05 febbraio 2018

Una faccenda della quale nessuno parla

Già, tutti zitti, muti come pesci. Questa volta, mi tocca fare le congratulazioni (meritatissime) a Peter Gomez ed allo staff del Fatto Quotidiano per avere sollevato il problema e, soprattutto, per come lo hanno fatto. Hanno dimostrato (se vogliono) d’essere in grado di praticare, con mezzi moderni, il giornalismo d’investigazione – una pratica oramai relegata a pochi, veri dinosauri d’antan – mentre gli altri, la gran maggioranza, pratica quello più moderno, l’embedded.
Non sono stato tenero, in altre occasioni, con la redazione del Fatto Quotidiano – particolarmente sulla “pratica” redazionale di mandare in scena i “Sostenitori” sulla pagina on-line, senza verificare cosa avevano da dire, con quali fonti lo sostenevano e, non dimentichiamo, come lo raccontavano – ma quando c’è una buona pratica bisogna congratularsi, è d’obbligo, perché il vero giornalismo è fatto di stroncature, ma anche di complimenti.

Rapidamente: hanno chiamato un paio di giornalisti, li hanno muniti di tutto il necessario (credenziali, sito web, prodotti, ecc) e li hanno mandati in Parlamento a fare i lobbisti per una fantomatica azienda che voleva entrare nel mercato italiano con le sue sigarette elettroniche. Ovviamente, era tutto un falso. Qui l’articolo originale (1).

Naturalmente, appena odorato il profumo dei soldi, i nostri “rappresentanti” si sono buttati a pesce per garantire il successo dell’azienda, senza dimenticarsi d’informare qual era la prassi per by-passare le legge sul finanziamento ai partiti. C’è da meravigliarsi?

Fin qui l’iniziativa del giornale, ma il problema non è soltanto una faccenda di regolamentazione (che fa acqua da tutte le parti, e l’inchiesta lo ha dimostrato) ma di democrazia.
Vediamo un altro esempio, dal programma elettorale di +Europa (Bonino):

Allo stesso tempo va rimosso il bando alla ricerca in campo aperto sulle biotecnologie agrarie.”

Tradotto per il volgo, significa +OGM.
Non c’è nulla di strano se una forza politica inserisce nel suo programma un punto nel quale afferma di desiderare più ricerca nel campo della sperimentazione in campo aperto degli OGM, a patto di scriverlo in modo che tutti capiscano – lo so, non è ostrogoto, ma vorrei sapere quanti italiani hanno veramente capito la portata di quel punto – e poi di sottoporsi al giudizio degli elettori.
Si potrebbe anche affermare che domani, quando un lobbista che vende OGM si presenterà in Parlamento, saprà a chi rivolgersi, ma non si può impedirlo: è molto diverso dal compra/vendi/dammi i soldi che ha evidenziato l’inchiesta del Fatto Quotidiano.

Ora, vi pregherei di dimenticare il giornale, gli OGM, la Bonino e tutto il resto per concentrarvi sulla domanda: è una pratica democratica, permettere che le aziende forniscano denaro ai politici in cambio di favori? E non dite che “tanto lo faceva già il Senato Romano”, perché c’è una differenza: i Latini non avevano il capitalismo e, dunque, nemmeno le aziende.

Sull’altro versante, non si può proibire il contatto fra il mondo industriale/commerciale con la classe politica, perché un politico deve sapere cosa “bolle in pentola” nel mondo della tecnologia e dell’impresa.
Ma giungere, come siamo giunti oggi, al punto che a Bruxelles sono iscritti nel registro dei lobbisti 25.000 lobbisti (altre fonti dicono 10.000, ma non è il numero che conta) – a parte chi dovrà poi fornire viaggi, arredamenti, puttane, barche da sogno, ecc – non vi sembra che dissertare di democrazia, a questi punti, sia solo un divertissement per filosofi falliti?
Eppure, se non vogliamo esplorare vie “nuove” come il dictator, oppure la democrazia “digitale”, una soluzione bisogna trovarla.

In realtà, la soluzione c’è ed è semplice.
Concediamo pure tutti i contatti che desiderano, però se un solo euro passa dalle mani di chicchessia ad un politico, si va in galera, con processo per direttissima. I 5 Stelle hanno dimostrato che gli stipendi dei parlamentari sono ampi e sufficienti per garantire la sopravvivenza di una forza politica: praticano un prelievo che finisce in un fondo di finanziamento per le imprese, tutti lo sanno.
Il vecchio PCI faceva qualcosa di analogo: prelevava una quota sugli stipendi per finanziare il partito.

