La vicenda di
Armando Siri sarebbe soltanto la solita storia di corruzione italiana: come si
faccia a nominare Sottosegretario un pregiudicato, bisognerebbe spiegarcelo.
Perché il fringuello, tre anni fa, patteggiò una condanna a 18 mesi per
bancarotta fraudolenta. Ricordando che il patteggiamento sottende un’ammissione
di colpa, la domanda che sorge spontanea è: non c’era proprio nessun altro per
quel posto (1)? Ma passiamo oltre, perché la vicenda ci porta direttamente in
quel dell’energia, ed è qui che le sorprese non mancano.
Tutta la questione
ruota intorno ad un dato: il costo di produzione di un KW con il sistema eolico
è diventato il più conveniente fra tutte le fonti energetiche, al punto che
Bloomberg (2-3) prevede in Italia per il 2030 il 90% del fabbisogno da
rinnovabili e per il 2050 la totale scomparsa del sistema termoelettrico. Mi
sembrano dati un poco ottimistici (ed il grafico decisamente fiducioso), però
un fatto è certo: con il costo del KW eolico sceso sotto la soglia dei 6
centesimi il Kilowattora, le fonti tradizionali sono fuori mercato. Tutte,
carbone e nucleare comprese. Fra l’altro, si pensa d’utilizzare le batterie
usate (ma ancora con l’80% di rendimento) provenienti del settore auto
elettriche per ovviare all’intermittenza insita nella fonte. Come è avvenuto
tutto ciò?
Molto
semplicemente, visto che il “palo” bisogna mettercelo, tanto vale farlo più
alto e metterci un generatore di maggior potenza: dai mulini a vento da 1 MW di
potenza, nel mondo oggi si installano generatori da 7, 9, fino a 12 MW per ogni
singola installazione. In Italia molti generatori sono ancora di prima
generazione, ossia intorno ad 1 MW di potenza, ma basta fare due conti per
capire dove andrà il mercato. Quasi una moltiplicazione per 10.
C’è un problema?
Sì, c’è.
Posto che le nuove
installazioni costano di meno per singolo MW di potenza installata (palo più
robusto, ma sempre un palo, generatore più potente, ma sempre un generatore,
ecc) va da sé che, come investimento, è più costoso.
Esempio: un mulino
da 1 MW, costa un milione di euro (1 milione di euro/MW) un generatore da 5 MW
4 milioni di euro (800.000 euro per MW) ma sempre di 4 milioni si tratta. Che
poi, avendo una vita utile di almeno 30 anni, si ripagheranno ampiamente: il problema
è l’investimento iniziale.
Chi ha molti soldi
da investire?
Ecco, qui il
problema.
Fra i molti che
pensano che l’investimento sia redditizio, ci sono anche le mafie, che hanno
soldi a bizzeffe ma non sanno come “lavarli”. Qui nasce la vicenda di Siri.
Non stiamo ad
indagare troppo sulla tecnica della “lavatrice” – giri su banche estere,
paradisi fiscali, ritorno (abbastanza) puliti, ecc – quanto sulla
certificazione che tutto è a posto. E, per questa ragione (oltre che per i
permessi, le approvazioni tecniche, ecc), servono i politici – meglio se ben
agganciati alle realtà locali – per “oliare” il meccanismo.
Non fatevi
fuorviare dalle filippiche di Sgarbi: lui non era, per principio, contro
l’eolico o contro le mafie. Il tizio era, semplicemente – tramite Chicco Testa
– un alfiere delle centrali nucleari che l’ex direttore dell’ENEL sperava di
riportare in Italia. Ma l’Italia porta sfiga al nucleare: fa un referendum e
scoppia Cernobyl, tenta di nuovo ed arriva Fukushima…no, Chicco Testa gettò la
spugna e Sgarbi se ne andò da Salemi, dove prevedeva una centrale fra le “fu”
che voleva installare Berlusconi.
Poi, il prezzo per
KW – sempre quello – ha fatto la differenza.
La mafia siciliana
– secondo la DIA
– ha ampiamente investito nell’eolico, questo è assodato. Perché?
Poiché l’eolico è
un grande affare, come le autostrade, come le “grandi” opere.
Ve lo spiego in due
parole, semplificando un po’.
Prendiamo un
aerogeneratore da 1 MW di potenza massima (di picco). Quanto produrrà?
Dipende dal vento,
ovvio. Ci sono delle tabelle che indicano la velocità media del vento: ovvio
che si mettono dove il vento è più forte e costante.
La “resa” di un
aerogeneratore si calcola in ore annue alla potenza massima: in un anno, ci
sono 8760 ore. Dall’esperienza (ma restando “bassi”) calcoliamo in 2500 ore
annue (3) alla massima potenza la resa della macchina: sono esattamente 2500 MWh
(1 MW = 1000 KWh).
