Mattina d’Estate, quartiere periferico: cerco disperatamente
un bar aperto, nel chiasso di stridii e rumori di autobus, per trascorrere
un’ora e mezza. Niente di speciale: ho portato la macchina dal meccanico. E
arriva lei, inaspettatamente, Sooror, da Tehran: la radio nazionale iraniana
che, ogni tanto, mi chiama per un’intervista. Mi obbliga ad affrontare una
situazione che continuo a rimuovere, quella dello strano connubio fra la forza
politica più “vecchia” della repubblica e la più giovane. Fra un M5S che è nato
da una costola di una sinistra becera, assolutista e orgogliosa del nulla che
ha creato e, dall’altra, gli eredi delle “corna verdi”, Pontida, l’ampolla di
acqua del “sacro” Po…e 50 milioni spariti nel nulla.
Di là della questione della cinquantina sparita – inutile:
Bossi è sempre stato un ciarlatano, già ai tempi del sen. Miglio (che era di
tutt’altra pasta) ed i figli l’hanno fottuto mica male, Lega Ladrona… – c’è
poco da cincischiare. Serve a poco – come giustificazione – ricordare che gli
altri hanno fatto peggio: sembra di riascoltare Craxi nel famoso discorso alla
Camera, “Se qualcuno non sapeva nulla, si alzi, adesso!”
Ma qual è il futuro della Strana Alleanza?
In realtà, stiamo vivendo uno spezzone di Prima Repubblica:
i governi balneari, Leone, sempre lui quando scoppiava la canicola ed i
problemi s’accavallavano.
Perché, ad onor del vero, è stato fatto poco o nulla, a
parte continuare in una strana ed eterna campagna elettorale.
La “questione migranti” è stata, in qualche modo, affrontata
però, a capire veramente quel che è successo, tutto continua come prima.
Qualche nave rimandata al mittente, altre che invece hanno avuto il “via
libera” per sbarcare…ma, sul fronte europeo, nulla è cambiato. Macron continua
a “fare il buliccio con il culo degli altri” – come usa dire a Genova – e la Merkel ha, semplicemente,
detto “no” alla mobilità dei migranti in Europa: dove sbarcano, restano.
Gli austriaci, sempre servizievoli nei confronti dei loro
padroni tedeschi, hanno abbozzato “Se mai, chiudiamo il Brennero” (anche se
spiace un po’, per l’ambaradan logistico che andrà a succedere…100 euro in più
per TIR, acc…) Conte crede d’aver capito una cosa, gli spagnoli un’altra, gli
ungheresi un’altra ancora…così va l’Europa, “tutti assieme, in ordine sparso”.
Insomma, a fronte di una possibile crisi politica tedesca,
che l’Italia vada a farsi fottere. Gliene potesse fregar di meno: tanto,
andiamo al mare in Italia, poi si vedrà.
Quel “si vedrà” racchiude tutta la suspense della situazione,
la storia di un governo nato non certo bene, obbligato a prendersi sul gobbo ministri
che già furono di Monti, altri che hanno fatto lingua in bocca con Berlusconi.
Paura, paura ad esprimere quello che gli italiani hanno veramente detto a
Marzo: un “basta!” lungo milioni di chilometri, forte come milioni di decibel,
profondo come milioni di metri.
Ora, se Salvini pensa veramente che quel che raccontano i
sondaggi sia realtà – ossia se saranno voti – sta prendendo una badilata di
quelle che ti spianano il muso. Sta condensando in un nuovo contenitore i
medesimi voti, che furono di Fini, di Casini, di Buttiglione…oggi (ancora per
poco) di Berlusconi e di sua pochezza (in peso numerico) Meloni. Fuori da lì,
c’è poco: perché?
Poiché la storia della Destra italiana non è una storia d’intelletto,
creativa: era già tutto perso al tempo di Ezra Pound o, se vogliamo, di
Benedetto Croce, “sua filosofica indecisione”. Non elabora nulla, salvo
triturare nel frullino i medesimi valori “adattati” al contesto odierno.
