21 aprile 2013

La commedia degli equivoci del potere


Vi è un grado di falsità incallita, che si chiama coscienza pulita.”

Friedrich Nietzsche



Tutto è compiuto. Come dopo una grande esplosione, la polvere si alza e cancella ogni cosa visibile ma, quando si posa, lascia solo un gran vuoto dentro e la sensazione d’aver sbagliato qualcosa, che l’epilogo poteva essere un altro.

Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti: abbiamo scoperto quanto sia menefreghista il potere nei riguardi della popolazione, elettori od astensionisti essi siano. Quale sia il grado di disprezzo, la spocchia, il considerarsi Dei dell’Olimpo baciati dalla fortuna e difesi da Ercole in persona.

Il seguito, ora, è scontato: un governo guidato da Amato o Enrico Letta. Oppure da Enrico con Gianni vicepresidente, ma i nomi hanno scarsa importanza: quel che conta, per la barca del potere, è aver scapolato le secche e gli scogli che – sotto varie forme e con molti modi – la popolazione aveva frapposto sul suo cammino.

Hanno vinto, non v’è dubbio.



Qualcuno grida al golpe, ma non è così – l’incipit non è casuale – sul piano della forma costituzionale nulla c’è da eccepire (il professor Rodotà, al contrario di Grillo, l’ha subito compreso) perché la Costituzione indica con precisione i comportamenti ed i passi da compiere, nega senza remissione ciò che non può essere fatto o richiesto, ma lascia immensi varchi aperti per ciò che “non urta” e “non è prescritto” dal dettato costituzionale.

Questi “varchi” sono, spessissimo, quelli occupati da leggi che necessiteranno del placet della Corte Costituzionale: campa cavallo...

Il professor Rodotà è andato oltre i voti del M5S e, forse, anche quelli di SEL: 217 voti, un quinto dei grandi elettori s’è chiamato fuori dall’inciucio, ma non contano e non conteranno più nulla.



Ciò che conta (in questo genere di elezioni) è la squadra che ha fatto una rete in più: come dopo una finale di Coppa, si va via con la gioia o l’amaro in bocca, ma si sapeva prima d’entrare allo stadio che sarebbe stato così.

In politica è diverso: dopo giungono “step” successivi...governo, ministri, sottosegretari, autorità varie, presidenti degli enti...lentamente, il potere allunga nuovamente i suoi gangli nel tessuto economico dal quale trae la linfa vitale. Come una specie aliena e senza morale, faranno i calcoli di quanto potranno ancora “raschiare” dalla popolazione – in accordo con l’UE e con Mario Draghi, che s’era persino dato per “disponibile” per occupare una poltrona in Italia: oh, quale generosità! – mentre Monti, il suo galoppino, già ha acceso la calcolatrice.



Scusate se mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa: io, il pericolo di Mario Draghi – e, più in generale, dell’intromissione della BCE nei bilanci dei singoli stati – l’avevo già annunciato nel 2007 (sei anni fa), perché non rincorro mai la notizia. Andatevelo a leggere: il collegamento è in nota (1).



I fatti oggi accaduti sono soltanto l’inevitabile nemesi di quelle scelte e di quelle sottovalutazioni: se il PD pensava d’essere il raffinato salotto di madame du Châtelet, Grillo ci ha fatto la figura di uno sprovveduto Carlo Pisacane. Giungendo a non comprendere che quella “corsa a Roma” sarebbe stata tardiva ed insignificante e, per di più, avrebbe prestato il fianco a strumentali attacchi su quel “marcia su Roma” che sottendeva, o forse che qualcun altro amava sottendere e far risaltare.

Il “vae victis” lo ha pronunciato Alemanno “ma dove crede d’andare quello? Qui stamm’ a Rroma...”. In quelle parole di Alemanno c’è tutta la protervia, una vera e propria spada sul collo, della Casta trionfante.

