L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) s’interroga
sulla “esplosione” di casi in Italia, principalmente casi che si stanno
verificando nell’area del Lombardo-Veneto, e non sa fornire spiegazioni. Non
riesce a comprenderlo perché, prendendo per buone le misure di profilassi
adottate negli aeroporti, il caso italiano non dovrebbe essere molto diverso da
quello francese, inglese o tedesco: un aeroporto come Malpensa, non presenta –
sempre secondo le misure standard di prevenzione del rischio indicate dall’OMS
– differenze rispetto ad Londra, Francoforte o Parigi.
Sempre che i cinesi, o gli italiani che s’erano recati in
Cina, siano scesi in un aeroporto italiano che, ricordiamo, per i voli da/per la Cina sono soltanto Malpensa e
Fiumicino.
L’Italia, oggi, si trova ad essere l’unico (per ora) Paese
europeo ad aver subito vittime per l’infezione: ad oggi (Domenica 23/2 sera) le
vittime accertate sono 3, mentre i casi di Coronavirus accertati sono, al
momento, circa 150. Un valore altissimo per un Paese europeo.
In questo articolo non prenderò in esame le cause del
contagio, ossia se siano dovute ad una mutazione naturale del virus oppure se
si sia trattato della “fuga” di un virus modificato in ambienti militari, per
una semplice ragione: se è una questione che ha a che vedere con i militari,
non lo sapremo mai (magari fra cent’anni…) ed è quindi inutile perderci del
tempo. I virus mutano naturalmente il loro DNA con una velocità iperbolica
rispetto al mutare del genoma umano: dunque, imbastire complotti
internazionali, in questa vicenda, non è dimostrabile né di nessun aiuto.
Il punto centrale della vicenda, da prendere attentamente in
osservazione, risulta dunque la singolarità del caso italiano: domandiamoci,
chi può aver infettato?
Le risposte sono semplici: un cinese venuto dalla Cina o un
italiano tornato dalla Cina. Il quale, se fosse sceso (obbligatoriamente)
dall’aereo a Roma o Milano, difficilmente sarebbe passato: anche qui, però, un
minimo dubbio rimane, giacché il virus può anche presentarsi in modo
a-sintomatico.
Terminati questi (doverosi!) preamboli, vorrei raccontarvi una
storia che mi fu raccontata molti anni fa da una persona vicina alle forze di
polizia triestine.
Da dove vengono i cinesi? Perché nessuno di loro è mai stato
trovato su un barcone? Perché giungono e svaniscono senza lasciare traccia?
Vi riferirò cosa mi fu riferito, mentre cercavo dati per il
mio libro Ladri di organi
(Malatempora, Roma, 2005), dati che per il mio libro c’entravano poco e quindi,
all’epoca, non detti loro grande importanza.
Il Carso si divide in Carso italiano e Carso sloveno. Mentre
il Carso italiano (più a Nord) è considerato l’ultima propaggine delle Alpi
Giulie, con qualche vetta di una certa importanza, il Carso sloveno non supera
i 650 metri
d’altezza ed è, generalmente, un altopiano di scarsa altitudine.
Fino agli anni ’90 del secolo scorso, questo confine era
fortemente presidiato sia dagli italiani e sia dagli jugoslavi, poiché si
trattava pur sempre di un confine fra l’Est dell’Europa e l’Ovest. Ai valichi
di frontiera, da una parte c’erano gli italiani (armati, ovviamente) dall’altra
i vopos jugoslavi, che mostravano
senza pudore i loro Kalashnikov.
Tutte le strade del Carso – sia quelle in Italia, sia quelle
in Jugoslavia – erano presidiate da pattuglie armate, giorno e notte, tutti i
santi giorni dell’anno.
Con la fine della Jugoslavia ci fu un graduale
alleggerimento delle precauzioni, poiché da un lato c’era la nuova Slovenia che
desiderava entrare in Europa, dall’altro un’Italia che non doveva più temere i
pronipoti di Tito.
La grande caserma di Muggia (Guardia di Finanza) all’epoca
ospitava centinaia di finanzieri, che s’occupavano di presidiare una dozzina di
valichi di frontiera più il territorio: oggi è vuota e in stato di degrado.
Ciò che mi raccontarono, a Trieste, fu che siccome il Carso
triestino è un maestoso bosco, ma non presenta difficoltà ad attraversarlo (basta
camminare) e da una parte e dall’altra nessuno lo presidia più, oggi si va e si
viene in gran tranquillità. Oltretutto, oggi è “Europa” da una parte e
dall’altra.
Sloveni e croati dichiarano all’Europa d’essere un
“baluardo” per le moltitudini che s’accalcano in Bosnia direzione Europa, che
li bloccano nei campi profughi in territorio bosniaco…che nessuno passa…ma
ditemi: dopo aver visto qualche film di Emir Kusturica vi affidereste, corpo e
beni, alle loro rassicurazioni?
Recentemente, l’UE ha scoperto che le documentazioni dei
piloti sloveni erano carenti, non conformi agli standard di sicurezza del volo
in Europa: niente, se ne sono fatti un baffo. Soltanto quando l’UE l’ha messa
giù a muso duro – minacciando di sequestrare i velivoli atterrati in Europa –
hanno preso provvedimenti. La mentalità, che i triestini ben conoscono, è:
“Sono venuti in Europa, ma continuano a farsi gli affari loro come sempre”. In
ogni cosa: dalle tariffe autostradali a quelle telefoniche “pirata” che non
rispettano i confini.
