“Il sentimento di giustizia è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione.”
François-Marie Arouet detto Voltaire
Tutta la vicenda che si sta svolgendo a Trani, gira attorno ad un semplice problema: si possono rendere pubblici i reati prima ancora che vengano formalizzati? Questo è il senso degli ispettori inviati dal Guardasigilli Alfano in Puglia, null’altro.
Difatti, è papale che gli ispettori inviati dal Ministero non potranno interferire con l’inchiesta, nemmeno prendere visione degli incartamenti, per quanto hanno dichiarato i magistrati della Procura di Trani.
Dal punto di vista strettamente procedurale, è ovvio che in un Paese normale i primi a venir avvisati delle indagini dovrebbero essere gli interessati: in un Paese normale.
Sbattere il mostro in prima pagina è sempre stata la prassi del giornalismo “di pancia”, quando non sono i giornalisti stessi a crearlo il mostro: vedi la “fattiva collaborazione” del sedicente giornalista Farina nel caso di Abu Omar e quella del “copista” di Genova, che scrisse a se stesso la lettera minatoria delle BR. Guarda a caso, uno scribacchino di “Libero” e l’altro de “Il Giornale”.
C’è da chiedersi perché, da anni, la Magistratura si lasci “scappare” anzitempo i brogliacci delle intercettazioni: è avvenuto in tanti casi, che coinvolgevano sia la destra e sia la sinistra. Berlusconi la fa da padrone in quelle trascrizioni, ma ricordiamo che “sfuggirono” anche le intercettazioni di Fiorani che chiamavano in causa esponenti del PD.
Si può chiudere la faccenda chiamando in causa i giornalisti che “ronzano” intorno alle Procure – il che ipotizzerebbe, al minimo, che qualcuno non abbia rispettato il codice deontologico – ma ci possono essere anche altre ipotesi, poiché le fughe di notizie sono oramai la normalità e non l’eccezione.
Avevamo premesso, sopra, che tutto ciò è anomalo: già, ma in un “Paese normale”.
Proviamo ad ipotizzare l’opposto, ovvero che l’inchiesta di Trani fosse rimasta sepolta negli archivi della Procura, poi fossero stati inviati gli avvisi di garanzia e, solo successivamente, la notizia fosse divenuta di dominio pubblico.
I legali di Silvio Berlusconi sono già scesi in Puglia, per chiedere l’avocazione del procedimento al Tribunale dei Ministri, a Roma.
Si sono mossi ancor prima degli ispettori, mentre il CSM (che ha almeno una sospetta “mela marcia” al suo interno, il giudice Ferri) ha cercato di mettere sotto la sua “protezione” gli inquirenti pugliesi, ed il Presidente Napolitano ha finito, come sempre, d’interpretare la vicenda nella tradizione del miglior cerchiobottismo italiota.
Proviamo ad ipotizzare cosa sarebbe successo in un Paese normale: non sarebbe stata resa pubblica nessuna intercettazione ma, vista la gravità della vicenda – le ingerenze indebite, la concussione o la corruzione di uomini che dovrebbero garantire la pluralità dell’informazione, ecc – nessun Tribunale dei Ministri, o chi per esso, avrebbe negato l’autorizzazione a procedere.
Sicché, dopo l’autorizzazione a procedere, la formalizzazione dell’inchiesta e tutti adempimenti necessari, ci sarebbe stata la pubblicità degli eventi: almeno, la precisazione delle accuse.
Infine, in fase di dibattimento, tutti gli atti sarebbero diventati di pubblico dominio, fino alla sentenza. Da scontare.
In questo modo, nessun “mostro” sarebbe stato sbattuto in prima pagina, non ci sarebbe stata nessuna fuga di notizie e tutti avrebbero compiuto il loro dovere come la legge prescrive.
Piccola parentesi: in un Paese normale, un uomo di governo che si fa beccare con le mani nella marmellata in questo modo, la prima cosa che fa è dimettersi, il giorno stesso.
Fa quasi pena il povero Marrazzo il quale, stante agli atti, l’unico reato che avrebbe commesso sarebbe stato quello d’aver utilizzato l’auto di servizio per i suoi incontri “trasgressivi”. Credendo di vivere in un Paese normale, Marrazzo si dimise.
In un Paese normale di categoria C-29 (per usare un parametro tanto caro agli economisti), in presenza di una simile richiesta d’autorizzazione a procedere, tutto viene inviato al Tribunale dei Ministri: il quale, archivia subito tutto.
Se, invece, è “disponibile” una Procura per archiviare tutto, non si scomoda nemmeno l’Alto Consesso Ministeriale: è il caso delle clamorose rivelazioni svelate dall’intercettazione fra Berlusconi e Saccà, la telefonata nella quale l’allora capo dell’opposizione chiedeva di far lavorare alcune attrici nelle fiction televisive, donne in qualche modo “vicine” – per svariati motivi – a senatori del centro-sinistra, “per riuscire a comprare qualche senatore e far cadere il governo Prodi”.
