17 ottobre 2018

L’enigma Biglino e la rimozione cosciente


Oggi come non mai stiamo vivendo nella caverna platonica, dove gli uomini scambiano per reali le immagini che scorrono loro davanti. Oggi come non mai, infatti, confondiamo la realtà con le ombre.”
José Saramago

Di fronte alle esternazioni di Mauro Biglino sulla Bibbia, si potrebbe liquidare tutto come un fenomeno editoriale alla Dan Brown. Se Biglino ponesse al centro dell’attenzione la sua persona, avremmo più di un sospetto nei suoi confronti: eppure, pur utilizzando tutti i canali dell’informazione attuale, il biblista torinese non si pone come un “faro” di sapienza, e neppure instaura una sorta di “dissidio” con la Santa Sede, anche se – a dire il vero – Oltretevere non devono aver gradito l’idea che, proprio dalla Bibbia, Biglino abbia sottratto un elemento di una certa importanza, cioè Dio.

L’autore torinese sostiene proprio questa tesi: la Bibbia è un resoconto di “qualcosa” che avvenne fra la Mesopotamia ed il Mediterraneo in epoche lontane: il “qualcosa”, però, secondo Biglino, non ha nulla a che vedere con la Creazione e nemmeno con la figura di Dio, come attualmente viene dipinto. La storia, secondo Biglino, è un’altra: il termine “Elohim” rappresenta un essere (o più esseri) in possesso di una tecnologia superiore, i quali hanno instillato le basi della conoscenza scientifica (agricoltura, costruzioni, ecc) nei popoli che vivevano in quelle aree. Di più: essendo fatti “a nostra somiglianza”, questi esseri più evoluti si sono incrociati con la nostra razza (Biglino ipotizza l’ingegneria genetica, ma potrebbero aver usato sistemi più “semplici”) inserendosi così come “catalizzatori” nell’evoluzione umana.

D’altro canto, non dimentichiamo che gli antichi usavano translitterare la Storia (per loro) antica nel Mito: gli Dei che stavano sempre “in alto”, che potevano assumere le sembianze più strane…e poi, s’accoppiavano con gli umani, generando semidei. Ne hanno avuta di fantasia: era solo fantasia?
In nota troverete un colloquio critico con l’autore (1).

Dobbiamo riconoscere che la sua esegesi è chiara e convincente, anche se – in definitiva – il simposio è ristretto ad esperti traduttori dall’ebraico antico, dall’aramaico e dalle altre lingue mesopotamiche del tempo. E finisce per essere un cenacolo per pochi eletti: coloro che sono in grado di verificare le sue ipotesi con competenza filologica.
Biglino non asserisce che questi “Dei” fossero extraterrestri, oppure appartenenti a precedenti civiltà terrestri: si limita a sottolineare le incongruenze che ci sono nella Bibbia, “sfiorando” anche il Mahabharata e l’Epopea di Gilgamesh, dove ci sono numerosi passi un poco inquietanti.
Quindi, è inutile “parteggiare” per l’una o per l’altra parte, se non evidenziando i tanti dubbi sull’evoluzione umana. Che non mancano.
Anche il dibattito, in ambito filologico, è stato molto “soft”: certo, da parte Vaticana qualche studioso ha messo all’indice Biglino, ma senza eccedere. Insomma: è un poveraccio senza arte né parte, non facciamogli pubblicità. Anzitutto, perché non ci conviene.

Biglino, però, sfiora appena lo stridere fra i livelli tecnologici degli “Elohim” rispetto alla popolazione umana, perché è un traduttore: traduce letteralmente, scontrandosi (evidentemente) con una serie di problemi semantici che affondano nelle radici dell’esperienza umana. E che lui interpreta a suo modo, ovviamente.
Oggi, abbiamo persone che – pur di guadagnarsi qualche click in più su Youtube – non hanno remore a presentare la vecchia foto della nonna in giarrettiere e mutandoni spacciandola per la “vera” Mata Hari: in questo senso, i libri sono ancora più affidabili del tanto “sapere” Web. Che, a volte, ricorda i venditori di pozioni miracolose nelle piazze del Far West.

Mauro Biglino non s’addentra in questioni di tipo scientifico-tecnologico, le sfiora appena: verrebbe il sospetto che, non sentendosi avvezzo a dissertare su campi così distanti dalle lingue antiche, non li voglia prendere in esame.
Eppure, il sapere scientifico, oggi, è senz’altro più conosciuto e dibattuto rispetto alle lingue antiche: perciò, mi sono divertito a presentarvi alcuni fatti, comprovati da scoperte archeologiche, che tuttora suscitano sgomento.

Se volessimo partire da una data, una sola data che ci ponga qualche dubbio, potrebbe essere il 74.000 a.C. perché?
Poiché, anche se la presenza dell’Homo Sapiens è documentata fino a circa 2-300.000 anni or sono, in quella data esplose il supervulcano di Toba.

Ora, un supervulcano non è un “vulcano plus”, è qualcosa di apocalittico, che per fortuna non capita sovente: non si tratta di uno “scorreggione” come il Vesuvio, e nemmeno di un “ruttatore seriale” come l’Etna, bensì di un accumulo di materiale lavico che dura migliaia di anni e che, poi, fa saltare il tappo roccioso che lo sovrasta. Con conseguenze su tutto il Pianeta.
L’esplosione di Toba immise nell’atmosfera 3.000 chilometri cubici di materiale e la radiazione solare scomparve: la Terra (all’epoca, si era in piena glaciazione di Wurm) precipitò in un “inverno vulcanico” che durò alcuni anni.
Siccome la popolazione allora residente era quasi tutta nella zona fra i Tropici – e Toba è a Sumatra – fu duramente colpita. I paleobiologi hanno stimato – dalla varianza del DNA umano – che si partì, in quel senso, quasi dagli inizi. Alcune teorie ipotizzano una “forbice” di sopravvissuti fra i 600 ed i 3.000, ma sono cifre ipotizzate e ricavate, come dicevamo, solo dalla scarsa varianza del DNA. I soli reperti archeologici non ci forniscono informazioni esaustive al riguardo

Finalmente, verso il 10.000 a.C., termina la glaciazione di Wurm: altro periodo di sconvolgimenti, il mare si alza di decine di metri in pochi secoli, fiumi immensi si generano dallo scioglimento dei ghiacci. Però, l’uomo può finalmente affacciarsi alla “finestra” del mondo. Sono, appena, 12.000 anni or sono.
Qui, in qualche modo, s’innesta la trattazione di Biglino, in qualche data probabilmente intorno al primo/secondo millennio prima di Cristo ma, non dimentichiamo: la Bibbia racconta vicende molto antiche e, tuttora, non c’è unità di vedute fra gli studiosi.