E’ sempre – parliamo di valori – la “maggioranza silenziosa”
che fu di Montanelli, il “poderoso” centro-destra del ’94, ossia un fiume di
valori che mi ricordano i versi di una vecchia canzone: “Vecchia, piccola borghesia…”
Al contrario della sinistra – che dai tempi “sovietici” è
riuscita a riciclarsi nei valori di Blair, ossia quelli del neo-liberismo:
avrebbe fatto meglio a “ripensare” una sinistra europea più combattiva e,
soprattutto, “pensante” – la destra ha “trovato” (si fa per dire) per strada un
imprenditore dei media come Berlusconi. Il quale ha confezionato una “frittura”
di tutto ciò che la vecchia destra conservatrice e reazionaria conteneva. E lo
ha rilanciato sulle Tv. Niente d’eccezionale, però ha funzionato.
Potrà funzionare di nuovo?
A mio avviso, no. Perché?
Il “fenomeno Berlusconi” è irripetibile, e Salvini non è
certo l’erede di Berlusconi (meglio Renzi, senz’altro) e batte sempre sullo
stesso chiodo, senza fantasia. Migranti, migranti, migranti…prima gli
italiani…certo, però qualcuno comincia a dire: se quei soldi li avete presi,
dovete restituirli, altrimenti siete nella stessa risma del PD, di FI, di Fini,
dei vari centristi, ecc, ecc.
E qui c’è poco da dire (anche se i media ci hanno provato):
il M5S ha avuto una decina di “infedeli” che hanno truffato sui rimborsi degli
stipendi parlamentari. Una decina, in tutto – subito cacciati – ma era una
questione interna, di accordi interni al partito: non hanno mai preso un euro
dei rimborsi elettorali che loro spettavano.
Se, domani, Salvini chiederà “modifiche” al decreto Dignità
(già, di per sé, poco “dignitoso”), suggerite da Berlusconi, lo scontro sarà
già nell’Autunno, ma non credo che avverrà.
I nodi verranno al pettine quando dovranno affrontare il
“nocciolo duro” dei loro programmi: la Flat
Tax ed il Reddito di Cittadinanza. Perché sono riforme
“pesanti” in termini di miliarduzzi, entrambe.
Personalmente, non capisco la
Flat Tax: in un’Italia che è ai primi posti
per sperequazione sul reddito (l’indice di Gini), riduciamo le aliquote ad una
sola, due al massimo? A parte – trucchi da avvocaticchi a parte per ingannare la Consulta – che la Costituzione recita,
all’art 53 “Il sistema tributario é
informato a criteri di progressività”
– e non vedo proprio come si
potrebbe by-passarla – c’è qualcosa che non mi convince.
Si narra che, abbassando le tasse ad una (o due) aliquote,
tutti le pagheranno: e perché? Già me li vedo – dai “signori del ferro” di
Brescia ai “signori del frumento” di Foggia – tutti a correre da Equitalia:
“adesso che sono diventate “giuste” le paghiamo volentieri!” Uh, come ci credo.
Addirittura le cosche: riabilitateci! Vogliamo pagare!
Che gli attuali sistemi di accertamento del reddito siano
iniqui ed imprecisi, ne sono pienamente convinto – basti pensare al farraginoso
metodo degli “studi di settore”, per il quale un ristoratore che compra
un’orata e poi non la vende, avrebbe guadagnato lo stesso – però c’è un sistema
semplice, adottato nella Repubblica Socialista Nord-Americana: il reato
d’evasione fiscale, siccome toglie risorse a tutti, è un reato contro la Nazione e, dunque, un
reato penale. Si sorvola spesso su questo concetto, ma se non si pagano le
tasse non ci sono più medici che ti aspettano al Pronto Soccorso, maestri in
aula con i bambini, pompieri quando scoppia un incendio: soltanto quando si è
accertata la base fiscale, ossia chi sono e quanti sono i contribuenti, qual è
il loro reddito, allora si può parlare di sistemi fiscali. Altrimenti, sarà
sempre e solo aria fritta: non sarebbe proprio necessario fare loro vedere il
sole a scacchi: basterebbe il profumo. La borghesia è, per sua intima
costituzione, codarda.
Infine, ricordiamo che Al Capone non fu “beccato” per
centinaia di omicidi, bensì per evasione fiscale.
Dall’altra parte il M5S scalpita per vedere, finalmente, il
suo “sogno nel cassetto” realizzato.
Abbiamo già detto mille volte che non si tratta di un vero
RdC, bensì di un serio assegno di disoccupazione (la legge ricalca, a grandi
linee, il sistema tedesco) perché è scandaloso che la seconda potenza
industriale d’Europa non abbia un supporto al reddito in caso di
disoccupazione.
