06 agosto 2020

Bombe atomiche, e cervelli all’ammasso a gogò

Una devastante esplosione ha sventrato il “cuore” di un Paese devastato, ossia il porto di Beirut. Un Paese veramente alla frutta per capacità politiche ed amministrative, che ha visto recentemente una svalutazione dell’85% della moneta, che vede – spesso – i jet israeliani che sorvolano il territorio di confine per colpire o tracciare le mosse del “nemico alle porte”, ossia Hezbollah. Questo è il quadro libanese.

Un governo del genere ha lasciato negligentemente sulle banchine 2.750 tonnellate di Nitrato d’Ammonio da circa tre anni, dopo che era stato sequestrato da una nave che batteva bandiera moldava (?) ed era diretta in Madagascar. Se l’area in oggetto era l’area della merce sequestrata, possibilissimo che ci fossero anche fuochi pirotecnici a loro volte sequestrati, o magari armi, altri esplosivi…in una nazione disastrata come il Libano, puoi trovare qualsiasi cosa in qualunque strada.

Ciò che dimostrerò, però, è che nessun ordigno nucleare è stato usato in quel frangente, né che missili o bombe sono state lanciate sul porto di Beirut.

Andiamo con ordine.

 

Gli esplosivi non sono tutti uguali e, la loro potenza, si sprigiona principalmente nella capacità di svolgere reazioni chimiche (in genere, ossidazioni con successiva combustione) nel minor tempo possibile.

La principale (ed essenziale) qualità di un esplosivo è quindi quella di generare un’onda d’urto la quale, maggiore è la velocità con la quale si distanzia dal punto d’origine, maggiori sono i danni che crea.

Possiamo renderci facilmente conto di questo fenomeno se incendiamo – a terra, in un luogo aperto – un bicchiere di gasolio: il gasolio brucerà, abbastanza velocemente. Se, invece, usiamo della benzina l’incendio sarà più subitaneo ed assomiglierà più ad una modesta esplosione la quale, non trovando ostacoli, si esaurirà in una manciata di secondi.

Il Nitrato d’Ammonio, invece, è un esplosivo più subdolo perché necessita di due fasi: la prima, nella quale riscaldandosi genererà una nuvola di Ossigeno la quale, in un secondo tempo, “assalirà” il combustibile (tipicamente polvere di carbone o gasolio assorbito su un substrato inerte) provocando l’esplosione, che porterà il Carbonio prima a CO (ossido di Carbonio) poi a CO2 (anidride carbonica) e sarà proprio qui il maggior “salto energetico”, con conseguente fiamme ed una consistente onda d’urto.

Difatti, se usato in ambito civile o militare, il Nitrato d’Ammonio richiede un duplice innesco, a distanza di una manciata di secondi.

 

Siamo, però, molto distanti dal C3, C4 o T4 che sono esplosivi plastici – usati nelle testate dei missili ad esempio – e che generano un’onda d’urto che viaggia a velocità dell’ordine del Km al secondo a migliaia di gradi centigradi: uno di questi esplosivi, ad esempio, fu usato nella strage di Bologna del 1980.

Nulla di tutto ciò è stato notato a Beirut, laddove i grattacieli che si vedono in lontananza non sono stati interessati dell’esplosione, se non per aspetti secondari. Nemmeno a pensare ad un’esplosione nucleare, la quale in pochi secondi avrebbe ridotto tutto in briciole, grattacieli compresi, con una velocità impressionante.

 

La velocità è il secondo fattore: più l’onda d’urto è veloce e più disgrega le opere murarie. Se l’onda d’urto è simile a quella di Bologna è in grado di sollevare addirittura treni e scagliarli per aria, ma si esaurisce presto. La dinamica nucleare, invece, è molto diversa: velocità e temperature sono di grado superiore e provocano danni ben più gravi ed a maggiori distanze: però, mentre un’esplosione di Nitrato d’Ammonio genera molti incendi a breve/media distanza, difficili da domare, un’esplosione nucleare si sviluppa nell’arco di pochi secondi e giunge, con la sua potenza, a lasciare un panorama di distruzione totale, soffocando quasi i possibili incendi, che possono sussistere solo a grande distanza dall’esplosione.

E veniamo al “fungo”.

 

Il “fungo” è generato dalla veloce risalita di polveri nel luogo dell’esplosione il quale, successivamente, giunto ad una certa altezza perde la forza iniziale adagiandosi in posizioni periferiche per poi ricadere: questa è la dinamica del “fungo”. Che non necessariamente deve essere atomico.

