Carlo Bertani blog: un piccolo spazio aperto sul mondo, qui e sul sul mio sito, www.carlobertani.it..e adesso http://italianzihuatanejo.blogspot.com/
10 ottobre 2010
Lo ‘Gnazio
Ancora una volta
non sono così rare!
Dovremo per forza
contare le bare.
Son quattro stavolta:
non son mica niente!
Dé nostri ragazzi
‘mmazzati in Oriente.
Discuter si deve
di questa disgrazia
che tante famiglie
ora lascia in mestizia.
Se ora si chiede
di porre rimedio
tornar tutti a casa
senz’altro fastidio…
no, no, non si puote,
col sangue ancor fresco,
sarebbe imbandir
del nemico lo desco!
Così lui t’appella,
se chiedi uno stallo,
sei solo vigliacco
sei solo sciacallo!
Ma quando si puote
parlar di ‘sta guerra,
senz’altra conceder
fresca carne alla terra?
Se lo fai di mattino,
la sera o la notte,
lo ‘Gnazio si volta
e ancora ti fotte
se poi alla guerra
non concedi l’avallo
ancora lo ‘Gnazio ripete:
sciacallo!
Sarà pur diritto
dé poveri afgani
di sceglier per l’oggi
senza menagrami!
Di muover di casa
per dove si pare
e senza alcun rischio
che alcuno ti spari
di viver in casa
ogni giorno dell’anno
che bomba non cada
già pronta pel danno!
Che poi sian storie
di taliban strani
che azzecca all’italico
il loro domani?
Di vivere infine
così come pare
che frega allo ‘Gnazio
di lasciar loro stare?
Non frega allo ‘Gnazio
ma al suo padrone
che sbraita allo strazio
in ogni cantone:
Sia guerra infinita!
Ogni giorno contato!
Che sempre trionfi
la fulgida NATO!
Col sangue dé nostri,
al più fantaccini,
che strippan la polvere
pé loro piccini?
Giammai sia l’affronto,
ripete lo ‘Gnazio,
di viver contenti
giammai senza strazio!
Di viver in pace,
lavoro compreso,
è verbo che ‘Gnazio
da sempre ha eluso!
Perciò noi chiediam,
di luna e di sole,
perché nostri figli
déan masticar suole
di polveri astruse
di monti lontani
pé lucidar suole
pé ‘Gnazi nostrani?
Che sia gli ‘Gnazi,
contati e convinti,
a scender le valli
pé tornare vinti!
E basta coi strazi
di nostri ragazzi
pé un pezzo di pane
tornà tutti a pezzi!
Siam tutti sciacalli
sia forte richiesta!
Pé ‘Gnazio lo folle
e tutte sue gesta!
Vogliamo che torni
lo giovin figliolo
che ancora s’appressa
all’afgano suolo!
Di tutti gli ‘Gnazi
contorti e compresi
sia fatto sol fascio…
da gettar ai pesci!
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
Al posto dei corpi dei nostri ragazzi, che tornano in patria ricomposti nei pezzi,
RispondiEliminaMandiamo il 'Gnazio: che sia il suo corpo a patire lo strazio!
Senz'altro lui avrà da ridire,
ma noi no, non ce ne potremo pentire.
Il pensiero che questo soggetto
RispondiEliminaverbalmente incontinente, fascista
di antica data, aggressivo ed
opportunista sia il ministro della
Guerra, mi fa tremare le vene dei polsi.
Oggi ha affermato che il Parlamento deve decidere se mettere le bombe
sui caccia italiani presenti in
Afghanistan, "per una maggiore sicurezza dei nostri soldati".
E da quando le bombe hanno creato
sicurezza per qualcuno?
Le bombe sono solo distruzione e morte cieca, assassine di civili
ed inconsapevoli armi letali.
Fassino si è detto subito disponibile a discuterne...
E con ciò ho detto tutto.
Vergogna! Vergogna! Vergogna!
Uno dei motivi per cui non voto più, è per non essere complice di questi criminali, perché in maniera
bipartisan, ogni anno questi farabutti approvano il finanziamento delle missioni di
guerra all'estero.