La Procura di Napoli non riscontrò nessuna rilevanza penale in quel fatto: veniamo così a sapere che si possono usare nani e ballerine per “comprare” dei senatori, utilizzando il servizio pubblico (RAI, pagato col canone) ad uso squisitamente privato. Cioè, politico, no…privato…boh!
Qualora la disgrazia delle disgrazie finisca per colpire l’amato premier – ossia che non sia possibile arrestare l’inchiesta e tutto il resto – lo stesso premier va in Parlamento e presenta raffiche di leggi, tutte con “corsie preferenziali” per esser subito approvate, con le quali – utilizzando con sagacia detersivo ed ammorbidente – accorcia le prescrizioni ed allunga i processi.
L’avvocato che scende a Trani, per chiedere l’avocazione a Roma dell’inchiesta, è la stessa persona che va in Parlamento a perorare la legge: sempre lui, Ghedini l’omnicomprensivo, l’uomo che sta in tutte le taglie, dalla small alla extra large, sotto tutti i cieli e smazza leggi e richieste d’avocazione con la precisione di un distributore di merendine.
Ghedini non è un uomo, è un transformer multifunzione: dopo aver soddisfatto la richiesta – “insert coin” – si premono i rispettivi codici, panino e bevanda…pardon, legge da approvare in Parlamento e richiesta d’avocazione in Tribunale. La macchina è perfetta e non sbaglia un colpo: l’unico modo di fermarla è staccare la spina.
Oggi una prescrizione, domani un legittimo impedimento, dopodomani uno dei tanti “lodi” incostituzionali (tanto per prender tempo), fin quando la coperta della prescrizione – lavata e ri-lavata, così ristretta da diventare uno scendiletto – non manderà tutto al macero.
Cosa fa, allora, la Magistratura?
Secondo i sodali del premier, si tratta di “giustizia ad orologeria”: beh, con tutto quel che ha detto, negli anni, al telefono Berlusconi, in un Paese normale quel congegno ad orologeria avrebbe per lo meno fatto saltar per aria un’atomica.
E quel che ha fatto? Saranno stati contenti i pugliesi i quali – quando pagavano il ticket – finivano per concedere anche la “sovrattassa P”, ossia quella che consentiva a Tarantini di pagare le puttane di Berlusconi?
E, questo, manda all’aria un vecchio assioma – ossia che il politico debba essere ben pagato per non cedere alla corruzione – poiché, se uno come Berlusconi deve ricorrere ad un corruttore per una puttana…non può pagarsela da solo?!?
Ma, anche in questo caso, non c’è reato: Tarantini sarà un corruttore, ma…chi corrompeva?
Ad osservare questo bel panorama, ci sono i magistrati: promuovono delle intercettazioni per scoprire un giro d’usura e finiscono nella rete, per altri motivi, il direttore del TG1, un membro dell’Agenzia che dovrebbe tutelare l’imparzialità dell’informazione, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, altri personaggi mica tanto “minori” e sempre lui, il capataz del sultanato Chigi/Grazioli.
Allora: quale può essere l’intento della Magistratura in questo bel quadretto?
Sono, ovviamente, tutti comunisti; osservateli bene quando escono dai Tribunali, ma non fatevi fuorviare: sotto pastrani e gonnelle, celano libretti di Mao, Kalaschnikov e bombe a mano.
Questa pletora di comunisti mangiatori di bambini, ringhiosi nemici del premier perché invidiosi della sua ricchezza, veri e propri Torquemada del nostro tempo, stanno semplicemente interpretando non la giustizia (quella, è sparita da tempo), bensì il senso di Giustizia che ancora rimane, negletto, nello Stivale.
Già sapendo che gli artifizi legali del premier riusciranno, alla lunga, ad avere la meglio sul loro paziente lavoro di ricostruzione degli eventi – e che non ci sarà mai un tribunale imparziale in grado di giudicarlo, oppure se lo farà sarà solo per vedere sprofondare tutte le carte nella prescrizione – ci mostrano non quello che è, bensì quello che potrebbe essere. Se vogliamo, la pura “virtualità” delle Giustizia: fra un po’, saranno ridotti a celebrare i processi su Second Life.
Perciò, non scorgiamo nessun “tradimento” se le carte affiorano prima del processo: anche perché quel processo non giungerà mai oppure, nel migliore dei casi, con mille mezzucci gli incartamenti saranno tutti passati nella scolorina.
Non sarà un Paese normale l’Italia ma, fra il sapere ed il non sapere, è almeno meglio sapere.
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
44 commenti:
Mi hai fatto anche ridere, Carlo, quando hai dipinto il ritratto di Ghedini...
Questo tuo articolo è preciso ed efficace come una pettinessa.
(cito dal sito Ambiente e Salute La Puliter: L’UNICA PREVENZIONE E’ AGIRE CONTEMPORANEAMENTE NEL NUCLEO
DELLA COMUNITA’ (Famiglia, Scuola). I capelli vanno pettinati con la pettinessa
che mette in evidenza il pidocchio e le uova e ne permette l’eliminazione
meccanica.)
E alla fine avviene l'eliminazione meccanica.
