08 marzo 2010

Il Re dei...




"Al di là delle differenze politiche tutti gli italiani si riconoscono e credono nei valori della Costituzione". Lo ripete il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
...

"Tra questi valori," sottolinea Napolitano, ci sono "l'impegno civile, la solidarietà, il rispetto della legalità, valori fondanti del nostro vivere civile".

Da "Repubblica" del 8-3-2010


Peccato che il primo a non crederci - lo dimostra quel che ha firmato - sia proprio lui.
Legalità??? Ma facitece 'o piacere...

22 commenti:

Orazio ha detto...

Premesso che sono contrario a quanto ha fatto Napolitano e la considero una firma su un decreto incostituzionale, dico solo una cosa,chissà che cosa avrà minacciato il B..... e come diceva Manzoni il coraggio se uno non c'è l'ha non se lo può dare.
Accettiamo di essere nella dittatura che milioni di rimbecilliti italiani hanno scelto, come nella Germania degli anni trenta. Allora sognavano Germania uber alles, oggi i rimbecilliti italioti sognano Italia paradiso dei furbi e di quelli che possono evedere il fisco, le tanto celebrate partite iva.

Carlo Bertani ha detto...

Sì, anch'io mi chiedo cosa possa averlo indotto a tanto. Un grande ricatto?
No, per i piccoli Don Abbondio non serve...
Comunque, non saremo mai un Reich, rassicurati Orazio. Saremo sempre e solo la terra delle macchiette.
Ciao
Carlo

Roberto ha detto...

Il popolo delle partite iva paga sempre all'ultimo istante, magari meglio il giorno dopo. Io ho 48 anni (vabbè ormai il millesimo mi dice 49 ma io, fino al 29 maggio, tengo duro), ed ho assistito ad un cambio culturale immenso, che fra l'altro, è iniziato prima del berlusecolo...
Faccio, come al solito, un esempio di paese:
-il mio meccanico (oggi in pensione) era un artigiano che si era fatto da sè, aveva lavorato "a bottega" fin da bambino, aveva imparato il mestiere (di molto bene ve l'assicuro) aveva messo su una officina tutta sua...
fino a tutti gli anni '70, prima dell'era partita Iva e commercialisti, pagava le 'imposte' regolaremente, con qualche mugugno ma era sempre fra i primi a versare, non appena riceveva i 'bollettoni'...
Poi un bel giorno fu 'costretto' (l'ho messo fra virgolette ma in realtà fu proprio costretto dalla propria "associazione" di artigiani) a farsi il 'commercialista'...da allora cambiò tutto...
Io lo conosco molto bene quindi posso certificare il momento in cui passò da: "uffa queste tasse sono troppe (ma le pagava regolarmente e senza aspettare la scadenza)" a "preferisco dare 10 milioni al mio commercialista piuttosto che allo stato"...
ve lo giuro che queste furono le sue parole esatte...
Poi mi sono accorto che quasi tutti gli 'Iva' ragionavano così e trovavano modi sempre più sottili (o meglio li trovava il loro commercialista) per "allungare" le date di versamento di quella o quell'altra imposta, tassa, iva ecc...questo poi quando pagavano!

Una volta, per scherzo, dissi ad uno di loro, va a finire che, con questa mania che avete dell'ultimo istante, un bel giorno qualcuno di voi esagererà...e si troverà "cornuto e mazziato"...
Come vedete, cari Carlo ed Orazio, sono stato facile profeta...

