“La pacchia è finita.”
“I porti italiani rimarranno chiusi.”
“Non parteciperemo più al business dei migranti.”
“I migranti ci rubano il lavoro.”
“Aiutiamoli a casa loro.”
La pacchia è finita
Che in Africa ci fosse quella gran “pacchia”, nessuno degli
africani se n’era accorto. Anche raccogliere pomodori per 5-20 euro/giorno
(dipende dalla magnanimità del padrone) non è certo il paese del Bengodi, e dei
36 euro stanziati dal governo italiano per migrante/giorno, in tasca loro non
ne arriva nessuno, o ben pochi. Difatti, c’era la fila delle ONG e dei gestori dei
centri d’accoglienza, che non aspettano altro che d’avere una concessione. Schiavisti
di Stato, ecco cosa sono e, da quando mondo è mondo, gli schiavisti hanno
sempre lavorato per il loro tornaconto personale.
Perciò, inviare nell’etere queste roboanti dichiarazioni è
pura disinformazione, che ho sempre combattuto da qualsiasi parte giungesse.
I porti italiani
rimarranno chiusi
Qui ci sono due argomenti in uno: la chiusura dei porti come
atto giuridico e la destinazione dei migranti come soluzione pratica del
problema.
La chiusura dei porti selettiva (ossia per bandiere di
nazionalità) è, giuridicamente, quasi un atto di guerra. In altre parole:
richiede prima un dialogo diplomatico, o meglio, sta a significare un dialogo
diplomatico che s’è arenato. O che non c’è mai stato. In tempi passati, o la
cosa si risolveva diplomaticamente, oppure il più forte li riapriva a suon di
cannoniere.
Siccome il mare è un elemento molto pericoloso – e ve lo
dice uno che lo conosce – quando si hanno delle persone a circa 20 miglia dalla costa – e
dunque in mare aperto – se le imbarcazioni sono in condizioni di creare
pericolo per la vita, il soccorso in mare è obbligatorio. Se non avviene, è
codificato come omissione di soccorso e il comandante, allo sbarco, viene
chiamato a risponderne.
Non voglio fare la figura dell’ingenuo: so benissimo che
queste persone si mettono in mare per essere “salvate”: perciò, il problema è
la loro destinazione definitiva, non dove sbarcano. A tal riguardo – forse
comprendendo che l’Europa si sta giocando parecchio su questa vicenda, e non
volendo essere ricordata nella Storia come la “liquidatrice” dell’UE – Angela
Merkel ha mangiato la foglia, ingoiando anche il picciolo: “E’ un problema europeo”, non facile da
digerire anche per Angelona, che ha vicini abbastanza riottosi in materia
(Austria ed Ungheria, tanto per cominciare) ed oppositori interni che basano il
loro futuro politico proprio sul perdurare del problema: tanti migranti, tanti
voti in più per i partiti che cavalcano il problema, senza riflettere che –
dopo – dovranno risolverlo.
Non parteciperemo più
al business dei migranti
Questa è un’affermazione che mi sento di sposare in toto e
senza riserve, perché la tratta dei migranti (o schiavi) perdura da circa mezzo
millennio e, in un mondo così “compenetrato” come oggi avviene (reti
telematiche, trasporti veloci, ecc), rischia veramente d’essere il detonatore
che fa scoppiare la bomba sottostante, che ha sempre il solito nome:
sperequazione nella ripartizione della ricchezza planetaria.
L’Europa è un continente di circa mezzo milione d’abitanti,
che nel volgere di un paio di generazioni si ridurrà alla metà dei suoi
abitanti, causa il deteriorarsi delle condizioni di vita (lavoro, sicurezza,
speranza, infelicità, giustizia, ambiente, violenza, malgoverno, pessima
alimentazione, ecc, ecc, ecc) è giunta al punto che la fertilità del maschio
europeo si è abbassata notevolmente. Ricerche mediche raccontano proprio
questo: meno spermatozoi attivi e validi. La donna europea ha un tasso di
natalità di poco superiore ad 1.
L’Africa, intorno al 1960, aveva 250 milioni d’abitanti.
Oggi, ne conta circa 2,2 miliardi. Il tasso di natalità delle donne africane è
pari a 4,4. Tre volte quello europeo.
Non vorrei che qualcuno prendesse per partigianeria quanto
scrivo: sto soltanto esponendo dei dati, numeri che tutti potrete trovare sul
Web e che sono di pubblico dominio ed universalmente riconosciuti.
Abbiamo un problema? Direi di sì.