Così, mi raccontarono, i cinesi sono condotti dalle loro
organizzazioni (mafiose? Non si sa nulla) fino a Pola in aereo, poiché a Pola
c’è un aeroporto internazionale. Da lì, tramite furgoni, vengono portati sul
confine del Carso, poi attraversano il confine a piedi, giungono in Italia dove
sono prelevati da altri cinesi, con altri furgoni ma sempre della medesima
organizzazione.
I furgoni non si fermano nella città giuliana, per due
motivi: perché devono spiegare a quelli che hanno convinto a compiere il lungo
viaggio, dalle zone contadine della profonda Cina fino all’Occidente, che
(almeno) per tre anni saranno assegnati come lavoratori coatti a chi li ha
richiesti. Schiavitù, per almeno tre anni: è il pagamento del “passaggio” e, spesso,
basta una buona dose di botte per calmarli.
La seconda ragione è geografica: da Trieste, puoi solo
andare verso Venezia. Là, fra Venezia e Padova, sempre in autostrada, avvengono
le divisioni dei vari “contingenti”: chi proseguirà verso la direzione Milano e
Torino, e chi invece scenderà a Prato, Roma, il Sud…
Nessuno conosce fin nei minimi particolari questo traffico,
poiché i cinesi sono bravi a nasconderlo e spietati con chi si ribella: è stato
anche girato un film – Io sono Li, di
Andrea Segre – per spiegare cosa avviene di fronte ai nostri occhi, senza che
ce ne accorgiamo. Senza che nessuno di chi sa benissimo queste cose, ce lo
racconti.
Oggi, la Cina
è una grande potenza economica, e nessuno ha interesse ad andare a rovistare
come hanno fatto ad impadronirsi del polo tessile di Prato ma la mia
spiegazione – che potrà apparire assurda – è soltanto che sono venuti per
imparare. Per apprendere le tecniche moderne delle lavorazioni tessili: quanti
sono? Diecimila? Ventimila? E cosa importa! Sono soltanto l’avanguardia dei 18
milioni d’operai tessili che ci sono in Cina!
I cinesi che raggiungono Genova per trattare la vendita
delle turbine a gas dell’Ansaldo – le più grandi, costose ed efficienti del
mondo – scendono dall’aereo al “Colombo” e probabilmente stendono loro un
tappeto rosso lungo chilometri, basta che comprino. Come quelli che si recano
in Germania per fare affari con l’industria del vento, che in Cina è la più
estesa del pianeta, per numero e produzione.
Così sopravvivono due Cine – se vogliamo – quella che
rispose al “Arricchitevi!” di Den
Xiao Ping e che c’è riuscita, e quella delle moltitudini che non ci sono
arrivate, ma che ci sperano, a differenza di noi italiani, che preferiamo
estinguerci. Fra mezzo secolo ci saremo riusciti: non sono illazioni, sono le
cifre dell’ISTAT a certificarlo. 200.000 italiani in meno ogni anno: provate a
costruire la piramide demografica per i prossimi 50 anni, e vedrete dove
andremo a finire.
Le due Cine, usano probabilmente due diverse vie per
giungere in Italia: linee aeree o, addirittura, aerei privati i grandi manager
od i ricchi turisti che passeggiano per Venezia…mentre, lì accanto, scorre un
altro esodo: silente, oscuro, misterioso.
Dimenticavo: negli anni 2000, il traffico stimato sul
confine giuliano era stimato in “circa” 25.000 persone l’anno: nemmeno tanto, a
pensarci bene. Per loro, quasi nulla.
Anni dopo, una ricercatrice del Censis m’interpellò per
avere notizie più precise sul traffico: siccome la mia fonte, all’epoca, era
ancora in vita (oggi, purtroppo, non lo è più) glissai e le dissi di chiamare
direttamente la Questura
di Trieste. Chiamò, dicendo che era il Censis a volere informazioni…niente da
fare…la fecero girare da un centralino all’altro, fin quando fu “dirottata” su
una linea morta: tut, tut, tut…
Richiamò un paio di volte, poi capì.
L’immigrazione cinese non deve essere toccata: ci sono
alcune “rotte” che sconfinano nella diplomazia internazionale e che è meglio
non percorrere…guardate cosa succede con l’Egitto e l’affaire Regeni, con l’ENI che estrae gas a tutto andare…siamo,
almeno, così intelligenti da capire. Altro non si può fare: siamo un piccolo
popolo della vecchia Europa in via d’estinzione. Non lamentiamoci troppo.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga, appena
nominato, sputò fuoco e fiamme per la questione del confine giuliano: fece
dichiarazioni di fuoco, riprese più volte da Salvini (all’epoca, Ministro
dell’Interno!)…strumenti di rilevamento elettronico nei punti chiave del percorso,
pattuglie, cani, animali e molecolari, elicotteri, aerei, satelliti…non è
successo niente. Come sempre, terminata la campagna elettorale, inizia il
silenzio post-elettorale.
Ci sono stato parecchie volte: non esiste un percorso
“standard”, non ci sono punti “chiave”, esiste solo un’enorme area boscosa
omogenea, decine e decine di chilometri con strade ben praticabili (eredità
italiana e jugoslava) che anche un bambino può percorrere. Ci sono gli orsi
(tipo grizzly), è vero, ma basta un fucile col silenziatore e nessuno se ne
accorge.
Il virus? Perché solo in Italia?
