28 maggio 2010

Quattro milioni di congelati? E cosa volete che sia…



Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.


Bertolt Brecht

Mi ha fatto enormemente piacere aver appreso che, io ed altri 4 milioni d’italiani dipendenti pubblici, siamo stati “congelati” per quattro anni, ossia non percepiremo “un euro in più” (parola di Tremonti) fino al 2013: con l’approssimarsi dell’Estate, un po’ di fresco ci voleva.
Il capataz di Arcore non mette le mani nelle tasche degli italiani – lui no, non lo fa – semplicemente, li congela. Oppure li rapina direttamente negli androni delle case.
Cogliamo l’occasione, quindi, per informarlo sulle decisioni che abbiamo preso nell’ultima riunione condominiale.

Nella famiglia di Martina, collaboratrice scolastica a 1200 euro il mese, marito cassintegrato a 700 euro più la pensione sociale della nonna (300 euro) e due figli, hanno deciso di congelare la nonna. L’assemblea ha approvato il piano di congelamento, raccomandando però che il congelatore sia di classe A+: abbiamo salutato tutti la simpatica nonnina Adele e speriamo di ritrovarla nel 2014 sana ed arzilla come sempre, anche perché contiamo d’assaggiare ancora il suo insuperabile pesto alla genovese.
La situazione era invece più difficile da risolvere per Mario, impiegato al Catasto, con moglie CoCoCo a 400 euro in una cooperativa e tre figli. Eh sì, tutti sanno che Mario e la moglie sono molto innamorati e…ci è scappato pure il terzo figlio. Che fare?
Dopo lunga riflessione, l’assemblea ha consigliato di congelare Giada, la più piccola, per le seguenti ragioni:

1) sarebbe sbagliato congelare Monica, la maggiore, perché frequente la terza Ragioneria ed è quindi “fuori” dalla cosiddetta riforma Gelmini: se nella sciagura si può evitare una disgrazia, è meglio farlo.
2) per la stessa ragione sarebbe inutile congelare Walter di 12 anni – detto “Bartali”, perché corre tutto il giorno sulla vecchia bici del nonno, una numero 28 un po’ troppo grande per lui, ma quello passava il convento – giacché la “sfiga Gelmini” già ce l’ha, e dunque sarebbe del tutto inutile.
3) c’è sempre la speranza che un futuro governo di salute pubblica, di larghe intese, di stretta osservanza, di manica larga o di poca sapienza richiami la Russo Jervolino (!) per stendere una riforma della controriforma Gelmini. Mai dire mai, perché l’Italia è il Paese dei Miracoli: mandano persino la tessera n. 1816 della P2 a governare la nazione!

Inoltre, allo scongelamento di Giada – che oggi ha cinque anni – Monica ne avrà 21 e quindi potrà occuparsene qualora – per imperscrutabili disegni del destino italiota – fosse necessario congelare anche la mamma.
L’assemblea ha approvato la richiesta di Giada di portare con sé un telefonino: è stato reperito un vecchio Nokia da Stefano, imbianchino ad ore del terzo piano. Le batterie sono andate, ma per la mezzora del congelamento terranno.

Meno drammatica la situazione di Giuliano, vigile urbano, perché la moglie guadagna bene facendo i lavori ad ore – a dire il vero, ci furono delle malelingue le quali “ricamarono” qualcosa di più torbido su quelle “ore”…la signora è una gran bella donna…ma non è questa la sede per soddisfare la pruderie dei lettori… – perciò hanno deciso un semplice “taglio” di tutte le paghette dei figli superiori ai 220 centesimi. In questo modo, si spera di risparmiare almeno dieci paghette il mese.

Infine, sono state sanate situazioni minori: saranno congelati due cani, quattro gatti, tre canarini, un cardellino ed otto criceti. Qualcuno, vista la contemporanea presenza di gatti e criceti, ha pensato bene di raccontare la famosa storiella del lupo, della capra e dei cavoli…quella che devono attraversare il fiume con una sola barca…ma l’assemblea ha tagliato corto, sentenziando congelamenti separati. Un po’ di federalismo, per Dio!
Se le future condizioni economiche lo consentiranno, si provvederà all’acquisto di un grande congelatore condominiale, ma solo se il fondo perequativo previsto all’art. 119 del Regolamento Condominiale lo consentirà.

Stavamo per firmare il verbale ed andarcene, quando il rag. Venanzio del quinto piano – non interessato al congelamento, giacché bancario – ha richiamato la nostra attenzione. Ma – ha esordito – vi siete accorti che i conti non tornano?
Visto il nostro stupore – eravamo tutti convinti che quei sacrifici fossero necessari per salvare la Patria…la Grecia, gli investimenti, le agenzie di rating, l’America, la Germania…e dunque li accettavamo di buon grado. Che volete che sia, in un palazzo, avere tre o quattro persone congelate? Abbiamo quindi domandato lumi al nostro maghetto contabile.
In effetti, qualche sorpresa c’è, ed abbiamo ritenuto di farvi cosa gradita nel comunicarvela. Ascoltate il rag. Venanzio.

Proviamo a capire per quanto “parteciperanno” alla manovra di Berlusconi e Tremonti i dipendenti pubblici: per carità, solo “congelati”, mica stramazzati.
Gli stipendi saranno “congelati” per quattro anni, dal 2010 al 2014: l’inflazione sarà anch’essa “congelata”? Non ci sembra: d’altro canto, più volte abbiamo sostenuto che Berlusconi è soltanto il figlioccio di Craxi, e l’aggiornamento dei salari all’inflazione (la cosiddetta “scala mobile”) fu eliminata proprio da Craxi.
Sicché, stando ai dati ufficiali sull’inflazione (quella reale è altra cosa) potremo aspettarci una perdita di valore reale del 2%: l’economia continuerà a “tenere a freno” l’inflazione più a meno su questo valore, i dipendenti pubblici il “freno” lo metteranno alla cinghia dei pantaloni.

