06 settembre 2018

Esimio signor Macron

Militari francesi in Niger

che l'Unione Europea fosse il più grande fallimento del continente già lo sapevamo, senza che lei ci mettesse il becco per dimostrarlo: sarebbe l'ora di finirla, dopo 150 anni di guerre per un pezzetto d'Africa? No, pare di no: eppure, la Francia sta andando incontro al maggior smacco della sua storia repubblicana, dalla Prima alla Quinta Repubblica…invece lei fila dritto come un treno, senza accorgersi che – nel Pianeta – non le è rimasto, come alleato, che un oscuro generale di Tobruk. Un po' pochino per calcare la scena internazionale? Veda lei, ma io non andrei tanto fiero d'esser rimasto l'ultima Potenza Coloniale della Terra.

In realtà, ci sono due (o più) vicende che s'incrociano, come sempre, in questa storiaccia di politica estera: la stranezza (a dir poco) di mantenere in vita il Franco Coloniale Africano (1) nel 2018 – cosa che, più accorto, nemmeno il Regno Unito si sognò di fare dopo la 2GM, preferendo la via meno appariscente (e più attraente) del Commonwealth – ed il fallimento della scelta nucleare francese, sancito definitivamente dalle enormi perdite di Areva nella costruzione della centrale finlandese di Olkiluoto (2).
Se vogliamo calare anche l'asso di Bastoni, mettiamoci pure i due spettacolari successi nell'esplorazione energetica dell'ENI nel Mediterraneo orientale, più un altro giacimento a terra (3). Miliardi di metri cubi di metano, che cambieranno la vita dell'Egitto (ed anche qualcosa per l'Italia), ed ingrasseranno gli azionisti di ENI ed il ministero del Tesoro, che detiene circa il 20% delle azioni ENI. E, soprattutto, la Golden Share, l’azione “speciale” che rende l’ENI un’azienda strategica, di Stato.
Crediamo bene che lei sia incazzato, ma non pensi di poter fare un solo boccone della Libia, poiché lo zio Sam potrebbe non essere d'accordo che lei s'allarghi così tanto ed in fretta (4).

Parigi ha sempre mal digerito la grande capacità di ENI d'accaparrarsi giacimenti dove gli altri non trovavano nulla: è una questione di superiore tecnologia, iniziata in anni lontanissimi da Enrico Mattei. Oggi, ENI sta mostrando di cosa è capace e, ai francesi, tornano alla mente anni lontani, l'epoca di Moro, quando a decidere gli assetti mediterranei erano “summit” informali fra Roma, La Valletta, Tripoli e Tunisi. Una ragnatela ben studiata da Moro e prima da Mattei, guarda a caso entrambi uccisi in circostanze mai del tutto chiarite.
Ma, all'epoca, la Francia si trastullava con l'Uranio, combatteva dal Ciad contro le milizie libiche – battaglia di Quaddi-doum, 1986 – poiché in Ciad estraeva Uranio, come oggi macina le montagne in Niger per lo stesso motivo. Solo che il tenore di Uranio puro nei minerali è sempre più scarso, mentre dopo Fukushima le azioni del nucleare sono drammaticamente calate.

Così, la Francia dopo Fukushima decise d’intervenire nel “Great-game” petrolifero, che aveva trascurato per molto tempo e Sarkozy ritenne che l'avversario più “digeribile” fosse l'Italia. La Libia crolla: sembra fatta.
Ma, mentre gli americani s'accorgono che decenni di trattative, conoscenze, scambi, consuetudini hanno scavato più profondamente di quanto si creda nei rapporti italo-libici, la Francia (ribadiamo: ultima potenza coloniale) medita di buttar quattro missili, prendersi i pozzi petroliferi  e finirla lì. Ma la via – sbarrata alle truppe – è un'autostrada per i servizi italiani: la Tripolitania è saldamente in mani italiane, mentre nel Fezzan (il Sud) le posizioni sono più sfumate e all'Est le velleità egiziane si fanno sentire.
Ma, all’Est, il grande alleato del Ministero dell’Energia Italiano – ossia l’ENI – è l’Egitto, che guarda all’Est libico con ingordigia perciò, l’alleato scelto da Macron, ossia l’uomo forte di Bengasi, potrebbe domani trovarsi preso da due fuochi, l’Egitto all’Est e le forze appoggiate dagli italiani all’Ovest. Anzi, l’abortito attacco improvviso a Tripoli, pare più un segnale di disperazione che di forza.
Le ipotesi sono sempre molte nel Great Game dell’energia, come in quello della finanza.