Magari un buon viatico potrebbe essere una umiliazione elettorale...
una strizzatina d'occhio
FD
Caro Carlo,
Ahimè mi sono arreso da tempo al miraggio di vedere il nostro 'giovane' premier alle prese con un giusto processo ed una (credo) meritata condanna per tutto quello che sta facendo al Bel Paese...
Ma alla fine secondo te la lista PDL nel Lazio ci sarà o no?
Con stima.
René.
Bella la teoria della pettinessa: il problema è trovarla. Dov'è finita?
Certo che Silvio lo trovi, ma lo trovi sempre ad ordire delle trame di corruzione a suo vantaggio: va bene così?
Per quel che so, non ci sarà la lista PdL a Roma, ma solo quella della Polverini.
Ciao a tutti
Carlo
Lettori e collaboratori del blog di Carlo la situazione in Italia è alla vigilia della fine della democrazia. Infatti il Berlusca vinca o perda le prossime regionali avrà tre anni dico tre anni per cambiare lo stato e la costituzione a suo piacimento. Lo farà per assicurarsi il potere personale a vita. Vedrete cosa sarà capace di fare! Nulla lo potrà fermare il potere del duce del secolo scorso al confronto impallidirà. Speranze di fermarlo nessuna. La Bindi quando mostra le foto dell'immondizia ancora presente in Campania mi fa tenerezza.
Ciao a tutti
Non credo che B. avrà tutto quel tempo e quei poteri che racconti: il debito pubblico sta correndo troppo pericolosamente.
B. aveva fatto il conto di resistere 5 anni, ma non aveva previsto la bolla speculativa, che ha messo a nudo la pochezza italiana.
La situazione economica "al limite" che lui si prefiggeva, nel 2013, di lasciare come eredità avvelenata ad altri, ha "anticipato" al 2010.
Credo che B. lascerebbe volentieri queste rogne ad altri, ma non può: tempesta Tremonti di richieste, ma solo per sentirsi rispondere che soldi non ce ne sono.
Secondo me, la tua analisi - Orazio - è troppo sbrigativa. Non avrò vinto la scommessa, ma dire che oggi B. è in sella sicuro è una balla.
Ciao
Carlo
Vedremo, il primo segnale dell'avanzare del potere Berlusconiano sarà l'approvazione entro luglio in un ramo del parlamento della legge sulle intercettazioni.
Gente, sù la testa!!
"Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano ".
Il tempo è giunto.
I tanti Cirano, smetteranno di nascondersi...
perchè “Il sentimento di giustizia è così universalmente connaturato all'umanità da sembrare indipendente da ogni legge, partito o religione.”
François-Marie Arouet detto
Voltaire
Doc
E' giusto sognare Doc, guai se non fosse così!
Ma in tempi in cui l'impunibilità del Sultano è difesa da milioni di condizionati mentali che a Lui amano permettere tutto, come si devono collocare notizie come questa:
http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_18/condanna_beffa_acf81aea-325b-11df-b043-00144f02aabe.shtml
Verrebbe d'augurarsi che la notizia sia falsa (ma non lo è).
Se fossi un insegnante (come diversi tra voi) io l'articolo di G.M.Stella (vedi link) lo farei commentare in classe.
Chissà le sorprese!
Come si può avere speranza quando gli umili e gli onesti sono perseguiti come delinquenti mentre gran parte del popolo osanna personaggi politici che da anni perseguono unicamente il proprio tornaconto. Qualunque sia.
E in tanti nemmeno si turano il naso. Adorano quel tanfo!
I morti ammazzati nelle caserme delle forze dell'ordine, quale scandalo hanno creato tra la gente comune?
E di quante altre "Ada Stefan" dovremo leggere per sentire il popolo che segue le TV generaliste dire a voce alta ?
A già, dimenticavo, a Scodinzolini la notizia non risulta e quindi...
Giochiamo pure ad avere fiducia ma il mio fegato comincia ad avere problemi a filtrare così tanta m....
FD
Mi è rimasto nella tastiera un "basta". Giusto prima dell'ultimo punto interrogativo.
Quando sentiremo dire BASTA dai nostri simili finti ciechi e finti sordi?
FD
Questo video è un ottimo rigeneratore per fegati malconci...
http://www.youtube.com/watch?v=_eV0jQVWyzY&feature=channel
Doc
Beh, meno male che il mio (eventuale) giudice naturale non è in Veneto! Altrimenti, i miei articoli...
Un amico, tanto tempo fa, m'avvertì del rischio del turpiloquio - anche a sfondo letterario - che può costare caro.
Perciò, mi astengo dall'usarlo: mi limito quindi a un semplice "vergognatevi" per quelli che esaltano i forni crematori e le SS.
Cercando di stare in tema, vi saluto:
Uno per tutti, tutti per uno!
Charles
Ho letto tutto l'articolo, ed oltre a trovarlo molto bello ed esaustivo, lo trovo sconfortante. Oramai è chiaro che abbiamo un corruttore, uno che fa pressioni per puro tornaconto, non certo uno che si fa corrompere, sennò " ciàpa e fòra dai co..."! Eppure, come mai non si può far niente? Sul blog Uguale per tutti c'è un dibattito incredibile. Qualcuno difende l'operato non solo suo personale (del berlusca), ma si incavola perchè è messa in dubbio la legittimità dell'operato di un suo ministro. Sono alibito!