Saranno felici i lavoratori autonomi (uh! E’ toccato ancora a loro! Berlusconi sì che ci difende!) ma sarà una soddisfazione da poco: falliranno a migliaia, perché una simile contrazione dei consumi li taglierà nella carne, non nella pelle.
Se n’è accorta persino la presidentessa di Confindustria Marcegaglia, la quale ha invocato provvedimenti “di crescita”: strano connubio, quello che aleggia nelle sale degli industriali, nel desiderare rigore sui conti, provvedimenti di crescita e un po’ di francescanesimo per i politici.
Forse, la buona Emma dovrebbe farsi raccontare la storiella della botte piena e della serva ubriaca, oppure dovrebbe meditare che è il sistema ad essere alla frutta: i palliativi sono come la morfina per un organismo che non reagisce più.
Quindi, per 4 milioni di dipendenti pubblici, risparmio all’osso su tutto e addio a spese varie, vestiti, scarpe, turismo, auto, motorini…ecc: ce ne accorgeremo tutti insieme fra un paio d’anni, quando “l’economia reale” inizierà ad andare a fondo per tutti.
Ma, quanto pagheranno i pubblici dipendenti? Perché siamo così pessimisti?

Calcolando uno stipendio lordo di 2.000 euro il mese (corrispondente, all’incirca, a 1.500 euro netti), la “suzione” sarà del 2% annuo per quattro anni.
Su un totale annuo (13 mensilità) di 26.000 euro, ogni lavoratore perderà 520 euro il primo anno, 1040 il secondo, 1560 il terzo e 2080 il quarto. Addio vacanze, pizzeria, cure mediche, studi per i figli…e tante altre cose.
Senza contare che, chi andrà in pensione dopo la “vacanza contrattuale e previdenziale”, lo farà con gli ultimi anni a stipendio svalutato e con la liquidazione rateizzata. In tre rate, ma quando l’ultima rata? Vista la pessima abitudine di Tremonti di pescare nel fondo TFR dell’INPS, la cosa insospettisce.
Di più: nella stessa legge Finanziaria – nonostante i richiami del Presidente della Repubblica di non affastellare nella medesima legge provvedimenti di varia natura – hanno deciso d’azzerare il Consiglio d’Amministrazione dell’INPS. Resteranno soltanto il Presidente e il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza: i dipendenti privati sono avvertiti di quel che sta per succedere.
Nei quattro anni in oggetto, quindi, il dipendente pubblico medio consegnerà alla classe politica, nella persona del Presidente Berlusconi, 5.200 euro, quasi il prezzo di un’utilitaria! Alla faccia di chi non mette le mani nelle tasche degli italiani! Questo è un furto d’auto bello e buono! E lui lo chiama “stare fermi un giro”: ma cosa crede, che i lavoratori pratichino il gioco dell’Oca?

Quanti sono i pubblici dipendenti?
Una cifra indicativa di 4 milioni è quella più vicina alla realtà, e coerente con le amministrazioni pubbliche del resto d’Europa, i calcoli sono in nota[1].
Il primo anno, dunque, i “risparmi” saranno di 2,080 miliardi di euro, il secondo di 4,160 miliardi, il terzo 6,240 miliardi ed il quarto 8,320 miliardi. Totale: 20,800 miliardi di euro. In buona sostanza, i pubblici dipendenti pagheranno quasi da soli l’entità della manovra economica stimata in 24 miliardi di euro.
E, questo, con buona pace della necessaria “equità” richiesta dal Presidente della Repubblica, degli “approfondimenti” che l’UDC valuterà, dei “dubbi” di Fini e dello sterile chiacchiericcio del PD e dell’IDV. Pagheranno in egual modo, ovviamente, i pubblici dipendenti “cornuti” della Lega, quelli “responsabili” del PdL, siano essi “berluscones” di Forza Italia o ex-missini di Gianfranco Fini. Complimenti: tornate a votarli.
Infine, i sindacati faranno una bella messa cantata per celebrare la loro contrarietà – durante la quale CISL, UIL ed UGL faranno finta di cantare, aprendo solo la bocca a comando (d’altronde, è l’unica cosa che sanno oramai fare) – mentre la CGIL emetterà qualche suono in più, presto dimenticato.

Alcuni dipendenti pubblici saranno graziati – ossia i corpi di polizia (minuscolo), perché il lavoro sporco richiede qualche soldo in più (Cucchi, Uva, Aldrovandi, Sandri, Genova, ecc) – ma lo faranno successivamente ed in silenzio, senza troppo clamore.
Nel programma del PdL c’era l’abolizione delle Province: promessa mantenuta! Ma solo per quelle non di confine (per accontentare la Lega) e con meno di 220.000 abitanti: Asti, governata dal centro destra, ne ha 221.000 e si salverà. Che lungimiranza o casuale coincidenza, la quale salverà la “fedelissima” berluscones Armosino!
In sostanza, saranno “forse” abolite sei province: ma, qualcuno di voi ci crede? Oppure saranno successivamente mantenute in stand-by da una serie di norme transitorie? Non le avessimo mai viste queste cose!
Per inciso, l’abolizione di tutte Province (solo per i politici, s’intende, non per i dipendenti!) avrebbe condotto a risparmi per 8 miliardi di euro.

Dopo il resoconto del rag. Venanzio, siamo andati a scartabellare i dati raccolti da un noto quotidiano bolscevico – Il Sole 24 Ore[2] – il quale aveva promosso una consultazione fra i suoi lettori su quali voci della spesa tagliare: il lettore medio del quotidiano di Confindustria – stella rossa sul berretto e Kalashnikov dietro la porta, ovviamente – consigliava l’abolizione delle Province, il ritiro dalle missioni “di pace” all’estero e l’abolizione delle auto blu.
Quale saggezza! Un simile “pacchetto” avrebbe condotto direttamente a risparmi nell’ordine dei 30 miliardi l’anno!

A quel punto, Venanzio decise di ribattere, affermando che non avevamo capito niente, che quelle misure c’erano, eccome!
Sinceramente, eravamo tutti basiti.

