08 luglio 2009

The Berlman Show (I)

L’isola della Maddalena, con tutto il battage di strutture militari che contiene, non è stata ritenuta sufficientemente sicura per proteggere i “grandi” della Terra nell’occasione del G8: probabilmente, la minaccia di migliaia di no-global che l’assalivano in massa – sbarcando dai loro canotti – ha fatto scuotere la testa ad ammiragli e generali, preoccupati di non riuscire a reggere l’onda d’urto. Dopo il “Vallo Atlantico nel 1944”, il “Vallo della Sardegna” poteva cedere anch’esso.
Così, tutti in una città che ha appena subito un devastante terremoto: auguri signor Obama, auguri signora Merkel. Se, la notte, il comodino dovesse traballare, non preoccupatevi: fino alla magnitudo 4,5 non è previsto lo sgombero, dormite tranquilli e sicuri, siete in Italia (!).

Vi sarete chiesti il perché della stranezza, ma conoscete poco l’Italia, perciò è meglio spiegare quello che – siamo certi – non avete ben compreso.
Dovete sapere che, in questo Paese, ogni giorno dell’anno – da decenni – va in onda su tutti i canali televisivi il “Berlman Show”, ossia la rappresentazione dell’Italia vista da un solo punto d’osservazione, quello del Primo Ministro, Silvio Berlusconi.
In questa soap opera istituzionale, gli italiani sono un popolo felice e tranquillo, che non ha preoccupazioni per il lavoro, per la salute, l’istruzione, il welfare. Lo Stato – ossia Silvio Berlusconi in persona – si preoccupa di tutto e per tutti: dopo burrascose notti trascorse nell’harem, Berlusc-al-Sharif – il nostro Califfo nazionale – si sporge dalla finestra, osserva l’Italia e detta il copione della prossima puntata.
A Milano – dove ci sono le sue, personali televisioni – ed a Roma, dove c’è la televisione di Stato che controlla come Primo Ministro, i suoi mercenari prendono diligentemente nota, telefonano agli attori e preparano le scene che gli italiani vedranno il giorno seguente.
So che, da voi, una cosa del genere non sarebbe nemmeno immaginabile: difatti, nella sua classifica, Freedom House inserisce l’Italia – per libertà d’informazione – più o meno dalla parti del Benin o di qualche sperduta Repubblica delle Banane.

Pensate che, in Italia, non si parla mai del nostro principale problema: un terzo dell’Italia è governato dai clan delle Mafie, che oramai non gestiscono solo le attività criminali (droga, armi, ecc), bensì s’inseriscono negli appalti pubblici, come ha ben spiegato Roberto Saviano nel best seller Gomorra. Per averlo spiegato, ha dovuto fuggire e vivere nascosto.
L’Italia – il Paese del Sole – non ha praticamente centrali solari e – mentre nei vostri Paesi fioriscono le iniziative che riguardano le nuove energie rinnovabili – qui da noi costruiranno (dopo il 2020!) quattro centrali nucleari: con il prezzo dell’Uranio in continuo, iperbolico aumento, saranno probabilmente le ultime centrali del Pianeta.

Per farvi capire come il “Berlman Show” si occupi proprio di tutto, vorremmo spiegarvi qualcosa che riguarda ciò che avrete senz’altro letto sui vostri giornali: la nota vicenda di Noemi, la ragazza minorenne che frequentava le “feste” di Silvio Berlusconi.
Pochi giorni dopo lo scoop, fu pubblicata un’intervista ad un ragazzo napoletano – Domenico Cozzolino – il quale raccontava d’essere stato il fidanzato della ragazza per lungo tempo. In qualche modo, il ragazzo voleva far intendere che Noemi Letizia era una ragazza normale con una vita normale.
Poco dopo, però (in Italia, si dice che “Le bugie hanno le gambe corte”), scoprirono che questo ragazzo era un attore che lavorava in una fiction delle TV del signor Berlusconi (“Uomini e donne”), gestita da una conduttrice – tale Maria de Filippi – a sua volta moglie di un giornalista che gestisce il più noto talk show delle TV di Berlusconi, Maurizio Costanzo. Tutto costruito in famiglia.
Quando la moglie di Berlusconi – Veronica Lario – chiese il divorzio, immediatamente una ex parlamentare del partito del premier Berlusconi – Daniela Santanché – concesse un’intervista al settimanale di gossip “Chi” – di proprietà, anch’esso, del presidente del Consiglio – nella quale affermava che, da tempo, la moglie di Berlusconi aveva una relazione con una guardia del corpo. La quale, ha smentito con sdegno, sfidando chiunque a provare il contrario ma, oramai, il messaggio era stato immesso nel circuito dei media.