Chi può dirlo? Quando ho visto la cartina con le
contaminazioni ed i primi decessi, m’è tornata in mente la vecchia storia
dell’immigrazione cinese, raccontata senza pathos
di fronte ad una fresca birra Lasko,
in un tranquillo bar di Capodistria, come se stessimo parlando di calcio o del
tempo. Il percorso, il medesimo percorso: Padova, poi la “bassa” padana, quindi
verso Milano…
Potrete anche non crederci, nessuno vi obbliga a farlo, però
meditate: quante volte vi siete chiesti da dove vengono ‘sti cinesi…sui barconi
non ce n’è uno…sui gommoni nemmeno…li paracaduteranno?
E il Ministero degli Esteri italiano non ha mai saputo
nulla? E quello dell’Interno, anche quando c’era quello delle cannoniere?
Niente, nessuno sa nulla.
Meditate, gente, meditate…
Hanno voluto la globalizzazione? Ed ora se la tengano!
RispondiEliminaPenso a tutti quei sarti avidi e sfruttatori che fanno fabbricare i loro manufatti in Cina,in mezzo a coloranti tossici e lavorazioni letali, dopo aver licenziato tutte le maestranze italiane. Una giacca firmata costa 60 euro in Cina, la rivendono a 2000-3000 euro in via Montenapoleone.
Penso a tutti quei manager tronfi che salgono in aereo manco fossero Marco Polo redivivo, allettati da grossi business.
La Via della Seta è costellata di incognite, proprio come mille anni fa.
La situazione attuale sta facendo uscire tutto ciò che di bestiale c'è nelle masse, di cui il Cazzaro Padano è solo una propaggine. Faremo insieme un grande bagno catartico di stupidità. E speriamo di uscirne rinnovati.
Chi prende a pugni una cinese per strada a Torino, e chi svuota il supermercato, manco fosse a Wall Street nel 1929.
Tronfi professoroni pontificano a reti unificate in TV, mettendo a disposizione l'Ascienza (alfa privativa) che sono chiamati a rappresentare. I loro suggerimenti? Isolamento e...lavatevi le mani! Come per la peste del 1600 a Milano. Eh sì, perché non è ancora pronto il salvifico VACCINO. Memorizziamo bene questa parolina magica, più efficace degli incantesimi di Mago Merlino. Ma ora lo prepariamo e poi ve lo somministriamo. Per un'influenza un po' più grave che hanno ingegnerizzato e diffuso loro, per vedere l'effetto che fa.
A settembre 2019 si è tenuta negli USA un'esercitazione su una pandemia da Corona Virus, sponsor una fondazione di Bill Gates.
A Wuhan, nelle settimane precedenti l'esplosione del virus, erano presenti trecento militari USA. A fare cosa?
I virus non scappano da soli dai laboratori, con la valigetta e le scarpine nuove, ma questo è solo un pensiero della Lorenzin.
Nel 1981 lo scrittore americano Dean Koontz scrive un thriller sull'epidemia diffusa a Wuhan. https://gds.it/articoli/cronaca/2020/02/21/coronavirus-in-un-romanzo-del-1981-la-profezia-dellepidemia-nel-2020-arrivera-wuhan-400-afc5a799-9fc3-4d1a-a831-20499633d399/
«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Copyright Agatha Christie.
I lombardi ed i veneti hanno potuto sperimentare di persona, nella splendida isola di Mauritius, cosa significhi essere discriminati per la propria origine, e come ci si senta ad essere rimandati indietro perché non graditi.
Che il karma contenga anche spunti d'ironia e comicità? Ma no, quello è Cetto La Qualunque!
Per chiudere in positivo, voglio rammentare le parole di Louis Pasteur sul suo letto di morte, momento catartico di sincerità assoluta: "Il virus è niente, il terreno è tutto".
Ripuliamo il nostro terreno, fisico e mentale, ed i virus rimbalzeranno su di noi come chicchi di grandine primaverile.
"Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla".
Lao Tzu.
A me torna alla mente il bellissimo "Armi, acciaio e malattie" nel quale c'è un conteggio abbastanza provato di quante vittime costò la scoperta dell'America. Le guerre indiane furono solo l'ultimo atto: la distruzione della "cultura del Mississipi" costò, sembra, 20 milioni di morti. Sopravvissero soltanto le tribù che erano al Nord, Minnesota, Montana, Oregon.
RispondiEliminaChe ci vuoi fare, Eli, siamo una specie mortale, lo sappiamo dalla nascita, e ci perdiamo in diatribe senza senso. Io credo che, semplicemente, qualche cinese sia arrivato dalla "vecchia" via giuliana, come fecero nei primi anni. Oggi non so se arrivano in aereo e non so di preciso la disciplina dei visti cosa dice. Di certo, non è tutto regolare, e l'Italia sa da decenni della "falla" di Trieste solo che, in tempi normali, non era un pericolo, salvo per quelli che transitavano sotto lombra della Triade.
La peste cominciò con un cadavere, catapultato dai turchi nel campo genovese durante un assedio sul Mar Nero: anche lì, sempre la via della Seta, sempre i commerci, i guadagni...è un'amara lezione.
Ciao
Carlo
Ciao Carlo, come semprecomplimenti per la tua qualita' e chiarezza. C' e' una parte che pero' non,ho capito: ma perche' l' emigeazione cibese piu' o meno illegale e nascosta non viene allora contrastata? Capisco che sia facile fare I duri con I poveri disgraziati in mezzo al mare, alla fine ad una nave dici"Stai ferma al molo e non scende nessuno" e buonanotte. Ma che cosa ha di cosi' "diverso" la emigrazione cinese? La Cina comunque si preoccupa dei suoi cittadini anche scappati da casa pagandoci sopra la tangente a mafie carie? O le mafie cinesi sono piu' pericolose o coincidono con la Cina stessa? Puoi chiarirmi questo aspetto?