Un identico problema esiste fra Israele e la cosiddetta
“striscia di Gaza”, laddove le donne israeliane superano a fatica (con enormi
aiuti di Stato) i 2 figli per donna (popolazione costante), mentre dall’altra
parte la natalità supera i 4 figli per donna. Come risolvono il problema gli
israeliani? Bombardandoli, massacrandoli, imprigionandoli, deportandoli.
Il problema dei cosiddetti “più forti” è soltanto per quanto
tempo riusciranno a risultare tali: i Latini ci riuscirono fino al 476 d. C. ,
ma già dal 300 le cose si erano messe male. Durò ancora più di un secolo prima
che un Goto disarcionasse dal trono un fanciullo Romano e spandesse le sue
larghe chiappe sul trono dei Cesari.
Le pressioni migratorie non hanno soluzioni (pensiamo quanto
protesse la Cina
dai Mongoli la Grande Muraglia)
e le uniche alternative possibili sono due: opporsi oppure trattare. Finché si
può farlo.
In fin dei conti, la fine della tratta negriera che dura da
5 secoli non farà che portare all’esplosione violenta il continente africano:
anche perché qualcuno – scelleratamente – ha pensato bene d’aprire il vaso di
Pandora e spezzarlo a terra in cocci, ossia la distruzione dell’Africa
Settentrionale come entità statuali abbastanza solide.
Tirando le somme, potremmo affermare che è giusto
“eticamente” mettere fine alla tratta, ma capirne anche le inevitabili
conseguenze.
I migranti ci rubano
il lavoro
Se qualcuno ritiene valida questa affermazione, mi scriva.
Non conosco più tanta gente in giro per lo Stivale, ma una raccomandazione per
andare a raccogliere arance, pomodori, olive, uva od altri prodotti agricoli mi
sento di poterla promettere senza temere d’essere smentito. Ovviamente, dai 5
ai 20 euro/giorno, per 10-12 ore di lavoro, sotto la torrida canicola od al
gelo invernale.
L’ultima notizia, tanto per informare, me l’ha data un amico
di Acqui Terme e riguarda la potatura dei vigneti, che si esegue in Inverno. Un
agricoltore è stato “impalato” – ossia legato ad un palo e lasciato lì – poiché
aveva disatteso la parola data a dei migranti: al termine del lavoro, dai sette
euro/giorno era sceso a 5, unilateralmente. Per fortuna, quegli slavi non
osarono mettere in pratica l’impalamento rituale, così come lo descrive Ivo
Andric ne “Il ponte sulla Drina”.
Ci ho provato io stesso con mio figlio: perché non metti a
coltura i terreni della famiglia? Con tutto l’aiuto possibile da parte della
famiglia stessa, in termini d’investimenti e – per qual che si può a questa età
– di aiuto materiale. Oggi lavora con un’azienda informatica e si è scordato di
quella proposta.
Le canne crescono, lungo le strade, rigogliose come non mai.
Negli stessi, identici posti, 40 anni fa dovevi quasi litigare per tagliarne un
fascio per legarci i pomodori, per metterle ai fagioli…insomma, per tutte le
esigenze dell’orto. Oggi, le giovani generazioni italiane osservano le zappe
lasciate nella rimessa da padri e nonni, e non hanno la minima curiosità nei
loro confronti.
Perciò, non stiamo a raccontare queste frottole: se qualcuno
vuole andare ad accudire animali oppure sgobbare in un cantiere edile, il posto
lo trova. Ma non si può rispondere al cellulare e messaggiare ogni 5 minuti,
no, non si può proprio.
Aiutiamoli a casa
loro
Quando sento questa bella litania, mi saltano nella mente antiche
e linde parrocchie con preti sorridenti da pubblicità dell’8 per mille, oppure eleganti
librerie con ben in vista i libri di Marx che circondano divani soft e luci
soffuse, o ancora collezioni di fotografie coloniali che spiegano quanto “bene”
hanno fatto gli italiani all’Africa. A quel punto, non so se per noia o per
disperazione, mi monta veramente il sangue alla testa.
Ma chi spapera in giro queste fregnacce, sa cos’è l’Africa?
L’Africa, dal punto di vista agricolo, è soltanto secondo
all’Antartide per sfiga campestre. Tolti gli enormi deserti, rimangono soltanto
le valli del Nilo, del Niger e del Congo, più qualche arido altipiano (come
quello dove vivono i Masai e le loro magre vacche) e qualche sterpaglia che
onoriamo del nome di “savana”.