Avrete senz’altro visto il bellissimo “The Truman Show” con Jim Carrey, laddove la vita felice di un americano medio veniva creata ad arte per proporla come un modello per gli americani.
Qui in Italia, nel “Berlman Show”, ogni giorno vengono create decine, centinaia di nuove immagini che sono immesse nel circuito dei media, per ipnotizzare gli italiani e far loro credere che tutto va bene: una nazione di lobotomizzati.

Nel frattempo, l’economia sta crollando: tutti i parametri economici indicano che l’Italia sta andando a fondo, ma pochi italiani riescono a rendersene conto, perché il “Berlman Show” imperversa. Raccontano che il welfare italiano è il migliore d’Europa – e intanto la gente è sempre più povera – e che L’Aquila sarà ricostruita, ma non dicono quando: nel 2032, così hanno dovuto ammettere nella legge per la ricostruzione, perché la loro sciagurata politica economica non trova i soldi per ricostruire. Saranno trovati mediante delle nuove lotterie (!): non è una barzelletta, è tutto scritto nel decreto ufficiale del Governo Italiano!
Per reggere un simile gioco, il premier deve concedere a coloro che fanno parte dello show posti importanti: se cercherete Michela Vittoria Brambilla su Youtube, la troverete mentre fa la giornalista nei locali hard della notte spagnola. Oggi, questa persona, è il Ministro Italiano per il Turismo, uno dei più importanti ministeri per l’Italia, nazione turistica.

Vi chiederete perché l’opposizione, in Parlamento, non denunci queste menzogne: a volte lo fa, ma non può fare nulla contro uno show mediatico che imperversa 365 giorni l’anno, da sei emittenti televisive nazionali più quelle minori. I media, sono totalmente nelle mani del premier.
La necessità di spostare il G8 dalla bellissima isola della Maddalena, in Sardegna, ad una città (L’Aquila) – che corre il rischio di altri terremoti devastanti – è una sola: siccome vi sono, per necessità di ordine pubblico, migliaia di militari nella zona, questo garantisce al gestore del “Berlman Show” che nessuno riuscirà ad avvicinarsi, che nessuno potrà inviare all’estero le immagini delle proteste, che ci saranno sicuramente e saranno tante.

L’Italia, come nazione europea, è oramai solo più una colossale finzione, un grande reality show a cielo aperto, come in nessun altro luogo al mondo: forse, voi che venite in Italia in vacanza, non ve ne rendete conto, ma qui si vive oramai una strisciante dittatura, regolata dai media del Presidente del Consiglio. Più semplicemente, una dittatura mascherata.

Grazie per la vostra attenzione

Articolo liberamente riproducibile con citazione della fonte

13 commenti:

  1. A proposito della Freedom House: vuol dire Casa della Libertà. Ti ricorda niente? Era il nome della coalizione di Berlusconi quando era un amerikano a 48 carati. Le istituzioni che portano nel nome la parola libertà negli USA appartengono all'area ultraliberista e fautrice del più fanatico imperialismo americano, e dell'invidualismo economico, sociale, religioso e culturale.
    Meglio saperlo, prima di sostenere cose come "è così, l'ha detto la Freedom House".