Passano 7.500 anni – un’inezia, se riferita ai tempi dell’evoluzione – e, intorno al 2560 a.C Il faraone Khufu (Cheope) decide di farsi una bella tomba di famiglia, e fa costruire la nota piramide.
Ancora oggi non si sa come la costruirono (e la datazione è incerta), nonostante mille teorie sullo spostamento dei massi ed il loro posizionamento.  Craigh Smith, un ingegnere statunitense che fece parte di una squadra, la quale cercò di determinare i tempi e le modalità seguite per la costruzione della piramide di Cheope, confessò:

Le logistiche di costruzione di Giza sono impressionanti se si pensa che gli antichi Egizi non avevano a disposizione pulegge, ruote e accessori di ferro. Le dimensioni delle piramidi sono estremamente accurate e il sito è stato livellato con un errore di meno di un centimetro su una base di oltre cinque ettari. E' paragonabile all'accuratezza dei moderni metodi edilizi ed al livellamento al laser. E' sbalorditivo, con i loro “attrezzi rudimentali”, i costruttori di piramidi dell'antico Egitto furono accurati quasi quanto lo siamo noi con la tecnologia del XX secolo.”

Si aggiunga che, nei siti di estrazione dei massi, non è stato rilevato nessun  utensile di Rame, il metallo più duro conosciuto all’epoca.
Inoltre, i massi delle piramidi avevano un peso compreso fra le 2,5 tonnellate e le 80 tonnellate: li trasportavano su barche di papiro? Auguri.
Voi credete alle storie degli schiavi che tirano nella sabbia 80 tonnellate su un piano inclinato inumidito con l’acqua?
Ecco una gru che può sollevare 80 tonnellate:



Tutto questo lo fece un popolo che non conosceva la ruota?!? Difficile da mandar giù, anche perché gli schiavi erano pochi nell’antico Egitto e, la popolazione, lavorava sì per il “grande Padre”, ma solo quando era libera dai lavori agricoli.
Insomma, un bel rebus.
Ma facciamo un salto al museo di Bagdad.
Ecco cosa ci troviamo davanti:



Cos’è?
Una rudimentale batteria…al fluoruro di Litio? No, ai tempi le facevano (!) al Ferro-Rame, non conoscevano ancora lo Zinco, figuriamoci il Litio.
Eppure, quel vaso contiene proprio i due metalli, separati da uno strato di catrame. L’elettrolita? Un acido qualunque, succo di limone oppure aceto, vino…è un’edizione arcaica della nota pila di Volta, che utilizzò il Rame e lo Zinco. Chi la costruì? Perché? Nessuno lo sa.
Una cella elettrolitica così fatta poteva fornire una tensione di 0,4 Volt, ma collegandole in serie si potevano raggiungere tensioni più elevate, chissà…
Di che epoca è?

Pare 2 secoli prima di Cristo.
Ovviamente gli archeologi “ufficiali” si sono sperticati nel dire che “forse” era “solo” uno strumento per stendere, per via elettrolitica, un sottile strato d’Oro su altri metalli. Poi, si sono rimangiati anche la seconda ipotesi…perché…beh…un conto è affermare che, in qualche modo, qualcuno avesse costruito una batteria, un altro aggiungere che conoscevano le tecniche galvaniche, che includono – en passant – una conoscenza approfondita dell’elettrologia. E della Chimica. La galvanotecnica è complessa, e si usano per lo più, i sali cianidrici dei metalli che si vogliono usare per ricoprire. Mettevano l’Oro a bagno in un impasto con le mandorle amare? Mah…
Un mondo che conosceva la tecnologia? O forse la ricordava? O l’aveva vista, o ricevuta, in dono da qualcuno?

Già, ma quale mondo?
Le conoscenze, a quell’epoca, non erano omogenee, basti pensare che, quando i Romani conquistarono la pianura padana e le valli circostanti (II-I secolo a.C.), in val Camonica incontrarono popolazioni che ancora si dedicavano alle pitture e sculture rupestri, come nel Mesolitico. Una differenza abissale: le pitture rupestri incontrarono un mondo che già aveva creato strade, ponti, acquedotti…che già possedeva un corpus giuridico, che si governava grazie al Senato e…stava per sperimentare la guerra civile!

Mentre i Romani si dedicavano alla conquista del mondo allora conosciuto, in un’isola del Mediterraneo –Cicerone dice la Sicilia, altri Rodi, ma non ha importanza: erano tutti Greci… – qualcuno costruiva ed esportava sofisticati orologi astronomici, come non ne sarebbero più stati costruiti per almeno 1500 anni!
Una di queste macchine è stata ritrovata su una nave greca naufragata presso l’isola di Anticitera, vicino a Creta, nel 1900.
Sulle prime non fecero caso al ritrovamento, incrostato dai sedimenti e dagli organismi marini: poi, qualcuno “drizzò le orecchie”. Si cominciò a capire che era un meccanismo complesso, ma solo pochi anni or sono, grazie ad una sofisticata tecnica di scansioni ai raggi X ad alta risoluzione, i ricercatori sono riusciti a ricostruirla. Eccola com’era al suo ritrovamento:



E la ricostruzione eseguita dal team di studiosi dopo le analisi ai raggi X (è disponibile anche un filmato, su Wikipedia):



Si tratta di un sofisticato orologio astronomico che misura il moto del Sole, della Luna e dei cinque pianeti all’epoca conosciuti, ma non solo: fornisce le fasi lunari, le eclissi e…le date delle Olimpiadi! E sono tutti in relazione precisa fra di loro, grazie al meccanismo che funzionava a manovella.
E’ costituita da decine di ingranaggi in Rame – e passi costruire lamine di Rame così precise – ma quando hanno dovuto fare i denti degli ingranaggi, cos’hanno fatto? Sono scesi in ferramenta a comprare una lima triangolare?!? Riflettiamo che è difficilissimo, manualmente, fare i denti ad ingranaggi così piccoli, che devono essere precisissimi, senza una macchina!
Non sorprendono le conoscenze astronomiche dei Greci, ciò che è inusuale è osservare una macchina così complessa e piccolissima! Difatti, è considerata la prima “espressione” di una macchina di calcolo automatico, precedente di 18 secoli a quelle di Pascal e di Liebnitz: dunque, il “capostipite” dei computer.

