Consilieri non civiles
semper erunt et sunt viles.
Consilieri sunt fallaces
sunt immundi, sunt mendaces.
semper erunt et sunt viles.
Consilieri sunt fallaces
sunt immundi, sunt mendaces.
Bello prendere delle multe, anche per 51 km orari! Non è mia
intenzione tediarvi, ma darvi notizia di una inaccettabile protervia, che nasce
dall’eliminazione delle Province e dalla loro “restaurazione” a furor...di
politici trombati!
Ossia, ci hanno detto che eliminavano le Province: ecco un
immaginario dialogo, che sarà veramente esistito da qualche parte, nessuno sa
quale...forse nell’ufficio privato del gelataio di Rignano? Forse.
Dio che noia...andare a spulciare, competenza per
competenza, i loro doveri per addossarli ai due livelli attigui, ossia le
Regioni ed i Comuni...che noia, ma si può inventarsi un mestiere più noioso?
Allora, sentite: raccontiamo che le abbiamo eliminate, poi
le ripristiniamo sotto mentite spoglie...
Scusi, ma come si fa per le elezioni? I cittadini, quando
vanno a votare, capiscono che ci sono ancora...
Giusto, allora non li mandiamo a votare...
Eh, ma come?!?
Mandiamo a votare solo i consigli comunali delle Province
interessate...
Ma come?!? Si eleggeranno fra di loro?
Le chiameremo “Elezioni di secondo livello”.
Ma la gente dirà che la Casta elegge la Casta...
Basta non dirglielo: nessun Tg, nessun giornale...li
paghiamo o no?
Beh, mi sembra grossa...
Ma è la stessa cosa che abbiamo inserito nella riforma della
Costituzione...anticipiamo soltanto...ci pensa a quante poltrone liberiamo per
gli amici, i parenti, i colleghi di partito...
Ci saranno delle proteste...
Se non lo diciamo, se le elezioni le faremo in Estate, non
succederà nulla...e poi...che protestino, il mugugno è
libero...chissenefrega...
Lo so che, per qualcuno di voi, la cosa sembrerà pazzesca –
e con forti sospetti d’incostituzionalità per l’art. 48 – ma le cose sono
andate proprio così!
Zitti zitti, hanno chiamato le Province “Enti di area
vasta”, oppure “Enti di secondo livello” (potevano avere più fantasia...):
così, nero su bianco – la legge è del Settembre 2014 – continueremo a pagare
2.500 fancazzisti che scalderanno le poltrone delle ex Province italiane.
Qual è il loro compito? Non si sa, non si capisce. Alcuni
affermano “gestire la soppressione delle Province” – e salta subito agli occhi
l’immagine di un novello Caronte, che traghetta le anime dei politici trombati
di là dello Stige – ma così non è, poiché le Province sono tornate a nuova vita
grazie alla legge (voluta fortemente dal buon Del Rio) che le fa diventare
un’altra cosa. Una cosa che non si capisce cos’è, ma...volete proprio capire
tutto?!? E dai, accontentatevi...
Siamo veramente al parossismo, abbiamo superato Kafka di un
buon miglio e stiamo per doppiare Bokassa e tutta la squadra di
politici/marionetta del terzo e quarto mondo: i nostri – parrebbe uno scherzo –
pretendono pure di riformare una Costituzione (qualcuno l’avrà letta?) e di
farci esprimere, seriamente, un voto su di essa! L’unica cosa che ci parrebbe
d’esprimere è una risata in faccia, per non giungere a parole scurrili.
Dando uno sguardo qui e là, mi sono accorto che la nuova
Presidente della Provincia di Savona (va beh, ente di “grande area”... ah, ah,
ah...), Monica Giuliano, è una signora di 35 anni, di bell’aspetto e di seri
studi: il prototipo del politico pilotato, del grande PD, ovvio.