Ciò che, invece, stride è che nel Terzo Millennio ci sia una nazione – la Francia – che continua a trattare i cittadini di Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, Togo, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Ciad ed Isole Comore come dei sudditi la cui moneta – il Franco Coloniale Africano – è convertibile in altre monete solo passando attraverso Il Ministero del Tesoro francese, con un cambio fisso con l’euro stabilito a circa 656, ossia 656 FCA per un euro.
Come avviene questa truffa? Semplice: il 50% delle riserve di cambio dei Paesi della zona del Franco Coloniale Africano devono essere depositate su un conto della Banca di Francia, a Parigi. Stop: lo abbiamo deciso noi, ça va bien?
Ciò significa che le esportazioni di questi Paesi sono gravate da una “tassa di convertibilità” del 50%, che frutta alle finanze francesi circa 10 miliardi di euro di depositi l’anno, i quali gravitano nell’economia francese invece che in Africa (5). Si ritiene che l’1,5% del debito francese sia pagato, ogni anno, proprio con questi proventi: inoltre, per mancanza di liquidità (trattenuta dalla Banca di Francia) queste nazioni sono obbligate a contrarre, a loro volta, corrispondenti debiti con nazioni estere.


Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Niger, Senegal, Togo…ma non sono proprio gli Stati dai quali provengono i migranti che la Francia rifiuta, per i quali erige le barricate a Ventimiglia e Bardonecchia?
Lo crediamo bene: fin che abbiamo avuto la Lira, anche noi siamo stati in grado di dirigere la nostra economia secondo gli interessi nazionali – pur con una guerra persa alle spalle, meglio non dimenticarlo – mentre da quando dobbiamo elemosinare i “preziosissimi” euro dalla BCE, le cose non possono che andar male. Una moneta a debito come l’euro è un non-sense economico, politico, sociale: ha solo una reale validità sul piano finanziario, poiché tutto ciò che serve ad accumulare capitali senza passare attraverso il lavoro, per la finanza, è non solo valido, bensì eccellente. Figuriamoci una moneta “coloniale”.
Con questo non voglio sostenere che fosse giusto l’andazzo degli sbarchi indiscriminati e delle permanenze “sotto” la Legge, come è avvenuto per molti anni, ma voglio far notare che – sotto il giogo di una falsa moneta – circa 200.000 italiani se ne vanno, ogni anno che passa, dall’Italia: chi per cercare un vero lavoro, chi per godersi (o sopravvivere) la pensione in Stati dove non viga lo strozzinaggio della popolazione.
Così come fuggono gli africani, costretti da un giogo coloniale ad “affidare” metà del valore del loro lavoro ad una banca straniera.

