciao e grazie a tutti
Carlo Bertani

Orazio ha detto...

Carlo i dirigenti scolastici in questo frangente hanno ottenuto un aumento di 244 euro, che non è male. Io li vedo sempre più tronfi e dispotici le armi che gli ha dato Brunetta ancora nessuno li usa, ma in futuro...

Ciao

Carlo Bertani ha detto...

Dipende tutto da noi, Orazio: hanno perso la qualifica di dipendenti pubblici, ora sono dirigenti e quindi passibili di troncamento del contratto.
Certo, se tutti stanno buoni campano tranquilli, ma se qualcuno iniziasse a metterli in difficoltà, metterebbe a nudo la loro contraddizione intrinseca di dirigenti con scarsi poteri. E, soprattutto, fa opinione la critica dei genitori, se c'è.
Ciao
Carlo

servo inutile ha detto...

Adesso vi dico una cazzata megagalattica.
L' unico modo di uscire dalla stortura economica è bruciare in piazza il denaro, come fosse un remake finanziario di fahrenheit 451.
Poi, non soddisfatto, ma potrebbe essere benissimo un problema di tasso alcolico nel mio sangue dovuto a quattro ottime birre bevute un'ora fà, pensate al Savonarola che bruciava i libri proibiti, all' incendio della bibliotecca di Alessandria, al rogo Luterano delle bibbie in latino, ai roghi sovietici, a quelli della rivoluzione culturale cinese, di Pol Pot , che cazzo ne so, cercate anche voi di prendere delle iniziative sensate in direzione... boh.
Guardatevi il film "Diario del saccheggio" di Fernando E. Solanas, oppure, considerata la favola dell' acqua avvelenata nel pozzo e dei tre saggi/stupidi, che alla fine se la bevono per diventare pazzi come tutti quelli che l'hanno ingurgitata.
Ancora, guardatevi questo capolavoro di sociologia

http://www.megavideo.com/?v=VXXA246B

Oppure, andiamo tutti a farci fottere dal potere.
Sono scurrile, sto dicendo parole dure: sapete, non me ne frega niente di turbare le coscienze di noi tutti.
Adesso è il momento di decidere se sopravvivere, lottare o suicidarsi e non penso assolutamente a una mia personale esagerazione.
CI STANNO FOTTENDO!!!
Non abbiamo molte alternative nel breve periodo, solo esclusivamente la RESISTENZA MENTALE e poi vedrete, anche quella FISICA.
Dopo tutte le nostre belle parole potremo essere o CORAGGIOSI o CODARDI.

un saluto forte e chiaro da un vostro amico pronto a resistere.
B.S.

doc ha detto...

Caro Black, incosciamente(forse) ti sei dotato dell'arma principale per ...resistere:l'indifferenza alla promozione economica socialmente utile, ovvero la filosofia ccorrente.

Credimi, e' un gran bel vantaggio: permette di andare oltre.
Doc

halo1367 ha detto...

Perché andare altrove quando quel comunista di Bruno Tabacci promette di farci divertire?

http://www.alleanzaperlitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=729:manovra-tabacci-pensionati&catid=16:articoli

E proprio quando anche i dipendenti del nano sembrano sentire puzza di marcio?

http://www.ilgiornale.it/interni/intercettazioni_sottosegretario_usa_strumento_essenziale_indagini/politica-usa-giustizia-intercettazioni-magistrati-indagini/21-05-2010/articolo-id=447158-page=0-comments=1

A questo siamo ridotti: prendere lezioni dagli americani.
FD

Carlo Bertani ha detto...

Si fossi foco...eh, Black? Comunque, la risposta di doc mi sembra appropriata.
Scontiamo il nostro essere fuori da questo assurdo modo di essere.
A volte, ascolto i discorsi della gente dal balcone: per il 90%, nominano persone, trasmissioni e fatti che non so nemmeno lontanamente cosa siano.
Forse, esser così è più facile, ma - mio Dio! - che noia mortale!
I collegamenti che citi, Fabrizio, a mio avviso dimostrano che questa gente è giunta alla frutta.
Ossia, politicamente non hanno più nulla da proporre: il disastro dell'ultimo decennio.
Certo, capire come ne usciremo...
Ciao a tutti
Carlo

servo inutile ha detto...

