02 giugno 2013

Profeti in Patria



Ma la televisione ha detto che il nuovo anno

porterà una trasformazione

e tutti quanti stiamo già aspettando...”

Lucio Dalla – L’anno che verrà – 1979



“Non si deve mai morire perché ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da imparare” amava ripetere mi madre che, passati gli 80 anni, desiderava conoscere come una bambina: finché le è stato concesso tempo, lo ha fatto.

Non so, però, se l’attuale livello della “comunicazione” le piacerebbe e riterrebbe “d’imparare” qualcosa: come esempio, proprio oggi la CGIL comunica (1) che, se desideriamo ritornare ai livelli occupazionali del 2007 (solo sei anni fa, mica un eone), ci toccherà aspettare 63 anni.

Dunque...nel 2076 – quando mio figlio, che oggi ha 21 anni e deve ancora decidere cosa fare nella vita – avrà 84 anni e (se sarà vivo) spererà d’avere una pensione (all’epoca saranno 85 anni, ma con una penalizzazione del 5%) potrà godere dei livelli d’occupazione del 2007.

Già qui, bisognerebbe mettersi a ridere e compiangere chi ha avuto la brillante idea di fare una simile rilevazione, che si scopre in realtà essere una penosa rivelazione del suo stato di confusione mentale.

Il calcolo matematico è, di per sé, semplicissimo:



Na=∆o / Ia



Dove:

Na = numero anni per tornare al livello iniziale

∆o = Occupati 2007 – Occupati 2013

Ia = Incremento annuo occupati


Di per sé nulla d’arcano per i primi due dati, salvo che – determinare il terzo – risulta un tantino più difficoltoso.

Per prima cosa si è stimato un incremento del PIL “pre crisi” pari all’1,6%: chi ci dice se sarà, invece, dello 0,16%, del 16% oppure di -1,6%? E per quale periodo? Tutti gli anni, ossia una costante? Variabile? E quale? Qual è la funzione di riferimento?


Il secondo dato dubbio è determinare la quantità d’occupati per unità di capitale impiegato: sarà quella attuale? Quella del 2007? Non conosciamo il dato del 2032 e nemmeno quello del 2056: anzi, non sappiamo proprio una mazza di niente per gli anni dopo il 2013.

Inoltre – chi conosce un tantino l’andamento dell’occupazione lo sa benissimo – non tutti i settori applicano la medesima variabile per determinare il numero d’occupati per capitale impiegato: l’industria tessile è quella che ha il dato più alto, quella metalmeccanica già scende, mentre l’industria chimica richiede un basso numero d’occupati rispetto al capitale impiegato.

Lo sviluppo immaginato è dunque quello...quale? Industria tessile? Chimica? Terziario?


Terzo dato che non sta in piedi: i dati delle varie industrie per occupati sono quelli attuali. Sentito parlare d’automazione industriale?

Se prendiamo come esempio e paragone l’industria com’era negli anni ’70 del Novecento, rispetto a quella attuale, non la riconosceremmo nemmeno: alla FIAT – reparto carrozzerie – entrava una moltitudine d’individui che sguazzavano, con gli stivali di cuoio ai piedi (la gomma sarebbe stata sciolta dai solventi), in un ambiente dove c’erano per terra quattro dita di solvente nitro. E verniciavano: quanti sono vivi oggi? Pochi.

Per fortuna venne l’automazione e la salute ci guadagnò: oggi, in quei reparti, si vedono quasi solo i bracci meccanici che verniciano, e nessun verniciatore potrebbe far bene come quelle macchine.

Prendiamo, invece, quella odierna: sicuri che fra un decennio non comparirà qualche diavoleria che rivoluzionerà di nuovo tutto? Quasi sicuro.


In buona sostanza, quel dato è soltanto un divertissement al pari di quelli letterari: un gioco, come quei trastulli di logica da Settimana Enigmistica. Ci sono tre uomini in fila: uno è calvo, l’altro ha gli occhiali, il terzo la barba, Gianni è secondo, Roberto ha gli occhiali...eccetera...determinare il nome dei tre ed il posto nella fila.


Per recuperare il PIL perduto, invece, bastano “solo” 13 anni: quindi, nel 2026, saremo come nel 2008. Mi par di ricordare che si sosteneva – a proposito della TAV – che il volume dei traffici (nel 2022!) avrebbe giustificato l’enorme esborso ed i danni ambientali. Fino ad oggi non s’è visto nulla, i treni sono pochi perché non ce n’è bisogno, le merci latitano, i commerci pure, però quel “2022” rimane sacro.