RispondiEliminaSto rileggendo il testo, ovviamente scusate gli errori, scrivo dal mio "smart" anche la tastiera e' "smart" e sbaglio i tasti.....
RispondiEliminaCarissimo Carlo,
RispondiEliminala vita è una navigazione a vista, non sai mai chi e che cosa incontrerai.
E questo è il suo fascino.
Ciao.
E.
Vedi, Raf+aele, l'emigrazione cinese è un dato comune a tantissime situazioni nel mondo, in epoche anche diverse. Vedi, ad esempio, quella del primo '900 negli USA.
RispondiEliminaLa diversità dei cinesi è che:
1) Non danno fastidio a nessuno, nel senso che non si preoccupano di fare confronti con le culture che incontrano, e ciò ci conduce al punto2
2) I cinesi non perdono mai la loro cultura, che è un mix di Lao-Tse, Confucio e Budda.
3) Siccome la ritengono ampiamente soddisfacente per le necessità umane, non considerano le culture che incontrano sulla loro via. Perciò, non fanno opera di proselitismo e si dedicano con passione a varie attività, il commercio, l'artigianato, la medicina.
4)Quando c'è qualcosa da imparare - vedi l'esempio che ho fatto per Prato - arrivano ed imparano, senza mai collidere con le culture che incontrano. Qui, probabilmente, c'è anche lo zampino del Partito, che non vede di cattivo occhio gente che va ad imparare. Anche noi, quando i nostri medici, fisici o chimici vanno in Germania, in GB o negli USA, non ci meravigliamo molto, poiché sappiamo che dove andranno saranno stimati.
Il problema delle migrazioni si presenta, invece, con i popoli colonizzati: con la colonizzazione, abbiamo distrutto le loro culture, per far posto alla nostra. Il risultato, si vede nei barconi che giungono dall'Africa, laddove ci vengono a chiedere di "partecipare" alla nostra cultura ed alla nostra ricchezza, perché così abbiamo insegnato quando li colonizzammo.
Ad esempio, non ci sono o sono pochissimi i migranti da terre come la Cina, l'Iran, ed anche gli etiopi, che sono stati colonizzati pochi anni dagli italiani.
Insomma, un conto sono le migrazioni per disperazione, ossia per accedere ad un'altra cultura (con tutti i problemi che si porta dietro un simile approccio), un altro il semplice andare a lavorare in un altro posto per necessità contingenti, ma restando collocati in una cultura salda.
Ciao
Carlo, mi dispiace contraddirti, ma non credo che il cinese moderno sia intriso di Confucianesimo, Taoismo e Buddismo.
RispondiEliminaE' come dire che l'europeo è kantiano, o che noi in Italia siamo influenzati da Tommaso Campanella e Giordano Bruno.
Quelli sono concetti e studi riservati a pochi esperti, la maggior parte della gente pensa a riempire la pancia e fare soldi, questa è la loro filosofia.
Al massimo praticano il Qi Gong.
Senza contare la distruzione della cultura antica, etichettata come roba vecchia, perseguita per cinquant'anni dal maoismo.
La prima volta che andai in India, anch'io pensavo che tutti si dedicassero allo Yoga ed alla meditazione, ma non è così.
Una volta chiesi ad una collega giapponese se conoscesse un tempio Zen a Tokyo, e lei mi rispose: "Cos'è lo Zen?".
La realtà quotidiana del popolo è ben diversa.
D'accordo, Eli, però un conto è la pratica religiosa o la conoscenza della filosofia con il "manto" che la cultura di riferimento crea in una società, che scorre attorno senza mai apparire con gli aspetti più legati a quel culto o filosofia. Esempio: nessuno può dire che i Paesi del Nord Europa siano luterani, però che siano "ammantati" da una forma (Gestalt) luterana non si può non ammetterlo. Come WASP (White, Anglo-Saxon, Protestant) è un "marchio" delle classi dominanti negli USA.
RispondiEliminaConobbi un cinese proprietario di un ristorante, che desiderava ad ogni costo essere "occidentale": si comportava come noi, ecc.
Sotto sotto, però, nei suoi piccoli riti quotidiani - l'ospitalità, ad esempio - ricalcava tutte le forme confuciane del vivere. E non se ne rendeva nemmeno conto.
Ciao
Carlo
E' vero che le religioni e le dottrine creano delle egregore, delle forme pensiero che influenzano in determinati luoghi. Ma ti sembra ad esempio, che i governanti europei siano "cristiani"?
RispondiEliminaEppure il cristianesimo ed il cattolicesimo impazzano in Europa da due millenni.
Il welfare se lo stanno rimangiando, erodendo i fondi a poco a poco, la giustizia sociale è ben lungi dall'essere ottenuta, le leggi sul lavoro stanno tornando ai tempi pre-rivoluzione industriale. Il loro dio è il denaro, e la scienza è diventata un dogma.
L'altra volta Cristo usò la frusta, oggi userebbe il napalm.
Scusami Eli, ma ti sembra che il cristianesimo, così come si dipanato nel corso della sua storia, si sia mai preoccupato o occupato del welfare? A mio modestissimo avviso, ogni religione si è solo preoccupata di coltivare eggregore per consentire di soggiogare i propri fedeli. Diverso è se mi parli di Cristo, ma guarda che brutta strumentalizzazione ne hanno fatto nel tempo. Anche se personalmente io ritengo che fosse semplicemente un visionario che predicava pratiche inapplicabili ora ed allora.