Il suocero di un mio carissimo amico, di un paese vicino, anche lui artigiano di quelli che hanno fatto l'economia Italiana è stato uno dei primi, nel 1993 a capire l'opportunità insita nel berlusecolo: "noi lavoratori autonomi con partita Iva abbaimo tutto da guadagnarci da quello là" parole più o meno esatte.
Vi assicuro che lo disse con amarezza è un uomo tutto d'un pezzo, un cattolico praticante e conosceva bene, a naso, il tipetto e le sue conseguenze. Ma nel '93 doveva passare la mano, lasciare l'azienda agli 'eredi' e suo malgrado voleva il massimo vantaggio politico. Poi, dopo la prima ed unica volta che votò FI, capì che tutti questi vantaggi erano per i 'commercianti' come disse lui e non per gli 'artigiani'
(per commercianti intendeva tutti quelli che non creano con le proprie mani) e si buttò su Prodi ed adesso Casini. La sua azienda, alla fine, l'ha (tristemente) venduta a terzi perchè fra gli eredi c'erno molti 'commercianti' e nessun artigiano come lui.

salutations

RA

Carlo Bertani ha detto...

Come ben ricordi, Roberto, il popolo delle partite IVA, al contrario del Signore, non paga solo il Sabato.
Questo perché, statisticamente, in una società dinamica (nel senso di veloce e continuo mutare al suo interno - dall'esterno risultiamo invece fermi - siamo un chiassoso treno fermo sul binario) sempre si troveranno coaguli d'interessi che vengono soddisfatti proprio a danno di quelli che, il giorno o l'anno prima, ne avevano goduto.
In altre parole, la dinamica delle classi sociali da dopo Reagan ha subito un'accelerazione interna, anche fuori d'Europa ed USA, che ha comportato la "disponibilità" a scambiare parti della propria libertà e della propria moralità in cambio di vantaggi immediati.
Il meccanismo, domani, magari riserverà agli "oggi soddisfatti" lo scotto, ossia il pagamento del pegno che sarà riscosso dai "fortunati" di domani.
In realtà, il conto finale è zero (anzi, minore), ma questo consente al piazzista televisivo d'ampliare la platea dei suoi adoranti ben oltre il 10% dei ricchi, fino a quel 30% (reale) che gli consente poi, tramite i trucchi che ben sappiamo, l'egemonia.
Quando affermo che il sistema è destinato inevitabilmente al crac - del destino del piazzista poco m'importa - è proprio a questo che mi riferisco.
Il "tourbillon" sociale crea poca ricchezza in assoluto, tanta parvenza di benessere ma poco benessere reale. E consuma parecchio.
E non consuma solo risorse, ma anche capacità, professionalità, competenze, ecc.
Ad ogni giro della ruota, il "sistema-Italia" è più povero: ne sia di esempio la differenza fra le attuali, giovani generazioni (più informate, più critiche) rispetto a quelle di soli 5-10 anni fa.
Stabilire quale sarà il punto di rottura dell'equilibrio è cosa ardua, però che l'equilibrio sia oramai definitivamente compromesso è certo.
In questo senso andava letta la scherzosa scommessa con Orazio.
E, con questo, abbiamo inaugurato commenti che sono tre volte il post!
Sarà meglio che torni a qualche articolo più serio.
Ciao
Carlo

ladnag ha detto...