 
Non so veramente come si faccia a stendere simili fregnacce ad usum stultorum: forse sarebbe meglio studiare bene un serio reddito di cittadinanza – non un assegno di disoccupazione mascherato! – in modo che la sopravvivenza sia almeno garantita per tutti. E poi ragionare – questa è vera politica! – sulla base di dati esistenti: lo sanno, i signori dei sindacati, che l’Italia è la prima in Europa per esportazione di prodotti agricoli biologici? (2)

Che in Norvegia il numero delle auto elettriche ha superato quello delle vetture a petrolio?

Forse bisognerebbe pensare a come organizzare un sistema veloce di trasporto per le merci biologiche verso i mercati dell’Europa centrale e...con tutti i soldi che abbiamo dato alla FIAT...non si potrebbe mettere un po’ alle strette Marchionne? Fargli capire che, domani, si venderanno più auto elettriche che SUV?

No, non serve: siamo sicuri che Letta (zio e nipote) stanno leggendo attentamente lo “studio” della CGIL e sapranno prendere i necessari provvedimenti per non mancare il fatidico 2076.

 
A questo punto, mi piacerebbe molto scambiare due parole con Nicolò Machiavelli e gli direi:

“Caro Nicolò, non serve che tu ti scervelli per definire i tratti del miglior Principe per la tue Signorie: siamo nel ‘500! Non ti dice nulla? Ma diamine! Ci sono già tre stati unitari: Francia, Spagna ed Inghilterra! Man mano che gli Stati unitari avanzeranno, tutto cambierà: non ci saranno più Principi...al massimo, qualcosa varrà per l’Italia la quale – secondo i calcoli della CGIL (conosci?) – non giungerà all’Unificazione fino al 1861. Qualcuno dei tuoi Principi rimarrà ancora qualche tempo: Medici, Este, Gonzaga...ma tu non te la prendere. Piuttosto, vai a pescare in Arno oppure vai a donne, che le fiorentine meritano di più le tue attenzioni che quei palloni gonfiati che cerchi di far rinsavire al prezzo di tante fatiche. Compra l’annuario della CGIL ed il calendario di Frate Indovino: c’è già tutto!”

Non te la prendere Nicolò: pensa che un tuo collega della nostra epoca – Leonardo Sciascia – mette in bocca ad un anziano professore di Lettere una frase emblematica, che successivamente un vecchio Gian Maria Volonté ripeterà ad un giovane Ricky Tognazzi nell’omonimo film “Una storia semplice”.

Sì...l’aritmetica è affascinante...ma, se io fossi al posto suo, ci scioglierei dentro un buon cucchiaino di dubbi, come lo zucchero nel caffè...”

Con buona pace dei moderni profeti.


(1) Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-06-01/studio-cgil-servono-anni110036.shtml?uuid=AbnCkG1H  

(2) Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/World_in_Progress/LItalia-e-il-primo-paese-europeo-per-esportazioni-di-prodotti-biologici_314175094608.html



19 commenti:

Alex ha detto...

Esportazione di cibo biologico......

Ma che vorrà dire biologico? Secondo la Commissione Europea questo:

http://ec.europa.eu/agriculture/organic/organic-farming/what-organic_it

E l'andamento del mercato su questo prodotto sembra interessante:

http://ec.europa.eu/agriculture/organic/consumer-confidence/consumer-demand_itd il mercato europeo

Oh, però, 'sto cibo sarà pure biologico, ma non ci vedo niente di biologico nel trasportarlo su e giù per l'Europa per migliaia di chilometri su autotreni aerei, treni e navi.

I consumataori tedeschi amano il biologico? Bè, allora che si producano delle belle "kartoffeln" bio a casa loro, perbaccolina.

E se vogliono le fragole o un bel fico d'india?

Ah, dimenticavo, il Mercato.

A proposito di scelte politiche.....

Saluti,

Alex

Alex ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
kingeagle ha detto...

Lo studio accurato sul reddito di cittadinanza è quello che da molto tempo aspetto . Lavori sul tema sono anche in rete, ma i nostri "amati" parlamentari si fermano a -dove prendiamo i soldi? -
Carlo, un lavoro di fino sull'argomento? Sono veramente interessato.
Saluti.

doc ha detto...

