Militari francesi in Niger |
che l'Unione
Europea fosse il più grande fallimento del continente già lo sapevamo, senza
che lei ci mettesse il becco per dimostrarlo: sarebbe l'ora di finirla, dopo
150 anni di guerre per un pezzetto d'Africa? No, pare di no: eppure, la Francia sta andando
incontro al maggior smacco della sua storia repubblicana, dalla Prima alla
Quinta Repubblica…invece lei fila dritto come un treno, senza accorgersi che –
nel Pianeta – non le è rimasto, come alleato, che un oscuro generale di Tobruk.
Un po' pochino per calcare la scena internazionale? Veda lei, ma io non andrei
tanto fiero d'esser rimasto l'ultima Potenza Coloniale della Terra.
In realtà, ci sono
due (o più) vicende che s'incrociano, come sempre, in questa storiaccia di
politica estera: la stranezza (a dir poco) di mantenere in vita il Franco
Coloniale Africano (1) nel 2018 – cosa che, più accorto, nemmeno il Regno Unito
si sognò di fare dopo la 2GM, preferendo la via meno appariscente (e più
attraente) del Commonwealth – ed il fallimento della scelta nucleare francese,
sancito definitivamente dalle enormi perdite di Areva nella costruzione della
centrale finlandese di Olkiluoto
(2).
Se
vogliamo calare anche l'asso di Bastoni, mettiamoci pure i due spettacolari
successi nell'esplorazione energetica dell'ENI nel Mediterraneo orientale, più
un altro giacimento a terra (3). Miliardi di metri cubi di metano, che
cambieranno la vita dell'Egitto (ed anche qualcosa per l'Italia), ed
ingrasseranno gli azionisti di ENI ed il ministero del Tesoro, che detiene
circa il 20% delle azioni ENI. E, soprattutto, la Golden Share, l’azione
“speciale” che rende l’ENI un’azienda strategica, di Stato.
Crediamo
bene che lei sia incazzato, ma non pensi di poter fare un solo boccone della
Libia, poiché lo zio Sam potrebbe non essere d'accordo che lei s'allarghi così
tanto ed in fretta (4).
Parigi
ha sempre mal digerito la grande capacità di ENI d'accaparrarsi giacimenti dove
gli altri non trovavano nulla: è una questione di superiore tecnologia,
iniziata in anni lontanissimi da Enrico Mattei. Oggi, ENI sta mostrando di cosa
è capace e, ai francesi, tornano alla mente anni lontani, l'epoca di Moro,
quando a decidere gli assetti mediterranei erano “summit” informali fra Roma, La Valletta, Tripoli e
Tunisi. Una ragnatela ben studiata da Moro e prima da Mattei, guarda a caso
entrambi uccisi in circostanze mai del tutto chiarite.
Ma,
all'epoca, la Francia
si trastullava con l'Uranio, combatteva dal Ciad contro le milizie libiche –
battaglia di Quaddi-doum, 1986 – poiché in Ciad estraeva Uranio, come oggi
macina le montagne in Niger per lo stesso motivo. Solo che il tenore di Uranio
puro nei minerali è sempre più scarso, mentre dopo Fukushima le azioni del
nucleare sono drammaticamente calate.
Così,
la Francia
dopo Fukushima decise d’intervenire nel “Great-game” petrolifero, che aveva
trascurato per molto tempo e Sarkozy ritenne che l'avversario più “digeribile”
fosse l'Italia. La Libia
crolla: sembra fatta.
Ma,
mentre gli americani s'accorgono che decenni di trattative, conoscenze, scambi,
consuetudini hanno scavato più profondamente di quanto si creda nei rapporti
italo-libici, la Francia (ribadiamo: ultima potenza coloniale) medita di buttar
quattro missili, prendersi i pozzi petroliferi e finirla lì. Ma la via – sbarrata alle truppe
– è un'autostrada per i servizi italiani: la Tripolitania è saldamente in mani
italiane, mentre nel Fezzan (il Sud) le posizioni sono più sfumate e all'Est le
velleità egiziane si fanno sentire.
Ma,
all’Est, il grande alleato del Ministero dell’Energia Italiano – ossia l’ENI –
è l’Egitto, che guarda all’Est libico con ingordigia perciò, l’alleato scelto
da Macron, ossia l’uomo forte di Bengasi, potrebbe domani trovarsi preso da due
fuochi, l’Egitto all’Est e le forze appoggiate dagli italiani all’Ovest. Anzi,
l’abortito attacco improvviso a Tripoli, pare più un segnale di disperazione
che di forza.
