11 novembre 2007

Sono aperte le iscrizioni alla nuova DC

L’accettazione, da parte di Veltroni, del sistema elettorale proporzionale è la grande novità, il giro di boa della politica italiana: ovviamente, siamo sempre all’interno del sistema del Gattopardo, ma qualcosa è mutato.
Da quell’annuncio, è tutto un rincorrersi verso il centro: Casini vede premiati gli sforzi di anni, Fini scende a rotta di collo la china che lo porterà all’abbraccio con Casini e lascia all’alpeggio Storace e la Santanché.
Silvio Berlusconi comprende il rischio, ed attua la contromossa: volete il grande centro? Dovrete fare i conti con me, con le camicie nere di Storace e con quelle verdi della Lega.
A sinistra, i rossi orfanelli di tanto clamore si contano, dopo il grande embrassons nous del Partito Democratico, e comprendono che il loro ruolo sarà quello del PCI d’antica memoria: opposizione e “governi ombra”. Non consideriamo rottami vari, come i rais Mastella e Di Pietro: per loro, ci sarà solo l’accasamento coatto o l’estinzione.
Per comprendere l’improvvisa accelerazione, dobbiamo tornare indietro di un paio di settimane, al monito lanciato – all’unisono – da Luca di Montezemolo e da Mario Draghi. Quando i poteri forti si muovono – Confindustria e Banca d’Italia – significa che gli equilibri non sono più coerenti con i desideri delle borghesie, finanziarie ed industriali, e che si deve cambiare.
Ricordiamo un passo del discorso di Montezemolo, laddove affermava che “il futuro della politica italiana non possono essere Grillo e la Brambilla”.
E passi che la FIAT non consideri Grillo un interlocutore – niente auto elettriche ad idrogeno? – mentre il rifiuto della Brambilla è più interessante: perché? Poiché la Brambilla è una creatura di Berlusconi: chi rifiuta lei, rifiuta lui.
In realtà, doveva essere lo scorrere del tempo a sancire la fine politica di Silvio Berlusconi – pensavano ad un governo Prodi autorevole, che durasse l’intera legislatura – ma così, per tante ragioni, non è stato. Che fare? Lasciare nuovamente al governo l’uomo di Arcore, che si trascina appresso l’amico Tremonti (mal visto sia in Corso Marconi che a Via Nazionale), con prevedibili scontri con il sindacato, con nuovi “tira e molla” fra i centristi e la Lega?
Ricordiamo che Berlusconi riuscì a fare quasi solo riforme “a futura memoria” – scuola, pensioni – oppure nate monche in partenza (quella costituzionale), perché anch’egli aveva a che fare con una maggioranza composita. Per altre – quella dei fondi pensione, ad esempio – non ci riuscì proprio, e sì che aveva una solida maggioranza parlamentare.
Silvio Berlusconi non è più l’uomo dei poteri forti, e il centro sinistra deve abbandonare “piantagrane” vari: tutti uniti per sorreggere la FIAT e le grandi banche, niente più grilli per la testa. Da Fini a Veltroni, tutti insieme appassionatamente: anche Dini chinerà il capo.
Il risultato? Una legge elettorale fatta ad hoc per favorire l’aggregazione al centro: stiamo tornando indietro, a prima del 1992, con i partiti che non indicheranno più un premier ma lo sceglieranno in Parlamento, come un tempo, con le classiche “combine” sottobanco.
Con il meccanismo delle preferenze, potranno affermare che gli italiani sceglieranno nuovamente i loro rappresentanti; dimenticano una cosa: con le preferenze, potranno nuovamente controllare il singolo voto, grazie al noto meccanismo della combinazione di numeri e di nomi. La mafia ringrazia.
L’accettazione dei diktat di Confindustria e della Banca d’Italia, nasce per i partiti da un’amara constatazione: se la Brambilla era l’icona di un Berlusconi dai capelli rossi, il vero pericolo poteva nascere soltanto da un partito che venisse alla luce dai movimenti che sono scesi in piazza con il V-day, e dalle proteste della Rete.
Lo sbarramento – potranno decidere se del 5% o del 10% (come ha chiesto Mastella) – li garantirà dal rischio di nuove formazioni politiche: la Casta, in questo modo, rinnova sé stessa al potere, cambia volti e numeri ma continuerà a controllare, sostanzialmente, il timone e le macchine della nave.
Un po’ di maquillage sarà necessario – comprendiamo – ma gli amanuensi della carta stampata e delle TV sono già pronti per una nuova, colossale operazione mediatica: d’altro canto, in Italia si riesce a far credere che un ragazzo muore, in un autogrill, colpito da una pallottola esplosa da una pistola che sparava in aria.
Possiamo fare qualcosa? A mio avviso, poco o nulla: stiamo lasciando scorrere settimane e mesi importanti, nei quali sarebbe stato possibile creare una nuova formazione politica, come affermo da tempo.
Molti storcono il naso, sostengono che chiunque vada al potere replicherà le magagne di sempre: siamo giunti al “contro-qualunquismo”. Altri si defilano nell’ombra, pronti a salire sul carro di Cesare.
Qualcuno ha sbagliato? Quando Grillo, dopo il V-day dell’8 Settembre, scrisse che ne prevedeva un altro per il 25 Aprile, qualcuno – sul suo blog – gli chiese: e cosa facciamo fra Settembre ed Aprile?
Ecco, quella era la vera domanda.