Eppure i segnali sono evidenti. Non nascondo lo sconcerto dopo che sono andato a leggere l'articolo del Corriere, segnalato da halo1367. Purtroppo anche se molto bella l'interpretazione di Corrado Guzzanti nel video segnalato di seguito, in questi mesi posso solo avere un riso amaro.
L'unico appiglio che abbiamo - Roby Bulgaro - è quello di far crollare la percentuale dei votanti.
Solo l'astensionismo di massa può far loro paura, poiché farebbe loro balenare il rischio che una nuova forza politica potrebbe avere, domani, l'appoggio di tanti italiani.
Io scorgo solo questa strada per tentare di salvare il nostro Paese.
Ciao e grazie
Carlo Bertani
La percantuale di votanti a destra, però. Il fatto negativo lo abbiamo se cala la percentuale dei votanti a sinistra! Nel secondo caso, la batosta continua; e non solo per la sinistra - che è quello che per la magior parte sfugge - ma per l'Italia! Ciò che si deve evitare è l'astensionismo a sinistra: come fare? Penso tu sappia da che parte stia io, ma comunque sono io che ti ringrazio.
"el che" era un delinquente ed assassino. punto.
se vogliano risolvere i problemi ricorriamo agli eroi, 'veri' di casa nostra: Zaccagnini, Berlinguer e sopratutto La Pira.
Oggi ho sentito che per risolvere i problemi di alimentazione e qualità della vita a livello mondiale l'unica risorsa è uscire dall'individualismo e ricorrrere all' "empatia". Il saggio che parlava di questo citava studi scientifici che ribaltavano il concetto illuministico dell'uomo che nasce egoista e violento dicendo che in realtà siamo tutti geneticamente portati alla compassione verso gli altri.
Mi dispice, anzi sono contento, per il signore in questione ma nel vangelo 'Nuovo Testamento' scritto più o meno 2000 anni fa, c'era già scritto: il senso di compassione innato si chiama "Spirito Santo" che Dio ci ha donato a tutti indistintamente e l'empatia si chiama (ma è una brutta traduzione dall più completa parola greca) "carità".
Lo so che vi sembrerò utopistico ma se ci pensate bene, tutte le problematiche Italiane anche solo degli ultimissimi giorni, quelle bene evidenziate qui dal nostro Mentore Maximo: "Carlone Bertani delle (o dalle) Langhe", sarebbero rislte in una 'amen' se si applicasse anche solo un gramo di 'empatia' nelle proprie azioni quotidiane.
Quindi io, per l'ennesima volta, invito tutti a votare, eleggere, sostenere, proporre, solo persone empatiche...nel caso non si riesca allora -ma solo temporaneamente- il consiglio di Carlone sull'astensione potrebbe essere di buona riuscita...però penso abbia più efficacia sulle politiche piuttosto che sulle amministrative...
Da noi, nel PD, diPietro, financo Casini, hanno nelle liste regionali, gente comune, giovani pieni di buone idee, giovani donne, ragazzi, alcuni appena usciti dagli studi, alcuni impegnati nel sociale, tutti esprimono idee rivoluzionarie (beh, ammetto che tutti hanno un po' imitato Obama) la mia figlia più grande ha 18 ani, questi ne hanno poco più di 20...
mi sento fortunato, posso, nella mia provinaica, votare qualcuno di nuovo, qualcuno non ancora inqinato, qualcuno della nuova generazione...
avevo pensato di astenermi ma mi sa che sceglierò fra questi....
salutations
RA
scusate i mieie soliti errori di battitura ma scrivo sempre di getto ed ho pochi minuti della pausa caffè (che non prendo mai)...
però questa volta devo correggere, ho scritto: "liste regionali"
ma volevo intendere: "liste provinciali" legate ai contenitori regionali.
per la precisione.
saluti
RA
Grazie a Doc e a Corrado Guzzanti, con il fegato (appena) un poco meno malconcio, mi chiedo: il direttore di Tuttosport avrà dei problemi per il titolo con il quale apre oggi il suo giornale? Non credo (e giustamente).
http://www.tuttosport.com/
"Vergognatevi" ammesso sui giornali ma reato per i cittadini indignati?
Ma certo!
Maledetti magistrati comunisti.
E tu, Mister.Mister, raccontami un poco del "Che", così torno a spappolarmi il fegato nel rivalutare un altro fallimento storico...
FD
E così, scopriamo che non è il caso di scrivere articoli, che il vero problema italiano d'oggi è ancora quel sempiterno governo di D'Alema il bombardiere.
Che palle, di questa gente di destra che cerca di difendere Berlusconi a tutti i costi, lo dico io!
Poi, vengo a sapere che il Che a qualcuno manca, per altri è un delinquente assassino. Ma bene.
Di questo passo, giungeremo a santificare i colonnelli greci e il maggiore Tejero. A quando Astiz e Videla? E il cabron Pinochet?
Sentite, gente di destra, se venite in questo blog per discutere seriamente, siete ben accolti, altrimenti il Web è grande e ci sono tanti posti dove scrivere.
