27 gennaio 2020

Cosa è successo? Niente


Le recenti elezioni regionali, in Emilia-Romagna e Calabria, hanno catalizzato l’attenzione dei media italiani negli ultimi tre mesi: presto ci saranno altre elezioni e siamo certi che, nuovamente, tutto l’ambaradan mediatico si dedicherà, di nuovo, a predicare, profetare, indicare, sollecitare, credere, arrabbiarsi, congedare, riprendere, richiamare, contenere, sobillare, contare, ri-contare, prevedere, calcolare, ascoltare, intervistare…tutto la panoplia di personaggi che (dicono loro) contano.
Le novità di questo fine settimana, a volerle ridurre a ciò che sono, raccontano che l’elettorato italiano è diviso in due grandi “entità” le quali – secondo i luoghi, i cieli, le emozioni ed i tempi – sono a grandi linee equivalenti: 50 e 50, suddivise fra una cosiddetta “destra” ed una cosiddetta “sinistra”. L’altra novità è che il Torino ha perso 7-0 contro l’Atalanta: erano molti anni che in serie A non capitava un bel sette a zero, sette pappine e vai a casa.

La terza notizia non è una novità e ci racconta che, mentre solo nel 2016 il 10% della popolazione italiana godeva del 50% della ricchezza nazionale, nel 2020 siamo giunti al punto che i super ricconi del 10% controllano il 55%, mentre il restante 90% deve accontentarsi solo più del 45%. (1)
Spiegato in termini di PIL, significa che – mediamente – i sei milioni d’italiani più ricchi godranno di circa 161.000 euro lordi annui pro capite, mentre il restante 90% avrà – sempre in media – circa 14.000 euro lordi annui a testa. In quel 90%, però, ricordiamo che ci siamo (quasi) tutti noi comuni mortali lavoratori dipendenti o piccoli artigiani e pensionati: da quello che guadagna 30.000 euro l’anno a quello che rasenta lo zero assoluto, da chi ha 2-3000 euro di pensione a chi deve vivere con 512 euro di pensione, e magari pagarci pure un affitto.
Insomma, da chi può campare con circa 15.000 euro il mese a chi deve sopravvivere con circa 1.000 euro: da chi potrà comprarsi una Harley Davidson ogni mese a chi la guarderà in cartolina e la sognerà tutta la vita.
E poi vengono a raccontarci che il RdC è un “nemico” colossale della crescita, perché “uccide” il lavoro!

La stranezza delle competizioni elettorali è che, appena s’accende il motore delle elezioni, tutto ciò sparisce dall’immaginario collettivo, dal pensiero e dalla parola, e nei dibattiti si parla solo più di “crescita”, “investimenti”, “obiettivi”, “immigrazione” e tante belle cosette che interessano gli italiani: da quanti mojto uno beve alla spiaggia o da quante volte va a fare il “pianista dei citofoni” (un tempo, era la trasgressione dei ragazzini) mentre oggi si cimentano anche paludati leader politici.

Eppure, non è assolutamente vero che alle persone le cose stiano bene così: la prova, evidente, è che ad un costante declinare del M5S – movimento che voleva essere di protesta e di proposta – ne nasce subito un altro, chiamato “Sardine”, il quale sceglie come simbolo il pesce più bistrattato nei mercati rionali, poiché abbondante e di poco prezzo, e cibo prelibato per le specie ittiche più pregiate. Quasi una metafora sociale.
Insomma, i poveracci bistrattati da 500 a 1.000 euro il mese, i raider in bicicletta che consegnano buste, i furgoni di Amazon che ci portano in casa ogni novità cinese a basso prezzo, appartengono a dei potenziali rivoluzionari, che però non sanno da dove cominciare per fare questa benedetta rivoluzione contro i paradigmi – paludati ed intangibili – dell’economia ufficiale, quella che determina – e le cose sono giuste così! Rammentatelo! Questa è la ricchezza 2.0! – che loro debbano tornare ad essere servi della gleba, velocipedizzati, appunto.

Il tanto bistrattato M5S, accusato d’ogni ignominia, colpito da tutte le parti, accusato d’ogni male è (o è stato, oggi non possiamo saperlo) un vero miracolo: chi mai aveva avuto il coraggio d’andare a toccare i signori delle Autostrade? Chi ha cominciato a mettere in riga i magistrati per i tempi dei processi, chi ha tolto a lor signori la comodissima prescrizione? E ce ne sono molte altre.

Solo che, fare seriamente politica, richiede preparazione e qualche esperienza: quella ce l’avevano sicuramente tutti gli attori della vicenda MOSE a Venezia, e si nota chiaramente che l’esperienza ha contato, per costruire un manufatto adatto alle esigenze e destinato a proteggere la città dalle acque (sic!).