Le
ipotesi sono sempre molte nel Great Game dell’energia, come in quello della
finanza.
Ciò
che, invece, stride è che nel Terzo Millennio ci sia una nazione – la Francia –
che continua a trattare i cittadini di Benin, Burkina Faso, Costa d'Avorio,
Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, Togo, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica
del Congo, Gabon, Guinea Equatoriale, Ciad ed Isole Comore come dei sudditi la
cui moneta – il Franco Coloniale Africano – è convertibile in altre monete solo
passando attraverso Il Ministero del Tesoro francese, con un cambio fisso con
l’euro stabilito a circa 656, ossia 656 FCA per un euro.
Come avviene questa
truffa? Semplice: il 50% delle riserve di cambio dei Paesi della zona del
Franco Coloniale Africano devono essere depositate su un conto della Banca di
Francia, a Parigi. Stop: lo abbiamo deciso noi, ça va bien?
Ciò significa che
le esportazioni di questi Paesi sono gravate da una “tassa di convertibilità”
del 50%, che frutta alle finanze francesi circa 10 miliardi di euro di depositi
l’anno, i quali gravitano nell’economia francese invece che in Africa (5). Si
ritiene che l’1,5% del debito francese sia pagato, ogni anno, proprio con
questi proventi: inoltre, per mancanza di liquidità (trattenuta dalla Banca di
Francia) queste nazioni sono obbligate a contrarre, a loro
volta, corrispondenti debiti con nazioni estere.
Mali, Burkina Faso,
Costa d'Avorio, Niger, Senegal, Togo…ma non sono proprio gli Stati dai quali
provengono i migranti che la Francia rifiuta, per i quali erige le barricate a
Ventimiglia e Bardonecchia?
Lo crediamo bene:
fin che abbiamo avuto la Lira,
anche noi siamo stati in grado di dirigere la nostra economia secondo gli
interessi nazionali – pur con una guerra persa alle spalle, meglio non
dimenticarlo – mentre da quando dobbiamo elemosinare i “preziosissimi” euro
dalla BCE, le cose non possono che andar male. Una moneta a debito come l’euro
è un non-sense economico, politico, sociale: ha solo una reale validità sul
piano finanziario, poiché tutto ciò che serve ad accumulare capitali senza
passare attraverso il lavoro, per la finanza, è non solo valido, bensì eccellente.
Figuriamoci una moneta “coloniale”.
Con questo non
voglio sostenere che fosse giusto l’andazzo degli sbarchi indiscriminati e
delle permanenze “sotto” la
Legge, come è avvenuto per molti anni, ma voglio far notare
che – sotto il giogo di una falsa moneta – circa 200.000 italiani se ne vanno,
ogni anno che passa, dall’Italia: chi per cercare un vero lavoro, chi per
godersi (o sopravvivere) la pensione in Stati dove non viga lo strozzinaggio
della popolazione.
Così come fuggono
gli africani, costretti da un giogo coloniale ad “affidare” metà del valore del
loro lavoro ad una banca straniera.
Pare che Gheddafi
avesse in mente di soppiantare il Franco Coloniale Africano grazie alla grande
quantità di preziosi (Oro, Argento, diamanti) accumulata come garanzia per il
“dinaro africano”. Anche se ci sono precise informazioni in merito, come le
mail fra la Clinton
e Sarkozy (6), non ho mai creduto fino in fondo a questa teoria: Sarkozy
mirava, in primis, a sottrarre le esportazioni petrolifere della Libia verso
l’Italia, giacché il nucleare stava portando in rovina la Francia, la quale non
aveva nemmeno provato ad iniziare una vera politica sulle rinnovabili, come i
Paesi del centro-nord Europa, ma anche Italia e Spagna.
Perché non mi
convince? Perché Gheddafi era, sostanzialmente, un militare.
A meno che, con
l’età, la follia avesse fatto capolino nella sua mente, non comprendo come si
possa pensare di scrollarsi di dosso il giogo coloniale fidando le proprie
speranze su una Nazione che aveva rinunciato alle armi chimiche/batteriologiche
ed ai relativi vettori (d’origine coreana), che lui stesso fece distruggere.
Fidando solo sulla
debole, per forza – visto che il petrolio libico faceva gola a USA, Francia e
GB – protezione italiana? La quale, forzatamente, capitolò: la partecipazione
del 2011 alla schifosa guerra contro Gheddafi non deve essere percepita solo
come uno “sgarro” fatto all’alleato. Perché la Libia si condannò da sola (vedi: Corea del Nord)
quando si privò degli armamenti strategici. Operando dietro le quinte, ma
conoscendo a fondo il Paese, l’Italia riuscì a mantenersi un “porta aperta” su
Tripoli, e solo Dio sa quanto sia importante, in diplomazia, mantenere aperte
certe porte!