ciao carlo. mi duole constatare che la televisione la fa sempre e comunque da padrona. infatti mio padre è convinto che il decreto legge firmato da napolitano sia necessario. e ovviamente ha giustificato il tutto citando lo stesso discorso di napolitano "non può non correre all'elezione il primo partito d'italia". quindi le regole sono destinate ad essere cambiate. gli ho fatto notare che la regola cambiata è quella relativa alle elezioni e che quindi necessitava di un iter parlamentare ben lungi dal risolversi con una cena tra i capi e la firmetta successiva di napolitano. visto che per modificare la costituzione è necessario che maggioranza e opposizione siano d'accordo e discutano la modifica nelle camere. a mio modo di vedere - continuavo - si tratta di fregarsene di tutto e di tutti e soprattutto delle regole quindi altro non è che un regime questo qui. lui ha prima sentenziato "la costituzione va cambiata ha sessant'anni" e al mio "che vada cambiata o meno non vuol dire niente. dovevano fare unn altro iter parlamentare. invece tra decreti e voti di fiducia hanno oramai esautorato il parlamento. tecnicamente io lo chiamo regime. fini ne lamentava, seppur blandamente, la cosa già da settembre." lui da affiliato di alleanza nazionale quale è sempre stato "fini si è solo comportato in modo imparziale". e io ho ribadito "se continui a sentire solo il tg1 non puoi avere una coscienza critica. solo perchè quei sei canali televisivi che ascolti tutti i giorni ripetono all'unisono una cosa non vuol dire che quella sia vera". e giù risate sul fatto ch'io non capisco niente e mi faccio traviare dall'intellighenzia. senza sapere che sono contro l'intellighenzia. giustamente essere fuori dal coro ti marchia come "comunista". e io non lo sono. comunque questo semplice scambio di parole dimostra che in fondo orazio ha ragione. se ci fai caso, anzi se ci facciamo caso, così come la politica è occupata da persone "anziane" così pure il mondo del lavoro e ogni altro stato sociale è occupato da vecchietti, no? quindi un giovane che parla e dice ste cose verrà considerato sempre e solo giovane. non solo... quei pochi che come dice carlo sono migliori rispetto a 10 anni fa perchè più informati non andranno mai da nessuna parte perchè nel momento in cui si pronunciano i "grandi" li etichetteranno come "comunisti" e quindi "sovversivi" e quindi "contro berlusconi ad oltranza". la televisione è imperante e non possiamo farci niente. lo status di "verità" che ha assunto è incancellabile. lo spirito critico non esiste più. per "svegliare" un po' mi è sempre piaciuto dire "vorrei osservare un dibattito politico con candidati in mutande. che magari si comportano da stupidi. con i capelli colorati. vestiti in tuta." l'immagine, l'iconografia, ha un valore che non possiamo abbattere con le parole. l'assenza di critica ha generato questi mostri. e la chiesa ha marciato con iconografie e simboli in pompa magna per ben due millenni. ed era una religione che nessuno voleva all'inizio!!!! non possiamo fare niente. io, dalle mie parti, sono solo. sento che a breve dovranno ridiscendere in campo di nuovo i partigiani.

MattoMatteo ha detto...

Ciao Carlo,
Io conosco uno di quelli con la partita iva, e’ nato nel 1941 e quando aveva 9 anni ha cominciato a lavorare. Dopo la scuola, al pomeriggio i suoi zii falegnami lo caricavano sulla canna della bici e via andare per le case dei contadini a sistemare porte e finestre. Le scuole medie ai quei tempi erano un utopia. A 14 anni gli fecero il libretto di lavoro, un giorno mi mostro le prime marchette datate 1955. Tra varie vicissitudini, dopo la crisi dei primi anni settanta, i vecchi zii chiudono bottega e se ne vanno in pensione, lui comicia a lavorare in una cooperativa (bella rossa) (lui e’ di famiglia repubblicana) e mi racconto’ del primo giorno di lavoro. Mancano pochi secondi alla fine della giornata lavorativa, lui si permette di infilare l’ultimo pezzo di legno nella macchina e a quel punto uno dei soci vicino a lui (che era solo un operaio) gli intima “tu che sei appena arrivato, cosa vuoi dimostrare?”. Lui capisce l’antifona e se non fosse che ha tre figli e una moglie a casa che di solito mangiano tre volte al giorno, se ne sarebbe andato all’istante. Tiene duro per un anno. Poi si mette in societa’ con un altro falegname, poi la societa’ si amplia con altri quattro, potrebbero spaccare il mondo. Tutti e 6 nati dalla gavetta e tutti esperti nel fiore degli anni. Purtroppo l’invidia e’ una brutta bestia, lui era il responsabile in quanto era il primo firmatario, e scopri’ dopo qualche mese che i soci non si fidavano di lui e facevano controllare i conti da una delle mogli. Quando lo scopri avrebbe preferito un pugno in faccia, e nonostante le scuse e le suppliche saluto’ tutti e se ne ando’. Erano i primi anni 80 e decise di aprire in proprio, partendo da zero, anzi sotto zero, con un mutuo. Da allora ha insegnato il mestiere a due dei suoi figli e dato lavoro a 3 dipendenti di media. Nel 96 ha rifatto domanda per la pensione, dopo che gli era stata rifiutata nel 94, e gli hanno negato i primi 3 o 4 anni con la scusa che l’albo degli artigiani non era in vigore a quei tempi o un’altra cazzata del genere, ma se guardi sul libretto le marchette ci sono! Comunque gli hanno considerato 36 anni, ma non si e’ cancellato come artigiano ed ha continuato a lavorare, ora ha 69 anni e circa 50 o 51 anni di contributi pagati a tuttoggi e un infarto 3 anni fa, pensione mensile 700 Euro.
Senza dimenticare che ha sempre denunciato redditi anche negli anni di magra perche’ il suo grande commercialista gli suggeriva “Se tan peg it ven a truve’” = Se non paghi ti vengono a trovare, e non si riferiva a qualche bella ragazza.
Tutto questo per dire che non bisogna generalizzare troppo sul popolo delle partite IVA, si potrebbe mancare di rispetto a qualcuno, anche se so benissimo non e’ nelle intenzioni di nessuno. Per la cronaca il mutuo con gli anni e’ aumentato.
PS: il terzo figlio e’ andato nella terra di albione ma ogni tanto pensa che forse avrebbe fatto meglio fare come hanno fatto i suoi due fratelli, ma…
Ciao e scusate la lunghezza

