04 giugno 2010

Più schifo di così, è impossibile fare

Invito i lettori a guardare lo sconcertante, sconvolgente, schifoso video realizzato in Israele per “commemorare” l’assalto alla Freedom Flotilla.
Questo è il link:

http://tv.repubblica.it/copertina/gaffe-del-governo-israeliano-video-farsa-sul-blitz-inviato-ai-media/48347?video


Intitolato “We con the World” (Noi inganniamo il mondo), il video è stato diffuso – adesso dicono “per errore” – dal governo israeliano ed inviato alle redazioni dei principali media planetari.
La mancanza di rispetto per le vittime si sposa perfettamente con la boria israeliana di considerare tutti i goim una razza inferiore.
Si vergognino di esistere: aspettiamo, crediamo inutilmente, una protesta ufficiale del Governo Italiano.
Nirenstein, dove sei? Commenta!

29 commenti:

Unknown ha detto...

cioè fatemi capire cos'è questo: il Crozza Live (quanto lo odio quando storpia le canzoni...) israeliano che vorrebbe denunciare il fatto che quegli attivisti erano in realtà dei terroristi armati contro Israele???

Anonimo ha detto...

Vuol dire solo che si sentono i padroni del cielo e della terra, che grazie alla loro arroganza, al loro peso politico e alla loro considerevole forza bellica sono gli unici che possono uscire in disturbati dal loro territorio (pensate ai tempi di Golda Meyer) e fare quelo che solo la Cia è riuscita a fare in giro per il mondo: "Assassinare". Ieri a Roma si è tenuta una manifestazione pro palestina fatta dai soliti quattro gatti tra il disprezzo della genta infastidita dal rumore di queste
poche persone.Non mi aspetto nessuna indignazione dal mio paese il quale a livello governativo ha già tirato indietro le gambe sulla commissione di inchiesta.Per noi pochi nostalgici di giustizia e pace non rimane che ricordare con gratitudine e devozione queste vittime coraggiose ultimo baluardo di un sistema che non ha più opposizione ma soltanto crudele indifferenza.

doc ha detto...

Questa fa il paio con i disegni fatti - da alunni israeliani- sulle testate missilistiche raffiguranti bambini palestinesi come bersagli di qualche anno fà.

Non e' che senza rendercene conto siamo andati già oltre il pianeta delle scimmie?
Doc

Giacomo Gabellini ha detto...

Mamma mia come diavolo si sono ridotti... E' già evidente da tempo che Israele, per inquadrarla secondo la vecchia saggezza greca, ha perso il senso della misura (metron) per gettarsi in una hybris spaventosa, ma che giungesse a questo tipo di infamie non me lo sarei aspettato. Quel paese non solo non conosce pietà e rispetto, non conosce la vergogna. Cari saluti e un abbraccio.

Carlo Bertani ha detto...

Su CDC, insieme a questo post, c'è un'acuta disanima sulla comunicazione di Miguel Martinez (che saluto). Molto interessante.
Ciao a tutti
Carlo Bertani

Orazio ha detto...

Quindi per Israele se una nave di civili viene abbordata in acque internazionali e l'equipaggio si difende come può, allora è composto di terroristi, se invece un'altra nave viene abbordata e l'equipaggio impaurito della brutta fine della nave precedente si arrende senza reagire allora è un buon equipaggio. Non mi pare però che nessuna convenzione internazionale o delibera Onu abbia abolito il diritto a resistere contro un'aggressione in acque internazionali. Quindi è la vecchia storia: nel west si diceva che un indiano buono era un indiano morto, oggi un pacifista buono è uno che si fa depredare oppure ammazzare graziosamente.

Ciao Carlo

p.s.

La situazione economica è così drammatica che gli USA hanno "consigliato" alla Germania di limitare le loro esportazioni in USA per non danneggiare le ditte americane che sono al collasso.
Oggi consigliano domani bombardano.

Pluto ha detto...
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doc ha detto...

Prima un po di cerchiobottismo facile facile...poi la certezza dei colpevoli, indicando chi sono i colpevoli che, ovviamente, non sono gli israeliani: loro non sanno se ritorneranno a casa, mentre i palestinesi si.