Oggi, invece, gli
equilibri sono cambiati: l’ONU – leggi: USA – ha imposto subito un cessate il
fuoco, ed ha dichiarato che la situazione libica sarà discussa in una
conferenza che è programmata per la fine di Novembre in Italia, riconosciuta da
Washington come partner primario per la questione libica.
Macron è stato
costretto a rimettere le pive nel sacco, perché anche la sua strampalata idea
di far svolgere elezioni in Libia nella prima decade di Dicembre, ovviamente,
decade.
Forse la Francia
non aveva capito che – per la guerra libica del 2011 – era considerata, da
Washington, appena un centimetro in più dell’Italia: la diplomazia francese è
più edotta allo sciovinismo che al realismo politico, e lo scivolone di questi
giorni lo dimostra. E, questo, è un leitmotiv che a Parigi si sente aleggiare
dal 1919 in poi: salvo il breve periodo della liaison con i nazisti, ben più
pregnante e sentita di quella della (alleata) Italia.
Gli americani hanno
compreso che, se vuoi andar tranquillo in Libia – senza schieramenti con Mosca,
tanto meno con bande guerrigliere che non si sa mai come va a finire – devi
affidarti di più all’Italia ed al suo Ministero (ombra) dell’Energia. Nei Paesi
fonte primaria di produzione petrolifera non si ammettono comportamenti che
possano distruggere le infrastrutture: l’Iraq insegna, velocemente si fa e si
chiude. La guerra per il confronto geopolitico si fa in Siria, in Afghanistan o
nello Yemen, non in Arabia Saudita, Libia, Nigeria, Iran, ecc.
Dopo tutto questo,
però, a noi rimangono l’Euro ed i nostri migranti che scappano all’estero,
mentre l’Africa dovrà sempre fare i conti con il suo vecchio Franco che sa di
cose muffite, di fucili con la baionetta innestata, del mito della “Légion”,
dello sconfinato “Honneur” dei giovani virgulti francesi che partivano per
l’Africa – al tempo della Rivoluzione, ma anche ai tempi di Zola – per sanare
un debito di gioco o per riscattare il casato perduto.
E, in questi
infiniti giochi, sguazza la finanza, il great game petrolifero e questa
diplomazia dei balordi. Basta: parto per un viaggio: vado a disintossicarmi nel
Pianeta Verde (quello del film), non so se tornerò…bye, bye!
PS : Bonne chance monsieur Macron, à la proxième fois !
(5) https://vociglobali.it/2018/04/16/leredita-piu-costosa-il-franco-africano-che-limita-la-liberta/
(6) https://scenarieconomici.it/clamorosa-intercettazione-guerra-sarkozy-allitalia-libia-gheddafi/
20 commenti:
Il colonialismo, economico e non, è uno dei pilastri del capitalismo.
E' come la droga: una volta assaggiato, si diviene dipendenti ed è molto, molto difficile disintossicarsi.
E tutte le centrali nucleari francesi, vecchie ed obsolete, potrebbero causare una Chernobyl europea, o addirittura una nuova Atlantide.
Hai visto l'incontro fra Tony Blair e SS-alvini?
I poteri forti hanno scelto LUI!
http://contropiano.org/altro/2018/09/06/i-poteri-forti-hanno-scelto-salvini-0107308
Speriamo che Blair lo affondi, come ha fatto con D'Alema e Renzie...Speriamo!
Buon viaggio sul Pianeta Verde!
E.
Mi hai ricordato un discorso fatto con Latouche sul colonialismo, diciamo i tre "gradi" del colonialismo.
1) Colonialismo: occupazione militare di un territorio e gestione delle sue risorse.
2) Neocolonialismo: possesso dei gangli vitali della sua economia e gestione di essi tramite la finanza.
3) Globalizzazione: esportazione di un modello (definito vincente e santificato sugli altari dell'economia) il quale non può essere rifiutato (si torna indietro al punto 1, bombe) e deve essere gradualmente interiorizzato.
Ciao
Carlo
Latouche pirotecnico come sempre!
Invece George Bernard Shaw narrava così le modalità del Colonialismo del 1° tipo:
si mandano un paio di missionari in un paese africano od asiatico che si vuole sottomettere, gli autoctoni li ammazzano, ed a quel punto il paese d'origine dei missionari è autorizzato ad inviare le truppe che provvederanno alla conquista.