Si creò, ad esempio, sopra Dresda dopo il bombardamento del 1945, ma anche in situazioni più comuni: tutto dipende dall’esplosione, maggiore essa è, maggiore sarà il “fungo”. Che non indica, assolutamente, un’esplosione atomica.

 

In definitiva, l’esplosione di Beirut ricorda molto le esplosioni di esplosivi a non altissimo potenziale, bensì generatrici di gravi danni per la quantità d’esplosivo usato: dato che non è così facile ottenere del T4, ecco che molti terroristi hanno usato il Nitrato d’Ammonio. Altre esplosioni, sono avvenute negli impianti di produzione.

Si sono verificate, solo dal 1916 ad oggi, ben 30 esplosioni per errore nei siti di produzione del nitrato d’ammonio con migliaia di morti: elenco in nota (1).

Anche i terroristi lo hanno usato per la sua facilità di reperimento: ricordiamo Oklahoma City, Bali e la Norvegia.

 

Qualcuno ha indicato la possibilità che sia stata usata una micro carica nucleare.

La presenza di radioattività viene, generalmente, misurata in Sievert, più precisamente in mSievert, ossia milliSievert (1Sievert/1000 ), giacché un valore di 1 Sievert ha già effetti sulla salute umana: che io sappia, non sono state fatte misurazioni con questa unità di misura che abbiano mostrato pericolo nell’ambiente.

Poi, la cosa ha poco senso: perché “metterci una firma” quando potevano dar fuoco a quel po’ po’ di disastro ambientale che c’era nel porto di Beirut con una semplice, modesta bombetta da usare come un detonatore? Non era nemmeno necessario usare un missile, che viene tracciato – oramai – anche da Cozzalandia.  

 

La domanda che oggi si pone è, allora, chi può aver avuto interesse a destabilizzare il Libano e tutta l’area medio orientale?

Francamente, non trovo risposte plausibili: un conto è fare il galletto come Trump…accusare la Cina di questo e di quello…l’Iran di quello e quell’altro…ad usuum stultorum si fa questo ed altro, compreso commenti su Twitter e battute su Facebook.

Un altro conto è, invece, mettersi in una situazione nella quale si devono rischiare le portaerei a portata dei missili iraniani che giungono fino al Mediterraneo Centrale i quali, oltretutto, sono anche in dotazione ad Hezbollah. E poi: vogliamo proprio combinare un casino del genere a portata delle basi russo-siriane di Tartus e di Hmeimin?

Difatti, Trump ha fatto la sua “sparata” ma è subito stato smentito dal Pentagono. Negli USA, oggi, gli schieramenti fra isolazionisti ed interventisti non sono più fra Repubblicani e Democratici, mentre anche l’ala più dura dei Repubblicani, i neocon, sono passati in seconda linea rispetto agli anni dei Bush quando parevano spadroneggiare nel partito repubblicano. D’altro canto, anche i democratici hanno, con una manovra concertata dai vertici, allontanato gli avventurismi neo-rooseveltiani di Bernie Sanders.

 

Ciò che rimane è un “grande centro” che è la maggioranza nel Paese e che oggi, a causa della pessima gestione della pandemia da parte di Trump, sta accettando come nuovo presidente quel Biden il quale – a dirla tutta – non canta molto di più di un pappagallo impagliato.

In questa situazione di debolezza politica, gli USA non hanno certo velleità imperiali: la situazione economica, dopo la pandemia, sarà molto “scura” e con poche speranze di miglioramento. La Cina, pur accusata di tutto il male possibile, si comporta già oggi da grande potenza: non ancora egemone, ma in procinto di diventarlo.

 

Israele poteva avere interesse a colpire il Libano? L’aviazione israeliana colpiva già le basi di Hezbollah nel Sud del Paese, ma non ha mai mostrato – dopo la batosta del 2006 – di voler ritentare l’azzardo, e non sono le tonnellate di nitrato d’ammonio andate in fumo a modificare la situazione. Fra l’altro, Israele generalmente ha sempre dichiarato le azioni militari che intraprende, perché è una “merce” facilmente spendibile sul fronte interno, quando vanno bene. Con la situazione politica interna dello stato israeliano, con un Netanyahu che sta in sella per miracolo, non mi sembrerebbe il momento di dar inizio a danze così pericolose per gli equilibri internazionali.