A quanto si
vendono? Dipende dalla Borsa Elettrica – nella giornata il prezzo varia da 30 a 200 euro per MWh – ma restiamo
sempre “bassi”. Se prendiamo un valore basso – 60 euro a MWh – fanno 150.000
euro l’anno. Difatti, si calcola che un aerogeneratore si ammortizza in 6-7
anni, ma ci sono da pagare i Comuni ed i proprietari del sito, la
manutenzione…facciamo pure 10. Il fatto è che queste macchine durano (almeno)
30 anni. In 30 anni, rendono 4,5 milioni di euro l’una, a fronte di un
investimento di un solo milione. E senza calcolare certificati verdi ed altre
prebende.
Capirete bene che
un investimento che triplica o quadruplica nel volgere di 30 anni, fa gola: ed
inizia a rendere soldi subito, appena installato. E’ un investimento che rende,
annualmente, intorno al 5-10% annuo, mentre BOT e CCT non vanno oltre il 2,5%.
Non è un caso che
il fotovoltaico è stato lasciato anche alle piccole utenze, mentre l’eolico è
solo per grandi gruppi (tutti privati).
Si rinnova la
vicenda delle autostrade: quando un settore rende, o lo si fabbrica con soldi
pubblici e poi si vende ai privati, oppure lo si cede da subito al settore privato.
Vi chiederete perché all’estero si installano grandi wind farm al largo delle
coste ed in Italia no. E chi sarebbe il beneficiato per l’occupazione di quelle
aree? Lo Stato. Ma si può far meglio: perché lo Stato non emette dei wind bond
e fa poi fabbricare ed installare i mulini ai privati, mantenendo la proprietà
del sito e dei proventi? Investimento sicuro, redditività alta, ricchezza
diffusa. No, non s’ha da fare: meglio regalarli alle mafie. Ci prendete per
scemi?
Fa specie
l’inattività totale del M5S sul fronte dell’energia: pazienza la Lega – che c’è dentro fino al
collo in quelle faccende – ma il M5S ha sempre fatto dell’energia rinnovabile
il suo cavallo di battaglia. Perché tace?
Il sig. Davide
Crippa (M5S), sottosegretario con delega all’energia, ha proposto tre leggi
(nessuna ancora approvata): due sull’inquinamento elettromagnetico ed una sul
pagamento dell’IMU da parte delle piattaforme petrolifere. Un po’ pochino? Eh,
certo: il vero sottosegretario all’energia lo faceva Siri, col suo giro di
tangenti!
La tangente
intascata (questo sostengono, con prove di intercettazioni ambientali e
telefoniche i magistrati) da parte di Siri era diretta (almeno, pare) ad
ottenere degli sgravi fiscali per il mini-eolico, ossia per una diffusione
“familiare” dei mulini, un po’ com’è avvenuto per il solare. Questi sgravi, per i grandi impianti eolici
non servono – ce la fanno da soli a produrre a prezzi concorrenziali – mentre i
piccoli necessitavano di un “aiutino” che il settore eolico chiede da sempre.
Si vede che la mafia puntava su molti investimenti fatti dai privati per poi
lucrare sui guadagni tramite il controllo delle società di gestione (quello,
pare, era il “lavoro” degli Arata, padre e figlio).
Così è partita la
trafila, dalla Sicilia a Genova, presso un ex deputato di Forza Italia (Paolo
Arata), padre di un “collaboratore” nominato da Giorgetti al ministero, che ha
contattato Siri e consegnato la “busta”. Questo, in sostanza, il racconto (con
prove) dei magistrati.
Ma Siri non conosce
bene il mondo dei “picciotti” ed è incorso in uno sgarro piuttosto grave:
l’emendamento richiesto fu sì presentato, ma mai approvato. E che minchia fa,
quello? Piglia i spicciuli e poi non fa una minchia? Eh, Siri…impara da Salvo
Lima, altrimenti…
E così è arrivato
il “pizzino”, sotto forma di “soffiata” ai magistrati inquirenti e, adesso, il
genovese è nei guai: ma proprio un tipo del genere dovevano mettere a fare il sottosegretario?!?
(3) E’ evidente che
il rendimento è intermittente e variabile: oggi gira piano, domani è fermo,
dopodomani gira veloce…quelle 2.500 ore sono la somma di tutte queste
variazioni considerate alla massima potenza.
si il duce s'è alzato na mattina e ha detto: mò sai che faccio? una bella guerra.
RispondiEliminama quanto sei scemo bettani?
degli ebrei non parli mai eh? paurA, meglio prendersela coi fasci...contano un cazzo.
quanto ti brucia il culo? ce l'hai un bidet borghesuccio? lavati il culo se ti brucia che le uniche cose di sinistra le ha fatte il fascismo....lavati il culo che se uno non se lo lava poi puzza.
Quando hai finito guardati na cartina geografica....così vedi chel 'italia è una portaerei in mezzo al mediterraneo....se restavamo neutrali ci occupavano lo stesso scemo.
o pensi che andava tuo padre a sparare agli ienchi?
e magari crepa va che c'è da fare posto agli africani....