PPS @ Roberto:
mi sono messo in contatto con mio babbo per cercare di ricostruire la cosa, ma lui, anche se settantenne, non riesce a capire di chi si tratti e come sai non dovrebbe essere difficile visto che la popolazione attuale si aggira sui 2700 abitanti, figurarsi nel dopoguerra. Ci si e' sempre conosciuti tutti. Mi puoi dare altre informazioni oppure c'e' modo di metterci in contatto diretto o ancora meglio visto che di solito torno a casa, perche' quella sempre sara' la mia casa, 3/4 volte l'anno ci potremmo incontrare di persona, per carita' internet e' una gran bella cosa, pero' il tu per tu lo preferisco. Questo invito vale per tutti i commentatori(halo1367), non solo per i Romagnoli (villa...?)
Ciao

Eli ha detto...

Carissimo,
quest'ultima sconvolgente esperienza, e cioè vedere che il massimo Defensor Costitutionis ammaina la sua bandiera, suggerisce il testo da presentargli, lo epura dal peggio e lo firma in un quarto d'ora, verso mezzanotte, come i cospiratori, quando si poteva prendere un mese di tempo, mi ha fatto toccare con mano che siamo soli, possiamo contare solo su noi stessi, e sarà bene pure organizzarsi, per non fare la fine del sorcio.
In questo paese nessuno si assume le sue responsabilità?
Io faccio il contrario. Nessuno rispetta le regole? M'impegno a rispettarle tutte, pure quelle che riguardano l'introduzione dei rifiuti nei cassonetti.
Nessuno legge un libro in questo paese d'analfabeti di ritorno?
Ne leggo due a settimana.
Sono tutti schizzati, nevrotici, sgarbati? Sto aumentando il mio livello di gentilezza nei confronti del prossimo, e cerco di portare aiuto a qualcuno almeno una volta al giorno.
Alimentiamo il positivo, il bello,
perché in questo paese non manca solo un'Etica, ma anche un'Estetica. E coltiviamo la nostra Spiritualità, per migliorare come esseri umani.
Cordialissimi saluti.

Roberto ha detto...