Così, la signora nel 2014 viene eletta Presidente della
Provincia: cosa faceva prima? Il sindaco. Di una cittadina che si chiama Vado
Ligure e nella quale – proprio in mezzo alle case – sorge la grande centrale a
carbone chiamata Tirreno Power: roba di ENEL, di De Benedetti, in parte
francese per la presenza di Suez...evviva! I magistrati indagano su circa 1.300
morti che, definire sospette, è un eufemismo di maniera.
Passa un anno, ed i magistrati comunicano il nome degli
indagati: manco a farlo apposta c’è anche Monica Giuliano! Come ex sindaco:
abuso d’atti d’ufficio. Insieme a lei, tutta la cricca del PD ligure, con in
testa Burlando: i reati sono robetta da poco, suvvia...come disastro ambientale colposo aggravato,
disastro sanitario colposo aggravato, abuso d’ufficio, disastro colposo
aggravato e omicidio colposo plurimo. Allegria!
Non sono a conoscenza di come stanno andando le indagini, ma
di una cosa sono sicuro: nessuno di questi bei tipi sconterà mai un solo giorno
di galera!
Il tempo, però, vira al brutto per Monica Giuliano: il
bilancio della Provincia è in forse, il deficit incombe, il borsellino è vuoto.
Bisogna riempirlo. Come fare? Già...pensa la Presidente...hanno salvato
l’istituzione provinciale, ma i soldi dove sono finiti? Ho capito, sì, va bene:
arrangiatevi!
I consiglieri si consultano, le presidente
presiede...mumble, mumble...poi, finalmente, ad un consigliere viene l’idea
buona, la felice illuminazione che tutti accontenta. Dai, stappa, che l’abbiamo
trovata!
Ricordo che, da qualche parte lassù...sui monti, in mezzo a
quattro case passa una strada provinciale e fu installato un rilevatore di
velocità...adesso è mezzo rotto, a volte rilevava anche la velocità del treno,
che corre accanto, e minacciava di togliere tot punti alla patente...del
macchinista! Risata generale.
Basta installare un vero autovelox – senza dire niente, mi
raccomando, che resti tutto com’era – ed avremo a disposizione il mezzo per
“sanare” il bilancio!
Silenzio.
Si può fare – avrà commentato la presidente – si può
fare...preparatemi una bozza...
E’ andata così, signora Giuliano? Non so, ma pressappoco sì,
lo ammetta.
Certo, lei non immaginava una simile “vendemmia”...lo
ammetta: 20.000 contravvenzioni – lo credo bene, iniziando a multare dai 56 km orari! Nessuno ha un
tachimetro così preciso sull’auto – per un gettito (notizie di stampa) di 1
milione di euro fino ad ora...lo sa?
Ma saranno molti di più. Peccato che segneranno la fine
della sua carriera politica: l’Italia non se ne accorgerà nemmeno, stia sicura.
Perché lei è solo l’epigone di una trista compagnia: quella
dei sindaci che ritengono d’avere il diritto di salassare gli italiani a forza
di multe. Le interessa la sicurezza stradale?
Chi le garantisce che, fra i tanti che passano, non ce ne
sia uno che vuole provare la sua auto nuova e che corra a 120, 130 l’ora...io
le vedo spesso le Ferrari in autostrada: mi sorpassano a velocità pazzesche.
Come agisce chi effettivamente vuole, chi veramente desidera
imporre la sicurezza stradale?
Installa dei dossi artificiali, come fanno in molto Comuni:
solo che li installano nelle vie centrali, oppure in luoghi significativi come
ospedali, scuole...mica li vanno a piazzare fra quattro case in cima
all’Appennino!
Forse, a lei la sicurezza importava poco – lo ammetta – al
punto da dichiarare:
Abbiamo indicato cifre
e incassi precisi nel bilancio: è una parte significativa del bilancio della
Provincia...” oppure “Le multe non si
toccano!” (sue dichiarazioni alla stampa locale).
