Clemente Mastella cita Fedro: “Gli umili soffrono, quando i potenti si combattono.”
In un paese normale, la Magistratura indaga. Su chiunque.
In un paese normale, quando la Magistratura indaga, non ci si dimette per ricattare il governo.
In un paese normale, finché non c’è una sentenza, si è innocenti come l’acqua di fonte.
In un paese normale, è inopportuno inserire i propri familiari nei posti chiave delle amministrazioni.
In un paese normale, deputati e bidelli rispettano in egual modo le sentenze definitive.
In un paese normale, prima di riciclare i politici trombati, si ricicla l’immondizia.
In un paese normale, l’immondizia non brucia nelle strade.
In un paese normale, riciclando l’immondizia, si evita che pessimi politici se ne giovino per tornaconto personale.
In un paese normale, non si confondono le biomasse con l’immondizia.
In un paese normale, non si fa pagare una tassa sulla fornitura elettrica per incenerire l’immondizia, raccontando che è una biomassa.
In un paese normale, quando una sentenza definitiva dice che una frequenza televisiva non ti appartiene, quella TV va sul satellite.
In un paese normale, non è il proprietario della stessa emittente a definire le leggi della comunicazione.
In un paese normale, non si fanno scambi fra le leggi sulla comunicazione e quelle elettorali.
In un paese normale, una legge elettorale permette ai cittadini di scegliere i candidati.
In un paese normale, non si fanno leggi elettorali con il solo scopo di cassare gli altri.
In un paese normale, si preserva la democrazia come un dono prezioso.
In un paese normale, queste cose è inutile dirle, perché tutti le sanno.
Caro Mastella,
visto che ricordi Fedro – a dire il vero in modo poco appropriato: chi sarebbero gli “umili”? Un Ministro?!? – ti voglio ricordare un altro, piccolo brano di un autore a me più caro. Medita un po’, per capire quale dei due “c’azzecca” meglio.
“Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.” Lucio Anneo Seneca.
Cordialità
In un paese normale, la Magistratura indaga. Su chiunque.
In un paese normale, quando la Magistratura indaga, non ci si dimette per ricattare il governo.
In un paese normale, finché non c’è una sentenza, si è innocenti come l’acqua di fonte.
In un paese normale, è inopportuno inserire i propri familiari nei posti chiave delle amministrazioni.
In un paese normale, deputati e bidelli rispettano in egual modo le sentenze definitive.
In un paese normale, prima di riciclare i politici trombati, si ricicla l’immondizia.
In un paese normale, l’immondizia non brucia nelle strade.
In un paese normale, riciclando l’immondizia, si evita che pessimi politici se ne giovino per tornaconto personale.
In un paese normale, non si confondono le biomasse con l’immondizia.
In un paese normale, non si fa pagare una tassa sulla fornitura elettrica per incenerire l’immondizia, raccontando che è una biomassa.
In un paese normale, quando una sentenza definitiva dice che una frequenza televisiva non ti appartiene, quella TV va sul satellite.
In un paese normale, non è il proprietario della stessa emittente a definire le leggi della comunicazione.
In un paese normale, non si fanno scambi fra le leggi sulla comunicazione e quelle elettorali.
In un paese normale, una legge elettorale permette ai cittadini di scegliere i candidati.
In un paese normale, non si fanno leggi elettorali con il solo scopo di cassare gli altri.
In un paese normale, si preserva la democrazia come un dono prezioso.
In un paese normale, queste cose è inutile dirle, perché tutti le sanno.
Caro Mastella,
visto che ricordi Fedro – a dire il vero in modo poco appropriato: chi sarebbero gli “umili”? Un Ministro?!? – ti voglio ricordare un altro, piccolo brano di un autore a me più caro. Medita un po’, per capire quale dei due “c’azzecca” meglio.
“Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.” Lucio Anneo Seneca.
Cordialità
in un paese normale, come quello dove ho l'onore di essere ospitato (due isolette, un lembo di terra, croce bianca in campo rosso)
RispondiElimina-la gente paga le tasse
-la gente rispetta la fila
-ci sono i sacchetti dell'immondizia nelle metro
-si vota che é una festa, tutti assieme a parlare, e si va alle urne in 2 settimane dopo aver sciolto il parlamento
-i partitini di appoggio stanno zitti e muti, senza fare ultimatum alla propria coalizione.e non hanno ministri nell'esecutivo, pur essendo quasi al 18%
una domanda:
ma é possibile che vogliano cadere per non andare al referendum previsto tra aprile e giugno, e mantenere in vigore la "boiata pazzesca" di calderoli?
Ovvio, che ho la curiosità di sapere dove sono le due isolette (Bahamas?.
RispondiEliminaAnch'io ho l'impressione che cincischino tanto per, alla fine, aspettare il prevedibile fallimento dei referendum e continuare con l'attuale legge elettorale.
Questa legge consente loro di controllare le liste, senza sorprese. perché dovrebbero privarsene?
Vedremo
Carlo Bertani
Stupendo. Mi sono permesso di fare un copia incolla sul mio blog.
RispondiEliminahttp://bianchessi.blogspot.com/
Se vi fossero problemi lo tolgo...
Saluti Matteo
Nessun problema per copiare i miei post: basta la citazione della fonte.
RispondiEliminaCarlo Bertani
“Il nostro è un paese senza idee,che odia le idee,un paese invaso dai mediocri. Mediocri in politica, in televisioni, ovunque. Un giorno ci sarà una sola tv, un solo programma, una sola televisione, forse è gia accaduto, non seguite il branco….”
RispondiElimina" Giove ha imposto agli uomini due bisacce:
RispondiEliminaquella dei vizi altrui, tenuta bene in vista,
ed una per i propri, tenuta nascosta dietro la schiena".....Fedro Fabulae IV, 10
Seneca deve averlo scopiazzato..
Caro Carlo, leggo spesso i tuoi articoli ed approvo il tuo pensiero.
Hai mai visto l'umile dimora di Clemente?
Ciao Katia
Sono un grande ammiratore delle Lettere a Lucilio...scuserete...
RispondiEliminaCarlo Bertani