Chiamatemi Ismaele...eh,Carlo?

ciao
B.S.

Roberto ha detto...

Giannutri un'isola 'proprietà privata' che -piena di ville e cemento- è diventata un bellissimo contenitore di scatole vuote...perchè i 'proprietari' le abitano pochissimo...però almeno qualche raro accesso alla battigia demaniale c'è...hanno salvato le apparenze con la solita ipocrisia dei 'possidenti'...

Sull'ultimo scoglio sotto la madonna di S.Maria di Leuca, a strapiombo sul mare, è costruita una villa, incastrata nella roccia, con relativa piscina...
Anche questa è abitata raramente...

La famosa villa voluta e costruita da Mimmo Modugno a Lampedusa sulla spiaggia delle tartarughe (lo so che ha un altro nome ma io gli do il nome che -secondo me- le hanno dato le tartarughe)...

Le varie 'ville' dell'odioso nano frequentatore di baldracche e malavitosi che sono in gran parte sotto-abitate...

Eppoi, per metterci dentro tutti, le varie seconde e terze case a Baia Domizia, in Versilia, in Liguria, a Rimini a Cesenatico a Milano Marittima, a Cortina, Campiglio, Fassa, oppure sui laghi ecc...

Moltissime di queste case sono costruite su proprietà ex demaniali oppure ancora demaniali oppure su proprietà 'private' strappate alle varie proprietà pubbliche di varia natura ed origine ecc ecc ecc

L'ex Azienda di Stato per le Forsete Demaniali non c'è più da 2 o 3 decenni, molti dei boschi, penso all'area vastissima delle Foresete Casentinesi (che vi giuro e formata da una vastissima area di enorme valore naturalistico e sopratutto è un gigantesco polmone naturale) tutt quell'area è 'passata' dalla dismessa ASFD alle Regioni E.R. e Toscana circa 20 anni fa...per adesso queste due regioni tengono...ma il loro patrimonio, ai confini del Parco, è pian piano eroso da vari 'proprietari' che riescono -magari in anni- ad acquisire aree per costruire o ri-costruire con la 'scusa' dell'Agriturismo ecc ecc

Il monastero abbandonato alle pendici del M.Fumaiolo (di proprietà in parte demaniale in parte privata per l'onor del vero) da cui, nel 1005, presero vita i Camaldolesi, ora di un avvocato che per la verità ha operato un eccellente recupero e restauro, però adesso se lo tiene lui, abitandolo pochi giorni all'anno...

Caro Carlo, cari Amici, stiamo già messi male...quello che hanno fatto -con l'ausilio di Dipietro- è solo un ultimo atto del dramma...

Posso solo dire che non è stato questo governo della 'seconda repubblica' ovvero dei ladri e puttanieri, ad iniziare...
Non per scusarli, anzi è ovvio che non addiano fatto nulla per arginare anzi l'opposto, volevo solo dire che è un vezzo tutto italico e sopratutto (citazione storico culturale) un vezzo delle società decadenti quale è, da ormai 30 anni, la nostra...

salutations

RA

Roberto ha detto...

Ah! dimenticavo...

domani vado, con i due miei figli 'piccoli' (5 e 10 anni), perchè la 'grande' ha la verifica di latino e deve studiare (se non prendeva 5 nella passata adesso, visto che nelle altre materie ha tutti 7, poteva rilassarsi...)

qui:

http://www.parks.it/parco.nazionale.for.casentinesi/edu.html

"mulino delle cortine"

tutta la zona a valle della Diga di Ridracoli, e sopratutto la zona di Petrapazza, Poggio alla Lastra è molto bella perché, assieme alla natura incontaminata, ci sono meravigliose tracce (come il mulino) dell'intervento umano...
la zona a monte della Diga è invece più selvaggia (Penso alla Riserva Naturale Integrata di Sasso Frattino link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_Sasso_Fratino) ed è contornata in alto dal crinale che fa da confine con la Toscana
Pochi metri sotto a tale crinale, dalla parte toscana, c'è -da mille anni- il Sacro Eremo di Camaldoli che fu fondato da San Romualdo dopo aver abbandonato quello sul Fumaiolo (circa 10 km in linea d'aria, 30/40 per strada).

