“Date a Cesare quel che è di Cesare, ed a Dio quel che è di Dio.”
Vangelo secondo Matteo (cap. 22 v. 21).
In questi giorni ho ricevuto molti auguri di Buona Pasqua: come tutti, del resto. Ci scambiamo gli auguri facendo finta che, tutti noi, attendiamo la celebrazione, il ricordo della resurrezione del Cristo. Un uomo rinato dopo tre giorni dopo essere stato crocifisso: un fatto storico del quale nessuno degli autori latini dell’epoca – i cronisti ufficiali ed ufficiosi del tempo – dà notizia. Silenzio, assoluto, su quel fronte.
La “controinformazione” di quegli anni, però, racconta questa storia che passa di bocca in bocca, viene recepita da cuori colmi di speranza e da menti violentate dall’occupazione. E passa nel tempo.
Sia come sia la vicenda storica del Cristo, il messaggio originale era la resurrezione, ossia il rinnovamento dell’uomo: concetto atavico, che ritroviamo nel Ramadan, nel Kippur ebraico, nella Pasqua ortodossa, nei ritiri monastici che coincidono con la stagione delle piogge in Asia ed in altre culture e religioni.
L’uomo che si ritira lontano dal mondo per rinnovarsi, per incontrare l’alter – dopo la pausa di riflessione/rinnovamento – con un nuovo cuore, dove il perdono infrange ogni postumo di rabbia e d’orgoglio.
Si dirà che la Fede degli uomini è cosa assai diversa dalla Chiesa, anch’essa degli uomini: di Dio è meglio non parlare. Anzi, nemmeno nominarlo, come consigliò padre David Maria Turoldo nella sua ultima intervista, che volle rilasciare quand’era oramai morente. Più saggiamente, le religioni orientali condensano lo spazio dell’ignoto e dell’inarrivabile nella sillaba sacra “Aum”, quasi un invito a perdersi, senza timore, nell’infinito del non-conosciuto, nel mare magnum dove l’umana conoscenza rimane in superficie, a rimirare gli abissi silenziosi.
Proprio oggi, Venerdì Santo – il giorno più carico di significati antichi, ore di riflessione e di silenzio – se si leggono i giornali è come gettare l’occhio sul Mercato del Tempio, quello che il Cristo – secondo i suoi esegeti – distrusse a calci, con violenza inaudita per un uomo che – storicamente – è vissuto come l’archetipo della mitezza.
Il mercimonio elettorale che c’è appena stato è sotto gli occhi di tutti: l’appoggio completo al centro-destra nelle ultime elezioni – riconosciuto da Berlusconi stesso pubblicamente – viene oggi “pagato” da due ex celti (ah, ah, ah!) in cravatta verde con la proibizione di mettere in commercio una pillola abortiva che, negli altri Paesi, è usata da circa vent’anni. E, il Vaticano (ossia la Chiesa Cattolica Romana, non dimentichiamolo), plaude all’iniziativa dei governatori leghisti!
Da tutta la vicenda sale un olezzo che fa venire il vomito – non per la vittoria dei candidati di centro-destra, ci mancherebbe – bensì per la concatenazione logica degli eventi: cascate di cause ed effetti e di dubbie inferenze che infrangono non l’etica dei monsignori vaticani (su quella c’era già poco, prima, da far affidamento), bensì incrinano le radici stesse, dottrinali, della Chiesa Cattolica Romana.
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, recita un proverbio. Con chi “va” – in queste ore di fine Quaresima, nel periodo dell’anno di massima riflessione sul cammino dell’Uomo – la Chiesa Cattolica Romana?
S’affianca senza ritegno al partito che nelle piazze del Nord recita cose inaudite: mentre si processano docenti che mettono in stretta relazione, sul piano degli effetti, la Shoà ebraica con lo sterminio del popolo palestinese, amministratori leghisti inviano tranquilli ed indisturbati messaggi ai “negher” nei quali li “avvertono”.
“Ringrazino che l’inceneritore del paesello xy non è ancora in funzione, altrimenti…” “Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino”…non è il caso di proseguire con le citazioni, perché l’ode “anti-barbarica”, il “Vangelo” (come lui stesso l’ha definito) pronunciato da Giancarlo Gentilini a Venezia, è una “sintesi” che racchiude tutti i più squallidi umori viscerali del razzismo e dell’intolleranza.
Cosa fa la Chiesa? Per carità, non cadiamo nell’errore di scindere le situazioni e d’affermare che la Chiesa appoggia valori a lei vicina per assonanza culturale e dottrinale! Nel mondo degli umani – pur ammettendo l’universalità delle idee – conta chi scegli come compagno di viaggio.
E, oggi, i compagni di viaggio dei cardinali romani sono i Borghezio e gli Zaia, i Cota ed i Bossi il quale – solo pochi anni or sono – teneva comizi dove minacciava uno scisma del Nord e brandiva cartucce.
Verrebbe da dire che la Chiesa Cattolica Romana ha ricondotto le pecorelle all’ovile. La realtà ci sembra assai diversa: quando si presenta (e s’appoggia) alle elezioni un certo Magdi “Cristiano” (boh…) Allam, nato musulmano, lavato con Perlana in qualche kibbuz e poi cresimato con gli oli sacri della Cristianità in San Pietro, c’è da chiedersi cosa sia oggi il cattolicesimo di Ratzinger.
Quando, pur di non accettare un semplice principio – una donna cattolica, coerentemente, non userà quella pillola, una donna non cattolica, se vorrà, ne farà uso – si scende a patti con chi non considera un africano un semplice abitante di un altro continente, bensì un “negher”, si torna alla Chiesa del Cinquecento, nella quale ci s’interrogava se i neri avessero l’anima. Per concludere che la cosa non era né certa né provabile: tanto per concedere ai negrieri dell’epoca di separare le famiglie di schiavi che avevano contratto matrimonio cristiano di fronte ai primi missionari.
Già che c’erano, con il Concilio di Trento stabilirono l’invalidità del Sacramento in assenza di precedenti pubblicazioni – che nella savana africana sarebbero state, ovviamente, affisse in chiese che non c’erano – così ogni dubbio per i negrieri fu fugato. La tratta, sulla base di quei principi, andò avanti quattro secoli.
L’ossessione della Chiesa di Ratzinger è soltanto il primato, che si deve ottenere a qualsiasi costo, anche scendendo a patti con il diavolo razzista: per questa ragione affermiamo che la cosa non tocca solo la Chiesa nei suoi aspetti secolari, bensì nelle sue basi dottrinali, nella sua velleitaria tendenza – oramai corrosa – all’universalità.
Nessun Paese europeo – nemmeno la cattolicissima Spagna – è costretto a subire una simile arroganza: l’unica speranza è che, in questa landa desolata d’ignoranza, nasca un giorno un Elettore di Sassonia.