@Carlo: scusa se uso il blog per info personali...cmq sarò brevissimo

@Matteo:
io andavo a memoria, ma la tua richiesta mi ha costretto (nel senso buono) a ricordarmi meglio e siccome ultimamente sono un po' rimbecillito (ieri stavo restaurando una pipa nel mio 'laboratorietto', ho appoggiato il bocchino appena lucidato e ...cinque minuti dopo...non mi ricordavo dove l'avevo messo...lo sto ancora cercando...) ho cercato di telefonare al mio vechcio conoscente...
Bene, anzi male, non è a Sala di Cesenatico bensì a Villalta ed era nel territorio di Villalta e non a Sala che c'era il campo di prigionia dove erano 'carcerati' i tedeschi catturati.
Il mio errore è dato dalla scarsa conoscenza della zona (mi sembra di aver detto che sono anni che non vado a Cesenatico e dintorni) ma sopratutto dal fatto che un altro mio amico abita a Sala ed avevo invertito le cose...
Per la cronaca il mio amico che bita a Sala si chiama Bondi (sic.!) invece quello della storia del tedesco si chiama Lucchi ed oggi dovrebbe avere 78 anni, al tempo della II guerra era suo nonno il padrone di tutto.

Per quello che dici sugli artigiani, con me sfondi una porta aperta i due artigiani da me ciatati hanno avuto storie simili di decenni di lavoro fin dall'infanzia. Che nello stato moderno non ci sia più posto per loro (ed oramai è chiaro che i comunisti -pur con le loro colpe in merito- non c'entrano più niente) per me è tristemente chiaro e quel mio conoscente che ho citato parlare di 'commercianti' intesi come chi fa transazioni a più livelli sena mai aver realizzato niente nè con le proprie mai nè con la propria azienda...bè...con quella citazione intendevo sintetizzare quello che tu hai scritto...
Il vero nemico degli artigiani italiani sono le multinazionali, le filiere lunghe, le monopolizzazioni in capo a gruppi principalmente finanziari e non industiali, l'impoverimento dei salariati, il progressivo azzeramento del potere di acquisto degli impiegati ecc...

Il berlusecolo ha messo il potere in senso completo in mano a pochi...adesso -forse- dsi accorgeranno che non siamo più nel medioevo?!

ciao

RA

halo1367 ha detto...

Scusate, amici di questo blog, ma avete letto l'intervista a Veltroni?

http://preview.xrl.in/4r1q

Il mio stato mentale, lo so, è ormai alla frutta e una conseguente senile confusione la devo accettare!

Oppure non è colpa mia e trovate anche voi che è doveroso chiedere a questo tipo: ma da dove diavolo vieni per scoprire ORA tutte queste "cosette" su Berlusconi?
Sei lo stesso Veltroni che è stato segretario del PD (nato morto, ha ragione chi lo pensa) o sei solo un omonimo?
Sei stato tu a non voler demonizzare l'avversario, sei stato tu a "vergognarti" di essere stato comunista? O è stato un altro?
Che cosa devo pensare del passato tuo e del futuro nostro?

Siamo all'anticamera di un golpe.

E cosa scopriamo, fra l'altro?
Che un "alto dirigente" del Pd ironizza sul "colore" scelto dal popolo viola...
A certo il colore porta "sfiga"...
Ma una parola sull'importanza democratica dell'esistenza di questo popolo viola?
E di tutte quelle associazioni di cittadini (certo, che si rifiutano di essere sudditi!) che tra sacrifici e pericoli decidono di vivere la vita in prima persona per testimoniare l'irrinunciabilità della democrazia?

Ma nessuno, cari amici, mi venga a dire che in tutto questo non c'è calcolo politico ma solo "tradimento" di vecchi ideali o incapacità.

Qui il disegno politico che si sta perseguendo è antico e lucidissimo.

Gli attori principali della "sinistra" italiana sono diventati da tempo (il Migliorista da una vita) servi ed esecutori del potere mondiale che conta...

Il discorso diventa ovviamente lungo e scivoloso...
Ma chi, tra i politici nostrani, in questa crisi economica mondiale che ha appena ora iniziato a produrre i suoi effetti catastrofici, chi continua a citare soluzioni globaliste e da Nuovo Ordine
Mondiale? Come se le cause della crisi non fosse, assai chiaramente, nella globalizzazione stessa!