Da casa mia sono 30/40 minuti di auto su bellissimi tornanti e stradine sterrate...

per voi un consiglio per un futro viaggio...

Programma di domani:
Al mattino escursione nei boschi e lungo il Bidente, pranzo al mulino ed al pomeriggio musica celtica sui prati circostanti.

Una intera giornata nelle foreste Demaniali alla faccia di Dipietro e Berluschini....

salutations

RA

Carlo Bertani ha detto...

Vado di fretta: non perdetevi l'ultima "perla di democrazia" di Mariastella:

http://www.repubblica.it/scuola/2010/05/22/news/niente_critiche_a_scuola-4256358/

Fantastica quella dei "luoghi deputati al cnfronto".

Carlo

PS. Scusate, ma alcune incombenze d'ordine culturale mi chiamano, per non venir meno al mio ruolo d'intellettuale. Secondo voi, mezzo sacco da 30 chili di cemento nella betoniera, per due carriole bastano?

servo inutile ha detto...

Dipende che ci devi fare con quel cemento?
Fondazione, plinto, muro di sostegno, basamento, cordolo, tirarci su un muro di mattoni, rinzaffare una parete...

ciao
B.S.

halo1367 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
halo1367 ha detto...

"Si tratta di uno dei più brevi provvedimenti che la storia della legislazione repubblicana ricordi. Il ddl, infatti, è composto di un solo articolo, con appena 16 parole: "Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre".

"...perché "provoca la anticipata chiusura della stagione estiva anche rispetto al ciclo meteorologico".

Da "la Repubblica" del 23.5.2010.

Il prossimo ddl temo possa prevedere l'abolizione dell'autunno perchè sporca le strade cittadine e i viottoli delle campagne con la caduta delle foglie degli alberi...

Che qualcuno mi svegli!
Questo incubo deve finire...
FD

Orazio ha detto...

La Gelmini si è detta favorevole. Cominceremo le lezioni ad ottobre, un modo per guadagnarsi il voto dei diciottenni. Ma questo governo ha veramente ha poco rispetto dell'autonomia scolastica che organizza da un decennio l'inizio dell'anno scolastico secondoi le esigenze del territorio dove opera. Berlusca sa sempre come ipnotizzare i suoi servi.

Ciao Carlo

Carlo Bertani ha detto...

Accidenti Black: mi sa che anche tu pratichi attività degne del miglior intellettualismo! Si trattava di un modesto battuto su terra (per metterci i sacchi del pellets).
Questa legge mi sembra più una boutade che altro, l'ennesimo sasso nell'acqua.
Anni fa, per caso, affrontammo l'argomento con un preside ma a pranzo, se ben ricordo, quindi senza l'ufficialità.
La questione della meteorologia, siamo onesti, è una panzana: se dovessimo correre dietro a queste cose, a Bolzano starebbero due mesi in più a scuola rispetto a Catania.
Più serio il discorso che si fece in quel pranzo.
Si partì dai corsi di recupero estivi: i ragazzi, a Giugno, sono spompati. Noi cosa facciamo? Appena terminate le scuole, diamo loro la bella mazzata dei corsi.
Ipotesi alternativa: ripartire il primo ottobre per i promossi e, dal 5 settembre (prima si fanno i collegi e le riunioni), venti giorni di recupero full immersion, poi esame e via.
Nelle vacanze, per i rimandati, solo un blando assegnato di lavori a casa da consegnare il 5 settembre.
Questo sarebbe un buon deterrente per spronare quelli che c'arrivano ma se la prendono comoda: un mese in più di vacanza.
Sono convinto che ridurremmo della metà i rimandati.
Fermo restando che, quelli che hanno reali difficoltà, arriverebbero a settembre riposati, e le ore di recupero varrebbero il doppio.
Quella del deputato è solo una sparata giornalistica ed elettoralistica, non un discorso serio.
Ciao a tutti
Carlo

Roberto ha detto...