Ho visitato un orologio astronomico ad acqua del 1868, nella cattedrale di Beauvais (Francia), ma gli ingranaggi sono molto più grossi e l’orologio astronomico di Beauvais misura 12 m d'altezza, 5,12 m di larghezza e 2,82 m di profondità! Ce ne sono altri in giro per l’Europa, a volte collegati a carillon, con girotondi di statuine…a Praga, ad esempio…ma nessuno ha così ridotte dimensioni!
I Greci, nel 200 a.C., mettevano un orologio astronomico in circa 40 cm x 20. Che fosse passato da quelle parti un giapponese?

Sempre loro, i Greci, quando passano compaiono cose straordinarie, realizzazioni poco credibili considerando la tecnologia dell’epoca.
Così, dopo la leggendaria “cavalcata” di Alessandro Magno in Oriente, alla sua morte tutto il bacino orientale del Mediterraneo è dominato dai Greci, ed i luogotenenti di Alessandro si spartiscono la torta.
Tolomeo Sotere era stato un generale di Alessandro (si dice che fosse suo fratellastro) e, alla morte di Alessandro, “eredita” l’Egitto dove regna come Tolomeo I.
Oltre che fondatore della famosa biblioteca – che non era solo un ammasso di libri, bensì un centro del sapere in tutti i campi, tecnologia compresa: una sorta di campus universitario ante litteram – nel 300 a.C. decide di costruire un faro.

La navigazione degli Egizi era poca cosa: le uniche notizie certe sono che si recavano nella terra dei Fenici (odierno Libano) per importare legname, soprattutto per costruire navi: una navigazione costiera. Con quelle costruite col papiro, non si andava tanto distante, anche se Thor Heyerdhal, col suo Kon-Tiki, riuscì ad attraversare un oceano. Il problema era che duravano troppo poco. Per questa ragione si recavano ciclicamente nel Paese dei Cedri: per comprare legname pregiato.
Quando regnarono i Greci, probabilmente le rotte battute cambiarono, e…così…Tolomeo decise di costruirne un faro alto…134 metri! Ecco una ricostruzione ricavata dopo anni di studi e comparazioni, nel 2006 (a):



Il Faro di Alessandria, nato fra il 300 ed il 280 a.C., durò fino al 1303 o 1323, quando si verificarono due tremendi terremoti. Restò in servizio per 16 secoli! 1600 anni! 16 secoli nei quali sfidò le intemperie, i venti, le tempeste ed i terremoti.
Senz’altro la ricostruzione grafica corrisponde al vero, ma non dimentichiamo che la sua immagine fu coniata sui sesterzi di Traiano e che lo storico (e matematico) romano d’origine giudea Flavio Giuseppe ne parlò estesamente nei sui libri: raccontò che la luce si poteva vedere da 48 chilometri di distanza, ossia dalla distanza che la curvatura dell’orizzonte terrestre permetteva.
Fu costruito per ovviare alle difficoltà della navigazione…dovuta ai banchi di sabbia costieri? Un faro alto 134 metri? Per uso costiero? Suvvia…

Più probabilmente, era un mezzo che consentiva di tenere la rotta verso il mare aperto, verso Creta (distante 300 miglia nautiche) e la Grecia, ma allora dobbiamo ipotizzare che i Greci possedessero degli strumenti di navigazione assai avanzati, non la sola conoscenza del firmamento: la bussola era già nota ai cinesi…di più, non è possibile ipotizzare.
Tanto per capire di cosa stiamo parlando, questa è l’immagine del grattacielo Seagram, costruito a New York nel 1958. E’ un po’ più alto (156 m.), ma rende bene l’idea delle cubature e delle altezze del Faro di Alessandria:

 

Qualcuno sostiene che, nella realizzazione, furono usate anche strutture in ferro, ma non v’è certezza: i resti del faro sono ancora lì, sott’acqua. Forse, un giorno, qualcuno ce lo dirà. Certo che, resistere 16 secoli…non aveva la base d’appoggio di una piramide ed aveva l’altezza di un moderno grattacielo: costruito con pietre squadrate e malta? Fu una realtà che moltissimi Romani videro con i propri occhi, ma nessuno pensò di replicarlo sulle coste italiane. Perché?

I Romani furono grandi costruttori di strade, acquedotti, ponti, terme, templi…ma non costruirono mai per le basi della flotta (Miseno, od Ostia antica ad esempio) fari che potessero lontanamente ricordarlo.

Al termine di questa lunga cavalcata, bisogna tirare qualche conclusione.
Qui non si tratta d’essere dei “fulminati sulla via di Damasco” verso qualcuno o qualcun altro (sono riflessioni che tornano, ciclicamente, da decenni), né di scendere verso un cinismo fuori luogo e, sostanzialmente, permeato dalla sicurezza di un egoismo agnostico.
Si tratta di capire se la Scienza, oggi, è in grado di capire qualcosa di più sulle nostre origini, qualcosa che – nel lungo periodo – potrebbe anche mutare il nostro modo di pensare, l’approccio stesso all’esistenza od alla coscienza del nostro essere.
In realtà, ciò che va per la maggiore è la “rimozione cosciente” di ciò che non ci aggrada, c’infastidisce, di qualcosa che cozza violentemente contro il nostro laissez faire, le nostre piccole sicurezze.

Che una sorta di “rimozione cosciente” – dopo tanti eventi contrastanti – si avverta non è una favola, lo si ricava anche dagli attuali comportamenti umani, in tutti i campi.
Una banca va male, ha fatto operazioni rischiose e s’è indebitata? Nessun problema: si scorporano i passivi su una “bad company” e si butta tutto nel dimenticatoio, ossia un posto dove qualcuno dovrà pensarci. In genere, lo Stato.
Le emissioni dei diesel sono fuori dal range previsto? Si fabbrica una bella centralina elettronica che “non veda” le imperfezioni: è storia dei giorni nostri.
C’è il problema dei mutamenti climatici? Nessun problema. Ci si divide fra coloro che imputano i mutamenti alla protervia delle compagnie petrolifere, oppure si parla di fake news, ossia di chi ha interesse a vendere nuove tecnologie. Nessuno approfondisce la tematica: per apparire e far colpo sui “social” basta calcare i termini sul catastrofismo, mentre dall’altra si dirà che sono soltanto invenzioni ad opera di poteri forti che vogliono addomesticare questo o quel mercato al loro volere.
Cercare di capire? Con la propria testa? Non serve: è troppo faticoso e poco redditizio: quel che conta è ottenere appoggi, seguito, oppure demonizzare l’avversario, ridurlo ad un minus habens per la sua vita privata, per le mille pecche che – cercando bene – si trovano nella vita di chiunque.