Previsto inoltre un taglio dell'80% alle spese della pubblica amministrazione per studi e consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità, sponsorizzazioni e auto-blu.”

Ora, se le sole auto blu comportano un aggravio di spesa di 18 miliardi l’anno[3], tagliarne l’80% significherebbe – solo per le auto! – risparmiare 14,4 miliardi l’anno! Che bisogno ci sarebbe di fare tutti gli altri prelievi?
E non basta[4]:

Dieci miliardi di tagli per gli Enti Locali, quattro preventivati dal condono edilizio…aumenti dei pedaggi autostradali – anche nei raccordi – fino al 25%! Poi c’è lo “spezzatino” di misure minori – quella del prelievo sui parlamentari è risibile, perché è del 5% per la sola parte eccedente gli 80.000 euro l’anno, ma lo stipendio dei parlamentari non è così alto, i veri soldi che acchiappano sono le indennità, i rimborsi, i benefit – perciò facciamo finta che queste cose le abbiano soltanto dette, ma non le faranno per davvero.

Quelle che invece faranno sicuramente rispettare sono le nuove norme per gli invalidi, ossia il passaggio dal 74% all’80% d’invalidità per avere la pensione. Ma, ci domandiamo, o un invalido è un falso invalido – ed allora non ha proprio diritto – ma se è “solo” invalido al 74%, non ha diritto a niente?
A quel punto, il rag. Venanzio ci ha chiesto d’avvicinarci e, bisbigliando, ci ha confessato d’aver saputo che Romeo, l’invalido del piano rialzato, al quale fu amputata una gamba sotto il ginocchio, sta pensando di farsi levare anche il ginocchio per arrivare all’85%, così – qualora dovessero inasprire ancora i termini – avrebbe ancora un “bonus” del 5%. La decisione di Romeo ci è sembrata saggia: già che uno c’è, non bisogna pensare solo alle disgrazie dei governi attuali, ma anche a quelle dei governi futuri!

Sia come sia, lo scenario dipinto dal nostro valido ragioniere va ben oltre quei “24 miliardi in due anni” che il ministro Tremonti aveva all’inizio ipotizzato. Perché, allora, inasprire così le richieste?
Ancora una volta, il nostro strabiliante contabile ci è venuto in soccorso.
«Forse, perché quei soldi servono al altro.» Frase sibillina. Abbiamo immediatamente chiesto lumi.

Non tutti quei risparmi saranno effettivi – soprattutto quelli che riguardano i parlamentari e le Province – ma tanti altri lo saranno e supereranno – di molto! – quei fantomatici “24 miliardi” che nessuno, a dire il vero, ha compreso perché dobbiamo tirare fuori. Un mese fa non andava tutto bene? A detta di Tremonti, non eravamo messi meglio degli USA ed alla pari con la Germania[5]?

Ma, allora, a cosa serve quella montagna di soldi? E’ la domanda che scaturì dai nostri occhi.

A trovare fondi per il famoso fondo perequativo previsto dall’art. 119 della Costituzione, per attuare il federalismo fiscale! Non l’avevate capito? Nemmeno i quotidiani ci sono arrivati! Tutti a star dietro alle presunte “beghe” nel PdL! Il solito teatrino.
Se le regioni del Nord non vogliono più pagare le tasse (a dire il vero, anche là le pagano solo i soliti noti), bisognerà provvedere affinché le regioni del Sud non vadano proprio a fondo, altrimenti tutto è inutile!
Allora, si fa un bel prelievo dai pubblici dipendenti per darlo a Bossi che sarà contento: adesso, che ha anche il figlio consigliere regionale, con il federalismo fiscale e le mani sulle banche lui e Tremonti sono felici come fringuelli!
Pazienza per i dipendenti pubblici della Lega: pare che sia allo studio la fornitura gratuita di CPDP, ovvero delle specialissime Corna del Dipendente Pubblico Padano. Lega in Titanio e vernice verde fosforescente: così nessuno potrà mai dire che sono dei cornuti qualunque.

Adesso, ci dovete scusare, ma dobbiamo riportare anche l’intervento della signora Concetta: abbiate pazienza, ma si tratta di una signora meridionale molto sanguigna, dai toni popolani, senza peli sulla lingua. So che capirete.

Ma quale congelamento – ha esordito la signora Concetta, casalinga con marito spazzino e muratore ad ore (fa un sugo all’amatriciana che è il paradiso in terra) – questa è ‘na rapina bella e buona! ‘Stu fetentone ‘e Berlusconi…quello s’acchiappa tutto per fare ‘stu divorzio milionario, e poi lo viene a prendere dallo stipendio del marito mio! Ma chill’ è peggio delli guaglioni che s’arrubbano l’elemosine…

Scusate, ma il resto dell’intervento non era proprio pubblicabile: abbiamo compiuto questo sforzo di democrazia nel pubblicarlo, ben sapendo che presto non lo avremmo più potuto fare. Iniziamo a sperimentare dei mini-bavagli condominiali.

Il rag. Venanzio, però – quale saggezza contengono quei sessanta chili di pelle ed ossa! – ha voluto rispondere con gentilezza alla signora anche se – solo per il tono, assolutamente disdicevole – siamo certi che dei veri gentiluomini come Ignazio La Russa o Renato Brunetta l’avrebbero mandata sicuramente al confino. Magari nella sua amatissima Ventotene.
E, le parole del ragioniere, ci schiusero altre porte.

Venanzio, prima d’iniziare, assunse un’aria grave, da cospiratore ottocentesco. Si notava ch’era nervoso: continuava a ripulire le lenti degli occhiali con il fazzoletto, tormentava la penna, come se avesse un segreto inconfessabile da comunicarci. Poi, varcò il Rubicone.

«Come presumo saprete, mio cognato Alfonso, quello che abita al caseggiato 2B, fa l’usciere a Palazzo Chigi.»
Ci fu un silenzioso assenso da parte dei presenti, ma Venanzio non attese consensi non richiesti e continuò.

