Giunge la fine
d’Agosto, le vacanze svaniscono nel ricordo e subito partono i buoni propositi
per l’anno nuovo, ossia per l’anno che inizia dopo le ferie estive, poiché
questo è il vero inizio d’anno per gli aspetti economici e per le buone
intenzioni da attuare. Arriva, puntualissimo, il Meeting di Comunione e
Liberazione: subito dopo – ad ufficializzare, con i placet dell’alta borghesia
– arriva Cernobbio, dove si buttano col sorriso sulle labbra propositi e
suggerimenti e si decide che tutto va bene così, Madama la Marchesa, avanti mezza,
timone al centro. Peccato che quest’anno, anche il livello delle frottole, sia
drammaticamente sceso.
Il primo a
raccontare la sua è un personaggio quasi sconosciuto, tale Mattarella: si dice
sia il Presidente della Repubblica, ma non si fa mai vedere né sentire, in atti
e parole. ‘Sto buon uomo – che ricorda tanto il monsù Travèt di berseziana
memoria – è andato a raccontare:
“Nessuno può augurarsi che si verifichino spostamenti migratori sempre più
imponenti ma così rischia di avvenire se ci si illude di risolvere il problema
con un ‘vietato l’ingresso’
e non governando il fenomeno con serietà e senso di responsabilità.”
omissis…”Che vuol dire far crescere – sul
serio e presto – possibilità di lavoro e di benessere nei Paesi in cui le
persone hanno poco o nulla, perché, in concreto, il loro benessere coincide
pienamente con il nostro benessere”
“omissis” perché
non c’è nessuno sproloquio da aggiungere. “Governare il fenomeno”? Racconta
Mattarella. Controlliamo il Canale di Sicilia con i droni-ricognitori, sappiamo
in tempo reale quando un natante prende il mare dalla costa africana, e non
facciamo nulla. Non facciamo niente perché non possiamo fare niente di niente.
Chi ha fomentato
le cosiddette “primavere arabe”? Gli USA. Chi è andato a distruggere la Libia per accaparrarsi le
sue ricchezze? USA, Francia e GB, più il minus italiota. Chi estrae Uranio in
Ciad avvelenando tutto? La
Francia. Chi arraffa, distrugge, inquina il delta del Niger? Tutte
le compagnie petrolifere mondiali. Ho già ripetuto in altri articoli come il
continente nero sia disossato dalle multinazionali, a “testa” statunitense. I
flussi migratori sono un’arma usata dagli USA in funzione anti-europea:
guardate come si comportano, in Nord America, i poliziotti USA lungo il confine
messicano!
Allora,
Mattarella, smettiamola di raccontare frottole: o dici le cose come stanno, oppure
piantala d’andare a raccontare i tuoi voli pindarici ad una platea in minima
parte naif, ma in massima parte ben scafata ed opportunista, che sta lì ad
ascoltare questi propositi desueti ed insulsi – poiché irrealizzabili – giacché
sa benissimo che di questo si tratta, però queste belle parole servono a
coprire i loschi affari della holding comunoliberata, a cominciare da
Formigoni, con tutti gli altri angeli in colonna. Un bla bla senza senso né
costrutto, per colorare l’album da disegno dei soliti idioti di turno.
Subito dopo si
fa avanti Giancarlo Blangiardo, il più autorevole demografo dell’università di
Milano-Bicocca, che racconta le ultime novità sul fronte demografico: siamo
scesi sotto le 500.000 nascite l’anno (come nel 1918) ed il saldo nascite/morti
è negativo per 60.000 unità! Un paese per vecchi, già lo sapevamo. Anche gli
immigrati, giunti in Italia, smettono di fare figli.
Chissà se c’è
stata qualche ciellina che si è sentita chiamata in causa – non lo fo’ per piacer mio ma per dare figli
a Dio…com’era ricamato sulle camicie da notte delle bisnonne… – oppure,
anche al Meeting, si scorrono i social network d’incontri col preservativo in
tasca…
La soluzione, ha
raccontato Blangiardo, è racchiusa in un cassetto. Mistero. Pare proprio un
racconto per adolescenti, con tanto di Orchi Cattivi mangiabambini e magici
forzieri dove c’è la portentosa pergamena per salvarli.
No, è un
provvedimento di legge, uno dei tanti, uno dei mille e mille dimenticati…chissà
che cassetti avranno per contenerli tutti! E’ la solita robaccia contenuta in
ogni Finanziaria – professor Blangiardi…ma ancora ci crede? – un comma scritto
per avere i voti di qualche cattolico e poi stornato su un altro capitolo di
bilancio, oppure mai finanziato. La solita roba.