La Legge Fornero,
in aggiunta, ha creato una vasta zona d’ombra, che potremmo tratteggiare così:
le aziende non sanno più che farsene dei dipendenti over 55, mentre la pensione
arriva a 67. Si tratta di un “limbo” dove sguazzano circa 6 milioni di persone
e le loro famiglie.
Un’analisi più seria dovrebbe prendere in esame le modalità
dell’attuale sistema industriale – che viene definito ancora “manifatturiero”,
mentre in realtà è “macchine-fatturiero” – e questo muta radicalmente i termini
del problema.
Combinando il flebile “decreto Dignità” con la questione dei
migranti, possiamo notare quanto le vere “pietre angolari” del sistema
industriale (e, dunque, anche finanziario e sociale) siano state ignorate.
1) I padroni, se possono (ossia se glielo lasciano fare),
pagano sempre di meno: questa è una legge vecchia quanto il mondo. E tu scrivi
pure tutti i “decreti Dignità” che vuoi: se non aggiungi la sanzione amministrativa
o penale, non avrai mai forza contrattuale all’interno della società.
2) La seconda ragione è più complessa e coinvolge da un lato
il tasso di scolarità e, dall’altro, la tipologia delle aziende. A parte i
dirigenti, la struttura di una moderna azienda è composta da molti quadri
intermedi, che sono in gran parte tecnici. Sono quelli che fanno funzionare le
macchine di processo: semplificando, i robot. Per far funzionare un’azienda
moderna, servono tecnici specializzati e manodopera senza particolare
preparazione, poiché la macchina va
servita, non è lei a servire
l’uomo. Perciò, da un lato tecnici scolarizzati e ben preparati, dall’altro dei
semplici “robot-umani”. Per ora, il rapporto numerico è ancora a favore
dell’uomo (per le mansioni semplici): domani, si vedrà. Ma questo è un altro
discorso che, però, bisognerebbe iniziare a fare: non ho remore nel definire
che questo è stato il grande errore delle sinistre europee, quello che le ha
fatte finire ad osannare Blair o la
Clinton.
Questo governo –
diciamolo fuori dai denti – è solo una copia edulcorata del governo Monti: nei
ruoli chiave, (Economia-Esteri) ci sono tutti uomini legati alle istituzioni
europee: dove sono finiti i Bagnai, i Fioramonti, i Rovertini, i Borghi? Erano
uno specchietto per allodole elettorale?
Come può pensare, il M5S, di proporre una legge che costerà
decine di miliardi l’anno? Le obiezioni di Cottarelli e di Boeri non sono
retoriche, bensì reali: ad esse, bisogna dare una risposta.
La risposta esiste, ed è una sola: la società industriale
avanzata (ossia altamente automatizzata) non può sopravvivere se non si pone
sul piatto una domanda: il profitto è solo prodotto dal capitale?
E’ una domanda semplice: dalla risposta che si dà a questa
domanda – ma non perché fu proposta da Marx – ne discendono due scenari, ossia
una società ordinata e vitale da un lato, un pessimo film hollywoodiano di
fanta-storia, zeppo di fucili mitragliatori, dall’altra.
Ai tempi di Moro e di Berlinguer, le aliquote fiscali erano
sette, e la più alta prevedeva una tassazione del 75% sui guadagni: si viveva
abbastanza bene, ad Agosto tutti andavano in vacanza, non c’era quasi ticket
sui medicinali, negli ospedali c’era posto e si veniva ricoverati “per
analisi”. Gli studenti universitari meritevoli ricevevano un “pre-salario” di
500.000 lire che, riportati d oggi, sarebbero circa 5.000 euro l’anno, le donne
andavano in pensione a 55 anni egli uomini a 60: chiunque con 35 anni di
contributi. Il debito pubblico era sotto il 60% e tutto in mani italiane
eppure, nei consessi internazionali, gli economisti si cospargevano il capo di
cenere…ah, l’Italia, il suo debito pubblico…
A forza di ripeterlo, la vulgata è diventata un imperativo.
Era veramente una società fondata “sul lavoro”, ma oggi è
stato realizzato il miracolo: le mansioni pesanti o ripetitive sono delle
macchine, non dell’uomo. Solo l’azienda che produce con queste modalità
sopravvive, le altre sono destinate al fallimento.