Saluti a tutti
Carlo Bertani
Invece di perdervi in chiacchiere inutili sul governo D'Alema o Prodi, osservate quanto avevo ragione in questo articolo: la posizione di Berlusconi è stata stralciata a Trani per "convogliarla" al tribunale dei ministri a Roma (prevedibile archiviazione):
http://www.repubblica.it/politica/2010/03/19/news/trani_carte_roma-2754584/
Innocenzi e Minzolini, invece, rimarranno di competenza di Trani.
Perciò, avremo un'altra sentenza (che finirà poi, fra molti anni, con un buffetto in Cassazione) nella quale saranno condannati dei corrotti, senza mai capire chi fu il corruttore. Proprio come raccontavo nell'articolo.
E qualcuno si scalda con il Che e con D'Alema: e lo fa con me, che fui fra i primi a denunciare i misfatti del VV (Velista Vip)!
Ricordo a queste persone che ho nel cassetto un libro: "Kosovo e dintorni: la verità addomesticata", che nel 2000 nessun editore volle pubblicare, e nel 2000 regnava il centro-sinistra.
Là sono identificate le connivenze e le responsabilità di tanti, anche della Caritas, per finire con la gran truffa dell'Operazione Arcobaleno.
Oggi, invece, c'è una persona che sta facendo a pezzi la Costituzione italiana per altri versi: oggi, è sui delitti di questa persona che è giusto concentrarsi.
Carlo Bertani
@Carlo.
Quando ho letto questo tuo post ed i commenti e prima di scrivere il mio commento, avevo già letto la notizia su Repubblica che hai linkata adesso.
Avevo già visto che eri stato (facile?) profeta.
Scusami ma mi sono sentito in dovere di scrivere la mia opinione (che poi non è prorpio una opinione...diciamo che ha delle basi storiche) sul 'che'.
Ovvio che siamo d'accordo sul combattere con ogni forza la persona che io ho sempre definito (ma solo fra amici, non tanto per pavidità, piuttosto per il rispetto per l'istituzione che rappresenta) come oggi ho definito il 'che'.
Ricordo che, nei primi anni '80, lessi una notizia sul Corriere (o forse era il Giornale nuovo) di una anziana coppia suicida a Milano nel loro appartamento...
Da allora hanno 'il comincio' le mie ricerche sul personaggino...poi, ho già scritto, conobbi una assistente di studio che aveva partecipato alla 'fondazione' di Ch5...era il 1985 e già avevo informazioni di prima mano di che cosa frullava in testa al personaggino in questione...
ciao
RA
Beh, Roberto: avanti, racconta quel che sai sul Che. Altrimenti, mettere così le cose non è giusto. Chi fa informazione dibatte, cita, sostiene, confuta, ecc.
Ciao
Carlo
Hai visto Carlo il Berlusca ha oggi parlato di elezione diretta del capo dello Stato. Si prepara a farsi eleggere da parte di un popolo ottenebrato dalle sue TV e pronto a credere a tutte le sue bugie. Oggi ha detto che stiamo uscendo dalla crisi e ci hanno creduto.
Ciao Carlo
un'altra scommessa?
Vi segnalo questo sondaggio condotto da SWG sull'astensionismo: c'è qualcun altro che si prepara a prendere i voti degli astensionisti. Osservate chi lo ha commissionato.
http://www.italiafutura.it/dettaglio/110405/gli_italiani_e_l_astensione_motivata
Ciao a tutti
Carlo
Berlusconi si avvicina al potere assoluto, con lò'elezione diretta del presidente della repubblica si preparà a rimbambire milioni d'italiani e installersi al potere a furor di popolo beota.
Carlo questo l'avevo previsto datempo.
Ciao
“Il capo del governo si è macchiato ripetutamente
durante la sua carriera
di delitti che, al cospetto di un popolo
onesto, gli avrebbero meritato
la condanna, la vergogna e la privazione di
ogni autorità di governo. Perché il popolo ha
tollerato e addirittura applaudito questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte
per astuzia, una parte per interesse e tornaconto
personale. La maggioranza si è resa
naturalmente conto delle sue attività criminali,
ma ha preferito dare il suo voto al forte piuttosto
che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere
tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo
quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il
tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano,
di eloquenza volgare ma di facile effetto,
è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato
tutt’al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le
sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie
di grandezza, offensivo per il buon senso della
gente a causa del suo stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il capo del governo. Ed è
difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e
corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso,
vanitoso, fintamente bonario, buon
p a d re a dia famiglia a ma con numerose amanti,
si a serve di coloro che disprezza, si circonda
di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori;
mimoa abile, e tale da fare effetto su
un pubblico volgare, ma, come ogni mimo,
senza un proprio carattere, si immagina sempre
di essere il personaggio che vuole rappres
e n t a re . "
Questo testo che da settimane circola sul Web, è
datato 1° maggio 1945. Scritto da Elsa Morante,
dedicato a Benito Mussolini.
Caro Carlo e cari amici immagino che molti di voi hanno già letto questo pezzo che reputo molto significativo per spiegare quanto sia improbabile che l' astensionismo funzioni. Carlo hai detto bene quando sostieni che senza costruire una coscienza tutto il resto è relativo, " astensionismo incluso".
