12 ottobre 2017

Essere naif, l’unica possibilità

Funzione (o campana) di Gauss
Rotolano sui giornali notizie a valanga: legge elettorale, Rosatellum (cos’è, un vino?), Italicum (beh, siamo tutti italiani…), “sbarramento” (beh, siamo abituati alle strade sbarrate…sono libere solo per i soliti noti…), Mattarellum (di pertinenza dell’inquilino del colle), alla francese, tedesca, spagnola (sono forse variazioni del kamasutra?), fino a proposte incomprensibili: “Verdinellum”, “Consultellum”…tutte figlie di una sola madre, detta Porcellum. Dichiarata illegale: tutte queste persone che blaterano ed occupano gli spazi televisivi, fra una pubblicità e l’altra, sono dunque fasulli, degli impostori, dei guitti di ennesima categoria. Perché i veri guitti sono persone serie.

Confesso una certa noia a parlare di questo argomento, però me la sono scrollata di dosso per cercare di capire come mai si occupino così tanto di come si vota, sottraendo così tempo prezioso alla ricerca di tangenti o finanziamenti occulti da parte di chi “tiene bisogno” di lor signori.
E’ vero che il vero potere si nasconde fra le lobby finanziarie – a Bruxelles sono ufficialmente accreditati 15.000 lobbisti – più varie società segrete e consigli d’amministrazione dove, spesso, le due funzioni si sovrappongono.

C’è, però, la necessità di mantenere una sorta di “credibilità politica”, tanto per poter affermare “siamo stati eletti”. Già: con leggi dichiarate incostituzionali a raffica, ma tant’è.
La vera ragione che questi signori adducono per le loro manovre occulte, è sempre la “governabilità”, e qui il discorso si fa più interessante.

“Governabilità”, lessicalmente, dovrebbe significare “possibilità di governare”, da non confondere con la “capacità” di governare.
Per poter governare (come, poi…), questi signori ci raccontano che devono nascere dalle elezioni governi “forti”, ossia dotati di ampia maggioranza: spesso ci ricordano che la “stabilità politica” ci è richiesta dall’Europa, cosa alquanto nebulosa. Il Belgio ha avuto una stagione politica di circa un anno e mezzo senza un governo che avesse la maggioranza, ossia col vecchio governo, dimissionario, sempre in carica per “l’ordinaria amministrazione”. Eppure, nessuno s’è suicidato per questo, mentre il “fortissimo” governo Monti lasciò una scia di suicidi fra lavoratori ed imprenditori che ancora ricordiamo con orrore.
E allora? Come si fa?

Con la nuova legge, ad esempio, se prendi meno del 3% non becchi niente (almeno, così sembrerebbe): ciò significa che se circa un milione e mezzo d’italiani votano Tizio (e non raggiungono il 3%), Tizio non ha nemmeno il diritto di dire la sua in Parlamento. Nel nome di un milione e mezzo di persone.
E non è detto che il fenomeno non si ripeta con Caio e Sempronio: in altre parole, “tagliano” le ali marginali della nota campana di Gauss, mantenendo solo le posizioni centrali.
Ovvio che la politica susseguente dovrà cercare di soddisfare la sezione centrale della campana, quello che un tempo era definito “classe media”, la quale, oggi, si sta velocemente estinguendo. La necessità di tagliar fuori gli scontenti diventa essenziale: mica siamo fessi.

Si dà il caso che ci siano gli scontenti e gli scontenti “organizzati”, ossia il M5S: anche qui, la soluzione è presto scovata.
Tre partiti (o coalizioni) si giocano la torta, senza fastidi di partitini “insolenti”: è già chiaro da oggi come finirà.
Dividendo in tre parti, pressappoco uguali, la sezione centrale della campana di Gauss – e poi alleandosi due parti (la governabilità!) – anche gli scontenti organizzati saranno fregati: prepariamoci ad un bel governo Renzusconi, credo che lo abbiate già capito da soli.

Basti riflettere sulla gazzarra che sta capitando nella cosiddetta “sinistra”: tutti blaterano, ma tutti lavorano (non alleandosi)  per quel risultato.
Sull’altro versante forse sono meno stupidi e s’accodano, in silenzio e a capo chino: fu Berlusconi stesso a dire di Renzi “Eh…ne avessimo uno così in Forza Italia!”.
Se non considerassimo tutte le varie ed eventuali che l’UE ci metterebbe fra le ruote per tenerci al guinzaglio, quale potrebbe essere una soluzione?