Da quei tempi, sono stati aggiunti allo stipendio una quota per chi risiede lontano (che percepiscono anche i romani!) e la disponibilità di uno studio in appositi palazzi, che lo Stato affitta per loro: non si comprende di cosa, oltre a tutto ciò, abbiano bisogno.
La spesa per i soli stipendi dei parlamentari (sola Camera) ammonta, annualmente, a 784 milioni di euro (2): vogliamo dire che con la metà – visto che per il resto (viaggi, telefono, ecc) sono spesati – potrebbero autofinanziare la loro forza politica? Considerando anche il Senato, quasi 600 milioni non bastano?

Non pensate – oh, mio Dio! Con tutti i gravi problemi dell’immigrazione e della guerra imminente che ci stanno addosso… – questo viene a scrivere di “tagliare le unghie” ai parlamentari!
Se la pensate così, scusate, ma non avete capito nulla dell’articolo.
Se un lobbista propone delle finestre sghimbesce, ma lo propone al parlamentare con una robusta mazzetta, state certi che quelle finestre avranno diritto a delle detrazioni, se poi lasciano passare vento e tempesta…beh…io i soldi li ho presi!

In realtà, se hanno bisogno di così tanti soldi, significa che i voti li comprano attraverso le mafie e allora…tutto l’ambaradan della democrazia va a farsi benedire!

Volete un esempio?
Se abitate in luoghi dove nevica, avrete senz’altro notato gli spartineve passare con la lama anteriore alzata di una decina di centimetri. Perché? Poiché, se passano con la lama contro il fondo della strada la rovinano: per questa ragione, le lame degli spartineve sono dotate di una guarnizione di gomma dura. Già…ma la guarnizione si consuma…e costano circa 50 euro l’una…in più, per prendere l’appalto, siamo stati costretti ad “ungere” chi di dovere…la soluzione? Passate, così i cittadini ci vedono, ma…alzate la pala in modo che non tocchi terra, altrimenti siamo rovinati! Così, lasciano uno strato di qualche centimetro, che di notte gela: se siete finiti contro un palo – e dovete dare 5.000 euro al carrozziere – adesso conoscete la ragione di quei comportamenti assurdi.

Come in questi modesti esempi, si comportano per le grandi scelte strategiche: ci sarebbe convenuto – ma di molto! – comprare i Mig-29K per la nostra portaerei (modificando il ponte di volo) a 16 milioni di dollari il pezzo (come ha fatto l’India) piuttosto che aspettare l’F-35B, ad un costo di 122,8 l’uno! Quattro volte tanto per un solo aereo! Notate che il Mig-29K è stato modificato con avionica moderna! Ed armamento di prim’ordine…ma…qualcuno ha pagato di più, e allora…è la legge delle lobby, baby, su, non piangere…
L’India è veramente la più grande democrazia del mondo.

In democrazia, il parlamento deve decidere quali siano le migliori scelte per la nazione, ossia devono parlare, dimostrare, confrontarsi anche in modo acceso…ma…se lo fanno soltanto per meri motivi di cassa, quale garanzia abbiamo noi che le scelte operate siano le migliori?

Avanti così: ci rivediamo la prossima estate, con i parlamentari a zonzo per il Mediterraneo coi loro favolosi yachts – che i cantieri sfornano sulle banchine già iscritti alle Cayman, pronti per diventare tangenti – e finire sui rotocalchi “rosa”, con attrici al seguito e champagne a fiumi. Viva la democrazia!

16 commenti:

Augusto ha detto...

Ciao, Carlo. A mio parere, anche in questo caso, siamo al "regolamentare ció che non puoi eliminare".
Droghe - regolamentare
Troje - regolamentare
Lobbisti - regolamentare
I primi due sono esempi di "commerci" che risultano non eliminabili.
E veniamo alle lobby. Pochi passi: creare un album, obbligare a dare la massima pubblicità alle "sovvenzioni", incarcerare (e buttare via la chiave) chiunque agisca fuori dall'album, chiunque paghi o sia pagato non dando la necessaria pubblicitá al fatto.
Almeno chi vorrá informarsi, saprá chi paga chi e per quale ragione.

bambilu ha detto...