Il popolo italiano che si ribella...che prende i bastoni...sì, va bene Grillo, tornatene a S. Ilario e sogna, sogna ancora. Per fare politica ci vuole sì il cuore, e tu lo hai dimostrato, ma ci vuole tanta astuzia che tu non hai proprio: troppo ondivago, indeciso, facilmente infatuabile.



Viene il rimpianto di sapere cosa sarebbe successo – quello sì che fu un momento di vero pericolo per l’Europa, Napolitano, Draghi e tutto il resto – se il M5S avesse risposto “vedo” alla richiesta di Bersani, iniziando una trattativa. Con tutta la libertà, dopo, di rifiutare l’invito, ma confrontandosi.

Così, quei nomi che hanno votato e scelto nelle “quirinarie” – invece di proporli – dovevano ascoltarli: Rodotà, Zagrebelsky, Imposimato...tutta gente che ha vissuto e lavorato in quei palazzi marcescenti e che li ha lasciati, chiudendo la porta con amarezza, con la sensazione di una vita trascorsa a dare buoni consigli inutilmente. Ascoltare, grillini, ascoltare: nessuno nasce “imparato”.

Adesso?



Ora tutto è compiuto: per i prossimi cinque anni regnerà ancora quel putridume che ben conosciamo, cementato dagli affari, saldato dal tradimento di Massimo d’Alema e dal pesante ed invisibile richiamo del Vaticano, e non aspettatevi altro che mazzate, mazzate, mazzate. Per la “crisi”, “l’Europa”, la “stabilità”.

Magari, fra un secolo – quando apriranno gli archivi USA – scopriremo quante di quelle persone erano state addestrate a Langley, Virginia.

Ironia della sorte, Berlusconi ha finalmente trovato il suo Delfino: Matteo Renzi – ben preparato dall’istitutore d’Alema, il quale riferiva ogni giorno al suo committente Berlusconi – che, con il tempo ed il variare dei partiti e delle alleanze, ci ritroveremo un giorno alla testa di una “destra presentabile”. Del resto, lui è nato democristiano e potrà morirci senza patemi d’animo.



SEL, in questo gran schifo di tradimenti e d’incompetenze, è quella che ha mostrato più d’altri di comprendere ancora il linguaggio della politica ed ha tentato d’evitare l’inevitabile: non c’è riuscita, ma diamogli atto d’aver tentato.



E il M5S? Si trastullerà nuovamente sul Web, voterà contro a tutti i provvedimenti di legge, non avrà la minima possibilità d’intervenire: avevo previsto tutto, andate a leggerlo, il collegamento è in nota (2).

Mentre gli altri s’occupavano di “pedine” e “cavalli” da sistemare sapientemente prima dell’attacco finale, la Lombardi perdeva la nota spese e si chiedeva “come doveva fare”: Santo Iddio, ragazzi!

Lenin non fece una piega ad allearsi con i menscevichi, e negli intervalli dei lavori parlamentari i dirigenti rivoluzionari facevano pratica con le armi: andò – storicamente – come andò, ma Lenin nel 1917 vinse la sua partita.



Pazienza: a proposito, Lombardi, ha ritrovato la nota spese?



(1) http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3908



(2) http://carlobertani.blogspot.it/2013/03/giorni-di-nuvole.html

27 commenti:

Orazio ha detto...

Grande vittoria di Belrusconi. Ricordo che su questo blog nel 2012 era dato per finito, io invece siostengo da sempre, in questo e in altri blog, che è invincibile e prima o poi sarà presidente della repubblica eletto dal popolo di un Italia senza testa, e appaltata alla sua famiglia. Così vogliono gli italici e così sarà.

Carlo Bertani ha detto...

No, Orazio, non potrà "dare in appalto" il suo potere. Lo gestirà Renzi per lui: non lo hai capito? E' il "figlio adottivo" che desiderava, non è previsto che sia una donna (Marina) nel suo mondo a prendere decisioni.
Ciò che è accaduto non dimostra tanto l'astuzia di B. (che c'è) quanto la stupidità del PD, che è abissale. Anzi, incomprensibile, a meno che...beh, in quel caso siamo fregati comunque.
Ciao
Carlo

Rossland ha detto...