 

In quest’ottica, se vogliamo trovare un possibile bandolo per spiegare quel che è successo, dobbiamo tenere presente che la Cina sta modificando il suo commercio estero, nel senso che – da quando Rotterdam era l’unico porto di partenza/arrivo delle merci – è arrivato Cherbourg, quindi Il Pireo, poi Vado Ligure (quando gli insipienti amministratori locali s’accorgeranno che dove c’è un porto sono necessarie strade e ferrovie) e Trieste, già compresa nell’accordo siglato con l’Italia per la “Via della Seta”.

La Cina, dopo il rifiuto di Israele, aveva messo l’occhio su Beirut come porto sul Mediterraneo orientale, ma non è questo disastro che può spaventare i cinesi: al più, risparmieranno i costi di demolizione. La situazione è cambiata da quando è entrato in servizio il nuovo sistema Maerks per lo stivaggio e lo scarico delle merci: completamente automatico (non ci sono più gruisti) ed informatizzato, può facilmente “pescare” i container da scaricare in una data area. Da immense spedizioni in un unico punto, a più punti di raccolta delle merci destinate ad aree più ristrette.

Di certo, la situazione libanese – con Hezbollah al potere – non è di facile soluzione: ma Cina ed Iran sono entrambi nello SCO e l’esperienza degli ultimi 20 anni c’insegna che, all’interno dell’ex Patto di Shangai, le soluzioni – tempo al tempo – si trovano sempre. In questo senso, Macron poteva risparmiarsi la visita a Beirut se aveva intenti diplomatici: fuori tempo massimo, dai tempi del dominio francese su quelle terre.

 

Concludendo, se qualcuno ha tirato un missile, oggi, mezzo mondo ne è al corrente e servono a poco i tanti galletti che strombazzano teorie complottiste: il complottismo è di facile intuizione per le masse, ma spesso non spiega nulla della diplomazia internazionale, che è mille volte più complessa rispetto agli assatanati della tastiera uber alles.

Il potenziale esplosivo era là da anni, ammucchiato alla belle e meglio in un Paese che definire allo sbando è solo far un complimento a curve e tornanti: qualcuno ha dato inizio alle danze con una tanica di benzina? Può essere.

 

Nessuno, di certo, ha sprecato un missile per così poco: in pochi giorni la situazione s’acquieterà ed a Beirut tornerà la solita, sonnacchiosa, ricerca di mettere insieme il pranzo con la cena. Di certo, nelle cancellerie di tutto il Pianeta, ciascuno cercherà di trarre il massimo vantaggio dalla nuova situazione che si è creata.

Ed è solo questo che conta, per chi vuole analizzare la politica internazionale.

 

1) https://it.qwe.wiki/wiki/Ammonium_nitrate_disasters



16 commenti:

ambrogio negri ha detto...

Ricordo quante ipotesi strampalate furono avanzate quando crollò il ponte Morandi. Un ingegnere tedesco, dal video su you tube, sostenne che fu causata da una carica esplosiva. La maggior parte di queste sciocchezze le antologizzava il blog freeanimals, che, se il web fosse paragonato ad una metropoli virtuale, sarebbe un importante mercato Bric-à-brac.
Per conoscenza diretta posso testimoniare:
• Una mia amica “ha visto” il marito uscire asciutto dalla piscina di Lourdes, ma il cancro al pancreas lo ha ucciso ugualmente dopo due mesi.
• Un mio amico, quando visita la tomba di padre Pio, un paio di volte l’anno, “sente” odore di rosa, soltanto lui fra tutto il gruppo di pellegrini.
• Una parente siciliana di mia cognata, dopo venti anni, ancora non ha capito che il traghetto ruota di 180° per fare scendere il treno nel porto di arrivo.
In generale:
• Quelli che la terra è piatta, che le scie chimiche, che i vaccini, che …
• Vanna Marchi che ha truffato un mucchio di gente, laureati e diplomati compresi, con le sue magie miracolose ed io avrei messo in galera i truffati.
• Quel detersivo che, anche a basse temperature, fa uscire dalla lavastoviglie una teglia incrostata come se venisse direttamente dalla fabbrica.
• Quella crema che, nella formula giorno, ti fa perdere il 25% di peso in una settimana, nella formula notte altro 25%, nella formula pre-sole ti protegge ma anche ti fa dimagrire e pure nella formula dopo-sole. E se non ti controlli … finisci per sparire.
• Quell'acqua di mare delle cinque terre, che ti mantiene la vista di un’aquila.
• Quella crema all'acido ialuronico che toglie le rughe e quell'altra che fa sparire la cellulite.
• Salvini e Meloni che sono cristiani.
• La Madonna che appare soltanto a semianalfabeti e mai ad uno scienziato o … a me, che sarei uno sponsor sincero, pure se, come sempre, mi apparisse piangendo.
In conclusione, pur nella logicità del tuo articolo, ma tu … a chi ti stai rivolgendo?
Ciao

Carlo Bertani ha detto...