Non si meravigli di ciò: il sindaco di Verona – Flavio Tosi –
nel 2014, per il bilancio 2015, approvò un aumento del 30% di gettito dal
settore contravvenzioni. Il “crimine” accarezzato, coccolato, cercato...pur di
lucrare. Peccato che abbiate fatto le cose male: senza indicazioni precise,
quel autovelox è illegale.
Si rende conto che, statisticamente, in una vallata che
pochi conoscono come l’alta val Bormida, lei – per numero di abitanti – ha
multato ogni persona in grado di condurre un’automobile? Oppure un terzo della
città di Savona?!?
Ha avvertito il suo capoccia, quello di Rignano, della
faccenda? Non si preoccupi, ci pensiamo noi...cosa le dirà? Poveraccio: corre
da una parte all’altra dell’Italia per racimolare qualche voto per il Sì al
referendum...ha addirittura leccato i mammasantissima con la storia del
Ponte...lei non immagina come voteranno i multati? Se non lo ha capito, lei non
riuscirà mai a comprendere perché Hillary Clinton sia stata silurata dagli
elettori, perché abbiano votato un idiota al posto della buona, brava, capace,
politically correct...Hillary Clinton. Hanno semplicemente compreso che
l’avrebbero messa lì per rapinarli, trombarli, farne carne da cannone per le
banche.
Lei, non è molto diversa.
Si rende conto del guaio combinato? Riesce a comprendere che
le famiglie della “sua” provincia lottano contro la povertà, da quelli come lei
imposta, con TASI, IMU, TOSAP e tutte le cazzate che v’inventate? Lo sa che, io
solo, verso dalla pensione più di 600 euro l’anno per mantenervi?
Che i nostri figli – grazie alla bella trovata dei voucher –
lavorano per 3 euro l’ora? Ragazzi – magari laureati come lei, ma senza il
calcinculo in politica – fanno i magazzinieri, con contratto a termine, alla
Conad, alla Coop, al Lidl...oppure lavorano, medesime condizioni, in cantiere
od in fabbrica? Riesce a capire che, per mettere a posto il suo bilancio –
quello di un ente abolito! – per una disattenzione porta via a questi ragazzi
un quinto, o più, del loro reddito mensile?
No, lei non meriterebbe nemmeno d’essere citata,
considerata, sentita.
Le auguro solo che la sentano – e la sentano bene – i magistrati dell’inchiesta “Tirreno Power”, dove
avete svenduto la pelle dei cittadini – 1300 morti – all’ENEL, e dove lei ha
cercato di “coprire” qualcuno cancellando una delibera! Mica un abuso d’ufficio
da poco!
Ho ricordi lontani dello strapotere del Comune di Vado
Ligure, che riceveva montagne di soldi dall’ENEL – m’informava un medico
democristiano, consigliere d’opposizione al quale, per la sua attività
epidemiologica, faceste passare una notte in guardina per una svista
amministrativa di pochissimo conto (un certificato medico di malattia!), era il
1985, o giù di lì – e mi raccontò della vostra protervia, del vostro
stalinismo, del vostro sposare, sempre, gli interessi di una grande azienda
energetica, ingannando i lavoratori con le bandiere rosse ed i festival
dell’Unità. Che Dio vi stramaledica, per il male fatto all’Italia.
Vi chiedete chi io sia? Ma domandatelo ai vostri galoppini
che bussano, ogni tanto, alla mia porta – oh, Carlo, tu che sai scrivere così
bene...perché non vieni con noi... – mai e poi mai, signora Giuliano, perché i
miei riferimenti ideologici sono lontani, riposano fra Cavallotti e Bertani
(Agostino), fra Gramsci e Bordiga, non oltre. Oltre ci siete voi, oltre c’è il
buio.
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Per chi desiderasse opporsi, sotto c’è un fac simile di
ricorso.