«E’ giunto a quel posto dopo anni di sacrifici: scaricava i camion a Segrate, non vi dico per chi…lo avrete già capito…poi ha fatto tutta la trafila. I Circoli della Libertà, del Buon Governo, il Promotore della Libertà…altro, adesso non ricordo…ed era presente a palazzo Chigi la sera del Consiglio dei Ministri. Sì, proprio la sera della manovra, proprio di servizio alla porta della sala.»

Noi, che comprendevamo il suo imbarazzo, non osammo interromperlo.

«Ed ha ascoltato quel che ha detto Berlusconi. Ve lo racconterò – battute e lamentele da osteria a parte – solo per spiegare alla signora Concetta perché devono giungere a rapinare lo stipendio del marito spazzino.»

Venanzio riportò che, da quello che il cognato era riuscito ad ascoltare, non c’erano grandi perplessità: qualcuno lamentava che il suo ministero sarebbe andato “in sofferenza” per i tagli…ma Berlusconi rassicurava: «Tranquillo, togliamo con la destra e ridiamo dieci volte con la sinistra!»
Poi, qualcuno mostrò preoccupazione per il salasso sui pubblici dipendenti: e i voti?

A quel punto, Berlusconi si mise a ridere. Non crederete mica che non ci avessimo pensato?
I voti si prendono a tranche, e quella dei dipendenti pubblici era – secondo gli approfonditi studi sociologici che abbiamo commissionato – quella sulla quale facevamo meno breccia. Perciò, se si deve dissanguare qualcuno, per primi tocca a loro!
Non tutti, però: sono dipendenti pubblici anche le forze di polizia ma quelle – con il solito emendamento – le salveremo. Magistrati ed insegnanti sono il peggio, per noi, però qualche modesta “quinta colonna” la teniamo anche là: pensate ai prof di Religione, con tutto quel che abbiamo loro concesso! E, con quei provvedimenti, ci siamo anche riavvicinati al Vaticano!
Poi, per fare numero, si vanno a cercare le associazioni: riforme a costo zero! Pensate ai cacciatori. Concedendo loro di sparare anche ai canarini in gabbia, abbiamo legato 700.000 cacciatori al nostro carro!
Ora, immaginate una situazione assurda.

Un pubblico dipendente si vede impallinare il canarino che ha sul balcone e protesta. Con chi?
Se protesta con il cacciatore è dei nostri, con i carabinieri uguale – altrimenti, col cavolo che li esentiamo dal congelamento degli stipendi! – se va dal prete è dalla nostra anche lui, non sia mai che i comunisti gli requisiscano la chiesa. Se va da un sindaco nostro non combinerà nulla, mentre se è dell’altra parte non potrà far niente.
Se pensa di rivolgersi alla Magistratura, si dovrà mangiare la casa per pagare gli avvocati…cosa potrà fare? Nulla, ed il cacciatore continuerà a votarci. Così si governa!

Dobbiamo tenerci cari quelli che stanno sicuramente con noi, quelli che hanno già attuato la rivoluzione fiscale non pagando più le tasse…e poi preti, suore e religiosi, Vaticano, commercianti, cementieri, puttane (con tutto il lavoro che diamo loro…), i sindacati li abbiamo comprati…e gli altri…che vadano a farsi fottere! L’importante è farli pagare, e nessuno è in una condizione peggiore dei dipendenti pubblici!

L’unica cosa, della quale dovremo stare attenti, è la comunicazione: non dovremo mai parlare di sacrifici, bensì di “razionalizzazione della spesa”, mai di “tagli” bensì di “ottimizzazione”…le parole d’ordine dovranno essere “modernità”, “futuro”, “ricchezza”…poi, potremo continuare a spolparli come dei gonzi, anche quelli che ci votano!
E’ quindi molto importante chiudere la bocca a tutti i disfattisti, soprattutto a quella gente di Internet: con i giornali ci metteremo d’accordo…in fin dei conti siamo nella stessa barca…mentre quelli sono battitori liberi, sono pericolosi…

Ah, Gianni, chiamami quel, quel…quello dell’UDC, quello che ha presentato la legge del bavaglio…
D’Alia.
Sì, quello: bisogna affrettare i tempi e concludere il lavoro, prima che qualcuno s’accorga della presa per il sedere: voglio quella legge contro Internet, capito? E in fretta!

Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.




20 commenti:

Carlo Bertani ha detto...

Siccome domani partirò per Bologna (l'incontro è Domenica alle 15 al "Locomotiv") lascio la cura del blog ai soliti amici, sicuro che se la caveranno benissimo!
Ciao a tutti
Vad a magnèr i turtlèin!
Carlo Bertani

Orazio ha detto...

Berlusconi e i suoi accoliti, malgrado la manovra continuano a dire che si siamo in crisi ma meno degli altri. Poi dicono che stiamo pagando tutti. Ho paura che abbiano scelto il sistema brecthiano. Prima colpiscono gli statali e fanno dire ai privati: “a me che mi importa degli statali”, poi colpiranno i privati e gli autonomi diranno “a me che mi importa dei dipendenti privati”, poi passeranno agli autonomi e nessuno si lamenterà perché già sono stati stangati tutti. L'Italia in mano a Berlusconi è rovinata. Non fidarsi di Berlusconi sarebbe sano e giusto, ma la potenza televisiva lo protegge da sollevazioni popolari. Voglio vedere quando le regioni e i comuni aumenteranno del 100% l'irpef regionale e comunale se il popolo imbuito darà la colpa ai presidenti di regione o al nano di Arcore? Volete la risposta? La darà ai comunisti, mentre la parte leghista la addosserà ai Rom e agli extracomunitari. Vedrete che caccia alle streghe scateneranno. Il popolo morirà di fame e inveirà contro i soliti “nemici” di sempre. A Berlusconi nessuna colpa verrà addossata. Poi dirà se i capitali di altri stati vogliono riparare in Italia, vengano e li tasseremo all’1% o anche meno. L’Italia sotto Berlusconi diverrà uno stato off-shore per i capitali.

Ciao a tutti.

Unknown ha detto...