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
Vangelo secondo Matteo (cap. 22 v. 21).
In questi giorni ho ricevuto molti auguri di Buona Pasqua: come tutti, del resto. Ci scambiamo gli auguri facendo finta che, tutti noi, attendiamo la celebrazione, il ricordo della resurrezione del Cristo. Un uomo rinato dopo tre giorni dopo essere stato crocifisso: un fatto storico del quale nessuno degli autori latini dell’epoca – i cronisti ufficiali ed ufficiosi del tempo – dà notizia. Silenzio, assoluto, su quel fronte.
La “controinformazione” di quegli anni, però, racconta questa storia che passa di bocca in bocca, viene recepita da cuori colmi di speranza e da menti violentate dall’occupazione. E passa nel tempo.
Sia come sia la vicenda storica del Cristo, il messaggio originale era la resurrezione, ossia il rinnovamento dell’uomo: concetto atavico, che ritroviamo nel Ramadan, nel Kippur ebraico, nella Pasqua ortodossa, nei ritiri monastici che coincidono con la stagione delle piogge in Asia ed in altre culture e religioni.
L’uomo che si ritira lontano dal mondo per rinnovarsi, per incontrare l’alter – dopo la pausa di riflessione/rinnovamento – con un nuovo cuore, dove il perdono infrange ogni postumo di rabbia e d’orgoglio.
Si dirà che la Fede degli uomini è cosa assai diversa dalla Chiesa, anch’essa degli uomini: di Dio è meglio non parlare. Anzi, nemmeno nominarlo, come consigliò padre David Maria Turoldo nella sua ultima intervista, che volle rilasciare quand’era oramai morente. Più saggiamente, le religioni orientali condensano lo spazio dell’ignoto e dell’inarrivabile nella sillaba sacra “Aum”, quasi un invito a perdersi, senza timore, nell’infinito del non-conosciuto, nel mare magnum dove l’umana conoscenza rimane in superficie, a rimirare gli abissi silenziosi.
Proprio oggi, Venerdì Santo – il giorno più carico di significati antichi, ore di riflessione e di silenzio – se si leggono i giornali è come gettare l’occhio sul Mercato del Tempio, quello che il Cristo – secondo i suoi esegeti – distrusse a calci, con violenza inaudita per un uomo che – storicamente – è vissuto come l’archetipo della mitezza.
Il mercimonio elettorale che c’è appena stato è sotto gli occhi di tutti: l’appoggio completo al centro-destra nelle ultime elezioni – riconosciuto da Berlusconi stesso pubblicamente – viene oggi “pagato” da due ex celti (ah, ah, ah!) in cravatta verde con la proibizione di mettere in commercio una pillola abortiva che, negli altri Paesi, è usata da circa vent’anni. E, il Vaticano (ossia la Chiesa Cattolica Romana, non dimentichiamolo), plaude all’iniziativa dei governatori leghisti!
Da tutta la vicenda sale un olezzo che fa venire il vomito – non per la vittoria dei candidati di centro-destra, ci mancherebbe – bensì per la concatenazione logica degli eventi: cascate di cause ed effetti e di dubbie inferenze che infrangono non l’etica dei monsignori vaticani (su quella c’era già poco, prima, da far affidamento), bensì incrinano le radici stesse, dottrinali, della Chiesa Cattolica Romana.
“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, recita un proverbio. Con chi “va” – in queste ore di fine Quaresima, nel periodo dell’anno di massima riflessione sul cammino dell’Uomo – la Chiesa Cattolica Romana?
S’affianca senza ritegno al partito che nelle piazze del Nord recita cose inaudite: mentre si processano docenti che mettono in stretta relazione, sul piano degli effetti, la Shoà ebraica con lo sterminio del popolo palestinese, amministratori leghisti inviano tranquilli ed indisturbati messaggi ai “negher” nei quali li “avvertono”.
“Ringrazino che l’inceneritore del paesello xy non è ancora in funzione, altrimenti…” “Usare con gli immigrati lo stesso metodo delle SS: punirne dieci per ogni torto fatto a un nostro cittadino”…non è il caso di proseguire con le citazioni, perché l’ode “anti-barbarica”, il “Vangelo” (come lui stesso l’ha definito) pronunciato da Giancarlo Gentilini a Venezia, è una “sintesi” che racchiude tutti i più squallidi umori viscerali del razzismo e dell’intolleranza.
Cosa fa la Chiesa? Per carità, non cadiamo nell’errore di scindere le situazioni e d’affermare che la Chiesa appoggia valori a lei vicina per assonanza culturale e dottrinale! Nel mondo degli umani – pur ammettendo l’universalità delle idee – conta chi scegli come compagno di viaggio.
E, oggi, i compagni di viaggio dei cardinali romani sono i Borghezio e gli Zaia, i Cota ed i Bossi il quale – solo pochi anni or sono – teneva comizi dove minacciava uno scisma del Nord e brandiva cartucce.
Verrebbe da dire che la Chiesa Cattolica Romana ha ricondotto le pecorelle all’ovile. La realtà ci sembra assai diversa: quando si presenta (e s’appoggia) alle elezioni un certo Magdi “Cristiano” (boh…) Allam, nato musulmano, lavato con Perlana in qualche kibbuz e poi cresimato con gli oli sacri della Cristianità in San Pietro, c’è da chiedersi cosa sia oggi il cattolicesimo di Ratzinger.
Quando, pur di non accettare un semplice principio – una donna cattolica, coerentemente, non userà quella pillola, una donna non cattolica, se vorrà, ne farà uso – si scende a patti con chi non considera un africano un semplice abitante di un altro continente, bensì un “negher”, si torna alla Chiesa del Cinquecento, nella quale ci s’interrogava se i neri avessero l’anima. Per concludere che la cosa non era né certa né provabile: tanto per concedere ai negrieri dell’epoca di separare le famiglie di schiavi che avevano contratto matrimonio cristiano di fronte ai primi missionari.
Già che c’erano, con il Concilio di Trento stabilirono l’invalidità del Sacramento in assenza di precedenti pubblicazioni – che nella savana africana sarebbero state, ovviamente, affisse in chiese che non c’erano – così ogni dubbio per i negrieri fu fugato. La tratta, sulla base di quei principi, andò avanti quattro secoli.
L’ossessione della Chiesa di Ratzinger è soltanto il primato, che si deve ottenere a qualsiasi costo, anche scendendo a patti con il diavolo razzista: per questa ragione affermiamo che la cosa non tocca solo la Chiesa nei suoi aspetti secolari, bensì nelle sue basi dottrinali, nella sua velleitaria tendenza – oramai corrosa – all’universalità.