Non il Pd, è "stupido", forse lo è stato Bersani. O ingenuo. Perché alla fine è stato impallinato dai suoi, costretto a farsi da parte con i suoi dubbi e la sua forse onesta cocciutaggine nel voler tentare di farlo, un governo con il M5S. Credo sia da lì, che il suo destino è stato segnato. Già (se non ricordo male), c'erano state irritazioni fra lui e Napolitano per l'incarico a formare il governo, sul quale Napolitano esigeva certezze come si conviene ormai a questo Presidente/Imperatore del voglio/pretendo/esigo/comando. E dopo averlo tenuto sulla graticola, con la forse non casuale complicità di Grillo (si però forse...Prodi sì, Prodi no, solo e sempre Rodotà, tutti a Roma, armiamoci e partite), l'ha prima delegittimato e poi silurato con i saggi, mettendolo nel ridicolo. A vincere, a mio avviso, è il Pd dei D'Alema, dei Letta, degli "abbiamo una banca!". Credo in questo senso che il tentativo Chiamparino fosse un segnale: o ce la fai o ti spariamo a vista. E hanno sparato. Bersani morto, Pd sepolto ma pronto a risogere più forte e deciso a stare nella finanza che conta, garante Napolitano.
Su Grillo concordo con lei: pare vittima di entusiasmi subito smorzati dallo stratega (per conto di chi?) Casaleggio. Mi pare di sentirla, la telefonata mentre quello è in camper verso Roma:" Ma sei fuori? Bene la mobilitazione ma lascia che si spengano da soli. Se vai tu, la cosa assume peso e noi non abbiamo interesse a vere contrapposizioni con il Palazzo. Lascia che si sfoghino e domani fai una conferenza stampa". Al chiuso di un teatro, mica in piazza. Che le piazze servono a muovere passioni, non ha giocare a poker.
Sel, l'unico. Poi so di Puppato, che ha avuto il coraggio di votare Rodotà all'ultima convocazione dicendolo apertamente, che non vedeva ragioni per non votarlo e fare un passo verso il M5S.
Ora è finita, se mai è davvero cominciata.
Per noi. Per loro è stato solo tempo comunque guadagnato continuando a produrre decreti e a stilare programmi.
Che piova! Solo un diluvio può pulire la stalla...

Unknown ha detto...

Scusate,ma mi sento di dissentire: io ci vedo una vittoria nostra,di tutti quelli che chiedono e vogliono mandarli tutti a casa. Sono convinto che tantissimi elettori del pd siano rimasti piú amareggiati e schifati nel palesarsi dell'ennesimo inciucione. Un accordo del m5s col pd è ormai chiaro anche ai più ottimisti che sarebbe stata una grande fregatura. Credo che il pd sia allo sfascio e se cosi fosse si porterebbe dietro il pdl: il responsabile di 20 anni di schifo non è il berlusca, ma quell apparato di burocrati ipocriti ex dc che hanno permesso tutto ciò. Abbiamo da pazientare ancora qualche mese,poi torneremo a votare e non vincerà il pdl come dice Orazio e come ho creduto per tanto tempo anch'io.
Ciao

Orazio ha detto...

Ascolta la dabbenaggine degli italici, ieri parlavo con una donna delle pulizie, che vive con il figlio disoccupato, gioca al bingo e perde e però vota Belrusconi perchè ritiene che i suoi guai vengano dalla sinistra e dai suoi leader. Voterà sempre Belrusca e penserà di aver fatto bene, ma avràil figlio disoccupato e spererà nel grartta e vinci se non capisci questa pancia italica non capirete nulla di politca.

Rossland ha detto...