A quelli che hanno riempito le pagine di notizie inconsulte, che hanno usato Photoshop per disegnare missili, altri programmi per inserire strane scie durante l'incendio...
Insomma, a tutte le persone che pensano che, dietro ad una notizia, ci sia sempre lo zampino per altre, occulte ragioni.
Vedi, Ambrogio, quello che mi fa sorridere è che sfuggono loro anche le più banali ragioni per comprendere la vera natura di quei fenomeni.
Ad esempio: gli USA sapevano benissimo che i giapponesi li avrebbero attaccati perché avevano da tempo decrittato il "codice viola" nipponico. Fecero uscire, lontano dai giapponesi, le portaerei e li lasciarono fare.
Nel 2001, Bush aveva una voglia matta di "finire il lavoro" di suo padre in Iraq, anche perché i pozzi dei Bush in Kuwait trivellavano diagonalmente sul confine, prelevando il petrolio dai giacimenti iracheni. Ma ci voleva la scusa buona.
Ora, non saprei dire se l'iniziativa sia stata di gruppi arabi indipendenti, oppure se c'è stato lo zampino della CIA (Osama bin Laden lavorò a lungo con loro...) ma sostenere che le due torri non potevano crollare senza delle mine interne è una boiata pazzesca.
Basta fare due calcoli sulle masse in gioco e sul materiale combustibile rovesciato dentro le torri per capire che sarebbero andate giù. Ma l'obiettivo degli USA era proprio trovare una scusa per attaccare, e l'avevano raggiunta.
Che ne dobbiamo fare di gente del genere, che semina favolette per acchiappare i gonzi? Oltretutto, falsificando la verità, che è la cosa più grave, perché non ditemi che un gruppo di arabi che segue i corsi di volo negli USA (all'epoca) sia passato tranquillamente fra l'FBI e la CIA senza che qualcuno ci buttasse un occhio.
Indagare, è una cosa seria e non si fa raccontando palle: per questa ragione non lavoro più con certi siti, perché sono zeppi d'idioti che scrivono stupidaggini.
Ciao
Carlo

ambrogio negri ha detto...

Io non ho aspirazioni da articolista, mi limito soltanto a fare qualche commento, ammesso che me lo pubblichino. Non sono nemmeno iscritto ai vari social, perché non mi piacciono.
Ho solo una striminzita iscrizione a Google per potere accedere ai commenti e se è richiesta altra iscrizione evito di commentare.
Ti ringrazio per la risposta, pur essendo la mia una domanda retorica, ma sarà servita a qualcuno per capire meglio il significato del tuo articolo … forse.
Gli autori delle favolette sicuramente se ne impipano di tutto ciò che con la logica si riesce a smontare. Loro si rivolgono a quelli che usano quel deodorante che “più sudi più sai di fresco”, quel dentifricio che “ricostruisce lo smalto dei denti”, quelle pillole dimagranti “a base di senna” che è un micidiale lassativo e … potrei andare avanti all’infinito.
Quello che mi fa letteralmente incavolare è che nessun organo di vigilanza o associazione dei consumatori interviene per porre fine all’inganno di questi ciarlatani con tanto di “brevetto scientifico”.
Sarà perché un popolo di boccaloni se lo merita? E, di questo passo, dove potremo e potremmo andare?
Ciao

Carlo Bertani ha detto...