Carlo, Alex e chi vuole (parte 1 di 2)
RispondiEliminaEro convinto di averlo “postato” tra i commenti a “Fra impeti negazionisti e morti palestinesi” e invece l'avevo messo tra i commenti all'articolo ancora precedente... Vabbé, lo ripropongo qui, tanto è fuori tema uguale.
Prof, mi trovo costretto a riprenderla. Ma come, assegna alla classe un compito impegnativo come una teoria della decrescita e poi posta tre nuovi articoli in una settimana? E si lamenta perché siamo (eravamo) rimasti in tre gatti? Lasci il tempo di elaborare i concetti, oppure accetti l'arrivo di elaborati “fuori tema”, perché intanto il tema è cambiato, come quello di Alex poco fa, nei commenti all'articolo precedente, e quest'altro mio. Scherzo, Carlo, ma non troppo...
Non demonizzerei troppo la crescita. Basare un modello economico esclusivamente sulla crescita infinita e per di più sul PIL è una scelta miope nel medio periodo e suicida nel lungo periodo. Però se si cresce magari per effetto di scelte virtuose o non dannose? La crescita non è di per sé un male, purché sia una conseguenza e non l'obiettivo primario.
L'energia che il sole ci invia in testa è circa 11000 volte il fabbisogno energetico mondiale attuale, quindi un'efficienza dello 0.0001% nel captarla, basta e avanza. Ma se le tecnologie permettessero un'efficienza, per esempio, dello 0,0002%? O dello 0,05%, pari a 50 volte quel che serve? Rinunciamo apposta?
L'importante secondo me è che:
1_ L'impatto sulla biosfera sia nullo dal punta di vista dei danni (ad esempio, sia proibito e/o reso non conveniente costruire una super-motosega che disboschi a velocità 50 volte superiori a quelle attuali, che già arrecano molto danno).
2_ La maggior ricchezza prodotta sia distribuita in modo equo.
Guai se decrescere significasse il ritorno forzato allo stile di vita, che so, degli Amish. Non lo vorrebbe quasi nessuno, chi lo predicasse prenderebbe solo pernacchie (se gli andasse di lusso), per quanto si tratti di una vita con tutta probabilità meno stressante di quella attuale, che qualcuno potrebbe anche desiderare. Ormai il pianeta Terra è popolato da quasi 7 miliardi di persone e quelli bisogna sostentare, non va più bene il ritorno ad un passato in cui gli umani erano un miliardo o due e a pratiche che permettevano di sostentare quella popolazione lì, con quei numeri.
Ciò non toglie che il turbo-consumo attuale vada combattuto. Scoraggiandolo, mostrando che si può farne a meno. Incentivare la produzione di oggetti più duraturi, beni e non beni di consumo: siccome costerebbero di più, si intervenga sui redditi. In fondo, l'economia “gira” bene quando chi produce qualcosa è in grado di acquistare quel che produce, se gli serve.
Carlo, Alex e chi vuole (parte 2 di 2)
RispondiEliminaAndrebbe regolamentata la pubblicità, oggi al 90% è ingannevole. Un vecchio detto ammonisce che la bontà di un prodotto va moltiplicata per un fattore 0.5 se ce la illustra il produttore e per un fattore 0.25 se ce la illustra un venditore: non bisognerebbe mai dimenticarselo e andrebbe sempre insegnato ai giovani. Magari a casa, se si vuole che la scuola abbia il tempo di trasmettere conoscenze più specifiche.
Oggi lavora senza conoscere crisi solo chi produce super-lusso, barche da sogno, auto da sogno, gioielli da sogno, generi alla portata di quell'1% mondiale che gode i frutti (a breve termine) del turbo-capitalismo. Oppure chi lucra sulla fornitura di prodotti e servizi indispensabili (per impoverito che uno sia, se non mangia, crepa. Senz'acqua, idem...). Questa è una distorsione, naturalmente.