Quando giunsero gli europei per “destinare” loro terre
migliori in altri continenti – il ben noto “Triangolo degli schiavi”, durato
circa 4 secoli nella sua forma arcaica – erano giunti pressappoco al termine
del loro Neolitico ed iniziavano, probabilmente, una fase pre-imperiale,
intendendo qualcosa di simile agli Assiri od ai Sumeri.
Testimonianze di questo genere sorgono in Ciad, in Niger e
in altri Paesi della parte Nord dell’Africa sub-sahariana. Ma arrivarono gli
assatanati portoghesi, poi spagnoli, olandesi, inglesi, francesi, italiani…
Perché i nostri avi andarono in Africa?
Dapprima per semplice rapina: oro, sempre lui. Poi schiavi
per il nuovo business del cotone, infine scoprirono le miniere, e fu la fine dell’Africa.
Il più forte mangia il più debole? Vero. Però, gli
statunitensi hanno completato il “lavoro”: privati i Nativi del loro habitat,
sono stati confinati nei vari lager tipo Pine Ridge, dove alcol e droghe
completano il lavoro del glorioso Winchester 32. Indi, per acquietare la loro
coscienza, hanno persino creato l’Università dei Nativi (che si trova in
Minnesota) e girato il film Balla coi
lupi. Adesso siamo tutti a posto: crepate in pace, amen.
In questo, dobbiamo riconoscere che anche gli israeliani si
stanno difendendo bene con le loro fortificazioni impenetrabili dalle quali, in
ben protetti bunker sotterranei, le bionde soldatesse di Tzahal puntano il
joystick e premono: alè, un altro palestinese ammazzato. Era di qua del confine
(tracciato da chi?)…o forse un po’ più in là…ma che importa…tanto, nella Bibbia
è scritto che Cam sarà solo il servitore di Sem e di Japhet…
Nelle versioni più “soft” e senza indicare la nazionalità,
lo stesso software lo venderanno come videogioco: ne ho visti mille che gli
assomigliano.
L’ultimo anello di questa infamia senza fine ci porta al
mondo dei trapianti, al loro commercio, ai tanti minori che scompaiono. Non ci
credete? Mettete in ricerca i termini “migranti” e “trapianti”, poi cliccate,
se avete stomaco e coraggio, quello d’osservare cadaverini di bambini (i più
richiesti, ancora non infettati dall’AIDS e dalle epatiti) squartati e legati
come salami dopo il prelievo.
Ma veniamo ai rimedi, ossia “come” aiutarli a casa loro.
I missionari comboniani provarono a “saltare” alcuni
millenni di Storia e fecero arrivare trattori e motozappe. Per un po’ funzionò,
però quando cominciarono a rompersi non si trovò nessuno che li sapesse
riparare: fine dell’antropologia “creativa”.
Provarono ad insegnare loro ad addomesticare i bufali, ma la
biologia può essere sperimentale solo in laboratorio: impossibilitati ad usare
buoi a cavalli (clima) o zebre (debolezza del piede, già tentato dagli europei).
Forse, oggi, qualcuno corre ancora dietro a dei riottosi bufali, con scarsi
risultati.
I più hanno scelto un animale più docile da ammansire, che
viene dalla lontana Russia: si chiama Kalashnikov, e basta spostare una levetta
perché partano colpo singolo, tre colpi oppure la raffica. Facile da usare,
robustissimo, è ciò che fa per l’Africa. E per i soliti padroni.
Perché, gli africani, e per cosa combattono fra di loro? Per
le banane, i manghi, le antilopi?
No, svolgono in conto terzi la guerra delle miniere.
Perché – e forse questa storia non la conoscerete – dopo
lunghe trattative sul commercio internazionale dei metalli/minerali non ferrosi
– ossia, Oro, Argento, Platino, Wolframio, Tantalio, Rame, Selenio, Vanadio,
Uranio, petrolio, gas naturale, Piombo, Stagno, Mercurio, Nichel, Litio (sali),
Cadmio, Cromo e cromite, Manganese, ecc,ecc – si giunse ad una
regolamentazione, ossia al concetto di “tracciabilità” dei minerali
commerciati.
Le ragioni?
Per obbligare le aziende a pagare prezzi di mercato (di per
sé già bassi: pensiamo al prezzo del Rame (1), che negli ultimi 100 anni ha
subito una diminuzione reale del 50%)
e per tassare alla fonte queste importazioni. Un trattato rispettato dagli USA,
da parecchi Paesi africani ma non da…l’UE!
L’UE preferisce che la dichiarazione di tracciabilità sia
“facoltativa”, insomma…come vuoi, quanto vuoi, come ti fa comodo…
Ovvio che, se si compra in “nero”, i conti si regolano come
qualsiasi mercato illegale, ossia a colpi di mitra. Avete capito chi finanzia
le varie milizie africane?