Oggi invece lo fanno tramite un algoritmo su un computer, ma i risultati sono gli stessi.
Ciao.
E.
Liberté, Égalité, Fraternité col culo degli altri.
Mi sembra, unknow, che tu sia ligure....-))
Il mio timore, cari signori, è che l'UE habbia quasi "copiato" dal FCA: non ci sono molte similitudini con l'euro? Anche con l'euro non abbiamo più monete nazionali, anche con l'euro "comperiamo" una moneta estranea la quale, per loro furbizia, ci fanno credere che è anche "nostra". E ci guadagnano e ci speculano.
Sugli 800 militari inviti in Africa, secondo me, c'è lo zampino dell'ENI: li hanno presentati come "appoggio" ai francesi (e come potevano dire diversamente?) ma, di certo, non appoggiano le truppe francesi. Mostrano la bandiera, mostrano che ci siamo anche noi, non sono certo agli ordini di Macron.
Ciao a tutti e grazie
Carlo
Caro Carlo,
Complimenti per l'ottimo articolo. A parte il francese (à la prochaine fois), devo dire che condivido appieno quello che scrivi.
A mio avviso hai dimenticato di ricordare il debito di 20 milioni di euro contratto da Nicholas nei confronti di Gheddafi. Ache quello ha sicuramente favorito l'attacco infame del 2011.
Complimenti e continua così.
Il tuo collega,
René.
Ciao René, al posto di "quante ne ha fatte Carlo in Francia" bisognerebbe dire "Quante ne ha fatte Marianne in Africa"...hai ragione per il francese, soprattutto per lo scritto. Io parlo francese in modo fluente e rapido, talvolta mi hanno scambiato per francese (tanto tempo fa, un prete mi chiese: "Pourquoi vous parlez toujour de l'Italie?" "Parce que je suis italian!" "Ah, je croyais, que vous fusse un toulousien...") ma se devo scriverlo devo ricorrere a mia moglie, che l'ha studiato per molto tempo, ed a volte non ho il tempo di farlo.
Ciao e grazie
Carlo
PS ex collega...ho fregato la Fornero...
Sei e sarai sempre il mio Eroe.
Un abbraccio.
René.
Carlo sono pontremolese quindi per un 25% anche ligure (per un15% emiliano,un 25% toscano e il resto lunigianese)
Non capisco perche esce "unknow" comunque mi chiamo Michele.
Eli salvini con la replica a mattarella ha guadagnato ulteriore consenso. Quindi o il presidente è un incompetente ed inadeguato oppure è un fine tessitore.
Per me la prima
Ciao
@ Unknown/ Michele
il nome che esce è quello che hai selezionato al momento della registrazione, ed è lo stesso che si presenta sugli altri blog che frequenti, e che visito anche io. :-D
Il consenso senza contenuti validi, prima o poi fa una brutta fine.
Tutto quello che sale rapidamente, rapidamente scende.
E smuovere la paura e fare leva sulla pancia del popolino non è un valido contenuto.
Fra Cristo e Barabba il "popolo" scelse Barabba.
Questo è un paese in cui tredici milioni di persone ha votato Papi Bunga-Bunga per diciotto anni, non bisogna dimenticarlo. Per non parlare del consenso che ebbe Mussolini per vent'anni, trascinando l'italia in una dittatura feroce ed in una guerra rovinosa.
Ora votano un altro, ma restano gli stessi analfabeti di ritorno, che non leggono neanche un libro all'anno, che amano dare sfogo alla bestialità del cervello rettiliano ed ai sentimenti più bassi ed egoistici. Automi, non persone, che hanno bisogno dell'Uomo Forte che incarni la figura paterna autoritaria perché non si vogliono prendere la responsabilità della propria vita, ed aspettano sempre la soluzione dei loro problemi dallo Stato e dal Governo, come bambini impauriti.
Gente disposta a bersi qualsiasi balla sesquipedale senza un minimo di ragionamento personale. Il problema è evolutivo e culturale.
Chi fa leva sui sentimenti bassi, come la razza, l'egoismo, il mantenimento dei propri privilegi anche a danno di qualcun altro, ha sempre successo: pensa ad Hitler.
E fanno il gioco del Potere, che ha sempre l'interesse di dividere, manipolare ed asservire, scatenando guerre fra poveri, in modo che nulla mai smascheri la sua manipolazione, e non si percepiscano i veri problemi.
Macron, la Merkel, SS-alvini, Di Maio, sono soltanto burattini mossi da elementi molto più in alto di loro, così come lo erano Clinton, Blair, Sarkozy e tutti gli altri che ti vengano in mente.