Pare che Gheddafi avesse in mente di soppiantare il Franco Coloniale Africano grazie alla grande quantità di preziosi (Oro, Argento, diamanti) accumulata come garanzia per il “dinaro africano”. Anche se ci sono precise informazioni in merito, come le mail fra la Clinton e Sarkozy (6), non ho mai creduto fino in fondo a questa teoria: Sarkozy mirava, in primis, a sottrarre le esportazioni petrolifere della Libia verso l’Italia, giacché il nucleare stava portando in rovina la Francia, la quale non aveva nemmeno provato ad iniziare una vera politica sulle rinnovabili, come i Paesi del centro-nord Europa, ma anche Italia e Spagna.
Perché non mi convince? Perché Gheddafi era, sostanzialmente, un militare.
A meno che, con l’età, la follia avesse fatto capolino nella sua mente, non comprendo come si possa pensare di scrollarsi di dosso il giogo coloniale fidando le proprie speranze su una Nazione che aveva rinunciato alle armi chimiche/batteriologiche ed ai relativi vettori (d’origine coreana), che lui stesso fece distruggere.
Fidando solo sulla debole, per forza – visto che il petrolio libico faceva gola a USA, Francia e GB – protezione italiana? La quale, forzatamente, capitolò: la partecipazione del 2011 alla schifosa guerra contro Gheddafi non deve essere percepita solo come uno “sgarro” fatto all’alleato. Perché la Libia si condannò da sola (vedi: Corea del Nord) quando si privò degli armamenti strategici. Operando dietro le quinte, ma conoscendo a fondo il Paese, l’Italia riuscì a mantenersi un “porta aperta” su Tripoli, e solo Dio sa quanto sia importante, in diplomazia, mantenere aperte certe porte!

Oggi, invece, gli equilibri sono cambiati: l’ONU – leggi: USA – ha imposto subito un cessate il fuoco, ed ha dichiarato che la situazione libica sarà discussa in una conferenza che è programmata per la fine di Novembre in Italia, riconosciuta da Washington come partner primario per la questione libica.
Macron è stato costretto a rimettere le pive nel sacco, perché anche la sua strampalata idea di far svolgere elezioni in Libia nella prima decade di Dicembre, ovviamente, decade.
Forse la Francia non aveva capito che – per la guerra libica del 2011 – era considerata, da Washington, appena un centimetro in più dell’Italia: la diplomazia francese è più edotta allo sciovinismo che al realismo politico, e lo scivolone di questi giorni lo dimostra. E, questo, è un leitmotiv che a Parigi si sente aleggiare dal 1919 in poi: salvo il breve periodo della liaison con i nazisti, ben più pregnante e sentita di quella della (alleata) Italia.

Gli americani hanno compreso che, se vuoi andar tranquillo in Libia – senza schieramenti con Mosca, tanto meno con bande guerrigliere che non si sa mai come va a finire – devi affidarti di più all’Italia ed al suo Ministero (ombra) dell’Energia. Nei Paesi fonte primaria di produzione petrolifera non si ammettono comportamenti che possano distruggere le infrastrutture: l’Iraq insegna, velocemente si fa e si chiude. La guerra per il confronto geopolitico si fa in Siria, in Afghanistan o nello Yemen, non in Arabia Saudita, Libia, Nigeria, Iran, ecc.

Dopo tutto questo, però, a noi rimangono l’Euro ed i nostri migranti che scappano all’estero, mentre l’Africa dovrà sempre fare i conti con il suo vecchio Franco che sa di cose muffite, di fucili con la baionetta innestata, del mito della “Légion”, dello sconfinato “Honneur” dei giovani virgulti francesi che partivano per l’Africa – al tempo della Rivoluzione, ma anche ai tempi di Zola – per sanare un debito di gioco o per riscattare il casato perduto.

E, in questi infiniti giochi, sguazza la finanza, il great game petrolifero e questa diplomazia dei balordi. Basta: parto per un viaggio: vado a disintossicarmi nel Pianeta Verde (quello del film), non so se tornerò…bye, bye!

PS : Bonne chance monsieur Macron, à la proxième fois !

(6) https://scenarieconomici.it/clamorosa-intercettazione-guerra-sarkozy-allitalia-libia-gheddafi/

22 commenti:

Eli ha detto...

Il colonialismo, economico e non, è uno dei pilastri del capitalismo.
E' come la droga: una volta assaggiato, si diviene dipendenti ed è molto, molto difficile disintossicarsi.
E tutte le centrali nucleari francesi, vecchie ed obsolete, potrebbero causare una Chernobyl europea, o addirittura una nuova Atlantide.

Hai visto l'incontro fra Tony Blair e SS-alvini?
I poteri forti hanno scelto LUI!

http://contropiano.org/altro/2018/09/06/i-poteri-forti-hanno-scelto-salvini-0107308

Speriamo che Blair lo affondi, come ha fatto con D'Alema e Renzie...Speriamo!