Allora, diamo una risposta alla domanda: il profitto è solo
prodotto dal capitale?
E’ una risposta che non richiede complesse trattative
europee, che non scomoda la geopolitica, non tocca principi etici: tutto ciò
che ci circonda e che vediamo – dalle autostrade ai grattacieli, dagli autobus
alle biciclette – è stato creato solo dal capitale?
Se così non è, o non lo ritenete, significa che una parte
dei profitti vanno corrisposti a chi lavora – si potrà decidere se monetizzarlo
subito, se posticiparlo nella futura pensione, se stornarlo sul welfare ecc…ma
tutto questo è un problema successivo – ed allora bisognerà aprire nuovi
orizzonti: potrà essere una seria leva fiscale, oppure la partecipazione agli
utili aziendali (la tedesca mitbestimmung)…altro…vari
tipi di “compensazione” sociale…ma la decisione cambia, e cambia il paradigma
di riferimento.
Altrimenti, vi racconto già come andrà a finire.
Maledetto, però è bravo: è stato l’unico a capire.
Mi riferisco a Vittorio Sgarbi: un essere che, spesso, mi dà
il voltastomaco al solo vederlo apparire. Ma è stramaledettamente intelligente,
vede “oltre” e capisce prima degli altri. Che, ad onor del vero, sono una
pletora di pecore stupide (PD o FI, non cambia).
Non vi ha stupito che Sgarbi abbia dato il suo, personale
voto a favore del governo Conte? Perché già sa come finirà.
Ne ho avuto esperienza quando lottai contro la riforma
Fornero: articoli sempre sul filo della decenza, ma al vetriolo, che
cospargevano sale sulle ferite con il sorriso fra le labbra.
Il meccanismo è semplice.
La compagine di governo è solo apparentemente un consesso:
in realtà, ci sono Esteri ed Economia da una parte, tutti gli altri dall’altra.
Questo spiega l’ostracismo per Paolo Savona.
All’epoca, si lottava per vedere riconosciuta “quota 96” (la somma degli anni di
lavoro più l’età anagrafica) ed era sorprendente osservare il “ciclo” che si
ripeteva. Ricordo, fra i parlamentari, due nomi: Boccia e Damiano, del PD, che
si mostravano (?) d’accordo con le nostre rivendicazioni.
Si perveniva ad un accordo di massima, poi il tutto passava
all’Economia: Monti non si scomodava nemmeno, inviava un sottosegretario il
quale, puntualmente, respingeva “non c’è copertura finanziaria”. E tu, da capo,
a cercare voci di bilancio da tagliare.
Quando il gioco divenne pesante – e i miei articoli più
velenosi – mandarono in pensione il sottoscritto ed il gestore del blog, che
era seguito da migliaia d’insegnanti. All’insaputa l’uno dell’altro. Ci
prendemmo delle “botte” di traditori, ma non potevamo farci niente, eravamo
stati messi in pensione d’autorità a 63 anni.
Cosa succederà al RdC?
Andrà cento volte in commissione e verrà approvato, mille
volte alla Presidenza del Consiglio…sarà approvato e riapprovato, ma…al
ministero dell’Economia risponderanno picche: manca la copertura finanziaria.
Poi, ci sarà il tormentone dei “decreti attuativi”, mediante i quali la platea
degli aventi diritto sarà ristretta allo 0,0…%, i fondi – quindi – saranno
stanziati con enormi ritardi…li conosco, lo fanno abitualmente.
Così, il M5S si logorerà, inizieranno le sfide interne fra
“buonisti” e “duri e puri”…intanto, la Flat
Tax passerà, perché va ad incrementare il reddito di pochi,
ed i tagli necessari saranno trovati dopo. Sulla nostra pelle.
Vittorio Sgarbi, da furbastro di tre cotte qual è, aveva
compreso che quel governo raffazzonato era quel che ci voleva per annientare le
istanze della popolazione. “Populisti”, che è come dire “privi della coscienza
di muoversi in un universo pre-ordinato”.