Questo pezzo è stato scritto nel 1945 oltre alle somiglianze con le vicende e i personaggi odierni cosa è cambiato nel modo di operare del popolo? Quale forza e quale leader sarà capace di cambiare queste anime? Come sarà possibile assemblare questo 30% in forza di partito e trasformarla in un nucleo di cittadini vogliosi di confrontarsi e crescere nel rispetto delle regole? A voi illustri amici l' ardua sentenza.
Chi sovrappone meccanicamente Berlusconi a Mussolini sbaglia, perché sono molto diversi ed è diverso il loro tempo, l'economia internazionale, il pianeta stesso.
Le parole di Elsa Morante s'adatterebbero a qualsiasi principe di machivelliana memoria.
Io non ritengo che gli italiani si meritino tutto questo, almeno, tantissimi italiani che conosco, voi compresi.
Se le cose stanno in questo modo, non dimentichiamo che la legge "porcata" di Calderoli è stata la boa che ha segnato il non-ritorno.
Per questo bisogna segnare la fine del percorso: l'astensionismo di massa è l'unico mezzo per iniziare.
Ciao a tutti
Carlo
Ieri mattino in treno ho fatto una lunga discusione con un signore laureato in economia e commercio nel 1970 a Bari, dove -guarda il caso cosa ti combina certe volte- ho studiato anche io.
Le nostre storie hanno dei tracciati completamente diversi a partire da quello temporalmente in comune nell'ateneo di Bari, epoca 68/71.
Il succo, dopo oltre 3 ore , durante le quali ho parlato molto di piu di lui, e' stato che adesso ha almeno molti dubbi se è "giusto" andare a votare.
In definitiva non occorrevano tutte quelle parole, tratteggianti esempi di malgoverno, di puttanizie politicizzate e politicizzanti, bastava chiedergli solamente se, in tutta coscienza e scienza e' giusto per gli onesti andare o votare . Tutto qua.
Una sola osservazione aggiuntiva serve alla bisogna: a partire da oggi, "con quale infinitesimo straccetto di diritto costoro possono rappresentarmi?"
NESSUNO, POFFARBACCO!!!!
Buona giornata a tutti
Doc
Cari amici,
non crediate che, evitando di esercitare un diritto, che, ricordiamolo, ha avuto la vita di tante persone che si sono battute per questo, il diritto di voto, le cose possano cambiare. L'astensionismo andrà inevitabilmente a vantaggio di chi è adesso al potere. Il voto può essere di protesta, il non voto, non può, perchè non certifica una volontà, e, soprattutto, non è utilizzato - o non lo sarà - con i numeri e nelle modalità per far si che lo sia. Credo sia sbagliato predicare il non voto perchè, mai come in questo momento storico, andrebbe a rafforzare una compagine governativa scellerata.
Qualcosa da votare, che sia diverso da quello che è il trend c'è. Basta non stancarsi di cercarlo. infine segnalo questo post , col quale mi trovo assolutamente d'accordo. Chi vuole può anche leggere sul mio blog, che non linko, un articoletto che ho scritto io in proposito.
Chi attacca l'astensionismo, non comprende che votare non è più "avvalersi di un diritto", bensì prostrarsi ad una servitù. I pasquini di oggi saranno gli aguzzini di domani. A meno di cambiare quadro, scenario e teatro: per questo serve astenersi.
Carlo Bertani
No, non ci capiamo, c'è chi lo attacca, ma non è il mio caso. Non credo di essere depositario di ciò che è giusto o sbagliato. Cerco un ragionamento per capire. Fin ora la tesi del non voto non mi sebra accettabile, ma non voglio imporre il mio punto di vista, semplicemente comunicarlo per vedere se emerge una tesi condivisibile. Purtroppo solo in un caso sarei d'accordo con questa tua ultima affremazione: lo sarei qualora fossimo in una vera e sana democrazia nella quale c'è solo qualche piccolo - anche se MAI trascurabile - conflitto.
Votare il "meno peggio" è +o- equivalente a quanto va affermando 3Morti da un bel pò di tempo a questa parte: L'ITALIA STA MENO PEGGIO DI ALTRI PAESI.
Ma via, possibile che si voglia dimenticare cosa significhi fare "politica" in nome e per conto di una fantomatica bandiera unitaria "contro questo potere" dimenticando chi dall'altra parte lo puntella?
E poi perche' la patente qualificativa "è un diritto" è attribuibile solo a chi vota per questo o quello schieramento (tanto pari sono negli effetti)?
Se votare e' un diritto di scelta perche'non farlo non lo è?
Il cittadino consapevole quale possibilità ha oggi di dissentire da questa politica ormai trentennale?
E' cosi difficile riconoscere la commedia dei "I ladri di Pisa" che questi (tra l'altro) maldestri attori recitano da anni?
E' così difficile constatare che la lotta alla evasione/elusione fiscale non la vuole nessuna delle due parti con i rispettivi alleati, bastando per farlo un piccolo sforzo di ricerca?