Grazie Carlo Bertani. Pane al Pane e Vino al Vino. Il Traduttore che serve come il Pane a Tutti Noi è appunto il Traduttore per il Volgo, Noi Contribuenti Italiani Lavoratori Subordinati e Pensionati Comuni. Non è di nessuna utilità, anzi più che inutile è dannoso il “Google Translator” quello che traduce “ventilatore” il “fan…atic” seguace di strimpellatori disarmonici. Cavolazzate che sappiamo fare anche da soli. Non abbiamo bisogno di alcun aiuto da parte di mossadiani provoloni chiagni e fotti di giovè…abbiamo bisogno delle Persone Oneste che abbiano una buona scuola di Lingua Italiana, armonicamente la più bella. Provate a far dire “gnocco” ad un anglocazzone…se volete ridere a crozzate…

Carlo Bertani ha detto...

Io, Augusto, sarei un po' più drastico. Chi prende e dà soldi, rischia la gabbia subito, senza tante storie. Anche gli informatori medico scientifici, che in cambio di succose royalties ci fanno mangiare le medicine che vogliono loro.

Bambilu: benvenuto, anche se non credo d'aver ben compreso il tuo pensiero...comunque, ben arrivato.

Carlo

Eli ha detto...

Caro Augusto,

lo sai che Salvini ai comizi fa affermazioni di questo tipo?
"Li cacceremo via tutti. Li staneremo strada per strada, casa per casa e li manderemo via."
In Tv si guarda bene dal fare queste affermazioni, ma in piazza sbraca e svela il vero volto fascista e razzista della lega.
Poiché in Italia abbiamo già visto uno spettacolo di tal genere nei confronti di ebrei, Sinti, Rom, omosessuali e diversi in generale, non voglio nemmeno sentir parlare di tali argomenti. Mi vengono i brividi solo al pensiero.
Non è questo il paese che desidero consegnare a mio figlio ed ai miei nipoti.
E ricorda, l'uscita dall'euro è solo un ritornello pre-elettorale, l'Europa non lo permetterà mai, perché significherebbe il suo sfacelo.
Tu non vivi in Italia, non sai che brutta aria di fascismo tira qui...
Pensaci bene, hai anche tu una coscienza.

Chiedo scusa a Carlo per l'O.T. :-D

Eli

Augusto ha detto...

Ciao, Eli,
a tutta prima non riuscivo a capire il nesso del tuo commento; poi... leggere O.T. mi ha acceso la luce.

Se capisco bene, la sparata su Salvini si riferisce alla legalizzazione della prostituzione; quello era solo un esempio nel mio commento, avrei potuto citare il proibizionismo negli USA (che ha favorito lo sviluppo dei clan mafiosi).
Ma, se vogliamo discutere di prostituzione, facciamolo; checché ne dica Salvini.

Esistono, o esistevano, al mondo stati che dichiaravano la assenza di prostituzione e di omosessuali (strano accostamento) entro loro confini.
Di questi ho visitato ripetutamente, per lavoro, gli ex paesi del "blocco comunista" e molti paesi arabi: Emirati, Quatar, Arabia Saudita, Algeria e Marocco.
Bene, in questi posti, in particolare i porti, qualunque "normale marittimo" poteva trovare una donna od un uomo; a preferenza.
Ció mi dimostra che la prostituzione NON é eliminabile; quindi: va regolamentata.
Per maggior sicurezza delle lavoratrici o lavoratori e dei clienti.

Carlo, temo che lo stesso valga anche per le lobby; ne ingabbi 2 e ne escono 20, ne ingabbi 20 e ne escono 200.
Invece, regolamentando, ne avrai il numero "N" conosciuti e controllati; poi sí, quelli che dovessero cercare di agire fuori controllo, ingabbiati subito.
Come, del resto, chi dovesse vendersi o favorire la vendita altrettanto fuori dalla regolamentazione.

Per quanto riguarda l'euro, in primis e l'Europa, in secundis, Eli, non riesco ad accettare la tua affermazione; "l'Europa non lo permetterà mai, perché significherebbe il suo sfacelo."
I contadini e borghesi francesi avrebbero potuto affermare qualcosa di simile prima della rivoluzione; i "tea party" americani lo stesso, prima della guerra di indipendenza e via elencando.
Chi non vuole l'euro o l'Europa ha il diritto di tentare, votando quei partiti, a destra come a sinistra, che pongono questo punto nei loro programmi.
Noto che la Lega presenta il miglior programma, sostenuto dai migliori economisti (Bagnai e Borghi).