Nessun Paese europeo – nemmeno la cattolicissima Spagna – è costretto a subire una simile arroganza: l’unica speranza è che, in questa landa desolata d’ignoranza, nasca un giorno un Elettore di Sassonia.
Articolo liberamente riproducibile nella sua interezza, ovvia la citazione della fonte.
No non credo che nella nostra terra nascerà un elettore di Sassonia, anche perchè la chiesa vigila che non nasca. Se poi nascesse i servi dei monsignori d'oltre tevere lo caccerebbero dalla politica. Mi aspetto presto una leggina che restringa l'aborto, allunghi il tempo per divorziare e altre amenità del genere. E sono sicuro che a colpi di Psico TV il popolo italiano rincitrullito si adatterebbe. Guarda cosa ha detto Lupi: "le dichiarazioni del PM Forno minano la base della società, ha fatto bene Alfano a mandare l'ispezione." In qualsiasi altro paese, nemmeno in Polonia ciò accadrebbe, ma in Italia, dependance dello Stato Pontificio si. Ci aspettano anni tragici. Beato te che puoi andare nella patria di Voltaire. Infine faccio notare che a stretto diritto canonico Berlusconi essendosi separato dalla 2 moglie e non risposatosi ulteriormente può ottenere la comunione. Prevedo che sarà comunicato al più presto in san Pietro a reti unificate, ovviamente dopo che i suoi avranno ridotto la possibilità di Divorzio e Aborto legale in Italia. Italiani svegliatevi stiamo per affondare e voi ancora vi ubriacate a TV spazzatura.
RispondiEliminaCiao a Carlo e a tutti.
Mai dire mai, Orazio: certo, sarebbe subito inviato a Campo dé Fiori, ma le "truppe" cattoliche in Italia sono oramai poche.
RispondiEliminaRimangono i generali, certo.
Comunque, sono curioso di vedere come potrà governare B. (debito pubblico inarrestabile), adesso e per tre anni,che non avrà altro da fare.
Ciao
Carlo
Da quando è apparsa la notizia, su tutti i media, (l'intervento dei nuovi imperatori riguardo alla pillola abortiva) ho manifestato uno strano malore, non riuscivo a comprenderne il motivo, cosa molto strana, mi sono domandato come mai sentivo questa mia agitazione, non era per la pillola in questione, e nemmeno per disattendere la legge (ormai a forza di interpretazioni tutto si può fare), non riuscivo a mettere in connessione la lega con il clero, non si tratta di demonizzare nessuno, tanto meno le donne che subiscono sulla loro pelle un atto così radicale che appartiene alla propria coscienza. Devo dare atto Signor Carlo Bertani, che lei ha messo per iscritto il mio malessere, che fino a questo momento non riuscivo a collegare. Grazie, wld
RispondiEliminaPs: ho postato anche su: CDC
Grazie Wlady: spero che il dibattito continui, anche se io non ci sarò fino a Martedì. Sarò in "visita parenti", lontano dal Web.
RispondiEliminaBuona Pasqua a tutti
Carlo Bertani
E intanto "loro" non parlano di pedofilia perché "ne parlano già tanto i media" e paragonano gli attacchi alla chiesa cattolica all'olocausto.
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/esteri/2010/04/02/news/pedofilia_il_predicatore_del_papa_attacco_violento_come_l_antisemitismo-3095730/
Che desolazione!
Che fa nascere commenti come quelli che ho appena letti su CDC a questo articolo lì ripreso.
L'ignoranza eletta a unico "domine" della propria mente.
Peggio per loro, si potrebbe pensare, se non fosse che sono quelli che ci governeranno anche per gli anni a venire.
La scelta, qui denunciata da Carlo, da parte dell'élite vaticana di Lega e PDL è solo un tratto della strada che abbiamo davanti (e se è per questo anche dietro).
Il filo rosso che unisce indissolubilmente il Potere politico (di destra e di sinistra) al Vaticano (e al pensiero debole dominante) è la capacità di far passare la vittima per persecutore e viceversa!
Cosicché l'atrocità non è la pedofilia ma chi la denuncia.
Il problema non è l'inconsistenza (o peggio) della proposta politica della sinistra bensì chi propone l'astensione non avendo animo di avallare scelte penalizzanti solo le classi sociali medio-basse.
Demoni sono i magistrati che indagano e non gli inquisiti che fanno leggi per poter non rispondere alle accuse.
Le intercettazioni legittime dei magistrati sono alla gogna e non ciò che dagli illustri intercettati viene detto.
Mentre la vita presente e futura dei giovani viene svenduta freddamente da scelte di sinistra e di destra, i potentati economici di tutto il pianeta vengono garantiti coi soldi pubblici (che incredibile bolla finanziaria è il debito pubblico mondiale!). Ma questo non è il problema, lo è chiedere spiegazioni.
In sostanza se il Principe medioevale si poteva permettere almeno il dissenso e la presa in giro del giullare oggi neppure questo si può fare.
O forse bisognerebbe sempre presentarsi da giullari per permettere loro di liquidarci come poveri guitti dementi.
FD
Spesso nella mia vita mi e' accaduto di trovare in uomini di fede - non necessariamente quella christiana- assonanze, convergenze ideali rafforzanti il modo di essere per il laico agnostico, quale mi picco di essere!.
RispondiEliminaE che hanno rinvigorito il mio sentirmi uomo.
I contenuti che stanno in questa in questa lettera che segue, rappresenta, in modo piu' adeguato di quanto possa fare io, il concetto di giustizia che in definitiva e' il contenitore di tutti gli altri valori fondamentali.
Il mio augurio e' che serva anche ad altri...uomini.
Poichè la lettera ai giudici di don Lorenzo Milani, datata 18 ottobre 1965 non rientra, per la sua estensione, in un solo post vi linko dove prenderla:
http://www.liberliber.it/biblioteca/m/milani/l_obbedienza_non_e_piu_una_virtu/html/milani_e.htm
Vi segnalo che -spero sia un buon regalo di Pasqua- su questo stesso sito c'e' una ottima sezione di musica e di biblioteca liberamente fruibili.
Qualcuno potrebbe anche farla conoscere a tutte le Curie e a tutti i governatori...
Buona pace a tutti
Donato Curcio
(da Terronia)
Auguri?
RispondiEliminaPer cosa.
Per la Pasqua?
Non so cosa sia la Pasqua, so cos'è l'amicizia, il contatto umano, la solidarietà, la dolcezza, la pioggia, la terra, il bello, la giustizia, la legge, la morale, la saggezza, la verità e l'opposto o l'assenza di tutto questo.
Vi auguro di continuare a cercare ciò che ci rende umani in ogni momento della vita, finchè morte non ci separi gli uni dalla totalità degli altri.
Auguriamoci di comunicare ancora tra di noi, anche se non diciamo sempre cose intelligenti o ben ponderate.