Interessante quesito il tuo.
Tutto ciò, richiederebbe una sorveglianza del web, che però assomiglierebbe molto alla censura: forse è questo il motivo per il quale il web è lasciato libero.
Il web libero, però, ha aperto le porte ad una maggior consapevolezza della classe politica: non è un caso che i 5S abbiano avuto la maggioranza in Parlamento.
Da quando sono entrati in parlamento, tutta la comunicazione "libera" ha lavorato per demolire il M5S: ha lavorato all'unisono, destra e sinistra unite nella lotta. Poi, è arrivato il Covid 2.
Ovvio che la destra cavalca la posizione di un "Covid che non esiste" perché l'uso dello Stato in simili frangenti dev'essere risoluto, convincente, e dove era al potere la destra si sono visti i maggiori fallimenti.
Non so fino a che punto i sondaggi sono veritieri, poiché c'è una contraddizione fra il grande successo di Conte come PDC e la modesta performance dei 5S: qualcosa di vero c'è senz'altro poiché i 5S, a parte Bonafede e Toninelli (ingiustamente sacrificato all'alleanza con il PD), hanno mostrato poche figure di rilievo e la rappresentanza parlamentare è carente sotto ogni punto di vista.
Però, sono sondaggi che riservano sempre una partecipazione bassissima, col 40% e più d'astensioni ed anche la Ghisleri (sondaggista del Cav) ha ammesso che la parabola politica di Salvini è terminata.
Perciò, ritengo - soprattutto in questo frangente - che mai come ora i sondaggi siano una cosa, le elezioni un'altra. Staremo a vedere. Ciao
Carlo

Anonimo ha detto...

Caro Carlo, tu non ti ricordi certamente di me , ma io di te si. Tempo fa su CDC mi avevi avvisato dicendomi" non ti curar di lor , ma guarda e passa". Si trattava di un articolo che riguardava gli immigrati che io in qualche modo difendevo, ma venivo sempre dissuasa. Ho continuato a scrivere su quel forum sempre con difficolta'perche'mi dichiaravo comunista. Ieri mi e'capitato un ennesimo episodio increscioso: su un articolo che sottolineava che i partigiani erano d'accordo con gli americani e avevano anche firmato documenti. Mi sono azzardata a dire qualcosa ma mi hanno assalita, e'proprio il termine giusto, un tale"Populista col...." mi ha riempito di vituperi, parolacce, offese sui comunisti che non ho mai sentito in vita mia. E lo strano era che qualcuno chiedeva ai moderatori di intervenire, ma non intervenivano, come fanno spesso sempre e in modo solerte. Dopo ore hanno cancellato i commenti piu'scabrosi ma non una parola di scusa per me ne'una parola al vile accusatore. Io i partigiani li ho sempre visti e considerati, questi li trattano come se fossero animali. Allora mi sei venuto in mente tu che sempre su CDC mi dicesti "Jane, non ti curar di lor ma guarda e passa!". Da li ,poi, proprio in quei giorni lasciasti ,il forum, ora l'ho fatto io, ti ho cetcato per dirti che avevi immensamente ragione e mi dispiace non averti dato retta prima. Jane

Niente ha detto...

Ma vi pagano o è tutto naturale?

Niente ha detto...

Una mandria di satanisti che governa il mondo e voi date notizie alla tg5

Niente ha detto...

Applausi

ambrogio negri ha detto...

Ecco un esempio di concentrato neuronale per sentenziare efficacemente a botte di slogan, sostenendo una fatica immensa per esprimere con tre righe e tre commenti in tre minuti una sorta di nuova formula della relatività.
Spero per Unknown che almeno usi un deodorante “più sudi più sai di fresco”.
Ciao

Anonimo ha detto...

Chi si firma "anonimo" non deve essere preso in considerazione, in nessun modo. Chi si nasconde non merita risposta.

Carlo Bertani ha detto...