Sostanzialmente quella che stiamo vivendo è una farsa o una tragedia?
Ma il finale, per noi peones, può essere diverso in un caso e nell'altro?

halo1367 ha detto...

Scusate, riposto il link dell'intervista a Veltroni:

http://www.repubblica.it/politica/2010/03/10/news/liste_veltroni-2574837/

Carlo Bertani ha detto...

Cari amici,
devo dire che mi sento un po' male a scrivere post "telegrafici": non è nel mio costume.
Era però necessario partecipare - anche con un piccolo post - a quel movimento d'indignazione che sta scuotendo il Paese: è vero che molti continuano a non rendersene conto, ma la fiducia del nano cala ad ogni sondaggio.
La risposta che è venuta da tanta gente è che le regole si devono rispettare: criticarle, è giusto, cambiarle, sacrosanto, ma chi è al potere non può permettersi di cambiarle sempre come vuole.
Per questa ragione trovo fuori luogo la difesa di Napolitano da parte del PD: non è il caso di demonizzarlo, ma di chiarire che ha sbagliato.
In democrazia, si può dire che un presidente sbaglia?
Per questa ragione, credo che Eli abbia ragione: certo, rispettare le regole non è facile in un mondo che pubblicizza il contrario.
Con i miei figli non sono mai stato tenero, anche sbagliando, eppure vedo che scelgono con naturalezza di rifiutare la paccottiglia di questa cultura parcellizzata a mozzichi e bocconi.
Vi stupirà, ma nessuno della mia famiglia mi legge.
Hanno però interiorizzato che i veri valori sono altri: l'amore fra le persone, anzitutto. Poi, fanno anch'essi degli errori: ma chi non sbaglia?
Sbagliano invece molto - e viene loro permesso - le partite IVA le quali appena possono frodano.
Prendiamo il caso dei meccanici: la prima volta - quando non ti conoscono - ti fanno la ricevuta. Poi...
E se ne vantano: una settimana di lavoro in nero...mille euro...cosa c'è di sbagliato?
L'errore è che, da quando è stato possibile frodare impunemente, il gettito fiscale è soprattutto garantito dai lavoratori dipendenti e dai pensionati.
Di più: salendo nella scala dei redditi, più si guadagna e meno si paga, cosicché mancano all'appello i gettiti dei grandi imprenditori.
E' allora inevitabile tagliare i servizi, e si vive peggio. Risposta? Sono dei fannulloni.
Per quanto riguarda Veltroni, penso che si possa dire "con quella bocca può dire ciò che vuole": è il principale responsabile del crollo delle difese.
Ha chiuso a sinistra senza riconoscere che il governo Prodi cadde al centro, dai soliti transfughi che si vendono per la solita presidenza di un ente.
Abbia il buon gusto di tacere.
Comunque, credo che i tempi stiano maturando: "Il tempo degli onori sta per concludersi, Principe".
Mai frase di un film fu più azzeccata.
Ciao a tutti
Carlo
PS: ancora senza caldaia, neve, gelo. Tubi d'acciaio arrivati ma con diametro sbagliato (mi hanno inviato il pacco di un altro!) poi, neve e camion che non viaggiano.
Stiamo sperimentando la resistenza climatica all'"alba del giorno dopo".

Eli ha detto...

Carlo

se sei senza caldaia, posso capire come viviate tu e la tua famiglia, in queste giornate di gelo parossistico.
Ma avete il calore della vostra unione e del vostro amore, che non è poco.
Perciò, camino e stufette, e godetevi il resto!

servo inutile ha detto...

Sul blog di Beppe Grillo, ehm!... volevo dire... della Casaleggio Associati spa, è stato riportato un articoletto, una piccola spalletta a latere dei commentucoli "Travaglati", nel quale si afferma che il Napolitano ospitava nel suo giornale "Il Moderno", paginate di pubblicità fininvest.
Erano gli anni del craxismo.
Picconate?
Grillate?
Boh!!

Ciao

Orazio ha detto...