@unknown:
Il Pd ha insieme vinto e perso. Ha perso quella parte del Pd che ancora tentava delle mediazioni, quella che proprio per rispetto degli iscritti e simpatizzanti della base era consapevole della necessità di un cambiamento.
Ha perso il Pd di Bersani.
Ha vinto il Pd dei D'alema e dei Letta, quello sostenuto dal Pdl perché con il Pdl condivide obiettivi e strategie per il mantenimento del potere all'interno di banche, fondazioni, etc.
Il M5S ha perso, spiace dirlo.
Ha perso perché ha tenuto più in conto i propri diktat interni, le proprie decisioni a tavolino che la realtà che di momento in momento si andava facendo.
Arroccato nelle proprie decisioni, non ha saputo vedere le aperture, le ha anzi sbertucciate con arroganza credendo forse che il passato, per quanto indecente, non potesse essere punto di partenza per un diverso futuro.
Come scrive Bertani, "nessuno nasce imparato".
Poca voglia di confrontarsi, credo...
La realtà è un divenire, un farsi incessante cui partecipiamo con le nostre decisioni e i nostri pensieri di ogni istante. Fissare una decisione e non saperla cambiare per il farsi diverso della realtà in itinere, è vivere in un'immobilità del pensiero che non può che tramutarsi in pietra.
Non ci sarà alcun riscatto, alle prossime elezioni.
Il M5S è responsabile quanto il Pd, di questo fallimento.
Se ha una possibilità, e ce l'ha, è solo nel decidere da subito di iniziare a camminare sulle sue gambe, sganciandosi da Grillo e pure dal logo, se necessario.
Non è il logo di cui si ha bisogno, ma delle energie e delle teste pensanti.
Cioè delle persone, alla fine, no?
Bene. Le persone ci sono.
Smettano di ubbidire a chi è così lontano dal dolore del paese da giocare con i suoi sentimenti e le sue aspettative.
Basti, come ultima, quella di chiamare tutti a Roma per poi, a piazza piena e gente in viaggio, cambiare l'impegno adducendo ipotetiche ragioni di sicurezza e ipotetici possibili scontri.
Se non ha voglia di rischiare un manganello, Grillo, perché diavolo chiama in piazza la gente a prenderlo?
Ho votato il M5S, ed è fin qui una delusione. Non per il Movimento, ma per l'incapacità del Movimento a una ribellione, a uno scatto di dignità, di orgoglio per la propria intelligenza, fin qui piuttosto opaca.
Cos'è, siamo servi devoti di Grillo?
E non mi si dica che no, non ho capito niente e il M5S segue le indicazioni degli iscritti.
Balle!
Ancora non sappiamo le percentuali dei voti alle quirinarie.
Li stanno elaborando? Ci vogliono mesi?
Com'è poi che quando serve trasparenza fatalmente saltano collegamenti, va in tilt il server, c'è l'attacco degli hacker?
Sveglia ragazzi, sveglia...

Eli ha detto...

Inutile dire, Carlo,

che concordo su tutto.
Però siamo noi ad aver frainteso. Pensavamo infatti che si trattasse dell'elezione del capo dello stato.
Invece era il Giuoco dell'Oca truccato, e siamo incappati nella casella "Hai sbagliato! Torna indietro alla prima casella e ricomincia da capo".

Rodotà era troppo onesto intellettualmente per i piddini, troppo corretto e forse per nulla massone, come invece sono Ciampi, Napisan e Prodi. Proprio non ce la facevano a votarlo.

In questo paese non vale la pena nascere né vivere, oramai.
Saluti tristi.
e.

Eli ha detto...

P.S.

Napolitano ha ottantotto anni, ha appena preso un impegno settennale.
Ma quanto pensano di campare, 'sti qua?
Ci toccherà pure buttare i soldi di un funerale di stato...

Carlo Bertani ha detto...

Raramente mi è capitato di leggere una serie di commenti sensati come i vostri, di tutti, pur nelle naturali differenze.
Purtroppo i ragazzi di Grillo erano ancora troppo inesperti per giocarsi la partita del potere, che è difficilissima. Ci riuscì Lenin, ma Lenin era Lenin.
Non hanno capito che il gioco è finito: non ci saranno né sollevazioni né bastoni. Fra poco inizierà il caldo, andremo tutti al mare: chi sullo yacht, chi con il treno portandosi dietro i panini.
Questa è la triste realtà che vivremo nei prossimi mesi e forse anni: il PD non ha "tradito", era semplicemente un partito nato da un'assurdità di base sognata da Veltroni.
Se servisse a qualcosa, potrebbero finalmente dividersi sulla base di una semplice domanda: chi ancora crede che il liberismo sia in grado di gestire un mondo migliore per il maggior numero possibile di persone?
Dalla risposta - semplice, senza risvolti strani - la direzione.
Grazie a tutti
Carlo

mozart2006 ha detto...