Ma un medico africano (2), il dott. Mukwege, decide di porre
fine a questo disgusto e sale in Europa, viene accolto a Strasburgo e parla di
fronte al Parlamento Europeo (che gli consegna il premio Sakarov per
l’informazione). Le reazioni dei parlamentari – di fronte allo stillicidio di
prove (il medico è un ginecologo, e parla soprattutto di violenza sulle donne
da parte delle varie milizie) – è drammatica: qualcuno, addirittura, piange.
Poi, però, vota. Sarà stato un miracolo, ma il titubante
Parlamento Comunitario trova la forza del leone e vota una legge che obbliga –
tout court – le aziende europee alla tracciabilità dei loro acquisti
internazionali. Sembra fatta. E invece.
Il commissario delegato al problema sospende la seduta ed
invoca “tempo” per “mediare” all’interno della Commissione – non eletta da
nessuno, terra felix per le varie lobbies – e, d’incanto, il Partito Popolare
si ricompatta: si decide (il voto cambia) che la questione sarà appannaggio di
una “trattativa” fra il pronunciamento del Parlamento e la Commissione. Ossia,
si discuterà ancora…qualcuno di voi immagina come andrà a finire?
Era un buon passo per iniziare a riconoscere agli africani,
almeno, la “proprietà” di quelle risorse minerarie – un modo per “aiutarli a
casa loro” – ma non è stato fatto. Il secondo, inevitabile, riguarda la democrazia
in quei Paesi: guarda a caso è stata “messa in atto” per sovvertire l’Africa
del Nord, ma a nessuno salta in testa d’andare a mettere a posto le cose
nell’Africa sub-sahariana, dove i vari “capataz” regnano indisturbati, protetti
dalle milizie pagate, pagate…da chi?
Un aneddoto, abbastanza noto in Africa, recita che ad un
nuovo “presidente” venga portata una valigia piena di dollari. A lato, una
pistola: scelga.
Ultima domanda, che mi pongo e vi pongo, è: cosa ci fanno
800 militari italiani in Niger? La missione, approvata nella scorsa
legislatura, ebbe i voti della Lega ma non quelli del M5S. E, partita in
sordina con minimi finanziamenti, a conti fatti ci costerà più di un miliardo
l’anno. Cosa fanno laggiù?
Una speranza, però, c’è. Una soluzione può arrivare.
Nel Sudafrica dell’apartheid (alleato storico di Israele)
Mandela prospettò cosa sarebbe successo dopo pochi decenni: milioni di bantu
contro migliaia di bianchi. Fu grande saggezza compiere quelle scelte, anche se
molti non furono d’accordo. La soluzione opposta? Un bagno di sangue, e le
risorse auree del Sudafrica completamente in mano ai neri. Oggi, De Beer è
quasi monopolista dei diamanti in quelle terre, ma le transazioni sono tutte
tracciate, diversamente da come avviene in Congo. E i sudafricani, pur vivendo
ancora in condizioni di lavoro pessime, non emigrano.
Le strade facili terminano, alla fine, per sfociare in
demagogia e in disinformazione: si prendono voti, si guadagnano consensi, ma è
come puntare sulla sopravvivenza dell’Impero Romano ai tempi di Costantino.
Léopold Sédar Shengor – presidente del Senegal e poeta – già
disse in anni lontani che “il futuro
dell’Africa riposa nel ventre delle donne africane, non negli occhi dell’uomo
bianco, quegli occhi da dio, azzurri come il cielo”.
Meditate, gente, meditate.
Ciao Carlo
RispondiEliminaTi leggo sempre con molto interesse, ma questa volta non sono d accordi con te.
Dimmi cosa pensi di questo video
https://youtu.be/icsD4_sjKgw
Il video mostra chiaramente la sperequazione della ricchezza a livello planetario. E allora? Per giustificare l'1% (circa un centinaio di milioni) che sono stramiliardari? E come fanno ad esserlo? Anche non pagando le materie prime ai prezzi di mercato.
RispondiEliminaVogliamo aiutarli a casa loro? Iniziamo a pagare il giusto per quel che prendiamo, o meglio, rubiamo.
Carlo
RispondiEliminaIl vizio della schiavitù è molto antico. I primi mercanti di schiavi neri dall'Africa furono gli Ebrei, che li importavano nelle regioni dell'Impero Romano. La tratta andò vanti per tutto il Medio Evo, quando gli Ebrei furono supportati anche dai mercanti di schiavi Arabi.