RispondiEliminaCiao
@ negri:
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Rerum_Novarum
Caro Mucio, c'è quell'antico proverbio "fra il dire e il fare…."
RispondiEliminaPensa, per restare nel recente, comunque posteriormente a Rerum Novarum, al "Got mit uns" con i prelati di ogni grado che benedivano le armate naziste, oppure, di questi tempi, a Salvini che sventola il crocefisso, godendo di qualche indulgenza in ambiente clericale.
Ciao
A mio avviso, se dobbiamo cercare delle Gestalt (forma, aggregato, ecc) che derivino dalle religioni non dobbiamo guardare all'oggi, e nemmeno a ieri. Il nostro modo di vivere, almeno prima della Rivoluzione Francese, è stato formato dal Cristianesimo che è riuscito a detenere il potere sulle masse per quasi due millenni. Oggi possiamo anche discutere su queste forme, ma non per il periodo attuale, che gli Hindi considerano un Kali Yuga, ossia un'era degenerata, finale (anche se io non credo che sia ancora alla fine, ne vedranno ben altre i nostri posteri).
RispondiEliminaIn ogni modo, questa del Coronavirus è una bella lezione di umiltà: è vero che la medicina ce la sta mettendo tutta per contrastare l'epidemia - pensate cosa doveva essere una pestilenza nel '300!- però sono i nostri "aggregati", così perfetti e ben studiati, ad andare in pezzi. Se i pezzi non arrivano dalla Cina, le fabbriche di Codogno si fermano e, dopo poco, rimangono senza lavoro anche alla FCA (ex FIAT), alla Renault ed alla BMW.
Che sciocchi siamo stati: pensare ad un mondo nel quale, se una zona si trovava in difficoltà, un'altra rimaneva in piedi con la possibilità - anche con migrazioni o sottomissioni - di consentire al Pianeta di sopravvivere. Oggi?
L'epidemia non durerà più di un paio di mesi - fa più morti il lavoro (circa 3 al giono) che il Coronavirus - ma non impareremo niente, solo i medici apprenderanno qualcosa di più: potete star certi che a Pasqua nessuno si ricorderà più di questa storia. E si tornerà a parlare di quisquilie: siamo a - 0,3% di PIL, dovevamo essere a + 0,3!
Amen.
Saluti a tutti
Carlo
Carlo,
RispondiEliminasono molto d'accordo con la tua sintesi finale.
Ambrogio, è ovvio che una religione non si debba occupare del welfare.
Io le abolirei tutte, perché sono centri di potere ed allontanano dalla vera spiritualità. Ma so che è impossibile, perché gli esseri umani hanno bisogno del padre, dell'uomo forte, di essere guidati dall'esterno, perché rifiutano di prendersi la responsabilità della propria vita.
Sulla figura del Cristo, ti suggerirei di approfondire.
Ciao!
Sig. Carlo, mi sono permesso di "rubare" la sua idea ed ho scritto questo testo,
RispondiEliminacon aggiuinte mie personali, in qualche gruppo su usenet, adesso un po' mi pento di averlo fatto perchè non ho citato la fonte, cioè lei, Carlo. Le chiedo scusa, l'ho fatto di getto e non ci avevo pensato. Ad ogni modo non l'ho fatto per interesse personale, sono anonimo sia qui che su usenet. Ecco il testo che ho pubblicato
che contiene anche una notevole nota polemica, che lei, invece, carlo, non aveva messo nel suo testo, più corretto del mio:
Perchè non si trova il paziente ZERO? Una interessante teoria...
Ci sono un certo numero di cinesi che,
a flusso costante, arrivano,
clandestinamente, in Italia, passando
dal confine Slovenia/Italia.
Questi cinesi sono destinati a lavorare come
"schiavi", per periodi di tre anni, presso
le varie aziende cinesi in Italia.
Però hanno fatto varie retate negli anni,
ed hanno trovato cinesi, chiusi in capannoni,
a dormire e lavorare senza mai uscire,
presso aziende italiane.
Vengono reclutati fra i poveri, nelle
zone agricole della Cina, si "pagano"
il viaggio con tre anni di lavoro da schiavi.
Arrivano dalla Cina in aereo ed atterrano a
Pola che è un aeroporto intercontinetale.
Poi salgono su furgoni che li portano al confine
Italo/Sloveno. Passano il confine a piedi nei boschi.
In Italia vengono raccolti dagli stessi furgoni
che li smistano nelle varie località italiane.
Quindi passano tutti per il Veneto per forza!!!
Ecco perchè non si è trovato il paziente ZERO !
Ecco perchè l'ingordigia di tanti imprenditori italiani,
Lombardia inclusa...magari anche leghisti...
ha causato la grande epidemia italiana!!!
Altro che colpa del governo!!!
Colpa dei ladri, schiavisti, evasori, che
si fanno passare per "imprenditori"...
nota: in realtà il governo è corresponsabile
perché evidentemente nmon vigila bene i confini,
ma in questo è "aiutato" dalla irresponsabilità
totale del governo Sloveno, e dalla ignavia
del governatore leghista del Friuli e del Veneto
(ccon in più quello della Lombardia)...
daltronde il nord infetto è in mano alla Lega!
Karma negativo!
Ricordo ai Germanici ed Austriaci
che la Slovenia confina anche con l'Austria
che si attraversa, per la Germania, in 2 ore !!!