Buon viaggio sul Pianeta Verde!

E.

Carlo Bertani ha detto...

Mi hai ricordato un discorso fatto con Latouche sul colonialismo, diciamo i tre "gradi" del colonialismo.
1) Colonialismo: occupazione militare di un territorio e gestione delle sue risorse.
2) Neocolonialismo: possesso dei gangli vitali della sua economia e gestione di essi tramite la finanza.
3) Globalizzazione: esportazione di un modello (definito vincente e santificato sugli altari dell'economia) il quale non può essere rifiutato (si torna indietro al punto 1, bombe) e deve essere gradualmente interiorizzato.
Ciao
Carlo

Eli ha detto...

Latouche pirotecnico come sempre!

Invece George Bernard Shaw narrava così le modalità del Colonialismo del 1° tipo:
si mandano un paio di missionari in un paese africano od asiatico che si vuole sottomettere, gli autoctoni li ammazzano, ed a quel punto il paese d'origine dei missionari è autorizzato ad inviare le truppe che provvederanno alla conquista.

Oggi invece lo fanno tramite un algoritmo su un computer, ma i risultati sono gli stessi.

Ciao.
E.

Unknown ha detto...

Liberté, Égalité, Fraternité col culo degli altri.

Augusto ha detto...

Benissimo Carlo, 100 minuti di applausi.
Hai spiegato il "problema francese" ad iniziare dal CFA o FCA per finire all'uranio; e, "terre rare".
Anche io avevo tentato in FB di richiamare l'attenzione su questi fatti. Con scarsi risultati.
Spero che i tuoi siano (molto) migliori.

Detto questo, mi chiedo: come mai UE ed anche l'attuale governo italiano tacciono su questa storiaccia brutta di colonialismo finanziario? Disinformati? Conniventi?

Certo, non mi stupisco che quello stuoino usato del governo Gentiloni abbia appoggiato la "missione"francese.
Mi stupisco, invece, che questo non la ritiri.

Nutro dei dubbi sulla reale volontá USA di limitare Macron, "Pannocchietta" sembra piú interessato a contenere la "culona" e il suo "stato profondo" a rompere i marroni all'orso in Siria. Lo vedremo solo vivendo.

In ogni caso, questo post é da stampare, leggere in classe, incorniciare ed appendere al muro.
Complimenti, ciao

Carlo Bertani ha detto...

Mi sembra, unknow, che tu sia ligure....-))
Il mio timore, cari signori, è che l'UE habbia quasi "copiato" dal FCA: non ci sono molte similitudini con l'euro? Anche con l'euro non abbiamo più monete nazionali, anche con l'euro "comperiamo" una moneta estranea la quale, per loro furbizia, ci fanno credere che è anche "nostra". E ci guadagnano e ci speculano.
Sugli 800 militari inviti in Africa, secondo me, c'è lo zampino dell'ENI: li hanno presentati come "appoggio" ai francesi (e come potevano dire diversamente?) ma, di certo, non appoggiano le truppe francesi. Mostrano la bandiera, mostrano che ci siamo anche noi, non sono certo agli ordini di Macron.
Ciao a tutti e grazie
Carlo

Augusto ha detto...

Carlo, hai ragione.
Pur essendomi interessato sul FCA non avevo notato le somiglianze con l'euro.
Spero che i nostri militari siano in Africa per la ragione che indichi.
A presto.

René ha detto...

Caro Carlo,
Complimenti per l'ottimo articolo. A parte il francese (à la prochaine fois), devo dire che condivido appieno quello che scrivi.
A mio avviso hai dimenticato di ricordare il debito di 20 milioni di euro contratto da Nicholas nei confronti di Gheddafi. Ache quello ha sicuramente favorito l'attacco infame del 2011.


Complimenti e continua così.

Il tuo collega,

René.

Carlo Bertani ha detto...