Finalmente ci sono arrivati anche i cinque stelle, dopo aver acconsentito ai vari Mattarellum (et similia) pur di andare a votare: non hanno capito che prima del risultato del voto, ci sono le modalità del voto stesso, senza le quali nulla ha senso. Come si risolverebbe?

Un proporzionale puro e semplice, senza nessuna aggiunta: ossia, si devono eleggere circa 600 deputati e 300 senatori? Si opera una semplice divisione col numero dei votanti e si stabiliscono le dimensioni dei collegi. I cosiddetti “resti” si ripartiscono sui cosiddetti “primi non eletti”: ancora più semplice ed essenziale di come si faceva prima che la febbre maggioritaria sbarcasse nel Belpaese.
Perché è importante questo passaggio?

Un parlamento così eletto, sarebbe lo specchio del Paese e non sarebbe facile trovare la cosiddetta “governabilità”, ma sarebbero anche persone che sono state votate con le preferenze (rigorosamente semplici, tipo numeri di lista in ordine crescente e basta: gli italiani non sono stupidi e se vogliono fare a meno delle mafiette elettorali sanno farlo) e, dunque, sarebbero persone di una certa levatura, gente in gamba.
Perciò, si metterebbero seduti con pazienza per cercare una maggioranza, che sarebbe lo specchio delle mille volontà – oggi represse – dell’Italia.

Sarebbe difficile ed oneroso arrivarci, ma riflettiamo: oggi, dove stiamo andando? In qualche posto dove ci porteranno Renzi e Berlusconi, senza sapere come e perché, solo perché loro saranno stati eletti, grazie ad un meccanismo da loro stessi preparato e collaudato.
In Europa?
Certo! In questa Europa dove non si muove foglia che Berlino non voglia, dove le banche falliscono e…chi mettono a regolare il sistema bancario? Casini! Nomen omen.

Lo so, il sogno è stato bello e la realtà è molto distante, diametralmente opposta.  Però, quando l’Italia vorrà veramente uscire da questo pantano dovrà per forza ripartire da zero, mandando a casa tutti i farabutti che ci governano e cercare nuovi visi, nuovi volti, nuove volontà.
Cosa fare adesso? Non c’è scelta giusta, non c’è scelta sbagliata: quando il mazzo è truccato, non c’è niente da fare.

2 commenti:

Augusto ha detto...

Buon giorno, Carlo. Vero, l'unico sistema davvero rappresentativo é il proporzionale puro e con una lunga lista in base alla quale esprimere le preferenze. Con una piccola clausola: "possono essere messi in lista solo candidati residenti da, almeno, 10 anni in un collegio; quindi, un candidato, puó apparire nella lista di un solo collegio.
Peró, giá abbiamo sperimentato un sistema simile nel passato e i risultati dovremmo ricordarceli; a cominciare dai "governi balneari". Tanto che nei primi anni 90 la maggioranza di noi ha allegramente votato per eliminare le preferenze. In oltre non credo proprio che gli eletti "si metterebbero seduti con pazienza per cercare una maggioranza"; al massimo si metterebbero seduti per stabilire come spartirsi la torta.
Un correttivo potrebbe essere l'elezione diretta di un "capo dello stato/capo del governo" che scelga liberamente i suoi ministri, in carica per un tempo differente a quello dei parlamentari e sfiduciabile (lui ed il governo) solo previo referendum popolare.
Avremmo cosí 2 poteri che potrebbero bilanciarsi un legislativo altamente rappresentativo ed un esecutivo decisamente forte.
É vero, bisogna ragionare sul presente e non sul possibile. Allora, che fare? Votare, votare per il meglio o per il meno peggio (Montanelli...) sperando che il nostro preferito abbia sufficente forza per influenzare le future coalizioni.

ancor ha detto...

Ma che roba è? Sempre stare anno dopo anno, decennio dopo decennio, a dipingere con colori diversi la merda, che è sempre di color marrone e puzza.
Prepariamo invece le fascine in ogni piazza delle città della nostra Italia, e poi diamo inizio all: "inquisitellum italianum" e che caxxo!