E i fatti accaduti, la storia antica e recente, le risoluzioni etc..?
Basta scavalcare, cancellare i fatti..
Doc

Carlo Bertani ha detto...

Bene Pluto, stai pure con loro: ho già letto il tuo intervento su CDC.
Il tuo modo di porti di fronte a questa situazione è ingannevole: qui non si tratta di portare aiuti a Gaza via mare o via terra, ma di dimostrare che è il blocco navale ad essere illegale. Lo è per le definizioni del diritto internazionale, lo è per l'ONU, per tutti. Meno che per gli israeliani.
Sicurezza degli israeliani?!?
Ma fammi ridere: mille morti con "Piombo fuso" non bastano ancora?
Per favore, smettila di fare questi interventi provocatori altrimenti ti cancello: potrai sempre postare, coccolato, sul blog della Nirenstein.
Carlo Bertani

Carlo Bertani ha detto...

Cosa volete, Orazio e doc, qui c'è gente che quando interviene fa passare in secondo piano tutte le altre discussioni.
Siccome sono soddisfatto del livello di dibattito e di creazione comune di questo blog, non permetterò a nessuno di cercare di scardinarlo con argomenti a dir poco faziosi.
Scusate se vi ho trascurati, ma credo che ci siamo capiti.
Ciao a tutti
Carlo

Pluto ha detto...
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Pluto ha detto...
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Mahmoud ha detto...

Sai Pluto, non è la tua posizione che infastidisce! Per carità, ognuno può pensare a questo “conflitto” come vuole: discutiamo, appunto, perché abbiamo punti di vista diversi. Ma ciò che infastidisce e disturba il pluralismo di questo bolg potrebbe essere questa frase (Non dimenticatevi che se foste cittadini di Israele uscendo di casa la mattina sapete che vi sono concrete possibilità di saltare in aria a causa di un attentato terroristico di Hamas e di non fare ritorno dalla vostra famiglia) oppure questa: ( nel cuore della notte voi e “le persone che amate” potreste essere uccisi da un razzo) [virgolette mie]. Mi ricordi La Russa quando giustifica la guerra in Afganistan affermando che “questa [guerra] terrà lontano il terrorismo dai nostri bambini e dalle nostre bambine”. Ma basta col vittimismo! Non funziona più.

Questa tua posizione, basata sull’ipotesi: “se foste cittadini di Israele”, non ti sei mai chiesto se i palestinesi, nei loro territori, sono “cittadini o no”? Un’altra domanda - visto che volevi far capire a Bertani che sai tutto: le vere intenzioni dei pacifisti (che hai “imprigionato” tra virgolette), IHH, Hamas, ecc.- Hai mai sentito dei colloqui tra Hamas ed Israele nel 2007, secondo i quali i primi, cioè l’organizzazione “terroristica”, chiedono a Sion venti anni di tregua, in modo da poter lasciare decidere tutto ad una nuova generazione? Non te l’ha detto la Nirenstein?

Ciao a tutti

Scusa Carlo, so che qui faccio solo il giornalista, ma quando ci vuole .... :) buona notte

Mahmoud ha detto...

scusate, ma come mai è uscito fuori il nome di Roberto (che saluto) sul mio commento? Comunque sono stato io, Mahmoud il "corrispondente giordano", a lasciare l'ultimo commento.

sarà perché avevo cliccato ieri sul nome di Roberto per vedere il suo profilo? mah! vado a dormire. Sono quasi le due ad Amman.

Mahmoud ha detto...

Abbasso la tecnologia...

ho capito! nel blog (gestisci blog), avevo scritto ieri "roberto" per vedere il suo profilo. Ma l'ho scritto nel posto sbagliato, e così è diventato il mio nome. ora ho risolto. scusate tanto. so che vi potrei sembrare un vichietto rinc....ito ma ho solo 29 anni!!!!
buona notte

Carlo Bertani ha detto...