Quella poesia non è di Brecht ma die Martin Niemöller http://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Niem%C3%B6ller

Per il resto - sottoscrivo in pieno

Orazio ha detto...

Guardate il giochetto che ha fatto Berlusconi. Prima fa saper di non aver firmato la manovra, ma di averla sottoposta al presidente della repubblica, poi fa saper che la ha firmata e attende la firma di Napolitano. Un giochetto mediatico per far credere alle deboli menti dei suoi seguaci televisivi che in un certo senso anche Napolitano è corresponsabile della manovra e così attenuare nelle menti rimambite dei suoi elettori/spettatori la propria responsabilità. Intanto lui se ne andato a Villa Certosa con un nutrito stuolo di veline.

Davide1969 ha detto...

1 di 2

Per una volta mi faccio i caz...voli degli altri, a proposito di sacrifici duri. E abbracciamoci 'sta croce:

http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_27/pier-silvio-berlusconi-yacht_d829cb86-6966-11df-a901-00144f02aabe.shtml

Sia quel che sia, nel giro di un paio di mesi scarsi siamo passati da dichiarazioni ottimistiche sulla ripresa, ovviamente erano balle che raccontavano sapendo di raccontarle, all'ammissione che ci sarà bisogno di sacrifici duri (testuali parole) da parte di tutti, che tradotto in pratica vorrà dire a carico dei soliti. Nel frattempo i componenti della "casta" continuano a festeggiare a caviale e champagne alla faccia degli Italiani, o almeno a una metà abbondante di essi. Incarichi lautamente retribuiti, in misura inversamente proporzionale alla loro utilità quando non direttamente proporzionale alla loro nocività. Cumulabilità degli incarichi, per cui uno prende due o tre stipendi, di quelli pesanti, occupandosi quando va bene di una sola faccenda. Pensioni elevate e stra-garantite dopo 30 mesi di "servizio". Un mucchio di altre agevolazioni a carico della collettività. Anzi, mezza collettività.
Il calcolo di Carlo sulla perdita di potere d'acquisto dei salari già deboli (ma almeno con la garanzia del lavoro a tempo indeterminato... per ora...) è approssimato ma sostanzialmente corretto. È il turno dei dipendenti pubblici... quelli disarmati. Sono tanti e votano poco il Nano Malefico. Quelli armati è meglio tenerseli buoni. Molti tra i dipendenti privati sono già stati masticati e sputati, ora si trovano quasi solo più collaborazioni a progetto, nuovi schiavi senza diritti, situazioni anche peggiori rispetto al pubblico impiego che presto verrà "sverniciato".

Davide1969 ha detto...

2 di 2

La cosa che fa ridere o piangere, a seconda dell'umore del momento, sarà finire col 5% scarso degli individui a detenere il 90% e oltre della ricchezza, che però alla fine non sarà più ricchezza perché quando arriverà la resa dei conti, quando la termodinamica presenterà il conto, varrà poco o nulla. Hanno da godere ancora per una generazione o al massimo due, poi arriverà la fine del mondo... Non letteralmente la fine fisica del pianeta Terra, per quella c'è da aspettare ancora un cinque miliardi di anni, milione più o milione meno, ma la fine del mondo da noi conosciuto. Quello dell'energia da combustibili fossili. A meno che non li si sostituisca con qualcos'altro, cosa peraltro possibile in tempi abbastanza brevi da evitare il tracollo, sempre che lo si voglia. Il problema è che non bisogna cambiare solo fonti di approvvigionamento energetico, ma anche tutto ciò che vive e prospera intorno ai combustibili fossili. Si tratta di convincere i padroni del mondo a fare un passo indietro (o avanti, dipende dal punto di vista) per il bene collettivo. Impresa impossibile, il bene collettivo manco si sa più cosa sia...
Quelli che stiamo cogliendo sono i segni di un sistema agonizzante. I "sacrifici duri", che non saranno gli ultimi, serviranno solo a prolungarne l'agonia e con essa la crapula di una piccolissima minoranza sulla pelle del resto del mondo. Non ci sarà un oggi separato nettamente da un domani. Le risorse mancheranno un po' alla volta, tutto si farà più costoso e meno raggiungibile, dalle piccole rinuncie (niente vacanza al mare? Pazienza) si passerà a quelle più importanti (mi tengo i denti guasti), passeranno anni ma alla fine si comincerà ad aver difficoltà a mettere insieme pranzo e cena, le risorse diverranno insufficienti, si inizierà litigarsi la sopravvivenza quotidiana. Nella mia vita mai ho sparato, spero di non dover cominciare da anziano o da quasi-anziano quale sarò tra una quindicina di anni.
Tornando al momento attuale, fa venire un po' il nervoso la prospettiva di tirare la cinghia per permettere ad una casta di privilegiati di continuare a fare la bella vita alla faccia della crisi, ad un esercito di evasori fiscali di continuare a evadere, a battaglioni di dirigenti lautamente retribuiti per dirigere assumendosi le responsabilità delle proprie decisioni a prendersi il potere di non decidere, prolungando un ormai putrescente "statu quo".
In fondo non c'è nulla di strano, è banalmente un sistema di vita che sta implodendo su se stesso. Con noi dentro, però.

Orazio ha detto...

Ma qual'è la classe sociale di massa che vota il nano di arcore?
Al sud sono i diseredati il vecchio sottoproletariato urbano è comprabile con la un sacchetto della spesa o circa un centinaio di euro. Ma se il nano maledetto taglierà la sanità e le spese per le fasce disagiate questi per curarsi e mangiare dove andranno? Aspetto il momento quando le regioni raddoppieranno l'irpef regionale e allora anche i lavoratori del privato saranno morsi dalla stretta mortale del nano malefico. Aspetto il momento quando i sindacati della triplice firmeranno un contratto capestro per compiacere la confindustria paracula.

Ciao Carlo quando torni?

mozart2006 ha detto...

Scusate,però col cazzo che non è una questione di destra o sinistra.

C'era una volta un Paese il cui governo di centrodestra, devastato dalla corruzione, raccontava ai cittadini che andava tutto bene e mentiva sulle cifre, persino alla UE...era la Grecia, ma non vi è venuto in mente nient'altro?

