Purtroppo, non mi ero sbagliato.
Come avrete notato, il decremento di oggi, 2 Aprile, è di
pochissimi decimali di punto percentuale, nonostante gli addetti al lavoro si
spertichino nel dire che “stiamo arrivando al picco”. I morti, invece, sono
aumentati: non è con migliaia di contagiati ogni giorno che si esce
dall’emergenza!
Se osservate la curva dei contagi, sul FQ o su un altro
quotidiano, i punti di “flesso” – ossia di un apprezzabile mutamento nella
curva – da quando sono in vigore le
norme di distanziamento e di reclusione nelle case, sono avvenuti soltanto in
due periodi: 29-31 Marzo e 22-24 Marzo, ossia due fine settimana! Perché?
Poiché, semplicemente, la gente si reca di meno al lavoro,
molti ipermercati sono chiusi la Domenica, ecc: in pratica, ci sono meno
spostamenti, meno contatti e meno contagi.
Se continuiamo così, non ci sarà nessun apprezzabile
cambiamento, nemmeno fra qualche settimana e dovremo giungere all’Estate per
essere fuori da questa dannata pandemia, ossia quando l’aumento delle temperature
(il virus è sensibile alle alte temperature) e dell’insolazione (raggi UV della
luce solare) faranno il lavoro per noi.
Un simile scenario, però, ci condurrà verso le centinaia di
migliaia di contagi e le decine di migliaia di morti: fra l’altro, senza che
l’economia ne riceva nessun apprezzabile risultato positivo.
Allora, meglio togliere il dente subito oppure menarsela per
mesi? Gli economisti credono che sia meglio continuare così per mesi? Che
l’economia patirà meno danni?
Non sarebbe meglio chiudere veramente tutto? Chiediamo
d’esser trattati da “grandi” e non da bambini: avvertiteci prima per riempire
le dispense, attrezzate la Protezione Civile per le emergenze alimentari ed
altre urgenze e poi – per almeno due settimane – in attività solo gli operatori
sanitari, le farmacie, quelli delle reti del gas ed elettrica. Solo i Comuni
dovranno mantenere un minimo approccio per la gestione del territorio, in
questo aiutati da personale militare. Perché, dopo due mesi di questa menata
infernale, non possiamo tenere chiusi nelle caserme almeno 100.000 giovani che
potrebbero dare una mano!
Nessun altro in giro e l’esercito a piantonare le strade:
chiunque si muova, dovrà giustificare il motivo e, se non sarà più che
validissimo, si muterà immediatamente in arresto. Durante la notte, per tutta
la durata della chiusura totale, irrorazione delle strade con mezzi chimici che
potrebbero essere anche più micidiali, data l’assenza di circolazione. Il Cloro
è sempre il miglior antisettico, checché se ne dica.
Non significa fare dell’allarmismo, vuol semplicemente dire
non fornire più “alimento” al virus per due settimane, in modo d’abbattere
vistosamente il numero dei contagi e ripartire con minime necessità sanitarie e
relazionali. Nel frattempo, potremmo attrezzarci per il dopo, ossia pianificare
la fornitura di attrezzature di protezione in modo da ripartire con maggiori
sicurezze.
E non venite a raccontarci che morirete di fame in due
settimane, con la dispensa ed il congelatore pieno! E’ solo la vostra paura a
creare dei mostri.
Fra l’altro, sta scoppiando un nuovo bubbone: quello delle
case di riposo le quali, seppur protette fin quando è stato possibile dal
personale, più di tanto non possono reggere. E, man mano che la situazione
degenererà, altri ne salteranno fuori: le strutture psichiatriche, carcerarie…e
i senza tetto? Gli immigrati? Il problema, man mano che si va avanti, si
complicherà sempre di più. Quella che a prima vista sembra una decisione
drastica, viene posta proprio per non dover, domani, prenderne di più drastiche
ancora.
Prendiamo una decisione: altrimenti, fra pochi giorni la
gente cederà e smetterà di stare in casa, e saremo al vero e proprio disastro.