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  2. Sono veramente abbattuto il G8 si sta trasformando in un trionfo mediatico per il mandrillo di villa certosa. Obama elogia Napolitano e l'armata mediatica del mandrillo fa credere che ha elogiato la sua organizzazione. La nostra diplomazia, mal diretta non sa organizzare il vertice e la cosa viene minimizzata o negata e gli italiani drogati a dosi cavalline di disinformazione ci credono come allocchi. La situazione economica peggiora, ma il nano erotico nega tutto e minacccia chi osa contraddirlo. Berlusconi uscirà dal G8 e dagli scandali erotici rinforzato preparandosi a divenire presidennte a vita. Si non vi sembri esagerato, con l'armata mediatica di cui dispone può rincitrullire a piacere la mente degli italiani.

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  3. Caro Carlo,
    queste tue critiche al Berlusca, pur condivisibilissime, m'han fatto pensare. Mi sono chiesto, cioè, se sia logicamente ammissibile, per chi si considera democratico, non accettare il parere di una maggioranza che, manipolata o addirittura inebetita finché si vuole, ha appunto votato il Berlusca in questione.
    Tertium non datur, mi sembra, tra 1) se si è democratici, si accetta il Berlusca o 2) se non si accetta il Berlusca, non si è democratici. Ovviamente, accettare non sta per "colpire con l'accetta".
    Ciò, a meno che non si rifiuti il concetto moderno di democrazia (quella classica essendo di fatto un'oligarchia aristocratica, visto che non tutti facevano parte del demos). Ed anche questo sarebbe un atteggiamento condivisibilissimo, sebbene poco moderno. O poco di sinistra, per dir meglio.
    Se quanto sopra ha un senso, solo da destra è possibile criticare il Berlusca. Eppure, il medesimo è di destra. E allora?
    La mia paura è che, se si vuol serbare un po' di coerenza, si sia costretti a sostituire all'aggettivo moderno il prefisso "pseudo". In tal modo avremmo una pseudo-democrazia, nella quale una pseudo-destra si oppone ad una pseudo-sinistra, in nome della quale va a votare lo pseudo-cittadino italiano. O, meglio, una risicata percentuale di coloro che si fregiano di tale qualifica.
    Ma questo equivale ad un rifiuto totale del presente. Che fare?
    Se, oltre alla cortesia di cui ampiamente disponi, trovi anche il tempo per rispondermi, vorrei continuare il discorso.
    Grazie per l'attenzione.
    Asno
    (http://donkamel.splinder.com/)

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  4. Il ragionamento dell'agliuto mi sembra inficiato da un errore di base, che è il seguente: Uno che ha il controllo diretto e indiretto della quasi totalità dei mezzi d'informazione e con la sola minaccia di sospendere le inserzioni pubblicitarie, sew si presentas alle elezioni le rende poco democratiche perché con il bombardamento mediatico è capace di orientare gran parte dell'elettorato. In più poi quando va al potere mette una tassa sul suo concorrente (vedi quella su sky di Murdoch), mostrandosi disposto ad usare senza remore il suo potere politico, leggi conflitto d'interesse. Infine a questo aggiungi che impone leggi filo vaticane (LEGGE 40, legge sul testamento biologico) e conduce, legittimamente, una vita libertina, ma vuole che siamo tutti Dio patria e famiglia con il family day. Tutto questo in un paese dove la libertà di stampa è reale non sarebbe possibile, ma gli italiani rincitrulliti a dosi cavalline di TV spazzatura bevono tutto e lo applaudono quando sanno delle sue perfomance sessuali, nel mentre il loro stipendio perde valore d'acquisto, i loro figli non trovano lavoro, ma loro sono d'accordo con lui le cose vanno bene e chi dice il contrario è un sordido comunista. Se per te questa è democrazia!?

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  5. mh. ad atene all'età di pericle a parte che come già anticipato da orazio non tutti facevano parte del "demos" ma mi piacerebbe puntare il dito accusatore che tanto amo su un aspetto secondo me rilevante. durante i "comizi" cittadini prendevano la parola, spesso, delle persone che utilizzando la dialettica riuscivano a convincere gli altri delle loro intenzioni (sofisti). ora, esporre un'idea in maniera tale da condizionare l'elettorato, può considerarsi come "democrazia"? e inoltre non penso che berlusconi si possa considerare di destra o pseudo-destra. il liberismo non è affine ai concetti dei conservatori (e quindi i destri). o sbaglio?