Purtroppo, la genesi di una classe politica non è acqua fresca, e i 5Stelle se ne sono dovuti accorgere a caro prezzo: anche perché, dove sbagliavano loro, s’attivava subito il grande can can dei media inviperiti mentre dove sbagliavano gli altri, vedi MOSE o vedi processo di Viareggio, Moby Prince, Eternit, Thyssen Krupp…i toni erano sempre minori ed i tempi relegati al termine dei Tg, appena prima della pubblicità. 

Siccome non mi piace ripetermi, leggetevi ciò che scrivevo nel lontano 2008 proprio sulla creazione di una classe dirigente:


e capirete molte cose, tuttora valide e, purtroppo, ben presenti.

1- https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/disuguaglianza-in-italia-il-sorpasso-dei-superricchi

10 commenti:

  1. Sai perché personalmente sono stato e rimango un sostenitore M5S? Non tanto per le singole battaglie e programmi, che pure nel complesso approvo, anche se ce ne sono alcune che non condivido dall'inizio. Ma per una ragione semplice, io sono per il multipolarismo, per il proporzionale puro, per la varietà biologica, per le differenze di idee, che persino la prima repubblica garantiva meglio di quella attuale, e che in fondo sono l'unica speranza di rappresentatività per quei poveri disgraziati moderni che citi nel tuo discorso. Perchè se no i vari centri di potere nel mondo punterebbero al globalismo e all'unificazione di tutto? Il M5S in fondo garantiva una terza via, per quanto confusa e incompetente (questo rimane da verificare…), in un mondo che invece ha fatto di tutto per restaurare le due classiche piramidi di destra e di sinistra, che forse oggi sono molto più simili di quanto si pensi, certo sempre di più e molto di più di una volta. D'altronde per coloro che cercano di mantenere il 99% dell'umanità sotto scacco è molto più semplice controllare due entità che tre o più, basterebbe questo per illuminare almeno gli italiani su come funziona il gioco. Ma forse può andare bene anche così, in fondo il M5S la sua missione l'ha compiuta, far capire agli italiani che ci può essere qualche alternativa al di fuori della solita minestra, speriamo che il messaggio non vada disperso.

    RispondiElimina
  2. Precedente commento è mio...

    RispondiElimina
  3. il PCI ha tradito i Lavoratori ed è diventato demoNIOcristiano. In tempo lunghetto. Da Karol 1978 a 1989. Con abbattimento Muro Antifascista di Berlino. Mo' si lamentano dei “fascisti”. M5S ha tradito le promesse in 4 e 4 otto, i.e.
    alla velocità del "neutrino" ! Il 4 dicembre 2016 i poli si sono invertiti e chi era “de sinistra” e chi era “de destra” è diventato solo un Italiano. E' colpa loro se non crediamo più alle loro menzogne e preferiamo le sceneggiate di salvini, che in recitazione ha battuto grillo e grilla. I Bambini non lii facciamo, così big pharma si dovrà accontentare di vaccinare i figli dei pladroni paperoni. E....amen !

    RispondiElimina
  4. Talvolta ho pensato a cosa sarebbe successo, a marzo 2018, se la trattativa per un governo dei 5S non fosse riuscita, né con la Lega e né col PD. Mattarella avrebbe avuto fra le mani un bel dilemma: rimandare ad elezioni oppure un governo di "grande coalizione", visto che quello "del Presidente" (Cottarelli) era fallito ancor prima di nascere per mancanza di voti che lo appoggiassero. E se fosse nata la grande ammucchiata? Dal PD a FI alla Lega, alla Meloni? Per salvare l'Italia, ovvio, giacché Mattarella non è scemo: sapeva benissimo che tre mesi dopo il risultato sarebbe stato identico, o quasi.
    La volta dopo, i 5S, avrebbero avuto il 51%.
    Ciao a tutti
    Carlo

    RispondiElimina
  5. Un grazie di cuore ai cittadini emiliani e romagnoli per avere opposto un argine alla barbarie. Non importa come, ormai si vota il meno peggio, non quello che ti piace di più.
    Parlo di coloro che ancora vogliono giocare il giochino illusorio della finta democrazia.
    Giro-giro tondo...

    RispondiElimina
  6. Salve!

    Il problema è la distribuzione...
    la politica è schiava di questo aspetto...

    Le sardine, più che il M5S, sono un segno del
    limite della politica di oggi che è limitata e schiavizzata
    dal semplice fatto che il potere e la ricchezza sono
    in mano a pochissimi...

    Mi pare che un "esperto" italiano abbia
    scritto in un suo libro: "oggi l'economia mondiale
    è decisa da circa 20 personaggi in tutto"...

    Ecco la fine della politica... non solo la fine della democrazia,
    ma proprio della politica!

    Fino a quando noi tutti penseremo che per vivere bene
    dobbiamo avere tutto, saremo schiavi, sempre più schiavi...