Nell’Autunno vedremo questo canovaccio andare in scena:
guarderemo quali risposte sapranno dare i 5stelle: per gli altri, c’è sempre un
paracadute, quello targato Berlusconi, o chi per lui. Dudù tornerà all’ovile
per essere scannato: missione compiuta. Vedremo se il M5S si trascinerà in una
crisi senza fine, pendolando fra vecchie parole d’ordine e nuove, pragmatiche,
realtà oppure se si darà una scossa e farà saltare il banco finché è in tempo.
Il PD continuerà a litigare: la fine della “feral tenzone” è prevista intorno
al 2030.
Cala il sipario, si accendono le luci in sala, il pubblico
mormora e stropiccia gli occhi: ci sarà ancora il tempo per un drink?
se i due "ragazzi" si riveleranno INSINCERI, saranno masaniellati dal Popolo Sovrano che ha mangiato la foglia in due date contenenti il numero 4, metà dell'8 infinito che dir si voglia. o anche doppio 3 a mo' di Tao. Il 4 dicembre 2016 il Popolo Sovrano, quello nominato in Costituzione ha detto NOOO al bulletto amichetto del somariere salvio ed il 4 marzo 2018 ha detto NOOO ai vecchi marpioni. Ci siamo scafati. Non ci faremo ancora perchiappare da chicchessia. Si potrebbe organizzare una "crowd election" tanto per farli defecare sopra a tutti quanti.Copiamoli: rimpiazzare per defenestrare
RispondiEliminaTutta questa gazzarra sui migranti
RispondiEliminaserve al Cazzaro Verde a distogliere l'attenzione dal fatto che flat tax e reddito di cittadinanza non hanno alcuna possibilità di vedere la luce, come ripetuto più volte dal ministro dell'economia. I due provvedimenti rivelano una contraddizione fra loro non da poco: vuoi dare un reddito ai disoccupati e riduci le entrate dello stato? Il mio fruttivendolo gestisce il suo negozio con maggiore competenza.
Intanto il nuovo governo giallo-nero sta creando in me una trasformazione. Cerco sempre di essere compassionevole nei confronti del mio prossimo, ma i leghisti mi fanno veramente schifo. Nausea e schifo sono le sensazioni che provo ogni giorno, alla rivelazione della loro umana pochezza, assenza di umanità, schifo per l'odio e la paura che spargono a piene mani, anziché mettere in campo azioni concrete per governare l'immigrazione. Non c'è alcuna emergenza, gli sbarchi sono diminuiti dell'80% dall'anno scorso, è tutto montato ad arte con la correità dei media. E' che i leghisti non mi appaiono umani, ma più simili e vicini a Platelminti e Nematelminti (= vermi parassiti). Mi sta perfino diventando simpatico il PD, e questo è il colmo. D'Alema mi appare come un grande statista, pur sapendo che è dell'Opus Dei.
Mi sta perfino tornando la voglia di votare, guarda un po'. Alle prossime elezioni, europee, potrei perfino votare. Ma per un partito di sinistra, questo è certo.
Tutte le Destre sono orribili, ma la Destra italiana, da Papi Bunga-Bunga alla Evita Peròn della Garbatella, passando per il Cazzaro Verde SS-alvini, è più oscena di altre.
E poi mi viene da ridere, perché in una prossima vita, SS-alvini potrebbe rinascere nero, islamico e perfino omosessuale. Potrebbe ritrovarsi su un canotto cinese a lottare di notte con i marosi durante un naufragio. E non trovare nessuno che lo raccatti. Questa è la Legge del karma.
Quando in una vita odi tanto un'etnia, una religione, una categoria umana, certi animali, e consolidi il tuo odio per anni ed anni della tua esistenza, e crei dolore, sofferenza e morte, in una vita successiva tornerai a condurre un'esistenza con quelle caratteristiche, per superare il tuo problema e riequilibrare il karma che hai creato con le tue stesse mani. E nel frattempo l'incosciente, poiché ha responsabilità di governo, rovescia sull'intero paese questo karma di odio, violenza e morte. Che noi tutti pagheremo, in quanto cittadini italiani.
Ma questo, nella sua becera ignoranza, il Cazzaro non lo sa. Mostra gli attributi ma si mostra per ciò che è: un coglione!
Ciao Carlo, cerchiamo di resistere. Anche questo momento orribile passerà.
Carissimi,
RispondiEliminala frase sull'Europa "tutti insieme, in ordine sparso" non è mia, bensì di Prodi, quando lasciò la presidenza dell'UE nel 2004. Tanto per capire di cosa stiamo parlando.