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  6. G8?
    Estiqaatsi!!!

    Berlusconi?
    Estiqaatsi!!!

    Puttaniere?
    Estiqaatsi!!!

    Pseudo-(citazione aglieutica)pedofilo?
    Estiqaatsi!!!

    Padrone?
    Estiqaatsi!!!

    Tutte cose assolutamente inutili pe qualsiasi cittadino italiano.

    Psedo-dx
    pseudo-sx
    pseudo-tutto?
    NON Estiqaatsi...anzi

    pseudo-Dx:
    forse, ma è da intendersi
    pseudo-forza-Democratica,
    reale-forza-Dittatoriale,
    (tutti e tre gli pseudo iniziano
    cn "D")
    per dimostrarlo bastano An, Lega e Silvio? Penso che sia prova abbondante, ricordo la frase "sono più uguale" detta dal cavoliere di arcore....

    pseudo-Sx:
    errore fondamentale, inculcato da Dx e purtroppo sparso anche a Sx, che, sebbene facilmente indotto dagli stessi leader di Sx, causa qualunquismo acuto nella popolazione, terreno ideale per la trasformazione della pseudo-Dx in real-Dittatura.
    A dire pseudo-Sx non ci guadagna nessuno...

    pseudo-tutto:
    ma non si può dire pseudo-vita
    perché allora si dovrebbe dire anche pseudo-morte e non ci siamo proprio...

    salutiations

    RA

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  7. Ragazzi, vorrei intervenire, ma sono col 56k e mia madre è sulle spine: "E il telefono, se qualcuno chiama?"
    Vedo, però, che ve la cavate benissimo anche senza di me...
    Ciao
    Carlo

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  8. Poiché Carlo è costretto al silenzio, mi permetto di rispondere personalmente a 1) Orazio, al quale vorrei far presente che "l'errore di base" consiste appunto nel pensare democrazia quanto democrazia non è e - stanti i mala tempora - non può essere; 2) Ladnag, che addita giustamente i sofisti quali padri della democrazia e che pertanto ci invita a dichiararci - necessariamente - antidemocratici; 3) Roberto, mio omonimo, le cui esternazioni condivido in toto, tranne quelle sulla pseudo-morte.
    Pseudo-vita può anche esserlo, la nostra di noi moderne bestie da allevamento, ma la morte ti assicuro che è sempre la stessa. E lo dice uno che scrive con un sol dito, da un letto d'ospedale, in chemioterapia.

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  9. Poiché Carlo è costretto al silenzio, mi permetto di rispondere personalmente a 1) Orazio, al quale vorrei far presente che "l'errore di base" consiste appunto nel pensare democrazia quanto democrazia non è e - stanti i mala tempora - non può essere; 2) Ladnag, che addita giustamente i sofisti quali padri della democrazia e che pertanto ci invita a dichiararci - necessariamente - antidemocratici; 3) Roberto, mio omonimo, le cui esternazioni condivido in toto, tranne quelle sulla pseudo-morte.
    Pseudo-vita può anche esserlo, la nostra di noi moderne bestie da allevamento, ma la morte ti assicuro che è sempre la stessa. E lo dice uno che scrive con un sol dito, da un letto d'ospedale, in chemioterapia.