Dal Seicento in poi i mercanti di schiavi furono soprattutto olandesi, francesi, tedeschi, inglesi e polacchi. Poi vennero le colonie, e l'impianto di una colonia in Africa od in Estremo Oriente comportò necessariamente uno scambio reciproco di popolazione.
I mercanti portoghesi a Goa od a Macao non erano forse invasori schiavisti? E allora?
Questa migrazione epocale, forse la più grande nella Storia umana, andrà avanti per i prossimi cinquant'anni, se va bene, con buona pace dei nazi-razzistelli de' noantri.
E' l'onda di ritorno del karma di quattrocento anni di schiavismo, invasione e spoliazione dell'Africa.
Del resto siamo tutti meticci, tutti figli di varie migrazioni, perché i popoli si sono sempre spostati sul pianeta, quando le condizioni climatiche ed ambientali lo richiedevano.
No italiani, poi, siamo stati pervasi da invasori più di molti altri: Arii dall'India, senza i quali non esisterebbe l'Europa attuale, Fenici, Libici, Goti, Visigoti, Celti, Arabi, Normanni, Vichinghi, Austriaci, Spagnoli, e sicuramente ho dimenticato qualcuno.
Del resto, se un'Ava di SSalvini non si fosse prostituita ad un Visigoto, neanche lui sarebbe venuto al mondo. Quando arrivarono gli Arii, nella Pianura Padana vivevano poco più che Ominidi discendenti dei Neanderthal. Solo dopo sarebbe fiorita una civiltà più evoluta, creata dagli Etruschi e dai Romani.
Come negli Usa è inutile schiaffare bimbi in lacrime nelle gabbie, strappati ai loro genitori, così in Europa è perfettamente inutile che il Trump all'amatriciana faccia la voce grossa e tenga in ostaggio persone traumatizzate, abusate e torturate dai libici, al largo delle coste italiane. Violenza ed odio attraggono altra violenza ed odio, che si riverserà su tutti noi, prima o poi, in una catena senza fine.
Ed inoltre, tentare di arginare un problema con la violenza, crea una forza eguale e contraria che si ritorce su chi l'ha messa in atto.
I paesi ricchi attraggono i miserabili della Terra, se l'uomo non provvede alla redistribuzione delle ricchezze ed alla giustizia sociale per TUTTI, ci pensa la legge del karma a riequilibrare il tutto.
Non si sfugge alle Leggi Cosmiche, alle Leggi dello Spirito.
Se ci fosse più saggezza, l'Umanità intera potrebbe vivere in pace ed armonia sul Pianeta che la ospita, perché vi è una grande abbondanza. Se POCHI non ne approfittassero a danno di MOLTI.
Anche i nazi-razzisti nostrani se ne faranno una ragione, e così pure Cial-Trump.
Eli
RispondiEliminaIn un articolo l'economista Loretta Napoleoni afferma che sta tornando il tribalismo di stato, come ai tempi del Duce.
Comportamenti scomposti, grande mostrar di muscoli, culto della propria personalità sui social, che il Matto di Predappio non aveva, sennò ti avrebbe fatto vedere lui.
Io lo chiamerei analfabetismo istituzionale, mancanza di educazione ed arroganza elevata all'ennesima potenza.
Ma sì, sto parlando di SSalvini, e il mio non è un refuso, scrivo proprio SS-alvini, perché ciò gli si addice.
Ha già creato un paio di simpatici incidenti diplomatici con Tunisia e Francia, ha infranto un paio di trattati internazionali con la faccenda dei migranti abbandonati alla deriva ( e spero che qualcuno lo denunci all'ONU o ad un Tribunale Internazionale: sarebbe bello vederlo seduto al banco degli imputati all'Aja, come Milosevic), e chissà cos'altro farà: prossimo passo forse l'invasione della Polonia? Ci causerà qualche altro incidente diplomatico, cosa vuoi che sia, oggi nessun paese europeo dichiara più guerra, neanche se si verificasse un attentato a Sarajevo. Di certo darà molto lavoro ai TAR, Tribunali Regionali, ed alla Corte Costituzionale, con le sue fantasiose improvvisate. Ma la cultura di governo, la sottile arte della politica e diplomazia non s'improvvisano, e non si studiano al CEPU.
Intanto si è pappato Di Maio come uno squalo si pappa un'acciughina: troppo educato e corretto Di Maio, troppo elegante e discreto per reggere l'onda d'urto del ruspista d'accatto, peggiore retaggio del PapiBunga-Bunga che sdoganò i fascisti e portò al governo la Lega,pur d'impadronirsi del potere, con la connivenza sbadata e complice del PD (= Partito Defunto).