    Una distribuzione così a favore di pochissimi, ed una politica così
    inesistente, non sarebbe stata possibile ai tempi
    dei nostri nonni, dove le persone erano abituate a vivere
    con le proprie risorse, quelle che c'erano... senza credere
    nel superfluo...

    Oggi ci sentiamo persi se stiamo un giorno senza telefonino
    o senza macchina (l'ho sentito dire anche da un giovane prete:
    "quando porto la macchina dal meccanico per un controllo e
    lui mi dice che finirà domani, passo il giorno in ansia
    per stare senza macchina!")... siamo degli schiavi ed
    è "giusto" che stiamo sotto i "faraoni"...

    Se non fosse intervenuto D-o anche gli ebrei avrebbero
    continuato a stare sotto il Faraone, che guardacaso viveva
    in una casa d'oro come Trump !!!

    Usciamo dal "loop" nel quale ci siamo auto-costretti!

    saluti

    RA

    RispondiElimina
  7. Vedo, Eli, che sei contenta di questo risultato perché ci oppone alla barbarie. Io non ho le tue certezze, perché tanta gente ha interiorizzato i mefitici mantra di Salvini. Ci vorrà molto tempo per uscire da questa barbarie, che è iniziata con il patto fra un imprenditore di Milano e i mammasantissima, e da quel momento non c'è più stata cultura, almeno: la gente ha iniziato a considerare la cultura come un inutile orpello . Divertirsi, sballarsi, scopazzare, bere, volare in macchina, urlare, picchiare.
    Un amico che insegna filosofia m'ha confessato il sempre maggior disinteresse per la sua materia, che ai nostri tempi incuriosiva, rendeva partecipi. Ecco, adesso si partecipa al nulla comune, leggendo l'ultima facezia su Facebook e passandola ad altri cento. Così va il mondo.
    Vedi, Roberto, io ti capisco, ma non "ci" siamo auto-costretti, c'è stata una lunga strada per arrivare a tutto questo, una strada progettata (P2) e propagata dalle Tv spazzatura, con la Rai che rincorreva per non perdere consensi. Pensa, oggi, se una Tv preferisce mettere in onda "L'albero degli zoccoli" oppure un ipotetico "Le avventure di miss Zoccolona"? Una breve ricerca di mercato e voilà: parte la zoccola al posto degli zoccoli.
    Ciao a tutti
    Carlo

    RispondiElimina
  8. La verita' e' che il grande vincitore si chiama Silvio Berlusconi, un leader che ha trasmesso tanta di quella merda televisiva in grado di mandare a puttane il giudizio degli elettori. Negli ultimi 20 anni ha usato la cronaca nera per sputtanare (riuscendoci) tutta la magistratura, facendo passare cosi' il messaggio che i provvedimenti ad personam (Lodo Alfano, Mondadori, Schifani ecc) per pararsi il cuIo sono una necessita'; se poi aggiungi che piu' volte ha difeso l'evasione fiscale il quadro e' completo. Salvini (grande sfruttatore di fatti di cronaca) e' solo una meteora del panorama politico nostrano, un leader tenuto per le paIIe da un delinquente che gli italiani rimetteranno al potere una volta che il governo attuale cadra'. No, non e' Salvini il problema, dal mio punto di vista e' proprio la metastasi del berlusconismo ad aver sigillato il declino della nazione Italia.

    RispondiElimina
  9. Certo, Anto, colui che regge veramente le fila è sempre il vecchio di Arcore. Però, quando lo guardo in Tv, mi chiedo: è veramente lui a reggere le fila o qualche altro della sua forza? Perché il declino è evidente, lapalissiano: confonde le parole, sbaglia i termini, s'impappina...l'ultima donna che gli hanno trovato credo che sia una badante mascherata da gran fica. Non è più in grado di reggere un governo: rendiamocene conto. L'unico a poter ereditare la sua "metastasi" politica è Renzi, ma è molto difficile che l'avvocaticchio di Rignano possa ereditare qualcosa di così distante alla sua vicenda politica. Oppure un Salvini messo sotto tutela stretta mediante Giorgetti? E come tenerlo a freno Salvini? La Meloni? Manco se fosse Marylin...
    E poi, come la mettiamo con gli eredi veri, ossia i figli? Cosa chiederebbero in cambio per la salvaguardia del gruppo Fininvest? La cosa è molto complicata. Io, un nome per la successione ce l'avrei, ma è impresentabile. Che ne dici di Mattia Messina Denaro?
    Ciao
    Carlo

    RispondiElimina
  10. "Che ne dici di Mattia Messina Denaro?"

    Visto e considerato che il partito fondato da Marcello Dell'Utri ha appena vinto le elezioni regionali in Calabria, direi che il sostegno degli italiani verso uno come Mattia Messina Denaro non sarebbe del tutto fantascientifico.

    RispondiElimina