C’era da aspettarselo. Per Renzi, uno come Mastrapasqua
all’INPS andava benissimo: un tizio che s’era comprato la laurea falsificando
gli esami, caporione in uno stuolo imprecisato di enti, sotto inchiesta per
malversazioni varie...era l’ideale. Tanto, per Renzi, l’argomento pensioni non
s’ha da toccare: grazie alla nota tenutaria della casa, il caso era stato
chiuso da Madame Fornero in persona. Non si parli più di pensioni! C’è la
riforma della piemontesina bella, non si parli più di lavoro! C’è il Job act:
non sapete l’inglese? E che state a fare al mondo: io, se non sapevo l’inglese,
mica potevo prendere ordini dagli american trust & investor management for
oversea land! Oh, mica si vive tutti a San Frediano, o grulli!
Il buon Tito, però – pur non desiderando radere al suolo il
tempio di Salomone, come il suo omonimo antenato – la sua la vuole dire. E’
stimolato, pungolato – a volte s’è accorto che iniziano a deriderlo – dalla
compagine di keynesiani rampanti, impotenti e delusi. Insomma, degli ossimori
fuori del tempo, sgominati dalle armate fiorentine dei senza testa con gran
portafogli e grembiulino d’ordinanza. Gli Sforza in basso stato, i Medici
rampanti...ahi, ahi...ah, malheur,
direbbe un francese di passaggio...
Sembra che le truppe sforzesche si stiano organizzando ed
abbiano inviato messaggi (1) poco amichevoli al campo avverso, poiché sono
stufi di persone che non fanno più una mazza perché sono, semplicemente, dei
vecchi. E se ci crepano in catena di montaggio? Chi glielo spiega all’INAIL?
Scusa Tito – sembra d’origliare, anche senza le
intercettazioni dei magistrati – ma prima, quando eri solo un bocconiano “doc”,
le sparavi grosse: una qui ed una là...aumento urbi et orbi di stipendi e pensioni
per sopperire alla domanda interna in calo...reddito minimo per chi non ha
proprio niente...ma Tito, ti scongiuriamo, hai dimenticato la santa anima di
John Maynard? Non basta essere dei bocconiani per farsi ascoltare: anche la
Sara Tommasi...pure lei viene dalla Bocconi...ma hai visto te che razza di
bocconi le è toccato ingoiare per farsi notare? Dai, Tito, sparane qualcuna
anche tu!
Il buon Tito s’è messo subito al lavoro ed ha partorito una
sotto-bozza non impegnativa, appena uno studio, per carità...anzi, uno
studietto, uno studiolo, poco più di un pied a terre...in questo spalleggiato
(strumentalmente, ovvio, c’è la sindrome del “braccino corto”) dalle truppe
corazzate di Confindustria (2).
Alle prime avvisaglie di tempesta, Proiettile Proietti è
arrivato subito a segno, della serie: quello faccia il Presidente dell’INPS
senza rompere gli zebedei, ossia senza toccare nulla delle carte...così ben
messe in ordine dalla madama piemontese e dall’altro bocconiano, quello tornato
sui Monti. I medicei hanno fatto la voce grossa. Poi...
Dopo, hanno riflettuto che mettersi contro i
Panzergrenadieren di Confindustria non conviene a nessuno (nemmeno ai
Grembiulini Corazzati) ed hanno aperto un campo di consultazioni segreto da
qualche parte sui confini, forse verso Canossa.
Insomma: vediamo come si può fare...accontentando i
keynesiani del bocconiano, gli iperliberisti (alcuni pentiti, ma è normale:
saranno interrogati dal magistrato inquirente) di Confindustria, le truppe
grembialute del ducato fiorentino, sempre pronte all’arrembaggio...tutto in
salsa, ovviamente, gattopardesca, al punto da meravigliare lo stesso Tomasi di
Lampedusa redivivo.
Sembra esserne venuto fuori un plum-cake a forma di ricotta
deliquescente, nel quale i beneficiati sembrano essere quei fantomatici “quota 100” – i quali, siccome sono
trascorsi un paio d’anni, sono sempre i soliti di “quota 96” redivivi – mentre per il
gettito si è stati più precisi: saranno furiosamente taglieggiate – sistema
contributivo uber alles! – le pensioni più alte. Questa volta, però, sembra che
la “quota 100”
sia espansa a tutti gli aventi diritto, non solo al settore pubblico. Ma è uno
studio, un compito in classe, una prova d’autore.
Al che, qualsiasi lettore che non sia proprio demente avrà
pensato: tolgono a chi ha tanto per dare a chi ha poco, alla faccia della non
retroattività della norma! Finalmente!
Sì, vero...dunque, ehm...
Le pensioni “alte” sono quelle che superano i 2.000 euro.
Lordi.
Facciamo due calcoli all’interno di una famiglia media.
Uno dei coniugi ha una pensione “ricca”, che supera i 2.000
euro (lordi!), il che significa che – al netto – percepisce circa 1.600 euro.
Il coniuge, ovviamente, “s’arrangia” come può, perché dai 60 anni in poi...è
tutto un azzardo difficile...c’è chi ha perso il lavoro (e chi più ti prende a
60 anni?), oppure arranca lavorando o, ancora, è finito nel gran calderone
degli “esodati”. Se è un lavoratore autonomo dipende da cosa fa e da cosa
riesce ancora a fare, in questa Italia dove il denaro è sparito e le tasse sono
sempre in aumento.
In ogni modo, sarà ricalcolato tutto con il sistema
contributivo (solo la soglia eccedente? Tutta la pensione? Boeri non s’azzarda:
è solo uno studio...) ma c’è da attendersi che il “fortunato” – che riceve
1.600 euro il mese (!) – si vedrà decurtare la pensione di una certa quota.
100-200 euro? Non si sa: è solo uno studio, peraltro subito cassato da
Proiettile-Proietti.
L’altro coniuge dovrà raggiungere la fantomatica “quota 100” ma, se ha perso il
lavoro, gli anni che aggiungerà saranno solo quelli dell’età, giacché
contributi non gliene verserà più nessuno: in altre parole, aspetterà l’età del
pensionamento di vecchiaia, a 66 anni? 67? Mah, non si sa: è uno studio.
Ovviamente ci sono tutte le particolarità del caso: da chi è
solo e deve cavarsela da solo a chi ha ancora la pensione del padre o della
madre conviventi, da chi è in affitto oppure ha casa propria...insomma, è
impossibile tracciare un panorama certo ed omnicomprensivo.
In compenso, però, la decurtazione delle pensioni “alte”
(ribadiamo: 2.000 euro lordi!) scatterà subito: è forse questo il pensierino
molto sottile che ha fatto scattare le antenne in casa Renzi & Co? Vuoi
vedere che, come per il lavoro, prendiamo qualcosa a tutti mentre raccontiamo
loro che “ampliamo” la platea dei beneficiati?
Le pensioni veramente alte, in primis quelle dei politici,
sono già state “blindate” dalla sentenza della Corte Costituzionale: niente
retroattività, oppure la situazione rimane quella che è, dato che i contributi
versati (da noi, per loro) erano e sono altissimi. In sostanza: anche col
sistema contributivo totale, loro sono in una botte di ferro.
Nell’attesa che la montagna partorisca il topolino (morto),
anche noi studiamo: come sopravvivere in questa jungla dove diritti e doveri si
scambiano il posto, mentre controllati e controllori si scambiano mazzette.