E va forte il Ruspista, che sempre più assomiglia nel suo aspetto ad un imam iracheno o pakistano, più che ad un nipotino dei Celti, stravince ovunque. E' la prova vivente che la propaganda paga sempre, dai tempi di Paolo di Tarso giù fino a Goebbels.
Ma deve stare molto attento, anche il Bullo di Rignano ad un certo punto raggiunse il 40% dei favori, fino a precipitare poi rovinosamente: quanto più velocemente sali, tanto più velocemente precipiti, me lo ripeteva mia nonna.
Ogni esperienza umana segue una parabola, prima sale, e poi discende. Questa è la transitorietà dei viventi che ripete se stessa all'infinito.
Pensiamo alla parabola di Andreotti e della DC, durata un quarantennio.
Poi seguì la parabola di Papi Bunga-Bunga, durata circa un ventennio.
Il Satrapo Fiorentino ha fatto tutto in soli quattro anni, segnale che dimostra che il raggio della parabola è sempre più stretto. I tempi sono accelerati, la gente sempre più consapevole. Il buon senso latita al governo, ma la maggioranza dei cittadini è gentile e generosa, aborre la violenza e l'arroganza.
Del resto lui manco esiste. E' solo il riflesso del fascismo connaturato con certi italiani poco evoluti, e della loro xenofobia.
Seppelliamolo con un paio di risate.
Ciao Carlo, ti abbraccio.
Eli
P.S.: Hai fatto caso come in Germania i problemi vengano sempre dalla Baviera? Ieri l'imbianchino di Monaco, oggi il ministro alleato della Merkel dall'impronunciabile nome.
Sarà forse perché in Baviera la maggioranza è cattolica, e quindi dedita ad ipocrisie e mezzucci meschini?
RispondiEliminaEd intanto, l'amicone si SSalvini, Orban,
ha fatto vietare il musical Billy Elliot in programma in un teatro di Budapest. E' la storia di un ragazzo appassionato di danza che ce la fa e diventa un ballerino spettacolare, ho visto il film, bellissimo.
Temeva forse Orban un'esplosione di "frociaggine" in Ungheria?
Qualcuno gli spieghi, per favore, che l'omosessualità non è come il colera, non è contagiosa.
Questa è la caratura di certi governanti europei, e dei loro amici! Nel 2018!
Forse i magiari stavano meglio sotto il comunismo...
RispondiEliminaPrima la guerra ai migranti.
Poi alle ONG. Ora ai venditori ambulanti sulle spiagge.
Tutto a costo zero. Non risolve niente, ma fa una gran caciara.
A lui piace vincere facile.
E' facilissimo fare guerra ai poveri, perché sono inermi.
E' un po' disgustoso e vigliacco, ripugna alle coscienze, ma frutta popolarità.
Del resto il Cazzaro Verde ha il pelo sullo stomaco, e si vede sulla sua pancia da imam iracheno.
Mai una parola su mafia, 'ndrangheta e camorra, veri cancri dell'Italia odierna.
Anzi, con i voti di costoro è stato eletto in Calabria e altrove.
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/06/04/news/l-attivista-di-matteo-salvini-e-la-ndrangheta-in-brianza-tutti-i-politici-sono-amici-del-boss-1.323284
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2018/06/06/news/matteo-salvini-candida-a-sindaco-il-nipote-del-mafioso-1.323379
https://www.ciavula.it/2018/06/saviano-ai-comizi-di-salvini-ndrangheta/
Pensavo che l'orrore fossero Papi Bunga-Bunga ed il suo figliolo adottivo Renzusconi.
Invece il peggio era in agguato.
Una classe politica ha il compito di guidare un popolo, non di esaltarne gli aspetti più beceri per fare cassa.
Prendere molti voti non significa che sei nel giusto, anzi.
Perché il papa non lo scomunica? Ah, già, il Pampero meringato predica bene ma razzola malissimo, come molti preti.
Nelle nostre strade si spara ai neri, come nell'America del Ku-Klux-Klan.
Trovo conforto in articoli come questo, ora che la ragionevolezza e l'umanità sono fuori moda.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/26/salvini-contano-i-fatti-ma-anche-le-parole-per-descriverli/4451201/
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/te-do-rsquo-io-cazzaro-verde-ndash-pino-corrias-asfalta-175845.htm
RispondiEliminaQueste sono le torture subìte dai migranti in patria, o, per lo più,
nei lager libici.