Anche l’archeologia non è scevra da questa mistificazione. Ciò che non si riesce a spiegare è dovuto ad eventi “casuali”, a “fake news”, ad imbrogli.
Osservate questo geroglifico: che ve ne pare? Ci vedete qualcosa che assomiglia ad un elicottero, una nave (o sommergibile), un oggetto volante? E’ conservato nel tempio di Abydos, XIX dinastia, circa il 1300 a.C.:



Invece gli archeologi spiegano il fatto con ripetute corrosioni dovute allo scorrere del tempo e riscritture, come potrete notare nella loro giustificazione della stranezza:



Ecco, questa è – in sintesi – la spiegazione. E’ pur vero il celebre paradosso della scimmia che scrive al computer: se lasciata picchiare sui tasti per un tempo uguale ad infinito, la scimmia – inesorabilmente – premendo i tasti casualmente, scriverà la Divina Commedia. Già, per un tempo pari ad infinito, non tendente ad infinito, e dunque si tratta di una condizione irrealizzabile.
Così, gli archeologi vorrebbero farci passare che, scrivendo, cancellando e riscrivendo sono saltati fuori l’elicottero, la nave e l’aereo? Tutti nella stessa tavoletta o porzione di muro?
Non sarebbe più onesto affermare “Non sappiamo cosa vollero dirci gli Egizi con quel disegno, od ideogrammi, e per questo tacciamo: non abbiamo spiegazioni da fornire”.

Ma, la Scienza, s’ammanta con la stola della Nuova Religione Mondiale e, per questo, ha preferito la turris eburnea alla verifica precisa dei fatti, allo studio coerente degli eventi, alla sperimentalismo come fonte di prove. Non è solo una questione di denaro: quando sono a congresso, i grandi scienziati ritengo che si sentano come un consesso di semidei, assisi appena un po’ sotto la vetta del monte Olimpo.
Da qui, in seguito, la discesa ai mille “cedimenti” al dio denaro et similia: appunto, ad una vita da semidei, come il rango loro compete.

Ritornando a Biglino, io non so se un certo verbo, scritto in lingua ebraica antica, possa essere più correttamente tradotto come “fare” – ossia creare da qualcosa, come fa un artista – oppure che sia da intendere come “creare” e basta, dal nulla. Non lo so perché non ho i mezzi per capirlo (bisognerebbe essere degli esperti filologi in lingue antiche): però, questa persona che sì, si fa sentire ma sempre con misura, e con un aplomb più torinese che britannico, a mio avviso meriterebbe più fiducia ed ascolto.
Se questo fosse un posto dove la gente viene ascoltata per quel che dice o scrive, e non per schieramenti od amicizie.
In fin dei conti, perdiamo di vista solo una cosuccia da nulla: la Verità.


(a) Di Emad Victor SHENOUDAde:User:Xlance original uploader to .deen:User:Xlance fr:User:Xlance ar:User:Xlance - German Wikipedia (de:Datei:PHAROS2006.jpg), Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7977684

48 commenti:

  1. Poi Biglino fa riferimento sempre al Codice Masoretico di Leningrado. Ci sono testi molto più antichi che nessuno sa decifrare, essendo composti solo da consonanti senza interspazi.

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  2. Lo so. Purtroppo, la perdita del grande patrimonio della biblioteca di Alessandria ha come segnato una cesura fra il mondo antico ed il nostro. Mai, distruzione fu così apocalittica.
    Grazie
    Carlo

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  3. IO credo che quello che ci viene detto "ufficialmente" sia il minimo indispensabile per non farci "pensare".
    Non credo assolutamente che non si sappiano certe cose.
    Un esempio fra tanti: l'antartide.
    Nel 1946 gli USA fecero una spedizione imponente in Antartide, per verificare quanto asserito dall'Ammiraglio Byrd.
    Se guardi sulla "Treccani", c'è scritto che dietro le "Terre della Regina Maria" scoprirono delle terre "libere dai ghiacci".

    Cito:

    Tra la fine del 1939 e del 1940 una terza spedizione Byrd confermò la tesi dell’unica massa continentale.
    Una quarta, imponente (1946), durante la quale fu ancora sorvolato il Polo Sud, rilevò centinaia di chilometri di coste, scoprendo, fra l’altro, una specie di oasi alle spalle della Terra della Regina Maria, libera dai ghiacci, rivestita di prateria e cosparsa di laghi dalle acque verdi o azzurre; nel complesso furono rilevati almeno 1.600.000 km2 di nuovi territori. Nel seguito, vi furono spedizioni argentine e cilene, altre statunitensi, britanniche, norvegesi, francesi, australiane, quasi ininterrottamente.


    Tratto da:

    http://www.treccani.it/enciclopedia/antartide/


    Ora, son passati oltre 70 anni, io è da quando ero bambino che leggo di questi argomenti, ma non mi risulta di aver mai visto "ufficialmente" foto, filmati e resoconti relativi a questa "terra libera dai ghiacci".

    Secondo te cosa vuol dire?

    Sarà un caso che nessuno ne parli?
    Magari non interessa?
    Azz, han fatto documentari financo sulla cacca dei pinguini, però lì c'è una "terra perduta", con foreste, laghi ed acqua cristallina...ma non se ne parla?

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    1. E per quale astruso motivo non dovrebbero farci pensare? Ah, già! Il mondo è dominato da una setta di sadici mitomani assetati di controllo.
      Certo certo.
      Se è questo il "pensare", beh... direi che farebbero molto bene a impedirci tale attività.... :P

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    3. rispondo a Tizio.8029 quello di cui parli sono le secche di Mc Murdo spiegate scientificamente se vuoi ti mando 1000 fotografie che ho fatto durante la mia partecipazione a una delle deci e e deci e di spedizioni nazionali scientifiche in Antartide di cui l'ENEA sta mirabil.ente conducendo la direzionw tcni a e il MIUR quella scientifica.

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  4. Complimenti, bellissimo post. Consiglierò la lettura a tutti quelli che conosco.