Ricorso avverso atti presi dall’amministrazione provinciale di Savona
Al Prefetto della Provincia di Savona
Io sottoscritto nato a il e residente
in via numero civico chiedo che vengano annullati gli atti:
- prot. num.
- prot. num
- prot. num.
(allegati in copia), ossia Verbali di Accertamento di
Violazione del Codice della Strada, emessi dalla Provincia di Savona, giacché,
vista la giurisprudenza in materia:
Art. 142, comma 6 bis (Codice della Strada)
6-bis. Le postazioni
di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono
essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di
cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme
stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di
impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con
il Ministro dell'interno.
Il Ministero dell’Interno ha emanato, in data 14 agosto
2009, la Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e
contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade:
“L’informazione sulla
presenza della postazione di controllo sia fissa che mobile deve essere fornita
attraverso la collocazione di idonei
segnali stradali di indicazione, anche a messaggio variabile, che possono
essere installati, in via provvisoria o definitiva, ad adeguata distanza dal luogo in cui viene utilizzato il dispositivo
secondo le indicazioni del decreto ministeriale 15 agosto 2007”.
“I segnali stradali e
i dispositivi, di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato
anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità,
e in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità
locale predominante (articolo 2, decreto ministeriale 15 agosto 2007)”, non
importa se si tratta di segnaletica temporanea/provvisoria/mobile ovvero
definitiva/fissa.
Una sentenza della Cassazione Penale del 13.03.2009 n.
11131, indica che “la distanza del
cartello di preavviso non debba essere inferiore a 400
metri, idonea a segnalare con adeguato anticipo la
postazione di controllo in modo da garantirne l’avvistamento tempestivo e
permettere così all’automobilista di conformare la propria condotta di guida
alla velocità prescritta, in un tratto di strada dove debbono essere assicurate
le ragioni di sicurezza poste alla base del decreto Prefettizio che autorizza
l’uso della apparecchiatura senza obbligo di contestazione”.
Qual è la situazione nel luogo del rilevamento?
In direzione San Giuseppe di Cairo-Cengio (in salita) c’è un
rilevatore di velocità, funzionante, con display che indica la velocità del
veicolo, poi un cartello a 150 metri circa
dal punto del rilevamento, che è segnalato.
In direzione Cengio-San Giuseppe di Cairo (in discesa),
invece, non c’è nulla di nulla ed il
display che indica la velocità del veicolo non funziona da anni!
Pertanto, Le chiedo d’intervenire in questa ingarbugliata
matassa operando l’unica cosa sensata: annullando i provvedimenti, sopra
citati, presi nei miei confronti dall’“amministrazione provinciale di Savona”,
giacché non sono stati rispettati i dettami di legge riguardo i cartelli
indicatori, le distanze di collocazione ed i tempestivi avvertimenti nei
confronti dell’automobilista.
La saluto e la ringrazio
Data
Firma
Concordo
RispondiEliminaDoc
Anch'io preferisco l'impianto napoleonico a quello tedesco, però questo è un sistema ibrido che non funziona. Proprio perché è solo un poltronificio, appunto. A giorni pubblicherò un articolo più importante, proprio sul tema del territorio e della sua amministrazione: l'ho quasi pronto, ma aspetto a pubblicarlo "a cavallo" del 4 Dicembre...perché? Ma perché voglio bene a Renzi, no?
RispondiEliminaGrazie ad entrambi
Calcolando che la legge prevede 5 Km di tolleranza sul limite, ritengo che Bertani sia stato multato perché andava a 56 km e non 51 come scrive; ovvero un chilometro oltre il limite dei 50, più 5km di tolleranza. Antipatico, lo so, è successo anche a me… ma se l’asticella è quella e l’ha superata, di cosa stiamo parlando? Devono fare un’eccezione per lei?
