Avevamo appena assorbito i “colpi” conseguenti alle pessime riforme delle riforme del centro destra, il tentativo di chiuderci la bocca con il Decreto Levi, che salgono sul palco i poteri forti in prima persona – è raro che accada – per raccontarci come vorrebbero rivoltare l’Italia.
E passi che ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole, ma a tutto c’è un limite: quello della decenza.
Luca di Montezemolo si spaccia per gran moralizzatore della vita pubblica, ma dimentica che ha fatto affari fino a ieri sia con il centro destra e sia con il centro sinistra. Manco capace a non sputare nel piatto dove lui – oggi – e gli Agnelli – ieri – hanno gozzovigliato a piacere.
Eh, sì, perché fa comodo lamentarsi del pessimo welfare italiano, ma dimenticano che la regola è sempre stata: i periodi di vacche grasse per noi, mentre le vacche magre se le deve “sbucciare” lo Stato.
E poi, francamente: mai nessuna autocritica! Quando la FIAT produceva automobili che arrugginivano da sole, era perché conveniva acquistare l’acciaio greco – che costava un’inezia – perché raffreddavano le colate con l’acqua di mare. Acciaio al sale.
Chissà perché, invece, le auto tedesche sono da sempre costruite con materiali superiori, costano di più ma reggono al mercato perché – alla lunga – i costi di manutenzione sono inferiori.
Le cose da raccontare, sul parossistico capitalismo italiano, sarebbero tante: da quando la Terni produceva acciaio di qualità inferiore alla Krupp e lo rivendeva a prezzi più alti alla Regia Marina. Oppure da quando – negli anni fra le due guerre mondiali – la Caproni di Reggio nell’Emilia presentò un velivolo bimotore, monoplano metallico con cabina pressurizzata, che precedeva di quasi un decennio i DC-1 e DC-2 americani. Perché non fu prodotto? Poiché non si trovarono i finanziatori: la FIAT, quando le conviene, sa muovere le sue pedine. Vestivamo alla marinara, e ci piacevano i biplani.
Invece di venirci a strapazzare i cosiddetti, Montezemolo provi a fare l’imprenditore come Dio comanda: perché le ammiraglie Lancia costano parecchio di più dei modelli tedeschi?
Perché il progetto della nuova Fulvia HF è fermo da anni? Gli altri hanno riprodotto – in chiave moderna – Maggiolini e Mini Minor, ed oggi le vendono.
Per essere considerato un interlocutore politico valido, provi prima a dimostrare di saper reggere al mercato senza correre ciclicamente sotto le gonne di mamma-Stato. Provi a proporre contratti innovativi come alla BMW – 28 ore settimanali su 4 giorni – e vedrà che la produttività cresce.
Invece, il Lucherino pensa a contratti ancora più “flessibili”, perché il capitalismo italiano sa solo fare la rincorsa sui costi di produzione, non sull’innovazione.
Dopo Mortadelle e Cavalieri, ci tocca anche sorbirci Draghi (Mario, “in completa sintonia” con Montezemolo) e Carrozzieri. Quante occasioni si perdono per star zitti, caro Montezemolo e, se la cravatta non sai tagliartela da solo, noi non siamo certo i tuoi camerieri. Arrangiati, sei grande e vaccinato.
E passi che ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole, ma a tutto c’è un limite: quello della decenza.
Luca di Montezemolo si spaccia per gran moralizzatore della vita pubblica, ma dimentica che ha fatto affari fino a ieri sia con il centro destra e sia con il centro sinistra. Manco capace a non sputare nel piatto dove lui – oggi – e gli Agnelli – ieri – hanno gozzovigliato a piacere.
Eh, sì, perché fa comodo lamentarsi del pessimo welfare italiano, ma dimenticano che la regola è sempre stata: i periodi di vacche grasse per noi, mentre le vacche magre se le deve “sbucciare” lo Stato.
E poi, francamente: mai nessuna autocritica! Quando la FIAT produceva automobili che arrugginivano da sole, era perché conveniva acquistare l’acciaio greco – che costava un’inezia – perché raffreddavano le colate con l’acqua di mare. Acciaio al sale.
Chissà perché, invece, le auto tedesche sono da sempre costruite con materiali superiori, costano di più ma reggono al mercato perché – alla lunga – i costi di manutenzione sono inferiori.
Le cose da raccontare, sul parossistico capitalismo italiano, sarebbero tante: da quando la Terni produceva acciaio di qualità inferiore alla Krupp e lo rivendeva a prezzi più alti alla Regia Marina. Oppure da quando – negli anni fra le due guerre mondiali – la Caproni di Reggio nell’Emilia presentò un velivolo bimotore, monoplano metallico con cabina pressurizzata, che precedeva di quasi un decennio i DC-1 e DC-2 americani. Perché non fu prodotto? Poiché non si trovarono i finanziatori: la FIAT, quando le conviene, sa muovere le sue pedine. Vestivamo alla marinara, e ci piacevano i biplani.
Invece di venirci a strapazzare i cosiddetti, Montezemolo provi a fare l’imprenditore come Dio comanda: perché le ammiraglie Lancia costano parecchio di più dei modelli tedeschi?
Perché il progetto della nuova Fulvia HF è fermo da anni? Gli altri hanno riprodotto – in chiave moderna – Maggiolini e Mini Minor, ed oggi le vendono.
Per essere considerato un interlocutore politico valido, provi prima a dimostrare di saper reggere al mercato senza correre ciclicamente sotto le gonne di mamma-Stato. Provi a proporre contratti innovativi come alla BMW – 28 ore settimanali su 4 giorni – e vedrà che la produttività cresce.
Invece, il Lucherino pensa a contratti ancora più “flessibili”, perché il capitalismo italiano sa solo fare la rincorsa sui costi di produzione, non sull’innovazione.
Dopo Mortadelle e Cavalieri, ci tocca anche sorbirci Draghi (Mario, “in completa sintonia” con Montezemolo) e Carrozzieri. Quante occasioni si perdono per star zitti, caro Montezemolo e, se la cravatta non sai tagliartela da solo, noi non siamo certo i tuoi camerieri. Arrangiati, sei grande e vaccinato.
a che punto e' questo decreto levi? hanno fatto marcia indietro?
RispondiEliminaun caro saluto
Il decreto Levi non è stato abrogato, è ancora in pieno alto mare, più vago di prima e più pietoso di prima.
RispondiEliminaBisogna cancellarlo.
Forza con la petizione!
http://www.petitiononline.com/
noDDL/petition.html
Medusa
Giusto firmare la petizione, ma l'aria che si respira è quella della smobilitazione. A mio avviso, il decreto Levi rimarrà un foglio di carta dimenticato negli archivi parlamentari.
RispondiEliminaNon ce l'hanno fatta a tapparci la bocca, e ciò mostra la forza del Web: dobbiamo andare avnti, stanarli, e proporre - proprio dal Web - una nuova classe politica.
Per salvare il nostro paese, la nostra gente, da questa masnada di ladri. Di destra e di sinistra.
Un caro saluto a tutti
Carlo Bertani