Non sono disposto ad ascoltare questa roba: un conto è discutere, un altro è affermare che dovremmo essere tutti "uniti" per non cadere in chissà quale guerra. Come se non sapessimo chi ha sempre fomentato le guerre nel Medio Oriente dal 1948.
Ti avevo avvertito, Pluto: ci sono mille siti e blog dove raccontare queste cose, non qui.
Carlo Bertani
Amministratore del blog

Pluto ha detto...

beh... che dire... se non sono ben accetto saluto e ringrazio per il pesce.
Ma ricordatevi che ognuno di quelli che che fa eco ai messaggi di odio dovrà rispondere personalmente alla sua coscienza e a Dio se da ciò scaturirà un'altra guerra.
Ad majora!

Orazio ha detto...

Ora l'ultima notizia (si fa per dire) è che alcune vittime sono state uccise a bruciapelo. Che vi posso dire amici del blog si erano inavvertitamente avvicinate troppo ai soldati, sono cose che possono capitare nella confusione che si era creata. Vorrei che il lettori del blog riflettessero su un fatto. Pensate che a Gaza, dopo questa storia, la posizione di Hamas sia più forte o più debole?

Ciao Carlo

p.s.

A tuo parere nella conversione in legge della manovra finanziaria gli stipendi degli insegnanti saranno meno massacrati oppure tutto rimarrà come ha scritto il duo Berlusconi-Tremonti che mio ricordano il vecchio trucco poliziotto buono, poliziotto cattivo.

Orazio ha detto...

Avete sentito l'ultima notizia? Ankara sta pensando di accompagnare una nave di aiuti umanitari con una nave da guerra turca. Lo farà? Non lo farà? Solo il fatto che abbia lasciato trapelare una simile notizia è già una picconata al blocco che, lo dico ai tanti che frequentano il blog, vieta l'importazione di carta a Gaza. La carta pericolosa per Israele? Ma mi faccino il piacere diceva Totò.

Ciao Carlo

Unknown ha detto...

Scusate, leggo spesso con interesse il blog, e questo argomento tocca una parte più recente della storia nella quale sono lacunoso.
Pluto a quanto pare ha detto cose non condivise dal Sig. Bertani, però le risposte di quest'ultimo sono pubblicate mentre gli interventi del primo no.
Mi perdoni, sig. Bertani, ma se libertà di informazione significa cancellare i commenti poi non lamentiamoci delle leggi bavaglio all'informazione dell'attuale governo...
Personalmente credo che dal momento che lei tratta un argomento deve acettare anche l'opinione di chi non la condivide, e controbattere negli argomenti, non censurando, altrimenti passa dalla parte del torto.

Mahmoud ha detto...

L’assalto israeliano alla nave turca, Orazio, ha indubbiamente fatto un regalo “mediatico” a Hamas: qualcuno, in questi giorni, si sta chiedendo in Europa “chi sono i terroristi ora? Hamas o Israele che uccide pacifisti in acqua internazionale?” La domanda è: quanto durerà questo regalo? Dipenderà certamente dall’atteggiamento israeliano riguardo il futuro del blocco e dalla reazione della cosiddetta “comunità internazionle”.
Una cosa certa è che, in questi giorni, al Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) si è presentata un’occasione storica per un nuovo dibattito politico ed ideologico con Fatah, teso a favorire l’“unità nazionale” ed a spegnere ogni candela (o Hanukkiah) pronta ad accendere una guerra civile tra i palestinesi.
Oltre a ciò, Hamas dovrebbe, qualora il blocco economico su Gaza venga forzato, rivedere anche la sua agenda politica e culturale. Secondo me, Orazio, i palestinesi hanno bisogno di una “terza via”: Sono stanchi di essere isolati [con Hamas] e di avere al governo una classe politica corrotta [Fatah] non interessata a mandare avanti il processo demoacratico, favorendo (come insegnava Babbo Arafat) negoziati indiretti con Israele, Usa, ecc. dietro le quinte. Questo è la vera tragedia dei palestinesi: Oslo, non solo i Sei Giorni del ’67.
Ciao a tutti, Mahmoud

Orazio ha detto...