RispondiEliminaLe Province non sono mai state eliminate, come tanta cattiva informazione ha detto, semplicemente perché le prevede la Costituzione (sì, la stessa che Bertani sembra voler difendere a spada tratta dal Sì del referendum…), quindi prima di poterle eliminare o iniziare a chiamare con altro nome, bisogna modificare la Costituzione (allora voti Sì, Bertani…).
Alle Province è stato tagliato la metà del personale, tolte molte funzioni e quasi completamente i fondi. Varie tasse vengono ancora riscosse a nome Provincia, per cui ad esempio trovi la voce Provincia nell’RCA o nei rifiuti, ma cortesemente girati dalle Province allo Stato centrale.
Ora il geniaccio di Bertani ha la pensata del secolo: per eliminare le Province (pensate da quei coglioni dei padri costituenti per far fare un cazzo a qualche migliaio di persone), basta attribuire le loro funzioni ai comuni e alle regioni. Semplice no? Ma al governo non ci arrivano o forse, come suggerisce Bertani ex cathedra, l’operazione è troppo noiosa….
Ora prendiamo una delle funzioni rimaste alle Province, una a caso, che ne so: l’edilizia scolastica. Si parla di scuole superiori, edifici ben più grandi e complessi da gestire delle scuole medi ed elementari in capo ai Comuni. La gestione di questi edifici è centralizzata a livello provinciale, con notevoli risparmi in termini di costi di bollette e interventi di manutenzione. Lo stesso avviene con le centrali uniche appaltanti delle Province che effettuano le gare per i Comuni, con gli sportelli provinciali dell’urbanistica che rilasciano le autorizzazioni per i Comuni , con i Centri Elaborazione Dati unificati attraverso cui passano i Comuni, e si potrebbe andare avanti…. Le Province fanno un lavoro di supporto ai Comuni che oggigiorno è sempre più importante. Chieda Bertani a qualche amministratore comunale, soprattutto dei Comuni più piccoli...
Non raccontare balle, Morris: sono stato un dipendente provinciale, conosco bene la materia. Per altro, sono d'accordo con te: l'impianto napoleonico è migliore di quello tedesco, l'ho scritto sopra.
RispondiEliminaIl problema è che dobbiamo scegliere: vogliamo 2.500 fancazzisti ben pagati in più? Allora votiamo Sì al referendum...ah, dimenticavo...ci sono anche i Senatori.
Voterò No, chiaro, perché hai ragione, una riforma ci vuole, però non è questa: ci teniamo Circoscizioni, Comuni, Province, Regioni e Parlamentari?
Evidentemente sei uno di loro: non spreco altro tempo con te.
Ciao
Caro Bertani, mi permetto di correggerla: non è che lei non ha tempo da sprecare, ma argomenti con cui rispondere a chi ne sa qualcosa.
RispondiEliminaQuanto alla riforma da lei auspicata per ovviare al problema dell’esistenza di Circoscrizioni, Comuni, Province, Regioni e Parlamentari, capisco che lei propone di eliminare quanti più possibili livelli e persone…. Non si preoccupi, allora, che lo smantellamento dello Stato lo stanno realizzando passo dopo passo, per cui al suo obiettivo arriveremo presto.
Cordialità
Togliere dei livelli di amministrazioni (corrotte) non significa voler smantellare lo stato, tutt'altro, significa più leggero e veloce nei suoi provvedimenti. Lo Stato lo stanno smantellando i suoi amici del PD, come FI prima, vale a dire i venduti alla finanza internazionale. Aspetti, a giudicare, di leggere il prossimo articolo, che sarà pubblicato verso la fine del mese.
RispondiEliminaLa finta eliminazione di province e Senato serve solo a privarci del diritto di voto, prodromo dell'eliminazione degli stati nazionali.
RispondiEliminaDopo l'elezione di Trump, ho aperto la pagina di Huffington Post Italia, a firma di Lucia Annunziata, ed il titolo era: Nuovo Ordine Mondiale. Ho avuto un colpo.
Invece, se avesse vinto Killary? IDEM.