Ciao
B.S.
I ministri leghisti, che si sposano col rito celtico, sono i primi a difendere le “radici” cristiane in TV. Ma nessuno ha ancora detto a questi gentiluomini che le radici andrebbero ricercate altrove, in terra “extracomunitaria”, piena di negri che assomigliano ai loro terroni. Ma cos’è la cristianità? Invece di rispondere, sarebbe più utile tornare al pensiero di Pieri Paolo Pasolini ed al suo invito laico a tornare cristianamente a fare i contadini. Occorre, infatti, distinguere tra “Cristianità” e “Chiesa”, anima e istituzione, “Il Vangelo secondo Matteo” e “Teorema”, tanto per rimanere in ambito pasoliniano. Per quello sono d’accordo col commento di Blackskull quando dice che per restare umani bisogna cercare l’amicizia ed il suo opposto, la giustizia e la sua assenza ecc. Ma questa opposizione binaria è ancora valida in occidente? Si può ancora parlare di destra e sinistra, qurelle des Anciens et des Modernes applicata alla politica italiana contemporanea (Prima e Seconda Repubblica), Chiesa che accoglie “clandestini” e un’altra “tridentina”? centro-destra e centro-sinistra (la paorla “centro” sta a sottolineare la moderazione della Lega e l’estremismo di uno come Vendola –sinistra e basta-!), o addirittura bianco o nero (La lega ha voluto festeggiare un natale bianco, ma il primo sindaco italiano “di colore” è leghista, d’origine statunitense ovviamente, mica togolese). Tutto ciò che ci pare contraddittorio, è, in qualche modo, un cibo che riempie i piatti dei politici, soprattutto durante la campagna elettorale. Qui, Carlo, sale un olezzo che fa venire il vomito, non per la vittoria dei candidati di centro-destra, ci mancherebbe – ma per i gusti degli elettori: quel cibo lo trovano delizioso. Mahmoud, Giordania.
RispondiEliminaBuona Santa Pasqua a tutti.
RispondiEliminaVoglio portare a questo post una informazione da parte cattolica. I cattolici che conosco io, tutti, sia di sx che di dx sanno bene che i 'verdi' sono pagani e razzisti. Ve lo garantisco.
Forse io vivo in una "isola felice" d'Italia, dove l'astensionismo non c'è e vince abondantemente -da decenni- la politica progressista e non quella delle persone disoneste...non lo so...
Noi cattolici ci siamo già trovati con i "verdi" pagani e razzisti, che difendevano il crocifisso...
(aneddoto: in un piccolo comune dove amministra la dx assieme alla lega -in realtà i legisti sono 4 gatti- ho sentito personalmente una bestemmia, l'unico assessore leghista, parlava con un suo consigliere e diceva: "porco...(bestemmia) quei ma**li dei musulmani non faranno togliere il crocefisso dalle nostre scuole!")...
E' una cosa agghiacciante, ve lo giuro! Eravamo dentro un ufficio, i leghisti erano nel corridoio e probabilmente pensavano di essere inascoltati...noi, nell'ufficio, tutti catolici praticanti, uno di dx noi altri due di sx...
Abbiamo discusso della cosa con il nostro parroco, assieme ad un gruppo eterogeneo...
Ripeto: agghiacciante.
Ti prego Carlo di non confondere (in realtà sei già stato chiaro nel tuo post ma a me piace ribadire) i cattolici con certe 'boutade' partitiche...
Vorrei spostare il tuo focus su un altro piccolo punto non secondario, riguardo Zaia...forse, e dico forse, non sono stati tanto i cattolici del Veneto a votarlo...io penserei piuttosto ai produttori di latte...
Anche nel Piemonte sembra proprio che le campagne abbiano fatto la differenza in favore del voto alla dx...
Va a finire che -anche questa volta- la religione e le indicazioni dei vescovi, non sono stati proprio decisivi...forse interessi più bassi, direi di PANCIA, hano deciso il conquibus...ed i vescovi poco furbi (anche se sembra un ossimoro) si sono presi la colpa...
E' uno spunto per vedere le cose sotto un altro punto di vista...
Resta comunque grave per me l'appoggio dato dai vescovi a certi pagani razzisti...avrenno tempo per rifletterci...
A questo porposito vorrei aggiungere che molti cattolici hanno un pensiero comunq al riguardo della volontà di Dio: sia nel Vecchio che nel Nuovo testamento, prima Mosè poi lo stesso Gesù, richiamano i propri discepoli che volevano impedire a gente normale -direi adirittura empi- di profetizzare e di scacciare i demoni...Mosè e Gesù fermarono il braccio dei propri discepoli dicendo grossomodo che "ben vangano" aiuti anche se da persone "non consone"...
Ecco forse un'altra chiave di lettura, valida per un certo numero di cattolici e forse di Vescovi, della cosa...
Ribadisco comunque che l'elezione dei due "governatori" è nata più dalla 'pancia' che dallo spirito....
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti voi
RA
Buona pasqua a tutti anche se sinceramente per me non vuol dire più nulla, la resurrezione anche solo metaforicamente parlando oramai è solo una utopia. Mi unisco idealmente a tutti quei principi di unione e saggezza elencati da Blackskull che vanno al di là di ogni credo.Comunque un augurio sincero a queste anime "sensibili" che con il loro pensiero allietano questo blog e la mia mente!!
RispondiEliminaE' strano pensare che, da qualche parte nell'universo, le onde elettromagnetiche che noi produciamo sul nostro minuscolo globo terracqueo, possano vagare per l'infinito infrangendosi su asteroidi, pianeti, stelle, comete, polvere oscura e, eventualmente, su di un ricettore in grado di decodificarle.
RispondiEliminaSe sono immagini, si vedrebbero le nostre trasmissioni e ritrasmissioni da quando esistono le telecomunicazioni, fino ad oggi.
Cose eccezzionali,ottime, buone, discrete, mediocri, scadenti, spazzatura, orribili, spregevoli e ancora più giù.
Pensiamo a quello che mandiamo in onda e soprattutto quello che di buono non spediamo per gli abissi algidi della galassia.
Pensavo a queste amenità e al fatto che qualcuno potrebbe esserci, nascosto tra le pieghe del buio cosmico, brulicante di schizzi di luce, a vedere e ad ascoltare le nostre produzioni mediatiche.
Pensiamo a quali sensazioni potremmo scatenare in quelle entità sconosciute, inviandogli, invece dei discorsi dei nostri banchieri, dei nostri alti prelati, dei nostri cabarettisti, dei nostri politici, dei nostri guerrafondai, la sinfonia 40 in G min KV 550 di W.A.Mozart.
Una ben misera selezione, direte, ma quali danni potrebbe provocare?