Torture definite da SSalvini "retorica!. Certificate da medici.
http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/06/27/news/ecco-come-vengono-torturati-i-migranti-in-libia-i-referti-shock-della-pacchia-1.324217?ref=RHRR-BE
Siamo tutti responsabili.
RispondiEliminaTre carabinieri di Giugliano (Napoli), si sono inventati una finta partecipazione al terrorismo di un uomo del Ghana, allo scopo di avere una promozione.
E mentre lo corcavano di botte e distruggevano la sua casa, gli gridavano: "Devi morire in galera! Adesso è arrivato Salvini!".
Per fortuna l'abuso è stato smascherato, ed ora i tre sono in galera.
https://video.repubblica.it/edizione/napoli/le-minacce-dei-carabinieri-al-ghanese--devi-morire-in-galera-ora-c-e-salvini/309204/309838?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1
Questi sono i frutti avvelenati seminati dal leghista fuori di testa.
Un ministro dell'interno non fomenta il razzismo e la violenza contro i più deboli, ma deve tendere alla coesione ed alla pace sociale, PER IL BENE DEL PAESE.
Salvini non sta simpatico neanche a me.
EliminaMa sotto casa nostra,Italia, c'è una bomba demografica pronta ad esplodere in un territorio privo di capacità di carico, quando finirà il Bau.
Ti riporto previsioni fatte dalla ricerca dell'utente 65C02movies sul blog di scienza di ugo bardi.
Auguri per quelli che saranno vivi nel 2050.
Tra le cose che mi attendo è che l'Europa ed anche l'Italia cancelli lo status di "profugo climatico" perchè non ha senso!.
I primi ad andare sott'acqua saranno quelli del Bangladesh: 130MILIONI di persone, non è che possono venire quì in Italia!.
In Italia, ammesso che ancora esista la Repubblica italiana (poco dopo 31/10/2019 causa fine QE) c'è una densità di 200 persone per kmq.
In Europa, c'è una densità di 73 abitanti per kmq
In Siberia oggi c'è e ci resterà anche nel 2050 una densità di 3 abitanti per kmq.
In Argentina è attesa una densità di 19 persone per kmq nel 2050.
Poi i disgraziati del Bangladesh sicuramente finiranno menati dagli indiani, il loro problema sarà strumentalizzato da Cina-Pakistan per loro scopi, contro l'India...
Se s'incomincia in Europa a dare accoglienza ai profughi climatici...
Anche i cinesi nel 2050 saranno profughi climatici, armati sino ai denti: 1.2MILIARDI
Anche gli indiani nel 2050 sono armati e diventeranno profughi climatici: 1.1MILIARDI
Pure gli iraniani avranno IRBM con MIRV atomiche e diventeranno profughi climatici: 92MILIONI
Gli Africani, dei 2.4MLD del 2050 probabilmente saranno profughi climatici 1.2MILIARDI.
Poi di circa i 238MILIONI di brasiliani, quasi tutti potrebbero diventare profughi climatici se l'Amazzonia iniziasse a desertificarsi rapidamente...
Senza contare i britannici, gli islandesi, gli scandinavi e pure i francesi della Normandia che in caso di blocco della AMOC potrebbero essere costretti a migrare in centro Europa per il severe weather...
Se ci mettiamo a fare la somma, di chi sono i profughi climatici nei prossimi decenni, la risposta è tutta l'umanità di 9.7MILIARDI di persone nel 2050 sarà profuga climatica, non ha quindi senso lo status di "profugo climatico".
Molti dei 9.7MILIARDI si scanneranno tra di loro, di certo nel 2100 l'umanità non raggiungerà mai quota 11.2MILIARDI di persone.
Tuttavia, non essendo stata sminata la bomba demografica in Africa (perchè all'ONU sono fancazzisti e perchè Chiesa Cattolica da sagare costruittrice di morte non ha mai perorato politiche di controllo demografico in Africa), io stimo che tra 1.2MLD d'africani invaderanno il NordEst Africa, poi ne resteranno 900MILIONI che daranno l'assalto all'Europa con GUERRE PUNICHE II che potrebbero durare tra 15gg - 7mesi. Con un urto militare che varia a seconda delle condizioni iniziali nel Mediterraneo tra 37.5MILIONI-90MILIONI di persone.
Come quando il sottomarino o la nave affonda, il capitano poi chiude le porte stagne, per cercare di salvare l'unità ed il resto del proprio equipaggio, IMHO allo stesso modo in Italia ed in Europa, si dovrà fare una scelta simile, delle porte stagne = segregazione dei rischi, se l'Europa vorrà superare viva il XXI secolo.