@Eli:
RispondiEliminati do in parte ragione sulla "religione", ma penso
che la spiritualità cristiana sia molto profonda,
e molto vera e nello stesso tempo molto difficile,
perchè obbliga ad una conversione.
In più la spiritualità cristiana si afferma solo
nella carità, che è il dono di sé stessi agli altri,
che è la cosa più umanamente difficile.
Tutti sono bravi anche a fare gli asceti, ma pochi
sono bravi a sporcarsi le mani con le persone,
anche quelle brutte, sporche e cattive.
Gesù non ha detto "non fate agli altri quello che non
vorreste fosse fatto a voi" ha detto invece:
"fate agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi".
Le "beatitudini" del "discorso sulla montagna" sono l'atto
costitutivo per ogni cristiano, sono la sua guida
spirituale.
Il resto sono, come hai ben detto anche tu,
costruzioni umane, che dovrebebro aiutare il singolo
nel perseguire la propria spiritualità, ma che spesso sono, invece,
di intralcio.
E' per questo che papa Francesco sta
facendo tutto questo lavoro di "demolizione" del
"clericalismo" ed è per questo che è anche odiato!
Del resto l'ultima delle beatitudini dice proprio così:
"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia."
La spiritualità cristiana è la cura degli ultimi,
dei poveri, degli schiavi, la Trascendenza di D-o
passa attraverso la carità verso gli ultimi,
verso la solidarietà fra schiavi, fra poveri.
D-o ha preso una posizione netta, indiscutibile,
inappellabile: ha dato la sua predilezione ai poveri
ed agli ultimi. Il Messaggio è chiaro!
La spiritualità cristiana passa da lì, per forza:
il famoso "inno alla Carità" di San Paolo sintetizza,
anche esemplificandola, tutta la spiritualità cristiana...
https://sensodellavita.com/2008/03/18/inno-alla-carita-amore-cristiano-s-paolo/
Fra le donne del recente passato posso anche citare, Simone Weil
https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Weil
che aveva capito meglio di me, il punto della spiritualità cristiana...
nota per Carlo:
l'attuale mio nick: "mucio" e la mail
maciomacio@....
fanno capo a me, cioè Robeto Abate "anziano" commentatore
anche di questo blog...
"mucio" e "maciomacio" era il nome di miei
due gatti di quando ero adolescente (ora ho 59 anni)
ho usato questo nuovo nick per "anominizzare"
di più i miei interventi... non per me...
ma un mio omonimo "Roberto Abate" ha ricevuto
qualche disturbo a causa mia...
io sono diacono permanente e spesso discuto
di cose cattoliche e questo ha causato rogne
non a me ma ad un mio omonimo le cui mail,
la mia e la sua, differivano solo per un punto "."
ergo ho cambiato gmail... e nick... scusatemi!
Scusatemi tutti quanti. Io non voglio dibattere con voi perché sono sicuro che siate molto più preparati di me, uomo qualunque. Ma proprio perché sono uno qualunque mi pongo semplici domande e chiarisco di non individuare in voi quelli che mi possono soddisfare, giusto per evitare equivoci.
RispondiEliminaSi parla di spiritualità come se la maggior parte della gente avesse soddisfatto tutti i bisogni primari e dovesse solo occuparsi di come passare un po' tempo in santa pace. Chi mette in campo il discorso delle beatitudini dovrebbe riflettere su quanta sofferenza subisce l'uomo durante la sua vita terrena e per questo dovrebbe essere pure grato.
Ora io, da sempliciotto, mi chiedo: questo benedetto Dio, che pare ci ami tanto, essendo onnipotente e creatore di ogni cosa, perché ha fatto il mondo in questo modo ignobile? E non mi riferisco alle azioni dell'uomo, dotato di libero arbitrio (sic!), ma proprio alla sua struttura fisica e biologica. Catastrofi naturali, che se fosse un geometra che progettando una modesta casa poi essa crolla, lo mettono in galera. Organismi mostruosi, ergo il corona, che sarà pure una variante magari modificata in laboratorio, come insinuano, e però già presente nella "creazione" del creatore, i quali fanno stragi in ogni tempo e luogo.
E poi, il mattatoio sul quale è impostato tutto il ciclo vitale: miliardi e miliardi di organismi che nella catena alimentare vengono fagocitati ad ogni istante ognuno dal più grande.
Dunque, per confortarci da questo orrore, arrivano i dispensatori di consolazione, cioè i furbastri che hanno capito come vivere a sbafo e con poca fatica.
Arriviamo a nove anni fa, quando mio nipote di un anno è morto in culla, come si dice, ed il furbastro di turno, credetemi, per consolarci durante la cerimonia funebre disse, sintetizzando, che era un giorno di festa perché in Paradiso c'era un nuovo Angelo.
L'anno scorso, il principale del furbastro, se ci devo credere, ha regalato al padre di quel bambino nonché mio figlio, anni 40, la sclerosi multipla. Così lui, che faceva anche volontariato in una struttura per disabili, conoscendo bene il finale, ha cominciato a bere e il giorno di Natale scorso è morto per insufficienza epatica.
Il nuovo consolatore predicò sulle prove cui ci sottopone Dio.
Che ne pensate?
Salve!