5 commenti:

  1. Mi piace leggerti.
    Ragioni con chiarezza e sai anche usare adeguatamente la scrittura per comunicarla, questa chiarezza.

    Ciao

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  2. Anch'io ci tengo con sto messaggio a dirti che ti seguo e da tempo e PORCACCIA LA MISERIA, se ti venisse a te la voglia di fare un partito io TI VOTO E MI ISCRIVO PURE. (dico sul serio)
    alla faccia dei sbarramenti del Mastella (strano che li voglia proprio lui, no?)

    È ORA DI METTERE IN LUCE LA SITUAZIONE REALE DELLE COSE.
    non ci dovrebbe essere solo la certificazione ANTIMAFIA (che poi fa acqua pure quella, ma la CERTIFICAZIONE se MASSONE oppure un povero cristiano qualunque.

    tanti saluti Carlo.
    CONTINUAAAAAA

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  3. Un altro partito? E da che lato si colloca? A destra con Storace o a sinistra con Rifondazione? Certo, qualcuno mi dovrebbe riuscire a spiegare cosa ci sia di "destra" nella destra e di "sinistra" nella sinistra. Alle ultime elezioni io, di Sinistra, ho votato per Berlusconi. Esatto. Ho scelto il Diavolo in persona invece dell'armata Brancaleone. E avevo ragione. Perchè era chiaro come il sole (e ora lo scrivi anche tu) che la situazione economica in seno all'Europa avrebbe richiesto scelte che solo una Maggioranza poteva risolvere. Non certo un gruppo di loschi personaggi che nulla avevano da invidiare ai loro compagni di opposta fazione. Io questo l'ho detto. Ora avremo di nuovo la DC. Ancora una volta l'immobilismo del secondo dopoguerra. Si farà una riforma solo quando ne saranno costretti. E poi via ad accontentare un pò tutti: lei lo sa perchè in Italia per avere un documento che nel resto del mondo richiede un bollo qui ne servono 7? Perchè era necessario aprire 7 nuovi uffici per avere 7 nuovi capouffici da piazzare *in amicizia* e 14 nuovi impiegati *contenti*. Ora lo avremo di nuovo. Quindi mi chiedo, sempre da uomo di SINISTRA, è stato davvero il male minore votare Prodi? Solo perchè qualcuno dice di essere di Sinistra non significa che lo sia...

    Scusi il commento un pò lungo, ma era uno sfogo. Per il resto trovo davvero illuminante leggerla anche quando non siamo d'accordo (di rado).

    p.s: non mi parli di un partito di Grillo. E' un movimento che mi fa piacere esista perchè fa molto rumore e dà fastidio ma è talmente demagogico che sarebbe davvero poco utile in parlamento...

    Kersal

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  4. Quello che mi chiedo io è come si faccia a parlare di demagogia, votare BERLUSCONI e considerarlo un male minore... che senso ha?
    Con questo non voglio dire che chi ha votato Prodi ha fatto bene (io se lo volete sapere ho votato di Pietro, ma solo perchè c'era candidata al senato la Sig.ra Franca Rame (ho pensato potesse essere una mante indipendente...)

    Ma smettiamola di guarda destra e sinistra come appartenenti a tifoserie calcistiche, dove si è sempre pronti a giustificare, esaltare e comunque DIFENDERE leader (BAMBOCCI) che sono solo lì PER CONTO E PER MERITO DELLA MASSONERIA CHE LI HA MESSI.
    E poi basta guardare I FATTI (o almeno quelli che si riesce a sapere anche da persone come il Sig. BERSANI)

    BERLUSCONI IN GALERA (impossibile?sicuro che NON ci andrà MAI)
    PRODI IN GALERA
    (impossibile?pure questo, intoccabilissimo)
    LA MAFIA IN GALERA o RESA IMPOTENTE?
    (impossibile?finchè ci sarà il Vaticano, la CIA e altro se non bastasse quello che ho scritto, questo sarà neanche ipotizzabile OK?)

    L'importante comunque è che queste "lettere" del sig. Bersani arrivano anche a persone che vivono di CONVINZIONI senza NESSUNA CERTEZZA
    (ricordate il bastone e la carota? solo che sia la carota che il bastone oggi stanno nello stesso posto... nel di ditero)

    Un saluto, pace e bene

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  5. Salve a tutti.
    E' oramai chiaro che chi vota Prodi o Berlusconi (domani Casini o Veltroni) è destinato a prendersela solo in quel posto.
    C'è bisogno non solo di una nuova formazione politica, ma di una nuova politica che sappia parlare di energia, sistema dello stato, sanità, scuola, ecc.
    Io, però, sono soltanto uno scrittore che non fa parte della casta perché mi guadagno il pane con il mio lavoro di insegnante.
    Penso che ci siano, in Italia, molte persone che potrebbero far meglio di queste accozzaglie di farabutti: il problema è come metterle insieme e dare loro una possibilità.
    In Danimarca, oramai, si giocano le elezioni sul Web: non potrebbe accadere anche in Italia?
    Iniziamo almeno a pensarci.

    Saluti a tutti

    Carlo Bertani

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