Secondo il
racconto del demografo, si tratta solo di una questione di assegni familiari e
di asili nido, il tutto contenuto in un famoso comma del 2012.
Mi chiedo se
Blangiardo abbia dei figli. Se sappia cosa vuol dire crescerli: mille
preoccupazioni – oh certo, c’è anche il piacere del sorriso, dello stupore dei
loro occhi, delle loro curiosità… – ma come si fa a godersele se hai il
problema di perdere il lavoro, se ti scade il mutuo, se ti capita una malattia
e devi sborsare fior di ticket, se il lavoro del coniuge è a rischio, se le
case popolari sono dei casermoni squallidi e neppure ci sono? Basta che un
genitore abbia bisogno di cure, basta che il tuo lavoro sparisca, e la voglia
di fare il secondo figlio se ne va. E quante donne sanno già che, in caso di
maternità, al loro ritorno non ci sarà più il lavoro?
Fin qui le cause
più conosciute – sono le stesse che mettono a rischio di divorzio le famiglie –
ma ce ne sono altre, più nascoste.
Gli italiani
erano un popolo che, di fronte alle difficoltà, alzava le spalle e si metteva a
trovare soluzioni: le famiglie erano coese e “robuste”, i genitori in pensione,
spesso, costruivano case, coltivavano orti, le nonne (in pensione a 55 anni)
diventavano delle vice-mamme.
Lentamente, la
composizione sociologica di questo Paese è stata trasfigurata: se una donna
vuol fare la nonna a tempo pieno, oggi, lo fa a 67 anni! Facciamo finta che
queste cose non esistano? Quale aiuto si può aspettare una figlia se non ha una
madre disposta a fare la nonna?
Poi, c’è il
dilagare dell’infelicità. L’Italia è un Paese infelice, nel quale gran parte
della popolazione è carica di problemi: economici, relazionali, esistenziali…ed
ogni giorno sono bombardati da milioni d’immagini di gente felice. Perché
possiedono il cellulare Sprit, usano il deodorante Sfruzz, l’abito firmato
Strapp.
Ta-ta-ta-ta-ta…passa
una Harley-Davidson, passano 25.000 euro, che pochi riescono a guadagnare in un
intero anno.
E i futuri papà?
Si chiedono come sia possibile avere Sprit, Sfruzz, Strapp e l’Harley per
essere finalmente felici. E non trovano risposte: si sentono condannati
all’infelicità. E’ un inganno, lo sappiamo, ma quanti ci cascano? E’ il Gestalt
della pubblicità, baby!
Nei discorsi,
compaiono degli intercalare che denotano scoramento: “Quella? Ma quella batte,
fa la escort, lo credo che ha il grano…” “Quello? Ti credo che ha
l’Harley…spaccia!”
Chi tira avanti
normalmente, col lavoro, si sente in fondo alle scale, con poco fiato e senza
la speranza di poter salire.
Accende la Tv od Internet, e sente che
hanno dato 650.000 euro l’anno ad un certo Campo dell’Orto per fare il
direttore della Rai, per cercare di far vincere a Renzi un certo referendum,
del quale non capisce una mazza.
E legge pure che
il “tetto” per queste retribuzioni è, per legge, di 240.000 euro.
Dentro al cuore,
scaturisce una domanda: a parte le difficoltà per tirarlo su, chi me lo fa fare
di mettere al mondo un altro poveraccio come me? Non sono figlio di un medico,
non ho un rinomato studio legale (o quant’altro)…che speranza ho? Che speranza
hanno i figli di nessuno di riuscire a nuotare ed a sorreggere il figlio fin
quando non sia in grado di nuotare da solo? Meglio una scopata sterile, e non
pensarci più.
Ogni anno,
almeno 3.000 ricercatori vanno a lavorare all’estero: pochissimi tornano. Sono
la “crema” per capacità, ma in Italia nessuno saprebbe cosa farsene. Scappano
anche i piccoli imprenditori, scappano addirittura i pensionati, dalla Romania
al Portogallo! L’Italia è, oramai, un recinto dal quale tutti cercano di
scappare!
Ci sono mille
ragioni, prof. Blangiardo – nessuno lo nega, ognuno ha le sue, come ha i propri
dubbi di fronte ad un figlio, le proprie paure – ma far credere che tutto sia
riducibile ad una disponibilità di asili nido, francamente, sa di balla ad usuum
stultorum.
Forse, per
essere dei bravi demografi, bisogna essere prima degli ottimi sociologi: se non
si analizza prima l’humus, è difficile capire perché le piantine non crescono.
Probabilmente
lei, queste cose, le sa benissimo…ma qualcosa le devono pure far raccontare…ma,
vivaddio, si può sempre tacere!
Si salva la
propria dignità, e non si farfugliano le persone con tesi bislacche.