RispondiElimina@negri:
se io avessi una risposta anche solo buona, te la darei...
la morte è un mistero, D-o è un mistero...
ma sopratutto la vita è un mistero...
ad oggi, salvo scoperte nel futuro non prossimo,
non si è trovata vita cosciente al di fuori della Terra...
ci sono alcuni evoluzionisti che nemmeno sanno spiegare
l'utilità o il motivo della vita cosciente sulla terra...
cioè l'universo andrebbe avanti tutto da solo anche
senza che l'uomo abbia coscienza di sé e dell'universo...
veramente andrebbe avanti anche senza la vita animale,
degli animali incoscienti, o della vita vegetale, ecc...
le speculazioni statistiche dicono che ci possono essere altri pianeti
dove la vita è possibile... ma per adesso sono solo speculazioni
e non c'è la minima conferma... e sopratutto, ripeto, non
c'è conferma di vita cosciente come gli uomini, nemmeno sulla
terra…
del resto anche tu elenchi una serie di mali del mondo,
ed io penso che anche se fosse stato creato dal solo caso,
avrebbe dovuto essere migliore...
ma con tutto questo non ti voglio convincere che D-o esiste, ci mancherebbe!
... continua...
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RispondiElimina... continuo da sopra...
RispondiEliminasemplicemente cerco di offrire un punto di vista diverso da quello che poni tu...
ho visto morire 3 giovanissimi di cancro, io stesso sto superando
un carcinoma maligno, ho visto ingiustizie a tutti i livelli,
sono stato io stesso sia vittima che carnefice di ingiustizie...
scusami non voglio offenderti con ovvietà ma: “tutti dobbiamo morire”,
anche l'universo ha avuto un inizio quindi è presumibile che avrà anche una fine...
io difronte alla morte di un bambino non avrei avuto
il pensiero né l'idea di dire "un angelo in più nel paradiso"
anche se ti garantisco che la gente, fino a circa un secolo fa,
lo diceva, la gente semplice, quando moriva un neonato...
forse il punto non è la morte, il dolore, la sofferenza,
l'ingiustizia (quest'ultima è tipicamente tutta umana),
forse il punto è la vita e come si sceglie di vivere...
ma, ripeto, io risposte certe non ne ho... io semplicemente
mi affido all'incontro che ho sperimentato nella mia vita,
l'incontro con Gesù...
per quanto riguarda la spiritualità:
io vivo in un paesino dove c'è un santuario,
dove arrivano migliaia di persone tutti gli anni,
centinaia al giorno...
una buona parte di queste non va nemmeno
in chiesa, non si riconosce neanche cristiana...
vengono perché sanno che nel santuario ci sono persone
che pregano anche, ma sopratutto, ascoltano...
su 100 forse 50 vengono per “devozionismo” altri
per curiosità e forse 20 hanno problemi psicologici,
ma ce ne sono almeno 20, cioè 1 su 5, che invece hanno
dentro una solitudine ed una paura profonde...
queste persone provano una sofferenza, (che forse tu non conosci), che è quella
dello spirito, dell'anima o se vuoi dell'aura dell'energia
cosmica... ed è molto maggiore, in numeri, di quelli che patiscono la fame,
almeno se parliamo dell'Italia... ed è paragonabile a
quelli che soffrono per una malattia anche terminale,
perché queste persone vivono senza più speranze,
senza più gioia, sentendosi soli... è una cosa terribile...
ti confesso la mia debolezza e la mia vigliaccheria che consiste
nell’evitare quel servizio che il vescovo mi vorrebbe dare,
ho accettato di tutto, coordinatore di 4 caritas, andare sui
monti nei paesini isolati a celebrare la liturgia della parola,
(sono sposato con 3 figi e sono diacono) perché ho sperimentato
quel tipo di sofferenza e non la vorrei più toccare…
invece ogni tanto mi tocca, persone adulte, anche uomini,
che arrivano e rompono in lacrime inconsolabili… che hanno
storie di terribile inconsistenza dell’essere, pur “avendo”
anche discreti beni…
ed io, davanti a loro, che non so cosa dire…
... continua (acnora...) ...
... continuo da sopra...
RispondiEliminaperò una cosa la so: “D-o è immensamente buono”
e ci ama tutti non per quello che facciamo, ma
per i nostri bisogni, anche quelli che non conosciamo
e che ci piombano addosso improvvisi…
tu parli del male nel mondo, io vedo anche tanto amore,
tantissimo… mia figlia era compagna di classe di uno
dei ragazzi morti, prima dei 18 anni, di cancro al cervello,…
al suo funerale io ho pianto tutte le mie lacrime, ero triste come non lo sono
mai stato, ho conosciuto una tristezza che non avrei mai
immaginato esistere… ma non ero disperato ed i genitori,
durante la messa funebre, dissero: “siamo pervasi da un dolore
immenso, ma non siamo disperati”…
mia figlia, 6 anni dopo, ha dedicato la sua tesi magistrale
a lui “perché la sua presenza le è stata sempre di conforto”…
nei momenti più difficili di mia figlia, l’amore che li legava,
(che non era una amore erotico, non erano fidanzati, solo amici)
non è mai passato, era li con lei…
io stesso provo un affetto per lui quasi come fosse uno di famiglia…
l’amore vince tutto, e genera tutto, in una sequela infinita di amore…
io penso che l’amore sia immortale ed esisterà sempre...