Alla fine, forse basterebbe un po' di rispetto per ciò che è “altro” da noi (quindi non solo per le altre persone) e l'esistenza di regole certe per tutti, mentre oggi mancano esclusivamente per i “pezzi grossi”. Non credo che funzionerebbero cose come l'abolizione della proprietà privata oppure uguaglianze forzate. L'essere umano VUOLE la proprietà privata e VUOLE guadagnare più del prossimo. Non siamo tutti uguali, ci sono gli intelligenti ed i fessi, chi sa lavorare bene e chi no, ed è giusto che i migliori siano pagati di più, altrimenti cesserebbe l'incentivo a raggiungere l'eccellenza. Però va rispettato chi “si accontenta”. Che un manager guadagni come 5 o 10 operai arrivo a capirlo, ma oggi siamo a rapporti che vanno da 1:100 a 1:400. Questa è una distorsione.
Naturalmente, vanno incoraggiati i percorsi individuali di decrescita. Sarebbe solo il primo passo, che formerebbe una base da cui partire. Una classe dirigente composta da persone che l'hanno sperimentata saprebbe “normarla” bene, al contrario di chi nemmeno sa cosa sia o di chi la considera una bestemmia.
Ciò premesso, è chiaro che solo con l'approccio politico si arriverebbe a risultati concreti, ma prima serve intanto che nasca una formazione politica che porti avanti queste tematiche seriamente (non per pura convenienza alla Rutelli o Pecoraro Scanio, insomma), poi occorre che sia votata, il che implica l'esistenza di un elettorato informato e consapevole.
A mio avviso, molto si gioca sul tema dell'energia. Non so quanto le energie rinnovabili possano aiutare lo sviluppo di un modello basato sulla sostenibilità, ma di sicuro le non rinnovabili, ormai in via di obsolescenza (destino segnato, quanto meno), NON saranno conciliabili con tale obiettivo.
Vedo che sul 'Gnazio c'è poco da dire.
RispondiEliminaFra l'altro, le bombe in quello scenario non servono a niente, perché è sul campo che il nemico va battuto (parlando, ovviamente, da puro analista militare).
Se lanci bombe, come fai a "beccare" gente che va a piedi su dei sentieri di montagna?
Non li becchi.
Prendi, invece, qualche villaggio dove ci sono le mogli ed i figli dei guerriglieri, i quali s'incazzano ancor più come delle bestie.
Ci vuole tanto a capirlo?
Qui si oramai si "poeta" ed arrivano i due che avevano "tagliato"...va beh, però state più attenti, neh?
Credo che la notizia del quasi fallimento dell'EPR di Okiluoto sia di quelle gustose, giacché dimostra che la tecnologia nucleare è al collasso.
E chi si fa avanti, per approfittare degli "sconti" delle industrie americane?
Lui, l'inossidabile, il non-percettibile, l'industriosissimo e capacissimo Cavaliere!
Compra 4, paghi 1: evviva!
Centrali che nemmeno i finlandesi ed i francesi riescono a mettere insieme...et voilà! Noi, che da decenni abbiamo chiuso i corsi di laurea...ci buttiamo!
Allegria! Allegria!
Penosi
Carlo
Grazie Davide mi hai tolto le parole di bocca.
RispondiEliminaCarlo non angustiarti... Gli articoli sulla decrescita li sto ancora parzialmente digerendo, li ho diffusi a più non posso , fra i miei amici, quindi penso che avrai avuto molti lettori... le cose che scrivi negli articoli sono molto condivisibiloi e riassumono le idee di molti, forse per questo pochi riscontri? Ti abbiamo già delegato al compito decrescita?
Noi italiani siamo tremendi e deleghiamo in pochi attimi e...per sempre (vedi la DC, vedi il puttaniere...) ma vedi anche l'ex PCI, la scuola, ed infine anche i Santi (il mio parroco dice sempre: "perchè pregate i santi per un mal di testa, un po' di soldi, una promozione, perchè chiedete in alto cose che potreste risolvere da soli?")...