Una sola domanda conclusiva partendo dal solo costo complessivo del G8(Maddalena+Aquila) di poco meno di 600 milioni: quante situazioni lavorative, o di ricerca, o di qualsiasi altra cosa da fare si sarebbero risolte?
Purtroppo anche io fino ad ora ho aderito a quel popo' di teorie per giustficare l'andare a votare, pur sapendo che non mi sentivo rappresentato.
In realtà andavo dietro ad una illusione e questo è ancor più grave per la stima complessiva che avevo di me stesso come uomo e cittadino.
Doc
P.S. tempo fà sono riuscito a comprare il libro di Basonobu Fukuoka "la rivoluzione del filo di paglia" che ieri mi sono portato dietro.
All'andata dopo le prime pagine ho chiuso il libro per iniziare la discussione di cui ho fatto cenno nell'altro post; al ritorno sono riuscito a leggere pochi capitoli: spesso sono stato costretto a fermarmi a riflettere sul pensiero di questo splendido rappresentante dell'umanità. No, non è un libro "facile da leggere", ma certamente è da leggere.
DC e PSI rubavano con l'economia che andava bene, 'sti mafiosi incapaci invece distruggono un'economia per i loro vizi, con l'avallo dei gonzi che li votano per farselo mettere al... sedere.
Questo gobierno non è nè buono nè cattivo, semplicemente non governa perché non gliene frega un cazzo.
Almeno agissero, così farebbero vedere a tutti che son lì solo perché sanno ubbidire e compiacere i superiori.Invece ci si impelaga in cazzate e si fan diventare i falliti tentativi di risolvere i guai giudiziari del nano temi di primaria importanza.
Va da sè che la questione non è se intercettare o meno, quanto telefonare o meno, ma siamo sempre alla luna e al dito.
Speriamo solo che qualcuno non perda la calma perché stavolta son guai.
Carlo hai visto Berlusconi al comizio ha promesso che il suo governo vincerà il Cancro. Dico il cancro. Ma in quale paese civile un leader politico può dire queste scempiaggini e non essere spernacchiato, oppure essere caricato sull'ambulanza per la neuro. In Italia però il popolo bue fideisticamente stordito a bastonate mediatiche non reagisce e applaude.
Ormai è sicuro il Berlusca in tre anni perfezionerà la sua dittatura e il popolo rincoglionito lo seguirà fino all'inferno.
Meditate frequentatori del Blog.
Ciao a tutti.
P.S.
SEMPRE PRONTO AD UNA NUOVA SCOMMESSA CARLO.
Caro Carlo,
scusa per il fuori tema, ma spesso le vicende umane mi interessano più di quelle collettive. Ho letto che finalmente hai la caldaia nuova. Mi rallegro, anche perchè mi pare che è passato un bel pò di tempo dalla rottura della vecchia, e lì dalle tue parti fa freschino di questi tempi...
Una curiosità. Che tipo di caldaia hai montato?
Saluti da Alex
Sul votare o non votare, aspettate il prossimo articolo, che sarà proprio un'analisi sull'opportunità di votare o meno. Poi, ciascuno farà quel che ritiene meglio, ci mancherebbe.
Il problema del nano mi sembra che stia scemando d'importanza: lui s'aspettava di navigare a vista fino al 2013 per poi correre per la presidenza.
Mi sembra strano che ciò possa accadere, per due motivi.
Il primo è che la crisi economica dei subprime ha accelerato la crisi interna, che è dovuta soprattutto a cause strutturali interne. E' un problema di tempi: Tremonti, con un deficit/PIL al 120% ha chiuso la borsa: andare oltre quel dato significa entrare in "zona Grecia".
B. ha tre anni di fronte, dove deve governare senza soldi: questo è il suo problema. Difatti, è nero con Tremonti che non scuce soldi per le sue baggianate.
Il secondo motivo è che è troppo squalificato a livello internazionale per diventare presidente: molti, della sua maggioranza, non lo sosterrebbero. Ricordiamo che il voto è a scrutinio segreto. Vedo più possibile un'ipotesi Letta, che sarebbe la stessa cosa.
Mi viene quasi la voglia di riprendere il libro di Fukuoka e di rileggerlo, tanto è bello!
La caldaia si è rotta il 12/2 e la nuova è entrata in servizio il 13/3: un mese solo col camino e la stufa.
Non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta.
Ho messo una caldaia a pellet: in questo periodo, con il cronotermostato a 10 ore giornaliere, 20 gradi, con due accensioni (mattino 3 ore, pomeriggio 7 ore) consuma 1,5 - 2 sacchi di pellet, ossia circa 8,5 euro.
Oggi, però, pago caro il pellet perché lo acquisto al minuto: per la prossima stagione lo acquisterò in blocco, spero fra i 3-3,5 euro il sacco, contro i 4,30 di oggi.
Il rendimento di queste caldaie è ottimo (92%) e non sprecano nulla. Difatti, prima scaldavo anche il locale caldaia dove ho le attrezzature per lavorare e una stanza con le macchine da falegnameria. Oggi, si sta al freddo perché la caldaia non spreca nulla.
Sarà dura, il prossimo Inverno, lavorare per costruire pezzi per la Gretel: dovrò concentrare al massimo il lavoro nell'Estate.