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  5. Galileo, Newton, ecc. dovettero cominciare daccapo perché i cristiani distrussero tutto con "amore".
    Manlio Padovan

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  6. Ottimo post. Potrebbe essere la base per un documentario. Se ti interessa potremmo collaborare a riguardo

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  7. Questo articolo è un esempio lampante di come si possa fare disinformazione distorcendo, deformando e anche ignorando basilari fatti storici e scientifici.
    A cominciare dal fatto che in Egitto non c'erano schiavi ma operai salariati, e questa è una cosa che è stata detta e stradetta, ma poi voi davvero credete che una civiltà tecnologica costruisca oggetti in pietra e non in materiali migliori? Ma vi rendete conto che dalle piramidi alla solita batteria che citate tutto è stato realizzwto con materiali e tecniche note nell'antichità e non con risorse tecnologiche moderne? Ma a chi volete rifilare questa storiella di antiche civiltà tecnologiche extraterrestri o terrestri che siano? Solo dei polli creduloni avezzi ad agfidarsi alla prima idea eclatante di moda possono cascarci in queste trappole scenografiche e retoriche da soliti istrioni di notizie artefatte.

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    1. Mi spiace x te ma non sono storielle tu in realtà come tutti noi siamo schiavizzati dal sistema e le storielle ce le raccontano proprio per farci continuare cosi e la religione pure aiuta tanto in questo biglino in parte x me ci ha azzeccato come l altro commento sull Antartide infatti ce un divieto internazionale se vuoi andarci puoi solo con visite guidate perche se tutti aprissero gli occhi e crolla la religione politica ecc sarebbe il caos generale anche se si tratterebbe di liberta di conoscenza di come stanno le cose e pensa se fosse cosi tutti i soldi e potere che ha la chiesa li perderebbe in un secondo basta pensare che l antico testamento ha fatto piu morti di peste e guerre mondiali sommate e gia uno due domande su un dio cosi se le farebbe secondo me ma purtroppo la gente preferisce avere false speranze xke se esiste davvero e ha fatto ste cose e uno psicopatico

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    2. Ottima argomentazione Giuseppe Bizzarro, ma nessuno si é accorto che abbiamo davanti un falso profeta? L'importante è che venda i suoi libri e non gli importa nulla di negare Dio ma sarà responsabile di tutte le persone che allontana.

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    3. "con materiali e tecniche note nell'antichità e non con risorse tecnologiche moderne" per moderno intendi la paleontologia tecnologica che ci é consentito usare attualmente ? "una civiltà tecnologica costruisca oggetti in pietra e non in materiali migliori" per migliori intendi materiariali destinati a rovinarsi in pochi anni e che sovente non resistono neanche pochi mesi? .beh credo che se ci evolvessimo in futuro si costruirà per servire diverse generazioni così come avvenne in un lontano passato . L'obsolescenza programmata mostra apertamente quanto siamo retrogradi rispetto ad antiche civiltà .

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  8. Partiamo con calma.
    x Tizio.Spesso mi sono imbattuto nella vicende dall'Antartide, e non ho mai creduto alle storie della "Nuova Germania" hitleriana. Penso che Hitler sia morto in Argentina/Paraguay - aveva tutti i mezzi per farlo - e, dunque, scarterei questa ipotesi. Certo, tre missioni in quei posti da parte americana insospettiscono...però non abbiamo riscontri. L'Antartde è il luogo che ha visto meno giornalisti per km quadrato! Però, non ho elementi per fornirti una risposta. Ciao e grazie

    Ringraziamento cumulativo per coloro che hanno gradito l'articolo: eravamo un po' stufi delle menate del governo & soci...aspettiamo come va a finire...

    Un documentario? Ci potrebbe stare...solo che io non so nemmeno da dove iniziare...se vuoi, scrivimi ad info (chiocciola) carlobertani.it.

    Giuseppe, sei proprio Bizzarro.
    L'ho detto io stesso che nell'Egitto antico gli schiavi erano una minoranza, perché i contadini erano uomini liberi...di...massacrarsi di lavoro agricolo per il grande Padre e la casta sacerdotale.
    Detto questo, tu non porti argomenti, fatti, od altro, ti limiti a darmi del cretino, e dei cretini a chi ci segue.
    Sono d'accordo che la pila di Bagdad fu costruita con materiali del tempo, ma...sai quali conoscenze ci vogliono per costruirla? Dov'è che l'hanno apprese?
    Tutto qui.
    Ciao a tutti

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    1. Giusto cmq una spedizione sé esplorativa dagli americani non avrebbe mandato tutti quegli utenti uomini e non sarebbero morti altrettanti qualcosa ci sara ma non ce la diranno.mai purtroppo almeno che non ci sia una rivolta del popolo mondiale

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    2. Giusto per aggiungere un po' di carne al fuoco, o curiosità alle curiosità: alcune università indiane hanno realizzato ciò che è descritto nei Veda, gli antichissimi testi indiani... Ebbene, sono venuti fuori dei pannelli solari costruiti con materiali che noi definiremmo "assurdi" (cfr. Studi di Enrico Baccarini).

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  9. Conosco ciò che dice Biglino, condivido l ' approccio di Carlo e grazie a entrambi. Biglino per il suo lavoro e Bertani per l ' equilibrio gentile e nondimeno funzionale che ha attraversato e accompagnato l ' articolo. Sono davvero colpito da questo equilibrio, penso che quando tutti i divulgatori di conoscenza, a qualsiasi titolo, riusciranno a fare altrettanto, saremo nella direzione giusta.

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  10. Complimenti per l’articolo

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  11. Io credo che il sapere assoluto non stia nelle mani di nessuno, studiosi o scienziati che siano.
    Io sostengo Biglino perché la sua teoria cammina per mano con quello che ho sempre pensato e dà ottimi spunti per riflettere.
    Visto che la nostra apparizione su questo pianeta è frutto di studi e teorie che possono anche non essere totalmente esatte, quello che sostiene Biglino, per me, ha un senso logico.

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  12. @Luigi R ha detto...
    Poi Biglino fa riferimento sempre al Codice Masoretico di Leningrado. Ci sono testi molto più antichi che nessuno sa decifrare, essendo composti solo da consonanti senza interspazi.

    Infatti per decodificare una sequenza senza soluzione di continuità di codici, detti caratteri im un testo scritto, é necessario poter distinguere quelli di comando da quelli di significato.
    L'RNA decodifica il DNA, sequenza di trilplette di amminoacidi detti codoni, perchè é in grado di distinguere i due.
    Un compilatore genera un eseguibile da un file ASCII per lo stesso identico motivo.

    Nota aggiuntva: il processo di decodifica precede quello dil'estrazione del significato e prescinde da questo.
    Biglino a mio avviso sbaglia ad affermare che utilizza il metodo "faccio finta che ciò che sia scritto nel codice Masoretico sia vero" ma ne comprendo il motivo. si para il popò.