Come finirá? Non ne ho la piú pallida idea; come giá scritto, se pensassi solo a me stesso, potrei tranquillamente ignorare il problema.
Sia per la mia etá sia perché, vivendo in Colombia, non mi tocca.
Invece, in Italia ho due figlie e tre nipoti (per ora) quindi: devo chiedermi cosa puó essere meglio per il loro futuro. Una lenta agonia o un doloroso cambio?

Oppure, tornando a Salvini, solo perché tu lo hai citato, é preferibile: "Li cacceremo via tutti. Li staneremo strada per strada, casa per casa e li manderemo via."
O é preferibile assistere a squartamenti di cadaveri, sparatorie per strada e quant'altro?

A queste ed altre domande cerca di rispondere la mia coscienza.


Eli ha detto...



Augusto,

Salvini parlava dei migranti, non della prostituzione. La caccia al nero è il sogno dei fascioleghisti, lo sport cui vogliono dedicarsi.
Inoltre vogliono rendere legale l'omicidio, eliminando le pene per chi spara ed uccide un ladro entrato in casa sua.
Io in un paese così non voglio vivere! Mi fa orrore.

Quanto all'ultimo argomento da te posto, ti dico che ieri un milanese di quarant'anni ha accoltellato a morte una ragazza di vent'anni che gli ha rifiutato sesso. Non l'ha squartata, ma la cosa non mi sembra meno grave.

http://www.huffingtonpost.it/2018/02/07/milano-la-20enne-jessica-uccisa-a-coltellate-forse-per-aver-rifiutato-un-rapporto-sessuale_a_23355179/?utm_hp_ref=it-homepage

In Italia mariti, fidanzati, ex di ogni grado ammazzano una donna ogni due giorni, spesso solo perché voleva separarsi, e tu pensi ai migranti?

Ho sempre pensato che gli italiani all'estero non dovrebbero votare alle elezioni, perché essendo lontani, non hanno più il polso del paese. E tu mi confermi nella mia idea.

Augusto ha detto...

Eli, probabilmente hai ragione, sul voto all'estero. Non tanto per il "polso" ma per un semplice assioma: "decido sulla gestione del circolo al quale pago la quota di iscrizione".

Per quanto riguarda Lega e/o Salvini non saró certo io ad ergermi a paladino; primo perché questo non é il luogo, secondo perché rispetto le idee e/o visione politica di chiunque.

Che un milanese o un napoletano uccida, mi spiace; che si "importino"persone e, poi, le si lascino abbandonate in mano alla criminalitá o "malaffare"in genere, mi spiace altrettanto.

Per concludere, temo che se non si applicheranno le leggi correnti, non la caccia all'uomo che tu ritieni sia il fine di Salvini, la situazione in Italia sará destinata a peggiorare molto; e, di ció, me ne dolgo.

Carlo Bertani ha detto...

Scusate l'intromissione: cosa significa OT?

PS: Su Facebook ho pubblicato alcune foto della barca

Augusto ha detto...

Ciao, Carlo,
O.T. significa "fuori tema" come siamo andati io ed Eli; infatti il tuo post, interessante, era su lobby e lobbisti.
Tema al quale ho risposto, ovviamente a mio parere, con il mio primo commento.
Cercheró le foto della tua barca; che, mi auguro, continui a darti soddisfazioni.
Occhio al ponente, quando esci; si infila per le gole degli Appennini e puó essere "pernicioso". Ecco, sono O.T. parlando della tua barca.

Augusto ha detto...

Aaarrrggg. Orribile errore, non ponente: TRAMONTANA!.
Sono da ricovero...

Eli ha detto...



Augusto,

mi sa che dove sta Carlo imperi Maestrale, non Tramontana.

Carlo, non frequento Facebook. Mi mostrerai la barca in qualche altro modo?
E come si chiama?

Carlo Bertani ha detto...