Ei Carlo, in un post precedente avevo detto che Berlusconi avrebbe dato la colpa ai comunisti e milioni d'italiani gli avrebbero creduto. Ero stato facile profeta, prepariamoci a vivere una lunga dittatura mediatica. Ahi povera Italia serva e credulona.

Ciao

P.S.

delle idi di marzo il piccolo cesare se ne fa un baffo.

mozart2006 ha detto...

Notizia trascurata dai media.
L´ex deputato Cosimo Mele, beccato durante un´orgia in albergo a base di coca e mignotte, è candidato alle regionali in Puglia per l´UDC e va girando i paesi del brindisino per illustrare i valori della famiglia.
Simpatico eh?

Carlo Bertani ha detto...

La notizia di Cosimo Mele è una di quelle che era logico attendersi: dove lo piazzano? In un posto meno appariscente.
Quella del giornale di Napolitano neanche stupisce: basta riflettere sulla sua attività nel PCI per capirlo. Si è sempre piegato al vento: è l'esatto contrario di Pertini.
Le Idi di Marzo stanno per arrivare: Berlusconi non è caduto, ma sbagli a dire che se ne fa un baffo. Sta precipitando nei consensi, e dopo le elezioni ci sarà la notte dei lunghi coltelli.
E' preoccupatissimo, perché si regge sul mediatico, ed è proprio sul mediatico che sta precipitando.
Un'altra duomata? Un altro predellino? Anche gli strattagemmi, prima o poi, finiscono.
Ti faccio notare che quando perse le elezioni nel 2006 (a mio avviso truccando i risultati) era spacciato.
Ha due-tre anni d'autonomia, poi inizia a precipitare: non so quando cadrà, ma non manca molto.
E, questa volta, ha fatto troppo arrabbiare la Magistratura per passarla liscia. Sono gli stessi deputati PdL a ricordarglielo.
Vedremo.
Cara Eli, sarà vera la teoria dei "2 o più cuori e una capanna", ma ti confesso che ieri ci sentivamo in Siberia, con 70 cm di neve fuori ed una bufera di vento impressionante.
Nel bel mezzo, è defunto anche il portatile. Sto scrivendo da scuola.
Ciao a tutti
Carlo

Orazio ha detto...

Si nel 2006 il nano barò e di quella cosa ancora ne paghioamo le conseguenze. Ora però il popolo italidiota è con lui i sondaggi cambiano presto basta una gragnuola di colpi mediatici, lui che va in TV a dire i comunisti mi hanno impedito di presentare la lista e fare due tre passaggi al giorno in TV e il popolo italidiota già con il riflesso condizionato tornerà ad osannarlo al 60%.
Un nuovo predellino, un nuovo piccolo duomo? Si penso che già i suoi spin doctor ci stanno lavorando. Vedremo!

Ciao
Carlo il caffè el a nuova scommessa.

doc ha detto...

Parto da un pilastro:
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

.. e poi all'istituzione che dovrebbe preservare il pilastro in prima battuta

Articolo 74
Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere [cfr. art. ] chiedere una nuova deliberazione.

Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata.

.. passando poi al vero potere a disposizione che lui puo' esercitare a nostra garanzia.

Articolo 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge."

Ed infine per ripristinare un minimo di decenza applicare
L'Articolo 88

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.

Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.

ma lui non ha le 00, non solo, ma deve obbedire agli ordini..

Se qualcuno non è convinto che la caduta e' iniziata è pregato di vedersi l'intero video della sua conferenza stampa.

Si vede chiaramente che anche la sua straordinaria capacità camaleontica/mediatica/comunicazione andava ad un cilindro...

Il problema è la ...pancia.

Doc

Nihil ha detto...

Chi ha firmato, era l'unico della nomenclatura del P.C.I. che poteva recarsi in America durante gli anni 50-60 senza avere problemi...

Carlo Bertani ha detto...