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  13. Beh, Augusto, anche a me ha insospettito che per 180.000 anni (secondo ultime ricerche, in Marocco hanno trovato tracce di sapiens del 300.000, ma passi...)non fosse successo niente.
    Ci sono dei ritrovamenti inspiegabili soprattutto nelle Americhe, ma non ci si può fidare troppo...sai com'è, Youtube fa l'uomo ladro-))
    x luigiza
    Non so nulla di lingue antiche, però l'RNA non "distingue" nulla, si tratta di una semplice operazione di stampaggio sul DNA. Quella del compilatore non l'ho capita, ma le credo sulla fiducia. Un compilatore "compatta" i dati, non de-codifica nulla.
    In ogni modo, qui non si tratta di giudicare Biglino come traduttore, quanto di capire se c'è una situazione coerente con la storia umana. Perché abbiamo dei "vuoti" enormi.
    Saluti a tutti
    Carlo

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  14. Complimenti Carlo, bellisimo articolo, spero che apra la mente a un pò di gente riguardo i temi trattati, guardare e studiare la storia ed usare il proprio cervello per ragionarci sopra fa capire che, sia il passato che la realtà odierna quotidiana spesso vengono spesso manipolate.Nonostante tutto forse siamo restati al medioevo, quello che succede veramente a palazzo non lo sapremo mai, il popolo bue raccontiamogli qualche favoletta....ma forse , nonostante possa confermare pienamente la teoria del impoverimento del quoziente intelettivo negli ultimi 20 anni, forse le favolette (sopratutto quelle stampate e quelle trasmesse dalla "scatola")non funzionano più :)

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  15. Complimenti!Trovo l'articolo ben scritto e interessante.Molti dovrebbero avere l'intelligenza di riflettere sulle proprie certezze. La china per percorrere il sentiero della verità, richiede un po' di coraggio e la voglia di non lasciarsi irretire da posizioni dogmatiche e fuorvianti.I dati per riscrivere la storia umana ci sono tutti e sono sotto i nostri occhi. Basta vedere e non soltanto guardare anche se questo farà imbufalire i "boccaloni" trincerati dietro l'indottrinamento elaborato per noi da un branco di ciarlatani a cui interessa solo il potere e l'insabbiamento di verità scomode per loro.

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  16. Ottimo articolo riflessivo.

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  17. Non sono "fan" di nessuno, ma di Carlo Bertani si, e di pochi altri, da cui non ho che da imparare. Biglino è un competente traduttore e non teme di di scrivere ciò che lui considera vicinissimo alla realtà. Non credo ci siano molte persone a saper fare il mestiere di Biglino. Io non compro libri che trattino di religioni, che secondo me è evidente siano TUTTE sanguinarie. Penso di essermi evoluta con l'Ateismo ed il Veganesimo. Se faccio qualcosa di BENE non lo faccio perché ho paura della punizione di vino, tanto è vero che preferisco il mojito semi analcolico, una bontà. E' plausibile, Logico perfino pensare che le ineguagliate caratteristiche dei "manufatti" antichi siano state fatte da gente più esperta di noi algoritmari casinari. Se dopo 5 anni dalla laurea che non si esercita la materia studiata si perde l'abilità almeno teorica, pensiamo quanto si possa essere perso il sapere e la tecnologia di millenni fa. Esiste un mistero "Coral Castle" di Edward Leedskalnin, che finora non è stato possibile spiegare. Potrebbe essere benissimo che prima che si componessero le fasce di Van Allen, degli extraterrestri, di specie umana, siano venuti sulla Terra. Non erano certo dei lucertoloni...Sono le religioni che rendono gli umani bruti. E sopra tutti Natura, bella, grande chimica,ma "cannibale" perché senza Coscienza. Forse siamo Noi animali la sua Consapevolezza da attuare a mezzo dell'Evoluzione: Ateismo, Veganesimo, rifiuto della competizione. Fossi io al posto di Natura, produrrei degli alimenti vegetali per tutti i pesci, e delle "leccornie" per i carnivori a quattro zampe., i Felini. Natura esiste, d'ii sono la sua brutta copia virtuale. .

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  18. Gogeta Vegeku

    Concordo!

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  19. Ho letto i vostri interessanti contributi e ne sono rimasto veramente sbalordito: come si diceva nel noto "Balle spaziali", quando inneggiavano a "Grande Yoghurt", lui rispose "io sono soltanto uno Yoghurt normale!"
    Comunque, vi ringrazio, e mi sto chiedendo perché siamo più interessati alla verità sul nostro essere piuttosto che al gran circo Barnum Salvini, Di Maio, Berlusconi, Renzi, Junker, Draghi...evidentemente si toccano corde nascoste, che ci rendano più disposti a collaborare piuttosto che a litigare?
    Mi è saltata in mente un'altra cosa.
    Il popolo ebraico ha fornito all'umanità grandi menti, rispetto alla sua esiguità numerica. Se ci si pensa bene, sono gli unici a poter affermare d'aver vissuto "insieme" a Dio. O, almeno, a quello che identificavano come Dio. Che questa certezza abbia influito sulla compattezza del loro popolo nelle vicende storiche? Oppure si è trattato solo di difesa, per essere stati definiti sempre "gli assassini di Cristo"? Ovviamente, tutto questo non ha nulla a che vedere con gli attuali abitanti di Israele.
    Ciao a tutti

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  20. Il mio commento è lungo e per cui lo divido in parti.

    Mi dispiace vedere come certe "teorie seducenti" facciano breccia anche in menti brillanti come è quella dell'autore di questo blog.

    Ed è proprio per la mia stima che voglio evidenziare cose poco conosciute che riguardano il personaggio in questione.

    Premetto che sul tema non ho certezze, che non tifo per nessuno e che la storia ufficiale la considero, da almeno 2/300.000 anni una versione molto accomodata per imporre una visione che personalmente considero falsa e funzionale al potere plurimillenario che affligge l’uomo, ma considero anche che l'onestà intellettuale presupposto indispensabile per qualunque ricercatore che si voglia serio, è qualcosa su cui non si può transigere.

    Purtroppo Biglino non è intellettualmente onesto perché usa "indizi" in modo comodo alle sue teorie e con abilità dialettica riesce a far credere a molti che effettivamente lui "non fa altro che tradurre letteralmente", cosa assolutamente (letteralmente) impossibile vista la lingua di cui si parla. Inoltre questa supposta "traduzione letterale" non è fatta sugli originali, ovvero quei libri scritti in ebraico antico con le parole composte da sole consonanti, sistema che si presta a molte traduzioni possibili, ma sul codice masoretico che è solo una delle tante interpretazioni della Bibbia.