Ciao a tutti
Carlo
Carlo ancora non mi hai detto il tuo parere sul premier che promette di curare il cancro, dicasi cancro in tre anni e non lo mandano a quel paese oppure in clinica psichiatrica, anzi lo applaudono. Ciò conferma la mia teoria che più della metà degli italòiani hanno un q.i di meno di 70 e un'età mentale di un ragazzino di scuola media. La dittatura avanza a passi spediti.
Ciao Carlo
Pur riconoscendo le ragioni simboliche del non voto
io sono pienamente convinto della necessità di andare a votare, pur con molti dubbi e perplessità. Anch'io non mi sento rappresentato, ma qualcosa che si avvicini lo troverò. Non coinciderà esattamente con le mie idee, soprattutto poi temo che non faranno quello che farei io, che non voteranno sempre come farei io, che non proporranno le leggi che proporrei io, ma è l'unica possibilità che ho per spostare di un pelino gli equilibri nella direzione che preferisco. Non so ancora se voterò Di Pietro, Sinistra Ecologia e Libertà, i Verdi, dipende da quelli che effettivamente ci saranno, da come si proporranno, dai temi che considereranno più importanti e, soprattutto, dalle persone che li rappresenteranno. In ogni caso voterò e lo farò con un voto valido.
Infatti non vedo molta differenza tra il non voto e la scheda bianca o annullata, se ci fosse un numero enorme di schede bianche il giorno dopo se ne parlerebbe, per qualche giorno vedremmo qualche articolo sull'argomento, in diversi cercherebbero di argomentare che sono indirettamente voti che avvallano qualche tesi portata avanti da loro stessi, ma alla fine quei voti non saranno serviti a niente, se fossero invece andati ad un partito della sinistra, magari il più piccolo e disperato, bello e puro come l'elettore che preferisce annullare o non votare, un qualche senso l'avrebbero avuto, avrebbero spostato realmente degli equilibri!
Creco che l'impegno che non debba esserci solo in questa occasione, ma in questa occasione dobbiamo far sentire anche la nostra voce. Perché loro, la loro voce ce la fanno sentire sempre.
Come al solito ci lasciamo fregare dal notro eccessivo spezzare il capello in quattro.
C'è chi non vede niente, non si fa domande, non ragiona e vota come gli dice la televisione e c'è chi vede molto in profondità, analizza, ragiona, filosofeggia e poi al dunque non vota per (giustissima) nausea ed intanto continuano a mettercelo in quel posto!
Sono sacrosante le critiche a chi è oggi in parlamento, mi pare giusto dare una lezione al PD che continua a fare comunella, che ha molta responsabilità per la deriva nanoide, ma ci sono altri partiti, alcuni ce li siamo dimenticati perché non sono in parlamento, ed uno che si avvicina alle nostre idee c'è di sicuro!
Una contro-prova dell'ultima ora è che la Cei-Bagnasco scende in campo
e la controparte, oggetto evidente dello sfregio, con il capo chino chiede di "non strumentalizzare ..":
La brutta copia di Mavalà...No, non hanno diritto ad essere votati.
Doc
Si vale la pena leggere, rileggere e rileggere ancora Fukuoka: è un balsamo spirituale, e non solo.
Secondo me, Orazio, nessuno ha detto niente sul cancro perché l'hanno preso per pazzo. Sai, quando in famiglia c'è uno un poco "esuberante", al quale però si vuol bene...non la prenderei troppo sul serio.
Capisco il tuo ragionamento - Obbie - ma sono giunto alla conclusione che il maggior danno si può solo farlo non votando. Non andando proprio al seggio.
Ehi, doc, quando avrai finito con Fukuoka ti passerò un paio di titoli che...
Ciao a tutti
Carlo
@Doc Controprova di cosa? Della mollezza del PD? Ma io NON ho detto di votare il PD. Perché continuiamo ad identificare l'opposizione con il PD che ha dimostrato ampiamente di NON fare opposizione. Ci sono altri partiti, soprattutto quelli che attualmente NON sono in parlamento. Tra l'altro io non ho nominato il Movimento a 5 stelle perché non c'è nella mia regione, ma se ci fosse non avrei dubbi su chi votare.
@Carlo, scusami, ma non riesco proprio a capire dove sarebbe il danno nel non votare. Mettiamo che effettivamente non andiamo a votare, otteniamo un grande aumento dell'astenzione. Che danno gli hai fatto? Il PDL invece di vincere con il 40% dei voti vince con il 50% (le percentuali, ovviamente si contano sui votanti). Che danno gli hai fatto? Dici che dalla felicità scoppia e ci libera della sua presenza? E' questa la strategia? Beh se sei sicuro che va così ci potrei anche stare.
Secondo me l'unico danno, non andando a votare, LO FAREMMO ALL'ITALIA NON CERTO AI PARTITI CHE ATTUAMENTE OCCUPANO LA COSA PUBBLICA che continuerebbero a farsi gli affari loro ancora più allegramente.
Io il danno glie lo faccio se riesco a far entrare persone che NON sono omogenee a questo sistema.
Posta un commento