Vedi Carlo,

tutti i mainstream si esercitano a fare previsioni, e quindi non poteva mancare una esercitazione sul temma della cgil. Ne avessero azzecata una!!!! Ma...

Gli effetti cercati sono arrivati: come sempre.

E come sempre il network si è messo all'opera, e funziona per lo scopo per cui esiste: come sempre, e fino ad oggi, ha funzionato egregiamente a livello macro sociale.

Infatti non si parla d'altro. E lo scopo è raggiunto: tanto che tutti ormai sono convinti a chi dare la colpa delle nostre ( e non solo...) delle nostre disgrazie.


Peccato che la camusso non abbia avuto la possibilità - forse per il poco tempo a disposizione, o perchè aspettava il...risultato della formuletta per individuare il colpevole ideale- di inserire questa scoperta/soluzione nelle larghe intese...

Che poi manchino tutta una serie di ipotesi di dati quantificati e quantificabili ( secondo cosa, quale funzione, lineare, logartmitica o cissoidea?? o altra precondizione? E chi se ne fotte non ce lo mette????) secondo cui, ed applicando almeno un modello expert, non solo ipotizzato, ma che sia stato,almeno una volta, provato, si possa giustifcare, almeno come fantamatica, un tale miscuglio kolossal di offese al buon senso della aritmetica delle massaie Italiane ( per non dire delle basi elementari della aritmetizzazione della matematica...) è un'altro paio di palloni da gonfiare...

Ma forse non sanno che i numeri, non avendo memoria, sono oggettivamente condannati alla verità.

Doc





Ricky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ricky ha detto...

Scusa Carlo se sono OT ma come hai fatto a ridare l'autorizzazione a Come Don Chisciotte per pubblicarci i tuoi articoli?
Ti sei reso conto di che razza di sito è? All'80% frequentato da reazionari, intolleranti, neo (e cripto) fascisti, razzisti, complottisti da 4 soldi e seguaci dei rettiliani. Da quando lo lasciasti due anni fa è addirittura peggiorato: il tuo articolo sulla debacle di Grillo ha ricevuto insulti peggiori di quelli che furono la causa del tuo temporaneo distacco. Condivido la preoccupazione di un vecchio articolo dei Wu Ming che includeva quel sito nella rete della (pseudo) ideologia che chiamarono "rosso-bruna".
Attraverso una manipolazione dell'info-comunicazione che accosta articoli come i tuoi o di area "de sinistra" a scritti del neofascista Adinolfi o Massimo Fini o il razzista Della Luna, si danno una facciata pluralista, ma la realtà è diversa: un mio amico che vive a Barcelona è stato bannato dagli amministratori per aver denunciato attacchi razzisti e minacce fasciste. Hai letto bene: è stato bannato lui, non chi lo attaccava e si proclamava fascista...

Carlo Bertani ha detto...

Le aziende che lavorano nel biologico sono controllate dai NAS per norma. Qualcuno sfugge? Può essere, ma conosco tanti che lavorano bene. Poi, se abbiamo raggiunto questo risultato sarebbe giusto rallegrarsi e fare in modo che il settore sia seguito dalle autorità, per farlo crescere, non per denigrarlo.
Donato: i numeri sono esaurienti, lo sappiamo entrambi, ma le funzioni devono essere impostate con parametri che giungono dalla realtà. secondo te, qualcuno dei nostri politici sa che cos'è la realtà?
Il reddito di cittadinanza è già completo, per quanto riguarda la fase di studio, e prevede un prelievo dello 0,2-0,5% sulle transazioni finanziarie.
Lo scarso prelievo (200-500 euro su 100.000 euro) consentirebbe di mettere un freno anche alla finanza puramente speculativa: giochi sulle monete, sugli spread, ecc.
Ti sei fatto un'idea di chi è contrario? Leggi lo studio del prof. Fumagalli (10 tesi sul reddito di ciottadinanza): è più esauriente di qualsiasi mio articolo.
Ricky: perché dovrei prendermela? Perché le "suorine" commentano alla c...?
Me ne frego di loro e di quel che possono dire: la maggioranza dei lettori di CDC è anonima e, secondo i pezzi, legge attentamente. E questo a me basta.
Me lo ha chiesto Davide di tornare a scrivere per CDC, confessandomi dubbi che sono, praticamente, quelli che tu esprimi.
CDC è un territorio di scontro, è quasi una guerra: l'unica cosa da non fare è farsi coinvolgere.
Ciao a tutti
Carlo

Pietro ha detto...