Stante mla scommessa - che pagherò, sia chiaro - mi sento di sposare di più la posizione di Doc.
Lasciamo perdere Napolitano, che sappiamo chi è come dice Nihil, però a me sembra che il nanerottolo sia in crisi che più in crisi non si può. Si sta squagliando.
E' vero, Orazio, che ne starà pensando qualcuna per fare una nuova boutade, ma è l'uditorio che mi sembra stanco d'ascoltare.
D'ascoltare anche l'ennesima inchiesta e la prossima intercettazione.
Sarà interessante vedere come si muoverà l'elettorato e soprattutto l'astensionismo.
Il sistema sta andando in crisi inesorabilmente, di là delle armi che mette in campo la partitocrazia al potere.
E' il frutto di anni nei quali la classe dirigente non ha permesso il ricambio, e questo va oltre Berlusconi e le sue sparate.
Ciao a tutti
Carlo

Orazio ha detto...

La partitocrazia sarà in crisi ma il nano malefico non molla e trascinerà alla rovina tutto il Paese. Ecco quello che succederà, sarà un futuro di povertà e disoccupazione, mentre le televisioni trasmetteranno ininterrottamente messaggi del nano che dice: "TUTTO VA BENE SONO SOLO I SOLITI COMUNISTI A DIRE CHE VA MALE" Milioni d'Italiani ci crederanno...

Ciao
Orazio

E non crediate che gli anziani penseranno ai giovani. Vi faccio l'esempio0 di una mia collega che ha oltre 40 anni di contributi e 64 anni d'età, messa in pensione dal ministero d'ufficio è corsa dall'avvocato per impugnare il decreto. Mentre una sua nipote si sta laureando. L'anno prossimo mi porterà i confetti della laurea mentre lei sarà ancora in servizio e la nipote inizierà un lungo cammino di disoccupazione e precariato.
Italiani mi fate pena

servo inutile ha detto...

Erano i meravigliosi anni '60, i nostri nonni, a seconda della classe sociale di appartenenza, mettevano chi più chi meno soldi da parte, nei libretti a risparmio, nelle doti per i futuri sposi, grazie a un contratto di lavoro a tempo indeterminato, grazie ai secondi lavori in nero, quando si era in cassa. Per lo più si viveva in affitto e in affitto si andava in vacanza per un mese intero, quando i tg mostravano le città industriali deserte.
Il cemento colava allegramente su tutto e tutti, così come la plastica: i mercati diventavano sempre più grossi, le piazze sempre meno piene di gente.
Tutto sembrava bello, in realtà era il preludio della dissoluzione, del prosciugamento delle risorse naturali e sociali di un Paese.
Il motto era finchè ce n'è mangiamo, poi chissenefrega.
L'orgia è quasi terminata, si spolpa l'osso, si raschia il barile e come diceva Gaber "Ci saranno sempre più poveri e più ricchi ma tutti più imbecilli."
La movida di ogni sabato notte in ogni media-grande città italiana, è uno schiaffo a qualunque crisi.
I ristoranti, le pizzerie, le birrerie, i bar, le tabaccherie, i cassonetti dei rifiuti, sono tutti pieni.
Non si trova posto negli alberghi durante i periodi delle sacre vacanze, se non si prenota almeno un mese prima.
Come è possibile tutto questo?
Riflettiamo e non facciamoci ingannare.
Ci sono riusciti: la gente piuttosto di dimostrarsi in difficoltà economica, sfoggia anche quando non se lo può permettere.
L'operaio si da fuoco, l' imprenditore si suicida.
Ci sono riusciti a farci sentire in colpa se siamo poveri, disoccupati, scontenti.
Invece di prendercela con i responsabili, ne siamo complici, ci indigniamo, ma poi corriamo a comprare di tutto, le nostre vacanze, il nostro benessere, la nostra videosoppravvivenza:
indebitandoci, indebitandoci, indebitandoci...
Questo è quello che chiamiamo libertà, democrazia, uguaglianza:
indebitarci, indebitarci, indebitarci.

Ciao a tutti