This is the problem.
CiAO.
e.
Caro Bertani, veramente è lei a usare lo STESSO LINGUAGGIO e a porsi gli STESSI OBIETTIVI del PD, senza neppure rendersene conto. Le cito testualmente alcuni passi dal format adottato dal PD per la campagna referendaria:
RispondiElimina1) “la complessiva semplificazione dello Stato, PIÙ LEGGERO E PIÙ VELOCE”
2) “riduzione del numero dei parlamentari”
3) “ritorno di alcune funzioni rilevanti allo Stato”
http://www.lastampa.it/2016/09/30/italia/politica/renzi-ingaggia-il-guru-usa-per-conquistare-gli-indecisi-del-referendum-RKd155chLuFDh2TufevMQL/pagina.html
Magari non sarete amici, ma parenti stretti, quello sì.
Cordialità
RispondiElimina@ Morris
Peccato che quelli del PD mentano spudoratamente sui loro reali obiettivi. E molti hanno cominciato a capirlo.
Ci pensi:
"Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre."
John Fitzgerald Kennedy
Devono essere proprio disperati quelli della banda di Rignano per venire a rompere le scatole anche qui.
RispondiElimina
RispondiElimina@ massimiliano p
sono disperati ad hanno una fifa blu, più cresce la paura e più commettono errori, come ad esempio i quattro milioni di missive agli italiani all'estero, in purissimo stile Buffone di Arcore.
Ogni volta che Cuperlo, detto Coitus Interruptus, va in TV a dire che Renzie sbaglia, ma lui vota Sì lo stesso, perdono centinaia di voti.
E quando Maria Etruria si fa beccare a fare segni alla renziana Gruber d'interrompere il giurista e costituzionalista Professor Valerio Onida, allo scopo di essere favorita, poiché non ce la fa a reggere il confronto, perdono centinaia di migliaia di voti, perché il filmato fa il giro della Rete, e la signorina viene sbertucciata in via telematica.
Si chiama Instant Karma!
Non so come si faccia ad interloquire così, Morris, la risposta te l'hanno data Massimiliano ed Eli - che saluto - ma come fai a capire che le parole, in un dizionario, non possono essere cambiate? Ti ho detto aspetta il prossimo articolo, poi potrai dire se la mia proposta è fuffa, come quelle del PD, oppure è vera. Non prima. E poi, non ci vuole tanto a capirlo che Renzi gioca sporco: io, che motivo avrei per farlo?
RispondiEliminaTu non mi conosci: io ho fatto il "gran rifiuto" almeno 10 anni fa, e tu non sai niente e nemmeno chi era coinvolto, non voglio farmi irretire da questi commenti senza capo né coda.
In ogni modo, siamo in due ad essere stati "rifiutati" - ossia gettati nei rifiuti - poiché uno sono stato io, che non conto niente, l'altro, invece...
Ciao
Belle anime che siete! Quindi, voi usate le stesse parole di Renzi, e prospettate gli stessi obiettivi di tagliare livelli di amministrazione e dipendenti pubblici (con la differenza che i suoi obiettivi sono di facciata, mentre i vostri reali…), ma il renziano sono io…
RispondiEliminaA Renzi, e a voi che volete essere più realisti del re, dico che in Italia serve PIÙ STATO, NON MENO. La manfrina dell’Italia popolo di dipendenti pubblici è fuffa, come sa chi voglia documentarsi
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-26/ricerca-eurispes-italia-impiegati-115157.shtml?uuid=AbjVOujG
I paesi dove ancora lo stato fa lo stato sono nel nord dell’Europa, e lì ci sono sia livelli intermedi che percentuali di dipendenti pubblici ben più alte che qui da noi.
La descrizione di migliaia di dipendenti pubblici che affollano i piccoli comuni e le province a non fare un cazzo è come la cartolina dell’italiano pizza, mafia e mandolino.
Cordialità