Ciao René, al posto di "quante ne ha fatte Carlo in Francia" bisognerebbe dire "Quante ne ha fatte Marianne in Africa"...hai ragione per il francese, soprattutto per lo scritto. Io parlo francese in modo fluente e rapido, talvolta mi hanno scambiato per francese (tanto tempo fa, un prete mi chiese: "Pourquoi vous parlez toujour de l'Italie?" "Parce que je suis italian!" "Ah, je croyais, que vous fusse un toulousien...") ma se devo scriverlo devo ricorrere a mia moglie, che l'ha studiato per molto tempo, ed a volte non ho il tempo di farlo.
Ciao e grazie
Carlo
PS ex collega...ho fregato la Fornero...

René ha detto...

Sei e sarai sempre il mio Eroe.

Un abbraccio.

René.

Unknown ha detto...

Carlo sono pontremolese quindi per un 25% anche ligure (per un15% emiliano,un 25% toscano e il resto lunigianese)
Non capisco perche esce "unknow" comunque mi chiamo Michele.
Eli salvini con la replica a mattarella ha guadagnato ulteriore consenso. Quindi o il presidente è un incompetente ed inadeguato oppure è un fine tessitore.
Per me la prima
Ciao

Eli ha detto...

@ Unknown/ Michele

il nome che esce è quello che hai selezionato al momento della registrazione, ed è lo stesso che si presenta sugli altri blog che frequenti, e che visito anche io. :-D

Il consenso senza contenuti validi, prima o poi fa una brutta fine.
Tutto quello che sale rapidamente, rapidamente scende.
E smuovere la paura e fare leva sulla pancia del popolino non è un valido contenuto.
Fra Cristo e Barabba il "popolo" scelse Barabba.

Questo è un paese in cui tredici milioni di persone ha votato Papi Bunga-Bunga per diciotto anni, non bisogna dimenticarlo. Per non parlare del consenso che ebbe Mussolini per vent'anni, trascinando l'italia in una dittatura feroce ed in una guerra rovinosa.
Ora votano un altro, ma restano gli stessi analfabeti di ritorno, che non leggono neanche un libro all'anno, che amano dare sfogo alla bestialità del cervello rettiliano ed ai sentimenti più bassi ed egoistici. Automi, non persone, che hanno bisogno dell'Uomo Forte che incarni la figura paterna autoritaria perché non si vogliono prendere la responsabilità della propria vita, ed aspettano sempre la soluzione dei loro problemi dallo Stato e dal Governo, come bambini impauriti.
Gente disposta a bersi qualsiasi balla sesquipedale senza un minimo di ragionamento personale. Il problema è evolutivo e culturale.
Chi fa leva sui sentimenti bassi, come la razza, l'egoismo, il mantenimento dei propri privilegi anche a danno di qualcun altro, ha sempre successo: pensa ad Hitler.
E fanno il gioco del Potere, che ha sempre l'interesse di dividere, manipolare ed asservire, scatenando guerre fra poveri, in modo che nulla mai smascheri la sua manipolazione, e non si percepiscano i veri problemi.
Macron, la Merkel, SS-alvini, Di Maio, sono soltanto burattini mossi da elementi molto più in alto di loro, così come lo erano Clinton, Blair, Sarkozy e tutti gli altri che ti vengano in mente.

Il Governo del cambiamento...genetico!

https://www.youtube.com/watch?time_continue=138&v=AjoC3bIFuyw

Ciao.
Eli

Eli ha detto...

I leghisti non sono solo razzisti e pieni di pregiudizi, ma pure ignoranti 'na cifra!
Questa è la bella figura fatta da un Elmo Bicorne in Regione Lombardia, regalandoci momenti esilaranti.
AHAHAHA!


https://video.repubblica.it/edizione/milano/lombardia-la-strana-teoria-del-consigliere-leghista-sulla-legionella-diventa-virale/314401/315030?video&ref=RHPPBT-BS-I0-C4-P6-S1.4-T1

Eli ha detto...


