Quello che sta succedendo non attiene alla vostra, personale opinione che avete su Beppe Grillo e sul suo Movimento (M5S) né sugli altri, piccoli movimenti nati alla fine di questa drammatica legislatura: è una questione di democrazia.
Certo, il M5S è un caso eclatante rispetto agli altri, poiché rischia d’attrarre circa il 20% dei votanti: un quinto dell’elettorato, milioni d’elettori che saranno gabbati da un mix ben studiato, ossia le farraginose regole per presentare nuove liste (se hai già un solo parlamentare non serve niente, ti è abbuonato tutto: la Casta sa scrivere bene le sue regole) e la “fretta” delle elezioni anticipate.
Passiamo alla serie di faccende delle quali non mi frega un accidente: che Grillo sia un despota, che sia antidemocratico, che sia un framassone, che Casaleggio sia un pazzo, che le sue primarie siano poco convincenti, che siano dei ragazzi allo sbaraglio preda dei marpioni parlamentari, che tutto sia già orchestrato per acchiappare i voti dissidenti, che Grillo sia anche lui un compagno di merende.
Oddio, se lo fosse non farebbero tutto questo ambaradan per fermare la sua lista, ma passiamo oltre anche a questa obiezione.
Ricordiamo che, nell’odiata Germania dello spread, bastano 50 (cinquanta) firme di fronte ad un notaio per presentarsi alle elezioni: poi, se non hai seguito, ti ferma lo sbarramento al 4% ma questo non è il caso di Grillo, che va anche oltre la soglia (8%) per entrare in Senato, mentre partiti storici come l’UDC non sanno nemmeno se entreranno alla Camera (4%). Quella tedesca è una discreta legge elettorale: se il governo va per farfalle – ed il popolo si raggruppa copiosamente in nuove formazioni – la legge lo consente, checché ne dicano gli impotenti complottisti.
Vorremmo chiedere a questi azzimati saltimbanchi della politica, a quelle signore figlie di buona donna e del bisturi che siedono in Parlamento: vi rendete conto che per salvare voi stessi state affossando quel che rimane della democrazia in Italia?
Avete idea di cosa succederà? Credete di passarla liscia?
Anche chi non sostiene Grillo, chi crede alle balle che sia un despota (e non che quelli che ha sbattuto fuori stavano già facendo lingua in bocca con l’apparato della Casta), oppure un sognatore, un massone o quant’altro dovrà riconoscere che un diritto enorme come l’Universo gli è stato negato.
La Casta andrà al potere sorreggendosi sul 40% dei consensi: contro la maggioranza degli italiani. Di più: al suo interno non tutti sono d’accordo su un “Monti forever”, come la Lega, Vendola, settori del PD. Attenzione: stiamo parlando degli elettori, non dei vertici. Per pura pietà non prendiamo nemmeno in considerazione Berlusconi, che blatera le verità lette su Internet e poi non saprebbe cosa fare.
In queste condizioni, quale governo può reggere?
D’accordo che gli italiani non siano dei rivoluzionari, ma questa volta la misura sarebbe veramente colma: presidente Napolitano, non si governa proteggendosi dietro ai mitra dei Carabinieri – lo ricordi – e se la “piazza” viene repressa con quei mezzi, Dio solo sa cosa potrà succedere.
“Ci vedremo in Parlamento, dentro o fuori, e sarà comunque un piacere” dice oggi Grillo: credetemi – se ancora credete nella democrazia, che oramai è solo un dentifricio col quale vi sciacquate la bocca – non fate questo errore madornale. I morti non tornano indietro, e chiedono altro sangue per vendetta.
Quel “dentro o fuori” è un avvertimento, sa di V per vendetta. Pensateci.
Grillo avrebbe dovuto già fare qualcosa di simile -ne ha avuto il tempo per studiare anche i modi per farlo- quando è uscito il fuori onda di Favia che confermavano le già esistenti spinte edonistiche in alcuni movimentisti del 5S di parma-bologna.
RispondiEliminaA sua giustificazione - perfettamente comprensibile- le elezioni siciliane con tutto il retro mediatico da costruire, organizzare e mediatizzare.
Il successo ottenuto, ha accelerato le spinte egoistiche di alcuni c.d. personaggi con la faccia di Abele dipinta, sostituita alla propria ( almeno in pubblico..) che hanno abboccato all'effimero luccichio mediatico causando danni enormi all'immagine del Movimento...
E andavano fermati: forse c'è da rimproverargli il ritardo ..
Doc
Quello che mi preoccupa di piu' e' la faccia tosta della "casta". Come dice Carlo potrebbero esasperare gli animi di quel 20% o piu' che vogliono cambiare.
RispondiEliminaSaluti
Una cosa è certa:
RispondiElimina!00 parlamentari e 60 senatori M5S, costringeranno la casta a lavorare o farsi spuntare due braccia in più per votare al posto degli assenti.
Napolitano ha capito e chiede "procedure più snelle" per la raccolta delle firme. Non è proprio Morfeo, quando la paura fa novanta si sveglia.
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