I palestinesi di Gaza, poveretti, votarono per Hamas pochi anni fa perchè erano stufi di vedere i capi di AL FATAH farsi una villa di tipo Hollywoodiana con gli aiuti internazionali a Gaza mentre il 95% della popolazione viveva nelle tende e mangiava grazie alle mense di Hamas. Per quanto riguarda Arafat e la sua morte leggi il libro del giornalista Israeliano Uri Dan su Ariel Sharon, di cui era grande amico e leggi cosa dice sulla morte di Arafat.

Ciao a tutti

Pluto ha detto...

Scusate... so di essere stato escluso dal blog e pertanto continuare mi fa rischiare di essere considerato un troll: mi scuso pubblicamente del fastidio che apporto a chi ha opinioni diverse dalle mie ma sono più preoccupato di come nella blogsfera stia evolvendo la coscienza comune che di questo.

Commenti come quello di Orazio che dice "Avete sentito l'ultima notizia? Ankara sta pensando di accompagnare una nave di aiuti umanitari con una nave da guerra turca. Lo farà?" dati con tono entusiastico sono proprio quello che temo... non è un attacco personale a Orazio perchè è una posizione generalizzata e non dovuta ad altro che a propaganda.

Ma è questo che volevano, che noi si faccia il tifo per una escalation della crisi, che si speri nella guerra, che è quello che avverrà se una nave turca accompagnerà un convoglio e verrà attaccata, coinvolgendo poi anche la NATO che non sappiamo che farà ma che se non interverrà vedrà la Turchia uscirne e creare destabilizzazione nell'area, unendosi probabilmente con l'Iran e preparando una guerra mondiale. Ma ve ne rendete conto di cosa sta per succedere e per cosa si inizia a fare il tifo? Non si sta più parlando della carta che non può giungere in Palestina!

Non portiamo odio nei nostri messaggi ma pace e serenità.

Orazio ha detto...

Di entusiasmo in questa storia non ne ho mai avuto, certo è che però se cemento e carta sono merci proibite a Gaza allora una riflessione sul blocco è doverosa. La Turchia è un paese serio con il quale non bisogna avere lo stesso atteggiamento tenuto di solito con l'Europa. Guerre per Gaza non ce ne saranno. Il mio timore è che qualcuno a Washington o Tel Aviv decida di attaccare l'Iran, quella si che sarebbe un'azione tragica.

Ciao Carlo

p. s.

Mister Pluto ma lei è favorevole o contrario al blocco a Gaza?

Pluto ha detto...

Mister Orazio:

spero tu abbia ragione e che non ci siano guerre per Gaza (ti do del tu perché l'etichetta nei blog lo prevede e ti invito a sentirti libero di farlo nei miei confronti).
La mia preoccupazione pure è che scoppi una ingiusta guerra con l'Iran e molti altri Paesi arabi, coinvolgendo pure Russia e Cina e che Gaza sia solo il pretesto.

(Senza passare troppo per jellatore cmq ricordo che la battaglia dell Armageddon sarà proprio là secondo le profezie.. cojona tacta, mala fugata recita il motto latino)

Per questo sto cercando nel mio piccolo di mettere in guardia dove posso sul fatto che gli organizzatori del convoglio umanitario "poterebbero" aver voluto cercare proprio un infiammazione degli animi verso questo contesto.
E quando gli animi si infiammano poi si possono fare anche cose molto stupide, come creare un casum belli.

Io sono contrario all'occupazione illegale di Israele del territorio palestinese. Sono contrario all' apartheid a cui vengono sottoposti ii suoi abitanti, alle ingiustizie di chi si vede sequestrato nottetempo la sua abitazione per abbatterla e al suo posto costruire le nuove abitazioni dei coloni.
Ma sono contrario pure alla strategia di Hamas di cercare di ottenere qualcosa col terrorismo.

Sono contrario a questo blocco navale, in questi termini.
A queste limitazioni sul poter immettere carta cemento e matite e mille altre cose inoffensive. sui semi ci sarebbe da discutere perché vietarli è una cosa saggia ma siamo ad un altro livello.

In una situazione del genere un blocco navale è necessario per evitare che vengano immesse armi per Hamas: ma non in questi termini e non fatto da Israele. Dovrebbe essere un'organizzazione sovranazionale a farlo e a controllare (in territorio palestinese) il contenuto del carico.