Gesù ha detto "ama il tuo nemico"... ci sembra strano?
invece è un amore che conosciamo, che desideriamo,
ognuno di noi vorrebbe essere amato per quello che veramente è,
non per quello che fa, sopratutto quando sbaglia, ognuno di noi
vorrebbe trovare una persona che lo ami tanto da nutrire il suo bisogno
di amore... purtroppo però è una amore che non pratichiamo...
ma questo cosa significa? che non esiste l'amore, quello vero?
invece sappiamo che esiste, e non solo, che supera anche la morte,
che sarà ancora lì dopo che anche noi saremo morti, ed esisteva già
prima che fossimo concepiti...
stiamo nella gioia e qualche volta stiamo nella tristezza, ma sempre
siamo nell'amore e tutto quello che dobbiamo fare è, non rinunciarvi
mai...
ciao
RA
RispondiEliminaCoglionavirus.
Bisogna cambiargli il nome. Sta agendo come cartina di tornasole dell'italica insipienza, della deficienza conclamata, della stupidità manifesta.
Il presidente della regione Lombardia, un leghista, si esibisce in diretta streaming mentre indossa goffamente una mascherina, ed è il panico!
Il presidente della regione Sicilia, un Fratello d'Italia eletto coi voti della Lega, in vista dell'arrivo della Sea Watch con 194 disperati ripescati al largo della Libia, strepita che vuole per tutti la quarantena a bordo, vista l'emergenza in atto in Italia.
Ma lo saprà che la Libia è in Africa e la Cina in Asia? Io penso di no, altrimenti non inventerebbe la sua megalitica sciocchezza.
I virus si modificano, si adattano a noi, ci succhiano, ci amano, ci vogliono.
E comunque questa è solo un'influenza, un po' più grave per chi abbia gravi patologie pregresse.
Siamo tutti stranieri su questa Terra.
Ciao cara Eli.
RispondiEliminagiusto l'altro ieri e' passata da me in ufficio una mia vecchia cliente.
E' un medico "di famiglia".
Chiaro che non s'e' potuto non far due chiacchiere su 'sta pandemia...poi mi incuriosiva l'opinione di un medico, chi meglio di loro dovrebbe darci un quadro oggettivo della faccenda.
Ha riassunto il tutto dicendomi che al di la' della reale pericolosita' de detto virus il problema e' il rischio di una tale diffusione da mandare in saturazione, in tilt, i nosocomi.
Mi pare un ragionamento assennato.
Non fosse che subito dopo non s'e' potuta esimere dallo sputare veleno nei confronti dei "cinesi"; ha usato epiteti tipo "maiali". Ritiene che la causa sia tutta loro ("io non ci andrei manco morta in cina, manco mi regalassero il viaggio") del loro modo di vivere.
Questo detto da una persona che si dovrebbe considerare colta, ragionevole.
A me ha raggelato il sangue.
Che vi siano zone della cina, rurali o meno, dove le condizioni igieniche e l'inquinamento lascino desiderare non lo trovo una follia ma trovo folle attrubuirlo come una loro prerogativa.
Come se la cosa non riguardasse anche la nostra di realta'.
E quindi l'india? Che dovrebbe uscire da li? Gozzilla?
E le nostre aree industriali?
Mha'. Non capisco.
Una cosa la comprendo: preconcetti ed odio non fan distinzione di classe o cultura. Son sentimenti trasversali.
La mia idea di Cina (che non conosco per nulla) e' comunque altra.
Guarda il canale YT di questa ragazza...e poi dimmi :-) Da innamorarsi.
https://www.youtube.com/channel/UCQG_fzADCunBTV1KwjkfAQQ
Ciao a tutti.
Ragazzi, mettete tanta carne al fuoco da saturare le mie possibilità d'intervenire!
RispondiEliminaNon ho mai creduto all'idea di un Dio "decisore" dei nostri destini: ma che cervello dovrebbe avere per riuscire a tenere a mente un ambaradan del genere!
Trovo più sensato che il sistema si auto-alimenti seguendo, però, dei percorsi logici, come quelli regolati dalla legge del karma.
Ovviamente, quando leggo storie così tristi e tremende, non posso che provare una malinconia infinita, vorrei essere un Buddha per sanare i milioni di ferite del mondo...e invece posso solo scrivere a voi, amici miei.
Grazie a tutti voi
Carlo
Carlo,
RispondiEliminagrazie a te!
@alsalto
Hai ragione, preconcetti ed odio sono assolutamente trasversali!
La ragazza nel filmato è carina, ma ho interrotto la visione al 52° secondo: vederla tagliare a pezzi la carne e maneggiare cadaveri di animali turba profondamente il mio senso estetico ed i miei sentimenti nei confronti degli animali.
Almeno ama il suo cane e non se lo magna! E fabbrica anche il tofu.
Ormai non vado neanche più al ristorante con i carnivori, sto troppo male.
Con amici e parenti, solo pizza!
Ciao caro.
E.
Eli.
RispondiEliminaEro consapevole che ti avrebbe infastidito. Spero tu possa perdonarmi.
Ma sai come la penso nel merito: un filo d'erba come una balena.
La differenza sta nel rispetto, è solo la mia opinione e non mi aspetto sia condivisa.
Nutrirsi bisogna pur nutrirsi.
E nei video di quella ragazza c'è tanto amore, tanto per la pancetta quanto per il cane.
A volte ho difficoltà a masticare i germogli di soia, poveri virgulti.
Ma poi mi faccio forza e mi mangio pure il cane.
RispondiElimina@ alsalto
Per nutrirsi c'è tanta roba!
Ad esempio, io mangerei sempre orecchiette alle cime di rapa, e purea di fave con cicoria strascinata.
Accompagnate, naturalmente, da focaccia barese con le olive.
Leggi quel che dice Steiner sui virus e dell'effetto sullo Spirito dell'uccisione di animali, poi ti fai un'idea.
Ciao.