Ormai non sei più un Guru (ovvero lo sei ancora) ma cominci ad assumere connotati da Santo (e nell'accezione cristiana del termine, lo dovresti già essere)
Per Davide e la pubblicità...hai ragione molto si potrebbe fare, per la decrescita, eliminando praticamente tutta la moderna pubblcità che è sempre ingannevole (e di motlo ingannevole) e sostituirla con informazioni non di parte elaborate da gruppi di acquisto o meglio di controllo qualità formati sia a livello regionale che statale...
Io e Carlo ci scandalizziamo per l'ingranaggio di plastica, ma ormai è chiaro che l'ingranaggio più debole non lo progettano gli ingegneri ma i pubblicitari, e lo ficcano in testa al 'target' della loro pubblicità...
Già questa semplice -ma credo utopistica- modifica sarebbe una bella spinta verso la decrescita...sarebbe la 'spinta' che danno gli atleti al Bob.
Pubblicità ingannevole è anche quella che si è fatta Moffa ed altri come lui che si pongono artatamente su posizioni 'alternative' se ci fate caso scelgono sempre tempi e luoghi!
saluti carissimi a tutti
RA
Ma Carlo, io non ho tagliato (marinato, bruciato, fatto sega).
RispondiEliminaChe ci vuoi fare, al tempo di medie e superiori ho traslocato tre o quattro volte, paese in cui vai e modo di dire che trovi. A volte con effetti abbastanza comici, tipo tornare a Torino e dire “fare sega” come se si fosse ancora nel Lazio, facendo una figura mica male... Vabbé, uno che ha il coraggio di ammetterlo... E qui chiudiamo la parentesi.
Quando hai scritto sulla decrescita, c'ero. Poi mi è venuto qualcos'altro da dire anche dopo, quando ormai si era passati ad altro già tre volte. Ho pensato che magari rischiavamo altri fuori tema” o forse poteva anche darsi che qualcuno avesse elaborato commenti ma che ormai non li avrebbe più espressi proprio perché ormai gli argomenti erano altri. Un modo di incoraggiarli, come a dire: “Vedi? Non sei l'unico”. Certo, c'è il rischio di incasinarti il blog, nel caso me ne scuso.
Forse potevamo starci su un po' di più, data la vastità del tema, tutto lì.
Ovviamente e un'opinione, non voglio certo dirti come devi gestire il TUO (ottimo) blog.
Sbagli caro Carlo quando dici che le bombe in quello scenario non servono a niente. Hai idea di quanto costa armare un aereo? Pensa quanti bei milioni di euro per i fabbricanti di bombe, senza considerare che ogni volta che ne lanci una poi ne devi ricomprare un'altra! Un ciclo infinito! Ed i costruttori di armi sono così generosi con chi gli permette di smerciare la loro mer...ce! Un regalino ci scappa sicuro!
RispondiEliminaVedete, ragazzi, siamo ancora nel periodo dell'adattamento "post CDC".
RispondiEliminaEro abituato a scrivere un pezzo la settimana, e voi a trovarlo.
Adesso non è più così: non ho intenzione di scrivere più dei "romanzi" come quello sulla decrescita: al più, vedrò di scrivere dei libri.
Purtroppo, a fronte di tanto lavoro, si finisce per discuterne i 4-5 persone e tutto finisce lì. Non ne vale la pena.
Penso che il miglior format per incidere debba essere più leggero, anche ironico, divertente.
Manca, nell'universo Web, una rivista vera e propria, con articoli ma senza il rompimento dei commenti oppure con commenti moderati. Altrimenti, si finisce come CDC, un posto dove la gente, prima o dopo, si stufa di scrivere.
In una rivista in quel senso, allora lunghi articoli tematici avrebbero senso.
Attendo suggerimenti
Carlo
PS: Davide, tanto scherzavo...
'Gnazio è un tragico strazio. Come tutto l'arco parlamentare.
RispondiEliminaSe non fosse per l'esercitazione poetica, nulla ostava al silenzio sullo 'Gnazio"..Per cui passo..
ad altro, molto più preocupante.
Riescono così bene a fare la magia delle porte di comunicazione a scomparsa che ormai è diventata una metodologia consolidata e collaudata. Da tutto l'arco..