Il Governo del cambiamento...genetico!
https://www.youtube.com/watch?time_continue=138&v=AjoC3bIFuyw
Ciao.
Eli
I leghisti non sono solo razzisti e pieni di pregiudizi, ma pure ignoranti 'na cifra!
Questa è la bella figura fatta da un Elmo Bicorne in Regione Lombardia, regalandoci momenti esilaranti.
AHAHAHA!
https://video.repubblica.it/edizione/milano/lombardia-la-strana-teoria-del-consigliere-leghista-sulla-legionella-diventa-virale/314401/315030?video&ref=RHPPBT-BS-I0-C4-P6-S1.4-T1
I rimpatri di SS-alvini: una gag da morire dal ridere.
Prende pesci in faccia dall'Europa, coprendoci di ridicolo come ai tempi di Berluskaz, pesci in faccia dalla Tunisia, e quando crollerà Al-Serraj, il suo amicone libico, ne vedremo delle belle.
https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/09/17/news/torino_odissea_di_100_poliziotti_per_rimpatriare_un_gruppo_di_tunisini_viaggio_lumaca_aereo_guasto_e_alla_fine_liberi_tut-206668861/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P4-S1.8-T1
Se per questa Europa gli europei sono un problema per l'Europa?
A Maggio andiamo incontro, verso, un cataclisma da panico ' Osteria della Sciatica' a presto in franchising con sede in un paradiso fiscale.
Elezioni Europee Maggio 2019:
La Pen in vantaggio;
Salvini in vantaggio;
Visegard in vantaggio;
Afd secondo partito in Germany;
Alba dorata in vantaggio;
Destra storica in vantaggio in Spagna e Portogallo.
Vediamo a Maggio che succede?
Ma ripeto: se gli europei sono un problema per l'Europa. Di cosa stanno parlando gli eurocrati?
Come si diceva in toscana una volta: che l'acqua cheta butta giù i ponti.
Questa situazione europea mi ricorda tanto l'antico regime ante rivoluzione francese.
P.s.
La famiglia Scudo Rosso sembra che perderà circa 200 euro parlamentari a loro favore ...
Suerte y Esperanza.
Alessandro Bindi
e quindi, per affossare la famiglia Scudo Rosso ci gettiamo dritti dritti nelle fauci del Lupo Nero? Ciò mi ricorda quell'uomo che, per fare un dispetto alla moglie, se le tagliò!
E se invece entrambi gli schieramenti fossero pilotati dalle medesime famiglie solo per creare confusione, alimentare guerre fra poveri, dividere et imperare come sempre fatto da secoli?
Alba Dorata è la traduzione letterale di Golden Dawn, la società rosicruciana nata alla fine del diciannovesimo secolo. Vai a vedere chi c'è DIETRO gruppuscoli come Forza Nuova. Approfondire nono è mai abbastanza, invece in questo momento mi sembra che la superficialità, gli slogan e la propaganda regnino sovrani. Come da Pilato in poi.
Hasta siempre!
Scusami Alessandro Bindi, ho eliminato un tuo commento per sbaglio. Volevo eliminare un commento di spam sotto...e mi sono sbagliato!
Scusami ancora.
Carlo
Non si preoccupi.
Cordiali saluti.
Lei Signora ha una visione sempre molto criptica della realtà.
Io ho studiato sui libri di Marx.
Quindi abolirei le religioni, poiché oppio dei popoli.
Poi farei tutti i servizi publici esclusiva degli Stati Popoli nazioni.
Poi abolirei la borsa e i mercati finanziari.
L'informazione pubblica metterei Signori come il professor Bertani( con curricula certo).
Se fossi io al Governo non acetterei poveri nel mio territorio.
Se fossi io famiglia scudo rosso farei una scala filosofica di valori. Non di certo andrei a propagandare lgbt o altre schifezze.
Scusi io sono un lupo nero e non capisco.
A casa mia,e a scuola, fatta di più nazioni, ho sempre studiato che il diritto naturale non è trattabile: cioè inviolabile.
Sine embargo yo estoy cansado y con tremendo work por street.
Ba da nopte buna.
P.S.
Senza nulla togliere a nessuno, ma una volta il nemico era il capitale.
Oggi il nemico è diventato l'immigrato fatto venire dal capitale, con il problema che la sinistra di oggi alimenta le culture straniere misogene e pagane.
La vera sinistra ripudia le religioni e il capitalismo, altrimenti non è di sinistra ma ordoliberista.
Con ciò saluto tutti con sinceri ossequi.
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