Ciononostante semplicemente rompere questo blocco navale e permettere a tutti gli effetti ad Hamas di poter ricevere armi in primis va contro i Palestinesi. Perchè giustificherebbe una successiva operazione Piombo Fuso e un ulteriore inasprimento dello stato in cui si trovano.

Quindi un blocco deve restare per il bene di tutti e questo si deve chiedere che sia l'ONU a gestirlo: fino ad allora anche se ingiusto è meglio che vi sia comunque quello di Israele perchè senza sarebbe pure peggio per i Palestinesi.

Non c'è il bianco e il nero. Non ci sono i cattivi e i buoni.
Quelle persone che hanno organizzato il convoglio, per il fatto che abbiano subito un'ingiustizia da parte dei "cattivi" non possono essere immediatamente associati ai "buoni".. che ne sappiamo di cosa volevano in realtà? Oltre all'immediata apparenza del voler portare aiuti umanitari?
Io ho a riguardo le mie idee che ho esposto ma che non posso nuovamente riscriverle su questo blog.
Ma ripeto.. stiamo attenti a non essere le pedine della strategia ora dell'uno ora dell'altro.

CARLO DA MISTRETTA -VIAREGGIO ha detto...

quando si è forti con i deboli,e deboli con i forti,non ci sono giustificazioni che tengano per difendere la loro forza.israele è forte con la palestina (che non c'è)e fa quello che vuole e la palestina che è debole con israele è costretta a subire.Non è il si codino di frattini servile con gli americani che conta,ma conta il freno degli americani all'onu,e per conseguenza l'arroganza israeliana.Ho simpatizzato per obama,avevo creduto nelle sue idee,ma vedo che anche lui contro i poteri forti americani poco conta.sono convinto che basterebbe un invito serio degli americani a israele di non rompere piu le palle ai palestinesi,e non solo,ma da domani mattina riconocsre lo stato palestinese,e israele la smetterebbe un secondo dopo.
carlo di figlia pignatello

servo inutile ha detto...

In questi giorni di assenza dal blog, con un tosaerba ben saldo tra le mani, facevo vagare i miei pensieri senza arrestarli, baciato da un bellissimo sole langarolo.
Ad un certo punto, tra un cinguettio e un sinistro rumore sotto la lama, che mi costringeva a risalire le dolci colline di tranquillità emotiva, nella quale il verde lavoro mi aveva condotto, una timida domanda si è affacciata nei miei lobi prefrontali, che si stavano, cautamente, abituando alla bucolica esistenza di pochi giorni:"Come considero gli umani in generale: fondamentalmente buoni o cattivi?"
Subito ho scostato la questione, come si scaccia una fastidiosa mosca, ma, quella ritornava a ronzarmi tra i neuroni, non lasciandomi tregua.
E pensare che non volevo pensare per almeno quattro giorni! Desideravo solo godermi un po' di vita campestre, ammirando il progressivo fiorire dei frutteti, il verdeggiare delle vigne, il calore sulle ossa ancora intorpidite dal lungo inverno e dalla quasi assenza di primavera di questo pazzo 2010.
Stasera, ritornato, ahimè, nell' urbana follia, ho letto tutti i commenti agli articoli del carissimo Carlo e mi sono reso conto che, quella domanda che insistente mi bucava le meningi, è più attuale che mai.
Ora, io non posso rispondere così su due piedi, e non penso - trattandosi di una di quelle domande fondamentali, che almeno un a volta nell'arco di una vita "tra la culla e il cimitero"( ascoltando Gaber) un bipede intelligente dovrebbe porsi - sia facile farlo.
Purtroppo, occorre ammettere che, il discorso manicheo sul mondo, non è ancora superato, logos che infetta, da 1700 anni, la nostra gnoseologia.
Mi fermo qui, perchè sulle forti contrapposizioni, sulla natura degli opposti, si è gia detto troppo, nel bene e nel male, da grandissimi pensatori, ai quali io non potrei neppure allacciare le scarpe, affetto come sono, mio malgrado, da un morbo culturale ancora più infernale: il pensiero debole.
E' evidente che, nelle questioni conflittuali, il fatto di schierarsi, sia cruciale.
Giudicare i popoli nella loro totalità, è pura follia o tuttalpiù, pettegolezzo da aperi-Strauss (volevo dire apericena).
Che ai giovani occidentali non gliene freghi niente della politica internazionale, caro Mahmoud, non è del tutto esatto, anzi, nascono come funghi movimenti xenofobi antimusulmani, un po' dappertutto, da noi, capeggiati da preti quali Don Giuliano Tam, che fà il saluto romano e parla di invasione islamica in Europa.
Il problema, è che i giovani in Europa e negli Stati Uniti stanno perdendo la coscienza critica e la capacità culturale di affrontare temi delicati e complessi, qual'è la politica internazionale.
In occidente, lo strutturalismo prima e la liofilizzazione della conoscenza poi, hanno creato, e creano tutt'ora, individui egoisti privi di sensibilità morale.
Nè nella dichiarazione universale dei diritti universali dell' uomo, nè in quella islamica, mi duole dirlo, si trova scritto che l'essere umano nasce fondamentalmente buono o malvagio.
Nessun uomo nasce libero, in nessuna parte del mondo.
Ergo, ho deciso di rispondere alla domandina che ha importunato il mio soggiorno, vagamente Pascoliano: la libertà è una conquista che dura tutta la vita, così come la manifestazione della propria bontà o cattiveria.
Queste mie puerili riflessioni, le dedico a tutti i caduti per la libertà, senza distinzione.