Ecco cosa intendo per cercare ciò che ci rende umani, non solo ai nostri occhi, ma al cospetto di chiunque per volontà o per sbaglio dovesse incontrarci, quì o ovunque le bizzarrie della fisica o della metafisica lo permettano...Dio incluso.
Ciao
B.S.
Una domandina a Roberto riguardo l’aneddoto raccontato nel suo commento: quando l’assessore leghista ha bestemmiato? Quando ha detto: “Porco D...”? oppure quando ha detto: “I musulmani non faranno togliere il crocefisso dalle nostre scuole”?
RispondiElimina@Mah
RispondiEliminaLa prima volta hanno bestemmiato contro Dio, la seconda contro gli uomini. (tutti)
Nel mio posto ho scritto due volte: "pagani e razzisti" ed il mio aneddoto, che è realmente accaduto, lo dimostrava esemplarmente.
Mi sembrava di esser stato chiaro ad ogni modo aggiungo che non solo sono pagani e razzisti ma anche strumentalizzatori e certamente -anche per questo- ignoranti.
Il loro razzismo e la loro voglia di strumentalizzare il razzismo latente nella gente gli fa dimenticare che, in Italia, pochissimi musulmani si sono lamentati del crocifisso, mentre molti sedicenti atei lo hanno fatto ed a più riprese.
Ripeto per l'ennesima volta i trovarmi in una isola felice ma, nella nostra scuola, nessun musulmano si è mai lamentato del crocefisso ed anzi tutti loro hanno permesso ai loro figli di partecipare alla 'recita' di Natale (sempre basata sulla rappresentazione della natività).
Le uniche voci (più che voci delle belle raccomandate) le abbiamo sentite dai sedicenti atei.
Aggiungo sempre per @Mah che, nella mia isola felice, nemmeno molti cattolici si sono mai accorti che in alcune aule della nostra scuola mancano del tutto i crocefissi, non tanto perchè qualcuno li abbia tolti per motivi di religione, di laicità ecc...
Semplicemente perchè l'ultima volta che è stato imbiancato i muro, il crocefisso è stato tolto e nessuno si è ricordato di rimetterlo...
In questo caso nessun musulmano ha detto niente, nemmeno nessun ateo ed ovviamente nemmeno nessun cattolico ha detto nulla di nulla.
Una volta un bimbo di 6 anni ha detto alla maestra: "perché nella classe del mio amico tizio c'è il crocefisso e nella nostra (che è quella adiacente N.d.A.) no?" Vi garantisco che era sicuramente una domanda suscitata dalla curiosità e non altro...
Allora la maestra ha fatto una ricerca...ed ha ritrovato nell'ultimo cassetto della cattedra, il crocifisso posto lì dall'imbianchino che aveva risistemato l'aula...
salutations
RA
@Carlo
RispondiEliminaUna domanda che ti volevo fare da tempo e che oggi mi è riaffiorata: ma voi insegnanti conoscete bene cosa nascondono tutti i cassetti della vostra cattedra?
Da noi le cattedre elementari e medie hanno 3 o 4 cassetti e nell'ultimo in basso ci ho spesso trovato veri tesori (io partecipo alle riunioni come genitore e qualche volta mi è capitato di rovistare -dietro permesso- nei cassetti delle cattedre per cercare penne e fogli per prendere appunti)
ciao
RA
Roberto
RispondiEliminama voi insegnanti conoscete bene cosa nascondono tutti i cassetti della vostra cattedra?
Mio caro spesso questi cassetti sono chiusi a chiave, e non si trova bidello che abbia le chiavi, smarrite al tempo del ministro Iervolino. A volte i ragazzi li forzano, ma trovano solo cartacce e penne che scrivono solo per poco tempo. Mediamente è aperto solo il primo cassetto.
Ciao a tutti
Ciao a tutti, sono tornato.
RispondiEliminaVedo che il dibattito ha preso una bella piega: direi su tutto, la concezione di "uomo di fede" - da non confondere con uno spettatore del TG4! - che mi ha colpito.
Cosa può essere un uomo di fede?
Io lo immagino una sorta di Diogene, ossia un ricercatore dell'intimo, suo, degli altri, della Natura.
In questo quadro non ci possono essere dubbi: chi osserva e cerca la bellezza e la saggezza, non può incontrare nemici.
Può, solo, incontrare aguzzini.
La vicenda della pedofilia ben inquadra la levatura di questa gente: più legate alle banche che ai banchi pontifici.
Per quanto riguarda i cassetti delle classi, dipende: una volta ci trovai, abbandonato, "I Fratelli Karamazov"!
Certo, se fosse stato un album dei Puffi sarebbe sparito.
Ciao a tutti
Carlo
DOVE SONO FINITI I PAPABOY?
RispondiEliminaMi piacerebbe pensare a quei solerti ragazzi e ragazze, imbevute di fede sovralimentata dall'ultimo giubileo, prendere in mano, ognuno, un enorme crocifisso e iniziare una nuova crociata contro le forze del male all'interno del loro ovile: la cattolico-cristiana ecumene.
Già, ma dove sono finiti?
Dimenticavo che erano i PAPABOY, un po' come dire delle guardie del corpo, non erano i BIMBIBOY, che oggi si dovrebbero ergere a paladini dei più piccoli dei fratelli tra di loro.
Eppure quel Gesù ha detto che era meglio,prima di scandalizzare uno di questi piccoli, mettersi una macina da mulino al collo e buttarsi nel profondo del mare.
In parole povere invitava al suicidio (vedo che Gesù ha frequentato il Giappone).
Eppure, sembrano tutte montature, nessuno è responsabile, è tutto falso, le prove sono sempre inattendibili o non provano niente.
Vi ricordate lo scandolo del rettore di Valsalice a Torino?
Non se ne sa più nulla.
Forse ha ragione quel matto di Padre Amorth, quando dice che Satana risiede in Vaticano.
Una discussione sana in merito non può non partire da un problema legale di fondo: IL CANONE GIURIDICO ECCLESIASTICO DEVE SOTTOSTARE AI CODICI LEGISLATIVI CIVILI E PENALI IN MATERIA DI VIOLAZIONE DELLE LEGGI CHE REGOLANO LA VITA DELL' INTERA COMUNITA' NAZIONALE O SOVRANAZIONALE.
LA LIBERTA' E IL RISPETTO DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO SONO INALIENABILI E PRIORITARI RISPETTO A QUALUNQUE FORMA DI CREDO, PERCHE' NON E'DETTO CHE I CREDI NELLE LORO FORME ESSOTERICHE ED ESOTERICHE LI RISPETTINO.
Questo è il mio pensiero.