Nello specifico, lo so che sono fuori tema, ecco di cosa si tratta:
E' L'ESTENSIONE DEL METODO "CRICCA" A TUTTA LA P.A.
I riferimenti sono nidificati e a cascata. Io ne ho riportati i fondamentali...
è il comma 10 dell’articolo 8 del decreto legge 78/2010 convertito nella legge 122 del 30 luglio scorso” da cui parte l'estensione del segreto di stato su appalti della P.A.
Eccolo:
10. Al fine di rafforzare la separazione tra funzione di indirizzo politico-amministrativo e gestione amministrativa, all’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo la lettera d), è inserita la seguente: "d-bis) adottano i provvedimenti previsti dall’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni; ".
d) adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti;
Questa l'aggiunta che rimanda a..
d-bis) adottano i provvedimenti previsti dall’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni;
ed eccoci al vero scopo nascosto:
Art. 17. Contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza
(artt. 14 e 57, dir. 2004/18; art. 21, dir. 2004/17; art. 4, d.lgs. n. 358/1992; art. 33, legge n. 109/1994; art. 82, d.P.R. n. 554/1999; art. 5, d.lgs. n. 157/1995; art. 8, d.lgs. n. 158/1995; art. 122, d.P.R. n. 170/2005; art. 24, co. 6, legge n. 109/1994, art. 24, co. 7, legge n. 289/2002)
1. Le opere, i servizi e le forniture destinati ad attività della Banca d'Italia, delle forze armate o dei corpi di polizia per la difesa della Nazione o per i compiti di istituto nonché dell'amministrazione della giustizia e dell'amministrazione finanziaria relativamente alla gestione del sistema informativo della fiscalità o ad attività degli enti aggiudicatori di cui alla parte III, nei casi in cui sono richieste misure speciali di sicurezza o di segretezza in conformità a disposizioni legislative, regolamentari e amministrative vigenti o quando lo esiga la protezione degli interessi essenziali della sicurezza dello Stato, possono essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, nel rispetto delle previsioni del presente articolo.
(comma così modificato dall'art. 1, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 113 del 2007, poi dall'articolo 4, comma 4-bis, legge n. 102 del 2009)
2. Le amministrazioni e gli enti usuari dichiarano con provvedimento motivato, le opere, servizi e forniture da considerarsi "segreti" ai sensi del regio decreto 11 luglio 1941, n. 1161 e della legge 24 ottobre 1977, n. 801 o di altre norme vigenti, oppure "eseguibili con speciali misure di sicurezza".
Come sosteneva il Woody, che non è un wurstel:" Il tempo trasforma le tragedie in ironia." e considerato il fatto che, lo dice sempre il non-wurstel:"La vita non imita l'arte, ma la cattiva televisione.", direi che l'idea Carlesca di un blog leggero, ironico e autoironico e perchè no, satirico, visto che la satira, come ben notate, è sparita da tutti i format comici televisivi(segno inequivocabile di fine della democrazia...MANCO IN ROMA IMPERIALE SUCCEDEVA!!!), mi metto in lizza per articoli caustici, spassosi, ma rigorosamente non volgari.
RispondiEliminaQuindi,vai Capitano e disincaglia stà chiglia che non se ne può più.
Altrimenti...
SO' TUTTI 'GNAZI NOSTRI!!!
No, in realtà già lo sono, se non lo fossero, saremmo sul nuovo set de "Il pianeta delle scimmie, ultimo capitolo."
ciao a tutti
B.S.
Credo, cari amici, che oggi valga più colpire con la satira e con la fantasia che con altri mezzi.
RispondiEliminale discussioni argute servono quando si ha almeno il barlume della speranza di realizzare qualcosa. Altrimenti, generano solo depressione e risentimento.
Almeno, io la penso così: è inutile tracciare un perfetto piano energetico - sarei in grado di farlo - sul modello danese. Nessuno di noi potrebbe far niente per realizzarlo.
Perciò...largo alle ciance!
Carlo