Anche a me dà fastidio quel martellare sui migranti, anche perché il fenomeno è già diminuito molto dalla metà del '17. Temo, invece, che i 5S siano finiti in una trappola: ministri dell'economia di gran fede europea, ed alleati che prendono ordini anche da B. Non mi sta bene.
Capisco, Eli, il tuo sconforto, però ricorda che D'Alema fu anche il bombardiere di Belgrado, non dimenticare: i "bravi" il più delle volte sono al servizio dei potenti, non della gente comune.
In ogni modo, credo che in qualche vita precedente debba aver recato gravi danni alla navigazione, vista l'infinita odissea della barca che mi perseguita.
Era pronta per salpare, quando il personale del cantiere (quindi io non ne ho colpa) l'ha ormeggiata male, con cime buone solo per legarci un salvagente. Morale: la piccola Gretel (6 tonnellate) se n'è andata in giro per il porto tutta sola: ha subito lievi danni, ma ha affondato un gommone ed una barca di vetroresina.
La finirò di scontare questo maledetto karma nautico?!? Giuro solennemente: non lancerò mai più siluri contro i poveri mercantili indifesi. Anzi, mi farò promotore dell'iniziativa "adottiamo un mercantile". Basta, per favore, abbiate pietà!!!!
Ciao a tutti
RispondiEliminaCarissimo,
eh sì, devi avere proprio un "karma nautico"!
Però non attribuire tutte le responsabilità al personale del cantiere. Loro avranno pure usato cime inadatte, ma tu hai controllato? Purtroppo oggi tutti si improvvisano a fare di tutto senza competenza alcuna, dalla pizza al parrucchiere, dal meccanico al mozzo di cantiere nautico, per non parlare di idraulici ed elettricisti, e bisogna sempre controllare quando ci fanno un lavoro. Molti lavoratori sono strangolati da contratti a giornata o di cinque giorni, non esiste professionalità. Ed ora dovrai anche ripagare i danni del gommone e della barca in vetroresina, suppongo. Ma le barche avranno un'assicurazione come le auto, presumo.
Ed ora la Lega vuole rimettere anche i voucher. Sempre dalla parte dei padroni!
Aridatece i 49 milioni, ladri! Quelli sono soldi del popolo italiano, spesi per la laurea a Tirana del Trota e per i lussi del fratello e di papà Bossi.
Ora ti godrai delle belle giornate sul mare, alla faccia di tutte le amarezze.
Salutami le balene e i delfini! Li adoro.
Eli
RispondiEliminaL'Evita Peròn de Garbatella ha gettato la maschera:
«Difendiamo chi ci difende». Comincia così il tweet della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che annuncia sul social: «Abbiamo presentato due proposte di legge per aumentare le pene a chi aggredisce un pubblico ufficiale e per abolire il reato di tortura che impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro». E conclude: «Siamo sempre dalla parte delle forze dell’ordine». Il tweet, pubblicato nel primo pomeriggio, è però scomparso poco dopo. Sommerso dalla critiche: per molti utenti il sottotesto del messaggio è che «con il reato di tortura la polizia non può lavorare». Legittimando di fatto il ricorso alla tortura da parte delle forze dell’ordine.
Praticamente ha dichiarato che il lavoro delle forze dell'ordine è TORTURARE!
Dopo Bolzaneto, Uva, Aldrovandi, Cucchi e molti altri le possiamo dire: ce ne siamo accorti!
Bah!
Non mancano solo i 49 milioni della Lega.
RispondiEliminaMancano altri 40 milioni.
Questi hanno portato i soldi all'estero, probabilmente in Lussemburgo, tramite due commercialisti milanesi.
Bei pataccari!
E Di Maio si fida di SS-alvini! O è ingenuo o è scemo.
https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2018/07/13/soldi-lega-bilanci-salvini-centemero/221887/
OGNUNO HA IL PORCO CHE SI MERITA
RispondiEliminaGli americani hanno Trump, noi Ss-alvini: il Porco Nostrano ha siglato un patto con la lobby delle armi.
http://www.repubblica.it/cronaca/2018/07/16/news/reazioni_lobby_armi-201928560/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1
https://www.tpi.it/2018/07/16/salvini-lobby-armi/