In pratica causa deficenze politiche globali da sinistra a dedtra andremo in contro verso la 3° guerra mondiale.
Già è iniziata la guerra per le risorse energetiche, preludio della 3°guerra mondiale.
Iraq, Afaghistan, Libia,Siria e alla fine arriverà il Venezuela.
Tutti esportatori di petrolio.
Unica soluzuone blindare i confini e che ciascun popolo sia autosufficiente.
Tutto il resto e fuffa
Ecco cosa produce la criminale e velenosa azione della Lega.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/07/03/news/hanno-aizzato-un-cane-contro-un-ambulante-nero-sulla-spiaggia-e-tutti-applaudivano-1.324543?ref=RHRR-BE
"Hanno aizzato un cane contro un ambulante sulla spiaggia. E tutti applaudivano e ridevano"
Un caso di razzismo quotidiano sul litorale della Liguria. "Quando ho chiesto a una signora perché esultava, mi ha insultato dandomi della buonista e puttana"
DI MAURO MUNAFÒ
03 luglio 2018
Hanno aizzato un cane contro un ambulante sulla spiaggia. E tutti applaudivano e ridevano
"Ho visto un cagnolino scendere le scale di un bar che dà sulla spiaggia e rincorrere abbaiando un ragazzo dalla pelle scura che vende libri. Naturalmente il cane era stato incitato dal suo proprietario. Nel mentre i bagnanti applaudivano compiaciuti".
Scene di razzismo balneare su una spiaggia ligure, sabato scorso. Ce le racconta Simona, che ci chiede però di non usare il suo vero nome. "Sono intervenuta e ho chiesto a una signora perché applaudiva e perché diceva che quel cane era il "Number One". La signora mi ha risposto così: "Vaffanculo, puttana buonista del cazzo. Prenditeli tu i negri a casa tua, così ti scopano meglio di tuo marito".
Un breve racconto che Simona ha consegnato al suo profilo Facebook ed è finito su centinaia di bacheche. Una diffusione che però le ha attirato contro decine di messaggi terribili, con minacce esplicite alla sua persona. E che l'hanno costretta a rimuovere quel post dai social network, per paura della propria incolumità e di quella della sua famiglia.
"Quei messaggi che mi sono arrivati erano orribili. Minacce esplicite o velate, dicevano "non intrometterti che è meglio per te", "la prossima volta tira dritto e non guardare". Ma io non riesco a non guardare, non riesco a ignorare queste cose", spiega Simona all'Espresso. Non cerca di fare l'eroina, anzi. "In quella spiaggia, quando mi sono sentita rispondere così, mi sono messa a piangere. A consolarmi è stato proprio quel ragazzo, che mi ha abbracciato e mi ha detto:"Sono abituato, stai tranquilla". E ora, dopo aver letto quello che mi hanno scritto, sono spaventata".
Simona ci racconta però di essere andata a cercare la proprietaria del cane per chiederle come le fosse venuto in mente di aizzare il suo animale domestico contro quel ragazzo che vende libri. La risposta lascia senza parole: "Il mio cane, come me, odia i negri". Più che la banalità del male, siamo di fronte alla stupidità del male.
Meglio chiudere questo articolo con le parole con cui si chiudeva il post su Facebook: "Io non ce la faccio ad accettare tutto questo. Non sono un'esperta di migrazioni, non sono una politica, non sono nulla di nulla. Sono solo una donna profondamente sconsolata e preoccupata da questo mondo in cui a volte mi sento come un pesce fuori d'acqua. Ma non ci sto. Io non lo accetto".
Molti anni fa pubblicai un opuscolo sul valore dei soldi e la gestione dell'occupazione e della forza lavoro. Allora era prematuro, ma oggi "tremendamente attuale... "Il denaro di cesare"... vi sonsiglio di leggerlo.
RispondiElimina(Capitoli principali Occupazione integrale, Leva civile, Formazione polifunzionale) Potete scaricarlo qui gratuitamente:
https://drive.google.com/open?id=1zqmSpQxwlb_XtEXNQgoGwnkUeDpq9-mc
Eventualmente acquistarlo qui:
https://books.google.it/books?id=0ykrDwAAQBAJ&pg=PP1&lpg=PP1&dq=il+denaro+di+cesare&source=bl&ots=IsIwAsISTZ&sig=ACfU3U2xmdn2fDIP7Dl5Gxk7RUJRx5OWYg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiemIHop_ToAhUTV8AKHbofCQc4FBDoATACegQIDBAr#v=onepage&q=il%20denaro%20di%20cesare&f=false