Ma la gelmini c'è stata o non con l'odioso nano imbelle?

Cosa c'entra con la scuola?

Io ho il dubbio che qualcosa c'entri...

Se qualcuno è disposto a tutto
pur di far carriera...

Cmq su Repubblica c'è scritto:
"Scuola, apertura dopo il 30 settembre? Gelmini "molto aperta"...."

(Quelli di repubblica fannno dei titoli a doppio senso...)

eppoi scrivono:

"Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze"

Come la vedo io, visto che questi nostri governanti fanno tutto per sé stessi o per i parenti, hanno qualcuno che vorrebbe andare alla Maldive dal 15 al 30 settembre ed aveva il problema della scuola dei figli...

Mio commento da incompetente economico:
ma se la scuola aprisse in ottobre, i prezzi degli alberghi dal 15 al 30 settembre resterebbero più bassi, come oggi, oppure aumenterebbero?

Come la mette -la gelmini- con la "legge di mercato" della domanda e dell'offerta?

Vabbè, sarebbero più bassi nelle zone balneari per effetto del meteo e non per la scuola o meno, ma negli altri posti il prezzo più basso di oggi è proprio dovuto al fatto che ci si va meno, dopo l'inizio della scuola (e del lavoro per molti genitori)...

salutations

RA

Alex ha detto...

A Carlo ed a tutti i commentatori del blog: che le cose non vadano proprio benissimo ne abbiamo credo ormai contezza. Oltra a evidenziarlo, facciamoci coraggio, e proviamo a buttare qualche argomentazione per costruire un futuro un pò diverso.
Costruire un percorso alternativo è vitale. Lo dobbiamo ai nostri figli, oltreché a noi stessi.

A proposito di costruire... Occhio Carlo. Non rendere certe informazioni di dominio pubblico. Siamo in Italia, paese un tantinello troppo intellettuale, ed un "battuto" in cemento, per quanto modesto possa essere, comportando una modifica sostanziale dell'assetto territoriale del luogo, necessita di licenza edilizia.
Non basta nenache la DIA.

Vabbè, quando tutto manca, c'è sempre un condono dietro l'angolo....

Saluti, Alex

servo inutile ha detto...

Ex deformazione professionale, Carlo,lavoravo sui cantieri, cmq bastava, per due carrette: ma una minima rete elettrosaldata o giusto 6x6 bacchette diametro 6 mmm, anneggate nel magrone ce le vedevo bene, perchè due bancali di pellets dovrebbero essere 15kgx66 sacchi, 2 tonnellate e rotti, direi.
Ma forse sono troppo in ritardo per i consigli e tu hai usato l' istinto che è meglio della ratio.
Io ho fatto un battuto di 3m x 2m con sei carrette e due sacchi di cemento + rete, ma ci volevo montare sopra una casetta in legno come legnaia, acquisto che devo ancora fare.
Non per entrare in polemica con Alex, ma non serve la DIA per un battuto di cemento all' interno della propria area verde, cosa che, nell' anno 2007, io ho chiesto, per essere sicuro di non violare qualche arcana normativa, al Comune dove risiedo.

P.S.-Non comprendo che cosa non stiamo facendo di costruttivo in questo blog.
Mi sembra che, con il vuoto di comunicazione e aggregazione che ci circonda, questo spazio, sebbene virtuale, è un ottimo surrogato delle birrerie socialiste di remota epoca nel cuore dell' Europa: non ci sarà la birra, l' odore di pipa, ma, credimi, la spinta al cambiamento c'è, eccome!
T'invito ad esprimerti ancora più liberamente e a porre domande o a darci consigli su come aprirci al meglio ai drastici cambiamenti in atto.
Tieni presente che, con estrema educazione, siamo tutti ospiti di Carlo, il quale, volendo, potrebbe benissimo chiudere tutto, imbarcarsi e farci... ciao ciao!

con stima
B.S.

servo inutile ha detto...

Attività libere sotto aspetto edile.

http://www.comune.perugia.it
/resources/importazione/
Guida_attivita_edilizie/
swf/guida_3.swf

a chiunque venisse l' idea di farsi una bella piscina retro-abitazione.

buon lavoro a tutti
B.S.


saluti
B.S.