Ciao
B:S:
Sul problema della pedofilia non dovrebbe esistere nemmeno dibattito: accertare i fatti con calma, ascoltare i testimoni, valutare. Poi, se il quadro è chiaro, condannare. Al minimo, separare per sempre la persona dagli adolescenti.
RispondiEliminaPiù interessante il dibattito (nascosto) che la Pillola Ru-486 contiene, ossia l'aborto.
Nessuno è "favorevole" all'aborto: sarebbe una sciocchezza. L'aborto è sempre un dramma, una vicenda che lascia spesso strascichi nella vita, soprattutto della donna.
Ora, se una donna decide - sapendo d'andare incontro a sofferenza - di non tenere quel figlio, nessuno può opporsi.
Se vogliamo, invece, trattare l'argomento sul fronte della legge "naturale", l'aborto esiste, spontaneo o procurato.
Il problema si sposta, allora, sul valutare quale principio l'aborto offenda.
Se l'aborto è un peccato contro la legge divina, solo chi crede nell'esistenza di un Dio e di una simile legge è tenuto a rispettarla. Come può imporla a chi non riconosce l'esistenza di Dio?
Quella persone - che non crede in Dio oppure ha altri credi - dovrà vedersela con la sua coscienza, che spesso è più crudele della legge divina.
Perciò, negare l'aborto per legge, significa:
a) imporre un principio religioso anche a chi non riconosce quella autorità.
b) privare la donna - nel bene e nel male, sia chiaro - della responsabilità di scegliere.
Ho aggiunto questo breve commento perché, in ultima analisi, l'articolo sollevava anche quel problema, il quale si è manifestato tramite il mercimonio elettorale.
Ciao a tutti
Carlo
In questa storia ci siamo dimenticati il passato. Infatti la chiesa cattolica una volta quando era potente e dominava l'Europa sotto il suo pesante tallone scomunicava le autorità civili che osavano procedere contro gli ecclesiastici e processarli per qualsiasi reato. Nel secolo XX ha protetto i suoi preti accusati di pedofilia, non solo per complicità, ma perché la chiesa cattolica non può accettare che le autorità civili giudichino i sacerdoti. E' la vecchia lotta tra potere temporale e potere ecclesiastico. Prima quando era potente travolgeva i funzionari pubblici che osavano giudicare i chierici, oggi invece si limita a proteggerli. E' confortante che nel resto del mondo, specie negli USA, (da sempre poco amati dalla chiesa), la chiesa subisce colpi che la affosseranno, è però sconfortante che in Italia le nostre autorità civili difendano il comportamento della chiesa o girino la testa da un'altra parte. Ci vuole poco a prevedere che il papato ne uscirà con le ossa rotte, tranne che da noi, paese cattolico e ipocrita dove basta che un magistrato impegnato nella lotta alla pedofilia dica in un’intervista che poco o nulla è stato aiutato dalle gerarchie cattoliche che gli mandano l'ispezione. L'Italia è questa, un paese destinato ad una dittatura filo-cattolica.
RispondiEliminaCiao a Carlo e a tutti
Anche @ Roberto
RispondiEliminaScusa, Roberto, ma la mia domanda non voleva essere provocatoria. Ma bisogna essere d'accordo sul fatto che aggettivi quali "pagani" "razzisti" o "ignoranti" non offendono piu' il "popolo leghista". O meglio, il primo aggettivo rientrerebbe nell’“ideologina padana”, tesa a formare un'identita' speciale (identita' in piu', direbbe Homi Bhabha) per un "popolo". Detto in termini politici "voti utili in quel momento politico". Il secondo aggettivo, invece, non puo' essere provato scientificamente. In occidente, infatti, non c'e' mai stata una definizione precisa del termine razzismo (Gobineau e Renan rimangono i pilastri dell'antropologia occidentale! ). Inoltre, la Lega non e' piu' razzista, ammesso che per razzismo si intenda semplicemente l'odio verso l'alterita', della FN, del PDL o addirittura di alcuni esponenti del PD. Il fatto che i leghisti, piu' degli altri, inseriscano nella loro agenda politica ed elettorale gli immigrati o la purezza dell’identità nazionale, tema caro comunque alla destra in tutti i paesi del mondo, non dovrebbe eliminare il discorso razzista insito negli altri partiti o movimenti minori. Per quanto riguarda il terzo appellativo, comunemente impiegato per descrivere i leghisti, ossia “ignoranti”, qua gli osservatori commettono, secondo me, l’errore più grave per i seguenti motivi:
- La classe dirigente leghista è tutt’altro che ignorante. I risultati provenienti dalle urne, la popolarità tra varie classi sociali e culturali, e le loro alleanze con altre forze – per esempio, la Chiesa – lo dimostrano.
- Chi vota Lega non è solo l’analfabeta contadino: tanti ex-comunisti sono diventati leghisti. Non dobbiamo dimenticare che questi erano il faro della cultura del periodo della guerra fredda e quasi in tutti i campi: letteratura, cinema, teatro, TV ecc.
- I politici di sinistra non descrivono più i leghisti come ignoranti, anche perché si guardano bene dall’offendere sempre allo stesso modo centinaia di migliaia di elettori per ogni uscita infelice della Lega. Sono gli alleati, invece, a chiamare ignoranti i i leghisti, per giustifcare tali uscite.
Perciò, chiamarli ignoranti, secondo me, potrebbe servire solo a giustificare la loro poltica propagandistica e non a criticarli in modo costruttivo. Concludo dicendo che la Lega è diversa da altri partiti, non perché pagana, razzista o ignorante, ma per l’ ampio successo politico ottenuto negli ultimi anni, colmando un vuoto fondamentale nel centrodestra italiano. Credo che il loro cammino verso il futuro sarà molto diverso dalla nascita: tale successo costringerà il Carroccio a trattare temi diversi da quelli riguardanti immigrati, prodotti nazionali e federalismo; abbasseranno i toni e vedremo “gentil”uomini col fazzoletto verde parlare in Tv di argomenti culturali quali sociolinguistica, dialettologia, la differenza tra la “nostra” e la “loro” civiltà; cercheranno, inoltre, di espandersi in tutta la penisola, e la parola Nord piano piano perderà ogni connotazione, mantenendo quella più semplice, quella geografica. Probabilmente questa dinamicità renderà più palese la differenza tra il fenomeno scadente del “berlusconismo” e quello sempre più stimato del “celodurismo” :) Ciao a tutti, Mahmoud, Giordania
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RispondiElimina@Giordania!
RispondiEliminaPresso la corte della principessa, a curare i dilei splendidi cavalli da parata, c'è stato -per diverso tempo- un mio compaesano...Sua madre mi raccontò che, ospite presso la corte Giordana, andò nelle loro meravigliose cucine a preparare un piatto italiano...lei è una bravissima cuoca (ma non di mestiere) e mi disse che fece non poca fatica a 'spiegarsi' con il cuoco di corte...il piatto fu un incredibile successo: indovinate cosa cucinò?