La destra continentale è questa roba qui: ossequio alle lobbies e ai profitti che generano, menefreghismo totale su tutto il resto.
E in Itaglia siam messi, al solito, peggio (pardon "in linea con gli altri Paesi europei", come direbbe Minzolini).
Buttare tutto nel calderone fa solo il gioco del pedonano e dei suoi complici, "tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera" ecc ecc, non voglio farla lunga.
Mi basterebbe che questi perdenti miracolati dai soldi del maniaco di Arcore si prendessero una buona volta le loro responsabilità, o in alternativa si levassero dalla palle, che peraltro ci han già abbondantemente sfracassato.
Ed evitiamoci i paragoni con la sinistra: per quanta disistima ci possa, a ragion veduta, essere, non ci avrebbero mai trascinato in questo gorgo senza reagire.

Perché qui c'è in gioco il culo di tutti, anche di quelli tutti contenti delle magie di Rolardinho che aspettano il sabato per andarsene a sgasare sulla loro Punto 1.0 tuned.

Ed è da lì che deve partire il cambiamento, da quelli che da questi anni di balle televisive han solo da perderci e dovrebbero incazzarsi a morte con un governo che ha scoperto l'esistenza della crisi 10 giorni fa, se solo qualcuno glielo facesse notare.

servo inutile ha detto...

Continuiamo a girarci intorno, signori.
Ripartiamo dal debito italiano...1850 mld di euro, il 50% del quale è detenuto da italiani, il resto da poteri esteri.
Tra gli italiani ci sono i famigli più potenti, Benetton, Ferrero, Berlusconi, Prodi, D'Alema, AD di grandi corporation, CEO,Vaticano spa, politici, i pochi potenti industriali rimasti in piedi, etc...
Questi vivono sul sangue dei dipendenti pubblici, di quelli privati,dei pensionati e dei piccoli e medi autonomi, finanziano i partiti al governo e all'opposizione, perchè hanno in mano le banche e gli istituti di credito del Paese, compreso BankItalia e Capitalia.
Tutti evadono il fisco.
I potenti esportando capitali all'estero, i dipendenti facendo lavoro in nero, come i pensionati da pochi euro, per sopperire alla terza e quarta settimana, medici, avvocati,commercialisti, FFSS, portando avanti i loro traffici.
Questi potenti detengono il 90% del 50% del debito pubblico, sotto forma di bond e beni di varia natura, l'altro 10% è costituito dai piccoli risparmiatori che, a breve, a causa dell'insolvibilità dello Stato, perderanno i loro risparmi, in tfr, tfs e immobili sotto ipoteca per mutui non onorati.
Detto questo, rimangono le potenti lobbies finanziarie estere che possiedono il restante 50% del debito italiano.
Queste stanno chiedendo la loro parte, più gli interessi.
Domandatevi come faranno i patrizi italiani a evitare di perdere il controllo sul loro credito?
Strozzando tutti i plebei, quelli che s'inchioderanno davanti al tv a sorbirsi il mondiale di calcio.
Speriamo che l'Italia venga buttata fuori prima degli ottavi, così sarà un po' più impegnativo fottere il popolo.
E considerando che mafie e Padania, non vogliono mollare l'osso, le prime si prenderanno tutto quello che la seconda abbandonerà annettendosi al centro europa, mentre lo Stato, si mangerà tutto il mangiabile e chi riuscirà, fuggirà all'estero con il malloppo.
Una fine mista tra Argentina e Grecia, una variazione tutta italica.
FORZA AZZURRI!!!

ciao
B.S.

Roberto ha detto...

"Speriamo che l'Italia venga buttata fuori prima degli ottavi, così sarà un po' più impegnativo fottere il popolo."

un mio carissimo amico, nel 1994 disse la stessa cosa... lui -al tempo- era marxista... ora i casi della vita lo hanno arricchito (molto) e vive fra Londra, Ibiza e le Seicelle ...non pagna una lira di tasse ed è un po' meno marxista (ed anche meno amico ma solo per la lontananza)...

come dissi a lui: "non dire certe frasi che portano sfiga agli italiani"... (ma portò fortuna e tanta a lui)

così lo dico a te...

In ogni caso, se siamo ancora a queste frasi, significa che stiamo messi male.

salutations

RA

servo inutile ha detto...

Caro Roberto,
la mia invettiva non è per una mia post-inclinazione marxista.
Fai bene a dire che siamo messi male, perchè, palesemente, siamo messi peggio del '94.
Nel 94', l'azienda dove lavoravo, leader nel mondo per la produzione di ruote in acciaio a pressione fredda, stanziava 30 mld di lire, per acquistare la più potente pressa del settore.
Oggi, non la usa più, e lì, un gioiello di tecnologia che fa la muffa e, intorno a lei, gli operai non si avvicendano più, sono in cassa, e. la gloriosa azienda, produce solo più il giusto per tenersi miseramente in vita.
Il rilancio del sudafrica con questo sporco mondiale, che fra l' altro premierà la corruzione bianca e nera di quel paese( vedi anche il richiamo del film INVICTUS) non è per passione del glorioso sport, ma per sponsorizzare un' ottima lavanderia per il riciclo dl denaro sporco angloeuropeo, depositaria di un'immensa riserva in oro, che fa impallidire la Svizzera o le Fillipine(riferendomi all' oro nippo.-nazi della fine del secondo conflitto mondiale).
La nostra nazionale cosa dovrebbe rappresentare? Il nostro grande Paese? i risultati di una democrazia che premia i migliori? che da a tutti l'opportunità di diventare, eroi famosi?
Sì, serve a quello scopo, oltre a raggranellare sponsor e denaro, è necessaria, come è sempre accaduto in sudamerica, a illudere le masse popolari, mostrandogli il nostro modello economico e politico, facendogli credere che sia l'unico possibile e il migliore, così come le rappresentazioni sfarzose delle gare automobilistiche, di moto, di golf, etc...
Lo sport è un'altra cosa, la gloria anche, ma nè una, nè l'altra riscattano i popoli, semplicemente sono l'ennesimo oppio, il solito schifoso modo di indottrinare, la solita propaganda pluto-demagogica che non ha fine.
Vorrei vedere gli Azzurri piangere all' Inno di Mameli, piangere per il loro Paese e vincere contro chi ci governa, chi ci ha depredato.
Ma non piangeranno, rimbambiti dal doping e da una vita da mediani, schiavi, anche loro, come i gladiatori di Roma.

ciao
B.S.