Il PD non è mai stato un partito ma un' aggregazione di arrivisti destrorsi che non trovando spazio altrove si davano appuntamento sotto la bandiera dei democratici che intanto di sinistra, di giustizia sociale, di impegno, di tutela dei lavoratori, di welfare, di scuola, di sviluppo e di tutto il resto della storia progressista aveva perso ogni traccia.

Il problema è che, nonostante da anni la sinistra abbia attuato politiche da destra, basate su fondamentali macroeconomici avversi ai lavoratori, insomma sia stata la vera, effettiva destra del paese, le persone, ogni tot anni, al momento delle elezioni, perché nate “ddesinistra”, buone, care e belle, mettevano convinte una bella X sul “loro” partito! Come è possibile che si sia arrivati a tale schizofrenia politica?

Un cittadino di sinistra (e già qui ci sarebbe tanto di cui discutere) per anni ha votato a destra credendo di votare a sinistra! È un fatto talmente nauseante, talmente contraddittorio, da far crollare i paradigmi logici dell’ organizzazione in società. È su questo che dobbiamo concentrarci.

Unknown ha detto...

Era impossibile governare col 25%,bisognerà arrivare al 40. Era impossibile governare col pd,sono troppo ladri ed ipocriti,col pdl neanche parlarne:semplicemente non esiste il pdl. Pazientiamo qualche mese,torneremo a votare e non prenderemo voti dal berlusca (non esiste) ma da coloro che si sveglieranno dal lungo sonno/sogno di una sinistra riformista al potere
Ciao

Rossland ha detto...

@Mozart: e hai pure ragione, putroppo. Come contestarti il "destrismo" del Pd?
Continuo a credere che se è sopravvissuto fino a ieri, è perché è riuscito a essere ambiguo al limite del falso pure con la sua stessa base, divisa fra ex Pci convinti che fosse cambiato solo il nome, ex Dc che invece sapevano benissimo cosa era cambiato e per questo hanno cercato nuova esistenza dopo essere stati decimati da Tangentopoli.
Pare comunque che questo paese viva cicli politici scanditi da morte e resurrezione ogni vent'anni.
Ieri il Pd è morto. Vediamo di fargli le esequie e assicurarlo all'eternità con piombature.
Amen.

Rossland ha detto...

@unknown:
perdona la sincerità, ma sta diventando un tiritera questa del non potevamo governare perché avevamo il 25%, il Pd faceva schifo e il Pdl etc.
Se aspettiamo di governare, cioè di far pesare la nostra voce in parlamento, di avere la maggioranza (il 40%), e pure un'opposizione senza macchia e senza paura, tanto vale che ci teniamo ciò che passa il convento, visto che maggioranza e assenza di opposizione a casa mia corrisponde alle premesse di una dittatura.
Il che, mi auguro, non vuole nessuno.
Questo paese è riuscito a fare in passato qualche buona cosa, a ricostruirsi dopo una guerra e a contare qualcosa nel mondo avendo fino al '92 in parlamento un'accozzaglia di partiti da far paura, ognuno con una sua verità e deciso a farla pesare nelle decisioni.
Insomma, avere il 25% potrebbe anche non capitare più, al di là delle aspettative grilline per le prossime elezioni.
Pestare i piedi, esigere ciò che un mandato con il 25% dei voti significa sul piano delle trattative parlamentari, fare in modo di rendere visibili progetti e leggi sconvenienti dell'avversario politico. Che non è un nemico, e per quanto sembri inaccettabile, ha anche lui dei voti da far pesare e bisogna accettarlo, se non si è infantili al punto da non aver compreso che la politica è - sempre - capacità di mediare un onorevole compromesso. Compromesso, non inciucio. Son due cose diverse.
Anche questo sarà utile imparare ad accettarlo.
Far politica è anche - quando serve - sapersi imporre, anche a muso duro, se serve.
Con il 25%, si può e si deve farlo.
A promemoria, ricordo che hanno governato, pesando, partitini con il 5, l'8, il 12%.
E molti stanno ancora lì, col bilancino in mano.
Se il M5S non ha capito che è dentro a un'arena di leoni e che con questa deve fare i conti, è meglio ci risparmi ulteriori grillate tipo quella vista ieri sera in piazza.
Nulla di personale, eh?
Approfitto di te per dire qualcosa che penso del mio stesso (balordo) voto al M5S.