Non sò se possa servire come chiave per interpretare le nefaste previsioni, comunque allego il link.
Saluti
http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL6N0E322820130522?sp=true

Eli ha detto...

Susanna Camuffo farebbe bene a NON firmare accordi capestro come quello con cui ha appena strangolato la democrazia sindacale, anziché commissionare studi fantascientifici.
Erano anni che CGIL, CISL e UIL ci provavano, ed ora ci sono riusciti, per la gioia di Squinzi e Marchionne, dimostrando per l'ennesima volta che il sindacato ha gli stessi obiettivi dei padroni. Se ancora ce ne fosse stato bisogno...

Ricky ha detto...

Carlo, guardati dai falsi amici, in particolare la persona che citi.
E' una mia opinione, fanne l'uso che vuoi, ma permettimi di dire che non vale la pena sacrificare la credibilità che ti sei conquistato con la visibilità che può dare CDC.
Io non sono un blogger ma se vedessi un mio articolo accanto ad un altro di Adinolfi o Fini, vorrei scomparire piuttosto che essere associato a quei due nomi.

Carlo Bertani ha detto...

Ci sono anche Orso, Di Cori e tanti altri non certo di destra...
Carlo

Eli ha detto...

Del resto, Carlo,

in questo paese che ha male interpretato perfino Machiavelli, che non ha mai scritto che il fine giustifica i mezzi, come vogliono far credere, non c'è da stupirsi di nulla.

E' un paese in cui Carlo Giuliani è morto per una sassata, il sindaco di Terni ha il cranio lesionato, con vari punti di sutura, per un'ombrellata, e Stefano Cucchi è morto di malasanità, ma chi lo aveva ridotto una larva fratturata e ferita non ne ha colpa.

Dove sono in questi casi le "fatine" e le mammolette che trepidano per gli embrioni, che vogliono mantenere corpi morti, meri ammassi di cellule ridotti in stato vegetativo, attaccati alle macchine per decenni, e che s'indignano per la violenza delle polizie di Assad e di Erdogan, chiedendo a gran voce interventi militari?
Guardassero in casa loro. L'erba del vicino è sempre più verde, la polizia del vicino è sempre più violenta.

Nel frattempo si scopre che il Grande Orecchio di Obama, detto l'Orecchione, ascoltava, registrava e catalogava le telefonate di TUTTI! Anche quelle dei nonni coi nipotini, degli innamorati, dei compagni di scuola. Il terrorismo creato ad arte è così potente da annullare la democrazia per i secoli a venire. Che Democratici! Sembrano il PD...

O tempora, o mores...

Eli, apote ed apolide.

doc ha detto...

Mi piacerebbe sapere quale è il paradigma che ufficializza l'appartenenza alla dx o alla sx.

Secondo il sentire comune sono stato di sx, anzi di estrema sinistra, anzi extra parlamentare, ma...

Oggi non mi sento di sx, nè ovviamentwe di dx, nè,figuriamoci, degli eterni equilibrismi di ctr: oggi riconosco che moltissime mie esigenze di specie, sono contemplate nella Carta Costituzionale, almeno per quanto riguarda la prima parte.

In base a cio che mi sento di essere oggi, leggo tranquillamente, anzi con estremo interesse, il "ribelle.com", fondato da Massimo Fini, come il fatto quotidiano.

Non solo ma mi costringo anche a vedere e a sentire le sorbolate dell'asfaltato, dell'ex minestrella "gemini" mariastella...

certo faccio fatica, molta fatica, ma d'altronde seguire, ascoltare i loro complementari è altrettanto faticoso: essi sono i peggiori in quanto hanno operato, in superba complementarità, in nome e per conto di una giustizia sociale che somiglia tanto, anzi sembra la omozicota della dx.

Un kolossal della mistificazione che oggi ha come attore principale king george

E poi, mica vogliamo rafforzare ulteriormente, anche formalmente e normativamente, una censura che già il potere, il sistema esercita in tanti sofisticatissimi modi influenzanti, in modo decisivo, le scelte dei cittadini (??)?