Per gli "ignoranti" pensavo solo per quanto riguarda la loro forte propensione a strumetalizzare qualsiasi argomento pur di avere consensi fra gli elettori: la padania, roma ladrona, anche il cavopliere trattato come massone e mafioso, il Po, i musulmani, gli immigrati in senso lato...il crocefisso, la pillora RU...etcetera...Ah! il cell'hoduro...
Pur di strumentalizzare usano l'ignoranza reale o 'presunta' da noi si dice fare "lo sciocco furbo"...
Per il resto è sicuro che sono più ignorante io!
Per quanto riguarda l'aborto ora dico una cosa che mi scomunicano:
-ci sono due Chiese, due modi di intendere la Fede Cattolica;
-l'uno che segue "il Signore degli Eserciti" in senso più o meno "letterale" (perdonatemi la semplificazione che non approfondisce tutta una serie importantissima di distinguo le virgolette su letterale sono d'obbligo);
-una parte di fedeli che pensano solo alla parte di libertà totale dell'insegnamento, direi 'intimo', di Gesù.
Nessun Cattolico e probabilmente nessun altro (come hai detto giustamente tu, Carlo) è favorevole all'aborto e mai lo potrà essere...ma ci sono Cattolici che vogliono che le Leggi dello Stato, "aiutino" gli altri alla parola di Dio ed altri Cattolici (non moltissimi o meglio molti ma 'nascosti', sopratutto che 'contano' poco) che pensano al fatto che Dio ci ha resi liberi e Gesù ancora di più, invitandoci ad una unica 'regola', quella dell'agape,...questi cattolici sono disposti a parlare con le donne che vogliono abortire, sono disposti ad aiutarle spiritualmente e se necessario anche materialmente...ma pensano che debba essere la persona ad aderire al messaggio di Gesù e non la legge...Gesù, sempre, è quello che ha cercato ed offerto amore, gratuitamente e mai imponendosi con nessuno...ai suoi discepoli ha detto grossomodo: "se non vi ascoltano andatevene e squotete la polvere dai vostri sandali..." è un gesto forse di diprezzo, sicuramente non di costrizione...
Invece per la 'storia' che l'aborto sia una "cosa" solo della donna...beh avrei da dire diverse cose, anzi molte...mi limito a riportarvi le parole di un famoso, scrittore, comico, attore statunitense, vincitore di tre emmy awards:
"amo gli usa, perchè sono la terra della libertà, ad esempio si può abortire come si vuole...ma attenzione le uniche a decidere sull'aborto sono le donne, si riubiscono fra loro, fanno un 'piccolo tribunale' una amica dice alla gravida: "tienilo il padre ha dei bellissimi capelli ondulati"...e l'altra le dice: "ma non dovevamo andare in vacanza a cancum? abortisci!"..."I padri -invece- non possono difre niente perchè se si azzardano a dire 'a' eppo la mamma decide di non abortire, poi il figlio a 6 anni, ti guarda e ti dice: "volevi uccidermi eh! ti pianterei una pistola nel culo e ... "
ecco queste sono le uniche parole che mi sento di dire sull'idea che l'aborto sia una questione esclusivamente femminile...
salutations
RA
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RispondiEliminaSecondo me, Orazio centra bene il problema in chiave storica: non per niente ho citato la Spagna come paragone. Forse ancor più coesa e praticante dell'Italia nei confronti del cattolicesimo, non ha nella sua capitale la sede di uno stato "estero" così poco "estero". Qui c'è già una differenza, poiché il patrimonio immobiliare della Chiesa è in Italia.
RispondiEliminaSull'essenza della Lega mi ritrovo poco con Mahmud: non ci sono fior d'intellettuali nella Lega. Forse tecnocrati, questo sì, ma pensare che la Lega riesca a presentare ed a gestire una classe intellettuale come quella della sinistra di mezzo secolo fa, ce ne passa.
Stiamo però parlando di valori relativi: quanto s'è inabissata la cultura di sinistra? In questo senso, relativista, anche il poco appare. Ecco, forse, la chiave per spiegare una Lega "presentabile". Oggi, addirittura, sembrano salvatori della Patria quelli di Fini!
Il disastro è tutto lì: leggete sul sito del PD la lettera di Bersani e poi leggete i commenti. Non li hanno filtrati, e si vede: non ce n'è uno che gli conceda 5 lire di fiducia.
Per quanto riguarda l'aborto, Roberto, non penso che siamo molto americani. Le donne italiane non sbolognano un figlio per andare alle Seychelles.
Per questa ragione, ritengo che in ultima analisi la scelta sia loro.
Ciao a tutti
Carlo
In realtà, nei miei primi commenti a questo articolo, mi ero tenuto lontano dalla questione aborto.
RispondiEliminaPoi mi sono lasciato trascinare...
Ti posso garantire che per esperienza diretta ho avuto un paio di occasioni di (per varie vicissitudini tristi vissute da mia moglie) essere a stretto contatto con donne che avevano appena abortito, in un grande ospedale della mia zona.
Un paio la prima volta e 12 la seconda.
Non mi sono parse né preoccupate né tristi, tutt'altro...sembravano ad una festa...entravano ed uscivano dalla camera per andare in sala operatoria, appena 'fatto' si attaccavano al telefono alcune per chiamare il compagno, altri amici, altre per prenotare il ristorante per la sera, un tavolo alla disco...ecc
Erano quasi tutte da sole le uniche accompagnate da maschi erano due "musulmane" (avevano il chador) ed un paio di altre extracomunitarie (non me ne intendo mi sembravano albanesi) le italiane -in verità- erano più riservate, (meno delle musulmane ma più delle 'albanesi' che però erano giovanissime), ma tutte non nascondevano la "gaiezza" tipica del "pensiero tolto"...
Questa è la mia esperienza di prima mano, non è un gran campione, ma...poi, ho chiesto ad un ginecologo di servizio e mi ha detto che quella 'festosità' era la situazione normale...
Io ti garantisco che per il mio modo di essere cattolico avrei lasciato a Cesare il suo ed avrei votato a favore dell'aborto, Come fecero mio padre e mia madre che ti garantisco sono dei cattolici ultra-praticanti. Non andai a votare perché in quei giorni- erno all'estero per lavoro...
Però ti assicuro che dopo aver visto le scenette all'ospedale, un po' ho cambiato idea, non tanto per la libertà individuale, quanto per la sottile 'arroganza' (virgolette) che mi è parso di intuire fra gli sguardi di quelle donne...
saluti
RA
Poniamoci la domanda secca:
RispondiEliminal' aborto è o non è un infanticidio?
B.S.
Ciao
Probabilmente lo è, Blackskull, però esiste da quando esistono l'uomo e la donna.