Roberto ha detto...

se però mi mi diventi milionario, come il mio amico, almeno un caffè me lo offrirai?

io non ho niente contro i marxisti e ti garantisco che quello era (perché non lo frequento più, visto che in italia non torna per motivi di fisco) l'amico con il quale facevamo le più gustose discussioni politiche e sociali...

anche quello che scrivi tu in questo blog mi interessa molto e spesso condivide le mie idee...

io sono un cattolico e penso che, almeno socialmente, il modo di vivere cattolico, derivato dal Vangelo, sia uno dei modi migliori...

il marxismo ha sempre avuto grossi difetti di applicazione, non si è mai riusciti a convertire pacificamente grandi masse al marxismo...

quindi, perlopiù, rientra inelle 'teorie' attualemnte

inapplicabili, mentre il cattolicesimo io penso abbia la maturità (dopo secoli bui) di essere l'unica vera risposta al capitalismo ed all'egocentrismo...

quando le risorse cominciano a mancare o si soffre/muore (anche se si facesse la rivoluzione) o si condivide cercando di 'diluire' il più possibile la sofferenza...

adesso sembra che cominci una nuova era fra Turchia ed Israele, non so se capiermo mai se i Tuchi abbiamo veramente 'provocato' i commandos Israeliani...quello che sembra accertato, comunque è che gli Israeliani abbiamo mandato dei 'commnados' all'abbordaggio della nave pacifista turca...il che non mi sembra proprio un gesto di pace...

dal mio punto di vista di Cattolico ti posso dire che a partire dal sabato a casa (gli uffici pubblici, in italia, erano aperti anche il sabato mattina fino ad una legge del 1992) fino alla gestione della finanza mondiale, gli ebrei sono mai stati, almeno a livello sociale, amici del modo di vivere di matrice cattolica, lontano dal capitalismo e dal consumismo...

stanno al "centro" del mediterraneo per "dominare2 il pianeta...è un bel po' che mi hanno stufato...

salutations

RA

Unknown ha detto...

complimenti per gli interessantissimi articoli!

servo inutile ha detto...

Sugli Ebrei,Roberto, come ben sai ci sarebbe da parlare e scrivere per mesi.
E' evidente, che per una rivalsa storica sulla loro infinita diaspora, finita, in un certo senso, con la creazione artificiale dello Stato di Israele, si sentano il popolo più danneggiato e perseguitato dell' umanità.
Si considerano un popolo eletto e non hanno mai digerito l'accusa cattolica, strisciante, di essere gli uccisori del figlio di Dio, che come ben sai, loro considerano esclusivamente un profeta.
Il fatto che nella Grande Storia , loro abbiano occupato, per motivi sociologici complessi, luoghi (ghetti), dove sono riusciti con caparbia, intelligenza a eccellere nei più disparati campi, non glielo si può negare( vedi numero di premi Nobel )
Che si voglia vedere, dietro alle loro conquiste, storie di sette pluto-massoniche, di astutissimi faccendieri e potentissimi banchieri, fa parte di un costrutto collettivo parziale, perchè, anche potentissime famiglie, non ebree, dominano nel e il mondo.
L' ebreo è marchiato, è evidente, è il simbolo incarnato del caprio espiatorio, mito antropologico ben spiegato da Renè Girard.
Secondo una visione viva del cristianesimo nel quale credi e dal quale muovi il tuo pensiero per comprendere la Storia, chiunque commetta cattive azioni nei confronti del prossimo è giudicabile come violatore del comandamento d'amore trasmesso da Gesù.
Ora, "la questione palestinese" è talmente complessa che, la lettura del testo di Edward Said, è il minimo che si possa fare per cercare di capirla, ma non è qui la sede per parlarne.
Io non diventerò ricco, al limite, erediterò qualcosa, ma ciò non cambia una virgola.
Il marxismo, comunque, non è un ideologia di Marx, ma un impianto di interpretazioni sui suoi studi e sui suoi pensieri,da parte dei posteri, così come il Cristianesimo non è un invenzione del Cristo, ma teologia.
Marx e Cristo, entrambi ebrei (guarda caso), hanno visto il mondo sotto angolazioni diverse.
Tu sostieni che una società comunista sia un' utopia irraggiungibile e non può che fondare la propria genesi sulla presa di potere violenta del popolo oppresso, mentre il cristianesimo, è pacifista e promette, in cambio di una vita di soprusi e abusi subiti, la vita eterna o il Paradiso.
Mi sembra che il mondo cattolico, abbia tradito il messaggio del Cristo, vedi Vaticano, banche,traffico di armi, appoggi al nazismo e alle dittature sudamericane,alla P2, alla CIA, a Gladio(ti consiglio di leggere "Il volo" di Edoardo Galeano, sui fatti orribili dell'Argentina peronista).
Sai dove ho visto il vero cristianesimo? Alle Grotte di S.Francesco a Sarteano, in Toscana.
Se non lo hai già fatto, leggiti la descrizione dello stato in cui i bambini venivano mantenuti nelle fabbriche inglesi della seconda metà del 1800.
Non sono stati i preti a denunciarne le loro orribili condizioni, ma Karl Marx e questo la dice lunga sulla connivenza tra Chiesa e Capitalismo, un legame strettissimo.
Inoltre, anche il vero cristianesimo ha la sua dose di violenza, nel martirio, per esempio, si tratta ovviamente di violenza subita, ma, quando un uomo di fede ricerca e percorre con tutte le sue forze, la via della santità, fa violenza al sistema corrotto, si oppone a esso, si scontra e
, se lo fa con grande determinazione e incrollabile fede, susciterà inevitabilmente forze ostili anche incontrollabili.
La non violenza è un'aspirazione nobile, ma, per una legge più taoista che cristiana, provoca turbamenti nella società quanto una guerra (vedi Gandhi).
Mi fermo qui e spero di non aver detto nulla di offensivo nei confronti della tua fede e tieni in debito conto che sono un ex-alievo salesiano.

con amicizia
B.S.