Per meglio capire ecco un esempio esplicativo che viene dal.. futuro

http://www.youtube.com/watch?v=SzUoAfcyPsk

Buon ascolto
Doc

Marginalia ha detto...

Quoto il messaggio di Ricky:

Carlo, guardati dai falsi amici, in particolare la persona che citi.
E' una mia opinione, fanne l'uso che vuoi, ma permettimi di dire che non vale la pena sacrificare la credibilità che ti sei conquistato con la visibilità che può dare CDC.
Io non sono un blogger ma se vedessi un mio articolo accanto ad un altro di Adinolfi o Fini, vorrei scomparire piuttosto che essere associato a quei due nomi.

Eli ha detto...

Articolo di Sergio Cararo su fascismo ed antifascismo, contro tutti i qualunquismi ed i revisionismi!!!

Esprimendo la nostra solidarietà a Zulù e ai “99 Posse” e per Clement, giovane compagno francese ucciso dai fascisti, riteniamo doveroso avanzare qualche riflessione sul problema rappresentato oggi, nel 2013 e in Italia, dall’attività squadristica dei fascisti e sulla funzione dell’antifascismo militante.




Sono diventati tanti coloro che stanno cercando di riscrivere la storia del nostro paese e del nostro presente dandone una visione distorta, mistificatoria e opportunistica.
Si tenta in tutti i modi di far passare il messaggio che ormai non ci devono essere più differenze, che destra e sinistra sono categorie vecchie, che fascismo e antifascismo sono ormai sorpassati.
E’ una mistificazione talvolta dolorosa con cui fanno i conti gli studenti nelle scuole o i giovani nei quartieri popolari, dove i fascisti cercando di diventare egemoni proprio facendo leva sulla inutilità di una simile contrapposizione. Poi, appena possono, gli “scappa la mano” e partono pestaggi e intimidazioni che mandano un messaggio esplicito “Questo territorio è nostro, questa scuola è nostra” e guai a chi prova a fare altro, a proporre altri percorsi, a indicare alternative.

Che i fascisti e i comunisti siano roba del passato o una estrema e vetusta polarizzazione che ha prodotto tragedie, improduttiva e senza alcuna ragione di contrapposizione, trova – ad esempio - una smentita clamorosa in un documento ufficiale degli apparati dello Stato.

I servizi segreti nella loro relazione annuale al Parlamento, dedicano una sola paginetta e mezzo ai gruppi neofascisti (di cui una dedicata ai fascisti in altri paesi europei) e ben cinque pagine ai movimenti della sinistra. Un falso senso comune parla di “opposti estremismi” ma – ad esempio – gli apparati dello Stato sembrano molto più impegnati e preoccupati di uno solo di essi: quello della sinistra.
Scorrendo la relazione annuale dei servizi segreti sulla situazione del paese, colpisce anche ad occhio il "doppio standard" applicato nell'analisi sui movimenti di sinistra e su quelli neofascisti.
Ai primi sono dedicate ben cinque pagine dettagliate, in particolare quelle sugli anarchici, ma anche e soprattutto ai movimenti sociali e ai conflitti sul lavoro e nei territori. A cominciare dai movimenti che cercando di allearsi tra loro e che si battono per il non pagamento del debito, per i beni comuni o contro la Tav in Val di Susa e il Muos in Sicilia.


Continua...

Eli ha detto...

Continua...

Ai gruppi neofascisti invece è dedicata solo una paginetta e mezzo di cui buona parte occupata da una scheda sui neofascisti... negli altri paesi europei. Non solo. Si afferma che ormai sono orientati soprattutto nel sociale e nell’uso del web “per allargare la loro base militante”. Anche i fascisti nelle tifoserie vengono ritenuti ormai innocui. Curioso. Se i gruppi comunisti o della sinistra si occupano del sociale sono pericolosi per il sistema, se lo fanno i fascisti no. Come a dire che i fascisti in Italia non sono un problema nè un fenomeno da monitorare con attenzione.
Qualcuno dira? Dov’è la sorpresa? Non c’è alcuna sorpresa infatti. La storia recente del nostro paese conferma che questa è stata sempre la diagnosi e la preoccupazione dei servizi segreti e degli apparati coercitivi dello Stato. Il linkage tra apparati dello Stato e fascisti è stato e rimane fortissimo, contiguo, coltivato, e – quando necessario – attivato come strumento di intimidazione e provocazione contro i movimenti e le lotte parallelo a quello ufficiale.