Carlo Bertani ha detto...

Anch'io la penso come Rossland: purtroppo la sua analisi è crudele ma vera, e speriamo vivamente che unknow abbia ragione, ma razionalmente ci crediamo poco.
In un Paese dove la genesi dei partiti politici è quella spiegata da Mozart, quale futuro può esserci?
Questi hanno campato ed hanno vignato in tempi più duri - Guerra Fredda, ecc - ed ora c'è da dare solo una "sistematina" all'interno.
Sarò depresso, lo ammetto, ma non vedo vie d'uscita: una novità interessante, ossia finalmente il PD ha gettato pubblicamente la maschera. Chissà...
Grazie a tutti
Carlo

Unknown ha detto...

Carissimi,intanto mi scuso per l'unkwnow: non riesco proprio a "profilarmi".
Poi vorrei fare passare un concetto chiaro:
noi tanti che abbiamo votato per il movimento non lo abbiamo fatto assolutamente per "compometterci" con costoro. La politica come qualsiasi altro rapporto tra le parti presuppone nella nobiltà della sua essenza la correttezza e moralitá di tutti. Voi fareste un contratto qualsiasi con un dichiarato e risaputo delinquente?
Smettiamola di fare i "potiticolli corrett" (non saprei come scriverlo),e di dire "facciamo compromessi" poi fare un triplice carpiato e dire "col 25% del consenso si può puntare i piedi". Per trattare con questi serve ed è urgente (ma senza spargimento di sangue possiamo aspettare anche un annetto) il 40%. Chi ha paura della tirannia si chiami fuori,e continui pure ad intendere la politica come è ora votando ingroia o sel. Ma così veramente non c'é alcun futuro per i nostri figli.
Ciao

Lo ha detto...

Ciao Carlo,
il sapore della sconfitta che trasuda dal tuo articolo, fotografa bene il mio stato d'animo.
Però ho dei seri dubbi circa la tenuta del prossimo governo.
Magari mi illudo, ma ho l'impressione che, comunque la si pensi, va dato atto a Grillo di essere riuscito, tramite l'utilizzo delle tecnologie del web, a "bucare" il teatrino del mainstream informativo di giornali e tv.
Queste tecnologie, però, esistono a prescindere da lui.
Forse queste elezioni segnano uno spartiacque: la fine del governo dei media.
Per questo nutro dubbi su una tenuta di lunga durata.

Ciao,
Lorenzo

Carlo Bertani ha detto...

Vorrei chiarire che anch'io ho votato il M5S, perché li facevo più furbi. Avevano in mano la possibilità di fare un governo con SEL ed uno spezzone del PD - il PD si sarebbe spaccato, ora s'è spaccato lo stesso, ma dall'altra parte - ed avremmo così potuto almeno provare. Poi, se le cose non andavano, amici (o nemici) come prima.
Devo confessarvi che la discesa di Grillo a Roma m'ha inquietato: è bastato che la DIGOS dicesse "niet" e l'amico se l'è fatta addosso. Di questo passo, Grillo sarà confinato anch'egli nei teatri, al chiuso, lontano dalla sua gente.
Per questo dico che è finita, arrivederci a tempi migliori che io probabilmente non vedrò, e ditemi dove sbaglio. Ma riflettete, prima.
Grazie a tutti
Carlo

Alex ha detto...