I rimpatri di SS-alvini: una gag da morire dal ridere.
Prende pesci in faccia dall'Europa, coprendoci di ridicolo come ai tempi di Berluskaz, pesci in faccia dalla Tunisia, e quando crollerà Al-Serraj, il suo amicone libico, ne vedremo delle belle.

https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/09/17/news/torino_odissea_di_100_poliziotti_per_rimpatriare_un_gruppo_di_tunisini_viaggio_lumaca_aereo_guasto_e_alla_fine_liberi_tut-206668861/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1

Alessandro ha detto...

Se per questa Europa gli europei sono un problema per l'Europa?
A Maggio andiamo incontro, verso, un cataclisma da panico ' Osteria della Sciatica' a presto in franchising con sede in un paradiso fiscale.
Elezioni Europee Maggio 2019:
La Pen in vantaggio;
Salvini in vantaggio;
Visegard in vantaggio;
Afd secondo partito in Germany;
Alba dorata in vantaggio;
Destra storica in vantaggio in Spagna e Portogallo.
Vediamo a Maggio che succede?
Ma ripeto: se gli europei sono un problema per l'Europa. Di cosa stanno parlando gli eurocrati?
Come si diceva in toscana una volta: che l'acqua cheta butta giù i ponti.
Questa situazione europea mi ricorda tanto l'antico regime ante rivoluzione francese.
P.s.
La famiglia Scudo Rosso sembra che perderà circa 200 euro parlamentari a loro favore ...
Suerte y Esperanza.

Eli ha detto...

Alessandro Bindi

e quindi, per affossare la famiglia Scudo Rosso ci gettiamo dritti dritti nelle fauci del Lupo Nero? Ciò mi ricorda quell'uomo che, per fare un dispetto alla moglie, se le tagliò!
E se invece entrambi gli schieramenti fossero pilotati dalle medesime famiglie solo per creare confusione, alimentare guerre fra poveri, dividere et imperare come sempre fatto da secoli?

Alba Dorata è la traduzione letterale di Golden Dawn, la società rosicruciana nata alla fine del diciannovesimo secolo. Vai a vedere chi c'è DIETRO gruppuscoli come Forza Nuova. Approfondire nono è mai abbastanza, invece in questo momento mi sembra che la superficialità, gli slogan e la propaganda regnino sovrani. Come da Pilato in poi.

Hasta siempre!

Alessandro ha detto...
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guncel ha detto...
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Carlo Bertani ha detto...

Scusami Alessandro Bindi, ho eliminato un tuo commento per sbaglio. Volevo eliminare un commento di spam sotto...e mi sono sbagliato!
Scusami ancora.
Carlo

Alessandro ha detto...

Non si preoccupi.
Cordiali saluti.

Alessandro ha detto...

Lei Signora ha una visione sempre molto criptica della realtà.
Io ho studiato sui libri di Marx.
Quindi abolirei le religioni, poiché oppio dei popoli.
Poi farei tutti i servizi publici esclusiva degli Stati Popoli nazioni.
Poi abolirei la borsa e i mercati finanziari.
L'informazione pubblica metterei Signori come il professor Bertani( con curricula certo).
Se fossi io al Governo non acetterei poveri nel mio territorio.
Se fossi io famiglia scudo rosso farei una scala filosofica di valori. Non di certo andrei a propagandare lgbt o altre schifezze.
Scusi io sono un lupo nero e non capisco.
A casa mia,e a scuola, fatta di più nazioni, ho sempre studiato che il diritto naturale non è trattabile: cioè inviolabile.
Sine embargo yo estoy cansado y con tremendo work por street.
Ba da nopte buna.
P.S.

Senza nulla togliere a nessuno, ma una volta il nemico era il capitale.
Oggi il nemico è diventato l'immigrato fatto venire dal capitale, con il problema che la sinistra di oggi alimenta le culture straniere misogene e pagane.
La vera sinistra ripudia le religioni e il capitalismo, altrimenti non è di sinistra ma ordoliberista.
Con ciò saluto tutti con sinceri ossequi.




Tortora Giuseppe ha detto...
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