Non solo. Da quando i fascisti di governo sono al potere (cosa frequente negli ultimi venti anni e vigente tutt’oggi nel governo Letta), gli eredi post-moderni della Repubblica di Salò, i fascisti “militanti” si sono sentiti sempre più al sicuro e legittimati, l’attività di penetrazione dei fascisti e le aggressioni squadriste nel nostro paese si sono moltiplicate. Ma le azioni dei fascisti in doppiopetto non si limitano solo ad una legittimazione e ad una copertura politica dello squadrismo di strada.

A Roma ad esempio, Alemanno e la Polverini (ma potremmo parlare di Cota a Verona o della situazione a Milano e in Lombardia) hanno dimostrato in questi anni di governo di essere assai riconoscenti, con i loro camerati che li hanno portati al potere ma che magari sono rimasti fuori dal banchetto. Gli hanno fatto arrivare finanziamenti pubblici, sostegno politico, coperture giudiziarie, sedi e luoghi dove svolgere attività economiche e avere così a disposizione gruppi di squadristi a tempo pieno per svolgere il “lavoro sporco” nelle strade, nelle scuole, nei quartieri.

Questo quadro dipinge esattamente un ruolo dei fascisti organico, che agisce in perfetta sinergia tra tutte le componenti della destra, in un sistema di regime dove ognuno svolge esattamente il proprio ruolo, mettendo in mano le nostre città agli squadristi da strada così come ad un potere politico locale “riconoscente” che opera in favore e in perfetta sintonia con quello economico e finanziario, anche transnazionale.

...

Eli ha detto...

Continua la terza parte:

Per essere antifascisti oggi non serve andare con la memoria al ventennio del secolo scorso. L’orrore del fascismo non furono solo le leggi razziali o l’entrata in guerra come sembra indicare un devastante senso comune. Occorre per esempio avere ben chiaro l’obiettivo delle stragi degli anni ’70 e ’80, la strategia della tensione e la guerra a bassa intensità scatenata all’epoca contro i partiti di sinistra, i sindacati, i movimenti giovanili, come gli assassinii dei nostri compagni dimostrano. Lo dimostra il filo conduttore che lega quegli anni a quelli di oggi, ai “fascisti del terzo millennio” che ritroviamo sistematicamente connessi con le reti della criminalità organizzata.
Una forza d’urto che viene lasciata pascolare in pace nel mondo degli affari sporchi (dai quartieri alle curve) utilizzando anche questa leva per il controllo del territorio. Quando serve qualcuno per il “lavoro sporco”, le classi dominanti sanno dove andare a cercare e ad ottenere quello che serve.

In una situazione di crisi economica, sociale, morale, politica come quella in corso, la funzione dei fascisti può trovare delle accelerazioni improvvise ma non casuali. Se c’è il vuoto politico e ideologico nella società e stenta a delinearsi un conflitto sociale come fattore di emancipazione, aggregazione, identità, indicazione di alternative, questo vuoto può essere riempito da chi ha più soldi, uomini svelti a menare le mani, slogan semplici ed efficaci.

E’ per questo motivo che occorre oggi concentrarsi sul territorio e nelle scuole, nelle pieghe più incattivite dell’esclusione sociale e dagli effetti della crisi. Questo vuoto è uno spazio politico che va riempito dagli attivisti “rossi” per sottrarlo ai fascisti e trasformarlo in un progetto di emancipazione e non di regressione sociale e culturale.

La relazione dei servizi segreti dimostra che gli apparati coercitivi dello Stato e delle classi dominanti lo hanno compreso benissimo. Per questo perseguitano i “rossi” e ci raccontano che i fascisti non sono un problema.

CAPITO?!?

Unknown ha detto...

Ti dò ragine in tutto Ely
ma se,soprattutto nella terza parte quando parli degli anni 70 e 80, cambi il soggetto,cioé metti le br,il risultato non cambia.
Chi detiene il potere non ha simpatie,usa chiunque alternativamente per arrivare allo scopo.
Ciao

Eli ha detto...


@ Unknown

è vero ciò che dici: il potere usa tutti gli estremisti per i propri fini, autoproteggendo se stesso e creando continuamente situazioni di disagio e agitazione, "shock and awe", allarme e paura.
Bisogna solo smascherarlo e stare fuori dai suoi giochi, con consapevolezza.

Ciao.