RispondiEliminaE' un problema che si risolve - Roberto - con la pillola o con il ferro da calza.
Secondo me, che lo ritengo comunque una sciagura, l'unica a decidere deve essere la donna, anche se capisco che la cosa può far soffrire un uomo.
Se ammettiamo che l'uomo possa decidere - "dire la sua" non conta niente, e quando l'ha detta? - ci ritroviamo con la proprietà del corpo femminile nelle mani dell'uomo. Con problemi aggiuntivi: mater certa est, pater non semper.
Io non riesco a scovare miglior soluzione di quella attuale: se, poi, queste donne che riferisce Roberto sono "gaudenti", significa che hanno già staccato il loro biglietto per una inevitabile depressione. Ne conosco.
Ciao a tutti
Carlo
Non so cosa abbia cucinato la madre del tuo compaesano, Roberto. Basta che non sia una di quelle ricette riportate da Calvino ne “Il barone rampante” :) Non ho detto, Carlo, che la Lega un giorno gestirà una classe intellettuale paragonabile a quella della sinistra di mezzo secolo fa. Non ho detto nemmeno che ci sono fior d’intellettuali nella Lega. Ho solo criticato chi li descrive come ignoranti (questo aggettivo, invece di criticarli, li giustifica). Non avranno mai un Gramsci, un Pasolini, ma non sono tutti come Borghezio e Gentilini. Chi si impegna per una politica “proficua” dovrebbe, secondo me, saper parlare un linguaggio positivo, dando vita ad una critica costruttiva. Se questo non lo fa la sinistra, allora sì che il campo culturale ed intellettuale rimane vuoto e gli altri lo colmano con ciò che vogliono.
RispondiEliminaRiproporre in Italia oggi il tema se l'aborto è voler pescare nel torbido per fare un favore alla declinante, (poco in Italia molto nel mondo), chiesa cattolica. Intanto al parlamento è ripresa la discussione sul testamento biologico. Con questa maggioranza zuava pontificia approveranno una legge che obbligherà a curarsi contro la propria volontà. Finirà come la legge 40/2004 che sarà nel tempo bucherellata daio tribunali italiani ed esteri. Come l'ultimo della Corte europea dei diritti dell'uomo. Nel frattempo quanti di noi ricoverati saranno esposti all'arbitrio dei medici che ci costringeranno con i carabinieri a curarci come vogliono loro. Ecco un dei tanti motivi per i quali il cdx è antiliberale e papalino. Ben vi sta italiani di cdx.
RispondiEliminaCiao a tutti
Per i "difensori" della Vita questa inizia nell'atto del concepimento (nel caso umano due che si amano decidono di concepire). E nessuno DEVE poterne impedire gli effetti: di qualsiasi tipo.
RispondiEliminaBene, facciamo finta che potrebbe anche andare.
E lo "stupro" -che ha lo stesso effetto pratico del concepimento- allora come lo aggiustiamo nella definizione?
E l'effetto della masturbazione - che dal punto di vista potenziale è una parte strutturale del concepimento- come lo posizioniamo?
Infine, l'atto sessuale nella specie umana risponde solo all'atto conservativo - come nelle altre specie animali- o, dato il particolare processo evolutivo della specie umana, anche l'atto sessuale vada rivisto e non considerato più come atto finalizzato al solo concepimento?
Complementari, forse speculari, a queste considerazioni sarebbero quelle che si possono fare sul concetto di salute, cura, guarigione eutanasia etc...
Entrambe le questioni hanno in comune pero'l'essere umano, con tutte le sue sfaccettature che gli derivano dalle sue modalità di essere religioso, ateo, agnostico, o semplicemente eticamente laico in un contesto geo-politico-socio
economico.
E tutte con lo stesso diritto di asilo in qualsiasi tipo di realtà sociale.
E tutte risolvibili applicando un semplice principio etico valido per tutti - credenti e non- conosciuto da milleni, anche e specie dai Christiani:
Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te stesso
E non vi sembra strano che a dis-applicarlo siano "istituzioni" secolarizzate che (dicono che) si battono strenuamente per...la vita?
Doc
Ok, Mahmoud, ci siamo capiti. per il resto, mi sembra che non ci sia tanto da dire. difensori della vita...loro!
RispondiEliminaCiao a tutti
Carlo
"un semplice principio etico valido per tutti - credenti e non- conosciuto da milleni, anche e specie dai Christiani:
RispondiEliminaNon fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te stesso"
In realtà la "legge aurea" non è propria dei cristiani, anzi Gesù è stato molto chiaro in questo:
(cito a braccio, scusatemi le inesattezze)
"amate i vostri nemici...se amate solo chi vi vuol bene che merito ne avreste?"
"da questo vi riconosceranno: che vi amaite l'un l'altro come io vi ho amati" (questo lo disse all'ultima cena, dopo che aveva lavato i piedi -la cosa più immonda secondo un ebreo del tempo- ai discepoli e poco prima di essere catturato e messo in croce)
Se uno non riesce ad amare gli altri fino al sacrificio di sé stessi.
Che non deve essere per forza la morte, ci sono sacrifici anche più scomodi...esempio, sempre dal Vangelo...uno ricco come il cavoliere che dona tutto ai poveri e resta povero lui stesso...molti ricchi, sottoposti forzatamente a questo impoverimento, si sono suicidati. Anzi sono proprio i piccoli sacrifici quotidiani graditi a Dio, "un cuore contrito"...
Se uno non ci riesce e nemmeno ci prova non dovrebbe essere 'riconosciuto' come seguace di Cristo. Ma i cristiani sono pietosi e ricconoscono spesso anche gli 'empi' come cristiani.
saluti
RA
Scusate, volevo aggiungere una frase al post precedente ma mi è sfuggita.
RispondiEliminaa proposito di come intepretano la vita i cristiani, i cattolici, devo aggiungere un'altra cosa:
i cristiani credono che "Dio non fa scarti" cioè nessuna persona concepia e nata è uno scarto, sotto qualsiasi significato si voglia dare alla parola scarto...Dio non fa scarti perché non solo non vuole ma nemmeno può...nel senso che nell'incredibile Amore che è Dio non esiste il male, non esistono i peccati, non esistono persone inferiori e non esistono diversità, di nessunissimo genere...
Dio non tiene conto delle opere dell'uomo e nemmeno "della forza del cavallo e daell'agile corsa dell'uomo"...
I peccati degli uomini non fanno 'male' a Dio come lui non ne può, ne vuole, fare agli uomini.
Se ci sono dei cattolici che vi dicono il contrario, non sono cattolici.
salutations
RA
Ps: anche molte specie animali, mi vengono in mente i delfini, usano il sesso per motivi molto diversi dalla riproduzione