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  10. Caro Agliuto, prima ti faccio i miei migliori auguri per la tua situazione di salute, poi tengo a precisarti che io considero tutte le democrazie solo nominali, infatti condivido l'affermazione del politologo R. Dahl che, nel suo libro La democrazia e i suoi critici, la definiva una poliarchia, dove le eiltes concedevano alle masse alcuni diritti minimi ma non consentivano un reale controllo del potere, gestito da una poliarchia che nulla concede alle masse. Ciao

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  11. Caro agliuto, tanti carissimi auguri di cuore, ho un paio di amici (anzi tre) che hanno 'passato' la chemio negli scorsi anni ed uno -il più giovane- ha dovuto fare più di un passaggio. Comunque, ad oggi, stanno tutti abbastanza bene (cioè con gli acciacchi medi di un 40/50 enne), tanto da farci qualche bella mangiata di cinghiale e tordi assieme, e ti assicuro che sono un impegno psico-fisico notevole per chiunque!
    Il mio discorso sullo 'pseudo' (hai capito) era un po' più 'leggero' e non voleva scavare nelle percezioni ed esperienze personali.

    Però mi sento di dirti (e ci ho pensato prima di scriverlo) che la parola 'pseudo' non sarebbe da usare (dico sarebbe perché mi rendo conto che è una 'interpetazione' molto personale), si può dire vita di merda, vita da cani, vita di sofferenza, vita miserrima...cioè si possono agigungere aggettivi 'dopo' la parola vita...ma la vita, qualsiasi vita è comunque sempre vita e non può essere mai una pseudo- o simil- vita. E' il mio piccolo pensiero in merito e come l'ho espresso ai miei amici mi sento di esprimerlo anche a te, con tutto il rispetto per la tua scioccante esperienza e con -forse-l'ingenuità della mia inesperienza diretta in materia.

    Non mi piace pseudo- né per le grandi cose (la vita) e nemmeno quelle più piccole, come i partiti.

    La vita è la cosa più grande dell'universo, la vita è l'Amore e l'amore è la Vita...ma tutte queste cose -per me- sono legate da tante piccole e piccolissime cose, da tanti 'piccoli' amori che passano per una parola sempre più dimenticata: rispetto.

    Io voglio rispettare tutte quelle persone che, in Italia, non si sentono rappresentate da questo governo, da quelli che vorrebbero un governo, una società, diversi, da quelli che hanno idee nuove e da quelli che idee non hanno ma sentimenti sì...
    La maggioranza di queste persone si riconosce in sotto una stretta bandiera di centro-sinistra o di sinistra o di 'altro'...nel rispetto di queste persone non si può dire che la sinistra italiana sia pseudo-...potrà essere arruffata o inconcludente, ma è formata da persone vere e non da pseudo-persone.

    Una mia carissima amica ha avuto un incidente di auto che l'ha costretta in carrozzina (con un bambino appena nato ed una bimba di pochi anni). "Prima" era una persona attivissima, energia pura, piena di attività e di amici e di gioia. Poi, cioè oggi, adesso, è una persona attivissimissima, piena di gioia (ma anche ti assicuro di dolori), ha fatto 'grandi' i figli...ha fondato una cooperativa per l'inserimento al lavoro dei diasbili che sta facendo lavorare decine di persone e conta decine di soci...(99 di disabili con varie 'tipologie').
    E' energia pura, io talvolta le dico: "...a te ti hanno tolto le gambe perché eri troppo forte..".
    Stare in sua presenza, cenare con lei ed i suoi amici para e tetra-pegici...è una esperienza di vita vera, di vita conquistata ogni minuto secondo a 'morsi'...di gioia vera, quella nata dall'humus della vittoria sulla sofferenza, che però c'è e rimane -tremenda- come 'spalla' della vita...

    Sai cosa mi dice lei, amzi cosa dice a tutti: "la cosa che mi da meno pensieri, nella mia vita attuale, è il non avere l'uso delle gambe". Se fossi nei suoi panni, o meglio: ragionando nei mei attuali panni di bipede; sarebbe il mio "unico" pensiero...
    invece, la vita, anche questa volta, è sorprendente!

    ciao

    RA

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  12. purtroppo è proprio così....siamo al regime...ciao Giovanni

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  13. Un abbraccio caloroso ad Orazio e Roberto. Dio è grande, se permette queste cose. E grazie anche a Carlo, senza la cui ospitalità questo scambio "d'amorosi sensi" non si sarebbe avuto. Sono sinceramente commosso.

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