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  21. Ho conosciuto la questione Biglino grazie al sito Luogocomune in cui ho partecipato a discussioni dove si è evidenziato al di là di ogni dubbio che Biglino non è un ricercatore serio e che le sue “traduzioni” sono frutto di una volontà di piegare quanto scritto nei libri della Bibbia (o meglio nella traduzione masoretica) alle sue teorie, che tra l’altro non sono nemmeno sue ma semplicemente una rielaborazione di altri come per esempio Sitchin.

    Pur non essendo io un esperto in materia, ho potuto con un pò di studio e ricerche confermare che qui ci si trova davanti una persona che non ha come valore l’onestà intellettuale e che evidentemente persegue altri scopi per il suo lavoro che quello della ricerca della verità.

    Metto dei link dove è possibile confermare quanto sopra indicato, nella speranza che lo spirito critico dei lettori possa vedere che tutto questo non è un fenomeno “straordinario” o delle “scoperte epocali”, ma piuttosto un abile (?) gioco di prestigio.

    Detto questo magari è vero che gli elohim erano o sono alieni eccetera eccetera, come detto sopra personalmente non escludo nulla, ma prendere per buone ricerche a dir poco zoppicati (per essere molto gentili) non rende merito a nessuno.

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  22. Il primo link è del sito di un ricercatore indipendente dove si può vedere la reazione, o per meglio dire la non reazione, alle critiche rivolte a Biglino su supposte “prove” pubblicate su un suo libro che si sono rivelate delle semplici bufale. Bufale che l’autore non si è premurato di correggere e che alla fine ha semplicemente ignorato il problema arrivando a cancellare la discussione.
    Un ricercatore serio ed onesto ammette corregge i suoi errori (se errori furono cosa che a questo punto io non credo), altrimenti è chiaro che ci si trova di fronte a disonestà intellettuale:

    https://guardopensoedico.wordpress.com/2015/12/08/due-chiacchiere-con-mauro-biglino-riguardo-il-ruah-sumero-ed-altro/

    Il secondo link è del sito Luogocomune dove in passato ci furono accese discussioni sull’ ”affaire Biglino” e di cui questa è l’ultima.
    Avviso che è lunga ma illuminate sul fenomeno, anche per l’atteggiamento intollerante dei sostenitori del personaggio, che ricorda tano quello degli integralismi reigiosi…
    Purtroppo il proprietario del sito sembra tifare ciecamente per Biglino e quando ha visto che le cose si mettevano male a chiuso la discussione con facendo affermazioni senza senso e vietato di parlarne in futuro.
    Questa discussione fu aperta proprio perché l’autore del sito del link precedente si interessò a quanto avveniva su Luogocomune e chiese di esporre i suoi risultati sui “metodi” usati da Biglino.
    Il risultato è chiaro: ci si trova di fronte a chiara disonestà intellettuale e rifiuto di confrontarsi in modo serio ed alla pari con chi critica i suoi metodi “leggeri”.
    A causa di richieste assurde da parte sua, e dal rifiuto dei suoi critici alle sue “condizioni” ridicole per un confronto “diretto”, purtroppo Biglino non partecipò alla discussione. Sarebbe stato molto interessante vederlo dibattere direttamente con chi gli contesta disonestà intellettuale ma evidentemente scendere dal piedistallo, piedistallo autocreato tra l’altro, è cosa che lo mette in imbarazzo viste le reazioni verso chi lo ha colto in fallo.

    https://www.luogocomune.net/LC/forum/libri-sacri/31-mauro-biglino-alla-prova-dei-fatti


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  23. x Unknow
    Non so se hai letto bene, ma io non tifo per nessuno, l'ho detto e scritto.
    So che Biglino è giunto alle sue conclusioni dal testo masoretico, che non ha vocali, e dunque necessita di interpretazione: a questo mi riferivo parlando di "esegesi" di Biglino. Poi, personalmente, non so nulla di testi antichi: per quanto riguarda, però, scienza e tecnologia, qualcosa so ed ho scritto.
    Ho semplicemente esposto dei fenomeni ai quali nessuno sa dare una risposta convincente, tutto qui. Sono buddista da decenni, e quindi le dispute del mondo cristiano mi sfiorano appena. Non crocifiggermi per questo!-))
    Ciao
    Carlo

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  24. Ciao Carlo,
    lo so che non tifi per nessuno ma siccome io ho approfondito e rilevato disonestà intellettuale, grave a mio avviso, reputo giusto informare chi legge e chi scrive a proposito che si tratta di ricercatore tutt'altro che affidabile. Tutto qui.
    Ah, pensa che nemmeno io sono cristiano e non seguo nessuna religione, e nemmeno io tifo per nessuno. Trovo il tifo una grave mallattia ;)

    Neanche io so praticamente nulla di testi antichi ma con un pò di studio ho avuto la conferma di quanto sopra. Perché non si tratta di essere sapientoni ma seri, coerenti ed onesti.

    Se in un libro un ricercatore mette bufale, interpretazioni facilmente confutabili e spesso molto tirate per le orecchie er le presenta come certezze, ed inoltre di fronte alle critiche fa lo gnorri, la conclusione non può che essere una sola.

    Con rinnovata stima.

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  25. Ragazzi ma c'e ancora qualcuno che pensa che le tre piramidi di Giza siano monumenti funerari?..inoltre i macigni di Baalbeck da 1200 tn..dove li mettiamo..andiamo oltre ci sono evidenti strutture artificiali su Marte..io penso che gli scettici siano innanzitutto disinformati..inoltre accettare le cose che dice Biglino non e' facile perche' crollerebbero le fondamenta della civilta'occidentale..fa comodo lo status quo ..non ci si deve sforzare a creare un nuovo ordine mondiale.

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  26. Vorrei citare alcuni passi biblici:
    Finalmente Dio disse: "Facciamo l'uomo secondo la nostra immagine, come nostra somiglianza affinché possa dominare sui pesci....(genesi 1, 26-27)
    Il Signore Dio disse allora: "ecco che l'uomo e diventato come uno di noi, conoscendo il bene ed il male! (Genesi 3,22-23)
    Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sopra la faccia della terra e nacquero loro delle figliole, avvenne che i figli di Dio videro che le figliole degli uomini erano piacevoli e se ne presero per mogli tra tutte quelle che a loro piu piacquero (genesi 6, 1-3)
    C'erano i giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di Dio si accostarono alle figliole dell'uomo e queste partorirò no loro dei figli. Sono questi i famosi eroi dell'antichità (genesi 6, 4-5)
    Quindi Dio non era solo, parlava con qualcuno quando diceva "facciamo"...forse con gli angeli?
    E se Gesu è l'unico riconosciuto dai cristiani "figlio di Dio", gli altri figli di Dio che se la spassavano con le figlie degli uomini, chi erano?
    Grazie per l'articolo.