Roberto ha detto...

non mi hai offeso, tutt'altro...

una cosa (forse due) vorrei aggiungere sul cattolicesimo

la prima l'hai detta anche tu:
se ci si comporta da veri cristiani si suscitano immediatamente reazioni e persecuzioni (alcune forse anche dalla chiesa stessa)...

Questa cosa ha un significato profondo e citando S.Francesco mi sembra evidente che tu l'abbia colto ancor meglio di me.

Il cristiano di fede vera è dirompente per la società, ma non con le armi o la forza economica o sociale ma con l'amore di Cristo che è sorprrendente, stupefacente, ed allo stesso tempo incomprensibile e pericoloso per molti.

Quello che io propongo non è il cristiano, il cattolico perfetto, ma un modello economico e sociale che possa essere seguito da tutti anche non cristiani e che sia una valida alternativa al capitalismo ed al consumismo (oramai abbiamo consumato tutto...).

C'è il piccolissimo esempio dell'economia di comunione, nomadelfia, i focolari...

Siamo nell'occidente "ricco", nel terzo mondo l'esempio cristiano è più comprensibile.
Tu hai giustamente segnalato convivenze con il capitalismo io ti segnalo tutti i piccoli 'puntini' nel mondo (che è molto più grande di Israele e dell'occidente) dove i cristiani sopperiscono a gravi mancanze della società, dove sono in primissima linea, spesso da soli, con le persone che non hanno diritti...

La differenza con il marxismo, a mio parere, è nel sentimento, che ogni persona ha, di intima comprensione del messaggio cristiano ed invece della reticenza verso quello marxista che -in effetti- e forse anche per questo, sempre stato imposto con la forza.

ti saluto caramente e nel ringraziarti per i tuoi dotti messaggi ti chiedo di scusarmi se in qualche modo ho offeso -con i miei- le tue idee, non è comunque nelle mie intenzioni offenderti, non fosse altro che per il minimo motivo che non ti conosco nemmeno!

ciao

RA

PS: non sono solo Ebrei i grandi potenti, ma se si facessero le percentuali, sono sicuramente quelli in più grossa percentuale, almeno rispetto al numero totale degli ebrei!
Comunque fra Turchia ed Israle me ne aspetto delle belle.
Mi piacerebbe sapere notizie 'dal nostro inviato' cioè quella persona che scrive nel blog e vive in Giordania (non mi ricordo il nick)

Carlo Bertani ha detto...

Cari amici,
sono tornato, ma avevo bisogno di un momento di silenzio, e continuo a provare questa sensazione.
Succede quando ascolti e ti confronti nella realtà con altre persone - de visu - che è strabiliante rispetto al povero sbatacchiare sulla tastiera. Però, non si può fare sempre e richiede, dopo, lunga riflessione.
Non voglio entrare nelle vostre conversazioni perché, in mia assenza, avete costruito senza di me e mi sentirei quasi un intruso. Io, stavo "costruendo" con altri.
Sulla manovra economica credo che il cerchio sia chiuso: scenderemo di un altro giro, fra un anno inizieranno a dire che la domanda interna crolla e non diranno il perché...che noia!
Come trovo a volte superato andarsi ad incasellare in stereotipi "cattolico", "marxista", "ebreo", "fascista", ecc.
Pur rispettando le cose che avete detto, ovviamente.
Dobbiamo andare oltre - usando quel che di buono le generazioni precedenti ci hanno lasciato - diciamo dai presocratici in poi...-))
e fregarcene delle sigle e degli stereotipi, poiché è proprio vero che chi è senza peccato...
Scusate il commento arruffato, sono pensieri in libertà: vado a prendere un caffè, che è meglio.
Ciao a tutti
Carlo

Carlo Bertani ha detto...

Scusate, ma dopo il caffè mi sono reso conto che ero incorso in una caduta di stile: avevo scordato di ringraziare "Caterina e le altre" - prendo a presto il titolo di un raro libro sui processi per stregonoeria - per aver "tenuto" il blog in mia assenza. Dovremo sempre di più abituarci al gioco di squadra: questo è stato il succo dell'incontro di Bologna. Ma è presto per parlarne.
Grazie
Carlo

Orazio ha detto...
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Orazio ha detto...

Ho guardato meglio la manovra del nano maledetto, gli insegnanti hanno perso per sempre le progressioni stipendiali, ma ancor di più nel 2013 potranno avere un aumento contrattuale solo sulla RPD (retribuzione professionale docenti) che mediamente sul loro stipendio non supera i 200 euro lordi. Spero che un giorno questo personaggio paghi per il male che sta facendo a tutti noi italiani.

servo inutile ha detto...

Caro Roberto e cari amici del Blog, nonchè un salutissimo di ben tornato al nostro ospite Carlo, questo luogo virtuale è un raro gioiello, paragonabile al diamante nascosto nella kesa(abito) del bikku buddhista( monaco), che incessantemente percorre la via, la verità e la vita(affinità cristiane, direi).
Non accorgersi che sia tale è l'errore, andare oltre al nostro parlare per incontrarsi è nobile ed è necessario.
La finanza islamica non è un modello così malvagio, ma bisognerebbe farne un post articolato.
Stiamo scendendo nei gironi infernali della distruzione sistematica del "nostro" Paese, fra dieci anni, la terra da coltivare varrà molto più dell' oro fisico, la commodities più acquistata del momento.
Noi del blog potremmo anche decidere di comprare un ettaro di terra libera e coltivarla...è una proposta, stile pionieri, contro cementland.

ciao
B.S.



ciao
B.S.