La Tramontana porta bel tempo e mare piatto, il problema è che "tengano" le vele, mentre il Maestrale fa brutti scherzi, bonaccia, poi raffica a 50 nodi, mare agitato. Le vere burrasche arrivano dai quadranti meridionali, Scirocco e Libeccio: onde gigantesche...per fortuna avvisano in tempo: stai in porto e getti una seconda ancora, a forca, a prora.
Il problema più grande, per ora, è sostituire i cavi dell'argano di prua (devono portare almeno 80 A!) e capire dove mi entra acqua nel gavone di poppa. Osteriggio? Può essere. Oppure qualche filo elettico che gocciola.
L'elettronica, poi (sonar, log, gps) è un gran casino. Spero di venirne a capo.
La barca si chiama Gretel, perché Gretel seppe tornare a casa, e ci portò pure il piccolo Hans. Per questo ho dipinto gli occhi di Ra al mascone di prua, perché gli antichi credevano che tenessero sott'occhio la rotta. Credere non costa nulla: l'importante è avere un gps ed una carta nautica!
Non preoccupatevi per gli OT, adesso che so cosa sono...
Ciao a tutti
Carlo

Augusto ha detto...

Carlo, per mia esperienza; con una "tramontanata" navigare lungo la costa ligure é un bel casino. Calma in corrispondenza delle cime (apenniniche) e folate di vento forte nelle gole.
Poi, la tramontana ti obbliga ad andare di bolina per tornare in porto...
Per il Maestrale, ti basta cercare in internet le previsioni francesi sul Mistral. Quando loro lo danno in Guascogna 12 ore dopo é nel Leone; con la codina sulla liguria. Certo non raccomanderei di trovarsi a metá strada tra Savona e Tollare (la punta del dito della Corsica).
I quadranti meridionali, lo hai scritto; stai a casa. Peró, se sei fuori, ti spingono in porto.
Altra considerazione, lungo la costa ligure non si trova ridosso ai venti meridionali...

Per l'acqua nel pozzetto, fasciame escluso, (la tua barca é di legno?) i colpevoli possono solo essere quei due.

Cerca un pochino in internet, giá a fine anni 80 primi 90 esisteva un gel GPS integrato con un altro strumentino "bussola". Oggi capace che un unico schermo ti da la posizione e la bussola; oltre che a mantenere il log completo. Solo ti mancherebbe un sonar; peró, per fare due giri, non ne vedo la estrema necessitá.

Gli occhi a prua sono "tradizionali"ed é bello mantenerli.

Ciao

Carlo Bertani ha detto...

Sai Augusto, è vero che non c'è ridosso ai venti da Sud, ma per le navi. Per le barche, anche il golfo di Noli (sotto il Capo) ti fa un po' "respirare". La mia barca è in acciaio, ma il resto è tutto mogano e tek. Ho scoperto perché imbarcava acqua nel gavone di poppa: l'osteriggio, che trafila acqua, poco danno. In compenso non perdeva una goccia (è sullo scalo), nemmeno dove ho bucato per far passare i fili del Log e del Sonar.
Pensa che è stata progettata da Van der Stadt per il regime d'onda del mare del Nord: in Mediterraneo (a parte il Meltemi ed altri accidenti, che capitano) si sta un poco più tranquilli. Tanto, non è più registrata (sotto i 10 m. ed i 40 Cv) e non può uscire dalle 6 miglia dalla linea dei capi: a me, basta ed avanza. Non sono un amante del rischio e nemmeno del "blu infinito". La barca è bella per farci del turismo nautico, e fare il turismo nautico significa visitare dei posti, conoscere gente. Il nostro mare offre anni di navigate senza che ti venga la noia.
Peccato che tu sia così lontano, altrimenti...
Ciao
Carlo

Augusto ha detto...

Azz, progettata per il nord, allora vai sul sicuro deve agguantare per forza.
Vero, ormai (da tempo) ho la deformazione da "nave grande" e non riesco a memorizzare le calette; a meno che non abbia una carta sul tavolo... E mi sono fatto un giro su Google maps; direi in faccia ai bagni Tripodoro, con 20 cm sottochiglia.
Per la distanza, non é mai detto; giá il prossimo anno potrei essere definitivamente a Belluno, o Genova(?) o Savona(?).
Quindi: estote parati 😉
Buona navigazione e buoni giri!
Ciao

alsalto ha detto...

S'e' finito col far assurgere la Bindi a ruolo di grande statista. Ci risiamo. Il boomerang sta ai 5stelle come lo sguardo di di maio ai canguri. A questo giro scardino il cesso, sul quale hò fatto decoupage della tessera elettorale, e partecipo tranquillo di cosa tamponarmi: cosciente di come manco la peggio carta da culo fs seppe fare.

Ps. La trinchetta. Il ģolfo vuole la trinchetta, Carlo. Non la usi, ma fa tanto.