Alex ha detto...

Scusate se proseguo la parentesi tecnico edilizia con Blackskull (giusto perchè l'argomento lo ha buttato giù Carlo), però se il battuto di cemento me lo fai pure armato... bè! Allora vuoi proprio stuzzicare l'ufficio tecnico che dorme? Vuoi provocare il potente geometra comunale (unico depositario dell'interpretazione più autentica dell'iniziatico Regolamento Edilizio) a cui tutti noi poveri cittadini ci avviciniamo con timorosa riverenza per ricevere la sua benevola approvazione et bendizione - spesso agevolata da apposito ingrediente oleatore - per la realizzazione del nostro tramezzello tra ingresso e salone? A questo punto la necessità di un permesso di costruire (ex concessione edilizia) non te la toglie più nessuno.
E poi, anche tu... mi fai un battuto di 6 mq senza alcuna richiesta di permesso di costruire quando il massimo che ti è concesso per la costruzione libera è un battuto di massimo 4 mq, come arcanamente scritto nella sibillina guida edilizia da te citata?

E per fortuna che c'è il condono,
che ad ogni cosa mette il perdono.

Del resto non è colpa mia se il prevalente orientamento giurisprudenziale concorda sul fatto che lo spianamento di un terreno e la sua relativa pavimentazione, comportando una modifica sostanziale dell'assetto territoriale del luogo e dell'utilizzazione economica dell'area, necessita di previo rilascio della concessione edilizia. L'unico aspetto a cui ci si può appellare sono le esigue dimensioni dell'opera.
Siamo Italiani, complicati fino all'ultimo cavillo...

Per quanto riguarda questo blog, bè ultimamante mi pare che prevalga l'elemento di critica, di invettiva, di lamentela, di amara constatazione della realtà che non funziona, mentre appare assente o comunque restano in secondo piano, in sordina gli ingredienti che indichino possibili spinte al cambiamento, possibilli vie alternative. Certo, forse in questo blog noi esprimiamo quello che abbiamo dentro, ed in questo momento la realtà che ci circonda ispira stati d'animo cupi ed angoscianti (come Orazio, che funge un pò da pittima del blog, ci ricorda puntualmente ;-)). Di qui la mia esortazione, a vincere lo sconforto e mettere sul tavolo nuove idee per l'agire ed il costruire.

Saluti,
Alex

P.S.: un dritta per Carlo. Visto che hai la barca in via di completamento, puoi unire l'utile al dilettevole, e sfruttarla per fregare la prossima legge ammazza blog. La attrezzi con una bella parabola satellitare, la immatricoli in un paese estero, ti metti in navigazione su acque internazionali, attivi una connesione internet via satelite, trasferisci il blog su di un server bulgaro o taiwanese, anonimizzi l'utenza, continui a scrivere e glielo metti in quel posticino lì.

Carlo Bertani ha detto...

Per concludere la filippica dei "batturi" con una battuta, ubi maior minor cessat.
Siccome sono meno di quattro metri, non mi sto a preoccupare.
Sulle vicende del blog, riflettiamo che potrebbero essere le ultime, perché se rimarranno le famose multe per i bloggher, mi darò all'ippica...pardon alla nautica.
Sul fatto di incidere nella realtà, con il prossimo articolo troverete tutte le risposte del caso.
Ultima cosa, non intendo registrare la mia barca (la legge lo consente entro le 6 miglia), ma la legge italiana. Quella francese ...ah, la France... consente anche oltre le 6 miglia perciò s'utilizza il "corridoio" francese per andare in altura.
Ultimissima: quando sarò in mare con la Gretel, non credo che mi verrà voglia di pensare a chi è a terra. Si pensa solo alle fidanzate, a terra, ed io ho passato quell'età.
Se si scorre la mia (gratuita) produzione d'articoli, si scoprirà che di articoli "propositivi" ne ho scritti parecchi, ma oggi conta poco nel panorama dello scontro mediatico.
Il prossimo sarà così, anche se quello che più mi piace fare è dedicarmi alla letteratura e basta. So che finirà così.
Ciao a tutti
Carlo