P.S. Mi fa piacere che la mia proposta di acquistare un ettaro di terra, sia stata presa in considerazione.
Ora si tratta di capire se siamo maturi, onesti e realisti, al punto da mettere in pratica un progetto di questa portata.
Masanobu Fukuoka è la mia risposta all' amico Alex, ma i consigli di Carlo sarebbero altrettanto preziosi.

grazie a tutti
ciao
B.S.

Unknown ha detto...

Perchè ci si meraviglia che Israele uccida venti pacifisti ed il mondo non si muove se i suoi aerei bombardano per mesi, anni la popolazione civile di Libano e di Gaza? E se osi criticarli passi anche per antisemita! E' l'ora che smettano di nascondersi dietro il dito della Shoà per avere le mani libere di fare le più ignobili porcate. Basta piangersi addosso. Anche i Valdesi, per esempio, sono stati perseguitati, ma mica la fanno così lunga...

ingenuo ha detto...

Buoni e Cattivi .
riflessioni leggendo CARLO D.M. e blackskull

Tolleranza
Convivenza civile
Appartenenza(senso di)
Tradizione(come Cultura)
Origini
Rispetto.

Quando si parla di Questione Palestinese, ma anche di razzismo, di Società Multietniche di Trasformazione culturale- socio-geopolitica, queste parole, o meglio Concetti - c maiuscola - rimbalzano con moto perpetuo tra quei tre o quattro neuroni funzionanti che possiedo… Sono concetti che ognuno di noi, credo, deve considerare nei rapporti quali essi siano e quindi, con un semplice - appunto semplice - sillogismo, applicandoci e applicandoli, gran parte dei problemi sarebbero automaticamente risolti…

Quello che vorrei dire è che alla fine il problema è l'Uomo… Non sono abbastanza colto per poter citare fonti e studi , ma mi pare che da quando c'è traccia di pensiero evoluto la questione Morale è una delle fondamentali.

Allora, se dopo 2500 anni siamo ancora a cercare la Verità, probabilmente c'è qualcosa che non funziona, in fondo tutte le questioni di Diritto, Politica, ovvero Convivenza sono sempre lì, probabilmente in nuove forme o ammantate di altro.

Parliamo di Poteri Forti, Multinazionali, Cupole e quant'altro e poi arriviamo a immaginare -ed io sono il primo ad esserne affascinato- la fattoria cooperativa.

Se è un modo-modello per andare oltre mi piace molto, perché in tutta sincerità-vi prego di non bollarmi di qualunquismo-il livore che pervade la cosiddetta società civile in tutte i suoi aspetti, mi ha strarotto .

Un grazie a Carlo Bertani e a tutti coloro che partecipano al suo blog, mi aiutate a tenere il cervello acceso.