Scusate, mi sa che ci vuole un pò di sana "realpolitick".


Finalmente l'italia si incammina verso una normalità democratica che ci mancava da trent'anni.

E' molto probabile che tra pochi giorni, forse, riusciremo ad avere un governo, appoggiato da una maggioranza, ed una opposizione.

Ma non per finta. Questa volta si fa sul serio.

Certo il governo non sarà proprio quello che auspicavamo.

Ma ci sarà un'opposizione - vera - con la quale il governo dovrà confrontarsi e misurare. Una opposizione che consentirà ai cittadini di rendersi conto realmente del lavoro svolto dal governo e la sua maggioranza.

E di questi tempi, con lo spettacolo che la politica ci ha offerto in questi ultimi decenni in Italia, mi sembra già una conquista considerevole.

Esisti insapettati di un tentativo di restaurazione di inizio primavera.


Ciao,
Alex

MattoMatteo ha detto...

Alle 15:00 comincia lo spoglio nel Fiuli, Regione piu' qualche comune, si comincera' a vedere chi a vinto e perso in tutto questo marasma ...
Notte a tutti.
Matteo

Eli ha detto...

Bilderberg, Trilateral Commission, Aspen Institute, Goldman-Sachs, J.P. Morgan, Rockefeller e la finanza da rapina anglo-americana tutta ringraziano sentitamente per l'elezione di Napisan a capo dello stato, vera garanzia che i giochi possono continuare e la spoliazione dei paesi sud-europei può affondare la lama del pugnale ad libitum.

Visto come è schizzata la borsa di Milano? La migliore performance in Europa!

Carlo Bertani ha detto...

Alex: non capisco il tuo ottimismo ma "mi adeguo" alla situazione. Oggi ho sentito parlare di nuove elezioni nel 2015 (nel 2014 ci sono europee e amministrative, no, non si può...) e quindi, questi, ce li teniamo per due anni.
Avranno una forza parlamentare schiacciante: cosa faranno le pattuglie di Grillo e di Vendola me lo dovete spiegare.
Renzi - addirittura - auspica che chi non è d'accordo nel PD (ossia è in sintonia con la sua base) se ne vada, così non rompe i c. e loro possono fare tranquillamente l'inciucio maximo.
Se si tratta "d'informare" i cittadini bene, grazie, ma le cose sappiamo già come vanno. Anzi, tante magagne sono partite proprio da noi, sul Web. Basterà?
Vedremo 'ste elezioni del Friuli...ma il Friuli - che ben conosco - è una regione molto a sé, nella quale fanno prevalere il merito più che in ogni altra parte.
E poi la botta è fresca, le indicazioni di voto ed i sondaggi si stabilizzeranno in un paio di mesi.
Sto meditando di non scrivere più, ossia di dedicarmi solo più a scritti di letteratura: la politica mi sta uscendo dalle orecchie, dal naso e dal buco del...
Tanto, sono sempre in sella i soliti.
Grazie a tutti
Carlo

Eli ha detto...

Passato il primo momento di tristezza e disorientamento, ravviso qualcosa di positivo nell'attuale situazione.

Il Sistema si è svelato in tutta la sua illusoria, granitica falsità.
Non esistono destra, sinistra, partiti di opposizione, sentimenti di riscossa. Esiste soltanto una cupola che si autoprotegge, che per il popolo gonzo inscena orrendi ed anacronistici spettacoli con tanto di fanfare, giuramenti, bandiere, alabarde e cimieri, elezioni fintodemocratiche, Carte Fondative destinate ad un utilizzo sanitario, al solo scopo di perpetuare se stessa attraverso manovre e manovrine di facciata, che comunque paiono ben funzionare da un paio di millenni.

Basta un gesuita che si finge umile francescano ed i beoti vanno in sollucchero, la propaganda mediatica è più efficace di un miracolo. Essere "normali" è l'eccezione.
Ed il Quisling di turno assurge all'improbabile, per lui , ruolo di "eroe che si sacrifica"!