Lasciamo perdere gli sconosciuti, e restiamo in quel che sappiamo. CDC - sia il sito che il forum - sono diventati uno dei principali "supporter" della destra sovranista italiana, per una manovra preordinata e complessa, che iniziò con un parlamentare dei 5S che voleva far diventare il sito un giornale cartaceo o una sorta di Tv web. La Tv web l'hanno fatta, con scarsi risultati a vedere le connessioni: ah, il parlamentare 5S rispondeva al nome di Gianluigi Paragone.
Tutto questo mi fu raccontato da Davide Ranzini, uno dei gestore del sito un paio d'anni or sono, prima delle elezioni del 2018, di questo sono sicuro. Lui, ovviamente, nega ma io sono ben certo di quanto mi raccontò, e non si vede perché dovrei mentire: a che pro? C'era anche, in quella storia, un altro del quale non ricordo il nome, il quale era un musicista o critico musicale...sempre amico di Paragone.
In questa bella storiella - compresa la "mandria di satanisti che governa il mondo" successe questo, a mio avviso. Paragone era già nella Lega, ma si presentò alle elezioni nelle liste 5S per la nota pratica del "salto della quaglia" che i nostri parlamentari operano sempre con successo: dai tempi di De Gregorio (che inchiappettò Di Pietro), a Razzi "il coreano" e Scillipoti, grande medico siciliano, meglio del dott. Pasquano e di Catarella messi assieme.
Lo scopo, ovvio, era depotenziare il M5S per far confluire il loro grande successo verso la Lega: un'operazione ardita, benedetta anche da Berlusconi, il quale aveva capito che con i 5S a mezzo i suoi mille mezzi e mezzucci avrebbero fatto cilecca. Bonafede docet.
Poi, arrivò il Covid e, l'odiato Conte, dimostrò di saper controllare la pandemia meglio di altri, e il successo della Lega si sgonfiò rapidamente, al punto che la Ghisleri - la sondaggista di Berlusconi - oramai dà Salvini per finito.
In tutta questa faccenda, rimase coinvolto anche CDC, il quale - da grande supporter di Latouche - è diventato la ruota di scorta di Casa Pound.
Non meravigliamoci troppo: così va il mondo della comunicazione dietro le quinte, laddove ci raccontano di voler "informare oltre quel che ci raccontano i "mainstream": in realtà, fornire la solita sbobba della inconsistente destra italiana, che questa volta si dice "sovranista", come prima era "separatista", "federale", ecc.
Fattene una ragione, Jane, si vive benissimo anche senza CDC.
Ciao
Carlo

Anonimo ha detto...

Grazie per questa delucidazione.Ciao.

alsalto ha detto...

Ciao a tutti.
Nella mia vita professionale ho incontrato due profili puntualmente difficili, estenuanti. Il primo e' il cliente avvocato, il secondo il pubblicista. In realtà ve ne sarebbe un altro prima dei due, ovvero la loro mamma. Ma tralasciamo.
Il cliente avvocato vive la convinzione di poterti devastare la vita a suo piacimento. L'altro lo da per scontato. Te lo fa annusare come giocasse col topo. Se poi è giornalista è tipo un super sayan del pubblicista.
Detto questo, a me Paragone sta simpatico. Suona la chitarra malissimo ma con il piglio di un musicista navigato. Saranno i braccialetti o quel un, du ettre e si parte sul quattro su l'inno italiano. Sara' come si depila le sopracilia ultimamente a donargli luce al volto da giovine virgulto italico. La barba incolta da privato vende Audi A3 del 2016 24000km mai fuoristrada, no fumatore.
Un poco il mini me' di Claudio messora ma non beone.
Spesso incappo in scanzi e mi ci vanno dai 3 ai 14 secondi a capire che non è paragone. Durante la quarantena nei momenti di scacchio mi è capitato di imbattermi in alcuni video che pubblicava, lui e l'altro: Andrea porro. Non più di 3 o 4 volte.
Mi son bastate come motivazione a processare circa 200q di legna. Prodigiosi, i primi di maggio il tablet aveva le ragnatele.
Le sfumature mi sfuggono, sono una persona semplice, rustica, e sento la necessità di leggere il pensiero di altri per essere stimolato a cercare di comprendere. Ma le puttanate le sgamo in fretta, anzi prima. E quanto mi ha arricchito in passato leggere i dialoghi tra Carlo ed Eli ed io quelli li rivoglio ed in fretta, o combino un casino: tipo che vi stacco l'Internet o vi svuoto il dentifricio nel cesso a sfregio. Conosco un sacco di dispetti stupidi, ocio.

Carlo Bertani ha detto...

Questa è la storia, Alsalto, non un'altra perché io so cosa mi ha raccontato Davide e me lo ricordo bene. Elisabetta ha deciso che io non sono più il "qualcosa" che la interessava: bene, si cambia, è normale.
Il resto non l'ho capito, comunque ti saluto. Ciao.
Carlo

alsalto ha detto...

Grazie comunque del saluto che contraccambio.
E se scrivo cose un poco a casaccio perdonami. E' che li per li mi sembrano simpatiche e poi magari sono incomprensibili. E' che cerco di metterla sul ridere perche' son convinto che ridere faccia bene alla salute ed invece litigare o prendersi a malo modo ci faccia solo del male. E checcazzo meglio stare bene.

Carlo Bertani ha detto...

Hai pienamente ragione!
Certo, cercando di spiegare cos'è successo a Beirut non si può far molto ridere...che vuoi...
Prometto che farò un post dalla barca, con molte foto e tante risate!
Ciao
Carlo