    RispondiElimina
  27. @unknown:
    "inoltre accettare le cose che dice Biglino non e' facile perche' crollerebbero le fondamenta della civilta'occidentale..fa comodo lo status quo ..non ci si deve sforzare a creare un nuovo ordine mondiale."

    Certo, ma il problema è che Biglino non è affidabile. E' stato colto in fallo più volte ed ogni volta ha evitato di rettificare e questo anche su interpretazioni di termini fondamentali per le sue teorie, vedi la questione "ruah" nei link postati sopra.
    Questo non può che far supporre che qui ci si trova di fronte ad una operazione di falsificazione e se crolla la civiltà occidentale a causa di falistà la cosa non mi sembra promettere bene, perché se cambio deve esserci, cosa che auspico con tutto me stesso, deve essere verso il meglio non verso il peggio e chi manipola i fatti di sicuro non ha buone intenzioni, a parer mio ovviamente.

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  28. Ma anche se "non ci fosse stato" un Biglino, erano decenni che si sapeva che "non ce la raccontano giusta" !
    Ho iniziato da bambino leggendo i vari Kolosimo etc., e se è vero che ci osno migliai di pubblicazioni piene di fuffa, è altrettanto vero che nesuno ha ancora spiegato la maggior parte dei misteri.
    Si riduce tutto a "è così perchè è così".
    Non ci sono molte differenze, in questo,fra "Religione" ed "Archeologia Ufficiale"!
    Poi sicuramente c'è chi ci ha marciato sopra, ma caso strano ogni volta che si sta per fare una scoperta sensazionale...si insabbia tutto.
    Oltre ventanni fa un Tedesco costruì un robottino (anzi, 2: "Uput" ed "Upuat 2") che potesse risalire i condotti verticali della "Gramde Piramide".
    Caso strano , appena scoprì un portello apribile che chiudeva uno dei condotti, invece di concedere i permessi e dare grande risalto alla cosa, si bloccò tutto e si vietarono ulteriori ricerche.
    Chiusero tutto per mesi.

    Ed i casi come questo sono decine.

    Devono ancora spiegare troppe cose, su tutto.



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  29. Come ho già detto sono convinto che la storia sia ben diversa da come ce la raccontano, molto diversa...
    Per esempio io non sono affatto convinto che la versione ufficiale che vuole l'uomo sulla terra da 2/300.000 anni sia vera. Anzi tendo a credere alle ipotesi che ci vogliono sul pianeta da molto più tempo. Ma anche se fosse vera non trovo credibile che l'uomo sia stato un mezzo scemo per minimo 250.000 anni e poi improvvisamente delle ultime decine di migliaia si sia dato una svegliata, perché quelli che vivevano qui dove viviamo noi erano uguali-identici a noi già 2/300.000 anni fa.

    Ma da qui a prendere per buone teorie varie ce ne passa, soprattutto quando qualcuno che si presenta come ricercatore serio che nonostante sua stato colto in fallo ripetutamente non corregge i suoi "errori". Questo è IL punto che tengo ad evidenziare perché è facile cadere nel tranello di illusionisti vari.

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  30. Buongiorno collega!
    Sempre bello leggerti, però questo articolo sembra la sceneggiatura di una puntata del programma 'Enigmi Alieni'... Che comunque ho apprezzato.
    Con profonda stima.

    René.

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  31. Beh, sì...d'altro canto i dubbi di tipo tecnologico sono tanti, quanto quelli d'origine filologica...se è piaciuto (ed ha scatenato mille menti per aggiungerci qualcosa), vuol dire che la strada era quella giusta.
    Ciao, EX collega -)))

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  32. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  33. Guarda, io se non mi chiedi come minimo il 25% di interesse, non sono interessato!
    Ma non han altro da fare, 'sti qui?

    RispondiElimina
  34. Non ho bannato nessuno: era un tizio che vendeva prestiti...spam...
    Carlo

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  35. Ben ritrovato e, finalmente, ho riprovato il piacere di leggere un tuo elaborato che trovo, oltre che interessante, fascinoso nella sua trama scritto, come sempre, senza supponenze con l'evidente scopo di aprire la visione: insomma di indurre a vedere e non a guardare.
    Con affetto Buon Cammino
    Doc

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  36. Salve, ottimo articolo, molto interessante. Ma, immagino, Biglino sia stato solo un pretesto per parlare di paleoastronautica. L'articolo riguarda solo questa disciplina, le sue caratteristiche, i suoi contenuti. Biglino c'entra ben poco con tutto questo, o meglio, la sua notorietà internettiana.

    Lo studioso torinese è celebrato ed osannato dai suoi fan per quello che asserisce sulla Bibbia, per veder sbugiardati rabbini e preti, posta in ginocchio la loro interpretazione religiosa, "teologica", come ama dire Biglino. In rete sono innumerevoli i video sulle conferenze di Biglino e la stragrande maggioranza dei commenti lo approvano nei suoi strali contro il "complotto religioso", ma lo ignorano o lo criticano per la deriva "alienistica".

    Ma Biglino è comunque un personaggio di scarso livello di attendibilità, non essendo per nulla affidabile neppure in materia di traduzioni ed interpretazioni bibliche.

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  37. Complimenti Carlo per l'articolo, pulito e interessante.
    È altresì interessante leggere i commenti, tutti, e inoltre notare che chi scredita Biglino o le teorie che egli sostiene, non esponga fatti, ma metta davanti a tutto il fatto che sono teorie semplicemente assurde.
    E lo sono, infatti, lo sono nella misura in cui la nostra cultura e la nostra educazione ci hanno insegnato che certe cose sono semplicemente assurde.
    È affascinante notare che se però rimuoviamo questo blocco mentale, cioè se semplicemente smettiamo di credere che ci sia qualcosa di assurdo a priori, ma apriamo la mente al possibile, il tutto appare non dico probabile, ma quantomeno plausibile. Pensare con la propria testa forse è anche questo.

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  38. Anonimo9:32 PM

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