"LA GUERRA E' PACE"!
"LA MENZOGNA E' VERITA'!

Ora molti hanno la possibilità di capire e di prendere coscienza. E' solo la nostra coscienza che può mandare in frantumi la rappresentazione che hanno inscenato, qualora raggiunga la "massa critica", l'1% della popolazione mondiale.
Gli esegeti un tempo si chiamavano Karl Marx, Antonio Gramsci. Oggi si chiamano George Orwell, David Icke, Leo Zagami, ed altri.
Siamo liberi, nonostante tutto, e possiamo anche essere felici, malgrado tutto.

http://www.thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=651&id_categoria=12&id_sottocategoria=73

MattoMatteo ha detto...

Ed il primo floppettino elettorale e' arrivato anche per il M5* ... Sinceramente non me l'ho aspettavo, comunque come diceva il tale "gli esami non finiscono mai..." aspetto fiducioso le amministrative di Maggio, test molto piu' consistente.
L'inciucio pd-pdl era l'obiettivo del M5*, una volta che non erano riusciti ad ottenere la maggioranza, ed adesso e' li', una bella occasione per fare una sana opposizione propositiva ed anche un po di gavetta in attesa delle prossime elezioni, che si terranno a breve.
Ci saranno da prendere misure draconiane e chi si becchera' la responsabilita'? Probabilmente piu' il pd che non il pdl come il recente passato insegna e la cosa non durera' molto, spero solo che l'Italia abbia un po' di tempo in piu' ...
Sono stato in Italia la scorsa settimana, ed ho realizzato che il black out televisivo dei grillini comicia a pesare parecchio, consiglierei di cambiare strategia e farsi vedere piu' spesso in tv, magari in programmi di qualita' in modo da esporre le idee evitanto i talkshow bla bla bla ... ma e' ora di andare in tv!!! Molte persone me lo hanno fatto notare.
Saluti

mozart2006 ha detto...

Grillo per me si è giocato ogni credibilità residua facendosi intervistare dal "Bild Zeitung", che è paragonabile a "Chi" o a "Cronaca Vera" e inoltre da decenni è dedito alla diffamazione sistematica di tutto ció che non è tedesco. Un giornale che da sempre martella gli immigrati e li tratta tutti da fannulloni che pensano solo a fottersi i sussidi statali e non vogliono lavorare, e che oltretutto è schifato da tutti i tedeschi che abbiano un minimo di istruzione. In qualità di emigrato in Germania, stavolta lo mando io affanculo!

Eli ha detto...

Scampato il pericolo di ritrovarci un rottame della Prima Repubblica ed ex-tesoriere di Craxi, nonché premier del Governo della Lancia Termica che ci rapinò i soldi direttamente dal conto corrente, di notte, come usano i ladri (parlo di Amato, of course), ci tocca Enrico Letta. Costui è molto bene ammanicato, è membro dell'Aspen Institute (come lo zio Gianni, Lucia Annunziata, Fedele Confalonieri e molti altri), un istituto para-Bilderberg, collegato al Club di Roma, insomma una roba massonica, dove si riuniscono quelli che contano davvero. Sguardo di ghiaccio, mai un tono sopra, è un democristiano fatto e rifinito. Solo che i democristiani di una volta rubavano, ma facevano star bene anche il popolo. Quelli di adesso rubano per sé e basta.

http://www.youtube.com/watch?v=_bQfsrTwbps

Mai avrei pensato nella vita di dover rimpiangere la vecchia DC.
Tanti auguri, per noi! Ne abbiamo bisogno. Ma anche il PD, dopo aver governato assieme al nano pedofilo, non se la vedrà bene per nulla.

Ciao. E.

Eli ha detto...


Italia Dittatura Bilderberg, di Gianni Lannes.


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

Keope ha detto...

Lei dice "vinse Lenin" ma dimentica che in quel momento perdemmo tutti noi, visto che cosa è scaturito da quella "vittoria".
Cordialità.